la Fiera Letteraria - XIII - n. 18 - 4 maggio 1958

Domenica 4 maf:gÌo 1958 11 FTERA LETTERARIA AL DI L.4' DEL FLliSSO E RIFLlJSSO DELLE JIODE .----------– * Autobiografia di Plomer * di GIACOJIO AN'l'O'.\'liU Poeta ~ narrate-re_ W_i~liam •lunghi soggiorni percorren- stendo al dramma cruento mini e gli ambienti p1U in Plo"':er e uno fra_ 1 ~~u di-I dola, in tutti i sensi avanti da lui poi rievocato in forma vista dell'alta società, av– scr_et_ima_ anche 1 .p1u gc: I d1 lasciarla definitivamente romanzesca in • The Case is vezzo a frequentare i luoghi nui_m e~ J~ter~s~nt1 fra gh per trasferi_rsi nel Giappone. Altered ~- Se il romanzo pur alla moda, a conoscere tutto scrllton br!_tanmc1 del nostro La prima gu_>Vinezza William grigio nei toni quasi fino al- e tutti. tempo._ Egli rappresenta all_a Plomer la visse nell'Estremo l'ultimo lascia un'impressio- Se Plomer ed Osbert Sit– perfez1one 11 letterato per 11 Oriente subendo in pieno il ne così durevole in chi lo well si sono incontrati e si qual~ la letteratura è una sortilegio di un paese che ha letto ciò è dovuto all'in- sono compresi al punto da P_8ss1one e no~ una profcs- per la bellezza del paesaggio tensità del clima rievocato far nascere un legame di re– s1one com:? un altra od una ed 11 ritmo particolare d1 dall'autore. ciproca stima ed amicizia ciò mani~ d! cui c_isi vergogn~ vita esercita una influenza Dopo questi primi capitoli è avvenuto perchè malgra– e quindi s1 r_mnega com'e decisiva su quanti sensibili che in termini sinfonici do le differenze ambo sono troppo spesso 1I c~so da :ioi al suo fascino vi si attarda- chiameremmo un' allegro scrjttori di genuina voca– e~ _alt~ove in seguito ad am- no. Plomer visse nel Giap- movimentato la rievocazione zione e di grande ingegno bmon1 deluse o maga1 i an- pone durante alcuni anni dell'ambiente letterario Jon- per i quali la letteratura è che soltanto per _ignoranza, quasi cedendo alla tentazio- dinese del 1930 con Virginia e rimane un'arte difficile. per la ma~canza di u_n~s_oi1- ne di rimanervi definitiva- Woolf, Lady Ottoline Mor-, Come in ogni autob1ogra– da base d1 Cl;11tura. \V1_1t:ammente. Se poi prese la quasi rell E. M. Forster e Lylton fla l'interesse maggiore va Plomer non e uno sc_nltor~ eroic a decisione di staccarsi Strachey al centro del qua- tuttavia verso lb figura del– per 1:1n vas_to pubbltco d1 P.er ritornare in Inghilterra dro fa pensare tosto ad un l'autore stesso del libro. letto_ri, !11°' ~ uno di ~u.ell_1ciò fu principalmente per la adagio. Durante gli ultimi William Plomer completa in destinati a rimanere nl d1 la vocazione di scrittore che anni si sono avute ·in libri • At Home,. j) ritratto ini– del flusso_ e riflusso delle sentiva forti~sima ed il bi- d_i ricordi ed in studi biogra- zìato in • Double Lives ,., o mode: Ogni_ Jetteratur_a co,r:11~ sogno qumd1 di ricollegarsi f1ci sulla letteratura inglese meglio accanto a quello del– alcu~1 nomi poc_onoti all m all'ambiente delle lettere del primo dopoguerra varie l'adolescente, del giovane fuori _del ~r0_I?fl0 pae_sc ~he mglesì. pitture del cir<'olo creatosi con • Turbott Wolfe,. ai sono_ 1 suoi piu veri titoli dt La prima fase di questa attorno a Virginia Woolf ed primi passi nella vita lette- glona. . . . vita trascorsa randagia fra E. M. Forster. Si poteva ,raria, d~pinge que-Jlo dello G. L. GiO\':\noJa: • Per l'iconografia italiana di round> Pound elapolitica e cli J., J.HJ CU RCI In Inghilterra W1lha~ l'Africa del Sud, l'Jnghilter- quindi temere una r.ipetizio- scrittore pienamente consa– Plomc.r ha da molti anni ra di provincia ed il Giap- ne. William Plomer ha sa- pevole giunto alla maturità. una posizione pri\'ilegiata. pone è narrata con vivacità puto evitarla grazie ad un Di se stesso parla con una 11 poeta non è meno quotato di colori e precisione di di- tono molto personale ed una sincerità che non giunge del romanziere ed ogni suo segno in • Double Lives ,., leggerezza di tocco dove si però mai all'esibizionismo scritto trova negli ambienti Il libro chiude sulla decisio- rivela lo scrittore di classe. ed una modestia che non gli lettr.rari londinesi un'imme- ne di lasciare il Giappone Con Virginia Woolf. cui impedisce di mettere ln evi– diata. risonanza. Però uno per ritrovare un'Europa ed William Plomer è rimasto denza j propri meriti. Per la dei suoi romanzi, • The In- un'Inghilterra che jn fondo fino all'ultimo molto legato, conoscenza dell'uomo e del– vaders •: . altament_l: lodato non conosce. ..At Home'" gli scrittori ritratti con lo scrittore • At Home. è ~al~a cnt1ca cd a p1u r1_f?re~cnpre colla partenza quando maggiore felicità ed imme- un libro prezioso. Leggo delta libera::ione di l::::ra. Pound rn~1cato_ fra le opere p1u _s1- :nentre il piroscafo si stacca diatezza sono E. M. Forster, Si può soltanto deplorare La pohtica è sempre /alale af poeti, e agli uomnu gn_1ficat~ve della . narrativa dalla riva di Shimonoscki più di ogni altro da considc- che nella seconda parte av- di cultura in generate. A parte la circosran;:a. che sa br1tann1ca ne~ periodo fra I~ diretto verso la Corea l'ami- rare come il suo maestro vicinandosi al periodo della schierano sempre con la. fazione perdente, vi è in loro due ç-uerre, e da tr_e lustrt co giapponese gli grida anche per certe preoccupa- guerra, parlando degli anni un difetto di sensibilità che li induce a confondere ciò csau_nto_e nessun e~:ht?re ha quattro volte il tradizionale zioni che l'autore di ~ A trascorsi più o meno al ser- che è con ciò che dovrebbe euere. H grezzo dato reale sentito 1~d~vere d! r_1stam- addio ...Sayonara •. Da quel Passage to India• e quello vizio della nazione e poi di con le aspirazioni a una realtà superiore. La politica parlo. Ne c1 merav1ghere~- momento William Plomer è di • Sado • ~anno in comu- q u e 11 i del dopoguerra, non ha niente a che fare con la loro innocenza: si me- mo se questo fosse anche 11 entrato in una fase compie- ne. Osbert S1twell ed Hugh quando è ritornato in pieno scolano disarmali nei. suoi intrighi, s'in3erlscono nel caso d~ll'altro romanzo •_The tamente diversa dcll:1: sua Walpole. Le pagine dedicate alla letteratura. ai viaggi gioco dea suoi interessi i,agh~ggia.ndo il sogno d1 una Cas": 1s _Altered•, un_ hbro esistenza. In consapevole da Plomer a Sir Hugh non per i quali ha sempre avuto società perfetta. E dimenticano c11esi tratta dell'unica a~sa1 curios~ _che_a d1sta~zalconformità con questo • At sono soltanto un tributo di una passione. ed 31 lunghi avventura umana non susc~ttibHe di trasfigurazione. d1 tempo Cl _e rimasto vivo Home. è concepito e scritto riconoscenza, esse vanno soggiorni in campagna dove E' strano che il poeta, cosi alieno per suo natura n_ella. mem_oria per una spe- m un modo difCerente da molto più in là nella valuta- il tatto colla natura. Ja vista dalla cronaca, cosi invaso dall'ansia d1 superare la c1e dt sorllleg10 creato dallo quello del libro precedente. zione dell'uomo e dello degli alberi e la tranquillità contingenza e di redimerla, pos3a esserne tentato. Ma autore col suo stile. li primo capitolo rievoca scrittore si distinguono per favoriscono il lavoro di uno sempre alla poesia fecero danno lo lentazione e il ri- Wi!liam Plomer formatosi con felici tocchi il lungo la equanimità del giudizio e scrittore, egli abbia abban- 3chio di un impegno, o, come suol dirsi, di un e enga- all'ombra del gruppo di viaggio attraverso la Corea la chiarezza del tono. donato jJ ritmo regolare del- gcment • non soltanto spirituale, la tentazione e U ri- :~~~m~i~~fniac0~oo7r~~to~~ ~~inJr~~w;g~rero~a~-~~~si~ au~~~~d~~e • t~~toD~~~~!! ~~ ~~;s~~~~i:i~~tC:e~:::~rs~~~ ~~:~~a d:t~afo:~:u~fi:i~;e:~·i fe~~7~i ~u:tl~o/17~~~o~e;at 1 i~ M. Forster come esempio beriana attraverso tutta la Wrexe • e • The Herries ., certo prive di interesse _ ca. E non si capisce come riescano a convivere, nei massimo da ammirare e da Siberia fino a Mosca e di lì favorito dal successo presso grazie .soprattutto aJJa scrit- poctii il disgusto della realtà e il suo caparbio amore, seguire ha sempre rifuggito poi ad Ostenda ed in Inghil· un vastissimo pubblico di tura _ ma senza un vero la fuga. dalle co3e effimere e la testardaggine di va- da una chiassosa pubblicità terra. Benchè la narrazione letton, e quello assai più rapporto colla storia della lerne attuare la paLingene3i per vie diverse da quel- e non ha mai ricercato la sia rapida senza fosistenze giovane di • The Invaders. e sua vita 0 col suo autori- l'unica che è loro possibile e congeniale. notorietà che oggi dispensa- l'autore riesce a [issare alcu- • Museum Pieccs •• destinato tratto. Forse sono stati il Ad ogni modo, questo errore ci ha sempre commos- no j rotocalchi. Egli ha al- ne impressioni molto vive del invece ad una rist.retta cer- riserbo e la modestia che gli si, ill Dante come in Fo3colo, e oggi, ci si co113enla 11 ternato romanzi a vol~mi di paesaggio della Siberia an- chia di ammiratori soslen\,1Li hanno impedito di prosegui- riferimento, in Pound. La. cui follia. è tutta qui, net- versi od Q. raccolte d1 rac- cora oggi uno Ira i meno dal suffragio deUa critica re fino ad anni recenti il l'aver creduto di affrancare il 1nondo da ~ Tanunany conti senza alcuna precipi- noti e sfruttati fra i paesi più difficile, si sono ritrovati racconto di esperienze per- Hall•, la roccaforte dell'usura e dell'oro; nell'aver gct- tazione mantenendo sempre del nostro globo. Egli ha in un !crvorc per la lette- sanali ed incontri. toto sulla bilancia dei. più duri intere3si il peso di un riserbo cd una misura. colto il contrasto assoluto. rat_ura e l'arte in ambo ge- Malgrado questa riserva un'a3pirazione morale. Come se la redenzione dell'uomo La sua presenza anche al- assurdo fino all'inverosimile nuino. • da farsi per le ultime seL- poteue attuard nel pieno fuoco delle 3Ue baue pa3- traverso articoli 0 pagine di per chi ne !a in quel modo Divers~ è il caso di Sir tanta pagine • At Home. 3ioni, ncU'urto delle sue polemiche, nel nudo calcolo prelazione dettate per la l'esperienza, fra le agitate Osbe.rt Sitwell, la cui auto- merita una calda accoglien- della Stia economia. Ci vuot altro. E Dante se ,,e accor- riedizione di opere ingiusta- agglomerazioni di Tokyo da biografia fo quattro volumi za perchè risponde con esat- se staccandosi ben presto da Bianchi e da Neri per Pag. 3 DIARIO ALL'ARIA APERTA * RIPENSAMENTI * di Guglielmo f>etroni Quanti amici perduti in pochi anni di vita. Quando ci trov:amo accanto uno dei rarl compagni di vecchia data che ci e r:masto amico, è come se ritrovassimo una qualche cosa Inaspettatamente salva– ta da un disastro che ha distiiutto tutto. Ma perché tanto si è perduto di quel bene e di quella solidarietà che rappre– senta pressoché l'unico c.apltale accumu· lato in tutto il tempo che e stato a nostra disposizione. nel tempo di disastri durante i quali la salvezza eta nel moll:pllcarsi delie rinunce, nell'accettare sempre mag· giori rinunce con saggfa serenità? Ho l'impressione d'.:tver vissuto In una stanza troppo stretta dove troppe persone sono obbligate a dividere lo spnio e l'at'ia, e nell'impossibilita di tale divisio– ne cadono nell'odio; non l'odio che nasce dal male volontario e bruto, ma quello che nasce contro l'inevitabile ostacolo alla propria vita, nasce dall'istinto di conser– vazione che richiama dal fondo della non cose.lenza gli Istinti primiti\.;. 1\1.a è stato uno spettacolo orrido veder afflorarc gli istinti primitivi in esseri che per vivere si ,sono proposti cd hanno scoperto Il loro domln!o dell'Istinto. il sopraVvento della coscienza, l'uso della ragione e della in– telligenza, l"uso della propria consapevo· lezza delle civiltà come sensibilità parti– colare. Quando mi dovrò domandare da dove nasce Quel sentimento religioso della vita che vuol condurmi a rispettare le troppe brutalità incontrate in meno di cinquanta anni di esistenza, dovrò pensare a quella • stanza troppo stretta •· ai suol muri troppo ostili, alla vita costretta di coloro che vi erano con me assiepati: dovrò ri· cordare quanto caro costò reprimere gli istinti primitivi perché mi ero affezionato a Quel poco di civiltà e d'amore che avevo creduto di poter esprimere liberamente. accanto agli altri. all'aria aperta, dove non c'è necessità di contenderci né spazio né cibo. E la cosa più difflcilc per me è stata non conservare risentimenti per tutto quello che ho veduto, la cosa più !mpossibile è dimenticare quello che ho veduto. la cosa di cui mi illudo di es.sere riuscilo è l'aver individuato dove onch'lo fui trascinato. dove anch'io peccai. Ho vissuto almeno tre tempi diversi della volontà di rinnovarsi del pensiero e dell'arte, ed ho partecipato come ho po– tuto di questa aspirazione. ,sempre lontano da ogni forma cli conservazione o di stretto rigore trad1~onale, pur upe-ndo che tradizione, intesa in senso non dema– gogico, è rinnovamento e continuo dive– nire. Oggi mi sembra però di assistere ed un fenomeno perlomeno strano: tutto ciò che I più affermano rappresentare il rin– novamento o il desiderio di rinnovamento attuale. tutto ciò che viene presentato co– me effettivo progresso, mi dà l'Impressione che, ~Ivo qualche rara apparenza. del tutto superflclale, sia !rutto d'un nero conservatorismo. anzi di un salto inverso nel tempo, come un arretramento. E' una specie di dolorosa Impressione che. anche ne avessJ gli strumenti, non avrei nes– suna voglia di studi-are e di mettere in luce nel suo vero aspetto; ma da essa mi nasce l'idea, che può anche sembrare un giuoco di parole. che oggi, rinnovarsi, nei confronti di ciò che più ha·peso di attua– lità attorno a noi, non sia Ja consueta accettai.ione di una certa impopolarità, quella Gtessa che guidò i più vecchi sulla strada delle avanguardie, non mi pare sia la consueta condotta controcorrente, ma al contrario mi pare che cl si debba dolorosamente mettere fuori della cor– rente o, se si vuole, sotto la corrente, là dove la libertà di movimento è all'ar– b;trio della propria scelta perché non esistono I contrasti che rendono movi– mentata la superflce. Darei molto per una vera paciftca vena di umorismo che 6apessc attraversat'e i miei pensieri come un ruscello viva<:'e e limpido attraversa una campagna e la vi– vHka. Ma darei ugualmente molto pcrcbe uno solo degU scrittori Jtaliani che co– nosco possedesse quella vena. Ma quanti potranno oggi intendere che cosa s:Jgniflca. possedere un certo umorismo? Possedere le doti necessarie per guardare 6e &tessi e gli altri con un certo son-iso, per dare a ogni ,parola la sua particolare sincerità? Il certo sorriso dell'umorismo non è certo quello assaJ diffuso tra di noi che tra– spare di scetticismo cioè delle capacità di distruggere senza quelle dl creare e ricreare, non certo quello che si chlama umorismo nelle pagine delle riviste illu– strate, ma quello che 6Corre anche se molti non sanno scoprircelo, nelle pagine del Promessi Sposi o, 6C volete uno tiolo del pochi esempi che può dare fa nostra tradlz.lone letteraria, quello che possedeva con vivezza partJcolare li caro ed incom– preso autore di Pinocchio. GUGLIELMO PETRO?n IL PROVOCA TE ESE IPJO DI GJOVA~NI COMISSO * Per un bilancio critico della prosa dannunziana * mente trascurate del secolo un lato e di Londra dall'al- va considerata come una tezza all'indole di un poeta proiettare le sue aspirazioni nell'oltremondo. E da tutti scorso è stata costante da tro, due giganteschi formi- specie di monumento nel ed un narratore fra i più I furori. dell'etd napoleonica, che pure visse militall d o di E1l'RICO FALQlJI ~:~:~~~~i J~ q~~h~~e se:::i~: ~~~~i~~= i::rt~~~~iq~:~;:r;t ~~~mg;ner\e~c;~~e s::~i~~ ~~l~~ e 1 :~!~~~~ 1 .~o~:i/aa~~ic! !isn;r!!~::!!li~~~~~~~~~e s~ r:ec:e~!!~;:~l~~!l':>o~~~~ ;~: A vent'anni dì distanza Ma quanti saranno i:li scrit- la oltracotanza della loro si- ;,~;;~i~~~~~!~Li~~~i~ ~:fa~~t~~~rl~,~~t~:\~~~ ~~J~y,;;iJ~r,~::~~frt~::~: ;;p;z~F~ii 1~[:uiu!ii :~:iff:~~fi;i~:t~{;~d:~~:~~ll!~:l~1:t} 1~~~;;~::·: ~if;;:~~~~o;;~~:ic1:~=~ :~l:1;!;:z~n:?s:i{i~~~~ 0 :l~ ;: 1i ! 0 ~\r;i€u~~i.~!!i gli antecedenti della fami- soggiorno presso la famiglia derio di assoluta libertà di romanzo mentre si spera ~:$e:::• ::a.o:~:e:a!icl~ ::ca:,o~~r::~~:iiel~;:;;c~~/: tanti più o meno insignifi- fis~ no? n~I d~~i~ e, uoi<:o ~acili e_s~o~~ei. IMa ~e al- glia pur accolto dalla critica stabilitasi in provincia cercò movimento e di giudizio ed che un editore intelligente si neces,a"o e,,e,e allr,.. cos• che poeti: poeti 1 ,.no in canti fatterelli biografici - ra 1 suoi co ebb I e con~- ermazion i om 1sso anlndo con insolito calore non mutò dimora a Londra trovando il bisogno di solitudine, decida ad una nuova edizio- .... '"' ad indagare se O' Annunz.io nuano a «. sno are 1.1, ma 10 e conservano una oro sa a la situazione. camere ammobiliate nel Osbert Sitwell ha rappre· ne di • The Invaders •. ~~~o~n!:g~:e~t~~. v~i T~Stti~/~~iro':t:i~i~:~: tr;:g:g~?J sia stato o no buon profeta rfal~à haddi_g~<;>rar~ D An;un- ~erldicit~ Tfch~ in~ipende~- Ora William Plomer lo ha quartiere di Bayswater. Qui sentato e continua a rappre~ Quanto al poeta d1 • A miglior mezzo di partecipazione e di adesione. Il Teslo nel ~redlre, prima di conge~ ~l~~Z:a ~el~~ ~a;;in/~~m!~= a fa~~~e ta~J 1 [i~: :o;~;u~ fatto seguire da un secondo poco tempo dopo il suo arri- sentare alla perfezione lo Shot in the Park • pochi è politica: il resto è silenzio. dars_1 d.~lla scena terrena: morative scritte in occasione gn.atore è uno scrittore, un volume "At Home,. (Jona- vo sfuggi quasi per miracolo scrittore aristccratico fin oggi sanno stargli alla pari. LlJr,,'O èuRCJ « Clo eh _10 non sono, domani del primo ventennale. Talune artista della specie di Comis- than Cape edit. London) un ad una morte violenta assi- dalla nascita legato agli uo- GIACOMO ANTONlNI altri sara per me 11• sue affermazioni potranno so. E quindi c'è da doman- po' diverso di tono e d 1 imi;o- ,----------------------------------------------------------..---, sembrare troppo spinte, trop- d.~rsi se la loro più documen- stazione che prolunga la po entusiastiche. E ad altri labile e più senslbHe portata storia fino ad oggi. Fra i lJJV'AiVTOLQGIA DI VQJTELLE 1/VGLESI potranno forse risultare so- nonsiadarilenercircoscritla molti scrHti autobiografici verchlamente personali, Umi- parUcolarmente alla zona di che formano una delle più * tate al suo estro, al suo gu- influsso del D'Annunzio a not- 6olide ricchezze della lette- sto, al suo mestiere di scrit- turno», che va dalla Conteni- ratura inglese contempora- tore. Eppure esse provengono pla.zione della Morte (1912) nea i due libri di William PER (JUI VUOLE AVER PAURA ~rettamente daUa persua- inpol;perquanto,lnrealtà, Plomer si distinguono per lo I s1one della sua accresciuta le ,•ere opere narrative, dalle accento, la qualità dello stile libertà di artista, tenendo in- novelle a; romanzi, da T<T,a ed anche per la concezione sieme della con!essione e del vergine ( 1882) a For1c che di vita che vi traspare. la * ringraz.lamento. Sono e vo~ d forse che no (1910), siano sicurezza di alcuni giudizi, il gliono essere testimonianza tutte anteriori, con la sola signorile di st acco che è " D'un tratto vi de1tate nel bel mezzo della notte e sentite che nella vostra stanza c'è qualcuno •.. ,, di gratitudine. Converrà per- eccezione della Leda ..... quello di un classico. Se vi tan_to ~rascriverle, nei punti cigno (1913), sennonché quel- è oggi in Inghilterra un au- salienti. dal folto la.scicolo la della Leda è una compo- tore cl-e prolunga nel tl!mpo * dan:iunziano deµ•os.,ervatorio siz.ione narrativa che, ai fini lo spirito e lo stile del grup- pohtlco-letterarto (mano '38) della nostra osservazione po di Bloomsbury, un a di ALDO CAillEHliVQ di <11isono pari-O integrante lunai dal riuscire di nocu'. delle glorie britanniche del e dì cui accrescono la singo- mento, risulta di conferma Novecento. questo è William Per quanto, bimbo e raiazzo, abbia non ci saremo mai dette, che non ci per una frase inverosimile pronunciata in un dtbW e terrorizzanti del quale si dilettan larità, tra le nostre tante ri- per H suo più deciso ditfe- Plomer. Onorandolo della sofferto non J.)OCodi terrori notturni, non tremo dire mai più. bosco scuro, come un'apparizione temuta tuttavia giovinotti e uomini fatti e vecchi viste, nell'aver voluto ricor- rentiarsi dalle precedenti sua particolare simpatia sono quello che si potrebbe chiamare pau- Fu, pressappoco, con questi ricordi af- che si mostri all'ora esatta, ridestando an- sulla soglia del rimbambimento. Tutto sta dare e commemorare la ri- narrazioni dannunziane. Virginia Woolf non si è sba- roso. E anzi: dopo un avvenimento assai fioranti e con questa predisposizione che tichi problemi nell'animo di un poveretto, a crederci? Non è vero affatto. Importa ~orrcnza, eccezion_ latta - s! Forte della sua persuasione gliata nella scelta. grave e luttuoso. ebbi ad ac,corgermi che occhiai il volume: <i Best Horror Stories », una scala a mano appoggiata a una delle che il raccontatore abbia la capacità di intende .- per 1 Quaderni - a suffragio della quale po- Pur così tranquillo di ca- le mie paure Cr.ano scomparse: quasi un diceva il titolo: e mi incuriosi. Non che alte finestre del primo piano, invitava al_ destare quella sorta di sospensione che dannunziani. tr:ebbe _ben aggiungersi quella rattere. schivo ed alieno da dono dell'al di là un'offerta di cora,glo io, in fatto di riv(;lazioni che sfiorano. per nero vuoto di quella casa stregata. Mi termina con un brivido: e, pur non ere- d1 altri scrittori, se certi ri- ogni turbolenta affermazio- e, insieme, nuova Ubertà: fattami da quel lo meno, 0 addirittura toccano l'invero- pare d'aver descritto. senza troppo sva- duli, vi ha toccati, e !orse affascinati; e Dopo essersi domandato in conoscimenti non fossero er-. ne William Plomer ha avuto caro, povero morto della mia gente. Io. simile, sia ormai pronto a cedere. E la riar di particolari, ogni cosa. certo trattenuti dall'abbandonar la pagi· quali condizioni si trovasse roneamente reputaU meno- un'esistenza più movimenta· che credevo di fiutar ridde di spettri oltre copertina era troppo balordamente pue- Succede di incantarsi a guardare una na: per il bisogno di sapere fino a che l'arte narrativa italiana pri- manti, laddove sarebbero ta e varia d! quella di molti la porta dc!Ja stanza notturna, cominciai rile nel suo desiderio di incuter terrore pittura di questo genere, senza pretese se p_unto i. tremori e lo spasimo della curio- ma di D'Annunzio e dopo semplicemente leali e dove- altri scnttori. Questo fin perchè io non voglia tentar di descriverla non, è il caso di dirlo, !unzionali. utili- s1tà arriveranno. Un gioco? Sl, ma che fa avere ricordato che « non rosi -, Comisso prosegue: dalla nascita perchè, come ad arrischiarmi con impreveduta intrepi· Il cielo era, in .alto di un verde cupo, ~ tarie, con l'attenzione che ci pentiremo trillare i nervi. Per una volta, mi ci son erano manC9:ti i capolavori, «D'Annunzio ha_ aggiornato narra in • Double Lives ,., dezza nella casa buia: poco prima del- vi svolazzavano certi uccellacci che, nelle di non aver prestato a un gran quadro: lasciato prendere. E credo a qualcuno non anc~e. recenti, ma erano av- la nostra narrativa .a.Ila nar- appar tenendo ad una vec- l'alba, prima che canti il gallo e fughi, intenzioni del pittore. dovevano esser veduto in una galleria lontana, o in una dispiacerà il libro del quale ho già dato volti m una tale difficoltà di raliva europea arrivando fe- ch.ia famiglia della più soli- per il superstizioso, ogni minaccia oltre corvi O cornacchie. Si schiariva, il cupo mostra: dalla quale a giorni prenderà il il titolo, curato ~a John Keir Cross, il lingua, in una incertezza di licemente a !are parte d1 da ed agiata borghesia bri- tombale. Eppure mi parve, in età più verde, fino a diventar chiaro e a scendere, volo per tornare alla sua sede: e su questa quale ha dettato una succinta inlrodu- parola, in una pesantezza dì questa con un impeto d'at- tannica ligia alle tradizioni avanzata di aver veduto un fantasima: che al termine della pittura, all'azzurro e poi terra con questi occhi, non lo potremo zione. espressione che non riesciva- trazione che non era mai av- e pronta ad esporsi ovunque fQrse non era più attendibile di quella del a un verdino tenero: illuminava due croci vedere mai più: e lo ripenseremo non Poco noto, e forse Ignorato da noi, il no .a diventar.e correnti, altro venuto prima ..• 11. Dopo dl al servizio della nazione famoso raccontino del Leopardi che si di legno sbilenche, uno spaventapasseri senza _rimorso. Comunque: senza incan- racconto « Raspberry James II di Angus che _per una imposizione sco- che la sua dichiarazione va nacque nel 1903 a Pieter- trovava una volta in tutte le crestomazie (o altro che fosse) in gramaglie, che pa- tarmlc1, e, anzi, con una disposizione tra Wllson (quello che scrisse « La cicuta e lashca )I, Cosimo cosl prose- di più in più accendendosi sburg nel Transvaal e Lra- scolastiche, tolto da un suo scritto intimo: reva portasse appeso al collo uno sche- l'Incredulo e l'ironico, mi soffermai per dopo u, pubblicato da Garzanti nella tra- gue: « I brani lucenti, disin- sino ad affermare che « pe; scorse gli anni dell'infanzia e si trattava, semplicemente, di una con- letro: nero Il teschio nero il solo braccio qualche minuto a spremere da quella po- duzione di Montale), farà gelare il san- volti_. schietti, bisognava an- I~ prima volta. con n•Annun- a Johannesburg. I genitori giura tra il vento e la biancheria stesa visibile, fosforescent( i piedi. E luminosi, v~ra cosa ogni goccio di significato. Poi, gue anche ai meno ingenui (ma per po- darli _a cercare nei secoli zio, la nostra narrativa dopo esse.nei.osi stabiliti nell'Africa ad asciugare. 0 luminescenti, da far pensare a terrestri dico da,,vero, volli vedere il libro. co). Altri racconti sono, nella loro mcc- lontam _con la fatica della la P_it~ura, la scultura, 'rope- del Sud dove malgrado il Anche oggi, non me la sento di afler- fuochi di Sant'Elmo, due fant.asime, buf· Le novelle e i racconti che conteneva canicità non uniforme lodevoli. Una bella esplorazione ed erano banditi ra lmca, la poesia e la com- conllitto bellico anglo-boero mare con sicurezza che quell'angolo del fe assai. perché cosi pressapochistica- portavano firme ìllustri e nomi da poco, accolta, questa che Faber and Faber, edi- dalla scuola e dalla divulga- media, diventava universale~ avevano stretto rapporti di mio studio non fosse abitato da un.a pre- mente indicate dal pennello frettoloso, e o a me poco noti. In Italia il genere del tori di poesia, ci hanno dato; un crudo zione. La nostra narrativa era Ond'è che, per aver fornit~ amicizia con molti sud-alri- senza ad un tempo cara e temibile. E che camminavano, si sarebbe detto, di racconto «d'orrore)) non alligna. E credo insieme di molti orrori. com~ illuII}inata da lampade a questo completamento alle cani d'origine olandese che quel biancore diafano che mi parve di buon passo. davano, appunto, lume allo nemmeno i pezzi più vistosi di quelh:i rac- Quattro righe di stampa bastano al dotto a_olio in. una pesante oscu- possibilità artistiche degli formavano allora, come for- vedere agitarsi me lo porterò nella fan· scheletro. Un albero spoglio invernale colta: « Il ~egno d~lla be~tia ,, ~i Kipling, prefatore per presentarci quello ch'egli ntà provtnciale e pro!esso- Italiani ,1, sembra •a Com.isso mano tutt'oggi, il nucleo tasia finchè lo abbia vi ta. Non udii pa- scendeva coi suoi rami dall'alto fino al « !I gua~d1ano dei mort.1 ~, d1 Ambr~se considera come il miglior racconto di ter- rale, mentre nel resto della che D'Annunzio abbia po- principale della popolazione role: questo è certo. il.la fu come se quel- verdolino allegro dell'erba che copriva il ~1erce (s1: queU? del « Dmonano del dia- rore; che è anonimo, naturalmente: come E~ropa si era fatta elegante, tenternente contribuito alla bianca del paese. la desolata, sminuita pa rvenza s'agit2sse: terreno. Una pianta d'un verde grasso ri- \ olo n), (< Berenice )1 del ~oe, « Thrawn t.antP opere insigni del pas.sato. Eccolo, spigliata, esplorativa dell'ani- « convalida della costituzione Plomer non divenne un in pena perchè incapace di esprimersi. Mi vestiva una parete della casa in rovina che J~net » ~elio S_tevenson, dicano gr~n che tradotto per intero: a campione bonissi- "'!a umana, attuale con la nazionale del nostro popolo». sud-africano perché seguen- pan·e sicuro che volesse danni un avver- occupava, a sinistra, tutto il dipinto: con a1 nostri lettor1. Non_ son certo qui a la- mo di questa telai mercanzia: vita. D'A_nnunzìo ha liberato Sèmbragli inoltre che« l'uni- do la tradizione dell'alta limento; e come tale attesi a lungo un le vuote occhiaie delle finestre e un suo mentarme~_e. Qll:e sto _e un ~enere che fio· ((D'un tratto vi destate nel bel mezzo la narrativa. itali.ana dal gra- tà d'Italia risulti definita d,o.. borghesia britannica venne messaggio. Ora non più, e da tanti anni. marrone digradante in zolfigno e in bìan- rlscc, _e p1u ~ o.rt, ne~ paesi an~losassoni: della notte e sentite che nella vostra ~me dell'incertezza della po l' appari%i0ne della sua da ragazzo mandato in In- E tuttavia, se ripenso a quella sera, mi co: per nulla pauroso, malgrado le in· do,:c. 1 lung_h1 1nvern1, I~ pal~d1 corse da stanza c'è qualcuno. Allungate una mano llng~a ~ daUe povertà della prosa ,dove runità della lin- ghilterra per compiere gli prende uno struggimento che della paura I tenzioni. D'una veranda, davanti alla casa, ~ehd1 _ve~tl, I~ boscaglie pruneve e le a prendere i fiammiferi, per rassicurarvi. provincia e dalle limitazjoni gua ci impose il marchio di studi a Rugby e quindi alla np~;tt~:i 0 Pi~i~~!~• u~ Pa~i~a~~ll~ ~:~~~t!~ ~i~~~~~~~;ti_Pr~is~~~~~! ~i~~~~:a ~~~:~ mvenzion1 anh~he fi~besche h_anno con- E senza rumore, in silenzio, la scatola professorali». una unità di sangue». E allo Università di Oxfo rd · Nel versi di affetti antichi;" di tante COSA? che da che porti al Paese del Niente. come ':!::t;, ~ 0 ~re~r:t 1 unal~~ 1 ne~:tt~~~:r~! 11 in~~: viene poS t ~ tra le '' 0 ~~'i,~it~l·!\tERINO Non mancherà chi, oppo- st esso modo che « l'unità del-- ~tf::1~el Pr~d t~rnti nf~= n_endosi ~ tali affermazioni, la lingua ·poetica di Dante.,. s1mostrera scandaliz.zato dal- ci aveva « tratti e defi.niti '

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