la Fiera Letteraria - XIII - n. 18 - 4 maggio 1958

Pag. 2 LA FIERA LETTERARIA Domenica 4 maggio 1958 ------------------------ e uno scrittore sorgenze della memoria .!i L b I' d I s M I alla memoria, in quanto in- u ~~·~;::ii:•:=l.~~:~,~;~~~= a a ita~ 1aI an art1no ~{~::-?~:!:f::;~i;;~: 1 n romanzo sponendosi in nt.i$terlose e ma che propTio que1to gioco 1 talora afjascina11ti alchimie troppo ,coperto a volte .si è • del verbo•. impo.sto per ae 1teuo, sot- (Continua da pa,. 1) rimasto nella fanla!ia del manzo dello Jovinc, si av- prime lotte del socialismo IL cttlto dell'Ellade, che * traendo.si alta comune ragia- soldato meridionale. verte questa sua aUettuosa molisano: nel suo populismo tanta. parte ha nella specu- ne oitutiftco.trice. Jovinc che Na nato a Guar- Romanzo in gran parte co- e l1mp1da d1spos1zior'le ad sopravvivevo qualco,,.a dt ~:zi~;~c~~%2ei:;a, h~~~:~li~~~= cli ER.l'E~1'0 7'll ~• Il I dfc:!e~h:,::1:tt:et~;~e":i~/~~l~ ~~~!ri:r~~~:o 1 ~~~ i~~O~c~!i ~!~f;mnoe~1!~~=o r1~ 1 ~ft~ 0 i!~~ ~~~er::~!:~ela ~-:~u~~ g1~~ 1 t\~ ~c~~-;~Pft"s~:c;~~: 1 : ~~~ na. dapprima in. opposizione . . . le fnnumerevolt propo.sle del pieno delle sue poss1b1l1tà d1 lare che è 111esso contenuta, zia che è nella sua riven- tracce profonde s1 ritrovano at .sentimento patrio; poi• Siamo sempre pmttosto pre- pe a 'Tender perennemenle e consiglio che, se si dimostra. romanzo, ma di aver offerto lavoro): i fatti che ispirano Signora Ava (che trac il ti- dicazione delle terre usur- pure osservato sotto una qerrnania. e Grecia si con- venitti quando un .sagg11ta. o, frese? e uiuo !1 linguaggw di prezioso per t molti, troppi aL lettore iL filo che gli per- ed animano 11 suo romanzo. tolo dal favoloso personag- pate. è istmhva p1ela dt un particolare prospettiva, m ctllano .sul terreno dello cui- com~nq~e un profe.s.sore uni- un. giorno e d1 sempre. momentl rt.fleutul introdottl, metta di acco.stare un'opera. sono comuni al passaggio nel gio di un canto popolare del certo cristianesimo primiti- quello che era ancora pre• tura e della /i!ologia classi- versitano, .spec1alm~te .di ~t questa volenterosa. par- d_ove la vic~nda langue e l'a.r- tanto. difficile e contra1tante Molise della rivoluzione por- Mezzogiorno: • O tiempo davo che è essa. e aggiungia- scnt.e nella e provincia~ di ca, dove la lingua tedesca letteratura italiana, st accm- tecipazi~ne umana, prima che ti.sta. .cede t~ _µosto ai critico net risultati, un'opera che_va~ tata nel Sud da Garibaldi e Gnora Ava - nu viecchi.o mo il suo coraggio. la sua Jovme del ricordo di_ qu.~gli viene con.sidera!o secondo Pe a scrl~e!e un romanzo, ~ lettcr~na, alla. parola ~ffer- che .Sl pm.st1/1ca e determina: le per l'an_lrno.sa v?lonrn d~ dai suoi l~omini, al s~mmo: imperatore - a morte con- sdegnosa umiltà ed anche even.ti ormai lOJ?-lam: I 1m– Herder soreUo della greca, passa~e. cwe da una. ri/lessio la da1 !etteral~ e .P?eh, eh~ per altro di.sperderebb~ pro rompere glt .scherni entro 1 vimento di popolo e di classi dannava _ chi faceva a'm- una sua disposizione piutto- ma gme del R1sorg1mento idea cui si aftu,.nca quella di ne cnl1ca ad u!1a produ~lone cfli~ma. la. storta. d1. ieri e dt P'.lo que!Ja. ri cchezza d aueg- quali f.l romanzo era v enuto sociali sopravvenuto alla ca- more.•) deriva )a sua vken- sto sensuale alla fantas1a, che ci offre Signora Ava e una con.sanguineild: di cep- spontanea. Le r1.s~rve,ev1den- ogg, attor~o a~ singolo per~/1é P!~mentt, dt ~re1en.ze che non a chiudersi (per altro ver.so, duta dei Borboni, dall'av- _da dai fatti accaduti nel Mo- all"invenzione. alla favola. l'immagme di un Risorgi– po; dalla, concilia::ione, alla tem_ente, sono _di natura. ge- se. ne ar~1cchtsca, ma prima g1a ~ arte d t per s~ sle.ssa1 anche e Quer pa.sticcloccio vento del Regno d'Italia e lise in quegli anni turbati e Jovine veniva dal popolo e mento senza miti e senza re– identitd: 10 siesso paesaggio n~nca, ma tah che a volte chiama ciascun lettore, anda- ma che r_esta la_ gioia prima brutto di via. Mertllana,. non alla reazione successiva del avventurosi. Non v'c dubbio aderiva, com'è noto, ad una toriche e scolastiche cele· svevo /inird per idenlijicar- Ct precl~do:71~ !a ~ettu~a, qua- va dett.o 1,~oprlo perch_é « ~ dello scnttore mtenJo pro- rispondeva alla. steua febbre brigantaggio che fu in gran che lo scrittore abbia inter- corrente di sinistra, il che brazioni. Appu.'1to perché le si con l'ellenico... s i che I at11Vita. n/le~.sma n~n. ba.Uagha. d, San. Martmo • e prio a rlt~~varei quante p~ù. dt rinnovamento?) per ridar- parte una sorta di jacquerte prelato Je immagini-ricordo contrastava alquanto, per al- sue attitudini di narratore .L'ultimo c~pit~io del sag- ~:!:"io:~~;;1,:;:~~~:~ 1 1 C::::rne~un R: 0:::.0.~~~o ~~~~~-. Quanta. ::~~t~;~:not ::io ed7P:;s:r \i~ gli aria e re.spiro, per ricupe- contadina. ro.rse ?iù suscita- e. le im~agini-_r':1cc~,nto eh~ cuni. ~on una certa su~ ~l- erano sorr~tte da una cultu– g10 introduttivo e consac-rato rosi ricordi che la storia let- vicenda, quanto variar di èordate. Disperderebbe .so- rare quella pouibilita che ta ta da una ribelhone al do- dt quegli .eventi J~p1ravano 1 lure d1 genbl_uomo rr;ierid10- :a che gh apriva la cono– al ~roble'!l° del_ rd J:>P_Orto era ria affolla nelle 11ostre umori attorno a questa me- prattuuo quel magico .spazia- .storia non ha, legata com'è al- minio dei e galantuomini• sottofo~di della vita popola- n_ale eh~ era invece 1 ~spres- scenza di quell.a chE: era st a– ~~~ t:-o';;~~,c~/~ 0 i/d;:l 1 /!' 0 ::~ menti sono inf~tti tqtti or_ien- ravi~liosa etichetta c~e, s~- r~ tr.a l secoli per r.tspondenze le circo.stanze dei fatti, quella p~i~a b~:~onizzanti e qui~- r~e:eoJ~s:t~~e? ~i~as:: =t~si~ ;~~~= :p~~as~~i: èdiin~~~~ :u 1 :1a r:ffittuft::/~lr\'ii:aa ~~I~ ne, e ri.solve in vario ·modo. tati ~d una m!erpretazione lenmztata dal Man~on~, subi- d anuna, per toni~ che 1~ che la cronac a non può of/rl- d1 10serills1 nel n~ovo ~rch- ~ola er tutt~ il romanzo una l'espressione di una dignità l'interpretazione di testimo– a seconda. che il Poeta ab- nega~1va, e quesla è f~rs~ I~ to chiamò ad. un :nvito pe~ creato ~d E:sem~io l a.ereo epi re, dlsper.sa net frammento, ne portato dalla nvoluz1one, atmo~!era di cronaca popo- innata, insita nel più pro- nianze e di documenti. la sua bia , •sentito p~tl l'attrazion~ ~~~!~°:a :~~;a. g~:n:~ufactic!~ F:t~::a:: ?::~~tnf!d ~ ~~! di~: ;~d~~a d: ~:~artu";~~::a!dc!~;~ quel!a che la lirica e.sclude che. un moto ~ontro la .rivo- lare che lievita e r~nde poe- fondo dell'ani~~ popolare rielabor.azi~ne di_ .tradizio~i dell uno o. dell altro. co~1e t Eppure per ~ La battaglia pitl rorna.n..zo storico, ma ui- alla morte del colon.neUo, alle per il suo carattere preualen-,luz1one stes~a.' ma essi fu- ticament.c viva ogm sua pa- del mondo mend1onale. _AI;l- P?polar1 s1 stor1c1zzav~ 1~ due fuo.cht della sua. elhsse». di S. Martino• proprio pren~ cetida che impegnaua l'orli- auventure del mercenario di temente soggettivo. rono suggerili al nar:atore gina. ogni suo epi~odio. Sia parteneva ad una fam1gl1a pieno: realtà e ~antas1a s1 Co_nceplfa, la poes1~ com.~ der l'avvio da qtteUa presen- .sia a ripeiere gesti. e /orme FiHppo Maria. Visconl.i al se- ERNESTO TRAVI da un loro profondo ricordo in questo che nell altro ro- che aveva preso parte alle mtegravan~ a v1ce1,1da nel u~ 1 t d delluma~o e del dt za crilica, che distingue l'at- di un passato lontano, a ri- guito di Giovanna d'Arco. 1----------------------------------------- r,omanzo 51.n? a div~ntare vano,. queS t a si atlua c?m~ tivild di Mario Aµ0Llo11io,perdersi nel tempo. a. con- Con questo 110n sl vuol ne· 1 una co nd 'z 1 one dell ~tra. Poetica, .come outocoscien permetterti, se non di de/i- fondere cronaca. con storia, a gare ohe talora. l'opera si TERRA AMARA C? 51 da al,1mentarne _l_epo:s :a c~e vie_M a contatto con nire La. portata artistica del credere che bastasse il parti- sperda nel /rammento pre- ....._, .....__ V: 1go~oso .. 1 .avven~urosit_-a .. 11 la r_avelazione nella 'f"lrola, romanzo, almeno di metterci colare prezioso per suscilare zioso, ba.tenare di armi, ri- ~ ~ hmp.ido r!hevo_ d~ ogm un- '?~•ante la . quale 1 _Euere in condizione di capire il si- queH'attenzione che in real- splendere di bandiere e drap- magme. di ogm figura. s1 r!uela. e_spnmendo se stes- gnifica lo dell'opera, e di av- tà si esauriva nel breue sof- pelli in marcia, carezzevoli * Qualco5:1 di neviano. dice- so 1m~ed10t~mente, e n,e!la via.me la com.prensione. /io della curiosità. appagata. ondular di colli e campagne. vamo, e m questo romanzo qt~ale SI ~a 1.t ~Onlatto ~•~ a- M ario Apollonia ha rifiuca- E se di nuovo possiamo .ri- cammei di arte rarefatta net- di Lo1•e11,zo Sìca,•i meridionale e. ci si passi la ;~ 1 ~odi~~~ 0 In.t;::t~i c~a:if~~tt~ to da tempo la monografia legge:e ~gine ~onsolan!i n!I- '? stupor.e ~he _non se~p~e p~rola, meridi~nalista. Lo , ~ . m saggistica, queUa. che isola in la tnlogtO. mo~rnara dt Rie- I autore e r.1usetto a~ iscn- (Per concessione dell'Ed.. La argentee cime degli ulivi, dle- eran frattanto trincerati, chlu- ra Candida, oveva dato fondo. a~eva !1°1:f:to Pietro Pan~ra- all umano facendOSI uo O solitaria roccaforle l'artista card~ B~cchelh, qu~te ~pe- vere nel. /lmr della. vita, nel Prora, pubbllchiamo una pa- tro la baracce dl Candida. che aendosi dentro a chiave. E uno dietro l'altro, a numerosi Zl. _aliuscita della pnm_a nel!~ Parola, la. . presenza di un mondo iperuranio, de- n giacciono nel dimentica- dipana.rst fresco e spontaneo gina del romanzo di Loren- già la notura era tuua desta. mentre gli uni rompevano ~i blc.chieri d1 vino: ...per rl!aral echz1one, quando. a propos1- dell tdea nel s':'mbale. Not~ libandon e con esasperazione toio, cr011aca dispersa della del ricordo. Ma. ancora una zo Sicari. a.mbientato in Ca- Voci umane, talune ancora qua, e gli altri di là tutto ciò - and'ava dicendo dopo cla- to della grande e vecchia per .aHro il Vigolo che c,11di gusto ver.si O periodi, qua- fortuna di un genere lettera- volta non vorremmo perder labria. di prossima pubbli- sonnolente, s'intrecciavano allo che capitava loro sottomano. e se~ bicchiere che mandova casa dei De Risio a Guar– ra.pporto di q~1esta po~s1a si dolcezze i nenarrabili df- rio sempre affascinante. df vista. Ma per Mario Apol- cazi~ne, con i~trodu:zione di scalpitio e ogli sb~fl delle ca- all_ri ancor~ si davano a. pie- giu - del tempo perduto ... dialliera tra le cui mura si con. l',ldea. non _e ~11.ello.iii~- schiuse solo ai palati più raf- Il ri~ultato, alla prima let- Ionio volev~ dlr~ 1 evidente- Marmo More t ti). ~:1~:}~r: 1 ~~io~~(~ 1;a3~r:a1~ ~:~!~co~a~~1 1o !~! 1r~t:::,e~~~ ~.!n~ft~~i°e n~C::~/r~i svol~e. in gran parte. la v!– bohst1~0 ~~ cm I idea. e g,d /inatamente provveduti. Né tura. e veramente. s~~ncer- ~ent~, partire. g1a. certo del L'albo era spuntata presto Il.ne già sveslle nei pollai, ai davanti all'uscio. senza pensar- punto che Cand.ida s'era an- cenda de:I ro~anzo. e.gli ri– data e pia jissara. e, ri~evuta ha chiuso l'orizzonte del poe- tante. ché resta d1f/1cile al 11s~h10 e deg.h eue?tuali er- quella mattina dl giovedì, sot- grugniti famelici delle scrofe e c1 su neppure un momento. con che peritala d'intervenire nel- cordava ti cucm~ne. d1 Fr_at– quole oggetto - e l art1s!a. la lta. in formul.e brevi e care al- Lettore comune, pronto ad av- ron, sottrarsi cosc1entemen- t.o un cielo implacabilmente dei maiali, al tintinnio delle una Poderosa spallata era riu- le sue !accende. consigliandolo ta delle Confessioni. Jovme ricopre di una veste sens1b~le, la. memoria. come pronte al via re una sua lettura. per sva- te ad un gioco troppo aperto lontano e azzurro. Il sole non campanelle sospese eJ collo setto ad aprirsi une breccia: e o non bere più « perchè non era un uomo troppo colto e d~ u~ em~le~a .. Il cammino /acile rammemorare. cosi di- ?o, il senti~si .costretto ad u~ della. memoria, . ""!' tempo era ancora nato laggiù, sulle delle capre, ~ialle turgide ma~- allungate le .mani aveva avuto voleva vederlo cascar. so~to il provvisto di spirito critico di Holderhn e l opposto: non ,sperse ed imprecise. Egli ha unpegno d amma, e trovarst stesso che non c, st può .sot- ========== l;melle, che girando di strada m la fortuna d1 ag~uantar per il tavole;> )I, pure ,non nusc1va a per non avvertire, una sif- va ~a~l'idea data alla form~ invece chiamato L'autore sin- d! fronte ad un'ope:a cosi trarre. Ec.co a!lora la scelt~ I o Il eseo ~trl~: !~b!ì'::: ! 1 l 1 i::: ~e~i~~ ~~ont.r~frl~uo1i:~ st ;~~~gia: :~';1aJi d~u:a I ~futt: 0 o%°; ~h! !~tta analogia. E senza dub- s~n!1b1le, ~1a la forma sen gola a partecipare della vita daversa dat ~o.lito, cosi turpi- delte test_1m~ni~nz~. e tra t la~gio. all'uscio dal didentro con tutto ora l o possede va. impedendo- b10, anche non attenendosi a s1b1le <_e I ele.mento. verbale, dei molti, dove la sua parola da di propositi che spesso so- d~~entt 1tal!a.m ed. au- Erano Je sei quando .a ~ue- u corpo, allo scopo di aumen- gli di gusto.re appieno il pia- un. ve~o e JJ:roprio modello. semant«:o) viene neon.dalla. si distingue appunto perché lamcnle a lettura. completa, o striaci, preferire anzituttb sti rumori seiul anche lo sfer- tarne la resistenza, s·era tro- cere della ria cquistata libertà egli s1 è scientemente ser- alie radici religiose e uni- cosi definitivamente diversa solo qua. e là, si denunciano quella relazione del rappre- (Continua da paJ. I) ragliare della carrozza del por- valo a un tratto con una spalla Non era la prima volta che vito di quell'ispirazione sia versali della sua forza crea- dalle altre che le si accosta.- e costringono a ricominciare sentante del governo prus.sla- . tale~tere che, dovend~i recare fuori del varco aoerto dall'er- Gianni ~ usciva ~ co~egio-. pur lontana. ma lo ha fatto twa, aUe condizioni origina- no nel viaggio del tempo. tutto d'accapo. no il quale, appunto percht!: nese. staccata da una mi- ogn! matUna alla stazione ft;r- culeo sterratore. come diceva Can?ida ~endo tenendo presente la realta rie in .cu~ idea e parola na- Non si può inoUre, egli pro- E qu~l raccontare ~er .in- presente i_nve.ste di o.sser~a: niatura cinese.. . . ~ov~~~~ :n:~:~~teso~fa ~ 1 ~~ .. c~roAh~ ..~na~ent:id~ 1 Jf~~~ :l,ma~=d~JiJL 01ciie~~/~: merid!on~le che gli t~an- scono in.s!em~. . - pone, dire di ogni autore se terme~,, :on u~ variar im- tore, pe: tl momento spanio - - Ora, . arr~vo. "G Itaha del mare). per prelevare Ja po- con ~ gh.lgno fe~o<:.e.e stava vocava in lui una scrollata del- dava il ricordo e la cosc1en- 1! saggio s1 chiude /ace~ non leggendolo con l'ausilio pro~ 1~0 dt s~coh, c~n ttn i_nu- na.to, p1d s~ttraepa. la ~ro d?PO un v1agg10 ni. ~rma. sta. taceva pure servizio d1 per abbassar la mazzuola del le sue spalle pod.erose. Anzi za del suo popolo, la realta do circolo. ~~n quanto d~lt· degli altri che gli sono acco- t~r g101.os~ dt _lt.'-ogh1, a ·prima ~1 aa n:iem ona .. alla. pa.ss1one n!a,, dove. a Monaco dt Ba- tars porto p er passeggerL. Ma suo pugno sulla groppa di Ter- quella era la ~erza o la 9uar- presen_te _e viva dalla sua neato all'1niz10, vale a dire stati, poeti accanto a poeti, vista mp msttf1cato, no~ è 1~ med1a.ta, g1a n?" t~asce~ vtera,, ha!1110 . . rappre~en~ato nel passe.re accanto a Gianni mzzi, allorchè echeggiò Jo ta volta, non ncqrdeva piu ~e- Guardialfiera. Don Matteo e con La differenza tra la con~ (vedi ad esempio la preferen- certo u-na. raccomonda.z1one g ~1e va per raccogher~ i dah un po dei -i_niei. lavo,:t .. L an- e a Rocco, questi nota~ono che strillo d'una donna che diceva: ne..Però. ~ onor ~el vero, chiu. il colonnello De Risio sono cezione di Hegel e quella di za dell'Apollonio neU'indivi- alla lettura. d1 una c-ronaca la più. vasta no scorso siamo stati rn In- la vettura era vuota. ness~ - Hal'}no spaccato ,la testa a so m quei collegi non e1:3 mat due suoi personaggi profon– Hèilderlin, ambedu~ forma- duare l'apporto critico so- Resta dunque d~ . v_edere possibi le, q uanto per inten- ghHterra: agli. inglesi d'oggi, ~~ss~g~f6: ~ue{1 g~~o nl~ta; i~~u c:n~! 1105a:;~~P 1 ~ 0 u!~t~ ~1:!ftr:e~ei mi~~~:P~· :se~ damente. le~ati a quella tesi neUo ste!so clima. _cul- prattutto tramile la poesia non solo della va.~td1ta. .de~ d~re, qua.nl~ per annota~e di del t~atr? francese mo<f:er- barbuto dl Nicola, l'autome- E il pug~o digGi~ni.g q~clla simo. Sciocchezze per un uomo realtà: il primo e il prete turale ,da cm si genero -la del Carducci, pitl che daUe metodo, ma se le mten.z1on1- cias~uno de , . cont~de-nti la. 110. ptacciono solo A ,10utUt, d·onte sedu to a cassetta. em più volte. si fermò a mezz'aria come lui. rotto a tutte le pri- povero del Mezzogiorno ita– nuova. intuizione poetica del di lui pagfne critiche) e spe- si. sono realizzat~. P~rt«:olare di.spos1ztone d'a- BeckeDt e ~onesco! . . ,curo d.el solito. Era bastato quel grido per vazioni e ~ tutti i disagi. D'al- liana . .::on. t~tte le sue virtit mondo· df Hegel che la fa cialmente al momento ·con- Del primo nu pare che ntmo. - Ormai anche 111 Italia Inrath a Rocco Longone e rar tornare In sè e poco dopo tronde. lui era stato sempre e con tuth I suoi difetti ma deviar~ sul terreno dell'as- elusivo, lasciando all'autore tutta. la parte' precedente ten- Ecco anc~ra quell'irrom- sei un autore cono~ciulo. E allo sterral?re quella raccen- alle loro case, quélla turba sca- in<:"9p~ce di vere e proprie veramente interprete della soluto idealismo, di Héild~r- stesso di, testimoniarsi, ché da ad una sua giu.stijicazio- pere v.e rso t!. catalogo delle ora che cosa stai prepa- ~~n d::,~aa~~ 1~t~urg1./e~ ~~~ti;~~ tenata: e ciò dimostra a su!fl- f 1 ~~~~~~{v;;~~ d,"Jj~~~c a~1: cristiana pietà. del pcpolo. lin che la fa scorrere,. leg1t- ogni nostra parola sarebbe ne, non solo, ma anche ad un memor.te ~toriche con '!L~ rando? . . . tevo finire a quel modo. Coa- clenza ~he quel tu.multo ere ma era semplice buono enche della sua parsimonia. della t_imanumte e -neces.sariame~- be\\ ~i1l potl,eta di,J2ue:ll(l che sinc~o l'\lU.Siasmo v;rso qµe- voLo nta. d, operoso dommto - Usc11a fra poco Il se- diuvati validamente dal Cuc- s~ato piu un atto d~: arrerma- se l'apparenza d·orso ringhio sua pazienza il secondo è fe. iu ~uello di uno assolu"!- egli ha ritr_ovato. . . st(I Jortrld.' moderna- del 1ro- c_PitL in hi della. sc~enza, e~~ cond~- volume . d.el_ mio co, ch'era corso d_iporta in poi - ~~ou: dfipc~!if~~•c~tt~heor~~in=~ so. convalidata dai baffi spio= l'intellettuale' gen~~oso e nel ta poetica. Ne è cosi nata. una cntica manzo che non è det tutto !l C?ntenta dell~ cause, Pt.lLe Th.e0:tre • pe~ t t1µ1 della ta come uno ~01attolo, aveyan sto di ribellione contro l'auto- ventl ~ \ll'}G grinta truce, sem~ tempo stesso disincantato. RENATO l\UJCCl apparente mente di.spersiva. nuova se molta parte della m la della sto:10,. eh~ regt· e GaHunard •, 1 1 quale com- data la sveglia. quel .ma,tttno, rità locale e il riconosciuto. pre sena. m,gannasse nel guar- pronto a oUrire ai giovani ----------1ricca di inci.si, di variazioni, Letteratura. americana vi si è st~a le comun1caz1on1 d'ob_- prenderò i. nuovi. lavori. qua- a tutto Il paese: commc1ando indiscusso potere dei Calaffio. darle;>o nell ud1.rlo parlare. Eta l'insegnamento della sua cut- e I • mblem ma che appunto in questa vi- compiaciuta, e se i più validi b~tgo •. La cand~la. vale~a d si tutti. rappresentati a Pa- daflli operai c:\ 0 e;t~~u~cl~- Però alcune teste eran già rot- ~~~a ·:u;1o si. ~~a ~a- tura e della sue esperienza 0ftC0rs0 p~ ,e i vacità di apporti, in questa :omanzieri nostrani vi hanno gioco. Co.n L'.ansia. del nnno: rigi: e Tueur sans ga~es >, e~rat~ :cvJ;a;rughiera. Ed or; te (quell!3 di .don Ci~illo . e va terribilm~ts:.i'~~r ,elstin:;, ma ormai incapace, forse pe; delle celebranon1 del1961 Ticchezza di presenze attorno impegnato da. tempo le pro- ra.t~re ~~tl intento/· modu e Le nouveau locata1re>, alcune :entinaia di persone. que~la ndun la1uti3;te di r.er- lo s[ruttamento del .. signori sfiducia negli uomini e nella . 1 e Il t pe le celeoraz:lom a.l poeto chiede di essere prie energie. F'orse la novità ar uog 1 con te"!1 ni e pre- e L'Impromptu de l'Alma•· discese per i brevi tornanti ~:~aia lnqur:idou am:u!~ m ~r: padroni.. specie quello mo- vita. di uscire dall"isolamen– d(': Ceon~en"a:io d~ll'Unftà d'Italla I letta. . sta ne.Ll'aver sostituito ad una .!enze, ~he a c~uad~re ne~ e Le tableau >. ~ i.n piU. ~li della -strada !"Omunale _:he, calo: èon molta Paura e b~ scheratc;> d"ipocris!a Ma: da to, di concretare le sue idee chi' a\·ranno luo10 a Torino nel Storia dunque della poesia. tematica moderna la. prese-n- bre_ve, "''. 0 del giorni nume sketch: e Le ma1tre >. e La- sboccan~ o ~ul _po nte della ~ ~u- di poco conto): e più rotti del- buon ~unt~, dall anima inge- nell'azione. l\Ia la coppia pa– COl"IO dell'anno 1961, Invita gli che non rinuncia. ad alcuna za della storia, il che, come rati l attim? fugg_ente! con la venir est dans roeufs •· e La mara. si riuni.ve alla p~vm- le teste 'lpparvcro poi grim- nua dt tanc.iul~o. inso:&~.a so- tet·ca d 1 · ell ~;1d!,~ 1 ~::f~~~ 1 d~ :1!a1!f;,~re v~~ formulazione dei generl lette- ognun vede, non è certo di preoccupazi?ne d~ chi a nul- jeune fille à marier >. Tutti f 1fle, .a b~~~ 0 ° :~~Ìti~,~~ 0 ri pianti delle mecchine .. te tri- :Tr1::;° linsu~lfesa .d~ Pl!J de: di I Piet:o ~m~~~~~ttaa un marehio. che dovrà co?trad- rari, all~ manier~ ?"'ande .~o- pes?,. a~zi mi pare acqulsto la -vuol rn~unciare perc~i i miei dieci libri. che seri- ~o~toli che conducevano ::.l!e vclle .. 1 ~àsserl .. le :eti per ! compogni. per i~~ ea~~~ uniti dapprima da un inqu~ ::~~rru~s~tt! p1:tr;;l~~ 1 /:S !· 1 ~e .all'incanto hnco, .~Il 1~- voh~1sn~.. . . ~~i~~i'ss~om:d '"!~gn~::io 4 ~ 0 ~ verò da oggi. in poi, verra~ bara~he .del ca!ltiere, dopo po. ~~~~ire~i ec /ef~~JssJf'~~t~~i:!: dato tutto, anche la libertà e to e sempre incerto legame. Comltfto: questo dovrà com- vettava. feroce ~ ai.I ironia Ptu di//~ctle .sara dtre ,del • 1 ri rio soompati da e GaHt- co ptu. dt ~ezz ora si trovaron con danni rilevanti. Da quale af!che . .la vita. se occorn:va Poi persi insieme nel caos prendere la dicitura: • centena µungente, perche c1asc-una .secondo. cioè d1 quanto tau- mento, fa parte del a st0 a., mard »: e un contratto che tuth drnonz1 al gra!1 baraccone ma.no era partito Il sasso che Gianni era cosl fatto .Taghato della guerra civile dopo eh rio dell'Unità d'Italia - Torinc, forma testimonia t'acquisto di tore abbia. trasformato Lapro- ecco l Autore cre~re iL pro: mi hanno fatto sin dal- che. faceva da .urnf-: 10 e da dc- avev a prodotto l'emmaccatura cosl. tutt.'? d'un. P€:zzo. dalla Pietro è costretto ad arru:.. ~~I ~of:rt.eS:~P:-!~rod;c~~ 1~. 1~ una ve_rità cu! no": si pu~ blem.atica. _ht~ziate in concrefa ~;~~H r~";,~~::ci:C~~a":as~~~ga~l'inizio... . ~~~~'va~~v~'ì[ 1 ua~~f;fi~pJ 1~~~ s~ll• osso parlt;ta?le de~trc del ~::U~~ ~m~~eu~~:~v~o~~~ larsi nella banda del Ser– :;:t:i~:ast~~~lr~,~~~, ufn c~r: :i:o:n~i 0 ~:v~h~n;:~~~:\iS!/- re~dp:[!'! 11 iea~tazione è cer- re l'evento singolo, l'attep- .~ Parigi .è sempre Pari: e accl~liat.o, con a~a~to Pe- ft~~~e rf~~tf~~-e ~{~'cJ~iflii~; pur se Can?ida. della quale era gentello .. ~uandu nei ~ ae.si ti •co O tg·nale e sintetico il te- 1 . • . , hé . . t t II d' 'd l ._ giamento dell'individuo la g1. come direbbe uno dei trantont e era glè C1cc11lcCa- ancora risultò il compito del da tempo innamorato, seguita- del Molise sono passah m m~· dell~ ~elebrazionl, , i.sa aL Vico pere st .riJ?e a o q":e. a.. t 11 ~rre e pa.gt passione dei hì. E se id do- tuoi personaggi. Ma dimmi: larno. In ~ivlso: e dietro a .lui. indagini per assodare le re- v~ a respingerlo. e _a f~r finte. u_n !ampa -zii uomini della Questo <'inblema comparirà su t_m<:anto delle. merav,gho.s_e ne. di muitare !autore. com e cumentazìonepsi re.senta rie- il vecchio lonescu non dà più p~Ul~1 an~ora. Ter"!zz1. e sponsobilltà di o~uno. Del re- d1 no~ ac-corgem d1 lui :e gli nvoluzione: è questa la parte :uni gli 513mpatl del comitato /1onture delle idee fantast~- qua~u~o garbata.mentf'. ha . 1? . qualche volta un po· di fn- 1 sum a•u~anti. Don C 1 cc 1llo i::to quella c>ra stata una vera altri. m paese. non lo apprez- avventurosa del romanz dnlla carta da 1~\lçrç, :1g11 opu- che. riaccosta la puntuaLe n- cons1ahato, a sceghere cto che e, c~m«> ~on~•· e.sattc net t'd' 1 • I 7 aveva previsto la ser? avanti e propria sollevazione di po- zassero, per quel che valeva. sono le sue pag· .. o. 5COIIdi propaganda. di manl!e- costruzione muratoriana e è più vivo da quanto e rima- parllcolart studiati con la cu- s I lO Q nUO\·O onesco. che auelraffare non s1 poteva polo· e uando s· di e I per via di quelle continue . me._PIU moss~ st: murt~·1 co~eb un,otjlldef~J~: l'impet del Carducci ir;om- sto tuttora lettera morta. Ma ra. che già fu cara. a! Man.- - C~me. sarebbe ... ? considerert: concluso nonostan- è d~ttn ~tto: chè1 po~otJ>ofosi~ ..sc~patelle da collegialr im. e ariolse. tra le pm ~elle d1 1itUf1co e e ccc raz, n o zoni romanziere e dramma- - M1 spiego: qualche ma- te u suo discorso E non avev~ nonim" di - mass a n 'd pemtente.. una etteratura statica al- ------------------------------- curgo, egli 1 lon si dimentica. )alingua ti accusa di aver quai.I dorn;alto per prel?ara~1 amorfa. ui a. LORENZO SICARI l'estremo _come la nostra. Lamacchina e la penna (Continua da pa,. I) certo non è stato °'7critto: « ... e anch'io, che nella noue abito solo, - anch'io, di ;~~~~d~t~:~~~:dn°a ~n ~ ~n~ bi:~~a n~~rid mia mente apro una vela - timida nella t~nebra e• il pennino - strusciando che mi scri~chiola, anch'io scrivo - e riscriv~ in silenzio e a lungo il pianlo - che mi bagna La mente ... Quantunque. Cosine cosi ingegnose (sa– renno certamente ingegnose), mica le ri– chiede più il mercato internazionale, che ha In primo luogo !eme d'idee, e non di csoffi,. Senza contare che la penna finisce sempre col !arei innamorare narcisslstica– rrN.mte della nostra scrittura (diciamo pure d'oggi ame veder t.roppo specchiati i propri cosi senza dire che Invece nessun uomo ditef.ti) , quando precisamente:: opposto è il p rimo servizio che la macchineltéi ci !a, pronta tjn daJla prima stesura a mostrarci subito. abolito il fascino pericoloso del– l'autografo, le parole già nude e crude crm'esse ,appariranno e saranno nella loro realtà tipografica: e cioè private d'ogni nimbo che non sia quello (contro il quale nulle può le linotype) lasciato intatto dalle nostre, buone o cattive che siano, « fa– coltà autocritiche>), Ma v'hia di più, dicevano una \'Olta i Legali. Un altro servizio forse più utile ancora, e sempre nell'ordine della pulizia e della moralità, ci ge.sti1ce la macchinetta da se-rivere, non appena la pioggia delle dieci dit,a sui tasti, facendosi troppo precipite o affollata, si tramuta in una ,grandine fitta (rovinosa sempre, come ognun sa), sotto il cui martellio lei - la nostra meccanica ancella, pur tanto più veloce della penna nel seguire il ritmo degli estri - incro– da di botto le quarantadue braccine. e suo– nando il campanellino si mette in sc10pero di protesta, per aV\'ertirci di andarci pia– n,) e di non lasciarci trasportar troppo dalla foga incontrollata dell'improvvisazione. <Juasi essa (la macchinetta) giudiziosa– mente sentisse, prima di noi, il cosiddetto (' fren dell'arte >1. Ma quante altre buone e cattve ragioni potremmo sfoderare, per mettere a con– fronto la cannuccia con la tastiera, il cul , gioioso trepestio di tasti (pulcini che bec– cano le parole: altro omaggio a Govoni). potrebbe perfino non sfigurare, come mu· sica. accanto allo scricchiolio sempre un poco solitario e rodente (ahi ahi) del pennino di acciaio. E' un fatto che quando cl sediamo allo scrittoio. e leviamo il coperchio alla mac– china, intanto proviamo un poco la me– desima emozione che, da ragazzi, prova– vamo alzando il coperchio vietato del pianoforte. Era un odore che allora ci faceva im– pc:1zzire, tanto simile per noi (chissà per , ché; odor di canfora e di panno lenci. e di polvere) a quel favoleggiato e miste– rioso ((odor di santità i,, che tanto ci struggevamo di poter almeno una volta annusare, e che per il momento ci con– tentavamo d'immaginar li, in quel sentore d'avorio e d'antico sulla muta tastiera. Povera macchinetta nostra. dove mai si.:imo andati a finire per riuscir vez– zeggiativi. Se tu hai un'aureola. è quella della gal– lina che razzola e che tutti i giorni fa l'uovo. E se tu spiri un poco di santità. è appunto quella della docile servetta che tutti i giomi ci va a far la spesa e ci pre– para il letto, senza rubarci una lira. E così eccoci passati, da Govoni, a Saba. Ma tu, sorridente macchina (e ora pas· si.1mo a Salaverria). ci guardi arguta e sorniona col I tuoi quarantadue occhiolini rotondi e letterati. e quasi a vendicarti àell'aria casereccia che ti abbiamo pre– stato. sembri dirci con tenera e diabolica sflda: "Dopotutto ,io contengo interi I pochi se~ni necessari per la nuova Divrnn ComrnPdia: basta che tu la azzecchi nel martellare i tasti secondo il necessario di– sordine. T1 par poco? Dipende tutto da te u Figuriamoci. Noi che non abbiamo mai tentato una schedina del Totocalcio. ncm· meno per contentarci d'un 12. e per un anno intero ci slamo mantenuti prudenti a San Remo. sul Rosso e sul Nero. Sa· rebbc bella che, alla nostra età, ci lascias– ~imo rapire in un'av\'lentura ancillare, per rimetterci - questo è certo - anche Ja unica penna che, nascostamente. <'i è rimasta! GIORGIO CAPRONI del passat_o <:he in ogni mo- diment~c~to il passato. la a~ nuri~/~ms~~~/;~~o~~°re!~; E c?51. fatte le sòmm~ degli __________ ,Ben J>OC:hi ~man_zi come mento puo diventare presen- tua origme .... neo-spagnol,a! ~iu~lto stavolta. nPl suo in- arresta e• le sottrazlo.ni .del~e (l[ft•TIORI MO'l[l'TI PITTORI 9uesto d1 ?o\ me c1 oil_rono le p1trchè non io si .scordt E questo cosi. da un punto tento ch'era quello di rar rin- susse~en,i _ scerce raz1oni. m ~ , ~ ~ , 11 senso. d1 _una est':-ns.1one. come cosa irrepetibile, egli di vista piuttosto extra-Jet- savire. ossia di rar tornare el- ~ 2rd 1!11h 11[im~jcOJ soltanto ---~---'---1una co~i rtcc.3 \·~netà di travalica con. lo sguardo al ter-ario... lo stato di pacifici cittadini ~a_:'ni 1 u elle d' Gf 0 ·. SCRITTORI. :\ltJSICISTl, PtT- rapporti umam e cli vicende futuro ~che e storia d'.Euro: - No affatto... Fu U.ay- quel~a g~nte cvide_ntement~ era a a~o:! :ra~ont:t~~ ~ ;tC:,:\g~~ o!~ ~:s~a:e ;!~~~ che. si _iden.tificano con la pa pur m un momento m cut mond Quen.eau. quel gra n- ruon di se - ~ sobillata dai dopo più di tre ~ettimanc. e p~lma di or~anluare una )101tra st0 na. dt 1:'nepoca. ~ guer– anc~ra s_embrava di fa,~ s~lo de scrittore J:ancese aneo- ~:~Jl~o::"o!!~o~e~~n o sr~~O~~~~ cioè al primi di agosto, lo st~r- ~:[~~m!!~rpe~~=cl~ ~c:ie~ ra.si msertsce nell~_ ,-1:a son– stona d1 un popalo, l 1taha- ra poco co11oscmto all'estero, pur preoccupoto di chiedere rator.e era di bel nuovo '.l pie- snu lmpei;~ Scriveteci ont nol':_nta della provmc.1a bor– no. attento a costruire La pro- che disse a 1 ina conferenza: rinforzi O man ror/e ~I briga- de libero: e, seduto a gambe nesso. e L'Approdo det sud•. bom~a. __ sommo\.~.:!ndone gli pria patria) che in ogni at,to 4 Ora, 1toi. dobbiamo tutti. dir-re Animali. larghe nella bettola della gnu- l,un;o Teatro Nuo,·o. 29. NaPOU,stra~1 p1u remoti. spezrcmdo fuggente già si preannuncia. diventare un po' romeni!•· M3 purtroppo \3 sua sicu- ==================== le !tla di un antico tessuto E forse, capita anche a noi, Poicltè a Parigi., cioè in Ett- rtzza si dimostrò presto in- sociale. che c~rchfa,m~ di. mette.re in ropa. da Branc.usi a Tristan ~~~dadr <;~!iedo~~a~inotr~a~~ No V ,· t a' Era proprio .;iuesta inter- luce ~ mottv1 molteplic1 ;he Tzara, da Maria Ventura a Gianni bum. Rocco Longone. pretazione del mondo meri- sollecHarono la parola nell at- Enescu. e a Elvire Popesco. Bruno Girardi e Peppe Mà- -------- dionale vasta. ricca di im· to della crea.zione, di dimen- da Mircea. Eliade a Virpit rAndo, l'autista della bonifica, previsti e di avventure. ma ticarcl di qualco1 a, di trasc u- Gheorghiu. a Cioran. a So- mentre. aiutato dalla guardia G I o VANNI G ETTO tutta tramata sulla schietta rare parte .della. pre.sen.za. vt- rana Guri{ln. e a Ionesco (il e dagli ~Itri. do~ Ciccillo ten-: autent1c1tà jella vita popo- va che a ciascuna memoria è piU recente -narratore di sue- tava d1 . convmcere . quegll lare. 1sp1rata dalle sue tra- <:1ffida,10. ~a rio Apollonto h~ cesso franco-romeno O Pori- !=ft1:!t\u~nt~al'f;{5 1 a:co~~ e d1z1oni e dalla sua cosc.ienza. mfa!tt chiamato i personaggi gi e C os~11tin Amari 11. che desiderava dir loro. 8 un cerio FOLe o PORTI NARI nell~ stesso tempo_ passata al ~a tutte. le sponde. a prender vin.se due anni fa H premio punto. da auelta turba capeg. 't"agho della stona e sugli il. p~opr10 posto dt. respon.sa- de Rivarol) si è fat1a ormai «iata d 11 llo sll."rratore. e aizzata stessi riverberi dei problemi bthta, o che esprimano ne l una vera e propria tradizio- d:nrll urli onimaleschi del Cuc- attuali. ad indicare la strada Feldzcngmeist_er Von Benedek ne in questo campo. A me. CO ~ ~alle grida degli altri. La P""o<>a de'· Ca ...ducc'l di quello che a\·rebbe do,-u- quella. societa austriaca che danno spavento soltanto gli corrymcta~n~ ~ \•olare impre- 11 .:, l 1 11 to essere la ricerca della della. propria nobi!là di. c~sa- argornenH extra-artistici, co- ~~~:\a!~igi~r;~·uie;:,J:~ 1e, e • ~al~ d~ una nuo\·a narra- to e della propria. missione me ho già detto. In quanto _ Basta. cristo. coi discorsi a t con f em poTa nei hva Hahana. E non piccolo n.et mond~ non ave:a plù :t agli altri argomenti... siamo e le chiacchiere. Fuori di que- merito dello Jovine è stato t1v~ co.sc1enza. o e e m .t.- tutti occidenOOli! sto paese! Vio quel pezzo di • . • quello di inte ret r torio ':manuele_(una deUe pm - E ora che cosa pensi di ru,imalc di _Tcrraz_zi,o lo scor- 67 autori, 600 pagine L 1 600 r . d I rp 1· e un splendide raffigurazioni deL . . . . hchlnmo vivo. C1 ha sempre • • mguag~io e ~opo o senza romanzo) individui l'esser suo frf: ? dopo 11 viaggio '" trattati come _bestie. Bastardo. . . . . . c~dere in un lezioso dialetta- personale, di una sua caparbia. a Ul· . ... 1 cornuto, mang1apolenta! Da molti anni non SI stampa m Italia una rac- hsmo. come spesso è acca- volontà individuale pur flel -~ Do.po rapolt e Jòire1lze., - Piano. un m_omen!o: c~i colta che, con criterio critico di scelta dia un pano- duto a tanto successivo "Qeo– ~om!~to In cui accettava di ;~~:~::i/~;n r~:,a d~ ~~1~~ ~~~ :::a v~~~ ~:n~~r ~~d;os~:tr,,~ rama sufficientemente completo e' comprensivo realismo. tdenti/1ca;ia C?ji quel~a de~ 11iente parigino, meritato ,i:iodo.sca devo sL!dare un con- della nostra prosa (per contro numerose sono le FERDINAì'\"00 VIRDIA !:~.,:;~~s~• ~e~~t n:;s!ll: ~f- spero. hl!i_11c. ritorn~rò al .~a- ~i~n~s~~~ta~~e~:r~~~~oe 1 ~~iet~; antologie di poeti). scopra t'lnutil massacro di vo~o. 1 L era atomica C IIJ- lasclatelo 8 me. lo co~cerò io Colmare una lacuna. dunque, parve agli Autori Premio giornalistico quel giorno e dt sempre che ca a.. . per le fe st e. in d ietro, ~!CO. Ec;- la prima ragione giustificante il loro lavoro antolo- << G'1acomo Pucc·,n·, )) è la guerra. Cosi, Eugene lonesco a comi! - Era le voce d1 ~lanm, . . . . . . . . L'amore del tutto che li ha Roma: che è poi la storia lo sterratore .. che s'ud1v_a su g1co, che vorrebbe perc10 !nd1r~z~ars1a un pubblico La Giunta esecnih,a del Co– trascelti a ritornar -vivi, anche veramente paradossale di ~~u: ~~ 1~!~r:l. •~ C~~nadoJ: la;~ vasto e etereog~neo con 1 amb1z1one minima di in- •mtato nazionale per le on0:– .sP li ha. fulminati nell'attimo una avve ntura non s~l? t~a- miti era quasi giunto ,ricfno forma1~]0 ~ aggiornarlo sullo stato della moderna ~a~:e,~d~~~: 0 'n° r!' 1 ~~!~~· ~ c; 1 1 breve. Semmai, denunceremo t:a!e, la qua.le ormai mvm- alla porta del bamccone in cui. prosa italiana. ha stabilito d1 bandi~ un !n: che muovendo altra via, che c1b1lmente s1 e spande dap- premuti da ogni parte. si eran L l h l d. . . corso g:ornalistlco d1 1mport.an- quella marini.stico det su.sci- pertutto. attraverso il cana- rltugiatl don Ciccillo e gli al- e. no e a.n vo u.to .' propos_1tonmanere nel- t:? nazionale per. 1 nucllor:i ar- 1ar stupore, cioè proprio da le p~ri~ino: c;;on ~uei. suoi ~~~t pronti barricarcii-1 Famb1to della semph~e m~ormaz10ne storica e, in ~co 1 !Ji~ 1d~~ 1 ~ ! 1 ;:;;:i~\.~~~ qu.el comu~e centro ispiratore ~echi v1va_c1. m_ cu.1 brillano _ roNo Glann . qualche caso, della sp1egaz1one verbale, escludendo contribuscano a illuminare 1a gia .so pra illu strato, speuo la ' pa~adoss1 tutti d1 un tem: quel boi~ me la \~~ei~~·~~~ ogni giudizio estetico: gli Autori non hanno voluto ~!l'd~~n~~tls~~!:c?s~~a iia'ti!~:n: pagma ca.de allo stesso modo po . on meno. assurdo dei di sangue! - disse Rocco Lon- soffocar la pagina ma lasci l l tt . lt a sottolineare gli aspetti carat in un fram mentismo barocco suoi. pe_rsonag~1, lonesco par- gonc al!err:mdolo per un bra<-. . . are a e ore ogm a .ro ltertstlcl della sua figura da uo: 0 dannunziano, non sempre te, mv1tandoc1 alla • Comé- clo e tentando di trattenerlo commento a1 testi, secondo una buona e antica mo. t premi posti tn palio sono di buon gusto die Fra?ça.ise >. dove ~r le con tutt'e due le mani. . usanza. ~:.tto: ~J>J~m~I diso S: 1111 m 1 \~ Otremo ancora che l'Autore gen~ra~1on1 future I suoi In- Ma. Gianni riusci a svwco- teno di 150 mila e Il quarte;; di non ha voluto rinunciare a VOTI diventeranno forse. rra larsi ,e, sbu(Can<_lo com~ unto- e Ed' • G B p ET 100 mila Gli articoli donanno neSSlln-0 delle tecnid1e lette- poco, veramente classici! ro Inferocito. SI slanciò verso asa 1tr1ce • • R IN I riervenlre alla sede del Comi- rarie che gli si:orrevano facili ANGELO l\10RRETTA ~~st!:°r~am~!! 1 \a~:f:.cc:ue?tiv!i Via Vassalli Eandi 26 TORINO ,~toL:~~- 1 ~3on;~f;~ci:nru:~!~! 1 il 15 aeosto 1958.

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