la Fiera Letteraria - XII - n. 45 - 10 novembre 1957

Domrnìra l O noYcmlirc 1957 e·~ F'TETIA r ETTETIART:4: U A POESIA DI EURIALO DE l\IICHELIS * ALL'ITALIA * ina Patria. al suono dei tuoi inni nasc,e brivido ancora, onda che su sé torna, come l'estasi molle di sgomento meglio che nostre; intima pur quando sui crescenti uno-due gli orecchi e un tratto spa:anca\·a ai bei trilli il lieto grido al passo. Quasi sporche le divise già splendide, anche queste han segno amaro; ma alrinfantlle rapimento sono di ENIUCO FA.L(lOI che agitavano alzate le bandiere dei soldati partenti, per noi stretti sul marciapiede al rullo dei tamburi. E e sera, che le vie sca\·a il silenzio e scivola la tenebra dai muri infoltendo il fruscio delle persone, un tonfo di tamburi in 'fondo al petto cadenza degli annunzi di sventura vertigine era al fanciulletto, quasi lui folla alla marea di folla in lui. Oh ne:le bianche ore di studio ch'.ni. gli occhi sul libro e l'anima negli occhi, denso il vuoto e noi intorno di presenze, come cresce un bambino sostenuto dal sentirsi guardato. Dove in sogno piega l'infanzia e le credute storie si méscolano immagini ai ricordi. in te fraterne ci erano dal 1ibro le voci che dicevano parole che Irraggia anche così del più che tace. :\Ja adesso come trova, fiducioso a impennarsi, allegrezza? Se ml volto. incubo l'orizzonte stringe e oscure: vanagloria cui tiene dietro l'onta, tradimento lasciar dubbio compagno. e star fra due nemici a tesa mano net deserto ove spada di giustizia è GUAI AI VINTI, e subito lo sguardo al rifiuto non detto viene meno. E di dove noi vinse in altri prima di noi, le tua vicenda si ripete: di battaglie non tue campo segnato, e non fatto de noi nostro domani. Ah sonate fanfare I fervidi inni, e voi che ricca favola il rifiesso delle ermi fa negli occhi dei bambini, più rigidi se dentro vi consuma quell'adulto vedere, date ritmo di fiammeggianti arcangeli, non meno riso il volto che palpito le tuniche; poi immagini sognate che il brlllio, se prima non le sfa una piega al sonno si mis1.1re al risveglio su un sospiro. Mia dove smesso il cuore di sperare fa nuove le parole del coraggio nella povera casa che accetierla povera, lima l'a°spro che Vi duole; come l'uomo col padre, anche gli di cuj arrossisci prime che dolerti error· spiego. non velo, timido del lutto che ne accogli. Così di là dal muro odono, non rispondono, coloro cui rimorso cì guida, ma odoroso d'ombre giardino è quel silenzio, e tutto fra loro e noi svanì che non sia l'alto colloquio che scolpito è nelle pietre. ElJRIALO DE MICHELI' Una nuova ma vecch:a e voce• è da aggiungere alla oibliografia critica su O:no Campana. E sorprenderà che sta rimasta dimenticata fino ad ogi;:1, non ost.ante la sua singolarità. Risale al 1920 e reca la firma dt Mario MisstroL.. Que– sll allora dirigeva il Resto del Carlmo; e appunto In quel giornale venne pub– blicando, dal H gennato al 27 novem– bre una serie d1 Op1niona, e suggente dalla lettura d1 un gran numero di giornali, d1 riviste, di opuscoli. d1 libri e di libercoli»; cul ne.I ·21, raccoglien– dole in volume coi tempi della nuova • Voce ... conservò. dato il successe, lo stesso Utolo. Nè lo ha mutato nella se– conda edizione. stampata nel 'S6 dalla Casa Longanesi. L'ottantesima • opinione> giusto quella che qui c'interessa. S'intitola: Poesia e consta del tre seguent.l capo– versi: c Occupandosi, nell'Idea nazionale, del– la Antoloqia detta lirica cOntemporanea, compilata da Papinl e da Pancrazi, U. Fracch1a scrive: - E' storia vecchia ormai che oggi la ·---------------------------------------------------------------' parola e poesia» deve essere largamente usata a nobilitare anche la prosa meno Casanova tra due esili * tli GOFFREDO BELLO\'CI poetica. Da vent'anni non si vedono spun– tare veri poeLl -. e La poesia contemporanea è. per tre quarti, un fatto meramente tipogra.llco e, nonostante le sue pretese, assicura la Immortalità a chi la legge piuttosto che a clù la scrive. Nell'antologia io quesUone la migliore figura (a -parte Pa~lnll la fa un tale, che è rinchluso in un manico– mio e che anche letterariamente pare destinato a vivere tra I matti. Salvo tre o quattro, che sembrano destinati a far– gli da intermie-ri >. sa~;.:m~~~~ 11 ni 1 ~i~t~~md~~ ~:~~ ~h~a~ 0 a1i:~i~f i:~tc;~~= ~br~:l1°rs16i)S t a~ratfr:~~~ ~?~g~~n(~i~èt~ à~~:! 0 S:di~~ it~~irsi~o -~n ~i~u~ile. ~~~~ ~::1nettca~~ocaJ1;1~:n~a~ò ~= caf~a al 1 :c:i~~~- ::ve~::u:~!n~er~~~l~~ autore in dochci volumi ma- vanni in Laterano. entra nel· Amelot de la Houssay. dove commedie goldontane) una ricoI'!,osc1b1ie un potentissimo disputa fra lui e il toseano altri non è se non e Dino campana•· n?scntt.i C?m~iut1 .il 1792 .e 13:~Iasso~eria, ~i _mette a ser- t veneziani . erano m~strati compa_gnia francese_ che ave- patrizio. . _ . Carletti pe~ il pa,amento di Dal 1918 il poeta del Canti orfici si r1vedut1 nei sei anni seguenu: v1z10 dei gesu1t1 e v1agg1;1 manca~n d1 _parola. 1mbro- va gia avuto cord1ah acco- La condmorye sociale d1 Ca- una mediauone ,:h des~ tor- trovava Infatti ricoverato nell'ospedale ~:~~:a.n°·ai%~~o~~~i ~~i?~ ~~adavi;::!: ia pa~::.p a: ~~rj~:~d~:t:vf c~~aJ~Tt~ ~i= ~\~i;7:r:e~~ie~te fi:!~~g.n~o! ~ennoe~~a e:in d~~fi~!~:pl~~ev!a1~ ~r (i~a~frà~ri: :e.ra~ ~c:i~~~ psichiatrico di Castel Puloi, a San Mar- moderne edizioni del Gamier Parigi a Roma. dall'01dnda ranni. In un suo viaggio a una prima donna. la Clair- vm:ondotto. alla mercè degli quel patrizio e c ontro i Gri- tin la Palma. nei pressi di Firenze; e vi o della Slrène, con la narra- alla Svizzera, dalla Polonia Torino d~segnò la nsposta mont senza. dubbio molto Inquisitori che Potevano to- mani di Santa Maria Formosa rimase ln-ìmed1abi1mente rinchiuso t!no zione delle sue vicende del- alla Spagna. dalla Germania che scrisse poi a Lugano: non brava. Incominciarono con la glierJtlielo per una qualsiasi un libello. « Né uomini né alla morte. accaduta quattordici anni pl\l l'anno 1774 alla vigilia del all"Austria. d'improvv1.:oa ne- bastò tuttavia ques1:<>libro a Zaira del Voltaire e il l\ter- denuncia di una spia. Cercò donne ovvero la stalla ripu- tardi. suo ritorno a Ven_ez1a. Ma del co e d'improvviso povero. ma riaprirgli le porte d1 Venezia. cante di Smirne di Chamfort. dunque e ottenne. ~i essere lita• ~ove nientemeno par~ tn quanto al Fracchla, già altra volta soggiorno veneuano e del sempre con uno strunen_te Per avvicinarsi andò dunque Ma il pubblico flJ scarso: per a5..'1iuntodagli inqms1tori co• lav~ d1 Zual""!Carlo come d1 ci è capitato di dover sottolineare la sua fnu:>.t~t~~! 0 tf: 1 ~1ti~ 1~ 0 adb~ ~:i~~~te~ ~?~~~g~~:m~ Za~~l~S1:v~:~'dof~?S~~ah~:r~ troppi era .difficile com~ren- ::nd~~"!:~::1~: ~~~~fm!~: ~r~~~ ~d~:e~k°~d!:ndPW:1\~ assoluta mancanza di ogni minima qua- ospite e bibliotecario del con· to e autorevole. Vive ms..>m co al iovernatore P1tton1 e al dere . la h~gua france-e_ e te s1 affaticò a cercare noti- naturale ma autentico di Mi- lttà protetica sulla resiS t enza di quella te di Wuldstein. non c1 ha ma alla e-iomata in quel se- console della Repubblica de troppi_ te~tra erano aperti ·. 8 zie u~ili alla difesa del com· chiel Grimani proprietario stessa letteratura Italiana contempqranea, dunque lasc1c1to il racconto in colo. tra vecchio e nuovo - Monte, potè ra~ogller_e e tra- Venezia, 11 San Benedetto 1 1 mercio della Repubblica tn· del teatro dove avevano re- la cui Intera produzione del primo ven– capitoli forse ancora reperi- e qual nuovo. degli illumini- smettere agli .mqu1s1torl di San Moisé il San Samuele il sidiato dagU austnac1 e da- citato I suoi genitori: ed era ten11lo del secolo presente sembravagll b1h tra le sue carte inedite e sti e dei rivo1u2.ionari - egli Venezia notizie 1mrartanti San Giovanni Grisostomo con gh ungheresi Danni a per- pur vero che sua madre era e destinata a perire•· Cosl pure non ab- ri~?p~~~ic:;~3,~~r~h~di; ~~~r~n~ut:t~!\ 0 s~i c~: ~~i1~! 0 ~1:1nea~~~at~e 1 Ja1Se~~= :e 1 ~:r;~:c: d~fmèa 1 S:n~a:; ~~e r~: ~ ~~ ~Pl~~:rc~~ 6~:t:::~~~a°r:~ra~ ~~~ ~:a~ttamr;t~~t~~an~ir:a~Z~ 1 em~~~~~f~~ autorevole. 11 R1vesch1lde c1 loqwo con Voltaire alle Déh~ vemo austriaco Questo ser- nella patna d1 Goldoni vole- ~prea:evol_e avventuriero Ma zia e andarsene in volontario mente al nervi e lo facevano prorom- ~~'fe~~~r~:he"~i ~~ ~:i,~~ ~~ ~~~} 1~ 0 c~~~S(:!lremae{~~J~ ~~:~i e ~I~ P:~ 1t:ez;~n~nde;aÌ~~~ ; 1~{1j.~~:a~~a~~fic~~S:~: ~~!e~lh:1 v~~~a d~~~ahb~1;.: eslho. in ultimo a Dux dove pere tn f~i requisitorie dl scarso fonda- ragionamento non m1 persua- de francese l'Orlando furioso, condotto che gh fu r1lasc1ato compagnava le recite con nu- tà di costume e la libera let- ebbe pace. Ma a Venezia mento cntico e di nullo buon guS t0 de· non credo insomma che il questa ostilità alle idee nuo- dal cognato di Zagur1, l 11n_- meri di una sua nv1sta d1 tura di libri nuovi stranieri molti gli ~imasero ~mici. e estetico. a parte quel tanto di rltor– prÌncipe Ligure nel riassunto ve ci sembra m:mifesta. Co- quisitore Francesco Grimani. critica teatrnle, il Méssager e italiani. Spia: e vorrei con tr::i «li altri il Zaaun. I '-io-ne e di rivendicazione "romanzcs~i' "• dei mémOiTe.s da luJ !atto do- nosceva benissimo il latino Il suo ritorno a V~nezia sem- de Thalie dove parlò con ~cu- Questa parola suscitare negli Il Damerini nel suo fervido datla quale ~mpre, In lui romanziere. po aver letto il manoscritto classico e maccheronico, da bra trionfale: è accolto affet· teu.a e dottrina di ì\lohère altri il nbreu.o che suscita libro c1 racconta quelle sue prendevano le mo~c;,e tutte le svalutazioni. abbia protratia la narrazione Orazio al Folengo, e meno tuosamente dal vecchio e au- del Comeille d_el Marivaux in me discepolo. per q~esto. vicende veneziane. ma anche Una nostra prima posttl1a al riguardo di quella vita oltre 1774 rac· bene il ,:-reco: ma aveva an- torevolissimo. Marco Dando- del Bea. umarcha1s d.eJ Volta1· ,degli uomini del Risorg1men- ci dà della vita di Venezia in risale a una wntina d'anni fa ed è rl– coglif:ndo fat._lcosamente. gli che st~diato m_usica e chim.1- lo .. dal .Zaguri. dagli inqu1si- re del Diderot e di al~ri ml- to. _Ma ner1_1men?questo potè gli ann' una rnpprescntn- prodotta nelle pagine 386- 488 della quin- ~~:~~ ~~~nu~~1i ~~n~e~~:~i ~re ~~d!;!i°a~ 1 ~.edm~a~r.m1: ~°ari t~~~;; 1 Ki~g~~i B:m~:; ~:r~~n~~~~i~~e!sk~':mr~rn~ i~~~~:gJ~1 l~~~~de r;,o~ ~~~e co?1 1 piuta e aremita: ta serie del Novecento letterario. In vero trovano nei libri a stampa vita suonando il violino (e ~e Memmo; e ritrova vecchie e e la nvi~a fu vietata dalla tettore. il pot('nte e ienerOS(I bcl1a e piacevole. , , non occorreva aspettar molto per n~are e coordinandoli con gh altri ne vergognò) o per ingannare care conoscenze. amici di a:io· censura dopo un articolo sa- vu·llardo Marco Dandolo GOFFREDO OELLONCI che li prestigio dl cui glà allora godevano determtnati scrittori era collfl'Jato alla e voga evidente, lndi3cut:bile. persino grossolana, della Inanità di molte teorte che hanno trionfato ne&U ultimi anni: della lngiust.izia di molte tirannie e pre– potenze esercitate attrave~so una critica appassionata ...: della falsità del dogmi che si sono voluti imporre con forme dt int:mldazione possibUe solo in tempo ~i universale disorientamento». Quel prest1- g10. quella voga erano In realtà la ri– prova di una non Improvvisata e non effimera conquista. se tutto quanto è successo dopo non ha valso ad elimi– narne ogni traccia e. se ma_i. ne ha col– laudato e rafforzato la conststenza. Chi pl\l mette In dubbio e vuol discu– tere - non diciamo: contesta e nega - la validità di quegli scrittori. che pur tanta lrr1taz.ione, o derisione. provocavano In Fracchla? Forse nemmeno più M!sslrolt. E resta 11 fatto che nei poett d'ogqi_ del 1920, quantunque dopo Papinl e con esclu– sione di ogni altro. H poeta che pi\l lo colpi fu Dino Campana. Sarà stato perché si trovava dea-eote al manicomlo: e il luogo e lo stato si pre– stavano ad Illazioni ironiche nei confronti della c.1'rcostante schiera poetica? ll de– corso dell'c opinione> lo lascerebbe so– spettare. Ma noi preferiamo attenerci al giudtzlo di preferenza e. ~imltatamente ad esso. rallegrarci che Missiroli. da buon carducclano, avesse subodorato in Cam– pana la presenza di un autentico poeta. E gioverà ricordare che, intorno a que– gli annl - s'era nel '20 -, la bibliografia c r I tic a su Campana non registrava troppo di più. Valga il vero: quan– do si siano messi. in tila I sette nomi di Binazzl, Bolne, Cecch!. Costettl, De Ro– bertls. F'ranchl. Merlano, l'elenco è bel– l'e !lnlto. E, a parte il solidale richia– mo di Sbarbaro in LiQuidarione fgià apparso nell'Azione genovese del 14 giu– gno 1921), bisogna aspettare la seconda edizione dei Cantt orfici (1928) per allun– gare la Usta con a:ltrl quattro o cinque. Però la testimonianza rilasciata da M!S!Jiroll net 1920 risulta significativa e vuol esser presa In conto. E' cosi raro che un politico s'interessi di !accende poetiche contemporanee: e ancor più raro è che, tutto sommato. lo taccia seni.a troppo discostarsi dalla designazione giu– sta. Lo faccia? L'abbia fatto: in quanto è da credere, stando a certi segni, che oggi te cose. per I politici in genere, sono cambiate. Ma non in meglio. Sennonché nella prima edl:tione del1e Opinioni mancava la nota con l'Indica– r.ione del nome e cognome di quel « tale n. Sulla scorta della condanna emessa dal Fracchla. non valeva la pena neppur di nominarlo? S'era nel '20. Ma passano trentasei ann1. il povero matto si rt5eatta e s'aUerma come il poeta Qino Campana: e allora sarà bene precisarlo nella secon– da edizione. Un riferimento che poteva anche sembrare negativo. diventa cosl positivo. ENRICO FALQLI to~i:S~zi::i 1 ~~~3and~vnauaW. ~f":,~::;,~/e~n d,~~h~r;1~!~Ò. ~~~t~ac~\~ 0 ~~b~~ 1 i~i d~!: r------------------------------------------------------------------------------------------, E' un"opinione forse errata: una lotteria per il re dì denza: la paura. forse. delle p . d . R {Jf. l e . . non assurda. Ad ogni modo la Francia. Una vita .a:remita di nuove idee venute di Francia ~!~di~~~dit~1\uri::ci:ct~ 1~ -g:,~"J~~.~:ì:,~ 1 ~.':t.t':.m~~j: ~' ~•1~~11°~".'t~ib:::n;;:; oes ie l a ae e arrieri acrobazia dalla prigione. dei stissima. fame una casta conservatrice Pio mbi. d ?v'.era ~ato. cb1uso Nel 1773 desiderava. come e a chiuder~ il Ridotto per per deli.tt ! d1 magi_a. d1 offesa aveva sempre desiderato, di ~oraggiare 11 loro v1po. del a_ll a_~hgio n_e e ~1 lettura dJ ritornare a Venezia. con più giuoco. Una part_e deU ar1sto· hbn n~oluuonan. secondo 1~ pungente nostalgia e quasi crazia. la più viva yo:rebbe d~nuncia çtella spia Manu~ c0n angoscia. ma voleva es- nformare lo Stato. d1m1~uen– v1 è ora _rievocata neg~ anni sere ben sicuro del suo per- do la pofcnz.a degli inqu1sdo– del suo :1to:no ~ yenena sul- dono: era Insomma un con- r1 e rendendo In: suprema a_u– lc.itr~c~rn d! tut,1 _1_doc~en- dannato fuggito dal carcert- tontà al Maggior Cons1gho. t1. editi e d1 '!l'?lh mediti d.a che avrebbe dovuto scontare Iryvano. Il Casanova cerca su- ~~n:0~~=r;'~t~n;: s~~s::~ la sua r,ena. In _Ispagnaera ~~~~i ;o;:t!\ d~cf~nda'n;i ~~!: eleganza di caratteri çii fre~ st ato due volte m carcere e to spera di poter vivere con di legatura. e con chiare r1- tutte e due le volte per ven· i redditi di una sua attivit-\ :~~~i~rip~t:r'~ 0 :·dl~u~i~i =e~~a ~ ~::ai~\~!:r;:~~~ ~er\~er::~~uii~~nJlaou.;;:rgrr~ della ci!tà_ settecentesca dalla ttlosi di lui. In queUa terra ottava rima e manda intorno casa editrice Ilte. dove suo n0nno aveva con- le schede di abbo~amento Il m~ior pregio del Da: quistata. rapita e poi sposata che in real~à e-li ritornano ~~~l~~o 1 tu% ~f.sl ~ ;::t:e~~~I u~a. monaca. _trovava solo n~- ~~ttda~1?u~~,;ì~ve ds;>J!~~~i; Ja sua facolt à di richiamarr rruc~ (~nch~ 11 Mengs) e umi- crai.ia e della cultura d1 Ve· alla memoria. narrando U'ld llaz1om. Ric~rda\'a ~llora a nez1a e d1 Pado\·a. Aveva in· vicenda. tutte le altre vicen· sè e agli amici venez1an1 !on- cominciato a tradurre Omero de che passano mostra:-~! la tani. con candida fìereu.a. che dal testo greco ~fovandosi vita del suo personaggio nel- un grande di Polonia. il Bra- tuttavia ~elle migliori tradu– la vita della su~ città e de! nicky non aveva sdegnato di zloni ~tahane_ e !straniere s:n suo te!TIP0· Fu e1à detto <:he I battersi con lui a duello. al- dal 17:>6. ma m d1ale_tto \·ene- ;:~;i~ri!sti~o~fa°n~ ~:ri~:~ la _pist_ola: raccontava questo ~~~l:t~ ~~~!~~or;:r~a~~~~ ~~~a~zh f:f;~ 1 i~ 0 r~~~!àmee 1~ ~~~ 1 ~u~e~~~ ~:i c~m~i~ :rà~;~~aoie~n~cfj~ c~~eff~~ 1 i~ immaginazione; ma bisogne- ,:;in che non mise in iscritto mo volume in questi anni di rà ora soggiungere che spesso l'Un raccolto e l'altro. Che sempre nuovi studi e \'ersio· le ricerche erudhe banno cosa dunque poteva fare pe1 ni omeriche. quattro o cmque. verific ato. no_n s mentito. il èSSere riammesso in patna. e. prossima qu_el!a di u~ gre– tE:5tO casanov1.an?. ~on dob· in quella Venezia che amava cista quale Cristoforo ~1dolfi: biamo mer:av1gl~a rc1 che 11 ed esaltava e difendeva con- e dovette. certo comp1ace.r•:i ;i~~doevd;i11:b:::: ~ft~ra~i~: tro eh! ne dice_sse male fosse ~~!~~~~~~z:nci~e nilu dirn: le ricordava. con il risalto che pure JI Voltaire? Pensò di cile mezzo universitario di ad esse davano i suoi sens, poter giovare al governo del· Padova: gli dis......:e villania so· mentre le riviveva. i suoi af- la repubblica scoprendo e fa- lo un avventuriero di bassa retti i suoi rancori e le sue cendogli conoscere il segreto lega. il Goudar in un suo li– nece.ssarìe ipocrisie. Tutte le per tingere di scarlatto il co- be_llo. ~bbli<:ò due .soli volu– autobiografie (e forse forse tone E ru merito inutile. I m1: mai l'ultimo. D1sefllò a_l· anche tutte le storie) .;010 suoi· rotettori ed amici. Lo- lora altre ìmprese _l~tt_erar1e scritte cosi: ed ~gli poi vole• P . i Marco Dan· che sperava red~1t1z1_e. la va proprio riviverla quella renzo Morosm ' . stampa per esempio d1 una sua vita innan:r.i tutto per sè. dolo. Marco B~rba: 0 • ~ietro specie di rìvist.a. eli « Opu· con nuova coscieni.a del pia· Zaguri. supremi ottimati del- seoli miscellanei» c?e_avreb– cere di· allora. Sembrò nar:-.1· la Repubblica. ~li furono lar- be Potuto avere miglior es1- tore eccellente al De l\Ius~~1 ~hi di consigli: ma egli intan- to ~ davvero fosse stata 1~ che pure gli negava_ la cont!• to scriveva una risposta al 0~1 !)Ume:o un_a raccolta. d1 re~j~ào::\~~\e ~~?al~~~l~i~~~ ========== ~~tt! siori~•.e 1 a:1S~~~;e:t1 ,: ;';:, ~'~~.~~\~~~~~~'~ 11Premio Cortina-Ulisse ~~~;;':;.~;.,1~•~~"e~!p'!:,' :,;t libertino che si ricono.:;ce nei La Commissione giudicatrice lo Stato ~Iaeco. Parve _allora romanzi del Lesage. nei rac· del Premio europeo corttna - not~v?le a1 conse_rvaton (e !o conti di Rest1f de la Drèt.l•r Ulisse composta dei Professon: dedrco al do~e) 11suo _saggtr. ne e nel capolavoro di (ho- Antonio Carrelli. Felice Ippo- contro Voltaire. dov~ m~om· derlos de Laclos. tr~ i. Tt 1 l:-ne- Uto. Enrico Med1. Giorgio ma comb<"!tteva la hber~a d1 rosissimi a~·entunen C,'.\n· Salvini. cario SalvetU. Oott. ,;;tampa: mtere-.sante l altro ~:~i~~:~;~~ ici~a!~~li~: E~~~d~~!fd?r~~~t:ri~! ?l~~~~=::nd~nn~!~efe}:\·a~~lci i~!~~ Perdonate al gio«'oliea·c Certo che devo risalire et Fnaonl Per trovare una pezze d'eppoggio Giocoliere fra gli accattoni Andando, riandando a rovescio, Di deserto in deserto Troverò le pietra focaia E l'antico impetuoso vento Che mi fu culla e famiglle. Perdonate al giocoliere Se talvolta ha la mano maldestra Nel dare e nel ricevere Una rosa, o forse, una pietra La inia 111usa è uua bestia La mia musa è una bestfa Da terra bruciata. La capra. una capra negre Che vive di rute Nel deserto dell arenaria. Canicola e pianura: L'ombra corta del cardo Che ripara la cicala Non mi salva. La mie musa è una bestia, Che cerca acqua: Acqua da bere Acqua da mangiare. L'ulivo per tare l'uJi\·e La ceree ne! sottosuolo E il dattero nelrana Come la cicogn.1 Che si leva m volo. La mia musa è una bestia Più distante della luna, E come la lune Fa latte che non disseta. Da secoli non piove Dalle mie parti: Il toro muore In mezzo ai cardi E la giovenca piange. T1•astulli dt>I ca1waio Riconosco le capre dall'odore Le chiamo per nome Come i profeti le donne Dalle colline dt Gerusalemme. n sale nel mere Ha odore più soave E anche il mosto del tino. Se fischio zufolo o stornello Le capre mi riconoscono. Sul ftnlre del giorno Quieto si te l'occhio E più aspro l'odore Delle capre del Libano Fra tutte la favorita, Molto amata e meritata. Rlconosco le capre dal colore. Castane, lana forte Lana cattiva allo scardatore Che il pettine rompe E 1n petto si tiene il cuore. Per amare le capra Bisogna nascere capraio E comandarla col 1hchìo. Se non sapete fischiare Tenetevi lontano dalla capra Che sta sulla terra Col suo cettivo umore E altro non intende essere Che una solitaria macchia Una vagante macchia del sole. llumore ,•on le pieta·e Voi fa te rumore con le pietre Per non farmi udire Quella che mi chiama. Credete sia une voce E fate rumore, Voi fate rumore con le pietn:. Tagliate ponti tagliate passerelle Ogni appoggio Ogni traghetto E tutte le corde, tutte le Voi credete dall'altra parte Quella che aspetto. Soffiate sabbie e cenere Per non farmj vedere Quella che mi ama. · Voi la credete separata E volete disperderla Con sabbia e cenere. traverse. RAFFAELE. CAlUUl:.RI I l ' \ I l J i I ! Rina Rosse Ili: Dls.esno stro. lui. Ca!-anova. ,fonna- Rivista Uhsse. si è riunita una t po com_p1acent1. '-em1?ra. a llP iuolo. eiocatore. iml>r -~hor,.- seconda volta per proceder~ ee'-tan t1 eh~ n on dec:1.dera \·a– scroccone. ma sì anche t1'llf· all'ulteriore \"agho delle venti no la nasc1.ta de S fi~h_: e. a b– !atore. ha una sua fis::onom1:1 opere in gara. e ha fissato Ja bastan i.a d11e lte\·o!e 11 libro più cordiale: cerca 'a vo1'Jttà sua aneni.i(!ne su una rosa di dove _rae<;olse. come prçm~t– da tutte le donne c-h~ m~on cinque nomi: . tev~ 1! ut_o]o. _Aneddot~ \ e– tra con la foga spesso G1 un Bohm K. e Dorge R: G1ganc nez1?ni m1 _htar 1 _am_oros, de~ collegiale impaziente. ma de- Awm: Fermi La~ra: .4.rom~ dotti. _mol ~1.da hbri t:an_ce$1 sidera anche di essere ·tima- /Or the World: Len1han J W A.. ,._ a;tn dai ~tte _'{olezz1 c1tta– to come un dotto. come uno Atom1c Enerf/J/ and 1ts Apph•1d1!11· ~ redd1t1 d1 queste pub· scritto:-e. come un consiglie· cat1ons: Lowenthal G e Hau- bl1caz1on: non potev~no cer– re. magari. di monar~hi. Si fa ren J.'. Wrr _Werdtn _ Durch_ t~ .ba!-t~r-e aya c:ua v1 A quo– accogliere in Arcadia. solle· Atomt Leben. Thom:,on G • t1d1nn~. cprco altro euadarno cita onorificcnz.e anche dal Tlu Foreseeable Future. m un·1mpresa teatrale e por· L---------------------------------------------------------------'

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