la Fiera Letteraria - XII - n. 46 - 17 novembre 1957

Domenica 17 noveml,re l 9S7 IL GARGAl,O IN UN ROM 'ZO FRAXCESE * Una riuscita di Hoaer Vailland * di l,IACOJIO A1\"TQ,\·1,U L'Italia ?\Ieridionale è 1n I parenta a certi uomini del (Ore generale della presen– !etteratura all'ordine del Settecento francese volterna- tazione. le felici pennellate eìorno. Da alcuni anni non n1 1n ispirato ed estremamen- canche d1 colore. l'impeto passa mese senza che a pro- te 11ber 1 nei C(?stum1dei qua- dal quale è animato l'autore posìto d'Un nuovo libro di li Laclos _,zraz1e a~ suo capo- quando avvicina i suoi prota- A FIFR<\ IFTTFR<\RIA SUGGESTIOì'iI RO~IAi\'E * BIOGRAFIA di Fontana di Trevi * Documentata la paternità di "icola Salvi in un definitivo volume di Armando Schiavo * ,li LIVIO JA,1,IAT7'011'1 uno scrittore naooletano, si· ~~io~ ~v 1~1 :r3ito~WaC1J~! 1 i~= fit~~t!S: ~rin!l J~t3it~ ~t~ ciliano. calabrese. lucai:io, tel11genz.ae nel contempo d 1 terana Benchè il paesaggio A volte, fermo lo scrosciar to, nel progetto salvlano, da ab~_se. moll_sano O pughe- una raffinata ed a volte esa· della costa settentrionale del delle acque - causa l'ordi- una scogliera predominante. se s1 ri~ga in un modo o sper!ta sensualità. Salvo_ t:'I Gargano sia rievocato con naria J!)anutenzlone o diver- Compiuto nel maggio del nell'altro 11 problema delle « Dr~le de ~eu »_. ~a con.si.de- una felice e precisa immedia· so mollvo - la struttura ar- 1762, il lavoro piacque imme- condizioni di vita. dello svi• rars1 forse il migho_r roman· tezza sarebbe Un errore cer- chitettonica di Fontana dl diatamente. Entusiasmò, anzi. luppo materiale, sociale, cul- z.o frai:icese sulPamb_iente del- c~re ne « La Loi J1 un esatto Trevi appare più netta e vi- Si faceva ancora, seppur va• turale delle varie regioni che la ReS15tenza, non riusci .però nflesso della vita quotidiana gorosa., qu~si animata! sì che, gamente, il nome del Bernini; in altri tempi fonn_a_ro_no il ~f 0u_r~ tngd!,;!_0 t•::r._;~i~_ 0 1~: d18indqu 3 erit 1.lstauogghei.nuR 10og 0 er 00 V 0 ahila- a momenti, sembra d1 avver• tuttavia qualsiasi accosta- R d 11 Du 5 1 L --e.•• tire, sul selciato della piaz.- mento veniva messo da parte vi~'rc~ r~v~ta : p~~itiv! ~~~Ì{ano dispoSll a ricono· ~f~u~l:,t:a_soes!f~~1:r~ealff z.etta raccolta e pittoresca, lo di fronte alla spettacolare :\leridionali ». specializzata « La Loi )l è per lo scritto- Quanto al tema de} et disinte- f~a!p!ti~ef~a~!ll~ 11~ ;1~d~8.~ ~ v~e~~tJt~~~a c~! ru~~~~ nello studio di tutti i proble- re eminentemente parigino, resse)> che incarnato in Don a stento trattenuti dai tritoni persino richiesti e raccolti mi attinenti a codeste regi.o· cerebrale. ra.!finato e volen· Cesare serpeggia fra le pagi- che il gran padre Oceano ri- del componimenti poetici • in 1~~~~~~!0 1 i%1~~=1ia~~~= ~~ ~ ;~~- ~nz~ot~~~~~ d! ti~ ~~b~~,i~~;o;:~: f.~ir:ad~g~ g:i~~I!:~e io~: ~~a ~~ll'=rado~:r:~~~ ra ed in t~pi p~ù_vicirù_ne· ~i~~~pofln~e:a~~ge 1 :v!fi~ ~~~:~e~ael;~al~:i;!>°~1e dhe~ ch:J~:·bellezza mirabile, sen- Ùrc!!~~\~»d1°~:~e~lo ~\~ E?lette dagli uomini. ha circa land in « La Loi » non le Gargano. delle Puglie o del za confronti, alla quale va cheli, nome tra i più grandi :~n~~~1a ~~a~=- ~~~tet~~P:~=d~~:~~o~ s~~: ~~e~~oé~~~~~dy 0 c~~ce~ addizionato il tumulto del li- del dialetto romanesco: del mezzogiorno cw molti tintese. r..a sua visione dei esprime non e privo di consi· ih!d~i e;r~;i1:· o:t' ~1=u~ - ~1~~.d~ ~c;;~:n~ ~u~~ scrittori hanno tenuto a par- l~oghi_e dei costum_i in un~ sten~- Diventa ne!)ulos~ ~ nuova meraviglia e fa sentire de', ikl funtana guappo! - Si tecipare colle loro risposte. ~~~~~na~a~~~a~iedi~~n i~ ~!i\'t::~e ~~~!e at~ist~~~~ quasi inferiore ai meriti la adeuo funi vivo Mare'Agrip- Pe~ conto nostro! preme~o questo romanzo realista di ?o di caffè di Via Veneto fama pur gra~de del monu- pa, - pe'l gu.sto, rescirìa /or un sincero e quaSJ ossessivo vita meridionale non figura quando si ,passa a considera- mento. Fama oa non confon- de la coppa. interesse noto agh arm~ per né un prete né un oomunist.a. z.ioni ed allusioni d'indole Alcione Gubellinl: • Xa tura morta • (Jlostra UCAI) dere con la popolarità ecces- E' la prima quartina. E il tutto quanto riguarda le va• Occorre a.uim;ger~ che iM:' eenerale. ~i:~~ 0 ~;![~~a!~o~~~o dal cl· ~rtJ:~~tr~!~~r; lo~'t!~~: rie reiioni ddell'Italia Meri· quanto «_La Loi .» sia U!la v~- La critica francese ha lo- L d I I b ~ Sull~ tomba -~ Pietro i dialetto (da Micbell al Belli, dionale. riteniamo che in goro:iS pitt1:ll'a ~ 1 una cittadi- dato « La Loi » come roman- t piu antichi romei mnalzava· da Belli a Fefè) a documen- na.rrativa .la questio11:e si ~~n~~:oa~~;de~: a~e~; :tt 1~:~~;>e~~lt~~= ;>;~i~~ tJ n1 H Il o I 11111 a lì ro no preci e lasciavano cadere tare quanto l'a 1 nima canora ponga per 11_ ca_lab_rese, _il na- realtà geografica. situata sul· tà. Infatti interessante per il lJ r ~ monete. Fuori ~ella religione, delle fontane, come quella ~leta?o ed 11s1c1han~ in t~r: la costa settentrio1;ale de! forte ingegno dello scrittore. mai l'ammira~ione per un che più colpisce l'immagina· mlD! 1dent1c1 a quelli valld1 Ga11gan~ fra Terf!lOh e Rodi per il suo accento personale. !flOnumento s1 era tradotta zione, &ia penetrata in pro- per il toscano. il veneto od Gargamco - Gino Monte- « La Loi n è debole come ro. * ln omaggio concreto; e la fon- fondità nelle radici popolari ti piemontese. n neo-realismo s~to che ha_ rece~temente manzo. Esso si avvia lenta• }~U~'l~cfi 0 ~;: 1 8 f ~~~~o ~_v: foP 05k~~~~hr~sae;1 j:bl~u~~\i 'docmnentano ha attecptito g1eraf~r~~n~iiJ~~a 1 :._:p~ei~ ~ente con tr~~ -~stite ~ di FRAJ\~tJO !JilJL~ da secoli s1 co~p1a un nto strati, grazie all'effetto sicu- come ":~da nel mezzog.omo si tratta affatto di un roman- r1pe_tute de~nz10:11 ~h luoghi che, se ha affimta con quelli ro di straordinarie sugge- forse piu ancora che altrove. zo neo-realista documentario. e d1 costumi. Pot SJ. annoda sacri per la mancanza di cor- stioni. T A L I A N•O R o . suo E CENTR o AMERIC A NORD E SUD PACIFICO llDYD TRIESTIN INDIA· PAKISTAN- ESTREMO ORIENTE-AUSTRALIA SUD AFRICA - FRICA ORIENTALE EOCCIDEJlTALE ADRIATICA EGITTO- LIBANO- GRECIA· CIPRO TURCHIA - ISRAELE - SIRIA· MARNERO TIRRENIA SICILIA - SARDEGNA - CORSICA - MALTA· LIBIA TUNISI • MARSIGLIA - SPAGNA - NORD EUROPA ~aan~~r~\!':~~~~i ~e;!~== ~~:tt~~:ios~el~~m:~~ ~~l~~r~c!~n~:~ef~~~n~~ ~~e ~~:~~~s~~ gelo d'antico r~~'::~l: 1 fina!ii~~all,ce~~1~L LIVIO JA~XATrO~-r von. La voga d'altronde ne è travvedere. culminante l'autore n0n sa mare, Ivi non sf fa appello a inter- --------------------- ltià passata ed i meglio pen· Personaggi ed eventi sono sfruttare, non riesce a porta· a 1 .nc~:n•u1;~dofineore dal n•.·do ~éss~i :~h~;~:~e g;:~ sano ad altro. NapoU e la Si• stati ricreati in « La Loi • re alla sua logica convincen· _.. - ultraterreni, ma si esprime Il cilia attorno al Novecento ci da11:a f~tasia de!!'autore. te conclusione. Salvo la mor- streito alle mie semplice desiderio di un ri · hann~ proposto non solo Gio· !,'fds:, ~~~~en~~n~f 1 j~:j: te ~I J?on <;e5:9re gli ultimi braccia canute; torno, quasi ipotecando sul vanm Verga e Benedetto nazione che non ad una vi- ca~1toh coshtu1scol!o una de- sento, futuro ancora qualche ora di CroC'e.cioè due fra le perso- sione fotografica dell'esisten- lus1one. Roger Va1Uand non al ricadere felichà che si chiede alle bel- nahtà capi tali pe r !o 1::v1lup· z.a in una cittadin a del Gar- ha osato affrontare il finale dell'onde cupe, lezze non caduche di Roma». po della nost.ra letteratura gano. Dall' iniz.io alla fine si drammatico che si imponeva l'ira Cosi scrive Armando Schia- moderna. cui c onviene ag. tra~ta infatti di una ~pecie di dopo la tuga di Francesco del macigno serper nell'imo. vo, nella prefazione el suo eiungere come terzo Gabnele furioso balletto erotico. Tut- Brigante a Foggia e l'arresto ~~!~ti:!.inJI';<;.~r1~"ti :i d'Annunzio nato in Abruzzo. ti. vincitori o vinti nel gi_oco del _padre. Giun_to al -~to Ma l'ala delle sere calde sempre tre opere di Nicola Salvi, che ma__anohe Matilde _Serao, ~; 11; 1 f 0 ~~~;si~~~o s~!t ~~~i~~~~n~o 1~!r~ 1 ~/~ dalle colline scende alla marina, ha visto la luce in quella ve- Luigi Cap~!'1a· F~eri_c~ I:!e Ad altro non pensano O me· presa, i personaggi si sban- e sempre ste di tipografica perfezione Roberto e p1u tardi Lwg1 Pi- glio tutto il resto viene con- dano ognuno per conto pro- porta il sonno delle grevi spighe,, di cui l'Istituto Poligrafico U - PUNTO DI CO. TRASTO CO'.\' IL REALIS110 * I terroni di Lucrezi * di GllJSEPPE TOFFA Uil· randello. cioè alcuni narrato· siderato in tunz.ione della più prio e per dirla con un'ap- languor di giovani alberi, dello Stato sembra detenere ri di un ingegno eccezionale completa riuscita nel gioco propri&ta espressione france- un'allegria di smemorate erbe la formula. La fama di Bruno Lucrezi. Ma non prendete troppo al• buito a.t silenzio in. Salambò la cu, lettura si vorrebbe dell'amore. Se, come da mol- se tutto finisce « en queue de alla mia rupe. La regii:ia dell_e fonta_ne è cresciuta all'ombra d'una la lettera questa storia eva- Saint-Beui.:e fece un. appun- consigliare a certi estrosi gio· ti è stato oss~~ato,_ Don C~ poisson )). Peccato davvero. E l'ala delle notti terse ~!fica~v'k!~~~1; z.ad' ch°en~ay~'i~ ~Òtf;;:;is~~~t~r~:anfèhevi~':;, :~~=nt~-io~àa tr~~:;::abe d~f ~~ ~Je1~ft'!o~h~~~ a::Ì: _ _:--vani d ~ggl fissati n~l'irlea dl ~6~~z.i~ni "~~ud.tl~.~ 1 ~ifficia- 0 ~ 0 ~s~n~~~:om~Qun5: c~}~ mi dà :voglia di vento e duna veste, , appunto lasciato s?"ahficai;e fin qui) non si. .1a bene se Nord - Che morì troppo ta st risenti cla.srico, cedet- dover rifare un Ka a nar• le di cavalleria ~i tiratosi sul- costanza che costituisce il intorno alla _splend_ida ?~ra abbia ancora trovata 1 1 occa- presto> e del poeta del Sud te le armi e di.sse: -non lo leta!!o od Un Proust calabr se le sue terre ali avvento del rimprovero che si può rivo!- di negre foglie. un cumulo di erron e ~ 1 me- sione degna dei. suoi con· che con lei. s'incontrò. La difendo. Non 50 eh.e -ne pen.- e _p1u spesso ancora un H~- fascismo. u_omo ~j ra~ftnata gere a Roger Vailland: egl! che avevo, sattezz.e. Ora tutt~ è m or- trappunti; aH' ombra d'uno favol.a ha appena la consi- .d Lucrezi che pure neU'or- m:ngway od un Faulkner si- c~tur~ deç1to agh studi della ha visto e concepito i suoi tra le più belle dine. Nessun ~ubbio. nessuna poesia lirica. che la grande stenza che basta perchè net- te di rico-ndurre il roma.n.ti· ciliani. città d1 U~1a D;el9argi!'n!'. fa· personaggi - eccet~ato _for- orlate, da Selène tri st e, lacuna, a pa:tire dal 19 a.e., occasione l'ho forse trovata l'amore del poeta per lei ci.fmo al cla.ssici.sm.o mi fa Giovani d•ingegno e di mosa nell ant1ch~tà, ~nico _e se Don Cesare - 10 cluave di fioco argento. !"~~~: t!~tJ>aa t~~i~r~~= i.n que~ti e Te~ro~i •· possa allignare la protesta pensare a Flaubert. ~:ande promessa nel Meu.o- ~:t~eft:~ ?n°~~~~ 0 d{~;.!: ~~li:.i:~t!,n~~:\~1~: ~::~. ;o~~t~!::~o~~;~~. sgorga a Salone, fino alla _n chiaro e ~1mp1do L~cre· del Sud. GIUSEPPE TOFFA.~ e-rnrno non man~an~ davve~. è il personaggio prediletto to ai suoi protagonisti. al poi l'oscure parole tra lunghi lamenti. realizzaz.ione del progetto di ztfn~ eSscrr.ttor~ fa_cde a I nostri fratelli del Xord Fra i napoletam ~1chele Prl• dall'~utore pe~h~ m?ralmen· GarganC"I,alle Puglie ed a se Nicola Salvi prescelto nel e imre. e uno st puo clas• Ci red •• ·d . :f BnlDO Lucrezi: I ~ì. sco. meno appar1s-eente ma te 1:nùgli som1glta, in realtà stesso. Perché il suo ingegno 1732 da Clem'ente XII fra se- ·ficare spiritua_le . quandC?, c. ono a "-o.;;e e~ a:;.- poesie, Ed.'.!:to7i.a!e Ku.,.aal. Fi- più solido e serio degli altri. anche molti degli altri si ap- narrativo è abbastanza forte E sento, dici altri _progetti concorrentL parl~ndo con lui dt qualst- Ma che ne s..nno !oro[n ° 1 · renze 1957. sembra destinato 8 compiere pa~ntano all•a~tore ne_lla1(?· ed originale per affron~r~ tra le mie bracc!a nude, Tutto e elencato, provato, vogha argomento,. e per Dei nostri cieli d'estate ,~--------~ un lungo cammino. Di • Fuo· ro intensa quasi ossessiva rt- toni altamen~ .9ryunmattc1. germogliare le stelle, documentato. Graz.1e pure e.I- quanto profano, mente et Quando 1a }u.'la è nera Ch i a ::viare » forse non si è cerca del piacere. Delle sue poss1b1hta_davvero ridere il firmamento. la specifica competenz.a del- tiene dal toccare H tasto del- E tutto intorno e noi Lar· O 'la · p l' l t · I · L Lo1 è una l'Autore,, architetto e storico lo spirito. pur che l'occasio- E' 'Pieno di vuoto e di &ilenzio? IVIS parlato abba~nza. Ma è w~a di ~li:tiaeglrti!io~ 0 ~o~:sa:e~ ~i°:ro~~unt « a » FRANCO :O.IULE' dell'architettura. Così, prima ne baleni, e questo con la L'hanno mai udtto 11\'ento del ' cosa che capita sovente a 1..,- Matteo Brigante capo della O ITNl 1.--------------------• di arrivare al grandioso pro· certezza di non fare una to- (Sud!" L bri che non si inseriscono _in mafia locale. ap'parentemen- GIACOMO A~'T N · spet~o che decora una facci a- pica e di vedersi anzi accen- Quando passa tra gli ulivi che eggere una cerrente in voga. a scr:t· te suo antagonista ed in real- ta dt Palazzo Poli ( pala z.zo ri- dere di colpo la lampadina [dormono? ,, tori che non hanno ·1 demo tà suo amico e complice di li· dotto. deforma_to, amp~t.3~0 della spiritualitd. chi. più de- E quan~o poi ~- .. ! speciale di far ;uo:-iare -utti ber~na~io. null'altro con!a. attraverso le vicende ed1lme gno di questa classifica che E ~l silenzio. f.. ,to f>tUvcl6to Ri"-ista di trent.i.due gran- i campanelli di :1Jlarm~ C'gni I! giu~ice .-'\J.~ssandro, socia: e t . d 11' . f . t ' di due turbolenti secoli), sj il nostro Lucrezi? Noi senti.amo che qU~006'alt:o di pagine ò:Uust:rate che qu.alvolta danno 1..10 vo;ume lista integer:r1mo. debolr d! a Il I e I Il erm I a ~:~rt!-~ ~ar:1ranac~~;:Hct~ . V_ediarno _un poco. ~H ul- Per mai p:ù nt_orn~~:. passa,o ~ rlonn~~di~:ecit!!n~oerm~ alle stampe. Ca:_10 Bemari ~~~:~i<.~> d~ttdi a~ie~~~ ~~ Nicolò v nel 1453, si analiz- timt centoctnquant'on_nt sono E ancora no:::inus~amo e e~- l !emica culturale. Ogni :fasci- dall'altro lato è g1a un na1:~- nelle Puglie tanti gloriosi ri· zana e si confrontano i pro· cont_ras segnati dalla stgla ~el .,.. [p1re. che sia colo offre inoltre circa cin- tare che conta e « DomaDJ e cord.i ha lasciato di se, è di~ getti presentati da Pietro da reoli.sm; o. Ebbe-ne tra ess, E: In quei..:umnoto deser,? b:-ult: I quanta recensioni di opere poi Domani» un notevole sprezzato dalla moglie Don- Cortona e dal Bernini ai qua- Lucrez, reSta un punto dt . [care di mo ndi ' appena apparse . d' - Q lo lla Lu - d t· 1 (Continua.~'· l> nulla di volontario e perciò di estetiz.. li troppi meriti anda~ano da contra.sto; e chi sa che cos~ La nostra PUJ>:.::a che guarda? v 1 hanno sin"or_aco_lla~ ! g~;~rUI. a~~v~r ~~lli ;el- t~ue~~~'; ::ia1:ra~~a~/. ri~ al trapasso dal vociano Rebora al rosmi- zante come nel raffinato Gozzano), i tempo, riguardo alla presun- sarebbe_ avvenuto se eglt Ma forse che queste cose I rato. tra ~ altri: V1tto_no la nostra generaz.ione rimar- spetto d?~to _alla sua carica. niano don Clemente Maria). di un seme quali croUano. si. sui più laidi. luogh.i ta paternità di Fontana di fosse vz.ssuto tra Flaubert e non le sanno anche i poeti Bachelet. Piero _Bargellini. ~!~~:t~i3~:~~o ~~.:~~~~i g•peoi:- 01 _h 0 .è1~pnr,}au~ss; 1 gm"oa;eleu~oig~ougada: 1 che già urgeva fin dal tempo dei ~eg~~~~!·a~:. ~:;st::etr° i:tta~~~~l~~~i~ TrQ~~ta risulta inve<:e.ope- :i';uJe 1 ::al~~~o- a;{e;i~;!~ i:~ ~~;lra 'i,~!te:gnd,:::r1~ E~~!,bi.:f 0 ~~t1~; 5 1 cl'trelaom,":i~n}ii'na1m~~ete qpu:~~~~aqt~e!t sr~~ re (i \·ocaboli sottolineati son tutti tolti ra. assolutamente origmale. io della verira assolU:ta st insegnate ai fratelli del Sud'! taelio Br;onetti, Lucia.no tenace Fortunato emi_nara 5 soddisfare le proprie brame di peso dalle •vecchie> poes!e reboria- Nicola Salvi ne ba fatto il sarebbe provato. a scriver~o Provatevi. a contestare ai Bud!&na. Giuseppe Cassieri. ra avadti a gran passi. Men- sessuali, ed anz.i a queste in- mi e queste foglie sul medesimo tronco ne) dallo sfasciume, madido di tutto un -:>UOcap0lavoro, staccandosi anche lu, p~rch': al propno fratelli del Nord che è tutto Gian Antonio Cibotto Pie– tre ora con « La Nonna Sa- differente. dello stesso albero che da quel seme fortor di carname. dov·egli è teso ai m maniera assoluta da tutti t~po non st TE:St.Ste; !11-a non loro il merito d'avere im- tro Clmat'U. Ma.rio M: Cim- beUa » di Pasqulalel, Fes~ Ed anche le donne. da Lu- ec· u~c~~c,t~;.1;i~iz~~gelt::~~~a hf:r:g~~~ liicri più uili. r\oro che 1y avc;:~o prece· d s~retbe a1wato in fo~- messa nella poesia l'eterna, nagbi. Vittorio Citterlch. Cseammbprana ilreeg•a"1achrce1 una uacuatno,,ae Cd(,ez,,i!ati;1_noamBorr1·gaatantedela figllu!~ Trovata una fede salda (la Fede). u o su que par co are sen- o. a ora e e cosa avre - natura· vj si. leveranno con , Giuseppe Coccbiara. Paolo 1H M: G: ogni valore alla poesia fine a se stessa Rebora ha trovato ancora una volta. tier~ arcbit~ttonico ... In pro- be scritto_ con tonte_ belle tro in· protesta 1 fi = De Benedetti. R. M. ne An• ricco di possibilità e deciso se.ppina, una ragazza magra (Mentre sì crea il cretore Iddìo / per . E pos1to, Il pnmo e p1u grande cose da dtre e con l'1mpos- h • - a meno h gelis. Giovanni Di Capua. fru.1tarl e perversa dai capelli corvi• la concreta verità del mondo, I e la insomma. la sua medesima poesia. s_e 1::1ome che v~ene alle labbra si.bilìtd. di cercare ad esse eia e dn_offn avrete O!!ervhato c el Federico Doglio. Giampiero a Cs 1 . si·amoe.fermati un mer ni che si strugge provocando tralasciamo alcuni versi veramente mi- e quello di Gian T..orenooBer- uno sbocco per le vie della 1 _erenza ptu c e m: Dore. Minaj Faldella. Mas• mento SU questa fiori .tura di ',•1·e't·otag.lieundaeglciounotamdi1~nia. aseM •,._- mia gente s'incita I e può morire I cos'è nori e di circostanza qui ripcrtati. ma nini. Per molti, come si scris- critica segnategli. dal suo fl!,ttO _e nel .pi.odo. Per sp_t~ simo Franclosa. Renato Gl.a– H lamento mio I che per tant'aria an- anc-h"essi interessanti come ogni frutto se, la bellezza esemplare del- assoluto temperamento d'ar- r~uahzzare la na;ura, e c10 ni. Mario Goz:zini. Carlo narraton meridionali - a cenne. incarnazione di una naspa, ma sé stringe?: e sono versi del d'ogni \·ero poeta. da un capo all'altro la fontana dei Quattro Fiumi, tista? e, e nella _natura_e supremo. lzzo, Maria Graz.la Leopiui. volerli nominare tutti dall'io· precoce esuberanz.a. irresisti- Rebora di, prima), e. ripetiamo. la con- di queste nuove pagine raccolte noi ne !~t:;c!z!~ {:avf~n~n~ie• ipni:"tl Qu~stione troppo ~rossa, ~~::Zno;epr~so"oi1ttlà d':lai Nt°:r~ ~f~~o M~~o~~:n~U: mque1ne1tcaon~-aeda Cir reqrlou!e1~on~~ bteil:of~~~i~nili}~~~:oen~i t~~: seguente radicale condanna che. an• scorgiamo. chiara e netta, la lestimo- Salvi, ma, secondo lo Schia- c~e ~t-porte_rebbe fuon tema. fi.l,osofi.: Lucrezi. l'ha preso Mal!atti. Giovanni Necco. JC~ 1 ' d - d Il' - dando molto più in là della leopardiana nianz.a. Pagine altissime. ripetiamo. che vo mentre la scooliera (ele- L1mtttamoci ad osservare che dalla grande poesia del Sud Gino Nogara. Lan!ranco si avrebbe bisogn::i d"un qua· est~ gi':o co e a~~fdiaci~ sfiducia. sempre ha forz.ato e sferzato i1 non confermano affatto l'idea di un Re- mènto comune all; due fon- Lucrezi ebbe pur~ una gran quella del Cantico dei Can~ i Orsini. Maril? Picchi. Gior• de~o inte:o - p~rchè senprod; ;~~~,a~~ ilmegioco della discorso poetico oltre le proprie mede- bora minore o semplicemente separato tane e di maggiore effetto) ff:)rtuna:. quella_ dt s~ontrar• tici e dei Salmi, e che cosa i iio Petroccb.i. Angel~ Pao• pno non .s1sbaglia ne~ o 1t lej!'.ge, 1 praticato coi dadi O dall'altro. anche se in esse non mancano nell'opera beminiana ha un st con 11 reahsmo tf! fase gli è avoenuto? Gli è av-ve· ' luzi. Silvfo Pasqu~1 .. Nen loro ha scelto ancora •I Gar• coi tarocchi nelle taverne .sime possibilità: lacera nd010 sotto la ten- (a rendere meno aspra la vertigine) de- carattere essenziale, rlducen- decres~ente; e ~llora invee~ nuto di rinnovare H mira- Pozza. ~ne Pice1oru. Ma.- e:ano per ambientarvi un -o· del mezzogiorno. Nella realtà sione d'un qualcosa che di continuo par liziosi momenti di riposo. come ad esem- dosi • ad una volta sostenuta che_ d~ !urre~l!.sm~ come ! colo di Salomone e di Da- ~Ìcb~~o_. Piero P_rat~1. manz.o. Lo ha fatto invece un come nella finzione ognuno voglia trasmigrare. dalla divergente pio. nello stesso severissimo Curriculum. da quattro pile solidali con reallst~ m crr.s1,_1 mf~e di vid: ha spiritualizzato la , . e nsco. Sergio Ri– francese ed uno dal quale cerca di imporre la propria realtà della poesia. alla diversa e più i due indimenticabili ritrattini che il altrettanti rostri. che reggo- fantas!a come t PoE:h: la_ sensualità. Cara fanciulla , $~~- s~e~o t~m~ò. una sorpresa del genere pro-- volontà. il proprio_ capriccio urgente realtà della pura e semplice poeta. con la sua rude grazia, ha saputo no, come quelli di alcuni pon- fantastO:del suo_ ~el ~tbro _dt del Nord, che, nella fanta- : AngPlo Ri~o G~usotci. prio non _si pcteva "l.spettar_e: adlla'aalntron;" :\1:t.,eanneeolaBcn,.,gta~nt,.entec~.ae (buona o catti\•a. forse li per li non disegnare di sè bambino e di Renatina: ti, dell~ statue> - nell.a fon- r~f:COntt: e Uomrnt,_d!-6v~h _e sia di Lucrezi, non hai no·• Rossini. Luigi , Santup~ 1 d L Lo ~ tana _d1Trevi è del tut!o na- de,>, una cosa o,:rginaltSst- me, nella fantasia di HOl· Francesca Sanv,.tale. orni: ~g~r Va~ a~i~o~a:is) N~~ sotto il suo dominio soccom- co~~) n!~;~~!a img~e:~i:~. notammo a!. ~;fo.:fo o~~~;t ~i;;ta ~na ~~~ tu:al1stica, ed • ha svil_uppo ma ma. ~enata . dt qualche derlin fosti Diotima un tem- la Sobrero. Giacinto Spa- a imad · be dinanzi a Marietta cht- ne- .Crl!'~t:o /Orte. tutto urtf e /TtUtuon.o. _ or1zzont:3le e non _verticale, perplessitd.. Cht 1;1orreb_b~ pa; ma non hai più nulla di gno!et~. Renzo Tian. Paolo si tratta i un nuovo venii~o. sce ad imporgl! la sua legge-. tra volta (1 ). un lessico in rovina (tra Tlt. Renatina di tre annf appena. ha ~unzione decorativa e non ~edere che Lucrezi s, ttro com.une con lei. Quella stu- Toschi. Claudio Triscoli. Roger Vailland è noto fin a In cLa Lob Roger VaHland . 1 · t I d' ·1 statica>, _ dte~ro per ~n pezzo qualche penda cosa che nei Terroni I Loren~ Trucchi. Giambat- quando negli anni dell'an1e- è riuscito ad esprimere con ~us:e:e;t c::;~u~~s:°t~:~:~:ia~a\. ~~;~ ':'d 1l~ro 1~~ ~~ll:u~~~:'1~~ 111 :~~tal!' introa _~e m~I- 1:1-odello_ci fu, ~so residuo zoltano? è la terza strofa della Ve- tista y1cart. _Giancarlo_ ~j. ~~;;:li~ti/ita;ì~ ne~!1!':n::/ ~~i;~ 0 i~11:~ftae ~ada~~g~~~ di classicismi illustri accanto a vocaboli r~~g:rt~ei"'~~.!:!!'e:,~~n ed,~~ai:oua f!s~~e-~~~~~on.~~lm~~r=g~~: to:'eer~a:i,i~~o d!n 1cU:r P;~~~~ f~ia 1,::r~be;a s:~t:~~n:~:. g~~~ ~=tdo ~irciia. Più tardi come parecchi di sistenza artistici ai [antasi_ni •volgari> che sono anch·ess1 classicismi con oroz,a !f tt>ndet:"1 tutta tn fe,ta nato:io, powhe_la fontana d1;l ancora inedito è il suo gran- Né ti avrebbe donato La ve- o pub_bh~ato disegni loro è passato al comunismo dell2 su2 accesa fa~tas1a. rientrati. dove la parola stessa. premuta nnreso io d cammln, QWJrda.ndo_indieuo. Saly1 non cos~1tuis~e un ep1- de libro e n peccato dt Gui- glia, nella quale mi è im- ~a 1~opertina. _Accatino, · tegrale Roger Vailland è Scarta nd0 appunte ogni ele- dall'interna furia morale (l'illuminismo. con le manucce mi faceDf ciao .., ~f:;: ~':;, 1; s: 1}~n~~ ~~ !~~ da>, interp_re~azion_epo1:tica possi~ile n?n fermarmi a lo.rtoeo~·so~~no~~• ~f~ 1: ~rm~sto i.n F:~ncia ~rò uni- ~~;~r:~~:~i:tla su~am~~:~ il parinismo, fu detto, di quel Rebora). Ma anche il lungo Curriculum va let- e la trasfigura, privandola ma adere-nt1Ssima attesti d~l questi uerst: Paolucei. Fai_ll_a.Fantuui, co _n:~ questo. ti n':10\.·0credo giunto un equil!brio notevole ti par di sentirla letteralmente scop- to per intero. non soltanto per il suo del carattere tettonico e con- grand~ dramma del tradt- Rapida l'o:a vola ~az:zini, Gentihni. Giarriz:- poht1co non lo ha 111:dotto~- ir. un'opera narrativa che è piare sulla pagina in dissonanz.e e in- valore poetico, ma soprattutto per il ferendole un'impronta dina- ~ento,_ e la$c~mo lo parola Sovra l'ale azzu..'Tedella notte J· ?u.u.i. Lai, MonacheSl. :oem~~t:to~~na ~=~~t~ri:•~ ~1:Z:apàp~~~~t:ti~~~~~gfii s~~ ~::~•:u,':i~i::ar;,:ni~~c:io~~i i:ò cae'.: :,"~~~e~:~\ 10 1: 0 ;,i;:it~~r~nt~~~~~ ~~oaa;g;i17a~t~";uf 0 ;,~~!~~ f{ ~";,,l;[iort, qua• d o sa,à f,!,';.':'e ff 1 t°,;id! st ~. ~;;::~o~fe~telR~:a1'. suo notevolissimo ineegno di ingegnCl Vi sono ne « La ria d·uomo (e di poeta). dandoci egli !e~ rr~~;~n~!ns~Ìrfn\~~:v;~i: le3:1o '~id~~:~ !:;s::e;~u~ Le stanche ere.i.ture. Ie:iorme. chiedere nu~~o di saggio narratore. f:>idef 1 ~~oscd~~;o~:g~u~~ ~:~glia::~~~am~:~::~. u~~ ::;opr~~~lt:~~: ~\~~=oc 1~/~;a~~ap~~:~:Jt::e~ef; i;ia~~~ ciata >. Un arco trionfale :ro· re il cri.!tianesimo di quel E n silenzio soTTano Direzione: Roger Vailla nd è st ato defi· una taverna di Porto·Mano- d t d · t lib o dov o · la d. Fascia 1 fo · r-l ! C. n,_ I nito a varie riprese un liber- core l'immaginaria cittadina amoris causa. al più adamantino Car- stess:e e più vere del proprio poetare: r;:a~~ll~raf:c~i;t~ ~i ~~"~fti: alt;o: è co:l :eg~e:!~te in~ DeU'un:'.~~rso~~ :.:-:cn1.'1le . Ab~:n~!:t~~. l~i· tino, nel doppio senso della e-argamco dove ~i svolge lo :~i~~ii°to:~:e ~:at!li (~~;~o el:;;i:~~t::~ ~a",~d~. 0 ~r~l ~i,~:: ~icru ~~lo: cio rina~cimentale. La fu~io- fJfSO di cristianesir_no lucre: Mi è impassibile non fer- Un num-?ro L. lOO parola. Per lo scrittore stan- intreccio. la morte dJ 1 Don !rugon·,an·,. come qualche volta anch" a i:erftà condus!e i,oesw ne era nsultata perfetta, I ac- ztano come questi profani marmi anche perchè tutto I c c. P 1133631 t do a libri come 11 romanzo Cesa:-e. l'incontro fra o atteo ..- qua aveva ~ato un~ voce alla e Terroni>. in essi mi piace, tranne ~--~--- ___ , « Dròle de Jeu » ed il libello Brigante e Marietta e la. vi· in Ceccardb e i-n Campana: Dal grosso E davvero non sappiamo quale altro straordinaria creaz1one,, e f_u e I terroni> non sono poi quell'enorme attribuito al in difesa del Cardinale de sita che Matteo fa compiere e scaltro rinunciar superbo / deUP paeta nostro potrebQe fare incidere con u~ v':ro _peccato che _1 arbt· c_hf;una_ brev~ ?"accottina di Sonno. Siamo ancora tanto I"""""""'""'""'""'""'""'"" Bernis l'aggettivo è esatto. al figho ad un lussuoso P~: schiave pianure ...). gemessero sotto l'em- pari legi timità. a mo' d'epigrafe. que- tno d1 Giuseppe Panntni so· hnche mcormcuita da una . t . t· d. .d . VINCENZO CARDARELLJ Roger Vailland .. cui dobbiamo ~i~~;~d~i n~~~f;~~e~e~~ s: pito di tale nuova furia. rovinando uno <.t'ultimo verso sulla propria lapide. stit~!sse con le v~sche cen- assai tenu~ favola poe_tica, ~iciss~cie l ;~r~t rf:ii:: Direttore un acuto saggio su Lacl~s distinguono per una spietata. dopo l'altro. Ed è infatti un fragor d1 GIORGIO CAPRONI trah _che tutto_r_aSI vedono il una e storia tra vecchia e ti. cori costituzionalmente DtEGO F.-\BBRt nella nota ed utilissima serie quasi sad,ica crudeltà ineren- marmi e di tra\·ertini (di spietato e vi- •reg 11stro» _p1u potentdl~ - ntuova - 1 PartCe vlssu 1 ta, 1 paalr- classico, può esserne immu- Condirettore re spon53blle 11 Ecrivains de Toujours )) te all'indole dello scrittore. (I) Fi~ra let1erana 1s mag,rto 1952. J\'l. quas magg1Qri canne . u_n e sogna_a -. o~e an ~. - ne ~el tutto? Stabilimento tip. U.E.S.LS. .A. deJle Editions du Seuil, si ap- Sono queste scene ed il vi· rile e cattivo gusto>, che però non ha 2 dic. e 30 ctic. 1956. gigantesco organo - costitu1• tre storie d1 not uomm1 ,. Dt un enorme così attri- Roma • Via IV Sovembre, 149

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