la Fiera Letteraria - XIII - n. 42 - 19 ottobre 1958

Pag. 2 LA FIERA LETTERARIA RASSEGNA. DI STUDI CLASSICI A. CUllA. D~ E1."1'0Blj] P A.UA.'l'ORE * Ilcongresso celebrativo del bimillenario diLi ne Nella precedente puntata di cui la !olla dei dotti, degli la strada della sua vera conda tirannia delle menti Ila, figlia primogenita della dell'Italia, ma anche e so– questa rassegna mi sono so(· studiosi e degli amatori rac· missione e di aver voluto rl- del giovinetti, e delle alt.ret- civiltà di Roma. Effettiva- praltutto dall'Intima. persua– fermato a parlare del Con- colta nel Congresso scattava scattare le plebi italiche e tanto annose proclamazioni mente la rappresentativa ila- slone ch'essl sfmbo:egglas– vegno internazionale ovidiano in moti d'orgoglio e d'entu- transalpine dallo Jgnob!le della necessità di staccare la liana al Congresso era la sero Il punto termo per ?gnl di Sulmona anche per giusti- siasmo ad ogni spunto coUc- sfruttamento politico ed eco- cultura Italiana dal mort!fl- più n utrita e la più autore- futuro moto di risurrezione flcarc H lungo sllenzio nel gante la storia e la tradlzione nomko Imposto loro dall'oli- cante ciarpame deUa civiltà vole, graz.ie soprattutto al- della cultura cl~ssica. La ri– quale }a mia collaborazione di Francia con la sua natu- garchia dei grossi propr!e- classica - i più autorevo!1 l'apporto d i archeologi di nascente tradlz1one frane~ alla 4C Flera • sembrava es- rale incubatrice: la civl11à di tari terrieri costituenti la rappresentanti di ogni cate- !ama mondiale, come Glu- guarda alla cultura classica 5ersi spenta. Avevo anche Roma. Nella piccola ma sue- classe senatoria! Si che un gorla e di ogni generazione 5eppe Lugli, che, sulle tracce ltal!ana, . al. mondo della accennato all'eventualità di cosa mostra commemorativa giorno, presiedendo una se- della cultura lelteMria Cran- della sua recente, rondamen- scuola d Italia, come al suo una seconda interruzione. do- della storia bimHlenaria del- èuta del Congresso, non ho cese hanno solennemente pro- tale opera sulla tecnica dello sostegno! Ad ogni pie' so– vuta al fatto ch'io avrei la città I visitatori si assle- saputo rinunciare all'amara clamato In necessità di rl- costruzione nel mondo ro- spinto ci era testimoniata la partecipato al Congresso del- pavano commossi dinanzi al- soddisfazione dJ far sbellica- vendicare lo studio del la- mano, pronunciò una rive- ammirazione per la nostra I'• Assoclation G. Budé » (la la famosa 4C tavola di Lione• re dalle ris'a i colleghi Cran- tino contro le tendenze rl- latrice comunicazione sulla lingua, che per naturale svi– grande società fllo!ogica Cran- ov'è inciso il discorso che cesl, belgi, olandesi, svizzeri nunc!atarie esistenti anche In data dell'anfiteatro di Arles, luppo storico e geopo!itico ha cese, la massima d'Europa), l'imperatore Claudio, il più (ed ungheresi!) presenti in Francia (ma ormai in fase dimostrando come Ja cultura conservato più d'ogni altra tenuto Q Lione in memoria illustre figlio dell'antica ca- sala, ricordando che le au- decrescente), e tale necessità Italiana veniva non solo a il lessico e alc';"le strutture dc.I blmlllenarlo della nascita pìta!c del:c Gallle, tenne per torJ.tà politiche e culturali hanno orgogliosamente pro- testimoniare la sua fraternità della lingua latina, e ci era di quella nobile c;ittà, roco- propugnare la concessione del del mio paese (di quel paese 6petlata come un dovere na- a quella francese, ma anche espressa l'lnvldia pe_r la se– lare e centro della latinizza· diritto di cittadlnanui roma- che geme sotto l'ingrato e zionale, come una d!!esa ad arrecarle Il puntello dei rletà con cui da noi si stu~ z.ione delle Gallle e, per na- na agli abitatori della Gallia ISChlacclante peso di una ca- della civiltà stessa della loro suoi metodi e della sua raf- diano le Hngue classiche e 1 turale conseguenza, sede del Comata, doé uno degli atti pitale che si chiama Roma!) patria, e della sua missione fìnata esperienza; si che H loro autori! Domenica 19 ouobre 1958 primate di Francia, dato che di più luminosa lungimiranza si erano ben guardate dal universale! In terra di Fran- grande studioso Italiano di- Per carità di patria noi. ta– il frutto <più cosplcuo e più e di maggjore fecondità del- celebrare ufficialmente il bi- eia si r:ticne che 11 primato venne il centro di consulta· cevamo la verità. Appena logico di quell'insltne evento la politica Imperlale, il pnimo mHlcnario cesariano, scor- della cultura francese sia zlone per tutti I problemi di varcata la frontiera e tor– storJco-cuJ.turaJe, che tu la pegno di queUo che sarebbe gendo nel conquistatore del- condlz!onato dalla sua re- carattere archeologico venuti nati nel nostro paese, spro- · conquista di Cesare Insieme 5tato Il glorioso avvenire le GaUie, in colu.i che ha deità al valorj ed alle espres- in luce durante I lavori del fondammo entro le valanghe -----------------------------– Carlo Carrà: • Noli me tanrere • (Biennale d'Arte Sacra, Bolorna) con l'opera dei suoi succes- della Gallia romanizzata, e consentito la nascita dell_a 5loni della civiltà classica, in Congresso, anche nel corso di carta stampata dei quoti- 60ri, è stata l'a.ifermazione quasi la tavola di fondazione civJJtà occidentale, solo 11 si- cui essa ravvisa la propria delle numerose escursioni. E dian! e dei settimanali rjpro-T R I s TAN o trionf.ale della cultura roma- della sua bimillenaria civiltà. gniflcato di precurrore dl matrice! E questo ce lo af- i nomi degli studiosi ltallan1 ponenti. nell'Imminenza degli no-crl~tlana nelle Gallle,. ~I Ne1la sterminata distesa col- Hitler e di Mussolini! ferma una Francia che sem- partecipanti al Congresso - esami di riparazione, la ne-: provvidenziale moto spm- linosa a ovest della città, là La celebraz.ione dei due bra essersi finalmente levata che l'Ernout con felice imma- cess!tà di alleviare al nostn tuale che ha fatto della dove le frammentarie ma gi- massimi rappresentanti della in piedi come negli anni glo: gine volle definire I • fratelli giovanetti, agli appassionati CARACCIO Francia 4C la figlia prediletta gantesche areate degli acque- antica Roma nel momento riosi della Marna e di siamesi. del dotti di Fran- cultori dei flippers e dei cal- • della Chiesa cattolica•. dotti ti offrono la suggest.iV3 culminante della sua storia Verdun. eia - ricorrevano sulla boe- cetti da tavolo. le pene dello I lt I t d Ila rinascen Se ora accenno al Con- illusione dl trovarti! nella s'è armonicamente Inquadra- Tale slancio generoso ~ ca dei più autorevoli colleghi studio, e l'esigenza. di r,i~or- e a CD ora napo ean a e gresso di Lione non è però campagna romana, uno s1;u- ta fra le ricerche sul pen- stato impresso al lavon d'oltralpe, quando essi inizia. mare I programr~u in v1!ta per una seconda giustifica- dioso locale di arte medit!- siero di Aristotele (tema del- conclusivi del convegno so- vano il loro dire con te allo- della grande civiltà tecnica 7..lone, per una scusa, super- vale e moderna rendev?, con la sezione di studi greci del prattutto dalla fervida par- cuzionl di rlto. Cosi evidente del secolo e dell'l.narrestablle * flua e fastidiosa, del m1o inconscia eloquenza, più si- Congresso) e le indagini rl- teoipazlone del giovani, che e affettuosa soUdanletà na- evoluzione... splntuale delle nuovo e, Jn fondo, più breve gniflcativo il richiamo, pro- velat?1lci sulla cristianizza- in ogni seduta (specie in sceva non solo dalla fatt.iva giovani generazioni! d·i FRANCEllò!C() BlflJN() silenzio. Gli è che il Con- clamando alto e Corte che d zlone della Gallia. che pro- quella della sezione a loro presenza dei rappresentanti E'M'ORE PARATORE ~ gresso dl Lione è stato ttn Francesi si sentono I ve.rl prlo ,a Lione e a Vienne ebbe dedicata) hanno saputo di- ___________________ _ evento troppo olstrutUvo per eredi dell'antica Roma in le sue origini. mostra1·e che per fortuna esl– ognl spirito sollecito dei de- q.ua_n.to hanno da quella as- su questo argomento - ste dn Europa una gioy~ntù stlnl della olvJltà occldentale, s1milato ed hanno ,propagat~ che costituiva perciò la spi· colta la quale non r1t.1ene perché chi ha avuto Ja ven- fra i popoU U concetto di na dorsale della celebrazione necessario fare le sue prJme tura di assistervi possa ,pas- universalità della cult~ra co- stessa della storia lionese - armi nelle schiere della più sarlo sotto silenzio. Anzitullto mc mezzo di tra.ter.nità ed s'è raggiunto n cUma più fer- dommatlca e disordinata !co– n clima in cuJ esso si è elevai.Ione delle varie ~ntl vido del ciclo 1~acme della nodasUa e acquistarsi titoli 6Volto era fin troppo carat- alla luce dl ttna supe.rlore temperie già ~si calda e vi- di g:oria celebrando il rip';I· ter!stico e interessante per civiltà. E di Lione tutti con- v:da del Congresso: nell'aula d!o intransigente di tutta 1a chiunque non avesse gli oc· slderavano H monumento ~lù magna dell'Università di Lio- tradizione di civiltà del pro– chJ chiusi 9Jla realtà del mo- prezioso l'insieme costituito ne, dlnanz.i a un pubblico prlo paese, ma ha Invece mento. Si era a quindici dal teatro romano e dal- imm"enso e reverente fo cui compreso che t.agllare i ponti giorni di distanza dal refe- l'odeon sulla collina prospl- faceva spicco il cardinale ar- col passato ancora fecondo rendum. sulla Costituzione c!ente la Saona; ed eran llet! civescovo Gerlier, la voce significa af(rettare e rendere della Quinta Repubblica. Nel- di mostrare a noi ItaU.ani profonda di Jéròme Carco- irrimediabile Il processo dl la Francla attuale, fremente come non solo nella gra nd e p!no, l'Insigne storico e acca- distruzione della civiltà en– come nessun·a1tra nazione di città e nella v!c:na V!enne dem!co di Francia, quella ropea, l'abbandono del no– Europa della coscienza della (lo scl'i.gno prez!oso_ conte- voce nella quale sembra di stro adorato continente alla propria missione storica, ,rie- nente al~':'ni. fra 1 PI~ slngo- cogliere l'eco lontana ma signoria sovvertitrice di gen– ca dl un fervore vibale che lari e p1u unponenti ruderi trascinante della saggezza ti nuove, che della nostra solo due anni !·a non mJ era della Gallia romana, fra cui antica, ha suggerito pu nti di ti·adlzlone hanno deUbato su– sembrato di poter scorgere e il teatro, l"estaurato ven,tlcln- vista di sconcertante oni.gi- perficialmente solo ! nitirovatl che ora ~nvece s'impone an· que anni fa e r.iapei,to al nalltà sui rapporti f T .a lo tecnici di valore pratico. Il che allo ,sguardo più distirat- pubblico con una specie dl spiritualismo del tardo paga- venerando Presidente de 1 to, si avverrt,iva il battito di test.a nazionale, ella presenzia nesimo e la nascente elabo- Congresso e dell'4CAssocia– una delle grandi ore qtµta del Presidente della Repub- ra7.dooe dot.trjnale ,del m~- t..ion G. Budé •, il quasi ot– sua COlTUSca stotiia. Fol'Se bljCa) spesseggla.ssero quest,e saggio cr.istr.ano, sl)eCle rhe- tantenne Alfrcd Ernout, ,n nessuno del grand.J eruditi onne eloguentl della clvliltà diante J.t tramite d"De selrt.e hingulsta di tlama internazio– che ho avuto occasione di da cui era coerentemente ereticali. La basilica pitago- nale, durante una gita cal– avvfoinare, e neppure i molt.J. scaturita quella di Francia, rica d1 Porta Maggiore, di lettiva nelle festose contra– magnati dell'economia lio- ma come dn tut-ta ~~ regione cui j} Oarcopino è conside- de vinicole del Beaujolais, nese che convitarono signo- esse fossero suggestivamente rato da tempo il più autore- In un momento d1 conflden– rilmente 4 congresaistJ nello vis.ibill. E ed Autun era una vole mustratore e la chiesa z.iale espansione forse dettaba storico Circolo dell'Unione, t.esta dello spir-ito scopri-re ootterranea di via Manzoni, anche daU'eulorJa bacchica erano entusiasti del moto come, accanto alla celebre han costituito il fondamento dell'ora e dell'ambiente, mi iniziatosi il 13 maggio: non cattedrale romanica, si offri~- dell'.impor¼antlssima comuni- ar;,e~e il su~ .animo ama– si dimentichi che Lione è sero alla vista e alla CantaS1a caz.lone, alla quale han re- regg1ato e d1Smcantato da stata per mezzo secolo la dei visitatori le porte della calo Ja suggestiva e<:o di tanti anni di dura battaglia roccaforte di Edouard Her- antica Augustodunum, del Roma madre, l'ideale vincolo contro l'incomprensione del riot! M-a io ebbi netta la sen- gran centro romano In cuJ si tra la metropoli perenne, se- pubbllco gross~, e mJ espres– sazJone che nessuno dei miei era natural.mente tNlstormat.a de della Chiesa di Cristo, e se la sua pre,v1s_lone che, fra jnterlocutorl avrebbe espres- la metropoli degli Equl, e .~1 la figlia diletta, sede della qualche dece~mo, della cl– so voto negativo nel reJeren.- teatro e ~l cosiddetto tempio pnima comunità cristiana in viltà latina s1 parler~ come dum. Gli ambienti coi quali di Giano. terra di Francla. . di. un ve~erando r~lltto di ero venuto a contatto non Questo commovente otiien- Ma il risultato più ·~om- ev, , remot.1, come di quella erano J clubs eslstenziaiJsti di lamento riserbava ai rappre- movente del Congresso, 11 se- del!. Egitto faraonico o. della Saint'3ermain des Prés, le sentanti della Penisola la gno più consolante della pa- l'Odia antica; e si spinse a accademje del verbo avan- sorpresa conclusiva di ve- lingenesl spirituale di cui confidarmi che per lui an: guardista che, in nome della dersi invitati. a v.isitere Pé- esso ha rappresentato una che Virglllo è poeta lont.a Jjbertà dell'arte, hanno finito rouges, un borgo che vanta eloquente testimonianza, , lo n~~mo dalla moderna sensi– per uccidere Je possibilità d'aver ereditato il nome dal- sl è registrato nella seduta b1lità, c he fra l grandi della istJntive, le naturali tenden- la nostra Penlgia e si pre- conclusiva, quando. dinanzi! let1er.at~ ra d1 Roma i soli an– ze alla creazione artistrlca dn- senta in un inconfondibile al volti at.toniti di noi stu- c ara v 1cinf allo splrJto con– siie nello spirito umano, cosi aspetto di villaggio Jtaliano, dlosl ita.Uani - gravati e tem':'°raneo sono Plau~, Lu– come i -partiti d'estrema si- specie nel carattere delle umiliati dal peso delle or- creuo, Petronio e Ta~to. Ma nlstra si battono in Occi- ablbazionl, nel sistema, tipi- mal quindicennali diatribe tale desolato atteg&'lamento dente per la libertà incon- ca.mente italiano, della strot• contro lo studio delle lingue non e~a ~Ua~to queHo dei dizionat.a ello scopo di sof· tura e della copertura del morte, inconcepibile e infe- d~nl! plu giovani e delle focarla una volta giunti al tetti: in una zona cosi rdcca 1 __________ ultir?e leve della _Sorbona, potere; non erano quei ga- di memorie romane, cust.o- fervJdamenie part.ectpl al ra- binetti di disintegrazione chi- dite e rivlissute come eredità UN eo RSO d~o cult,urale. !l collega mica della grande civiltà oc- prellÌosa e feconda, come au- Haury del~ Università dJ Bor:- cidentale, che hanno .i.nocu- tentico titolo di nobiltà del deaux discuteva calorosa lato a tuUia la cultura mili- paese, sembravano -naturale • mente con me, 1!1 prl~ato tante d'Europa e d'America il corollado di quest'orienta- d • d (con u.n.. empito dt passione costume e la mentalità de- mento spirituale l'esistenz.a di I e ucaz1one concepibile _solo per u~ gl'impotentl, degli onanisti e un villaggio che rdcalcasse I event~ pol 1 it1co .del nostrJ degl',invertiti, facendo traver- modi con cui dal iiicus ro· giorni_), del! a:ttegg.,i,a.m~ntodel sare alla Francia di più mor- mano si è formato l'.agglo- f • I suo diletto Cicerone di ~onte t!flcan1e trentennfo della sua merato agreste nel paese più pro ess1ona e alla conquista. ga~ca di Ce- storda politica e morale e direttamente derivante dalla s~re, . per r1vend1carne I~ disponendo tutte le altre na- antica Roma, e H fatto che 6mcentà, ~r a6sodare che d1 zion.i d'OCcldente alla più la sopravvivenza e l'integri- Il Centro di Educazione Pro- ~onte ali even~o che ~vev: flaccida abcUoazJone alle !or- tà di questo esempio f~ro feasionale per AuL,tenti Soda- m st aurato la civHtà OCCldE:11 ze e al verbo della nuova g,arantite dallo sforzo co- li fondato nel 1916 dal pro- tale non Poteva far sentire barbarie. Io ho visto levar- mune degli abitanti e ~ielle fcssor Guido çatogero e~ at- il suo _dissenso la voce al– misi dinanzi agli occhi una autordtà regionali e statali. tualmente prcs1edut? da~ ?~o- lo~a. p1~ autorevole dell~ d. 11 glgantesch ondate A r rganizzatod del con• revole Maria Jervohno, mme- spmtuahtà latJna. E ~ rap dl ~~~d~ che una e nazione gr~~ oè sembrata la cosa rà 11 15 novembre p.v. Il suo presentanti del giovanJ non im egn,a1~ a non 60CC0mbere ·ù ovvia di questo mondo Xli corso. vollero mancare di testlmo– ri!:e a far scatur.ire dalle ~tolineare la celebrazione m!io co;:o d::~f1na~~~veèrsi;~~j n1arml, in entusiastici collo– più profonde sorgenti della del bimillenario della città e di chiara !ama e da esperti qui a tre e a quatt_ro, che sua spiriltualità, spazzando porla nella prospettiva più di problemi economico-sociali ta più arrle!'te aspirazion~ le equivoche incrostazioni di acooncia e più .imponente, con Incarichi di studio e di della gioventu studlosa tran etilmere mode. Tornava ed profittando di una quasi lavoro press~ e~ti ed Istituti cese è teners.l a ~ontat~ C?n ergersi a1 nostri sguardi la provvidenziale coincidenza, opera~tl nei più Importanti la g.foventù stud1~sa d Itaha, FrancJa del pa~he e d~lla quella d~ bimillenari? deil: se1tCe~~~~ ;~~~o~~zl~~:::~rsi f~~i s~r 1 ri~:c:~m;el~ ~h:~ r~=br~t!o:r !~~!= ~~~ N~ 1 ~~free q~~~:;. ~t;!toc~f 0 {:. aC:; 0 ~?b:taàn~ 5 ~~= ve11at~ tede che l'unione del- sali orientamenti della Poli- !enne Jezlone di giust.i,z.1a no In possesso del titolo di le genti latine a~lcur1 la t.ica ... intema 7 .Jonale, ma utile IS'torica e di penetrazione del Scuola media superiore o d! salvezza e la vltahtà della ad ogni modo, come termine più Jnti_mi caratteri cost.!tu- altro equipollente. Europa. necessario e fecondo di con- tlvi dl una civiltà è stata per Il Centro. per garantire una Questa intatti è stata per trasto dfaletttco - le Fran- me 4taliano vedere esaJt...3re a.ttenta preparnzione. degli al- noi Italiani la più Ueta sor– cia che più dei poetes mau- e studiare la figura e l'opera lievi ed una loro attiva parte- presa del Congresso: lo slan– dit_,., d~ pittori cubisti, di di quel Cesare, che propri'l CIJ?az;~ne~e~t::; 1 1 /i3 11 numero clo .di fraternità e dl ~ Gide e di cocteau carezza i l'ltalia tmica fra le nazioni de, eq · tcst1monlatocl dagli studloSl suol grandi classi°cl, 11 5UO nutrite' di civiltà ola~ca, ha dall ~':o~rnto;~co e!e~I\~~~:~~ tra~ces_l di ogni età. Quando si-ècle d'or; l'oscura ma in· avuto vergogna di ncordare pratiche che si svolgono pres- nell ultima ~eduta Crist.lna numerevole, la meschina ma e di celebrare; e veder~a so gli enti. con attività a ca- Mohrmahn, I Insigne studlosa invidiabile Francia mediana, esaltare e studiare prop~o rattere sociale. La frequenza olandese di letteratura cri– ancorata al suo passato glo- dal rappresentanti quallflcati è obbligatoria. st.iana antica, si alz.ò a pro– rioso ma proprio perché dJ d1 quel popolo, d! cui tutti La Scuoia dà In prestito il- pugnar~ l'opportunità che la esso 'si nutre quotidianamen- i demagoghi grossi e piccin·i bri e dispcns~. • Assoc1ation ':z· Budé • si fa– te dn una costanza e coe- delle varie 5agrestie nostra- Il Centro s1 oc~upa d~ col- cesse promotnce della difesa re'nza di tradi%ione culturale ne, rosse e nere, continuano !~~: 1: 1 ~~j 0 si dc~lu:~~tg~a\ 1 0 n~~ della cultura. classica non di cui non si ha neppure a deprecar:e, con ~mn:o~ente vembre 1958. ; solo In f:ancta ma In tu~ idea fra noi. quanto id1ota sohdaneta, la 11 personale del Centro po- le nazJom europee, nel.la to Ebbene questo slando di soprat.fazione a.d opera del trà fornire qualsiasi ulteriore !alJtà del congressisti era rivendica;ione trovava in bieco uomo d'anni e liberti- ehlarimento presso la sede di implJcJta ~'Idea che tale rac– uel lom1 il suo logico co- cida, di n,ient'altro reo che Piazza Cavalieri di Malta n. 2. com~nda~1one _non av,esse ~onaJento nell'Insistenza con di aver voluto aprire a Roma telefono 593.455 - 572.402. I motivo d esser nvolta all Ita- Magistero culturale (Continua da pag. 1) che ragione e parole appiiono lrrlconosc~bil.i. ~a se cerchiamo di individuare le correnti principali nel terreno propriamente detto della cultura. vediahl~ che le più ricche e le più gonfie di succe~so sono 11 marxismo. l'esistenzialismo e la pslcanalls1. Scorrete i cataloghi degli editori e vedrete che I libri di più sicuro successo sono appunto quelli che cl dànno l'en– nesima versione delle idee che i tre accennati movi– menti di penslero diffondono. Ora non è necessaria lunga rif\essione per accorgersi che I tre volti .~ella cultura dominante altro non sono che la trascnz1one dotta di quel bramito edonistico-utilitario. Coerenti quindi quei due autori. citati dal decano degli antropologi americani, il Krobcr. I quali han cancellato dalla loro opera la parola « cultura)), In effetti tale parola è diventata ambigua. perché non ~ più che il segno unico di un fatto spirituale ormai in totale eclissi. Einstein ricordò In un congresso di dotti che il modo di pensare causale ed obiettivo lasciava alla maggior parte degli uom.Jni d' -cultura poco f?Osto per l'ap– profondimento dP.I pensiero e del sentimento morale. Ciò che domina è il culto della riuscita e de_l su~cesso e nòn quello del valore delle cose e degli uomim. Se ci c-hiedlari"lo Il perché slamo giunti a questo nero segno, per non rispondere con vaghe approssimazioni. dobbiamo vedere se U concetto stesso di cultura non sia stato smarrito. Tutte le definizioni di cultura concordano nel riconoscere dominante in essa il ca– rattere unitivo. A che cosa mira l'acquisizione dei mezzi immateriali di comunicazione con la lingua co– me la scrittura? A che cosa tendono certi strumenti di pensiero o di azione? All'unione tra gli uomini. Il patrimonio di conoscenze e di. cr~enze cerca ~i ga– rantirsi. istituendo una gerarchia d1 valori che sia co– mune. La formazione dello spirito è monca, se è inetta ad estendere la capacità di comprensione. Non c"è vero orientamento, finché le tendenze diverse non inclinino ad unico centro. Un'impregnazione al con– tatto delle cose umane diventa razionale solo quando, come affermava Il Crolset, si eleva sul particolare. Insomma soltanto la aspirazione all'unione uen lon– tana dalla contaminazione la cultura. E per contro. dobbiamo constatare che la cultura oggi instaura un separatismo più pericoloso di ogni altro. Specialismi da una parte. tecnicismi dall'altra, sono governali da politicismi e materialismi i.rantu:natori. Gli elementi intellettuali intervengono solo per assicurare la giu– stificazione di Impulsi affettivi che costituiranno la tela di fondo di una vita. o di una fazione culturale o politica. Ancora una volta quindi la cultura o si rifugia nella Chiesa. o sarà destinata a diventare scienza mici– diale. tecnica infame. arte viscerale. filosofia zoologica. A quest'opera di salvataggio della cultura. Pio XII ha dedicato fede ed intelletto, con un'azione di cui molti vedono soltanto il versante spettacolare. De– stava certo ammirazione il !atto che Pio XII posse– desse come idiomi nativi le lingue del popoli diversi. Si diceva ch'era davvero provvidenziale il fatto che Egli potesse. quando doveva rivolgere parole di pa– terno affetto e consiglio a fl&ll che venissero da paesi stranieri. evitare che l'empito del Suo cuore giungesse smorzato per l'inevitabile trapasso in altri accenti. E' certamente vero tutto questo, ma è soltanto parte di verÒ. In effetti. se ricordiamo che la lingua è sem– , pre veicolo di cultura. comprenderemo che soltanto un sicuro possesso di essa apre il panorama di cultura di un paese. Soltanto da un'alta quota dominante le va– rie correnti culturali è possibile tracciare una linea di confluenza dove possano incontrarsi ed arrlochirsL Ed è ovvio che questa linea coincida con quella che ci si disoopre una visione religiosa della vita. Il pos– sesso delle lingue perciò non è da considerarsi in Pio XII soltanto come meravigliosa ricchezza di una natura singolarmente dotata. bensl come necessario strumento missionario. Un altro fatto che destava stupore nell'attività di Pio XII era quel suo intervento in tutti t problemi che scienza. tecnica. arte. filosofia e le altre discipline del sapere e del costume dibattono. Ma anche qui è da vedere lo sforzo per riconoscere quella via unttiva che è il segreto della cultura come abbiamo detto. ed è il segreto, come sappiamo. della carità. Ebbene come sono diversi gli idiomi del popoli, cosi sono i lessici delle arti, delle scienze, della filo– sofia, delle lettere e di ogni altra disciplina. Necessita certo la specializzazione, ma anch'essa è pericoloso iti– nerario dello smarrimento nel dedalo odierno. n se– paratismo culturale è oggi uno dei fattori più gravi del nostro malessere. Gli esempi sono chiari a tutti. Il separatismo tra politica e morale, o quello tra tec– nica e filosofia, e l'altro tra arte e religione. spiegano con suffldente e tragica chiarezza i mistatU della po– litica, la cecità del tecnicismo. la sterilità delle varie estetiche. Sapevamo che gli idiomi diversi dei popoli erano disgiuntivi, ma forse non avevamo sospettato che an– che i lessici dei dotti lo sono. Degli uni o degli altri Pio XII si era assicurato Il possesso sicuro per sal– vare la carità e la cultura. Come non è possibile con– vertire un infedele dell'Africa, dell'Asia. o dellOcea– nia. spiegandogli i misteri della nostra fede io latino. cosi non è possibile penetrare nell'intelletto di un biologo. ad esempio, ignorandone la strutturazione cui la scienza che professa ha segnato i piani. NAZARENO PADELLARO Se ci diamo a trarcìare segnarci il Vico e H Croce, m.egtio fi.ssaTe nelle sue 1L11 dlseono preciso delta ha elaborato. una monogra- ~ere, de.nse e . m~ditate, cuLt1Lra napotetana delta fìa impeccabile, armonizzan- t concettt P;tne1pa.u det– Ri.nascenza, La, fig1Lra i.ntc- do U dato erudito con quel- l~ ,ma co_11cezt0ne dot_tr, ,1a– ressante di Tri&tan.o Carac- lo ctttturale. e pervenendo. TW, elle st fondava ~ut pro– ciolo si profila subito nei attraverso accerta menti. con· ble!'"'.i e sui motivi veri sca– suoi contorni e nei suoi ri.- trollati e preci.si. alla /or- tuntt dal corso medest.mo Ueoi. che gli studiosi. non mulazione d i. gi udizi eq'!-i• depli a~c~dim~nti s ?cmt1 _e aveoano sempre conoenicn- persua sioi sempre. acuUs- ps1~log1c1. L umant~ta n: temente analizzato e vatu- si.mi. na.sctmentaLe era fl)mt.o ngh tata. H gentiluomo parteuo- D el resto, Tristano Carac- studi. da una sua nativ~ peo. così. intimamente lega- ciolo, il quale ebbe a muo- ten~e'!Za, e ?a consapev~h to agti ideali del suo tempo versi nell'ambi.ente cultura· ed !nhme_ es~genze moralt >. (vilse a lungo fra it 1437 le napoletano che si ispt- Eglt ~ttribmva un. valore e il 1528), aHe tradizioni rava all'insegnamento. del formativo ed educattv_\J aHe gloriose delta vita mcridio- Pontano, insigne. celebre opere classi~he. part1C'o_lt1r– nale. tutto preso dal fer- umani.sta, uomo di. immensa mente alle rtr.erc~e storiche mento deHe idee, che esplo- dottrina, oltre che poeta, e fìlt>~of!che:tndtca~a. com_e deoano e pullulavano intor- non fu soltanto un cronista maggwn auctores ;tvt~. Ci– no a lui, compenetrato del- di grandi risoTse, ma. anche cerone, Seneca, Anstotile, e le aspirazioni del PoPOlo ol- uno spirito aperto suHe pi.iL ~n sottovah~tava la cr_ea– tre che della boTghesta (ta vive e fervide necessitd. del- zwne fantastica e poetica. sua famiglia occupava un ta vita, che si snodava se- . Allo ste.s!o. modo, .u sen– posto elev ato ncUa socf.etd condo gli avvenimenti. .sto- ttmento Tehgw~o vemva po– napol.eta.na, appartcncua at rici determinati daH'ef.d, che sto dal Caracctolo alla base Sep gi-0 Capuano), cominciò assistette ai fatti e ai fasti. di ogn.i.atto dell~ morale e a scrittere·t<lrdi e flOff piib- della Monarchia Araoone.se, della cultura. D~e anco,:a bUCò mai 1e. sue opere, clte cosi a.ssociata at destino Santor~: • l~ IUO e un Cri– sono rimaste in parte ma- della Rinas cenza napo leta- rtianenm~ u~tegra~e. attra: noscritte e conservate dai na, e alte alternati.ve cau- ver1O cm St ~r~tna"f, si posteri. Talune di. c.sse ri.- sate dalla dominazione sµa- compongoN.O e si ,llummano ruitano ora stantpate, con gnola. tutte le esperien.:.e umane, pa.rzian. commenti, ~he la· TTistano fu un giovane cult~rali e moral~ >. . .sciano molt? a desiderare; inquieto e aTdbnentoso, eb- Tru~no C~racetolo mtTa– altr.e . ~ono tnedtte •. tn? Te- be parecchi figli, condune va aU essenzuile e dovev~ per,~th pre~so la ~tblt.oteca un'esperienza morale e cul- ugualmente avversa_re tl Nazionale d!. Nap~h. Ot ."!o- turate, che lo guidò sugli. culto dt un.a eloquenti~. che do che un tndagtne critica ardui sentieri dell'emulazio- ste11e per confondeTSI con e ap µrofon dita deU'ubmo e ne del progresso deU'huma- il verbali&mo più vieto e deH'~ 1na.ni! ta Tristano Ca- nilas. Dopo i Prtmi passt. con t'amoTe artificioso dello Tacctolo r imaneva da fare che lo videro abbacinato dai. .stile bello, e il tTasporto i.n– eo~ CTiteri ~lo~ogi~i scrupo- futoori deUa Corte (la .sua c01U~derato per. un'asl:atta !osi .e disctpl.,~ti, ?-Vvero famiglia aveva contribuito e arida sapien~rn. ll ~tusto c~n tl propostto ~ehberato alla vittoria conseguita da '?ezzo era da, rttrovars,i nel– ~t c~n,stdtarc attenta~ent.e Atfonso d"Aragona, che si l accordo deU una con l altra. t. teittt e non -~?lo quetlt edt• era mostrato clemente con Tutta la cultura umani.– ti. ma ~ure gh altri ttLttor.a i seguaci degli Angi.oini. e .stica, dal PetTarca ad E'rCl– gu_iccnh presso la nostra .B~- tfberale con il popolo), it smo da Rotterdam, ha teso blt0teca, com~ manoscntti. Caracciolo arrivò agli studl, co.,tantemente verso un Per to studt~so, che aves- conquistandosi. una con.,a- ideale di compostezza e di. se voluto a1:1viar_c un fon- pe-volezza, che lo innalzò pCTfezione, anclie di. sintesi. dato e. ampto. dt!corso sut immediatamen~. e che gli fra impegno dottrinari.o e Caracc.iolo, si presen~va fece intravedere l.a belteua li.ngua. Ed eccoci anche al– una via:. rest~U:rar~ pa.zten- di una supCTioTe attivitd in.- l'incontTO fra cultura e rea– t~mente & t~st.t tn h'!-{1Uala- telLettuale. Aveoa trentacin.- li.Imo. L'uomo diviene dav– tina, perche. tl saggista na- que anni, si era gid spo&a- vero virtuoso, quando ac– po.letano scrisse t~tto neU~ to, ero padre; ed ancora più coppierd fra loro l'amore ~~o~, che consi~erava 1 ~ profondamente sentì i ri.- disinteressato, puro, esteti– pm. tdone_o ~ manifestare t chiami. della c-ultuTa, che si co. per il passato, con un stt;oi pensieri, e at quale at- trradiava, proprio a Napoli., sen.,o spiccato del reale e tribuiva . uman!9ttcamente dalla Accademia Pontanta- deUa vicenda Politica: che è un.a f1mzione untversale ed na e c!all.aCorte Araoonese. sempre vicenda umana. eterna. . Bisogna, du,nque, tenere Non bisognerd affidarsi al Un valente e giovan e le.t - conto sia dell'immenso e im- ca.so, allo fortuna, perchè terato napoletano, M.an' ? pulso che alla cultu.Ta ven- t'u no e l'altra incoraggiano Sant~ro, h?- cerc~to. lt~ t dt ne d.a.tla magnificenza di. i. neghittosi e li. sospiugono c?mptere l esegesi r~chte~ta, Alfonso e poi dalla av-venu- nelle braccia deU'ozto, det nsalendo alle. {on~t, neo- ta li.beralitd di 1''errante >, fatalismo e della sfiducia. struendo ab .1m1~. il nesso e sia del magi.$tero eserci.- I sofferenti devono piutto- ::~~~0~;:s!tu~~~~a~o t;~; !: 1.ot, o c ~;u:nnS:V1r~vana:~~~~ri sto credere e sperare ope- • senza arbitrar!c Tafforza- famosissimi nel campo non rando:, perchè solo, nel la.– ture ma anche m modo da solo deUe um.an.e lettere, voro l uomo trova l appaga– ricavare, se mpre c he fosse ma pure del diritto, deUa mento di sè e la volontd possibile,. un sen.so sicuro>. medicina, della teologia e e o perseguire onestamente Il SU(! hbro co nsacrato al della astrotogia. Tale fervo- e costantemente i propri moTahsta e al soctologo na- re spi.rittwte investl con- ideali, le pToprie mete teT- t&~ea~~~lo~l {!to:~lt~~~~~~ ~:~;a~a~~e':n~aei:!:~~ rene. per la stf'ssa consuie- poletana della Rinascenza Seri.ve Mari.o Santoro: razione del variare delle (Editore Armanni, Napoli), e 11 Caracciolo esalterà co- sorti umane>. O/JTe ~eromente una visi.o- me vedremo le arti proprie La norma morale e intel– ne chtara, completa della deUa nobiltà La mili.zia e Zettuale di Tristano Carac– perso"':llitd importante ~el il servizio d~i Te, e teoriz- dolo fu la norma medesima Caracctol.o, alquanto frain- zerd come fondamentale dell'Umanesimo. teso dallo stesso ~otilei~, ideale politico la mutua ca- Volumus namque non so- f~~zl:;;:t!u / 0 c::~[;f:, ~~~ ;~:s>. fra nobiltà e dtna- lum bene sperare: ~ed qu~e anche i.n modo Tapi<Lo,del- . speraverunt. fehc1ter as- l'umatii~ta napoletano. c.O:!~;!~~i T;~ta:~1iv~!~ sequi. Mario Sa.ntoro h!l ~ovuto ticoloso dei manuali e dei La con~ubta morale e correogeTe p~recclue i1:1-esat-precetti grammaticali., eh.e cu~turale . e aitresi la con– tezze. ~n ~ui incorsero t pre: lo avTebbero mes,o in con- qut.Sta ptcna ed assoluta cedentt biografi, che non S1 di.zi.one di impadroniT:ii. dei della vi.rtu. dOCILmentaT01lO ~bbaStonza mezzi Linouistici, eh.e ,'!Oli FRANCESCO BRUNO quando. vollero int'!rpreta- potevano facilitargli la co- Te _le v,cende pro~rte del~ noscenza dei testi antichi e scn.ttore .. e tralnsctaTono . di delta storia, egU che era leggere l i ntera sua autobto- stato un autodidatta e che gTafìa con., errna.ta nel~ ~re- aveva dovuto a lungo pro– ve op~retta m tttol~~a. Vitae digaTsi neU'appTe-ndimento auctons actae notil!a. delta filosofia e della reto- Si: mancava U!)-0 studio ri.ca. Decisivi furono i suoi accurato che mettesse in i ncontri con il Pontano dot– piena luce la fì.g!Lra com- to e maestro di vita, pfll che plesso del Ca.racctolo: sen· con il poeta; infatti, il Co– za sopTavvalutarne l opera, racci.oLo molto appTezzò i senza esageTare. Santoro, dialoohi e i trattati Pon– che rie sce a fon dere l'est- taniani . genza / itolooi.ca con quella Man ma.no gU intereui critica, pcrche' a nulla var- storici cu lturati Politici si rebbe la prima se-nza la .se· a.llargO.vano e '10 scritéore conda, come ebbero ad in- napoletano poteva. sempre Leggete LaFiera

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