la Fiera Letteraria - XIII - n. 16 - 20 aprile 1958

Pag. o lastro e tutto avvolto di rampicanti. • 11 c1m1tcro cinese! •• e– sclamò lnge ... Non mi ri– cordavo che fosse qui. Ep– pure ieri sera avrei dovuto notarlo•· " Era troppo b_uio•• rispo– si e poi agg1uns1: "010 mio. eh'? cosa ~tra– na. Sarebbe bello visitarlo•. • Vi piacerebbe?... Ma badate, faremo tardi i>. Pareva riluttante e non osai insistere. Ma vidi che lei stessa, dopo un'ultima esitazione, s'era decisa a frenare. E scendendo dalla automobile io distinsi delle piccole lapidi tutte uguali, disposte simmetricamente ai due lati del sentiero in mo– do da.comporre una raggie– ra grigiastra - del grigio muscoso della pietra vec– chia - appena appena in risalto sul verde tenero del terreno, e sulla destra un uomo. un vecchio cinese mi– nuscolo e curvo, con addos– so una casacca da operaio, intento a innaffiare I tuli– pani, ma con tale lentezza, e in atteggiamento così pa– cato, che si sarebbe potuto supporre che fosse affatto immobile, se non fosse stato pel continuo variare del ventaglio dell'acqua che sol– levata da una J?Ompa rica– scava iridandosi. Non si mosse neppure quando varcammo il can– celletto di legno e comin– ciammo ad avanzare sull'er– ba innaffiata di fresco, io con ancora nelle orecchie lo 5tordimento prodottomi dal ronzio del motore e in pa- ;~e~~mda0uain~}~!dà~glie id~~= grammi scolpiti sulle lapidi, sinilli a strani fiori cresciu– ti. sulla pietra e in parte già ricoperti d'un sottile strato di muschio umido, screziato di sole. Non c'era traccia di tumuli, non c'era nulla di funebre sul tabernacolo o sulle lapidi, e neanche nel– la lanterna che ardeva ai piedi del tabernacolo. E co– sì compatto era il silenzio, e così arioso e sereno nella sua purezza domenicale, da rendermi a un tratto inve– rosimile il pensiero della morte o qualsiasi altro sen– timento connesso a questa idea. E tale stato d'animo ~~ s!1i;c:;:u: ~~i~~~~~~ colo, sul crinale dell'altura: di li si scorgeva il mare, o meglio, il confine tra cielo e mare assomigliante a una linea tra luce e luce; ver:;o sud la pianura digradava sfumando entro un velo ìu– stro di caliJine: sicché las– sù, tra il b1ancore dei tuli– pani, si aveva come l'im– pressione d'essere sospesi tra due cieli; e che compas– sione o tristezza o smarri- lui mi rispondesse: "Altro– ve? E perché? 11(e lo diS!'.C con un tono che potc\'a si– gnificare tanto" E do,•c altro potrei andare? ., quanto .. Vi pare possibile che po– trei andare altrove? • ,. 1c, avevo già avvertito quanto fosse insulsa la mia doman– da, e che cosa invece doves– sero significare, per un uo– mo solo e sradicato, sbattu– to a tale distanza dalla sua terra e fors anche Clai ri– cordi d'una giovinezza trop– po lontana perché nel suo animo ne durassero vivi gli affetti, quel breve recinto verde incornkiato di fiori che era bastato da solo a radicarlo a un'altra terra e a fargliela amare; o per lo meno a sostituire ai suoi ri– cordi e a1 suoi affetti. piut– tosto che altri affetti, quel senso d1 devozione fraterna ai simboli della morte, che è antico e irrazionale quanto l'uomo e che tanto ci avvi– cina, rendendoci cosi mitc- Pue;\~art~~e5;~t~a1~ia~i;!i~ te veniamo o qualsiasi lin– gua parliamo o qualsiasi cosa abbiano fatto gli altri per dividerci. Questo alme– no stavo provando io stesso in quel momento con una forza e un trasporto a me sconosciuti. Il vecchio frattanto s'era messa una mano nella tasca della sua casacca e s'osti– nava a frugarvi dentro. Ed io. pensando che cercasse le sigarette, tirai fuori istin– tivamente il mio pacchetto e glielo porsi. Lo osservò, poi sorrise e mi fece cenno che non fumava. • Delle sigarette belghe•, disse invece. " Siete belgi? •· • Per l'appunto•, risposi involontariamente, e avver– tendo subito, a quella men– zogna. un moto violento di pudore. • Conoscete il Bel– gio?•· e Ci sono stato. E' là che sono stato durante !a prima guerra mondiale. E anche questi sono morti quasi tutti sul fronte belga. Scavavamo le trincee. Ci avevano assol– dati pei lavori di retrovia, e poi invece ci portarono a scavare le trincee ... Oh, ma non sono tutti qui•. sog– giunse notando che i miei occhi s'erano spostati e an– davano come esaminando a una a una Je lapidi. • Molti, dopo la iuerra, non li ab– biamo piu ritrovati._ Che. vo_– lete: cadevano pr1gionier1, e i tedeschi li fucilavano come irregolari •· In quel momento udii un fruscio alle mie spalle e mi voltai; e vidi che lnge si era falla innanzi e guarda– va in viso il vecchio: 11 Tutti? li, domandò con una voce che non era la sua. ,, Tutti? Non so. La mag– gior parte, certo )1. <( E suppongo che li odia– te. per questo: non è \•ero?,,. Per qualche istante l'altro restò perplesso, quasi che per la prima volta stesse riflettendo a una cosa del ~enere, e fosse sorpreso di dovervi riflettere. 11 Oh. no >1. disse alla fine. "Non credo. In fondo. era la guerra. che volete. E poi, anche di loro ne ho visto morire tanti u. Nell'udire quelle parole io mi vollai di nuovo verso lnge e m'accorsi che negli occhi aveva un velo di la– grime e che ormai bastava un nulla perché s'incrinasse come un cri sta Ilo. t( Andiamo, Inge )!, dissi intenerito, 11 andiamo via. s'è fatto tardi >1. Piangeva già mentre scen– devano runa a fianco della altra lungo il sentiero. Pian– geva ancora quando fummo nuovamente nel!' interno dell'auto: a capo chino, sommessamente. tentando invano di mettere in moto il motore. « M& che hai, insomma? Che ti .succede? )1. dissi pas– sando il braccio attorno alle spalle. 1, Tutti questi morti n. balbettò. t( tutti questi mor– ti... n. ,, Coraggio. su, coraggio 11, dissi io stupito e felice di saperlo dire, mentre conti– nuavo ad attirarla pian piano verso il mio petto. n Si ,,. mormorò. 11 si 1>.E dovettero essere così conso– lanti per lei quelle parole. Che quando io le sollevai il mento per baciarla. chiu– se gli occhi e s'abbandonò. e le sue labbra. dolcissime e rerme. si serrarono contro LE LA FIERA LETTERARIA \IOSTRE D'ARTE * IN ITALIA II premio del Fiorino * A giudicare eia questa mostra, dovremmo amrnel– trrc che !"odierna pittura italiana, nelle sue varie tendenze~ attraversa ~111 periodo di «recessione» * ,U Gll:SEl>f>E SCIOllrl'IXO Nel prc!-enrnrc il IX Pre- fo.rmula, il maggior merito ancoraggio guttusiano in mio del Fiorino Piero San. va dato a Colacicch\. Per~ Paeae. . Domenica 20 aprile 1%8 i\lino l\laC('arl: Signore (i\loslra del rlorlno) ti scrive che, in ~1ove ani:i,i di è il colmo, su venti mv1tall Boe.cacci. con quei visi in– vita. e!-so "ha accolto pitto- (tutti del Centro-Sud). _tro- tont1t1 ~hç non compongono ri d·ogni tendenza. seguen- varne ben tredici toscam od e che s1 rifanno a un Bred90 do anche In ciò quella che operanti in Toscana (e se ci deformato da un? sp1:cch1? è la realtà odierna11: e ag- mettiamo la retrospettiva. a tçgola, nC?n ~1ust1f1ca 11 giun$te: 1,Abbiamo un esem- ordina.ta con criteri un po_' curriculum d1 e;u1. al catalog<? pio del modo opposto di c~sual1. d1 Bruno ~r~mant~ e _la buona opinione .c~e d1 comportarsi che non è dav- diventano quattord1c1). S1 lui ebbe ad espr1merc1 il _Va– vcro consoiante: ed è l'e- direbbe. a sfogliare il cata- inetti qualch~ anno prima sempo della Biennale di Ve- logo (un catalogo di cnttivo di lasciarci: invece alcune nezia. la quale, quest'anno, gusto, con tutta quella p~b- cose di Pregno. per es. FiOri. è stata dietro più a una mo- blicità Inserita nelle pagm~ c1;mrermano m questo auto– da che alla vera situazione del testo), che anche oggi, didatta dalia pennellata gros– noslra11. Diamo atto al San- ~o~c un tery,po. la pittura sa sf?rfalleggiant«: splendida drammatico della vita e che pure dal punto di vista gr_a- sia<;mo dei primi conta~li - ti di avere centrato uno italiana ~bbia . sua c~lla e u_n pittore <!-ut~ntico, un. ar~ dal pudore \'lene portato a fico, ha valore di garbat1s- al!c -.tanche r1petiz1om dei stato di ratto riguardante la suo maggior sviluppo m To- lista su cui siamo lieti di nascondere o per lo meno ~ simo contrappunto; Tambu- conati monotoni d·una poe– Biennale e di avere sotto- scana. Invece poi, a visitare puntare. dissimulare i suoi senllmenl_l rl con i suoi lavori fatti in Lea ~lo nuova per la pro- ~\~fi~~o J!u:t~~ 0 :i c~t~~~~\~; Jaq~~S":i:ap~e!:i~!!~d~ ~~ ~r~ ni:~~~n~~~~or~~o ic!~~lt ~=~r~p~;sl:~~f!soe ~~~e~J~~ia~ ::;:er;r~di:~~-ni di!~str~ua~: rt 1 ~W!~/rtR~~~t ncohne s~~~ni~ fiorentina; c::iratteristica de- tri più larghi elementi di che in Pac,aggio toscano ha le ridere. Dopo tante cose, aver acquistato un senso del strada ha perduto o~ni mo– terminata soprattutto da giudizio. codesta suprema- dei buoni grigi morandiani. ~pcsso sciocche. che si sono monumentale (I grattacieli) dulazione pittorica. è perve– Vagnett1 che. della mostra fu zia svanisce. Infatti se gli il che è indi.cc d'una_ finez- scritte su Rosai .. basta II pie- e di sentirsi sospinto Yerso nuto e<l un alflosciamento s1n dagli m17 ,i il fervido a- organizzatori. pur limitan- za se no n d 1 un·origmalità: colo Ricordo d1 _Maccari a un arricchimento della ta- ~encrale e. ripetendo le so– nimato1·e. Ma il difetto, an- dosi a Centro-Sud. avessero Grazz.ini. che ci delude an- dirci quak:osa d1 concreto voiozza (BrooJ:lyn). 1:te derivate impalcature, zi i difetti. per cui il «Fio- i~vitat_o tutti .i pittori !"eri- cara una volta c~l suo pi~tu- sull'a!t!sta scomp_ar~o, c~n Quasi ignorati i romani, non 11.aliberarsi del soprag– rino11 ha sempre avuto una d1or.~h sul ~1vello d~1 to: rare sempre più esteriore se~enta e 1?ropr1eta stih- hanno avuto una larga aspi- i;:iunto ossessionante verde– ari<;l ~rovincialesca e non ha scam prese~tl, allora I ve.nt1 (v. Campag~UJ) o , sporco st1ca appo~g1ata ,al m~mo- talità i napoletani (del tutto limone. De G.-egorio. anche mai rivelato o laureato nuo- s~reb~er:o d1"'.ent.at.1duem.1la. (v. Pae:u1gg10 auli Arno); cromo (come anni add1etr~ assenti pugliesi e siciliani, lui ormai prh·o d·un qual– vi arlist.i. stanno nelt'accen- S1cche il criterio selettivo, Bruno Rosai, lodevole per ha fat_to per Banlll); efTeth che pure contano artisti va- si:lsi empito creativo dipin– tuato municipalis mo della P~r parten~o da un:imposla- l'impegno . vieppi.ù 1.nteres- splendidi d_i un'in.trecci? di lidi non meno di quelli in- ge senza luce, ha i colori numerosa e non tut.ta com- zi_one precisa, per 1stra~a è sante_ a !Jbera~s1 d1 certo forme e dt colori . abb•~mo v:tati): Brancacc10, Ciardo e tonti: ed e solo un germe petente giuria e nei criteri diventato aleatono e .d1let- est~r10re toscanismo, dando- nelle due Compos1::10111_; 1ro- Notte che confermano Je lo- cd~l quale qualche cosa po– spiccatame!lle campanilistici tantesco. com.unquc privo di ci m Natura morta con ro,e nizzati con un gioco d1 om- ro note qualità· De Stefano, t:-ebbe anche nascere) n che hanno sempre presiedu- o~ni senso ~1. ~quanimità e q~alche cosa di più di una bre sono i sentimenti di Si- disegnatore est~oso e pitto- quadro dal titolo Disgelo. to agl'invil!: _i buo1~i pittori di re~ponsa~1hta. . . ~•acev~le composizione: f:'eY- g!1"ore. La par~tina co~ . le r~ neor~al.ista spesso ottimo Però Arcangeli- che d: que- non tosconi mv1tat1 quanto Il fiorentino Berti. conv1n- 1011,d una bravura e d1 un cmque opere d1 Maccan in- smo a 1en. che adesso fa 11 ,· d . 11 i b . basti per rendere ,maziona- to del possesso ò"una trova- illl!slrallyismo che, nel te~- terrompe, a nostro avviso, la Ratonc dietro -all'astrattismo ~ 1 ue pi or, um '.'· e. n~n le II il Premio; e poi giù a ta da. sten~ere. a terra an- tattvo d un .superamen~o rn monotonia di questa edizio- del più fortunato Spinosa; . 1 co~toro so :anta. e i,:ta,<, 0 non finire con i toscani. che i furbi d1 sette cotte, senso proprio alla pittura ne del •Fiorino•. Se ne ac- c A Russo che si rifà alle ,ncauto maieuta - non le mie. Quest'anno la regia della dice .di far~ 1 un•,,.astrattismo (v. ~atura morta ~on rose), CC?r~eranno i c<isiddettl giu- c~strllzioni e alle soluzioni a~re~be di che compiacersi mostra ha voluto essere un class1co11 ( .. ).. 1mpastand? no_n \a oltre un arcmoto ma- d1c1? del caro Manlio Giarrizzo, d1 r,onte alle opere che essi tantino diversa: e della nuo- sulla. tela '?olor! m_elmos1, fa1sm~. Passa.odo ad altri nomi ma con una sua resa croma- espo.ngono nella mostra fto- ì\JARIO POì\lJLIU va formula almeno come qua! 1. a !arei assiSl~re ~ .un Abbiamo lasciato fuori del- notevoli, non d fermeremo tica in Tiriolo in Paesaggio rentma. • · m.etifico fuoco che si sprig10- la schiera toscana il senese sulle variazioni spaziali di campano e in' Paesaggio. Il La nona edizione del •Fio- ----------------------------- 111 d_a un n:-iagma cat~amoso Maccari, poichè non si trat- Capogross1, d'un interesse quasi astrattista Russo, chia- rlno, è. in conclusione. as– (sara. «class!co,, 8 !1<:heil g~o- ta del solito pittore che ab- decoratico-edile; stanco ci riamo. inventa delle forme sai squallida: scelta male la n:,etrismo di .Nativi?): e m- bia .magari qualche buona sembra il gioco fintoingenuo che hanno volume e prospet- mag_.:;ioi: parte. degli. ar_tisti, t1~ola !3reccrn nel te,1.1po, qualità, ma di un artista ec- di Gentilini che in Nudo con ti\'a, articolate da accordi peggio I qu~dr1. A grndicare Figur?z,one as(rale, yeruca.- cezionali; e libero da ogni cattedrale cl dà l'impressione sapienti e a volte gu;.;to:-e di d.:. essa, btSOgne~bbe am– le etica, ecc: 1 suoi. quadri, conform1smo, del quale ogni dei nudi di caucciù, che s:i colori. Doti che, secondo noi. 1;1ettere che la p1~tura 1ta– c~t~logandos1 fra gh <~umo- O?era è una trovata (trovata rifà a forme già sue nel Bat- mancano negli spoletini Ra- hana, nelle sue vane ~enden– r1sti senZ:8, volerlo,,. S•. pu~ C?me so~getto e come solu- ti.stero ma con una cromia spi e De Gregorio, ambedue ze. attrav_er~a ~n per,~o - ess~re p1u sprovveduti d1 z1one pittorica); un -artista in cui è evidente la casuali- partiti da un echeggiamento come oggi s1 dice - d1 • re– cosi? Naturalmente il Chio- profondamente pensoso, che tà e l'arbitrarietà. mentre a;.;trattistico di moda ed ora cessione stri. al~ro f.iùrenti_no, \'<?n.1;i ha un senso sostanzialmente Ragazza con ravohno, sia pervenuti - esaurito rentu- Gll..:SEPPE SCIORTISO Ì:~i~e d~v;~ss~~oa ~~af~~~~ J ~utf~tt~::~e1t/gb~~t~~. 1 c~ ----------------------------------------- E~~~~~i 1~J~ifi~o~:.f~~~ i~ lfi~ I BI B LI o rr E e I ~ ta di consolata e alleviata mestizia. Anche Inge proba– bilmente provava qualcpsa di s.imile, perché si guarda– va mtorno con uno stupore assorto. II cinese, nel frattempo, stava venendo verso di noi, con in volto un sorriso mite e dimesso, com'è di solito ogni espressione di que!Ji della sua razza, ma senza che con questo si potesse di– re che c1 stesse guardando. E in effetti non era noi che cercava. Quando fu ai pie– di del tabernacolo, s'accoc– colò e, tratta fuori dalla ta– sca una bottiglia si mise a riempire di petrolio la lan– terna. Controllò quindi lo stoppino e infine riaccese il lume. Era ancora accoccolato al– lorché io gli andai vicino e, non tanto perché avessi ve– ramente voglia d'attaccar discorso, quanto perché m1 commuoveva quel vecchio curvo, silenzioso, çt.alla fron– te segnata di rughe minutis– sime. sbattuto chi sa in che modo cosi lontano dalla sua terra, gli domandai da quanq anni si trovasse in Francia. cOh. è molto tempo •. dis– se risollevandosi, • molto ~im~.n~;a1:.lltfir\1~:1fs~e~i avevano assoldati come au– siliari. Coolies: imbarcati a Canton e )?Orlati fino in Ffandra e più giù, verso Ar– ras. Coolies •, tornò a scan– dire, quasi a farsi meglio comprendere, con una chia– rezza ~ mi sorprese in ~~.e!i;ef fa~J~~~~~g,z~;t~ig~:= bugliata, in cui nessuna pa– rola acquistava invece una sua propria evidenza. • E Jì molti di noi sono morti, e io sono rimasto •· e Come guardiano del ci– mitero?• Accennò di sì e subito soggiunse: e Ero a lavorare da queste parti. E quando il governo inglese stanziò un lascito per il cimitero, mi proposero di rimanere •· e E venite qui tutti i ~JOt– ni?•. e Non sempre. Prima del– la guerra sì. Ma adesso il lascito non basta più e deb– bo anche andare a lavorare nei campi. Cosi, venç-o quan– do posso. La domc111ca sem– pre, e d'estate quasi tutte le sere, a controllare la lanterna •· .I fiori però li tenete be– ne lo stesso •. E. i\l. BorJlno: Uomini e cavalli (Galleria del Vantafglo) ~i~tt;?J!'a:r~~3iit 0 1;.~ °"~ 1 · A ~ ,,;* Due dei pittori Jn cu.i. aJ- r V E R B A meno una parte crede senza RENATO MORI: La lotta socia- origim (;no ai nostri giorni. sul- altro (Firenze, non dimenti- le i.nLumgiana (1859-1904) - la ba~ di Q'\·\·enimenti stonci, chiamalo. è sempre città di Firenze. Fehce Le Monnler. cultura.l, commerciali. sociaw.. guel[i e di ghibellini, di neri se R1· PT 1858 - pp. 297. L. 1900.. l'conomicl e pol.tlcl. V o LA NT e di bianchi) sono Faraoni A Le date _che comprendon.o ' 1 :h~!?ou ~lf:~;~ .~ 1ce:~~= . e Farulli: il primo tut1avia questo studio sono s1ntomata- na. )i:lano, PP. 439. L. 3.000. iU piano sperimentale, con eh!?· Esse sono 1859-190-I. La Sut Macchiaioli quest.i art;stl opere che potrebbero essere iv prima segna l'annessione della puri e s;.ncerl che nella storia ridotte o ingrandite a piace- tAN ENT Lunigiana (quella toscana che :ie'!'Arte deffottocento hanno la. LUSCOR _ cTug.1.;.e - Abb,a-. re, indifferentemente, quin. comprende le Valli della Ma- sclat~ una genoma tracc:a. que- mo 'etto t !rammentl da Lel in- 1 t senz~ un uhbi lc~n~isr;m; --- ;;~1~/~~lvci:if~ ~c11r;a~~!~; ~~ntb~:~~~~. l~;ife~~r~~= :1::!: :~à c~~ rset.ef° li: t:~oc~; ~i s~fcoe~c~,a;ocnequua\c~ne :~ M, C. Zl ANCONA. - alle coste della Versilia) al Re- :!1;n,~~1u~ti,r.i:::,i.a~;:.m.~tfo.Ùlffllo ~~oi:a :q=~~~~ets; (etto luministico piuttosto Non ct allontamamo dai li- ~no Sa rd0 e la seco nd a tl.OO< I)XlCOL.AENRICH.L.~S: e Lungo t non ttsta che aucura-rie ptr l'a\:• sapiente in Lampada del mt- miti dr!lo sfogo personale: le I avv~nt_o del _sccond o .Mtniste- \·:.ll-U deserti•· raccolta di lirl- ven:re dl fare meclio e dl p.u: nato re e con un inaspettato passi?o~~ :tn vi ;~no ia~:~~taaf: ~~s~i;~~\i ~o-;: :~.stens1one che ~~,\~:· :~~ti=~ dl G1usep- .:~1 mj :e~~t t;~nd~a -----------------------------------------1j:u~ 1 e 'ioe :i,1: è vtroppo po- Renato Mori ha ccni.ralo mol: pe Va sia si ddce che e~uesta :_:- r\~~~r:~~a· 1 .:r u~nd~sc~ vero. Bi..!og1ta sempre porre to bene tutto Il processo d1 raccolta .di ,-ersi del 1,0\':lne memor;al no e~ d· a\·ett L ' . l . Al e davcmtl a noi gli. esempi di questo mezzo secolo 1n una zo- Dot~. N1-co:a Enrkhen:s. traccia mal .. •istÒ alt~ ve~ <.\101Un eplsto arlo eramo ampana coloro cl~e Tiu.scirono su.pre- na cosi nevraliica e densa di 11. diagr1mma 1dt suo spmto d.ai :llustrl' cd anziano ,x,eta · c:on- • 11wmcllte nell'arte: ~nche se evven1me.nti qunlc fu appun~o !.;,~:noallan P~~ghieras~~ anima si tempor.,neo. a,·C'ldo1Il :o ;.n\·1a.to no1t _arriveranno mai ~ loro. ~cn~n~~f 1~ 3 \'~~v~oifai!v~~~~ Sono Clrca trentasei liriche ~~ 1. ~~rie~ò ~~~ ,-~~~:--~: (contlnu~ pag. 1) . . . . . . . . ~cad $~m~he a6~:~ ;erJai5c~85f ~f caratteristiche sue ip~op_rie ri- ~r.ari';'t;n/1 NÌ:~ eE~~;~h~~;11i ~:~~d:~e,,e\ ~'fa del!~a c_::a:°: cessh·'8 con l'appuntamento ianote - Fosti ....> 1 , scntLa lposs1~1htà a ritro"'.<;lrsi; • fe- 1857 sedendo.sa al rauolino ogni spetto alle. ?ltre .reiioni della un g:o\'ane poet..a. ,. riuni;e _ ar·r.\·a ~pre Perft decisivo al Barco sulla mon- qualche anno prima. roce 1I suo male ,p1u d1 tutto giorno dall'tt na del pomerig10 nuova Itaha. ba~ti pensare al- NANI?O FILOGRASSO: e Fine no dal Siam•- lo sono p;ù pe.ss: • poesia auella che è stata, al- tagna toscana, lascianç, t~a- Le let_tere che_ se~l!-ono s~- il mio ma_rtirio. ~a, or che all'una d1 notte: e comb~tteva la ,part!colare s.1tuaz1onc dcli~ dell estate•. Capp€.lll. Bolosna, m·sta, ammetto e :c. lo ammel. ~=~~a j~i ~~~~~c~~old~ 0~s~j sparire tra le ri~he es1taz10- no quasi tutte di S1b11la e in.son fagg1ta, ch'to muoia, con le parole, con le frasi, crr- ~~;r~lWo anad~~hf eh~ ·de~ ~~-u~tOÙb1;Ò ~umentaristlco a tci:, con mheJche l.a posta può privauté, e diventano materia nì e ,timori. ma in aue lla do- cias~una si_avverte ~n accre 1 mu.ola d~l _suo .male!~ avev.3 cando con passione ine&auribi!e l'Intc.rna~i~nalc def f:;: 1 e e 1 j carattere di. cronaca giorna1.Su- :./ 3 ~:n~et' ~;rs{~ 1 éI E•~~ di studio e di ricerc-0. po I.Incontro, ( data.la .(\dO- sers1 co.ntm\lo del1_angosc1a scntt~ S1b1~la.m quei versi: I~ perfezione di Quel suo splen- moto d; Benevento, cedettero ca. Molta vita misera t; osse,;,'i. .. o.- do• Invio, il nuo p·•rere è que- Ma lo diventano tuttavia !1'JCnica-lunedJ n), d1 S1b1Jla. (e Non. ti scriverò, ti lascerò dopo mcommc1a il nuovo va- d1do sul~. Andava su un mon- il <passo alle correnti sociali- nata _dalla paura e d;i1 sa_cr,r.c:~sto: p0trebbero 11:,·("ntarc unJ. sino al punto nel auaie non in aueUa ancora datata •( 11;1· tranqmllo, ~ro"'.erò a lav~ra- gabondaggio di Campana, tl~e!!o ,di I erra. nel suo aia;- stc. qui erano i focolai di vio- ;8n}g~;a i:! 13 ~~~;io~a 11 ÌU~ bucna P0Hl-a. ma non la sono interviene la nostra partcc1- nedi sera». e. soprattutto in re, ma hbe1am1 da questan- l'ottundersi sempre pili irri- dtno dt Cro1sset,. e decla~ava lenti moti insurrezionali con- provvidentia!e d1 bene!:che ri- •n~ra pazione di uomini al loro a.uella success1va.(c1Poss? t~ goscia ... •). ma è raro che mediabile della ragione. La o meglto ..gueulait .... urlavil, le tro lo Staio e la società (1865 &Or"'e e d:. !:dente seren!tà• '.l.tuo~;COL - •Ca5troc;e\o•: dramma, la nostra stessa pie- riposare. mentre 10 ardo cosi Campana risponda O rispon- v·cend d . d 1 . pagme che aveva 5 cr1tto. per e 1894 d1 estrema violenza). dalla presentaz:one det pnmo ~~~-··\.~°:1 r 1 g> rd , 0 1. SUOld P~ tà. perchè veramente non è nel ~n_siero dl te e non t_ro- de quasi distaccatO e distan- I a. e1 ue am~n I non saggiarne la strutlu~a. la forza. Il lavoro d1 Mori {molto im-1rl~Ho di_copertina)_ \·eechlare, ·\a· moe~~: ~on è oossib-ile rimanere indiffeien- vo DlU 11sonno e s_ono f«:hc~. te, poi i messaggi tra i due è ormai che n:1 ':'1':"erbero ~•nare una 9 ettmi.a_-na Pe'I" probo peraltro, gli si dc,ve da- Nando f;lograsso è nato a Pe. \.Cmpre co~l attenta 1-ancora di• ti alla violenza della confes- ~J!:C ~i;,oc~:!~it 1 ~LJ~~ 1 r:i; a~anti Si fa~no. pili affanno~ ~:~: plittt~~ete ddi ~:::!~a e~ !;~wi~fre;'~~ 11 :~la~;:'g~:~. 1 ~~: ~ 91~~~~z~dilapic~~!! ~~:~~;~ ~cfac ~!~1st2:.CollabOra a peno- :':t!:rit ~;~~~~~Ì: ai~!~ ii~rJ: ;J~~=·d:l~aue!f!g~~~ i::~f~:~ bella belva bionda))) la tre- SI e convulsi: 1) dramma SI lettere _ nel tentativo di sapev~ 1 di -~~rrmr~bfon un di riferimento organici) oltrc'RAFFAELLO BERTOL\ ;~:: d: aver v;,;tQ rra queste ca.rte d1 d'eccezione. allo straripa;-e ~~r::~rfn li~~';1eineci;~~àan~ :~;3~t!e s~~t~ol~~ ~fre~ 1 :·.r~:;: a:gin~re n1:repar-abile. m~n- ;:(lt~;~a qeues't~ ~i~ 11 ~~~s\~(!e ~~~ ~ddiesi~ed~~i~~~:'ctt'l:ie ar'ìi!~~~~ ~:~~i5a{!~1~to;:!'fi'c~~Vaut~h·I~ ; V\~~= ~~~~rg~ :;~r::0°"::.i~ ~r:i~s~~~~:~~rf~{?~!~i~ ~:ec~; t~o::~· t;' :~t~l :~~~.~ ~~aen:; d;;a~:~Jachl:t~!r:nc~~ ~~:. ~~an ~f~aunneo u~~e s~:i1; a~~ ~~tg~11~~,ff,l~~~~iif~/~JI f;it r; ~;~~e~~ ~~c t:J.~1irc;~~;~ d;~: sEt~d~~~:r~i~d~irs!c~~ ~~]~tc~.:a~~~~~i:lJ~~~ .R"inosa insost~nibile altezza. Quei i;rio~i so1:10stati troppo dell'Ale1:amo .a c.ampana u~ ass1l~o della memori~ e fors~ ;~1t° u'.;ò ;ere,.,;;rra'r1/1: S~ ~1t! ~'!:~·m1~,~~ri l~b~~f1e dJ~11;r~~= ut miracoli•. ~~;u:_:co~:~~~zal~h~n:1 C:~ Non h;:i calcato la man.::> belli 1>, .tlt scrive nella sue- s7ns~ di trepidazion~ e qua_ per~mo _una volonta di au moltl cmtorl. scri! t.se sotto ria e dei Vescovi di Massa e Etl: oltre t ad essere ~tau è r.:a. che s:gni!1ca • imboz.xac- Gianc<;lrlO _V1aorelli a_uando cessiva. La cartolina illustra- SI di materna t~.neJe~za av. todi~truzione. lo J?seudonil~o di. F rancese.o dì Carra,al ~ stato principal- !~~ ~o~~~~ 0 ~~ere:~!. r~scirà c-h,tl•? ha scritto di auesto epistola- ta di Campana da Firenz.uo· verte come opei JnC? 1 ger,ml Dicevamo del documento Cosiero quell Eugento Cameri- mente d1 natura interpretativa. al più presto. In questo volume f"RA SGRO - • PaLermo - Non no che 1< né le lettere fra la la in data 7-8-16. richiama ?i un male eh~ già prende umano: esso è dinanzi a noi ni di cui il Carducci pregiò Le indagini economiche si al- di_ poes,e sono raccolte tutte Je ma.le. un pr1· di letteratura. for– Sand e De Musset. né quelle in una frase (ti Benchè vi ab- t d ue protagomstl. La poe- con la sua terribile e pres· lanto le qualità di vivezza e di ternano a quelle sociali quel- hnche di questi ultimi due anni. se. m.-i è troppo poco. pe-~ cap.r– ~! Keats a. Fann_y e !1eppure bia appena .stretto la mano i.ia di Sibilla dell'8 dlce~bre soché tragica evldenza. Vi ardore, ne~la prefazione ali~ le politiche a quelle reÌi~1osc. ,1~~;1~ J~~tcin 1~.~~•t:,:: :\!1~ ~a q~~?:r.a.:co~~ ~;r-~~:re~ 1in.tera ep1stolar10 d1 Made- bella dubitos;:i vi vedo aua 10 191 6 (eh~ venne pubblicata . . _ Ercolano d1 Be~edetto Varchi. Sono esan.iinati i movimenti C'Onosciutoun angelo• 'P:ù eh• autore\'ole parere ~01selle de Lespmasse raa- fondo ai pensieri e in fon- nel 1927 m Amo, dunque so- SJ legge tra .le r1g~e. s~prat no'! badano pm che tanro a pro~z:ess1sh e_ quelli bor.~esi, Ungaretti che scr;ssc e :i.nuum - E:\t.\11 - • Napou. - Vede. 11 giun_gono i gon1:h1 dl auesta do al paesaggio. 11) richiama 110) è unn delle sue più belle tutto una 1mposs1b11lta d~ scnvere correltamenle e c~n quelli .cattolici e quelh_ nvolu- no d'immenso•. )tolte sono le '1\lo 11udiz:o sulle sue poe~:e non passione che sem.bra. C(?mVol- I versi della <•Chimera 1,: dettate da un ricordo dol- parte dei due protagonisti dt ~lt•ganza ~e opere loro. specte zionan. Il cap1t~lo sett1m~ che \1richc che mer.terct>be-ro un è a!fJ.tto Jus.:ngh:ero come lei si gere Je ombre di G1uh_etta e "Non SO se tra roccie il tuo t""iSSimo e atroce nel tC'mpo reggere il peso. e se la de- 1 roma,m ~fa. clt~ . avviene? trall~ dell'lns.erun ~nto dei cat- lungo dl.scorso. La nostri\ è _un;. tuturava_ :va pensa che ..que<.tc di Fedra 1,: anche Mario Lu- lrd _ • m' ppa \·e O f:tesso. Dopo non rimane che d' C è . Dop~ pocllis&1m1 .anni I loro vo- tolici ne-Ila vita politica nazio- ~~ di e,;,clush--a segnalu;.onl' ~ns.~ cambi.are molto a..e .sue zi nella orefazione alla rac- ~ir/i~ - v1sgi fonta~a~ze la t~Limonianza di una im- me~za ·1I a~panda.11 tn _gra~ lunu ut1nno ,.,a giacer~ sotr? la nali dovrebbe_ essere di rifcri- btb,.01:raflc-a. GITTI a,-p!rauon1? IIOFF:'\lANN coJta, aiz.E?"iunsenon m.Jno, _____________________ par e J ~o 1vo. e ~ v1cen P?.lvere de_gu scaff_al_1. e muno mento ad ogni discorso sui mo- propriamente· ti Assistiamo .. ,1- da, la sua 1mposs1b1hta a con- pm ne cl11rde not1::i a: ,. dop o vimcnti cattolici. che hann~ I ;:i una di Queile detlai;trazloni 11 centrare in Sibilla una vera una trentina d'ann! s' ig.no.ra . do operato dalla Unità ai nostri I delle facoltà potenzrnli d, t1·ehho poeti" CO e propria carica di Cfelli. Ultll. ,ccetl uo,a ,, b•bhof,l?, ann, DoVE Q uANDo amore che sembrano deter- saremmo per dire la sua im- che qurl!e o~ere ~,ano e,i&h- e minate .da una con,ziunturJ • possibilità di essere ~ll'uni~ ~~-z:::~" 0 Jrli~:~/c~i:: ~re n~~~ * · necrssana e lias~fn1i~i'J.l?.Sl Il 9 apr!Je. ad Alfons!nc. or- molto pubbli~o ha !irmalo per sono con la sua ~assione. e e naturalezza di stile, anche ANGELO GATTI: t Vt\ 1t-.1J;a_ ~--------------------' !~~~rid~ ~:: nd\ 1 mie11e .~~m- ~~~~~Z: 10nell~u~~ C~l~:;tf~re ddc~i~;~t:~~a 1~nr. ui;.,grctllpr~g~~~~n°~~ae v;;r dra~~~~zi;~~/agi.~: ~~J~t~~:~1e::~ 1 i. ;'t~::ri:nr~i s~~: ~ftta,~o. ~~~"!W~\:: 3. ~hlnil, GIUSEPPE RAVEGNA..~l sta ANTONIO RINALDI vedrà pre- mat~ dov~ scorie e so.stanze comune, Trebbo dedicato a Ma- figuravano Dante, Sacchetti, prio tutti gli elementi irra- pre ricercato dai po.strrL.. Non Le pagine ,d! questo libro sono ocr pubblicare_ ben cinque volu- sto U!C1re nello • Specchio• dl preziose Saconfondono ln una rio Clcognanl. Tasso, Foscolo. Gallo. Ungarct- . I' t' . d 11 . pochi sono gli autori che trnt- il diario dcli autore nel suol rap- mi: e Febbre bianca•· raccolta d1 '1ondadoM una sua r-accoU ... 1. dl d~~c~a i~ann~esrn~~t~raf ~ noeo:'f~ro e ln0c:~~ ~~~~a l:=~= ti l' Clcognanl. • • . fi'°~~~s ~~~ssoe :u;:r~o~~\~%a~ tarOl!0 arg~mcnti di pochissima ~fa~lo l.~ ~,~a:uc,~~:m:!;~~~ou~ t:~~~t~a ~~~r:uc.olr;~soc t;<'d~':1~':dt:'G1:!:~e~e R.a:~;nd':~dazione mente nell demeoza di monlare, in un momc11io par- Si preannunciano Trebbi pc,r a non accordarsi col coscien- 0 nuota t~iiporlanza: eppure spietato, ~1. volle. somme~ e ple. 1ano• diretta d:i P. A. Soldint: SDtONETTA BARDI ·pubbll. e Questo sì. Guardate•· E allungando la sua piccola, grezza mano da giardiniere, m'indicò il recinto di ferro spinato. e Laggiù stanno già per sbocciare le rnse. Le ho innestate l'anno scorso•· Mi fissava. p<1rlando, con una sua impersonale dolcez– za che era come il sigillo d'lln·antica dignità e sem– brava escludere qualsiasi altro sentimento che non fosse d'umiJe e inespressa fedeltà a quel semplice ci– mitero che le sue mani ave– vano curato e modellato per tanti anni fino a lasciarvi un'impronta cli lui, della sua paz.ienza e perfino, si sareb– be delta, della sua tener~z– za. Per cui, quando gli chie– si·« E non vi siete mai mos– so· di qui? Non siete mai stato altrove?>), prima che Ca?1pana. ~a no~ .certo i~ g~~~~:tcoa trl~~~enf:r P~~~:~ ~u~!f,~~ 2:1 ag~~~ -~a!a~!gf~:~u~ te. sofferto. umanissimo ab: ~~~ ffa le,~,f~~~;~a. ::N: ~:~;u! noA~~e:a1~~t1;1~~1tre ad essere ~an!ta~~n~g~r~t~/~li~ :Ct~: ~~e :r ;~t>nd;\1 r~~~~;:.e d~ docu,mento umano, Jl docu della méidre). tutto U loro aUet.- eato ad Alberico Sai.al. Rapa-Ilo band?n.o della _donna .. Ma s~ ~ono sempre tetti volrnlier1, e scril\ore. fu un ottimo storico. temporan~1• sempre per !edlto- la lun·1 '. pr"e$,lio le edi'Lioni del men,o nel ~ns:o della tran- to al p0eta aWamlco. al va- (e voci ueurt nl'il-.1poes!3 Itali•- rà S1b1lla a r1conqu1stare ti si rinnova fio di quando in un ms.ignl'.oratore. un d.scre-to, re Ce9C'hine: e ~re{az.,oru e altri ! Raccog.:tore • di Parma. f~da– che de vie e auas1 nullo: se ll'nt.lsslmo collaboratoro dc) na •. f"Jnora ·1anno essicur11to la dominio su se stessa, a iden- quando lt' rdi:loni drlle opere uomo pollt1co. saggi•. che uscirà !1ella c.oll~n:i..e d 1 \t.ano Co_lomb1Gu1dott1, ~J d~::,met~~u~~!~~ Jejj TrC1~~:i 1 anl, presente alla sera- ~gr!!t'~n~<'na~ tr~~:n;;\orl!~ tllic~re l'esperienza CO~ la lo$\'"· PA ROMA _ ln r- ra~t~ 1 ~~~uv~~~ 1 /\!~~n!~~~tiq~~~ :cLeR~;i:U~: s~~~f~~; ~~li ~~i~ ~;:~~ M!!r1. : 1 ~°nce~t~~~~~ 1 ! . d. fTerta oma rissi- ta, ha potuto mJsurarl', altra. vOlla (dedica~ ad Angelo Bari- poesia. Per Campana finiva lt d bb f I pa 10 dcterm·n ,rono E' perciò una \'Olume di poesie mtitolato e La- eia, e curate da Alberto Bev1- ~s~s~; }i~ dell'appressar· ~!f:/a ct!C:o~f ;~~t11~~aatl'~;, ~~nf~aJi>art:!r~l' tntdi~~to dcl ormai ogni possibilità di sal- p~ u.df: i~od~o,~;;11~a;;, ~~~ Q:~~ ~ e~à''a,.~~àr~t!:.l°c~~~i\~rij!nc~ ~~~~!;:è. di cui è anrora m~rto la~~~o ~IGONGlARI ha con- si d! Sibilla. trepidante .e profondamente Sl'ntlto, nell,a sua suol set\..llnt·ann!I: Torino; prl'MO vezza. T • pr11slert. ~ quel »!odo.. !t deb- rari-a di Angelo Gatu. ELIO TALARICO, mentre ~I :Panato :inecUore :i.t~ndadon ~n q~a~1 ~onsa~evole. ~.~\~~~~: ~•I~ p~r ~~~':;&,ape~e~;s1~: a , Mes.!-adcli Artl&ta• FERDINANDO VIRDIA :~no 8 j~i~~~tlr~e ~ cluut ~1:mi~:~; LEO POLLl:-:il: e Stor:a d'Ila- prepara a racroghere In _voluml' j~~n~u,:~uc~l n::::\~>ll~~ d\et di S_1b1llaorima de n ( • grandi speranze _ non sa rl- • 1111 , .. 11111111111111111 11 11 11111111111111111111111111111111111111111111111111 1 l b .. I ~ 11 I Ila•. CeSC"hi.."la. Mli.mo, vv. 2. parte del numerosi ebe\ln che io Specchio• con il t:tolo e Lt dedicata a ~ampana '.'COf! lruvare nel suol giorni. cho nn~ I<' e ncyo <' e a su.a an~ pp. 1240, L. 10.000. 'n quest.i anm è ,-e1rnto pubb!!- mur. 1 di Pistola• !~o~u:a;Na~n~~~e-:nsedddf~ ~~;~~v~l'~: 1 se~~~,~~= sc~~ 51 ~!: Xlii SELEZIONE s I A !fs~Cl;~~~scdr!ss~h~ ~~I r~~t;~ p~~as~I ~~f;i~~e cc~~h:~~cs~ :n:~ ~~:::~ :~:IPC~~m~i;ln!: :h~~i~Rir crEt1tioc:!1r~d~b~~ a me. 1,) e ancor più la Iet- s1bllltA di• riscatto. Il mondo rl- gano dtletto. Ma TIOn sono af- volum.I Wl3 nUO\'a collana sto- ambiente moderno Jntitolata Sc 1 a$C':3 una nuo\'a rac-eoaa df tera del 28 luglio 1916, nella velato dal Clcognanl. è appar- ( e OnCOrSQ ) fare. da principianti. ai quali si rtca dedicata alle Grandi Naz.lo. • Prometeus • ovvero I Moschet- oocste. Quale ella propone un i neon- oo al pubblico • concrl'tO• di ricluede di a.{frontare prove nl. Alla Storia d:ltatie segutra t.erl !n g:n~chio •• nota de!m;- .\:-.'GELO NARDUCC~ vedr~ tro a Marradi, il. Primo - :~~~~~tn,~alqrr~:i;i: n~f~ s:e:o p!Ù Romanzo - Novelle - Poesie - Teatro nTÙll(' l'd .i.m.p_eg11atire. ~rte ~a~ ~:~~ baer~~fa d=ll~·::r~~; ~:onc di )1o!lèrc SU\ mcd:ci. B:i- ,,, Q~'.:;~~eg~rn~;:I hi~~;!~t~ _gli confessa quasi per ~ma Immediata l'd l'Sscnzlalc realtà. ,uc lmprrs W!JI da Delpht so- qucl!a delle nazioni più ,;,torka-1•\'l que~to sottot.tolo ad lnd1C"t1rt 11 ,ano che ero• pubbl,lcat.a oscura difesa preventiva: JJ vincitore del Premio Treb- Chlodcto Informazioni con urgenza a no anche df'hcatt' e fanno s~- mente slgo\Ucauve non soltanto II tono po\c1n4co del lavoro che d.1ore Scl:iscl:i. e-on presen,. 11 Non Sf'no più giovane lo bo di Ccrvla 1956 è stato Jun- \-:pcttarc un11 lodf' 1'"'" srnsi- curo~e ma d! tu\.lo 11mondo. non mancherà ceri.o di suscita~ t,11.ionc <li e Giacinto Spagno- sapevate? 11 -. e quella ~e- gamcnte !c~~cggtaio. AUa fine, EDIZIONI SIA - Bologna - Audlnot, 10 biHtà, MINOSSE Questa Storia d·Italia va dalle dlscuss.lon.i, leth •.

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