la Fiera Letteraria - XIV - n. 5 - 1 febbraio 1959

Pag. 2 LA FIERA LETTERARIA Apos_tolo e come la tenesse! su di se .. e che ad ogni se-, ra la rec1tasse. San G!o\·an– N CAPITOLO DAL ROMANZO « SEZIONE NTO PIRITO » DI RODOLFO DO1 I EDITO DA VALLECCHI ni. nel cui Libro i profani L ::~~ d: a~da~~~~e p!!se ot~ per l"appunto cercarono pro- a in forma d"inaudìto poema. rivelato la légge del fatto notte delle elezioni ci:-eath-o; non il principio, La notte deUe elezioni la ch'io. tanto s-on risultati che nale. quC'llo del monopoli. ad s'mtende. non la sostanza. se~ione era affollata di iscrlt..- non dioon nulla per ora. lesemploJ '°'.a qocllo se la fa dirò per parlare, della crea- ti e cli cittadini che attende- Va9Co alzò gli occhi a E!Uar- addosso subito. scusa! tl pro– zione, ma il modo s1, rigo· van~ :.msiosi i risu_Hatl che darlo un m?""cnto in silenzio. 'blerna. quindi. non è solo roso alla chiaria di ciò che co~mciav_ano ad orrware dai e 'POi igll disse: . quello di vincere QU<-'l'ito bat- 1·ETRl:\ 1 ETT A Domenica l febbraio 1959 DI l"LADI JIRO C.\,JOLJ * BAUDELAIRE • • questo m1sconosczulo noi dic!amo la ~ci~nz_a. di ''a;e1i5:g:i~n~l~~:- segreteria = ::~~- ~~~- an~~~ !on~e ~~iafa~~~raJ!po~a alf~m~~i: come s1 congeg111 l es1sten- Alcamo. in maniche di cam!- anche meglio di quanto osiamo i ~i ,•ince. ma domani? Purtroppo, è accaduto in In grazia di questa fran- ci son quelli segreti. I critici za e dunque il divenire eia. rosso in viso, rlccve,·.i le sperare -. Paolo apparh·a eal- Vasco ascoit.lVa e taceva. Italia. Il giovinetto torna chezza. di cui sono il primo e i teorici della poesia pullu- umano: dato che noi. a dif- segnalazioni; il teleiono ogni mo e tranquillo. - )ala non Senth•a dl?"el dall'amico tante dalla scuola. trilla qua e là a soffrire come partecipe e lano. ed actrontano con ap- ferenza di tutte le cose poco iqunlavo: erano gll ami- è ~lo que st o eh~ conta. - ri- '.dee e prospetta."' 1 timori e per le stanze. siede a tavola, corresponsabile giaccbè vivo passionato impegno le prove c~ate. Sj ,·in~ per e dh·e- d~';1esJis:à:e~:r 0 v::: 0 s:~ 11 : P~\ta- ~!bb~ ~:à ~~~~: dJ:~~zir; 1 lo~ ~r~e c:n~: --------· mangia di buon appetito. anch"io nella scuola, mi si più opposte e le ragioni più "!re,. noi. st essi. ~econdo ~ da,·ano not.:zie e ne chll?de- Paolo. sarebòe molto: r,usci- gna elettorale. erano passati ln Suo padre, che avrebbe in conceda una interpretazione segrete dell'attività estetica. disegno di perfezione ~he ci ,·ano. re ad arginare il pe-:icolo che mente. 11.i gli paN."\·a anche Rodolfo Doni mente di condurlo con sé nel- della nostra fatica quotidia- E" in atto una trasformazio- fu promesso e che m1raco- Attorno al tavolo sedevano ci minaccia. di .n.--.·ertire un·eccess1,-a stan- la passeggiata pomeridia· na. che se non attenua la ne del gusto, ma ciò non losarnente s'attaglia ai gran- Vasco. Alfiero, Paolo Ge.-mi. - SI. mo. non iSarebbe tutto. cheua. un .sentimento di ob- Q tt domande all'autore na. tasta con prudenza il ter. colpa dell'ottusità, le conce- vuol dire che. quello nuovo. di ed agli umili. e molti altri. tutti eccitati e Vasco. credimi ll p.-oblema è bandono al quale blsOlplava. u a ro ren . e )lolti compiti. oggi?,. de almeno qualche attenuan. sia peggiore delrantico. E' Ponete mente o Lettori sudati. I mobili della stanza anche un altro; e stan_otte. non invece. a suo gludlzìo. realL~ e No. Da tradurre e impara- te. Noi soffriamo di alterigia semplicemente. nuovo. e come della. biografia d.i Papa Gio- :ir::~~"M 0 ~-~ji a~~rl\~~ :ut~1~: ~~~ ;!!ci~ ; 1 ~1>~~i~ot:C~;mtC:i~r :~= re a mente una bru.,tta poesia professionale, che nasce dal. tale dif~icile da i~tendere. vannl. a_ codest~ apparente nia il viavai era continuo. mo a fare de.I potere. di quel s!o. si d..sse. bi:Sogna r~ire .. ~ _ Qua.h proposih lo hanno quale J)('nso si do,·rebbero n- fran~ese ,._.'Quale.,._~ Par- la continua !requentazrone Donde 1 opportumta che la contraddlzi~ne d 1 _ un 58<:'eJ', Paolo. su li:" foglio di ca.-ta, Potere che quella gente laggiù 61_ \"Oltò. or.i. a Paolo e gh guidato nello scnvere questo cono,;icere t.anll uomini e tante la d uccelli e d1 mannat,. dei ~laestn e dei c!_polavon. sc!-'ola .prep-!n. fin d3:1 pn– dote che st seeghe. per Pa- annot&-1.-a I n,rultatl che Alca- - e Indicò con la mano la di.:;se: la.varo? donne che oggi rono su. tren- Il padre presago più che Abbiamo perduto 1 idea che. m1sslm1 anm I orecchio de– trono, il Santo del futuro. mo eolmU."licavoeoll'altoparlan- rolla nella s~a - ci 6ta - Vedi. Pao}o.: lo !!Ono en- - Rappresentando la ,·!ta tacinque-quaranta a.nni e che informato.• ha come un tu!- nell'universo, abbia un suo gli alunni al messaggio eon– e diviene il Papa della più te alla folla che attende~•a dando? Foi"Eie_ ti s~bra una tra.te nella polit:ca. lo ,;-a~ più di u~a sezione di un partito hanno sofferto. pi~ di tut~I fo al cuole. Infatti. sulla sie- posto. accanto al diamante e tem~raneo. squisita. ~igni!icazione de~ d!LJ! d=~I ~~a:;~ :'f°nsr:i~ ~o~"n~!.'°e 0 "ro\.:go 1 ;nè:'~~~ ~de~~~~lod~r~:e;~ ~ f~ ~f 1 t~':!icoìa h~ar~;~~~e dJnoam; ~mn,~eJ~~lal~er~!o;ed~~'do~ sta. chiede al Ciglio il libro, dopo di esso,_ a~che il talco~ , Prima di inv~stire tutta presente, 1~ _Papa che la to; tati erano ancora parziali e non lo nE!i'.o.)ta è quella che mi se. e stata la Provvidenza a tentar di raffigurare quella che poguerra. '.\ta. ampliando il di- legge: aveva perfettamente D_unque. sarei ~hsposto a ca 1 area de~la poes1~ ~od~m.a la sente vicino per a•am0b.1- indicativi. torme.nta di più. ).Ii par di \-Olenni qui; perch~ ora ~I è stata l'esperienza 6torica ca- sconw. dire! che ho guardato indovinato. e Souvent. pour ptr~ e sc!-'sare 1I ~oUega, che con un disprezzo ind1sC:nm1- le fortezza. per la garanzia li telefono squillò di nuo,:o vedere lontano stasera. Come rendo ben conto di quanto e è rntteriatica di questo dopo- ol pubblico m JZenerale; a qu~- s'am.1tser, les hommes d'équt-- ostinatosi a sce~ltere e tene- nato, ~arebbe bene che 1 pro. d'estremo equilibrio: insom- e _Alcamo. afferrato il ricevi. riusciremo ad _esercit~e il po- d'? fare. Io sono ,un puro. t~ guer.r3: un lavo:a~o trasfigurato .sLro nostro pubblico. così d:~ page I Prcnnent dcs albatros, re come punti d1 riferimento f~sson. fecessero_ un esame ma per la certezza che Egli l~,e. f~~ cenno con lo mano tere che. in m~ra p1u o mE:110 d)ci, ma questo -~ lo potrei sul p.1ano artistico. natural- st:3tto. _e6t~neo e lontano da- vastes oiseau:c dcs mers. 1 Saffo e Petrarca. Leopardi d1 coscienza, e s 1 domanda~ è d_esto nel vento. e che gli di~a~~:~zio! _ esclamò _ è ~rr~~ e! v3~~ aa7id;!~ 1: 1 ~; f~~U~~~:~~ ~~u~o;~e C:~~ =~-ta~~~t°oo~ è ":~u~~~ ~te :r~~to~~.\ d;l~~te~": Qui. suivent., indolerHs com- e. SheUey, sparass_e s~nz.a sero se !utto ciò che finisco- resist~. . . la prima sezione di campagna! giusti.zia ol t.re che la l:bertà. noi dobbl.amo reagire se ci so- il r.:.SChioche si corre quando sabllltà di questa frattura !..a J>?anon_s de vo11age. / Le na- pietà su~e quote tnfer1ori, no con _1 avallare d~J~ catte- Cost veleggia la vita. ver- - Nella stanza tutti tacquero. Cioè il l avo ro. Jo casa. la sicu- no e 6C cl sar anno ooae che s.i affrontano temi di questo pubblico e 6critto.:I sia. oserei v1re gl1ssant sur tes gouffres f~cendo 11 deserto ne1:}a sto- dr:', . , a_lga ef!etuvam~nte so l'unità di nozioni (pre- • .o\lc~'! prese carta e hrp~ e rezz.a dell'a·,venire ... e tante no'! van";o. _Io. pe.rò: non f!iOnogenere. dire principalmente. di no: che amers ... ,-: L·albatros. A goc- na e neUa geografia del lplu dt <:1òc~.e non voglion_o sente e futuro) che noi di- eonu;°ciò ad ~not:ire; ~nsse altre c ose? - ~ rimase in si: ~osi pessim~. ano ne perché. _ Quali sono i problfflli scri'vtarno. di noi na..-ratori. ad eia a goccia. vien fuori tutta v~rso. Ma purt~PJ>C:>·.debbo sforzarsi d :ntendere. S è staccammo per intendere: le cifre e;ie ,-:a via ';l<ih;-o. e lenz.lo come chi non osa da.rs1 m fon<;Jo .. m~ ~ra che 1 1 e delta sua narrativa 1 n gene- ~mplo, che_ spesso _parliamo l"amara verità. Il professore riconoscere che l_ost1htà del- de~to.sopra. l_Ot~oce!1to. Pro– cosi veleggia senz.a_ in~er- ?a,~~ g~~~o a~, .... ~an~:>f; una rlSJ)06ta. . , . :rr:: 1 ~-e~e 1~ 0 "sei:.b '!i rafe? . . d 1 ~ cc.se ch_e 11 plbbhco.roab~:: a,·e,,a detto: e Oggi affron- la ~uola \·e~o I contempo- pr1~ m, questi g1or:m. è ~c!– rompersi, verso destinazioni ciL-a che acri6se era il do io. Vasco 10 guartlò e ~ 1 disf;e. nost!'O partito semmai :11lo - Gua!d1. la ...Serione • l'ho e ato c om è da tanti P_ teremo un poeta moderno: rane1, non dipende sempre to il I\ volume dei Poet& mi– elle quali collaborano que- ffia-ppoggiò il ricevitore e PJ>as- .:- :iaolo. ti \'ed(! giu Slas~a. este.~o; ma nei con!ronti del- sieritta: iSeppu=~molto rivcden: ~ 1• rnte estran~- Se ,jn~~ Baudelaire. Secondo me. non da ~·esi~e!!za. di liv~Ui e ~i nari deu:ottocent?~ a ';Ura di gli che spera di conoscerle sò in silenzio l'appunto al Ger- ~u a&,1:i=~ <!~nd~~~o ~•~ I' ~sterno possiamo reagire. :C~~-~~~~ 0 - ~'; 1 ~~~! ~~f: 0 se!.pt~- ~re pi~no dì vale nulla. ~la, poichè tutti \"_al~n alllss~1, c~e J arte an E. ~annt (~1zzoh. ~Iilano). un giorno e quegli che fa,mi. Paolo . 10 prese e mormorò: quasi qll36i ml domando se tu D al~ra ,P3rte cosa do,•re1:1mo ..Società Anonima-. la mia tutU I giorni. pen..<>o che il ne parlano. bisogna cono- f1ert non pote mai. e ~on i><!· Il p1~0 deU O_P!.r~compren– professione d"ignorarle. Al- -: :\!e 1 aspctt~~· è sempre credi a fondo in QUet.10 n0- .fare. E la fite:ssa fiituazlon.~ prima raccolta di sei racconti put,blloo don-ebbe torn_ar': ad scerlo. Studierete dunque la trebbe nemm':-"o oggi sodd1- d_eya. I. Cla~1c1stt e roman– la guida della terrena av- St.lte un~ _zon~c!a. . stro partito. ~enfnsle lrchc ~ 1 è bl~to cos.t~pubblicata nel I957. do\'e. ho lnterl'6Sal'6i dei nostr~ Ebr-L çt poesia che è sul vostro libro. sfare aUa giornata. Molto tlct: Il.. Poesia deUa. Patria ventura il Pontefice d'oggi m~e 0 ~ 1 ~ 0 ~~it~e r-aPido- Paolo alzò. il ca~. un po· ~I~ ~~ta Je ci rm_ cercat? di rapp~ese~tare c~-ti ,ono a~cora grandi _cneri:e Chi sa perchè l'antologista spesso la sc~ola. come h~ ed ered1t~ d~l R1sorg1~ento; scorge. onde rassicura i no- - Silenzio. 5ilenzio! - SI sorp~. sor nd eodo. pone que,ta nostra va.sta uni- a!pet~t ~a vita industr,:ale mor_~ 10 que st a societ~-..':11 ha scelto questa. che non è detto sopra, si accontenta d1 lii.. Rea.z10.n1 romantiche e stri occhi. un fareggiare del udi di nuovo la \'Oce di :\!ca- - S !ntende che ~ c.-e~o - t~ e. quindi. certi compromes- d og~i; un ~ lt.ra r.accolt~ di .ac- cf::\t 1 n~ 8 ~t~!te ra~ ;; certo la migliore: anzi fran- ~reter:id~re dalla merce poe- ant1rom31;1t1che; IV. Da ~n porto. E' inutile ch'io Vi ~o. che a,•C'\>aripreso il rice- ~l~~r• j;; eso':'1!1ia~~f~ si. Eh. ee _non cl f~ questo ~;~~~~ ~'~~ta d! 1 ~~~!~ ~cllo. ~te tf::'ature 'di clsss.ci camente brutta...... t1ca _le.~1chetta. che ne_ com- secolo ali alt~. Con una pic– racconti. o Lettori. il libro vitore_. ~ue;ta "-ol_ta~r3:11o 1. ri- guardia. caro Vasco· son ven- grosso pencolo, ?mmmen~. sa- genere; mentre il romanzo al in edizioni economiche. o d i Quel padre (un letterato pro,·1 I rnvecch1amento. _ea':- cola spesa O opera f~ parte di Andrea Lazzarini, dacché :it~~~ d~~l~Zl~~1r~t;:W'R.f: tic!nqu'annf che predico li cri- r. 00 ~i~f!a c~~ ait!u~~;~-q~~ quale l~voro attual.'TICnt~ tenta libri stranieri tradoh1. danno finissimo che, tra l'altro. è cetta come una gara!1z1a._ 11 della collana. economica del– a Voi 6ta di aeggcrlo; un camo, alloria. impugnò il nilcro- stlancsimo sociale; e i tas cisti 6to l! il dramma; che è. poi, pure d1 essere _un ~PI? pa- da pensare_. . I\ poeta e traduttore di poeti) fatto eh~ un po~ta_ sia vivo la B.U.R). c1 è sta_to _oHert~ libro importante nella pia- fono àell'altoparlonte por co- ml menarono una vC? lta.II fatto in certo senso. li dramma del- norarno 1 della vita d o~g1. In- ri;;., L~ piace François i la-u- 11011 vuol credere nl figlio. per certi ~ntolog1st1, cento e un_ panoram~ V!3S!1~s1mo,dt ~evole stesuro. c_oncret~. e ";~=:è. ~f!c~1:u/ 11 q~f~~ ~ tr! ~~~~: { ~~~- ml~ !?td';!m~ q~lo n~~~o ~i;~'. ~~~tt; 0 1 r~e-;iias ~~~~~~ _· Mauriac? Come p06Sono Tele~ona ad un altro sc_olaro. ~~~~r~~~-1 dopo la sua morte ~~\~~~ ~~~~/1!f1c1le avere ,el~e_. chevn?n Vt :escn,o. ~ della sua voce fuori del saremo noi capaci di reallz- Vedi bene, del resto. che. al t~mo venuto.- che la prm- non pia<X':re pagine piene d: e poi ~duna scolara d1 q~el Ne consegue uno zelo con. Non farò nomi: in questi :::: ':n: il ~~;~ sce~f~~:J ::!:zo :~uii c~~en;~a:~ d~~~~~u~~~ :i 6t:iò ne~~i~~ :tio~~or~t~l ~f~~Tfc~rt~~i CòJi ~.':3J~~fs~~t11 :C 1 ::e ~!r~t~i ! 1 ~f:~ ~r;ie c11~~le ~i 1ib~? ~:,e;im~isc~~~!~!~:: .. s :~: serva_tor~. che pa~o ~el giu- qualt!f _volu~, ~n compr~ Papa, la pace che specchia Finito che ebbe di parlare u nl passati C06'è successo per veramente forte e organiWto. sterile esercizio retorico pe,r E il suo impegno spirituale? contra me, vuol snpere: e Tu. rare in v~r_ba ':'a_g1s_tri, affo~- si i Plll 1ll_ustn e_1meno not!, l'alt.a Sua mente. la dignità giovanotto posò di nuovo r~p- I.i scelta dei candidati? Vedi. per tare argine a quel peri- ton1:are ad. atrro~tare i 1 ~rand! Tuttavia - se de\•O esprimere come uomo di scuola. che co. 1~ le pa~nt _d_ethb:1 sc~lasll- ma quasi tutti con~crat1. che non \"Ìen meno per la parecchio 61J1 tsvolo e 6j a.!JCIU- Vasco. nel nostro ?a~1to non eolo, non c"è nessuno; se noi te~1. w:nani. soci.ali. sp.ntuall. un gusto. una p~e~nza pe.r- sa ne pensi? com"è possi- c1 con mu~1h test.1mom~nze: per una o P4:r altra via, alla ·t· d 1 ti el- gò il sudore. Alfiero si alzò e ci sono soltanto uommi come cediamo non c'è altra rorz..a rehg1os1. del tempo. Tentare. sonal~ - non è ~I mio autore. b.l ., e appesantisce gh studi dei legge scolastica della soprav- u_ma~i a e gf. re .. {u andò .illa finestra. tr _tu sei .un pu:o, e poi s:i che 6ia In grado d1 sah-are I !entare. naturalmente - è un E chi~ che lui stes~. but- I e_-,._ . . . . . nostri ragazzi. di prove as- ,·i\·enz.a ed a1 culto che ne 1 o~dme ~he d già m orno Anche Vasco. non reggendo g.()'l;ane; c1 sono anohe uom1- ,·alori dello nost..~ civiltà. E 1~. un onenta~nto che tandosl come t:ia fatto m que- E poss1b1le: d1re1_ quasi solulamente dispersive. Chi consegue. Un culto divenuto Gl_1 ale~g!a· !1~e. cose. ne- più a quell'aUet::a. si alzò e nl come li Maasa. il Verdi: allora? Le elezioni di oiggi aottolmeo -· la croaz1one del fi';i ultimi anm a commentare naturale: forse è logtco che sa ia come si fanno le an- acritico ormai, ma forse non glt uomm1. distinti e mode- uscl nel corridoio. Si a,~ò brava gente. non dico, che va sono 60ltanto un pri.'lCiplo. In grande aff:eseo ~_!le posru es- giorno per glo~o su un set- così sia. ?-:on conosco il no- toF~ie senza un ripensa immeritato per rag· . eh sti. ai quali tutti è nata verso la parte p!ù lontana e a 11essa: ma gente pe.r la qua- questo sono d"accordo; un prin-1sere letto in Ital ..... come_ fuori. tunanale_ I fatti ?el tem_po - me di uel colle a {ho re- • . - . . 1on~ e. un'interna Ciducia. dimostra- solitaria della sede, nelle 6tan- le Il problema sociale si riduce ci'J)io che deve av-ere un se- usce1;1<io~"'lChe dal cosiddetto f!iee~1 da scnttore _g1orna- f . q ~ ) . P mento. so~tanz1ale,. E; spe~ spesso, sono di\ erse e d1stan- n · fii ienza d'un Conda- ze che e..-sno servite da repo- spesso a un problema di ord!- guito ne! quale noi - anche prov1n_cialtsno che ha 6"mp~e l~ta-euida - non abbia sen- ento non sa~er O • ignoro con 1 umca ambizione dt lt da quelle della poesia. In– .0 1 e e • . . • . stigli per i manifesti e gli altri ne p~lico; per la quale an- me e te voglio dire - dob- !m~ito _ali~ opere lettera.r;e tito ei;U 5te.;so che. la sua a:-te Ja. sua provemenzn a~cade- mostrare una diversa sfac- vece. poiché vogliamo giu– \ e ~ntro ti ';l~al~ 1 'ertici attrezzi per La propagand-a. e d:rrc a Me9ia. app,.mto. e tare biamo c~r pr('6enti! :tahane di d1v~nir_e ,_-astamen- non d.'.wa. appunto. tutte quel- mica. so che non re.trsre a cettatura di un medesimo dica re I contemporanei in d~ ~mano dn emre .. e, per: 11. IC'\·ando un ba-rattolo di colla l1!1 po' di elemosine. è il prin- Vasco s·e.a acccs?, lnfe.n·o- te ~ropee. ~uesti cne vt\,a- le risposte di cui oggi. 61 h:9-Baudelaire per motivi mo- poeta. sarà ben certo che non qunnto poeti. e non, per ~ 1 :e~~~r::i~~ s~fg!é.d ~~ ~fandoa c:fgif~a. slT:~ziz~ct~ii ~;P~~o 0 :~: u:~~ 1! ~=t~/ ~~-r~!~ ~~~~:~~· ~:~: ~ ~~ tc~~e~~°:a1 1 dJ;:1~ ~~~- ~av~a~ ~~is:a ~~Ò ;a~~ir~a~\~cr~~~~:mce~~eca~~~ c"è ?a aspettars~ luce. da un ese~pio, co~e ricercatori ~i sero il redestinato giungevano. distanti ed attu- Iugu]ono; e tu sai se io l'ho l'altoparlante sulla strada non tolsto1ant e balzacchlanl. E la Inserirsi nella fiocietà d'oggi d. 1 taglio qua~to s1 vo~lia _mo- un lmgu~g~10 o come spen– FEDEif.co V. NAllDELLI tfte, le voci degli amici, lo sostenuto. Ma che a!fidamento si fosse udita. di nuovo, la narrath-.a e la letteratura. in (né, tanto meno. ovviamente. I Pf( 0 8 : s<;' dunque ";'CO demo e diverso, .dt p1_etre mentator1 _di nu_ove metriche squilJo trequente del telefono, cl può dare per una corag- \.-Oce, conclt!lta, forte. di Al- r:nerale, non ml s_embrano al- col semplice l6C.rive.rs1 a un °. nu a dt lm. ma se do, es- che non furono mai preziose. e prosodie, bisogna esser __________ , e I commenti della folla nella glo,rn politica cristiana. E' gen- camo. che diceva: I alteua del tempi. partito. a una associazione. ec- st congetturare la sun età, (Si potrebbe dimostrare che giusti fino al punto di com- ARR (Vf strada dopo che l'altoparlante te facile ai C?mpromessi., che - Sono arrivati I primi rl- - .A quale pu~bli_co pensa cetern) ma 1.acendo del!a _sua ir~rntaginare a quale ncnera- autorucoli d'ogni secolo, scel- parare, proprio sul piano ave\fa comunicato un .risultato. vede la .~litica comi: I arte sultatl di Roma e di :'.\Hl 1 ano: che interesse;d d1 p11ì quesro partecipazione wnana. 1sp1ra- zione appnrtengn. credo che ti da un Puoti O un Carducci estetico, la massa già co- D f ~ st :n~schlr:rafu~ 1 al a~ob~~~ ~~ceT~~!-!·. :'::~ 1 q:esm~ ~~:~In ~1\~t~p~nut:~ 1r: $Il~ rrr~~nzo ha un pro- ~~~~-e S~ln~~~~laclòpe~o~a d~= n_on s_bailierei ?i molto: tu~ o un. o·Ancona_, ~om~ doc~- spicua de_i nost_rl poeti. a d~rneon del contr.isogno ell't- !rase nOBCOnde tante puslllil- r.anno; e le destre. che figura! tagoni&ta. _,11~1 senso tr:.dizjo- e!!K"re un atto lnt.enzion.ale. ti not che ~bbiamo un cer- ment~ appr~pnab. d1 p~rh- que_lla dei poeti ottocente- 0 Ec tarale posto sulla facciata del nimltà: gente che non ,-uol ri- Vasco e Paolo, allo.a. si al- nate della parola. cioè un gio• .,...,,,oluto-. alL-imenti 61 farà t4:>c_omme_rc,o con_ le lettere, colantà stonche, f1lolog1che, sclu. B IBLI T A palazzo f!iChlare nulla. Scusami se dico zarono. dl. ecatto. e rientra- vane che ha fatto la guerra e ancora e ecmpre della reto- c1 siamo imbattuti nel Gran lessicali, sono poi rimasti Mi sia concesso andar per stando cosi. tutti I pens!cri, cosl Ecco .. ad esempio, te lo rono di corsa ncUa stanza dcl- eh-e affronta il dopoguerra con rica. o~ della f\loeofla. del- Sord~ e. peg_gio, nei suoi se- nelle antologie estetizzanti le spicce e dire che nessuna CAN. ALFONSO TO_SCf\'J'lO le preoccupazioni. i timori del- immagini l Iug:ulru:ioaUe P":5e la ~reterin , tutti I suol problemi,. dram. la poi tlca, o anche nulla. a guac1: Questi. e q~ello ha!1no del tempo nostro, in omag- antologia di poeti d'oggi J?EODATI: , ~ R_1ed1/lca. la camp~a elett01"a!e t:11 tor- con un grosso problema naz10. RODOLFO DO!'lil ml eccetera Un glO\ane nel seconda del casi per cmquant anm osteggrnto gio alle barbe di chi li ave-- comprende tanti non-poeti, ~~n~er,~~j~::::: 1~cfiie:~: ~m:~~ne~~nà~1t ;t~u~~~ --------------------------------------- ~~P~~~~ ~c:~~~·a::c~n~ :I~ ~.~::~!•t::t~ ~:~~C:-/~ger;:: quit-i si è_co~tret_ti, per mol. :;~dr: c:!~"';59:~po C~ta 1 :[;.:,--a,.~~u~ .. Bi!~é '~~~ L' E su MA z I o NE E voglio tirarmi fuori dal ci... e così via). ~~~~~~aa!o~~ a u:.~:~~ presso la SoclelA 1 di Storia menti. questa ~rà rult~a ,·o!- ~aso Baudelaire. che non mi • .• • ottocentesca di codesto tipo. Patria. 1958, pp. Hl. s. p. ta che si vota in Italia ... Era mteressa -~ffa~to. Bau~e l~ire <";he cos~ s1 può fare per~ Il catti,•o gusto, la melodia Ai giornali letterari questo la !r~e de.I Pre6idente del non ha ptu b1so~o d1 d1.fe· che i poeti d 0 oggi non aspet- facile. l'immagine trita la :t:c~~~- d~-tbs~m~a~oqusa~:O ;~~1!t°"c!br~~ :r 1 ~l: {::: . ~~mi~re~st se~~~~- ~;:e~~~ ~i.~~t~:~!° a~i~i :u~~ 1· p~i~a approssimazio!le. espr~iva che ha conoscenza lngea:nero- s,co a,·eva a,-uto un contradlt- Come fu certa che il tram co e ogni tanto s, fregaea le spalare e la osservaua. con la quals1as, cosa buQa. 010 sa .1e 1 1 , . • P • e 3 degli ottocenhst1 sono cara\.. architettonica. Il libro cl fa la torio: ... U Paese è con noi, e era proprio fermo. la vecchia mani per .1caldarsi pala a me.::"aria. soffrii. voleuo dirle che non sano O par ano com~ anom- scuola? . . . teristiche. secondo me. più storia della .. riedificazione• queste elezioni ve lo dlmostre- signora tentò due o tre uolte .- Ormai non ho più bisogno Attratto dal tono della uec- stava bene. che non .1i parla- mo dem~atore dcli Albatros, Intanto. studiar meglio 1 irritanti che non la ricerca di questa Chiesa ..collegiata .. ranno; i ,·oti del 18'V'Oratorlvi il predellino con la punta del di. . 1eochi.e m.. - .1taua µer ch1a un custode che pili in Id va in quel mado di un fra~el- Baude]a1re s°:rà pre~to un poeti an~ichi. LI mito che il intellettualistica. sorveglia– dopo il terremoto del 1693. Cib cacceranno dal Governo e vi piede. scese cautamente a ter- d1ralL sorveQliava i lavori. si atwid- lo morto. invece non d1M1 grande. lnfntt1. son già pas- nostro sta un e secolo senza tissima. dei nostri contempo. Catania dopo U 1693. can~elleranno dalla vita della ra e s! a~u(ò per il piaz.:ale. _ No. gra...~c _ diss~ sospi- nò in~1riosito._ nirnlc. E~a passato tanto tem- ~att 1~2 ~nni ~a quell'agosto poesia,., non ha serie basi. ranci. Ammettiamo pure che ELOISA FERRARA ACOSTA: nazione.... verso il cimitero. rando e si inoltrò prr il ruile Desidera._ signora? - chic- po. ormai ... E a tuo padre ho m cui tl Tribunale corre- Prendiamo a paragone l'Ot- gli eccessi di sent· tal" • La son risa de Monna Lisa,. ., E .se foSfie vero! .. ~ens(l\-e Piouigainaua. e le fioraie e .mbito i suoi occhi corsero al se toccandosi il ber~etto preferiro non dirglielo. Ha giò zionale dello Senna condnn- tocento Conterete sulle dita smo caramell ~~!n. d: Libreria _Perlado. Edttores. vtidr· Al~or~: g~~;; (Or- av~vano ~perla sui l_oro ban- campo dov'era scpollO SIIO ti- ~ Pe~ favore. ghl' lo dica ranli di?.iaceri. p~uere_r,to!Sai. nò i Fiori del m(lle. una sen- di una. mano i grandissimi. que] secolo, ;~~- si~~l~l i~ :.~:nos Aires. 1958 • pp. 118 · se era ·unto qualche risul- :~li~i~o::an~m:;e~~~r/ ,s;;~~ ~~i~ ~: ~e e:~ }::;:;:,<\/;1.1,~~·; leil_ (; O ~";f' O ~ò ~~i:~eecc~lacu- ~m"eep:~~o v:~:. ~ 0 111~ 1~· t~~~ tenzn di Cnssa~i<_me l~a re- U Novecento d~~e _ancora condannabili dell"aridità ~– .. Sarible tanto gradita d1 ri- t~to imp~:mante:fu sul punto ri: Fìori belli! .. - tendendo ai il fossato un mucch.io di t~rra stode . . preoccupalo. non fa che la- cente~ente rrn~IIHato il poe. trascor~er~ pe~ PIU di qunt- zioeiha.nte, della freddezza cevere la critica che può me- di a~art., e aadare 3 vedere. passanti mti=:i di fiori. #" Hanno g ul corrunciaro.'. - D1non but_,are la 1erra sul mentars1.. f! cosi sono venuta l~. c. ciò che plu conta ft tut· tro dec1~1. Ch~ può esclude- analogica. delle spregiature ritare, Buenos Aires (capitall Fa ~ide pf~~- G~~ ~~f·n~i: Ma la uecchia non badava pen.1ò. ma non se ne prt'OC'\."fl-tum 11 1o. Guardi! - d1sst oc- sol'! - continuò nprendendo a ~1 ne parlano,. da un _secolo: re ~he_ m_ altri quaranta~ue ritmiche e melodiche del se– Ri:P- Argentina· scrh•e sul ,!n!:~~a e~ si ametteva a 6C- 0 loro . .Uentre comminava a pò ranio. Sapt'ra che -""rf'obe ct'nnando con la mano a"h ~uh_re oua • Id le ~etrere dr!- 11_qual fatto è un crisma. ~ anru s1 ~t.J?ga al pare:g,10? colo nostro: ma si deve an– pnmo foglio bianco del lib~ àere accanto a tu:: passetti. cercò nella borsa e ne passato del tt'mpo prima cht' astri. Le reni_~a da pianat'rc l rp1prafr .. Ed ?ra ti scavera~- ~m la. ~uola _non resta mai E se poi ciò non avvemsse, che dite che gli aspiranti questa poetessa Cl dice eh. _ Va..,cco. son venuto ,•ìa an- trasse una lettera. L'aveva gul arnva.,sero a scavare •,, f.la - Buttala p1u arant11 - d1s- no da 01.11 t' li metteranno tn tns~ns1b1le. ?\Il dor:i,ando tut- non sarà colpa del secolo né poeti e i praticanti di poesia rueni°s Aire~ è la ., c!tdf 1 · ----------1 lt'lla alrre colte ma lo rilesse. di tombe in CUI ('rQ St'pOlf) ,uo se 11 Ctutode all~ s1erra1ore "?a d1 q11e1Jefredde ca.ssette tavia. che cosa SI potrebbe della sua cultura. giacché oggi rispondono megt·o al t~ri! :ra dr:: n: a u~~s .. a~i~ ' Il . onGatto ancoro un po' incredula. Era tiglio. e poi at•f!va gii l dato stri.:'-=_ondoahl'occhio come pn d1 marmo ':l'lis1d com, e _saran- fare per~hé i p<>cti d'oggi poeti si nasce. E" invece im- nostro gusto, e che a~lvo- uruguayos ...... Tutto tra di lo- J.I CO oqnrn e del Comune. Si era ricordata ordint' di mene rio ·11 ·,n loc 11- dirph 'accontentala. POI no ;;t'd~~ d_,m:crno. E IO no'! non abbt~no -~d aspettare portante accertare. se i) no- no con profondo impegno ar- TO. Ci dimostrano che quella (Co tin d 3 1 ) che dot.·cca essere 11 tempo lo e polcoa sempre !"••:1irp :i quaRdo se ne sa~ a nd ota .. poi_ ti pm rnire a curate . 1 çento annt e p1u. per essere stro tempo abbia sete di tigiano il mestiere deUo seri cultura è .. federata .. quanto I O u~a P r. in cui anebbf!ro esumato suo trovarlo. L"altro non capa·a - _Mn tuoi on ra come parar~. ammessi, intesi e rispettati poesia. Eisistono al proposito \·ere E la scuola ro . • meno. n giudizio critico che di un pensiero consueto que- tiglio t' aver.a scrit~o al Comu- .\fentre continuaca a g1.11:rda-~e t~::.:,n f 0 °~:~i lf!;r~opo d~~~ ~~c::;:. 1 • ;a ~ra non avrò pw appunto nelle classi. condi- statistiche sconcertanti. [ la s~a medesi~:Zzapno pe~ la :iostra autrice soilecita è sta sintetica summa di mo- ne e quelh le nspondeuono re in d1re:ione dt'I camp~. Q!I- mani... t' ues 0 ·· z.ione esteriore ma non tra- poeti ufficialmente registrali . d ~n . purtroppo incerto per la Pocal n· poetica· e Toccare il li. che. a partire da quel gi~rno. tò qualche occhiata oHe ep1~ _ Buuala pul al'anri. li di- Ti m.~nto c_omin~ò a _lrf.'"mar-scurabile della classicità. son decine d· migliaia· : tem~.a cui eve fo~re gli ~~:rsl~~~~a odel~~t1::1U:1s;:st :i;/ tra la f~e in qu~I che ::i~i~~c:b~e1~:'c::1'::z: !~IP~s;:; L~af::.O~~!c~ia s:~~~n~ %e~~~1~ co! - disse il ctHtode spa:tPn- !!p~~~-occh1 le s1 emparono d1 I • poi ~~::1r1;~/a~~ft~se~1~ll~\gf:t;: zione. faccio e _cred_oe In soglia del. nel campo trentennale n. 6 ria. da tanto che oenrna ld tito Ch111.10 nell'orale df cristafio della base, ovvero al livello BRIGO RAVAL: .-Sorrisi tra,rango~cta d1 quel che sono, Nient"altro. salvo i saluzi. dentro e sen.:a volerlo ne ri- - Mali' - fece lo s1nrator" il t•olto di suo viplio contin~n- L F• • d medio dello preparazione i peccati neri•, Editrice il limite tra la fedeltà nll_e ,Distinta saluti .. e una firma. lesse qualcuna anticipando uia scuotendo la testa e ripreSP a va a sorrfd,.rlf', con 1m sorrtso a ,era lllspon e espressiva. Sotto questori- Stampa D'Oggi. Roma. 1958. ragioni del mio tempo e li an.:-1.u!'o sgorbio. via le parole con la mt'nte scaoare e butlò la tf'rrn più svanilo. lontano guardo non si può dire che pp. 137. L. 700. I bisogno di apertura verso le Sospirò e la nmi.1e distrai- .... eri la mia sola "toia ...•. in Id. oltTe il ciimulo Era tutto pulito ora. dettr il nost~o secolo s·a g· _ E· un - romanw con qua·trol ragioni che non mi difendo· 1amen1e nella borsa. ... non c"è p1 U luce Gildo nel- - Gro:ie - disse la vecchia ancora qua e Id qualche tocco re di alcun altro g. peg t~ no,•eUe lnclus_e... I_l .. roma~- no. ,·erso ridiozia dostoie,•- .. Trcnfann i - pensò Co- la nostra casa.... ,. Reqmern al custore - grazie intinitP e apli astri nel tentativo di rau- . Leo. t~S~e F - zo .. è Peccatt Ncn dl\'lso m k. a come urgenza di ri- me pa.1.sa 1 1 tempo! Ora ne aeternam dona eis. Domtnf' pct ag,011.1nse~ottouoce. come ver- vii-are le corolle ormai Tf'cli- ~-------------------J no ancora I par • 1 o– due parti. Poi ,·1 sono le no- 1 :~~r~ l'amore nella sua arr ebb e cin quantadue o cin- lu..r perpe11.1a luceat eis ,.eq1.11e- aoonandosa: Sa. h.o st>mprt' u- note e si alzò. agprappondosi scol~. I Man~oni... ma ri- ve~e. Poi ancor~ un racconto. . . Il . _ quanratrè? - "o cmquanradue .scan.I in pac!', aml'n... Rl'ci:.ò nul? in ordine_ la tomba d1 ~110 con le mani ai bnrdi dt'lla la- ltARIO FRATTI. Dorsoduro Ho consegnato a ltinosse per ~lueremmo d1 non accorger- Gh . « Intermez.z.1.. sonll pure for~a. pm an!1u ~ 1\\e· ~.ue. f! maaan sart'bbe sposato con in freua. panando fì_pho e rorre, cht' tino ali ul- pide. 1745. Vene:111 - t·indirlzzo 1s rubrica .. Scripta manent ct della loro presenza., se non tanti. sto ~ il co~pito_ e ~ !CCI Ilena e avrebbe due figli an- O_ra dol fou_ato st vede-vano tn~·-_,ra ce~o ,,=o,a. , ••••- Dio.f ,.sciamò con un gemi- ch_e cl c~lede è: A.T.1.. ,•ta a Hof(mann per la rubric! avessimo già fatta 1'abitudi- NICOLA MAG~I:: Raccolra dt poesie che \ orrei scnyer~ ,._ che 11.11, E Tlena - pensò - 1 di •• .,.. " 10 Ero il dolore alla namba :\h:liga-z:zim 9. Roma. tcl. 493391. .. Verba Volant,. gli scritti di: ne al. linguaggio con cui i P_oes,~... Editrice, Stampa Gatto cred_e forse d1 a, er che fard. Ilenn? ve~iva s_empre u.sC1re a traui pa ai.e terra sto - borbottò il c1.1.1lode e che tomat·a 0 svepliarst" e ri- D01f.E~'1CO COLLOCA. Bi- ACHILLE VIl.,Dl. via Petrucci. nostn grandi dovranno t_Ot!o'. Roma. 1958. ~P-138: ~i::i~.;;o~~~r:'d!f.~.~~~ ~~ ~ v ••:.:_•;:, 0 l~/~~~";~~ 00 ~•~ ~;; 0 c::t,~ ~:n,~~::.a:~I d: 'uuc~ :;~•,;~• .:.i~uala ,c::,:':do d~::~ :1:::;,::;:~~~;•:t t~!: ~•:,;!:,: i: ,:,:i'. _:'.•%::!;n~I !_;~: ~~~•~;~W<. eia An- ~~~::~i;t· v ~o •:rtin';.ta: Poe~ sapramo di q~~to h~u_lcbi chiari e g1ovamll: cam- un po d1 pace. P?1 ~mineiò lo~oR:equtem aeterna dona eis. e Cldu'.!!'aal,cuhl•,,',""muolo.pilùa ~.••cc"f,•• .. v,di~ - P"n.1ò - non po,- ve te6tualmente: .. lo sottoecnt- tonio ViUari 18. Napoli· gio dei minori d 1 N g_ tore. " on , I sono not,z.e e ~a bia d:scorso e in fondo. ere- a L•enire sempre pm d1 rado l' I ,., .. " to nt'an"hf' ian Prti In acpc to DomEnlco Colloca d~ anni . . • h e o~ecen ~i!ctt!lc~i:/ co.ne~ u:1un:enn~t~ dere che t~tto quel!O che ~i ::'\aJlah! s;ap:":òra -nc!:r;: w:~~:• r: d~/:r:e::;o•· f'm; ~!~o~r:e~l!al~d a:,r;:. ~:,o~:~d·!~ pt'r colpa drfla :~mba. P ! 8 !~ ~:::,~tioi:!cu:~-id~~~~ ~;;,E JB>~~~7ia RUQgero ~~~~i ~:l~~~~u:!1c~~~l mag- che Ul_umlnl per un_ g1ud!z10. fa ,·ada sc~tt~o - dt~e sorn: nt' ricord~d neanche. Ahi! - lf!!erruppe e auan:iò fisso lag- le della terra che nmancva S1 cun-ò a baciare la foto- Vallecchl. il quale mi ha eon- ~ZO QUARA... VI'OTTO. via Come esercizio di ricogni- per gli an1efatt1 !~riel. _Come/dendo .- _e 1! peggiore. dei esclamò con un gemiro, e la. aiu. nel campo. Le pareva c~e fra i petali. poi. come il ctuto- ~ra7a. n.1te~te un pocod~ guar- sigllato di sicr.vere a voi. At- Fra.ssinago 15. Bolo"na; zione e di retta valutazione tn~:{a Equ~~~p~':! 5 '~rlc:;-;; ~acè fowi~1;~~~ 1~ell~~ah~~~ sua mano corse a _palparsi una r:s~~eJan!~a:; :~:v~~~•: ~~li: de si _fu allontanato. si ing!- pf;a~d~. po, se np an . zop- !~~;!.,a~a ~~:nr:ni:rli:'o°Uoc~o: VIX~.\'ZO LA.• '\TJ>OLFI. ,va,. dei nostri pregi. credo che !I seguito di altri la\"orl? ~~ vh·ere. far circolare co- g~mba e r~llentò il pa.s.so. z, 0 1!:,_ Signore! - pensò angosciata nocc~ò n!~~ t~m:J~u~i:::n~~ Mentrf' si a_llont~nara n_on Che vuole· dire? Devo congra- poh, . , valga m_olto un~ let~ur~ ADOLFO FIORINI: .- .Sublime s: e idee Ho incontrato gli p~cas~do. Dt:, q;:::: ~ ::~~na- - che non l'abbiano gul .. ma f 1 }~!letto l'orale di crtstal- oot~ rraUpnprs1 ,, s1 1•olrò tn- tularmi? Va bene. lo !::iccio vo- .A...~~N(~ L.A ... \'ZALONE, p1az. corparativa degh anllch1, vèle110 ;, Editrice Stampa i·ni n;i liori fra le per- P n - 0 ." n I n O eh subito ebbe paura di formulare la pa- lo eh; racchiudeva una foto- d,,.tro lentle.rl Lei, beato. ha diciotto ..a · rancesco 12. Salerno: r1:e senso e nei modi già det. d"Oggi. Roma. 1958. pp. 50. uon I r · f gl" umili rf! u~i p ~ t1 gfi eel Non rola e allunpò il passo. cors,. grafia finchè non apparve sor- Dal fosmto con1inuai1ano cd anni . :\ 'la poi? Se vuole un giu- ANTONIO PI ANTA N J DA. ti. Quanto a me, confesso di L. 350. S(;'lle _s~p ici, ra 1 • mc. a sen ° d tr~ Pa 0 er mciato quasi. trascinandoti. ridente. con la scriminatura uscir,. palate di terra ma con ~!zio ci ~andi qu0&te sue poe- via . Dogana 38. Pordenone non aver mai tanto apprez- Questo romai:izo. potrt?~be n-, di spmto. Cr~ c~loro inso;lj ~~!~:coco~~a~e~e s~av~ Dev~ Non le imp orrava piu niente da un· lato. il rolto di suo 11n ritmo pii, it'nto. stanco. sie. Altri~tl _caro Dom_enico (Udine). zato la poesia contempora- generare dubb1os1t.'J sulia sua,ma che erano a centro e · .· della aamba qua.si non la sen- fil" • Domani O dopodomani - Colloca d1 anni 18. tanh au- DATTILO nea come quando h . 1 tto • corposità ... Recentemente :\io- proprio problema dell"esse- es.sere st ato queSlo. inverno. tiua anche· se le faceva piu 1110· t" ., en ò nrer pensò ricordando le paro!" gu:ri di buona salute. ----- ueÌ mi O . . 0 ne ra.,.i~ nel!~ ~r:ta~~on:hfar!t~a~i r_e ..della propria onesta iden. /~!~do ..~ui~: df~~~!~i 11 ,~';!! mal~. ,. 0 ~~~: 0 ~f':;· g~r~arfo ~ Sa~ dello stprra~~re -. Ci ~nrd a~- PEPPD.'O ltA.RZLò\. via Mat- « CLIZIA » ~he mer~a~ 1 0 ~~u~fo\ ~e:~ conh Italia l ttta ,._ . b e ò he . decida e va- Come si fu avvicinata resp1- che sono passati trent'anni da cora domont. O I avranno i:;id teou1 20. Statte (Taranto). - to ma h d co:c:~to EJraun radfs~~tr~o e Co~; .' Con chi. !utta,·~a. ,·orrc- d~.s°Jan /n ~edi';,,~ Ci sord pure rò. rallentando il passo Non quella mattina di marzo? Cr_e- chiu~o in un loculo? Dio. r - Lei dev'c~sere un ~-po i.ssai ~\- • F;' uscito il tasc1colo XXIII - a,;er tut~a e nro~é lovreb~~~ m n · ·d· su incontrarti fra I contem. ata qualco~a. \fa era lo fila dt .suo fipho era devo che sarei morta anch'io. pensò. Come ,una co~o che r.on curo di 6e. dato one m1 si .1- XXlV {anno IV _ settembre. . r .. a C?ns1 e ~fn 1~~: ;i,r:.~t{~~ta~:/acc: 1~·:-:~ poranei? ,._ Pensa un poco. ;;:rd:o~ pe.nsò verg~p~·and'o- quella accanto. Ma subito ·qua.I- che non avrei potuto_ più viu~- 1en:e pi~. mo non si può bu_L-~ohi:e_ c:n ~anta aecca ene;gio. ~cembre 1958). d1 • Cl;zia. ~::/on 3 e e ~thv1tà d1 ~ae– sce Je caratterist!che ;ra le poi fa i nomi dl Mauriac. si - sranno per esumare mio cosa la percosse dentro. pega10 re. e inuece sono Qtll. ad Q.SSI- tart', ~ b 1 ~ 00 t"a pllr m1>llf'rt' ll1 str:~la~~ p~~-s~~~~~ereo Bar~assegia !~he~ari~ edita a rios· d~w]esivan:ente tncu- àue produzioni. Questo è più Russe1. Oppenheimer. del fìglio ed 1 o ma preoccupo di della gamba. Della terra era stere a q:'est'altra festa Volt'• qua c e oar e. gelarmi h~ p 3 .ssato O Hof!man~ Lattan;. ~re~t ~ ;menlco I a poesia moderna. un racconto lungo che un ro- dottor Scbweitzer. Sono le questo .s11.1pida gamba. Perdo- ti~ita s!'I tumolo. seppell~nd~ vo_avverttre _le 11.1e sorelle. ma A un tratto. da _un ~p,.esso. i suoi versi. Leggeremo lnsic- Contt~~e a.rtic:i,~ odi: ti!~: VLAOL,llRO CAJOU manzo. _ figure a cui si guarda con la nami. caro - pensò - perdo- ah 0.1tn che av~ca p1ant.at1 Jet poi ho lasciato andare. Non us~ 1m brer~. sl_nllo. in_certo. me. io e lei. tra qualche nu- nico Lattanzio Vincenza Buo- CE!.,SlA ,.ENIER: , Fiamme a superstite fiducia nella di- nomi. /\"on è che non _.1:iaddo- steisa e inaffiati_ e curati. e al- che non sarebb_~ro renu!e· ma poi _sempre pm neuro. disteso. me-ro 1 1 giudizio del n0c1.ro c:-i- no. Antonio Papagni Raffaele P.S. - Sut punto di con.. Pietas Juha ,,._ Editrice. Stam- ità nella grandezza del- lorato. è solo che m1 fa male tra terra e sa.ssi con_tinuavano ora non .1:onopa.ucon. no1. han- ". si ff'rmò ad as--oltare. stu- tico ne'.la rubrica . .,V erba V0- Perna, Franco Simoniinl Cor 4 segnare questa vetrinetta. pa d"Oggi. Roma. 19;,8. pp. F e t O al buono e al la gamba e un po· tutto. forse a rotolare da! mucchio od oani no le loro fam1phe. 1 fiali.. E 01ta che qualcuno. anche e •o- !ent ':'"'Poi vedremo Il da farsi rado Govoni Franeo F~niz.z.a leggo la lettera romana di 905. L. 2.500. ~ngegn~. es t ral che 1 perchè so~o t.·ecehia. Mo tu palata che r_eniva dal fossalo. poi_ parlano dt te. in un modo lo ": ucl',llo ootP,o '"antar,. Tanti saluti e auguri. Oronzo Ingrosso. i\lassim~ Mario Picchi (Fiera del 25 La narrazione tratta della g1us_to. na u e h e non le sai queste cose, non Anch;e la lapide era tutta spor- coSt strano .... Alma ~a~contò fd d ntro , . MAR 1 A LUISA CIAUSI- Grillandi. Armando Baldumo, gennaio). Che fare., ttar l!lllOCenz.a della protagonista. abbia care !-'Il poeta C e, per hai fatto In tempo a capirle"'· ca d1 terra. una volta d1 quand n-1 ra- -Che. strano. - pensò po1 SCHE'ITL"\'l v,a Poh"iano 56 Franco Robecchi Mauran elo le ml a . · '!e , e deUa sua pri:"a età. della di più confida testualmente: _ Secchielli. ,ignora? - le - Per favore - balbettò ar- "a:=:o che per fare 11 aalantc incam~anandosi - Ch1~.1òper. Roma. _ · 80 g:à pÌù volt~ Pasquale. • g Picch~ :v gane ~el ce 3 hno. I~ sua prima fanciullezza con gli e Il poeta sa che tutto quello chiese mentre attraversava il rampicandosi affannata sul volevi coglierle una mela e tz c~è QU1 1' co.'tl strano ,1 canto preg.ato di non ln"•ar(' tranco-1 Recensioni su Fausto Nico- eva Otd detto_ Quas! !mpulsi e le pas.slon! delle età che s ente e soffre resta sem- colonnato dell'inaresso l"uomo mucchio - Non la butti 11 ar,.ampicas~i suli·albero. n.el- dt un uccello"·. . bolli In quanto non ci è ?06- lini. Manilo Cancognl, Gio• le stesse cose, e. megho. Pot di questo penodo. Il !rammen- p.re un alibi per quella poe. che affittava i secchielli per quello terra. l'orto. ma 1I ramo s1 sp~:-.:-òf' Fuori dal. pia....-zale. ueniua siòlle r 16 pondere direttamente vanni Testorl Raffaele Pedi~ penso che un cluodo può es– tarismo dell'ultima par-te d! 1 sia che non ha saputo seri- innaffiare i fiori.. Era a capa - E dove vuole che :a Out cadesti sull'erba. pieno dt un il pulsare ri• ''" tMm. f,.r~o Lo faccio 10. In questa rubrica: clni, Carlo B~. Harold Nicol~ sere. utilmente battuto e ri- l!bro è Jiu!tltlcata df par~i- ,·ere,._ scoperto e pa.sseggiaua o~a.iti ti? - dz.1:selo .1:lerratore alzan- pogna e ne parlara co~t. ..,. 1n au,..,a . Le sue poesie sono all'esam~ &0n, F. W. J. Shelling, Enrico badtto da dae diverse ma .. ::~:ti: peT1odo trag.c;orrn e PfER FRA.N'CESCO LISTRI e indietro davanti ai suo oan- do la te:ita Aueva sme.,:so d1 dendo. come s1 parla dt un.a ELIO COSTR.L'il del nostro Ho!hnann. Pappacena. Note. Appunti. m ... e pubblico. (V.C.)

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