la Fiera Letteraria - XIII - n. 37 - 14 settembre 1958

Pag. 6 nl 'Prog.redl pol per .forza pro. U!l1 Or1eo-violtnlsta.. cmtrambl pria di COnVEl"Slonicome que- spudoratamente nudL Un ln– ste, lentamente ma sicure- vito ironicamente allusivo al– mente, dt t::tppa in tapp3 fino la pacifkaz.ione delle anim(! a Qlli?lla del '13 che saturò nel culto deUa bell~ l'&rla di tem~ta oon l'.. Uo- Alla M06tra del 1911 aveye mo del canarino,. d1 Rossj, partecipato con une wggestl– con 18 .. Passcg.giat.a a Mez- va personale di sapidi dise-– z.orbo • di S<:oplnioh, con te gni oolorati, m:i a-rti.st.a rifu- :!~u~~ ~i:i'f"Ji dbas~~~fi· ~~ ~t~~ -:f;i i~~i~t1;;~te~f~ :iàdl .[:iM1~~i. d~ 0 l~eur6;1kn:;.~ :~~e d~i 1~, 1 ~0,0~tg:~~ tini, con II ritomo, SlUllc or- valse G snebbiare la malineo– LA FIERA LETTERARIA Incontro diBoccioni c Barbantini * di GlJIDO PEROCCO me ~! Bocciont d-ei f\r.turis~i. nta tn.:oercib,ile e se.i;ret.1 c~e La documentadone più viva dovuto alle sue teorie dma- po di lavori che dovevano 8- di dare cmque lire all'usciere d'an~mo .. dd qual! ai ducute Ai"oci!n per rilv;re ~orbanti- ne turbava 18TI!~a. on ~I~ t?d attuale degli artisti di Ca' mistiche e aUe sue opere con- gurare alla Mostra Collettiva e/te nn ha 1cr1Ho dL avere m- 1n tuth i centri art!1Uci e lt!t- n e ~ e . co oro eh~ sti? g or~o. a lo e ~ a Pesaro è data dalle loro Jet. gegno.te come macchine Era- d:ell'estate. cassato e .s edito Vorrei d{ piti terarl di Parigi. I francesi aono lo volenano llnc13~cà.J e !n ogni Pesaro t~~ suo corpo p1om'bò terc, B<:ritlc suUo spunto deUe vamo a mld dal ffJl0, quando La personelc di Bocclonl L l p . i f tt no le .sbalordiH che da una piccola ~~ fu oi;,t~~~:;10 ~~~~tu~~ ~~ f;r~nd~tt:;;~~~ P:rvi~ ~~!tr;~ 'ii1~~J~f, 0 ~ftr~u~~~= ~~r:vi~~ :;;;;i~~~~/ d;,~: ~:; ~~~~~e~fti~~e q~t~l~d~:S~fi: :~e v:n;~t/.~:~ m ru a ~~td11!i te':uvt~c}~o~f~~naM~:= ~n fronte dtfe-n 5 ivo ri~.uto. 8 ~UT1bfi~ento che lniva~ t~ttl rano nel catalogo della Mostra opere, cd egU n1ttri per me. disegni ed incisioni. La mo- Ma più che altro la mostra rola che li /a ,-jmanere atto– ~rx, 1 del. qual~. per dl autor 1 ttà d cuon, 1 tug~ero ogn\ lc;izl_a.di Venezia. cd ora attendiamo per l'Istituzione alla quale ero str::i ebbe un certo successo. riuscl a chiarire 1a posizione nili, loro cosi abituati a tutte in~n~ dcll': 1 ava, et Slor? _a qu,e pa ::;;_zoa1'7e a i cli- una raccolta di lettere di Gino preposto, la pitì. affettuosa r.i- come si rileva da una lettera tra il pittore dlvlslonl.sla che le originalità. piti a1.1urde. ca pon-emm/ eGi~ / 0 ,.~~a~: z~~oavQu~do O • ~~1:.-n.a;;;::o- Rossi in _una prossima pu~bli- conoscenza che era /ruttt• pii,. dell'artista a Barbantlnl: ,, Ca- scompariva e U fulurlsla che Nemmeno lo credevo che i eh~ entrò In lizz.., dalle c 0 olon~ ~ ~ Ja ue n/ 1 del 1915 _1-8· catione d1 Gluse~pe ~arc~iorl. del. m}o ~crito de lla s ua a/• rissimo,.Barban~ini! grazi.e mil- stava per nascere. ,, Ho delle miei tre lavori .•uscitauero ne della .,Gaz1JCtta ... e men- la scompe.gl' 6adi oltri tra Ì .. P~r quanto dive~s1. dai fu- fab,_llfa: alt avevo te.so _volen-- le dcli 1.ntno d~. hre du!Ce7!LO Idee nate In que.sti ultimi. mesi tanto. b~ccano... Le~ aa c!1e ne ~~!trcco~l~i~t'il svo l. mi~~ot~ ci fece più .sensibile ~~~~s:1 1 ,' fU!istf1b%r~~';;lia c~aa:~ ~~er~~ml~ me~~o ~~~:::sal~e~~; ~~~~e d'f 1 ~ic!~:1;tcia ~~~! 1 /eW; e maturate In qt;test! giorni. :~i d~tcÌa~sr!~~a::ta~euai.l! •::: erano irott1 In luce da.li~ : ~o isl'O'Vcc;'to che elà 'Vl a-vcva gli stessi .. . ma ~on un met?do uihpeso e deriso.. rpe.sc che .spero si limiteranno ~a sono di un~ d1f/ict!e e,p.o- esposizione ftallana, ma que– tura ma'gglorc del p~to Enfrato cOTlGlno Rossi nel- di lotta p1u .serio.. ~e~za ~hta~- .Nel giugno ,del 1910 Boccio- al la 1 'éclame del ~atalo_go. L'au- nzfone _pe~ iscntlo per u~ p1t- ,ti tre "•t~Li d'animo" hanno esempi di quel derorrn 3 zfOTJI-la commiSIS'ione ordinatrice s'? .e senza pubbhc1ta. Pau v1- ni spedi a Ca Pesaro il grup- torizzo e Le cluedo 11 favore tore. Si ricorda quelle ducus- bastato ad indicare una atrada. 6TllO che gli uv-veTSAri. pun. della ripr-esa dcl luglio '19. ~am cr.~vamo al gruppo dell~ sionl al Florian? Sono au Certo, c.h~ In tutte le ricer- tando 6U Martrnl b.1ttev3no elene3mmo io e lui in u:na Voce · Pi~rt.rop!1o a .n1?1 """" quella via. Se poirò (e spero) che. ~nahf!c~" ,~. accidentati acremente ,n breccia. Marti- relazione breve t criteri che '?ancò una. rivi.sta. la po~St~t- l'emozione sord data ricorren- degli .1mp.reu1on1st1per la lu- ~:· ;;;~m~c':i. ~:;~ i~n~~!~i~ ~~ a:ev:e~o fo~l~!°n,;;f~a ~:; ¼~~r;' c~a;c;e c~p~srceer:~ ;~n '~! do !L meno pouibile agli: og- df• t~ti~;;ancne pfc!~,il ;;;or~ ove ebbe campo di dichia. oper,e: .. Noi credJe.mo ohe sia pensiero sulla ~ma ~rtuttca .d1 g~~h che l /1anno suscitala. Jo.rma (e dop~ qu~.sto t cubL- rar-sl tranqulliomente ., il più pregio della giovlnezz3. una allora. I movimenti organiz- L.ideale per mc sarebbe un sta) •I. sen!e il b11opno auo: ,::rande scultore del mondo,. fresca e pronta swi rispon- zati ebbero ben altra far- pittore che volendo dare ti tufo da _u.sc1ree ~~ah elerry.enti ciò che, oltre che Il vede.rio denza colle correnti vcramcn- tuna .... sonno. non corresse con la C?st.ruttlvl. trovati tn queati uf- col euo alt.o ca<ppello a cen- te cOl'ltem,poranec del pcnsle- Le lettere pubblicate nel ~a: mente all'e,scrc (uomo. ani.- t~ntt tempi passare alla costru- clo, con la sun :rvolazzantc ro e della ou,JtU'.l":i e ohe non talogo. d_cll~ M,ostra «Pnm1 male. ecc.) e/te dorme, ma po- tione deft~itlva: ~~at~er~l~~Tn~~- :a~i ~~ d~~si .i~:li:o~e ;i~;~ ~~~~r~r~/k~:1. ~~~~ .. M:~= tes~e per meuo,.di linee e CO· de~::• t :e~;~!" ;;ì d~~~}!t~:~~ sentirne fa voce altosonante. sdegnando o rifuggendo da tim. FcH7e Casora.h. Ugo Va- .,. lorl ~u~cltare l id.l"'a_ del son- dello spirito umano di dare il Domenica 14 settembre 1958 Barbantlnl fn un dlserno di Semerhlnl gli vai6e, senz'altro. una .sor. tutte le conquiste sue conti- Ieri, Tullio Garban e Umberto no, c1oc il sonno 11ntvl"'rsate al concreto per mezzo defl'astrat- crldeotc ~oluzlonc nu.ino servilmente e rifare ciò Boccioni. DI pcntlc?lare im- di fuori delle accidcntalilà. di to - può e,ser e "tJ)reuo se Ferran che non abbiamo po- allo ,:esso. 1'· Uacita dal tea- Alouni d,?i ra,,;::azzl di e.a· c,he !u conquista di ,altri in p~rtanza è la co~rlSJ?Ondenza umpo e di luogo. E questo non 7?er ~ e.no . di _elementi tuto. votar~_ perché e.ravamo tro .. per 800; e Sevenni due Pesaro. MO.,,,"'gioh,per esem- altre epoche ... Per mostrara! in,er_c~rsa trn Bocciom e Bar- con sen.snzioni pitloriche, cioé og!1~ttivi. ap mt uaf1zto!1. Questa tutti a Pang1. Lo, aalui1 e. co,~ quadrt, per ~1rc.4 2.000 hre: pz<>erano 6tatl ammessi alfa eoeronte eon questa dichiara- bantln. dal 1910 al 19~3. . . bel colori belle forme que• spintuahtzazionc 1ara data da Lo prego di fare per tutti g!t Vtde eh.e tutti 11amo contenti !~ennr~!~plv~~~c tut~ 1 ~~~~'. fbon;pi~~t! tr~~~ ida P~7~~ ha O0 ~!;s}t~~ter:endS'3~~onc~io~~ll~~ st0 prr il eterrore dei ~it!orl ~~r~/::!:~io::tt::c;,;~c;~:c,Pf~ ~:'1n~L ,u~i J~veart: :Oiccfo~l~ fec~~d~•:i~ ~~~a dia}:i:'::; e mees1m:i. quelli d·! Piazza B.mb1ntinl alle esposizioni di nece~sità che il plttore. seni!: e/te appena sentono pf'nsa:e luogo della riprodudone tra- Da Berlino in data 13 apri• t1vuti p:ù di du ecent o arhcoli San M arco si udiva 'J)!'Oda- Ca' Pesaro. Ro6si intrapr€6c. Vii dt rivelare a)lo stu.~ioso di un colltga lo credono sulla via dizionale. onnal conqui.stata le 1912 Boccioni scrive: • Ca• critici. Ha ricti; u.to cataloghi ma.re che per fermare la de- non senza dubbi e ipcrplessi- arie una ~onq~nsla P 1U .men- dPfla perdizione se non del dai mezzi meccanici.. riasi~o a,:nic.o, •~no a Berlino e _g1ornal~ ilhutrali. e0n qua- caden za del!e In1ernaz1onali. Là che denota-veno la 6U'l fcr- tal<.? c~e pittorica che gh .ur- tutto rovinato. Vede che sono Quali saranno i soggetti che da divern g1oi:n1e sto per ft· dri. nostri o .co,on? Le h~ bisognava 1 ntrodU"rvi lo spiri- ma OOS(:ienzadi artist11, le sue g~va oentro. Que s !a. co_,~ms~ ben lontano dall'essere un questa oggettività superiore nire ::I m!o giro... tniernat:o- 1cr11to dl1 Parigi ma non mi to di C3' P~aro. Poiehè la esperienze cubiste. FoMC le s; delineava. ~ l~mp1 d! mtm- pedestre seguace di Hellen O dovrd comporre? noie. . . ha ri!posto. Forse :vengo _ a Biennale si dovevo aprire nel meno realizzate; e peraltro ztone In d1pmh ~rc.itt d_alla d. Ch hi d" .. La Se gli oggetti saranno dei Forse Lea g1d aoprd di!!· Venezia nentrando in Italia. : 1 \o~U CS::r~er;;.,~.r1~~r:~~ir~~ ~~ r!;~~i~e d~fn:~~C~~ ~~~:~~lasuecoir::~.. 1 v~r;~~on: ~oce ..a,., ne... come ice r: 1~~~ v7va:::::i~~ni t•::b;i~~i !'ter~or;.,i;os~oc::s~a c::te~aut~to~ Sa~ue\'· 1:l~cch~n::ogo a Ca' Pe- re .:i.nchc le sale dell'Opera c-he in quel tempo il dolore s7opr1re nel pensiero .d.1 Boe- Nel mag~lo. del 19!1 Um• particolare all'tmo::ione che li ~arit?i f! a Londra. ~ Berlino 1.aro la più importante e di- Bev;lacqu3 La MOf;a. Cosi isi pcl suo tra.gioo declino fisico. c1onl un fervo~e v151on<:1rlo bcrto Bncc1on1 partecipa_ con circonda. La tradurione grafi- si rtpe!e io stesso 1_ntereua~ ,9cussa M_ostra dell'anteguerra. 6allo al dopoguerra. a quando L.i Mostrn del '19 riattizzò le ~hc lo fa partce1pe con tutto Cnrrà, Russalo ,ed altri ad ca di questo ritmo sarà uno menio e le stesse d1scuu1on1 delle cw vicende era stata cioè, nel 191!) v1 fece la sua oppooizionl s-catenateei nel '13. ti suo essere d~n:avventur~ unn ..Esposizione libera., a atoto di /onna. uno stato di accanite. Non so se aa che ogni data notizia nel « Corri.ere comparsa con uno J)CX'60nale.Disposizioni draeoninne !mpo- che st~v;i per ln1Z1are e si Milano (Questa esposizione fu colore. ognuno dei. quali rido- spesa ci viene pagata .sotto ogni della Sera •. Bocci oni non po- Pio Seme.ghlnl; inizio di un se-.ro che le succC6Sive mutns- comp!'endon? . quindi )-e lm: un ri~o tentai Ivo di resen- rd allo .spettatore la "stato riguardo e che i!'c?ssiam~ una teva no_n_essere solide.le con ,;eeondo moto rivoluzlonaTio sero registro. E 1o muttt-ro,no. penn~t.e, gli interrogativi C I p d' . dr bam- d'animo" che lo ha prodotto ... percentuale sugli mgre,.n che Barbantm1 nella nuova batta- di cul si contlnwno a vedere Ma i primi es,positorl di Ca' f~em1t1 g 1 oios1 del suo pen- t~re o~cre I o~erai'. . , . Mentre O prima uisra questo a Londra ha ,-eso a noi. dalle gUa che stava conducendo con le conseguc,nze. Pesaro e con essi Semeghlni, s1e,.o. . . bmJ. d1 donne, d1 artisti d ogni sembra (secondo alcuni) 0 /i· quaranta alle cinquanta !tre at tanto ardore. Forse non e fuor di luogo se n'amdarono per protesta a Per Barban~1m lo scambl_o ,l?encrc e d'ogni levatura. sen- losofia.' 0 lettf'ratura O mate- giorno. . .. Carissimo Barbantini, ho riCO.rd3tl'C qui ch,c>la baraon- porre le tende altrove. di idee con 11 pltt~rc h? il ze alcun gìudi1do di giuria, matica, secondo me· è plrturo A Berlino VL è una polemi- letto il "Corriere". La nuova da del '13 trovò wio sc::inzo- A tanti anni di distanza cc- significato di una rivelazione Mostrn che ~nne a mancare pura! ca vivaci.s.sima perché la "Se- battaglia che Lei conduce e nato commentatore in wt im- coli ora riam~cS6i nella .mu- che gli fa )ntra'Yvederc ~utto completamt'nte. Il grupp'"I Fn- La piltttra rlic sra O quello cession" d.i questa ci~tò. ha una con.solazione .Pf!.run ar!i• be!'b-e llceall&ta ohe lo :wevo tata easa dell Opere B'!V1lac- un nuovo indirizzo dell arte turista faceva parte a sé nel- ·rad:cionalmen,c rapi,.-eacnta- fatto pubblicare che ~01 espo- sta che h;1 ormai meluttabll- :tettode~f~';.1~!:Ze~:illad{~8et~~= ~u:~!uM~~~ ~~~:•~~~ m~~!~~bbi Boccioni. ~ice la masu inutile di opPr~. set~- !~:aai~m~1!~ic:iuJ~1a ::,~~:~a r;;~~~itn:::t P~is/~:O;~;i,s~~~ ;f:nt,:;;:s~z!in:iv;[e t!i~~ tia .. c°'1l1? mio collabo:-atore che per due: Casoratl e Se- Ba1'bantinl in un suo s~ritto za alcuna prete~a). ':3aroan · m a La mlrr conferent eh; nisti. espressionisti, cubisti, Pesaro ha un'eco grandissima pel'S'Onale: Pietro Paneraz:: meghinD ahimè postumo. Al- inediro, nel 1910, un giorno nl scrisse nel! occa~ionc un t• n.ni a Roma _ trado~ta da eccetera. Non può credere che a Milano tra i giovani.. Il suo ptpa. come noi lo chhmiw11- tri si sarebbe voluto vedere che ci presentarono in .Merce- orticolo per J'.. Avvenire d'l'3· Mari n etti e IPtta nll ., M . fervore di interes.samento vi fremito di giovinezza aumen- mo, il quale pubblicò un ~o l'l<::canto ai vecchi C?mpa.gnl ria. Gli vidi un~ faccia sve- !ia .. che commosse profonda- dts E!lidiant.s ... da ~ui • s;;;~; aia per le n~o!1e tendenze. i.n ta in lutti .l'impeto chi'! fard libercolino, oggi mtrovd'bde. delle Ionbne battaglie. non glia e secca. ardita e attenta, !,;../ mente Boccioni. ha prodotro un ve O ent si _ que.ste tre c1tta che ho vu1- tra qualche tempo crollare la che recnivo Il 1110:0 ,, O, Co' meno degni di ricon06Clmen- tenace e pugnace. pronta al ., Boccioni dlsre tra l'altro O U l . t r h u O ta10. Quando dico loro che in monumentale imbeeiltitd arti- Pe.sa_ro e d'altro ... e <>UJie c<>- to. anche se non di egual fa- ridere con froncltez~a. una Ba b nt·n: 'è senza dubbio il .mt · gua p in .crPSIC a pro- Ilafia ci Jti copre di in.mlii stica italiana. b~;~g 3;;J; unun~!setiin~~ ~aiio.Ma 6 arà per il p~lmo ;!~~~~ nko.pe~ o~~=to i•:1/1~t; ~ ~ ._,¾ pi; ~nt~r~.ssante o~tista della f::~o d~am:r:~~::;a~\~ d~~st~a!:: no;r/i pc::~tn:·Ù,rni porto e a:i~\~\:{!1ft~oriG:r~ eea~:t pantera pacillc11t3 ai piedi di GINO DAMERU1o,"l que.sta mia. impressione era Bacclonl militare a Verona nel 1916 con/ratenuta (fu~~r 11 to). ~uel- pere ch,. ne sono stati stam- yado a Francof01't.e invitato da dica di scrivenni. Parto tra lo e11e attesta p1u. forle 1nge- patì 13 000! una ricca signora di laggiù e poco per Parigi per tenen,i la pno, che net momento attuale Le conosctnu nel mondo che pouiede un mio grande mia esposizione di aailtura ha raggiunto una maggiore letterario e artislico. maschile quadro. . . . come avrd letto sui giornali.. maturitd. e cht anche per l'av- e femminile. sono state innu- Il ~rande p1a7.1uta Busoni: A.ltri'!lenti corr.erei un ~aio di. v 1 cnire dd . a spera:e . in.lui. mcrcvofl. Ogni giorno ci ri in- ~~~i. vhvae c~m~~~~;0 ° adaL~~~~ ~b 0 b~tc:io V~~t=:~ '!i 119 erio-!ti,~ Nella su.a mQ~ieta '!Ptranone vita a destra e a .sinistra! Io H mio quadro "La viHc mon- simo Boccioni •. ff SCRIPTA MANENT La letten che pubbUchfamo qui sotto di Gino Rossi a Omero Soppelsa. è inedita, Per quanto senza data sappiamo dai timbri postali di Crocetta Trevigiana ove risiedeva. nel suo eremo di campagna, e di Ve· nezia. ch'egli la scrisse il tre o il quattro di giugno del '23. su carta della Corporazione Nazionale delle Arti plastiche. Di alcuni di coloro dei quali egli vi parla. si dànno notizie nell'articolo di ri~o.rdi di ~ino Damerini. in questo stesso numero. Lu1g1 Coletll, a cui egli si interessava, è oggi ordinario della Storia dell'arte in una delle nostre maggiori Università: noto per molte opere anche fondamentali. La vittoria di Arturo Martin! a Vado Ligure per la prima con– sacrazione ufficiale dell'arte dello scultore che Omero Scppelsa aveva lanciato. Il giornale di Vado. dopo aver annunciato che Bistolfi e Baroni. membri della giuria. s'erano recati nello studio di Martini J?er es?– minarne I tre bozzetti del monumento da erigere in memoria dei caduti. aggiungeva: 1( Il giudizio non poteva essere né più lusinghiero né più soddisfacente per il valente artista il quale ~bbe altresi la pers~– nale soddisfazione di essere ripetutamente compli– mentato e abbracciato e baciato dal Senatore B1- stolfi ,,. Alla nera barba appuntita di Bistolfi. il pit– tore Vittorio Zecchin contrapponeva una ben più folta abbondante e rossastra barba francescana: amico fra– terno di Martlni e suo ammiratore entusiasta. gli ma– nifestava la esuberanza dei suoi sentimenti. abbrac– ciandolo in pubblico nelle sale di Ca' Pesaro ove più fiere si levavano le discussioni intorno alla sua scultura. vorrei f3re dei nostri il cav. uff. Luigi Coletti. Qui a Treviso ho sentito dire di lui molto male - ma gli uomini che godono pessima fama sono per .solito i migliori. Lo conosci tu? Parlane a Fogolari e sappimi dire qualche cosa. lo lo conosco attraverso la sua attività come Amico dei Monumenti. Ha ordinato il Museo di Asolo. ha organizzato una interessante Esposizione di Treviso nel passato. E' · uno dei pochi uomini che a Treviso facciano qualche cosa. Io vor– rei farlo Alto Consigliere. Quando penso che quel– l'animale di C... mio superiore diretto ha fatto con– sigliere un ragazzaccio senza educazione né discer- 1:limen}o e precisamente quel mezzo Boche di D. I\'I. JUnlOr.... a r.entare spoz~ nuovt. e teme- rcsro qui due o ire mesi. Da te" che in italiano chiamavo Questa fedeltà a Ca' Pesaro rari. a rappresentare 1n /orme Londra, l'Aja, Liegi ci giu.n- "ll Lavoro". Lo ha pqgat.o e riconoscenza verso Barbanti– intuote visioni originali sot- gono inviti vantaggiosi di case 4.000 lire, di cui 3.000 sono ni palesano uno degli a.spetti traendosi alle convenzioni., che vogliono una n.òstra erpo- venute nette a me. A Parfg! più belli dell'ardente giovinez– porta u11a giovan~litd e una sizfone ho venduto per 800 franchi n di Umberto Boccionl. eosl esuberanta che non possono L'Es;o.sizionc O Palazto Pe- "La raffle" che a Lei piace~ ricca e prorompente: di ener– fare a. mc.no di .suscitare ~ald~ sar.o non. era. per aprii.e? Per- va R~;: 01 :etat;~- venduto per f.~crt:u 1~v1 0 ;:~n~o~~~!e n;tà s!mpaha in chi lo con~id!~ che ora 1n giugno? Mi preme 1.800 !ire un gran quadro a autentica. francamente senza pregmdi~1. saperi"'. Dica ai simpatico Wolf Max Roht.schifd, cosl Carrci. GUIDO PEROCCO ~al~:a ,;:~iil~::::. ::rc:~o~:e~i; r------------------------------ V. S R.. Catania - R1$pon– do alla sua lettera per chia– rire quanto di essa mi pare inesatto: ella obbietta alle mi.e osservazioni, ,-;.petutamen-– tc pubblicate, contro coloro che m'ufolano scritti in esame .senza spec!ficprc il loro nome. che anch'.w sono copPrto da uno pscudoriimo e q1dnd1 se sbagliano loro p1ti anconi sba– glio io. n suo errore con.siste in quuto: di supporre una con· dizione di uguaglianza tTa me ed ! miei corrisportdenti. Ma, se ci pensa un momenro. tro– verà da sé che ci troviamo in due pos1zloni m1solutamente diverse e che non è tanto strano se, a coloro elle mi chiedono aiud1zi cd opinioni spassionate sulle loro opere, che mt chiedono tempo. pa– zienza. comprensione, espe– rienza, se a costoro "ncl1'io domandi Qualcosa: il loro no– me. A quelli che vengono da mc dPbbo chiedere il nome. e non debbo dare il mio Ma /or.se lei non caplrd le mie ,- ag ìoni; nvrebbe dovuto arrivarci da .sé. e se non ha sapllto farlo non basteranno certo le mie parole. A ren– dermi scettico sulle sue pos– s!bl!i!à di comprensione sta anche il /ot!o chi" lPi mi ab• bfa .scritto dandomi del 1u Da ciò il singolare accenno di Gino Rossi. del qua– le ecco la lettera: che è una prova della considera– zione e dell'affetto che i giovani di Ca' Pesaro nu· tTivano per Omero Soppelsa loro mecenate: « Caro Soppelsa. ti avverto che presto ti manderò un mio parto letterario. Non spaventarti! Parto, verame"?t~. è troppo - chiamiamolo scherzo. La letteratura e 11 mio violon d'Ingres e ci tengo al tuo giudizio - mi pare che in questo genere di giudizio tu debba avere più indulgenza di Fra Fusinè. Volevo chiederti un piacere. Come sai io sono con• slgliere della Corporazione delle Arti Plastiche e Ti mando il giornale cli Vado Ligure colla notizia della bell.i vittoria cli Martini. Povero Martini! E' destinato a essere baciato d.ille bnrbe! Dopo quella di Zecchin. quella di Bistolfi! Tutto per l'arte. Im– magino che sarai contento di vedere il tuo scultore tanto in alto! Un monumento di Marlini in una piaz– za d'Italia? Abbiamo fatto della strada! a meno che lui non sia tornato indietro! A propo$ito. e i miei danni di guerra? Per carità non rivolgetevi più al Signor C. Ti dirò il perchè un'altra v11lta. E la Fra· glin? E quell'amico magnifico di Nino Barbantini? Meriterebbe di essere rinchiuso a doppio giro di chia,•c. almeno per una settimana in uno di quelli interni gia!Jo-viola-azzurro·nero·bianco-rosso che fl· gurano alla Mostra di Monza. Tanti affettuosi saluti. Tun Gino Rossi )l. La lettera di Rossi, scherzosamente serena. e cosi impregnata di spirito capesarino. può in qualche mo– do dimostrare la lucidità di una mente che ancora vinceva in lui. se già s·era manifestato il male da cui troppo presto sarebbe st~to travolto. Ma l'accenno ai <( danni di guerra,, e alle pratiche per unn liquidazione che tardava ai suoi bisogni affi– date in Venezia a chi gli voleva bene. sta a indicarvi uno degli assilli materiali e sentimentali che lo tor– mentavano segretamente e che sommati insieme deci– sc:ro della sua vita. G.O. per.so di equilibrio e di. mi– sur o. ha guadagnato in ardore e fervore, lanto che vicino alle opere più recenti, quelle di un anno fa sembrano al– quanto impacciate, timide e perfino scolastiche •. All'articolo Boccioni rispon• deva con una lettera del mag– gio 1911 che riportiamo per Intero, l.n cui esprime a Bar– banlinl la sua riconoscenza: • Caro Barbantini. non so dav• vero come cominciare per paura di cadere in qualche frase convenzionale che serva od eri,rtmere la mia ammira– zione e la mia riconoscenza. L'articolo che Lei ha serino è cosi pieno. così profondo e animato da un'analisi cosi amorosa e sincera che mi ha commosso. Mio caro amico. debbo dirLe che devo a Lei la prima esposizione indivi• duale (clie i quanto dire aver mi.surato le mie forze) e a Lei devo la prima gioia di ve– dermi anali.::zato e penetrato nell'insieme della mia ollivird artistica. qualunque essa sia... ,., Nel 1912 Umberto Boccioni tiene con Carrà, Russolo, Se• verini e Balla una grande Esposizione futuriste a!Ja Gal– leria Bernheim-Jeunc di Pa– rigi. La mostra si trasferisce successivamente a. Londra, poi o Berlino e quindi a Bruxelles. Trascriviamo le due lclter.c S. E. - Il suo racco11iino. 1 -----------------------------------------' che Boccioni scrive a Bar- Sartore, non è scritto male ed J, bantini da Parigi e da Berli- è piuttosto sentimentale. in un vvRBA VOLANT qua·Jche 9C,ll~to e - ciò che è lo- El . d Il' I . no in cui riprende delle Idee ~~,~~ ~revi% 0 '!io~o•:~ss~on:/~~~ l'J ~u~~~tl-gl~•~rsic~~~e s:;~~ 0!!10 e e zev11--o C delle t~orie. che. ?ppalono E' come se lei mi avene /atto C'OM&pevole elaborwz.lone: ma e7 sovente ne, suoi scritti. as,aggiare uno piccola parte AR.ISTIDE - Genova - F"ran• ciò clle è più necessario è ciò .. . Do Parigi il 12 febbraio 1912 di due uova al tegamino. e c-amcnt.e non mi ricordo I suol ohe più ma_nca.almeno e~f: ~:~ (continua da pag. 3) ,p1u veracemente Vmcenzo scrive: • Carissimo Barbantini, pretendesse da me 1l diploma ver61 d1 due af'lnl ta. Ho Jetto Voglio dire. la magla d - Cardarelli dello sde.~noso au- la Stta lettera na 1 10 trovato di cuoco ~ utt.aa~ \a 1~~1~1.1\:W::~o; ~~ pe~ULA - ROma - A volte ~~s1~oi:m~1:t~i~ofcfdiJ~;:~ tore evocato 1?1 Gtornt col m preda ad una specie dt eb- B B Meldola - Cara si- ;i ~ ~me-nte sgradcvoll ma sia- &"TadcvoU. a vo•te troppo tge- hco al lir~co ·e che dunque poeta' Dietro la maschera si brezza per l'enorme successo gnorina la sua lPttera m, è mo ancora sui plano dell'cser• nul e maMestr,. 1 suol vers ~on pur nel 6 uo · attraente vnrh~ tntr'l\.~vedono I volti. ma a ottenuto dalla ,ma Espos1z1one ptactuta' molto e la nngroz10 citazione, Anche la ~ h~/ : 1 e~~•~:n:e1!:rach~~a~~; re. ~i d1mostra d1 buo;1 a di- ripescarli dal fo ndo della mc- e da quella dei m,e, am,n! Il delta fiducia ciac nt'ha d,mo- s~fti PS:,'ì}~~~ S:o ap'punlo II dlntto di dlnlo Mi sembrano ~ndenza an,c: lo-1talla.na moria e a fe.rh rivivere basta successo è consacrato dalla ,9trato scrivendomela Gli s/or- Il'. i. _ uaH che siano _ pro- un as.&alnobile sfogo di senti- Noi lo prdenamo qu ando uno Fbnd~gJ10 uno specchio, critica di lutti I giornali elle Zt che l ei compie, tanto ph, se ~~ 8 e!, 1 15 t 1 ~he ~l lettore di poe- menu, tuttora clrco,c,rdttJ nello l'elzeviro gli nasce dal1a me- ne risultano portratts d'un Bot- pur facendo molte riserve pro- / at1co.sl e contrasta/I meritano s!-a chiede di conoscere è nella ambito per:,onale e privato ~a ceraz1onc or,tica. e ili si sno- tile ine<1nto Ma buoni sono I t / ' :!-~~:,~~~~:pr;7:'~~,e~ ~f ;17~ ~:1 ?;re~;:er~'! ddl"'~~: 01~:: ~~~~~id tnsLrtere, vediamo c e ~~os~ott~o~e pe1~na·.c~:~11:0h; anche i ricord, d1ret1t per lo ~l:;'ta /rn~'::!;o etrif.;p~aS:::,~:; tum1cmo non lo /acc,n ,rpen re di versi Nel suol vorsJ (c Jn FO CA!; • R.eg: glf ~~ 1; 1; Camere septtro/e vuol ::ippas- vir!le dolc~zza con cui Carne- di 1111n nuova tc11<lcnzn' Gutl– gere Quelli ri~ ;oi~ua~~~ 8 ~f'11oeg-g~t :ir:on '° ~ ~~ ;r~~s1one eh; s1onato come In Coritar(' ch'è nno ha ,;;aputo spremerli da]. !atone Apolhnmre, divenuto Cerchi t1nclte d1 sbarazzarst ~on, P momenti descritti non as- dirle del suol versi ln sostanza, 13 gemme della ra~coltn la -:òfTerenta e a 6UO modo mfo amico d1c/1iarn (tn agro- della diffidenza elle prova ~rgono ancora al rango di non mi ent.usl-aMTiano,mi sem- Le interpretazlom di M1tri- ~oderll .. Da un mnle PI'.'?- dolce francese) che se la mo– verso la narrativa 1tahana mo. prot3,Konisti Sie un prot.agon~ br~;~~~a_ ca~eni o Emi- date. di Ste-slcoro. d1 Alfre- glore pas<:Qndo ad uno ,mmo- dernlsslma p1truro francese derna· essa è 1nammus1b1le ra d~c~ ~h;-c~ :,~f v~~~=no Ila _ Ho lct.to tutU t suol, versi. do. dt Ril,l:Oletto della Son- re. uno si :nroh e pac, fica·• avfva moslra10 la ''melodia" per chi come lei vuole av• a'!-icora un 3rrare privato Non non con fa•t!ca m3 un po come nambula, d1 re M1do. di Ro- JY)lrc-bbe e~~erf' I epi'=ra e del r,otlo 1irt purilo d1 vuta 1wo– vlt1rst ailo scrivere Pen.s, che escludo che possano d!ve-ntare be"re un bicchiere taf6u~ ~~~ btnson s1 ricolle.gano .id w.i libro voJ dalla riosrra esposmone tJ mono a mono che progre: • affare pubblico e universale•·:; !ttne:~~e,n;u.~1oa t~vato :1cu• campionario che va dall" Vie, I;, conclusione '.I fon.a d1 appare fa poss1b1l11adi innal– dird che 11 perfezionerà e ai la sua e-t-' non " un'et.à • dlepe- no e(a ~IN? u vero no due o 1mmag1-nalrt~ d, Schwob e ded:car-:I "alle favo 1 e. alle zars1 Jino o!lo "s111/011fa ". /ara' ptU maruro lei s'acco rante • UEO Al 01 I\~ dl tre Il ho trovati) che ml abbia dalle Moro/1té, /égendalrr, d1 alt ..u 1 mvenz1om ·• ::he non Tutto la bciraglia o stata ca• sterd dt ptU a quegli scr1ttor1 sp~~e. ma I ·suolr v:rs1- non rie: f~~;~~ d~fnt;~:ra~~~le e~~= Lafor,:?Ui>ali,. Pani(' del poe!o dimentica e che sono pe~~ un~ ratte rizzata da, miei "Slatl che ora le apparono cos, lon• scono a corwincerm1 potrebbe nasconde ,o~tanto II di più• e d1 Papinl mn pur lo fanno come lui. ,.tanto p1u \e e de.1----------,-- dtversf Sono css, che ess.e~ una que st ione di so rd1 U1 del sotiioboeco che brucia le na- con un lm~gno ec:pllCotjvo vero•· Camerino ha lln to CO!! B li . I . tani e la t d .... fd., parte mlaJ rlci e pe-r questo odore veceh1o che. preso a·vvlo d31la r~,lsa- lo ccova~,. (ed ln\'e:itare) le « C 8 ISO 8 TI118 » ~:~pr:~:nt~~:. pr~::o r; 1 1 ·, 1 :, ~~B Qu~:1'~ f~~l~o t~ ~~ov~r 1 :,:~~~lztoF.da:u:I~~- riga storica. til solleva. ftno al proprie Ed era ~ d l ~ramm(l. Poemll L. 500 problemi. Pd ora combatto~o ~r: ;~ P;f~.°".°asp~~a:c:~:ano. ~p;~:rà ma,~gl~o::~tt~i~cr~: :~-!~~t:c~ ~u ~1ual~C!m1i:!ov ~ :;~'!~!~1/~-,~~/~o far~o,p:~; ~n PATERNO' Appunti per Semeghini * di LICISCO L'arco dell'operosità di Semeghini, come di De Pisis o di Morandi è un'as– sidua ricerca e un approfondimento in– teriore di alcuni temi tipici dell'arte moderna: la riduzione della pittura a pittura pura, ove il contenuto culturale fondamentale è l'emozione cromatica; il rifiuto di adesione a programmi e fron• t1. per l'approfondimento solitario della propria esperienza; la fede nel riscatt.o lirico della realtà per virtù della for– ma, dello stile, strumento espressivo docile. per lungo esercizio, a rinnovarsi semplificando la propria essenza. Un procedere senza salti. .ma senza arresti. in una assoluta fedeltà a quella poetica dell'interiorità e a quel culto della per– sonalità che sono i moti\·i essenziali del– la civiltà romantica. Nelle parole e negli atti il richiamo alla tradizione fu sempre parco e cir• costanziato in questi artisti per una scelta attenta di intime affinità e moti– vati ricordi; la loro fede rivoluzionaria fu un quotidiano atto di rinuncia alle mode del giorno, più che una bandiera e un'avventura. Non ::i caso sia De Pisis che Morandi e Semeghini col passare degli anni sem– brano procedere ad una lenta decanta• zione del proprio stile. e della stessa materia pittorica. Quasi un processo dall'espressionismo al purismo. che è in realtà un processo di accentuazione li– rica. Chi ricorda le prime opere di Se– meghini. gli Autoritratti e i Paesaggi di Burano del 1914. il Ritrrotto dello mo– dre e la Natura moria dei cocomeri del 1907-1908, può capire i limiti e il si– gnificato di questo discorso: l'accensio– ne improvvisa della sua pittura. il ca– lore quasi di materia in fusione, lumi– nosa per incandescenza. delle sue prime opere contengono già in e.erme l'e!-sen– zialità del lin~magj?'iO pili tardo. Anzi. pt1ò quasi sembrare che lln raro vie:ore. un vergine impuls:o de55ero allora~ una più intima libertà si colore. 5chietto di nure risonanze J\fo in realtà sol('I il precisar:.i della ::.truttur;i.. controllabile nella serie dei ,uoi di.segni. permette a Semeghini la oiena libennione del lingua!?gio della .::ua pillura pura: dal segno espre:.5i\'O. dalls maC'chia luminosa dell'epoca di Rosso e dei e faU\·es •.e~I, libera un po' per vol1a la forma nuova di volumi ~chie11i e puliti, di orofili torniti t.. BC'llti. dC'!?I, 9nn1 tra il 1920 e 11 1930. ... C'è una continua l'Jcenda. del res-to. in Seme2"hini. ira oue~ti momenti dl ~C'opena di u,u, •wo,·a m;;•eri~. e di de- HAGAG~ATO cantazione in una forma purificata: dal– Jo Squero di S. Trovaso del 1919 (Coll. Jesi) allo Squero sotto la neve del 1922 (Coli. Rimoldi ), dalla Pescivendola bu– raneLla del 1930. alle FanciuUe del 1940-41. daU• Nature morte del 1946 a quelle del 1948-50. Un tema formale di eccezionale carica emotiva si purifica in successivi approfondimenti fin quasi all'estenuazione, dopodiche risorge un nuovo atto, una impostazione tematica sostanzialmente inedit.a eppure germi– nata dalle precedenti esperienze. In questo ultimo anno, ad esempio. dopo la ì\Iostra retrospettiva del 1958. Seme– ghini sembra aver mischiato ancora una volta le carte per riprendere il gioco. E' una ripresa dopo la serie delle na– ture morte del 1950-55. o,•e oggetti in sommessi colloqui emergono e affonda– no nelJ"ombra-luce. si espandono appe– na sul fondo della tavola dì cui assor– bono, come palpiti preziosi. i moti on– danti delle vene trasparenti. Erano, gli oggetti di quelle nature morte. come delle note staccate, vibran– ti ciascuna di un pudico accento: un nastro. un frutto secco. un flore abban– donato. simboli di quella intensa e sot– tile emanazione della vitalità estrema delle cose che sembra il motivo finale della poetica del pittore. Giunto al pun• lo che una pennellata magra ed un rapido segno. la ripresa di un nodo del– la tavola. lo sfre~o su una vena del legno erano sufficienti elementi per enucleare un'immagine. Semeghini ha voluto riprendere ln fila di un nuovo discorso. Si traila. in fondo. di un ap– profondimento di quello ~ìà sperimen– t:i:lmenle condotto fino all'assurdo. qua– si. della pne-ino bianca. ì\la quale appro– fondimento' In un3 serie di nature mort-e del 1957-58 gli oe:getti si sono animati in nuove formule compositive, intricando le trnme delle singole immagini di un fitto di~cor~o ricco di modulazioni sot– •ilì e di \'arioointi fermenti. In una di queste bellis~ime nature morte pare quasi un·a1mosfera di infuocato tramon– to sia na!P da,e:li og~etti che la com– pon2('1no. i ~oliti clime~$i oe:getti dell'an– golo domectico. non riverberati di luce . m:-, em;,,n~nt1 es~i ~te~c;I l'ultimo fuoco dells sera. L'enlU$iasmo panico di que– ~,e ult•me opere di Semel{hini ci ricorda C'he eeli t> un contemporaneo di Ensor. di Bonnard. di Proust. per il quale il divenire della forma nella k1ce è il 5imbolo fi1rnrati,·o della ,·ita stessa del– J'e~sere. LICl~CO MAGAGNATO hanno affrontato 1 •1101 1tess11vla Garlb&ld-1 16 I suol ve,l'Clte poe:ltrvo ma lo penso che pO· ritratto l!lbt'rament" aHégon- tica che nel da,je a la luee Scrlve:-e: Via Falllca n. J2f ;:v~~cl fronre 1/Pr~o cm e a ve1;:I ~?Rse~~:1a,;;;o~a sU; ~~r!e~ pen.sr. -re una maggiore garan;1rlo un CIPTI'P,o,r> ~f'IJ.. mitl!pre 1•.,:,,,1~r, SI rull1ul5C't Il denaro , MINOSSE po' 1"'6'ill,ma non manca messi uorntANN le, un model!o \l\(n'e Cht C:'\RICO F/\1,Qt;I l'ar(lu1~tù non ,oddlsfa •------------------,--------------l

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