la Fiera Letteraria - XIII - n. 42 - 19 ottobre 1958

Data la sovrabbondanza dJ scritti cbe d pervengono con la esplicita richiesta dJ giudW particolari, comunJchlamo ea:U interessati che direttore e redazione della •Fiera• sono as– solutamente imooss:ibiUtatl a dar riscontro a Queste rlchJeste I LA FmRA tETTERARIA I ORARJO DELLA REDAZIONE ll-13 lti-18 ~htno,crlttl. foto e cllsegnl nnn oubbllratl nnn ~1restltul11Mno LE PRI.UE RAPPRESENTAZ1'J!VI .l 110,IIA * EseGiorgio Albertazzi fosse un attore comico~ * ce~~~':;~ :i~ !1~~;a~o ~:;: 'e t· ovo d; Félicien. J\larceau, fattore alle prese con un personaggio per lui in- ~~~:is~e;zalain\~~c; 0 :;~s!d ~~: presentato a Milano nella consueto e privo di vera consistenza poetica ed umana. nw scenicamente sumere lo stile. il rilievo e ;~~s~a 5 ~!!~.~e,st~~i~~=u~j molto impegnativo. ha dirnostrato un ritmo di sorp're11de11te co11ti11uità !:r;rC:t~~i;::rias~~!fr:~~~~: Teatro Eliseo di Roma. ria sono rimasti impressi Si è molto discusso, in * Isabella Riva nella parte Francia e in Italia, sulla della signorina Ouvant. Di- < filosofia• di questa com- di GJOVA.l\l\'l C.;\LEJJ\'DOLf di Perego in Quella di Rosa: media ed è stato messo i'n ma particolarmente Mario z;i~a. persino il non:ie _di escluso. i\Ia a che coso gli zato un funzionale comple-s- lunate, di. André Roussin. soltanto di resa scemca E Drirdella in, due gu 5 losissi- o t airel 1~ 1 re~ltà lhuni~o è servita la conoscenza del so di pannelli scorrevoli. che una reviviscenza del teatro lo spettacolo italiano. come me carattenzzaziom . . con enu . 0 oso co e_ e 3 e sistema> e la sua felice consentono la massima rapi- di e Boulevard >, nella quale si dice nel gergo. e ru.nzio- ~ 0 !1 que 5 la comme~ta di co?1mecha possegga. e rac- applicazione? Che cosa egli dità nei cambiamenti. Si sono presenti i termini di nn •· pur essendo in alcuni Féhcien _Mar~cau. Giorgio chi~o nella mod~Sl~ a_lle- ha veramente c onquistato? muove freneticamente una una comic1tà nuova, più momenti compromesso da Albcrtazzi ha_mtrapreso una ~oria alla q_u~le 51 riferisce Nulla. Si è s.ei: nplicemcnte folla di tiiure maggiori e amarn. più corrosiva. più alcunt- squilibri di recita- st rada per lui n_uova. ~uella 11 suo titolo. Il ~ 0nd0 ~ un degradato. Fehc 1en Mar· minori, le figure del mondo pungente ed anche più ne- zione. dc! persona_'tgto bnll:iryt~ uovo, nel _quale 11 prehb3:to ceau non si pone la doman- nel quale Emilio ì\lagis si gativa. creata da trent'anni Alle prese con un perso- (gia pur~ di una comicita t1;1orloè di.feso da ';In duns- da e conseguentemente non sforza di penetrare. non esi- di letteratura e di storia. naggio che a giudicare dal amara. cioè mo?erna) che ~,mo g~scio: per mtaccar:e propone neppure la. risposta: tnndo per questo a farsi tra- che hanno determinato un passato non si direbbe nelle domina e riempie la s~ena 11 guscio_ ed assaporare 11 e la carenza della comme- dire dalla moglie ed a far mutamento del costume e sue corde. Giorgio Albertaz- con la _5ua_ • ,·e~ve_•· ).lella tuorlo, bisogna adoperare lo dia consiste proprio in que- condannare per assassinio un del gusto e quindi anche zi. cioè Emilio :\Iagis. si di- sua recitazion~ si nle,•a an– ~tru~e~to ~ella m1;nzogna. sta evasiohe finale. che ne innocente. della logica della i_-isata. ì\Ia simpegna ottimament~ ~o- com una tens_ione. che nuo- 1Ia . 1 al egona solo 111 parte !'iduce i limiti a quelli del _Il _seguito dei q_uad_ri co- con !_'Uovo si è ch1ar~mei:ite pratutto per la contmu1tà cc_ alla scioltezza . (alla e nspet~ata e s_egulta da~la puro e semplice ritratto di st1tu1sce una materia d1 spet- sul piano della volgar1zzaz10- del suo ritmo. per la sua e soupple~e 1o) ~el giu~o: commedia. che m c? n clusio- un · personaggio piuttosto tacolo abbastanza ricca. la ne e non dell'impegno poe- energia inesauribile. per il CC'lme accade 31 campioni ne rac_conta se~phcemente spregevole. minuscolo e quale non possiede tuttada tico: con una esagerazione. $UO intervento martellante. c~c: pur avendo toccato un la st0 na di u~ ~icc_olo uomo sconclusionato della vita altre qualità se non quelle qui adottata al solo fine di Ed è questo un mezzo inti- ):mite. non ne !'iono _ancora senza _scrupoli, mtim~ente contemporanea. pri\'o in so- di offrire una serie di e bat. intendersi. si potrebbe dire mamente adeguato alla com- mternmente . padroni. l\la. o~se 55 ionato da w:1 l~pre~ stanza di una e filosofia> sia tute> quasi sempre ben cen- che questa commedia risulta media. sulla quale lo spetta- sul)a medesima st rad_a se cis~to e vago ~es~derto dt pure cinica e be!Carda. Emi- trate e di presentare un cer- da uno zibaldone di intelli- tore non deve avere il tem- e~il avrà la co 5t a_nza di. bat– arrivar~ 3 qua!siasi _c~Slo. Jio }.-lagis non è un simbolo, to numero di situazioni co- genti barzellette. Di e filo- po di riflettere troppo, per• terla ancora. _noi cre~ia~o .QueSl l-1:om'? e ~mt~ Mr rlon è una figura rappresen- micamentc efficienti. _i'-lasofia > non è neppure il caso chè essa ,·aie per la prorlu- di poter ,P'.edi_re. a. Giorgio ~is, un unp_i~ga co 0 ·. _eg 1 tativa. è un criminale senza nella commedia non esiste di parlarne: per i suoi tem- vie delle sue e battute> a1.- -~lbertazzi I miglio~i succes– ~1 ~;.nte e~ihato, umiJ~a~o, importanza. che si diverte un solo personaggio. poichè pi, ne aveva cli più André zcccate le quali, però. non $1. Nel personft~~io. tutto avvi _1to ~e a sua _con 1210- a distruggere tutti i valori non è un personaggio nep- Birabeau. ~endono mai in profondità somt~ato super c,rnle e con: 11~ dt ~aria e ,un giorno de- della vita senza uno scopo pure quello di Emilio Magis. Perciò r: 1 engo anche che e non lasciano il segno. v_e~zionn\e de l,_LJovo. e~ 1. 1 cic3:e dNmuo,ere alla con- preciso: teatralmente e un che assume una coerenza non si debba nepour di_scu- Quando lo spettacolo si rnl- ci e "~mbra t.~ p•u \'ero. p.u q_wst?. on sa neppure quale pretesto. scenica soltanto perchè par- tere se la regia di Luciano lenta. la commedia riveln autentico, piu. fedele _a se sia_ 1 ogget~ della. sua con- Intorno a tale retesto la in prima persona e regola Sa Ice. più grottesca e farse- i·mmediatamente la fragilità ~te'-sO :he no_n. In alcuni per- quiStn. Emilio Magis, che ve- - . . P . con la sua narrazione il giuo- scarnente colorita di quella del suo te<:suto e si SJ?"Tana sonaft'!° 1 tragici. Che la sua de ~lcuni suoi_ c_omp_agni d~ roel~~~\t;:~~~~ 1 al:~ e~~~~~~ co del movimentato spetta- con la quale lo spettacolo N~n tutÌi ;li altri atto~i ,·ocn1.ion~ sia effettivamente uffic10 occu_pall m_ p1acevo!1 . . . . colo. è stato presentato iniziai- riescono a SO!'itcnere il ritmo que!la d1 una moderna co: avventure. conquista anzi- una .s~r!e d1 quadn d1 _amara Do,•endo giudicare la com- mente a Parigi sia legittima di Giorgio Albertazzi e non mic1tà. con la quale ben s1 tutto_ la _giovane e_ procac~ c~tcit~, ~he htnno ~n~ub: media, penso che si deb~a o no. La com~edia per la tutti_ sanno trarre ·un. buon ~cco_rda un acc;nto di nativa n:ioglie d~ un vecc~io un po biamen e il _po_ere _di ~-te riconoscere in essa. come m sua natura non pone pro- partito dalle e macchiette 1o iroma toscana. ~\m!:,::!;~~~~t:U~w:i~ ~~~~: ~ ~doe i~ d;;~:!~i~le~~~ alcune opere non meno for- blemi di interpretazione: ma loro affidate. che sono desti- GIOVANNI CALE1'~DOLI rosa. una moglie propria. il tipico del cinema: il pr?ta- pingue portafogli dell'aman- gonista racconta in pnma L te della moglie ed infine uc- persona le sue e.speri_enze ed tt cide la moglie e riversa la esse Irammentanamente e era colpa sull'amante che è con- riappaiono, rese vive e con- dannato ai lavori forzati. crede dal ricordo. Alcuni di teatraledaParigi Specialmente dopo questa questi e ritorni> al passato ultima esperienza. Emilio non durano neppure un mi– Magis può dichiarare di nuto. I luoghi dell'azione * aver finalmente compreso il mutano continuamente ed al e .sistema• per penetrare fine di conservare la :fluidi– ncll'interno dell'uovo, nella tà dei trapassi il pittore Mi– società dalla quale si 6entiva scha Scandella ha organiz- « Le mura di Palata» e « Prometeo 48 »: il trionfo della verbosità - Attesissimi « L'amour » di Jean. Paul Sartre e « Don Juan » di Henri de ~lontherlant * di LlJCIO .cl TTI.V ELLI PARIGI, settembre. L'autore, professore di filoso- , Palais Bourbon - Algeri> 1 successi della scorsa stagio– La guenra scoppiava Ylolen- Ha, non ha 68'puto cUmentlca- era quasi 1-;i.petutasulle scene ne, si fà finanziare ... da Lars ta net Peloponneso, quando re Ja sua cattedra e, lnt.rec- del Thè3tre du Vieux Co- Schm!dt la sua nuova com– Adsl01ane taceva rJpJ.Jresen- ciando a'\ tema principale del lombier. media • La Hobereaude • che tare • Le donne ll1 Par1amen· lavoro alcuni spunti politici, Henri Vial'd, autore di que- Francoise Spira. incompara– to •· Oggi, questo co1-agg,o ha fatto si ohe il bravo regi- sta e tragedia in prOSa. de· bile inte1,prete di Sara nel manca ai nosLri autori d.Nm- sta Gabriel Gan-an si pren- scrive con tono scolastico {O, e Processo a Gesù• di Diego matJc1 che, t.roppo sottostanti desse anche lui nelle imbro- come direbbero i francesi Fabbri, e Daniel lvemel re– all'Autorità cosutuita e all'u- gliale fl.la del lavoro dando ..cornélien J1) le vicende d'un citeranno al Thèillre d.u Vieux niversalment.e accettato, rl- agli s pettat ori 11 butto dcl governatore di ferro che .. af- Colombier. Ma la «grande sai– mangono nei limiti della il"Q- suo più colossaJe fiasco. foga • nel seno d'un impero in son > di Parigi sarà partico– diz.1one e del gusto corirenti. Sempre sulla sponda destra disfacimento. Pa1ata, rocca- larmente interessante per il Questa massima, da qualche della Senna, al Thèatre de forte da lui costruita e di!esa, lancio del tre lavori più at– tempo, fa il giro degli am- l'Apollo, • Prometeo 48. ha è minacciata dall'invasione tesi: • Don Juan li di Henrl bient..i Jnt.ellettiuaH (o pseudo fatto il suo bN1vo comizio dei e ba11ba!l'i>, Soltianto lo de Montherlant che sarà in· tali) ipari,gin.i tendendo a di· poUtJ.co. Ohe 11 titolo non a1uto della Capitale poLrebbe terpretato da Pie.rre Brasseur m06tn.-a;-e ohe, a1 nostri gior- wagga in inganno, esso non salvarla dalla capitolazione al ThèAtre de L'Athéné; .• _La ni, hl tea~ro satinico o, più tJ'Ovanessun pamllelo oon sicura. Ma !'apatia deU'!impe-bonne soupc > che Féhc1en semplicemente, critico, è mor- e Anfitrione 38 1o, ma si rile- ritore scettico, ironico, aman- Marceau farà seguire al gran· to sotto il peso del tiradizio- 'lisce alla l'iwluzione del 1848. le del buon viver e attornia- de successo de • L'oeu! n e nale e del • con,veniente li. Ec-co il tema: un giovane to da una pletora d\Jominl, che, questa V()lta, traccerà Le ultime ..no vità teatrali• drammatlu.1,go, Jean-Baptiste che pur intuendo la fine del- crudamente la vita quotidia– parLgine, han.no v.iolentemen- Trouvaire, SOiiive una versio- l'impero non 5anno sacrifl- na d'una donna: • L'Amour > te smentit o q uesto assunto ne di Prometeo insistendo su.I care alla sua possibile salvez- dramma che Jean-Paul Sar– dati alcuni lavori dal con- simbolismo di libertà ohe que- z;a i prop-r:iri interessi perso- tre ambienta in una !amigUa tenubo parllx:olarmente • e- sto rappresenta. L'avvento nali, lascia ohe la sibuazlone tedesca e che sarà recitato da splosivo li, improvviso della rivoluzione si aggravi a tal punto ohe Ja Serge Reggiani, Malie Olivier I dTammi più criticati so- cambia, o meglio accenbua de- mlnaccia, prima iso'lat-a a Pa- e Evelyne Rey sotto la regia no 6tati tre: • Non si muore formando, il significato del lata, si estenda a tutto l'im- dello $lesso Sartre. più a Corinto,. di R~ Mer• dramma, ponendo ad giovane pe ro. 1_1 ~ overnator~, dispera- Il livelJo del lavori che le; • Prometeo 48 > d1 ~oger autore i1 problema di ~rilo to, apri.ra le por~e _diPalata al verranno rappresentati nel c-a,-.a.u,cty e • 1:-C mura d1 Pa- 0 meno rappresentare malgra- e b ay,baro conqU1statore > che, corso di questa stagione sem– tata > di H~n Vlard. do, sotto la nuova i!Uce, si ben P~to, farà v,ai~re la s~a bra piuttosto alto e. se le no– I :f!rG.telLiGo~COLl'rt,. ~on s,coprano accenti isbigatori. vol~ta ent_ro ~utti I limiti tizie pervenuteci sono esatte, pei.-d?narono ma-1 ~I pr.moup-e In breve egli st dioe (E' d-ell'iimpero m dl'sastiro. I_per- l'Italia s;rrà presente con tre 1.Julg1Napoleone d aver fatto questa la tesi del dramma): sonagg_1 SOTl"O -ambientati in un autori. Infatti la Comedie 11 colpo di stato proprio io Debbo lasciare ohe u mio l,a- paese 1mmagin3'.11oma vesto- Montoarnasse ripete già •Fr-a• stesso glon:io dell'apparizi~e voro. scritto no.I-laserenità, di- no i costumi. romani un po' na allo scalo nord> di Betti. del loro pnmo romanzo. I rt- venti 'Un'istl,gazione alla lot- troppo poven e sembrano La j?l'.'lnde atti;ce Jeanne Mo~ s~lvi aut~ri dell_e tre com- la e alfa violenza? 1o, - Noi t!'3ltl da un drar:nma corne- reau s'appresta a recitare e La medie su cit;;.te, s1 _sono tro· spettatori <il oggi, Ci slamo ha~o. Je_an Chevr1er. che per- bu!?ìardn,. d~ Die-eo Fabbri. vati ~n uno sWano tmbarav:o chiesti se J'.aut-ore di e Pro- oonifl.ca_ti gnvernatore di Pa- il cui "Processo Gesù> con– constatando che le Io:o. op-er~ meteo 48 li, Roger Garnudy, !ata, et ha. SO~ ,per la t!nua una carI'iera trionfale sembravano una Tipet1z:ione dt s'è ,posto per un istante u sua straor(hnai:ia lntenpreta- dopo avere rag~lunlo le due– ciò ohe in realtà è accaduto quesito durante le irappresen- z.ione ammirabilmente soste- 1 ta 1 . Lu" e accade ff'a Parigi e Algeri. tazloni parigine e -le mani-fe· m1ta dalla Tecitazione di Dou- c:~n ° ra_ppresen z om, ~ 1: E' incontestabile che Aristo- sazloni d'Af'Tic.i de-I Nord. king, impentore apatico e gi Bai:zmi Jr. con~c~ra an Cane, per U piacere degli n dramma di Garaudy, pur- imbelle. e: Le mul'a di Pala- che ~u1 le ~e parrgme con eterni scontenti, è stato cosi troppo. mal~do il :fresco ta > è il primo lavoro di Hen- e I disarmali)) che Husson ha eguagliato. 6C non superato candore dell'autore. è troppo ri Viard e noi speriamo sin· ~là adattato nella lingua di (intendo per l'-aT'direl non da ~avido di nobili diohlarazio- cera.mente che il prossimo, se Molière. uno ma da tre autorj d'oggi. nl umanitarie espresse in un meno cattedratico. possa go· Del primo ]avoro: • Non si mare di vei,bosltà iperrchè pos- dere d"un maggiore suttesso. muore più a Corinto» è dif- sa sostenere un Incontro col Ma Parigi è una cit•à che da flcll-e dire qualcosa perohè, pubblico. Troppe parole. inu- POCO tempo per soffermarsi su per criticare ci V1Uoleanohe tnmente dette. fanno oensa- di un solo spettacolo. I teatri una base. Robert Merle ha re a un robot cui si fossero presentano continuamente 01- lmmag:inato una Sisi!e tutta !("U'astatl I coman'Cii del cer- t•a~etato pubblico nuovi la– sua ohe, avendo rubato ila fa-1- vello elettronico. facendogli vori che. se non dove!'i"sPro ce -alla morte, fa si che il cat3'J)Ultare. -l'una dO'PO l'al- conoscere H su~e-c:-so. veT't-b– mondo .si trovi d'Improvviso tra. una lunga sflb,a di parole ro prest('I SO<;tituiti con altri nel bagno assurdo dell'iimmor- incoerenti oerohè -la ~ena non 'r<"'-11 talità. Imoossibile una guer- Raymond Hennantier ne è "frPdda li più di una setti· ra, una mortale epidemia o stato il regista, e ha avut o il mana. un sempliee omicidio... torto di voler impor.re al La • Galté Montparnasse • La gravità dei propositi mal dramma un riitmo tiroppo ele- ci presenterà cosl i'I'a giorni serviti da ona pedantissima valo che ha finito per di.so - e Douze hommes en colère >, eloquenza, h-a ISdhiiacciato o,s?ni rientare definitivamente I ipU TU dramma ohe André Obey pernona~lo del dramma sot- attenti e ben disposti spet- ha tratto dallo scenario d'un to il PeSo delle oedantl vi-rtù tatori della • generale•· fllm che ha conosciuto un universitarie dell'autore. Se a Se sulla spoTl'da deslT'3 del- grande successo. Michel Vi– Corinto non si muor 0 oiù. la Senna s'é ip.mlato con e ac- told ne curerà la regia e Lars sfortunatamenlP al ThèAtre centl di sinistra>, su quella Sohmidt... Ja produzione. Al du Tertre si sof?oca~ di noia. sinistra, forse per polemica, teatro e AmbassadeUM >, IAl- 1---------- traspar,ivano alcune ideologie chino Visconti mette in tsce- VINCENZU CAH.OAH.t:LLJ d1 destra. na un Uavoro d1 Loutise de Vil- Olrettore e Le mura di Pa1ata • ha morin: « Due uomini 6U una DIEGO FABHRJ molto interessato gli 6J)Clta- altalena>, forte <iella recita- Condirettore re~ponsabile tori per la sbNIOTdinaria coin- zione di Jean M3l"'3is e Annle Stab1.L 1'1 pograt1co U t;.,~ L~.A cldenza del sog-getto con 1 GtraTdot. Lars Schmldt Barà Carlo 1'1aUioli: e Crocifisso• (Biennale d'Arte Sacra, Bologca) Roma., Via IV Novembre l-tll fatti d'Algeria. La isituaùone il produttore. Audiberti, dopo I Salvatore Meo: •Composizione 19.J8-195~ll (part.) Lettera al pittore americano SALVATORE M * <li C.llll,O ~l,ICO.IIOZZI Caro Meo, mi chiedi di esprimere un giudizio scritto sulle tue cose. Voi artisti presupponete i11 tutti la capacità critica di stabilire detla validità o meno di ttn'opera. maggiormente in q1teUi elle davanti a queste cose dimostrano inte– resse particolare e ne scrivono. a volte. cercando di. mettere a punto il più pos· sibilc quanto sono riusciti a capire di quel prodotto e di riconoscere t conte– nutt e i fini artistici di esso. E forse non avete tutti. i. torri ad atli– darvi di tanto in tanto ai pubblicisti dell'arte quando certi teorici dinanzi ai vostri lavori assumono arie da profes– sori e e invece di imparare La modestia di fronte alle espressioni della facoltà artistica, invece di riguardare le opere d'arte come una fonte inesauribile di studio e di conoscenza, invece di ren– dere omaggio, net vero artista, a quella facoltà che opera, con incessante atti– uitd, ad ampliare i limiti deUa signori.a spirituale dell'uomo sulla reattd, i giu– dici si comportano talvolta come se gli artist.i non avessero attro da fare se non eseguire in maniera più o meno soddi– sfacente ciò clic essi. credono di cono– scere in fondo già da molto tempo>. (Scusami se 1w preso di. peso un pen– siero di Konrad Fiedler dal suo Giudizio sulle opere d'arte figurativa che richiamo a una attenta lettura). Questa premessa vuol dare ragione a quei tanti che scrivono di pittura senza il requisito deU'uOìcialitd (i critici della domenica) e dai quali spesso e volen– tieri. - malgrado certe disapprovazioni. e non solo mentali, opposte dalla critica militante la quale presuppone in costoro insufficiente visione di. interpretazione e di ragionamento o, peggio, H digiuno ~{rgtt~:O~°,I';i.ogi~d~~i 8fe~ci~:fcu;:::U4fi a quelli espressi da un teorico. (Sult'ar– gomento sarebbe interessante aprire un ampio discorso e stabiHre una volta per tutte se e la critica dei poeti e letterati. dei c0Uezio11isti. deUa gente qualunque> possa o meno contribtLire alle i.stanze del– L'arte ed essere pertanto accettata, sia pure col beneficio d'inventari.o, sempre ad essa concedendo il rispetlo e l'ascolto che si deve a 1,na voce deUa quale sono certe almeno le nobili intenzioni). Del resto nessun giudizio fa testo in arte contemporanea se, come sappiamo. l'usu– ra del tempo ridimensionerà ogni SOQ· gettiva affer mazione in virtù di una più distaccata e oggetti.va valutazione, che ri– sulterà, in fine, qu ella con.sapeuole e autentica. Forse per questo ultimo motivo. oggi. l'artista mira alla ricca bibliografia, a una piii immediata anche se provvisoria notorietà. poiché ciò porta a sipnifica– zioni pratiche che vanno sotto l'<>tichP'ta di e mercato d'arte•· Si è sentito per– si.no dire che se un certo critlco (abtle capop opolo, forse. di smidollati cotlezio– nisti) no,1 auesse scritto sttl s1t0 gior– nale. rartista che esponeva in qttella gal– leria non avrebbe veri.duro trn sol pe.:zo. Vale davvero esclamare con VirgUio: esecranda auri fames. E rutto, tu m'in– tendi. a scapito dell'arte. Opai. purtroo. po, itttercssi e sollecitazioni di. varia por– tata intralciano il cammino dell'arte. di– straggono e pervertono l'artista. indu– cendolo continuamente e diabolicamente nella tentazione deUa e abiura> quale essa sia. Sono pochi. pochis~imi, i ciechi e i sordi; nobile minoranza quella che mar- eia spinta dalla fiducia dt servire l'arte per l'arte e concludere quel processo dPl– lo spirlto sulla superficie di. una tela o entro la uiva interiorità di un blocco di. marmo. Io so, caro Meo, che tu non hai mai aspirato alla fatuità., che sei di buon c?rdovano. insomma. fatto alle intempe– rie dell'arte; e/te vltn e francescanamen- 1c • mirando a concludere, ,enza dia– lismi, questo tuo grande ,entimento che non è soltanto pittura o collagpio scul– toreo, ma l'intero manifestar,i della vi– ta. Ricorderai quello che dissi a viua voce delle tue cose e che non staro qui a ripetere e che voleua essere non certo un giudizio critico, ma H pensiero di un uomo. solo, davanti. a una manife– stazione d'arte. l pii:,ntenti del colore e ognt altro ele– mento, dal lepno al ferro al vetro, for– mano la rua sinfonia: e non è vero che le tue astrazioni debbano individuarsi. nella cosiddetta • crisi' della storicità. del sogqetto >. GU ingarbugliati /itl di. ferro che emergono i:,rfdando la loro vitalità., concepiscono il dramma alla stessa stre– gua di figure umane: le pi atte o rtle– cate campiture che aprono ,pa.zi . e pro– fondità, dilagano arabescate ecci tazioni; i brandelli di latta rugginosa. non .spenta ma ricomposta dalla forza di un nuovo iter. rinnovano il Loro senso e la carica vitale delle incomposte fratture. Composizioni i.n cui l'eserèsi. testimo– nia di. quanto i valori formali qui. rifug– gano dalle e cortesie• accademiche ac– cettando la scabra pullzia degli elementi che. mai sogi:,iogati alla estrema volontd de!l.'uomo, corrono l'eguale pist a conce – dendosi senza il dileggio della supini.la . La materia è nelle tue man i ., ma t u sei part~ di essa: e la materia vi.ve per– ché tu vivi; c'è sangue e calor e. Q uesti. tuoi risvegli abissali, nel quali la natura vi si riflette in scandagli evocativi. e rac– corda il ritmo largo di una combustione poetica, scoprono, in una distesa rein– venzione medianica, quanto occhio uma– no non ha ancora osservato. Un'antica realtd. indubbiomentt'!, alla quale ponia– mo ora la nostra attenzione perché sol– tanto ora sentiamo urgente la necessità di raccog liere i nostri pensieri e Le emo– .:ioni al limi.te dell'ignoto. e Una pittura che ci. lancia delle do– ~1ande - ha scrilto Giancarlo Vigoret– lt -. forse ci interessa di piU di quella che ci ammannisce e ci. confeziona delle rjsposte •· E la tua pittura, caro J\leo, e dt quelle che pongono deUe domande. Fino a che punto in. arte una ntiot:a intuizione dei sensi penetri. il muro di questa antica e discussa realtà e a quali soluzioni potrà portare il suo eroico ri– scliio. forse ce lo dirà solamente H tem– po. Ogpi come iert l'arte è documento: raggiU11ti i limiti. della tecnica e supe– rati quelli della rappresentativa classi– ca. l'artista sarà. - fino a un determi. nato punto di satura.zionp - essenzial– mente un inventore: o anelie, se Si vuole, 1rn rabdomante dello spirito e della ma. terio. H domani, per nostra buona sorte ci è ignoto: rna l'arte non sarà quella di oggi. come quella di ieri non lo è più oggi. Certamente nuove strutture e nuove forme intereueranno l'artista e spirito e materia apri"ranno altre 'Pro– spet_ti.ve: e. speriamolo, senza lotte e po– lenuclie assurde. senza distinguere. so– prattutto, l'arte dall'arte. Ti abbraccia H tuo CARLO GIACO>IOZZI 1 Jna sceca dl e: Le mura dl Palata• di Henrl Viard

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