la Fiera Letteraria - XII - n. 7 - 17 febbraio 1957

• Domenica 17 feblirafo 1957 LA FIERA LETTERARIA Pag. 7 '''''""''''""" .. '"""""""'"'""''''''''''""""'''''''''''"'''" LE MOSTRE RODANE * GUIDI a Venezia Masetti, Mandelli,· Scordia * di Guido /'erocco * di A 'l"l'IUO BERTO LUCCI Alla Galleria deL Cavallino espone Virgilio Guidl. Una mo– stra nuova che fa spicco sulle aitre e ci. ripropone una revi– sione dell'artista nel quadro della pittura italiana. Guidi non riposa sugli allori nè sui rico– noscimenti. che in questi ultimi anni si sono fatti più concreti ed autorevoli. ll pungolo della ricerca. la continua insoddisfa– zione per il già fatto in con– fronto a quello che la fantasia pensa di Jare. dà alla sua pit– tura quel senso di iTTequietezza, di fermentazione. di ansiosa ri– cerca. che è propria degli ar- All'imbocco del Babuino incontro Ta– nino Chiurazzi che ne esce e mi chiede, con l'aria di un Abate Galiani finito in un secolo senza lumi, se .vado a e vi– sitare i sepolcri». Non raccolgo la sua ironia doppiamente sacrilega, gli dico, arrivederci al Cinquale, davanti alle frittelline ungheresi di Mària, meglio a metà giugno quando il mare odora di rose e di caprifoglio dai giardini delle ville e delle pensioni ancora .vuote e vi sono tanti pittori che rinnovano i verdi, i rossi, i blù dei capanni, delle persiane, dei pattini, sbiadi_ti in meno ct·un ·anno. Così potessero i professioni– sti del pennello ... Subito, nella stanzetta accogliente della Cassapanca, ci sono da vedere la Elvira e la Miria, Guido e Riccardo, e l'Isolina che ha il cappellone di paglia sul fazzoletto che si intriderà di sudore. ma é ancora fresco ora che la ragazza posa davanti a Franca Masetti, e la guarda, e guarda anche noi, un po' in tralice, come fanno i contadini, se pure gli dai confidenza. Qui vibra un cordiale e diffuso lume dt fiducia nelle cose e negli uomini: la Emilia rossa, vista da vicino, si rivela nei locali e nel resto, tutt'altro che vio– lenta. E' una bella prova di sincerità l'avervi conseritito, da parte della pit– trice che era uscita, lo si sente, con la tentazione di cucire col filo forte del neo-realismo. Ma ha visto gente tran- . quill3. in riposo, e messi. bionde appena mosse dal vento, e un bambino a ta– vola. Franca Masetti e s'è smemorata e incantata, tanto meglio per lei. Ora salgo- le scale della' Medusa, dove c'è una mostra che mi interessa molto, del luzzarese di nascita ma bolognese d'elezione Pompilio Mandelli. E' un pit– tore cresciuto vicino a Morandi senza mai farsi un complesso di non tradirlo, senza mai tradire così la propria giovi– nezza per inseguire quella dorata, su– prema, irraggiungibile maturità. Ha scritto dell'ultimo Mandelli Arcangeli in una pagina di quella Situazione non improbabile (PaTa.gone 85) che _è insie– me un manifesto e un riepilogo d!altis– simo volo critico (e come sempre·, in lui, 1:rico): e ... a noi pare importante, tipico, e moralmente nuovo anche il lavoro di Mirandelli, con le sue rinnovate impres– sioni di natura. Rinnovate perché il suo occhio é ormai aderente, inerente anzi, al sensibilissimo epitelio di contatto, non.– soltanto dell'occhio, ma di tutto l'essere, con la consistenza della natura. E' 1 uno scambio sommessamente ma profonda– mente osmotico che si compie entro la sua pittura, apparentemente cosi quie– ta. anche quanclo è più materialmente mossa; è una specie di. µalce abbraccio, tormentosamente ,e intimamente dolce,. .. fra cielo, figure, terra vegetante. E' quasi un nuotare e,,ntro un unico amal– gama sensitivo, da cui si . esprimono, per proiezione della eternità fisica entro lo schermo interiore della coscienza, fi– gure schive, larve dense di nuova om– bra: e dove tornano per converso, dal cuore alla natura, echi di sentimento, elegia profonda e durevole, rappren– dendosi fin entro una frasca inquieta, entro una neve turbata, entro un cielo>. Altro che e s~polcri >, caro Chiuraz– zi. Entrare nella saletta .di Mandelli è uscire in una giornata di una vita così intensa da stordire. Ecco davvero ch,e si rinnova il miracolo dell'impressioni– smo ci sentiamo, davanti al canale in curva di San Lazzaro, come già da'{an– ti al paesaggio della gazza nella neve di Claude Monet. con la stessa piena d'amore per la bella natura che in que– sto momento ,è cosi, e cosi non sarà più. e nemmeno noi, se non ci fosse la poe– sia. l'arte a salvarci. Naturalmente Man– delli è assai turbato, mentre con intre– pida fede esce al ptein ai.r della dolce pianura lievitante del fuoriporta bolo– gnese, dalle voci che vorrebbero trat– tenerlo nello studio, a consumarvi si– no alla nausea un pasto di interior:i umane sanguinòse e dolenti. Ma non cede, e la natura (che sia il caso di ri– mettere la troppo svilita maiuscola?) • lo ricompensa rivelandosi a lui di una tenerezza ineffabile. sia che trabocchi di verde nella sagra della primavera. o echeggi di gialli e arancioni e primi grigi nello stringente saluto dell'autun– no. o rifulga di bianchi inteneriti di rosa e ct·azzurro nel mistero dell'inverno. Anche le figure. pur tenendo nella statura ancora qualcosa dei severi sche– letri cubisti. volgono verso un perp~– tuum cangiante che è ancora, e ci ralle– griamo, romantico. La inisura di Gior– gio Morandi non è diventata. per for– tuna, un comodo metronomo per Pom– pilio Mandelli che però, se ha raggiun.– to una grazia tanto rara nel travaglia– to momento che attraversa l'arte della pittura, sarà anche per Ìa vicinanza del grande maestro bolognese. Più giù verso Piazza del POpolo, alla Tartaruga, espone una quindicina di quadri recenti, nessuno anteriore al 1956, Antonio Scordia. ©uesto pittore che il c.atalogo rivela nato a Santa Fè e residente a Roma, pur ancora giovane (è del '18) si era già fatto i:iotare alle ultime biennali e quadriennali per una più allegra, vivace ripresa formale e cromatica dei temi' populisti, che in ma– no ad altri, meno dotati e perciò più rigidamente alliDeatì, smorivano in uno squa1lore pseudoumanitario o strideva– no in una polemica ugualmente depri– menti. Le ragazze di Scordia, anche se ob– bligate a lavori pesanti, non perdevano il naturale brio della gioventù. Le eter– ne esigenze della decorazione guidava– no la mano in felici deformazioni, il colore gli usciva fuqri da tutte le parti e andava sempre a posarsi graziosa– mente nel punto più giusto. Ora Scordia si è spinto avanti, libe– randosi non soltanto dalle cosidette istanze ma anche dal figurativo in sen– so stretto, e il suo pennello che già urgeva ricco di succhi meridionali sulle strutture per luj. il.J.~~cçhiaJ~h 1 s~ 1 ~fI~.Qa, con bella libertà in colazioni sull 'er.ba e sieste,in cami,agna, ,flnest'e,a,Rue,,Bona-,, parte e mari mossi a Fregene, che se:iuil– lano di rossi, di blù, di rosa a~sordan– dandoci come campane in un mattino di festa. Magari con delle improvvise pun– te liriche. come in Una. rosa, che è una rosa è una rosa ecc., giusta ,Gertrude Stein: anche se non si vede subito, si avverte dall'innamorato incarnato dei petali e dall'estrema fralezza delle foglie verdi. Mande1li é il silenzio meditativo, Scordia i1 clamore, qualche volta disor– . dinato. ma spesso giocondo e conso– lante. ATTILIO BERTOLUCCÌ Pompilio r,,i;andelli: "FJgura" UNA RACCOLTA RICCA D'INTERESSE .. tisti autentici. Guidi rtsponde come un gio– vane all'inteTTogativo che noi ci poniamo ad o.ani incontro d'una mostra personale: sa inventare e pertlno aTTischiare l'incom– prensione. pur di andar dritto nella ricerca dettata daU·isptra– zione. Dtciamo subito che ci sono anche per noi nella rasse– ona del Cavallino alcun Q11.adti incomprenslbiit. attraverso t Q1rnti non comunlch.tamo. come cene comnosizionl (ad eMmoio il n. 3 e_ il n. 10 delta mostra) tra il flgurativo e l'astratto Ma questi quadri fanno parte di un itinerario Impervio. che. nel suo inesorabile tracciato. non conosce nè soste nè indugi: me– gHo Qualche Incomprensione. E' raro. tra l maestri della pittura italiana contemporanea. ai quali Guld.i appartiene, repe– rire vn'attivitd cosl fresca ed immediata come Quella attuale del pittore che non vuole af}i– darsi ad un repertorio di suc– cesso. Se giriamo J:Jli occhi at– tomo ci accoTJ:Jlamoche anche i più conclamati maestri sanno inuecchiare con prudenza. ripe– tendo talvolta con monotonia le composizioni, di successo. Guidi ha sessantaauattro anni e ,a "Ontinuamente taatiar"' i pontl I T A L I A NORD - SUD E CENTRO AMERICA NORD E SUD PACIFICO l l;LOYD TRIESTINO INDIA-PAKISTAN· ESTREMO ORIENTE· AUSTRALIA SUO AFRICA - FRICA ORIENTALE EOCCIDENTALE ADRIATICA EGITTO· LIBANO· GRECIA· CIPRO TURCHIA - ISRAELE·SIRIA· MARNERO TIRRENIA SICILIA. SARDEGNA. CORSICA· MALTA· LIBIA TUNISI • MARSIGLIA • SPAGNA· NORD EUROPA Maio'Iiche SI.c1· 11· ane :~~i~;::~t~::fii!=;f:~~~:~ ~~d~•;:~:~Ìa~e '':f ,r;:::::.~ ; •'''"''" ""'''''''"''''""'' ' ''"·'''' "''''''''''''"''"'"'' '' '' '' cui è palese l'ostinata ncerca * lln nuovo wnùseo della ce,•aniica, dalla 1n•eisto1•ia, a.d oggi, j;,, .<Jorto a Palerm.o .. di GIUSEPPfj; SCIOR'I'INO della luce. con l'accostamento dei. toni chfari. tanto da rendere incandescenti di luce perlìno le ombre netla fissità dei volti. Qualche nuovo ritratto è più libero: ci sembra pertlno che un certo austo d'eleganza sette– centesca o di ritmo liberty si sostituisca alla fissitd delle com– posizioni di qualche anno ad• dietro. La tecnica stessa sl è Qualche anno fa la Regione I Notevole la produzione di nedetto Ventimiglia. Nunzio fatt~ più l~agera._per cui la plt– Siciliana decise• di acquistare centri minori, quali Burgio, Campoggia. • Giacomo Fallla. tu.Ta ad olto fa ncordare invece una .fra le più iinportanti rac- Collesano, Polizzi. Alcamo, Si- Luciano Messina,• ecc. il guazzo e l'acquarello. secondo colte di maioliche siciliane: racusa, Giuliana. S. Stefano di L'opera di Russo Perez si l'esperienza più_ recente rittuata quella di Guido Russo Perez, Camastra, ecc.; ma un posto a chiude col catalogo descrittivo nelle • figure spazio ... al quaJe l'allora Presidente Re- sè. di. frimo piano, merita la della raccolta da lui ceduta al- Ta11-to i ,rt;rptJ\ gttanto le ma ~~vodtit:tltisiia~bl~"!?~~~! ~~n:~:~!~ifr~!~.-~fs;~~: M :zeg~~~ri_ 5 t~Wianp~Ò 5 ~ ::~~ rin~~· le cOffl~osizion! ~i tiaur~ ragionlito. !P/àYe 'èbrllp°(fò' Russ& l'è- 1 ·fi'atta 1 è<i\'èa'to'"sa'i!g;i~ di' D.òn infèreSSanti. e alcuni lnteres·• hanno .un, unico, indi~ nel Perez ha assolto con compe- trascurabile interesse (e avre- santissimi: essi vanno dal pe- riportare sulla supertlcle del di– tenza e con amore; anche se mo occasione di occuparcene) ritJ?o arcaico al pezzi dovuti pinto un problema luministico ha dilatato la materia al ;>un- Nino Ragona. Per studiare la alle ç,fficine palermitane. tra- che h.a un'istanza mentale pitì to da dedicare il preambo:o al ceramica calatina abbiamo già panesl. calatine. ecc.; insomma che fìsica E perciò viene natu– cinesi. il primo capitolo a.Ha un museo nella stessa Caltagi- il_ catalogo segue lo stesso ?r- raie il parallelo tra. l'Indirizzo ceramica deJ mondo anuco rone; ln esso sono stati amo- d_me che Il raccoglitore Slc_i-dell'operare di Guidt e quello ~~gi~Ùc~{eW\ec!~r;i 1 ~·a;>~~= ~t:~~~een~r~l¼io;e::t~~~; ~u~~:· !!10?1~t 0 e !!0"1!~~- saggio dei tìlosofi presoCTatici. 1ft CUl lo alla ceramica medioevale e sono stati riconosciuti gli au- Rm;so Perez, quindi, ~ da La conoscenza delle cose è con– moderna del Medio Oriente, il tori di parecchi pezzi: 0 per- considerare doppiamente be- dotta su alcuni elementi prim~ terzo alJ'Italia peninsulare e ché essi sono tlrmatJ. o per- nemerito: ha speso tutta una della natura. C'è nel fondo d1 ai Paesi europei. per trattare chè hanno uno stile carattei:;l- vita nel raccogliere e studiare questa attivitd un senso di uto– neili altri sei capitoli - cl- stico che facilita l'Indagine at. le ceramiche slciliane, richia• pta, di anetito insoddisfatto eh.e tre che della ceramica sicil\a- tributivà. mando su di esse l'interesse di g,iustifìca ti continuo travaglio t.ia medi~eval~ - p~rticolar- Fra I maiolicirn caltaglrone- s~udiosi del v.alore ~I B~llar- e La medttazione interioTe, tm– mente det van centr, Isolani si citiamo: maestro Giovane!- dmi; ha. sintetizzat~ m un ope- osti dal problema della cono- :.. o o o.o o,, 01 AMERJCANI ADERISCONO AJ BOOK CLUBS Lo. geniale tntztattva e stata realiuata tn Ttaito d(lo,1 A.1111(;1 DEL 1,1 H RO t cui\ aderenti godono de, seguenti bene11c1: a) ♦ vengono tenuti al corrente <1e.J llbn dt maggior sue cesso attraverso l' invio gratuito del notiziario menslll' edJt.o dagli • Amici del Uhro•: b) ♦ ncevono a dom1dllo. a mezi.., posta. 1 •libn del mese-. da loro rieh.!estl: C) :er::ì:~ 0 .:i~~d~;u 0 :c~f,.r::. ~~r~~ :u~ 0 ~1~~elJ:1 me..~ da loro acquli.tatt: dJ ♦ usuuwscono deJ servwo gratwto dl consulenza ll brarla offerto dagli •Amici de.1libro•: e) ♦ rnuscono dt uno sconto suJ.l'lmporto dell'abb<mamenu, a riviste e giornali dJ c~rstterP. letterario. L'adesione &I Boot Club Ltallano e uoer1:1 e gra.twta e "I effettua con l'acqUUito dJ un •lihm del mese.. in cui venne svolta nel ~E'coll u. Salvatore di- Pacl. Antonio ra nobtlmente d1vulgatiya \l P h . 1 ·tt è l L--------------------------------- 1 un'attività figulina. Lo Nobile. Mastrlttl, Salv~tore f_rt..ttodella sua lun1rr1e \ntE'I• s ~en.za , c e per I PI ore a Rari e incerti sono i !'ram, Bertolone. Antonio e Mario h,!!'E>nte fatlca. n.cerca della luce. Gli adereoU ebe presentano tre nuovi assoctan bann,– dirltto a scegliere gratuitamente on • libro del mese• Richiedere senza impegno dettagltato programma e 11cMdo dt ade.tione aali Amici del Libro viaù dl>Jll! Millzi, -, Hnm,.. AlbuID {COntiDuazi~ da. pa.g. 4) mon, e tanti altri del periodo degli iJ?izi, ch'eran-0 stati pittori, scultori, o dise– gnatori, avevano sentito alla stessa ma– niera. Opere alle quali non mancava che il colorito, per dirle lavori di Holbein e di Tiziano, furono giudicati dalla stampa· i primi ritratti a grandezza na– turale eseguiti, verso il 1860, da Disderi in Francia. E al)cor sessanta anni dopo, il vecchio Michetti diceva a Carlo Tri- i~~~~ai~=~a e af~~=!~ ~asf:arr~li~isi!:ci~ di schizzi fatti a colore sul vero: e La-· scia stare quelle porcherie e vieni qua se vuoi vedere la natura e il vero co– lore>. E gli mostrava decine di 'angoli di prati in fiore, e di campi di 2.ucche mature, fotografati da lui con lastre a colori,. e proclamava che valevano moltò di più dei suoi quadri. La fotografia nacqu~ in un clima d'ac– cademia di belle arti trasportato in un gabinetto d'esperienze chimiche, ma a Roma i suoi inizi fuorono accademici due volte, perché Roma era allora la città d'arte per antonomasia, la sede incontestata anche della religione del bello, la capitale dell'incisione. E insie– me con gli artisti del bulino, anche queJli del pennello vi coltivavano da secoli, con grande fortuna, la veduta: ce n'era che vivevano non facendo altro. Dicono già tutto sul carattere particolare che avrà la fotografia sulle rive del Tevere, quelle vedute che il pittore Ca– neva aveva preparato, questa volta con la camera. oscura invece che con iJ pennello, per il signor Thiers, o il bre– vetto di un processo di riproduzione li– tografica che il ministro J acobini con– cesse. il 6 agosto 1853. al signor Roberto Macpberson e scozzese di nascita e di pròfessione pittore. residente d;:i molti anni in questa capitale>. A.Ila pratica relativa a questo, bre– vetto~ è allegata una dichiarazione tecni– ca firmata anche dal Padre Secchi, ed un rapporto de!l'accadernia pontificia dei Nuovi Lincei. che rivela come i membri della commissione d'esame fos– sero molto bene al corrente anche dei precedenti più immediati dell'arte. 11 Macpherson aveva e presentato. nelle debite forme, come opera di sua pro– piietà, un metodo col q~ale o~tiene !o– tograficamente, sulla pietra htograf1ca e per lastre metalliche, un disegno dal quale, mediante il processo litografico ordinario. può tirare un numero inde– finito di copie>. E gli esperti conc~udo– no il loro esame dichiarando che s1 può concedere al Macpherson quando chie- rODIBDO menti atti a documentare una Blaudino. Giuseppe Pattl Be- GIUSEPPE SCIORTINO GUIDO PEROCCO attività .ceramisti.ca siciliana · durante U periodo bizantino e quello arabo; nwnerosl e d'in- de, e se non a titolo completamente di ~t~~i~ f~~~!~eti ~~Yù~~t::t inventore,. almeno per certo a quello di normanno; e non mancano i introduttore, non essendo a notizia della documenti - stn·o al Quattro- SECONDA 1-0DIZIONE DI UN'OPERA PREZIOSA * commissione che quest'arte siasi ancora cento - che ci dicono di una Una '' g u i·da prodotta tra noi>, attività siciliana la quale, on- I monumenti e le rovine, i quadri e · che se non l:ii primissimo pia- le statue erano i soggetti degli artisti no, fu ., non priva di pregio '' del bulino, e la fotografia. in un primo !~~~~ 0 - 0 rf~!le n~~ 11; 1P~On~~ 1~f~~:!ei~~~c~a a~~u}~~~ ~J~oa~:il~~1~ ~~°v°c,~~ m:et~!~-!J~ .. linee e pia- * del Lore,izetti riproduzioni di opere d'arte, vedute di Verso la fine del Cinquecen- ,i monumenti, paesaggi, quadri di genere to la I ceramica rifiorisce ~ D'altre guide dedoioate alla d j S ( L l7 I O B R A N Z f chetti nèlla quattrocentesca ':;i~e np~~~tosi~~~fsi, vi~~!\h~l~s~fs~eg.~a~ Palermo. chE' per un ·certo città lagunare abbiamo avuto Ca' d'Oro (1929) e il Museo tempo avev~ preferito Impor• occasione di scrivere anche su come concluso nei secoU pare oggi in seconda edizione, parti che 10 richiedevano, e del Settecento veneziano nel ~o~o~~ll: !~ttri~:;ct~é d; ;~:~~=fi a;i~~~ ~re d.a/l~'?mo e dal:a sragn~ q~es1ie colo~~e. e P~.egev~l: scorsi. ed.1ta dall'Istituto Poligrafico nspettoso per altro al poss1b1• seicentesco palazzo det Rezzo– rono per i centri tradizionali del Lazio u~imP~~t:~i/ :~~:sar~/ p::f; ;:z~ini:l~~js;;ri;i:i~i~onJ~n! Che un·~~era. siffatta non si dello Stato dentro una veste le d,el concetto e della forma ~~~ut~ 19 !~ie:spett1 nuovi è a mettere insieme collezioni imponenti della produzione del faei;itino materia. la somma delle noti- dovesse piu nstampare, ~ra ta~to elegante Quanto agevole del! autore: un lavoro. dice città st I assumendo la di soggetti di ogni età e condizione. in Mezzarisa. commissionat.a dal zie raccolte Ma que&ta del ass~rdo pensar:Jo. E_decco m- ali uso. recando .a cor:edo del- appunto la Ciartoso nella sua riferichessa n alcune zo~e pe- commerciante Branca !imva Lo . - , lt fatU che Maria C1artoso, la le sue 962 pagme circa tre- « premessa • al volume che a . e per adeguarsi alle tutte le pose. Se ne trova ancora in, ab- nella capitale dell°Isol~. Si de- rdenlzlett1I era ~etnza ~o un Vedova del compianto Giulio cento illustrazioni nel testo cosi IU-Q.ga scadenza di. temp0 etsigenze d.ell'accresciuto in– bondanza. e oltre a <;iociar1 e ciociare, ve ai Lazzaro. ottimi maioli- mo e o ,nsupera o ne suo Lorenzetti. riprendendo il la- una grande pianta della città si é reso necessario 1n seguito en~o mov1m~nto di attività ci sono butteri a cavallo e zampognari, cari palermitani. se Ja produ• genere!. çapa_ceddi l'idspondd~~evaro di revisione glà iniziato 19 piantine di itinerari e tre a conclusioni di nuove inda- tu 11 ~ 1 stic~ e ~ traffico. Oltre buoi e cavalli, cespugli. pezzi di bosco. zione cerantisUca isòJana "1.u-a qua unque o~an a. a e dallo 9tudioso. lo ba, portato di chiese. E ,non si tratta di gin.i e ricerche che la lettera- a amp1ament.o e rinnova– dirupi, fondi di torrente. nature morte sci ad avere. come abbiamo più ,comuni ~Ile più curiose ! a termine nel modo migliore un rifacimento. bensl di un tura artistica ha recentemente ~ento del Ltdo orma.i con– d'ogni genere. scalee coperte di .riiuschio. accennato. una rifioritura tra r~·rt dallr- pit eley.i;~t~f' c1 1 slcchP la oreztosa tuida riap- a~gfornamento solo in Quell(> promosso. ed anche per gl· giunto, i:,uò dlrst. a Malamoc- balaustre, cancelli e nobili porte padre- la fine del Cinque e U princl· pi comp l~a e e 1 .. 1c 1 •• ~n, _____________________ adattamentJ O trasformaz.ion· COe agli Alberoni. sì sono si- nali sempre chiuse. l?ezzi inesplicabili pio del Seicento. Durante I dm• Quale passione ~ dihgentìssi· • 0 rinnovatl allestimenti f n s!ema,te 1n ci!tà nuove arte- per chi non sappia che si tratta di ,mo- prirrù decenni del Seice:1to ma cura lo studioso lavorasse }. ~ 1 I dazio i d' . Ilo 9 rie d1 comumcaz.ione con la delli, ma pezzi bellissimi. perchè la la- svolse attività cerarrùstica An alla sua compilaz.ione può im- 1 ~, .•·' ". ,_· .. ,, colle~ n ~;uste a ga erie e terra ferma mediante la for- stra al collodio e la stampa su carta ad drea Pantaleo; col terzo.decen- maginare soltanto chi. avendo , / nuovz O 1 :1r e,.doa~a.Lture ~• maz.ione del Rio Nuovo la co- albumina, conferiscono IOro una nettez- nio del secolo ha Inizio !'atti- avuto con lui qualche dimestl- ,._. ~\_.:, _ ,· _ di tr! Z<?re re 5 i enz, o Vl~ struz.ione non felice de·l piaz- za ed un risalto insuperabili. f1~~tfa: ~ae~~.tl/ilsf~e P;::;~ ;~:z~ÌI r~~~~!a c~1!'t J~~~~~e - \ ultim.l n~~ e~~;n~cPr~~os~~:· t~~eeJào::'a. e il Ponte della SILVIO NEGRO Di Leo che non _ ri~ce a, dare per la sua vita e la sua arte. ~ · -., ,.., ~er rispondere alle aumentatE' Di tutt~ ciò. codesta ristam- ============== chlarezza ed efficacia al suoi fosse· grande. devotissimo as- . , ec.:ess1t~de_lla vita moderna pa tiene logicamente il de- disegn.1. ,DaJ 1761 al 1780 a\ soluto. E si trattò certamente ~~d!niZI~ fm dal ! 945 - I:· bito conto. colmando le la- ~~~~n!~!f~~in~ald~~in~c~~- d! un_im~egno assai lungo, da Ciartoso _ p~~~~~~va::;~~ cune aperte dal ~empo e. rl- trada di Palermo); con l'oifi• rrnso1rgh faticoso e complesso delle Gallerie dell'Accademia prese~tando un l1br? age:1~r- cina Malvica _ che sorse a oltre ~gnl ~Ire. poichè, quan- con nuove disposizioni di am- natissimo ~I ~ul s 1 sent:va ~~~fa Mginri~f~~iè ~U!ta~~ ~~~hc~~~ ai~~~;· !~t~ou:1t b!entl ~ con modernJ accor· ;;;::~~t l~2~1s~fl~aott:~r~i: già all'Ottocento. materi.a. da riprendersi in ml- ~me1;1tn, rlnnovat:.i furono.an- cenz.lare la prima edi:z.ione . A Sciacca il Cinquecento è nuzioso esame. da controllare 09 3 1 ; 1 rus~ ldlell SemQlna:to Giulio Lorenzettl aveva srrit- fecondo di opere in ceramica e cernere con m.ano avveduta · a a era uerin to: « Se questo mio volume d'un avanzato gusto artistico: in quanto d~ più di un cin- st a~palda o 945 ). Il Museo Ve- ootrà. ad ognl modo centri- dal pannello del monte Cro• Quantenn-io nessuno aveva at- trari.o di Murano 0 9 30). la LI· buire a far meglio conoscere nio - 1545: il più. antico mo- teso. sia pure a larghe linee breria Sa.nsovinlana che re- al gran pubblico quanti tp5;nri numento siciliano in ceramica ad una revisione e cataloga- staurata fm dal 19_29 ,vede ogg di bellezza. quanta grande1.za datato - ai pannelit sacri d! zlone del nostro patrimoni'? I~ due sue splendide sale sed e nobiltà di vita e di propo- CaJtabellotta. dalla Cappella d1 artistico Il libro che ne sorti di mos\re permanenti. l.:l Mu- siti rivivano e rlsplend;:ino S. Giorgio dei G'enovesi - <'.hedovevà avere uno scopo ct,1- s~. Archeologico (1952). De; nella storia e nell'arte di Ve- è del Seicento -:- ai cilindri e vulgativo e pratico: e l'ebbe c1y1co Museo C<?rrer fu alle• nezia. sarà quesfo n m:e:lior agli alberelli del Pantaleo. che cei:rtamente. ln sommo grado 7';_,,..,.~~~v stito (1951) il pr.uno pi-ano de: compenso: avrò cosi aiutato a lavorò anche a Scia~ca. Ma anche. di là da quello. es- 9alazzo delle Procuratie Nuo- far conoscere meglio ciò che s ~~~~~~ 11ra!f~: 0 ar~!~~~ so ebbe unimportan~a ~i ~ul- ' ve ove vennero sistemate lt' vuol ?ire far amare d1 più la df Trapani di cui abbiamo ci- tuta, quale può attr1bulfs1 ad collezioni storiche, complesso "Ola città •. E sono parole mo- lindretti alberelli mesciroba. un te~to che renda ad ognuno. lz:i,teressante e vario della sto-_ ieste ma tiere. consapevoli sia scaldini · e ...profili,.. _ cioè più che utile. nece~saria la ria di Venezia nei suol fast· del compito arduo in cui e~li .. maioliche ornate sul davan~ cons_ul~zlone In quel cam~o dogali e. 1:1ellt;sue auda~i av- si era impegnato che della ti da mezze n~re di donna O vast1ss1mo e pressoché sconf1- ~~~~ venture, m V'l.adl allest1men- certezza dl avervi corrisposto dl uomo ln profilo ..._ che de nato In cui nasce e fiiorlsce -..:: to è .n secondo piano che con tutte le sue forze. Possia- nunciano una lunga e gloriosa tutta la storia veneziana: un a~cogllerà._ fra l'altro, la pre- mo ripeterle oggi tn omae:~io attività dl artigiani plenamen• mondo. a saperlo i(ltendere z~osa quadrerl~. Sorsero. in- '1118sua memoria e in ricono- te consapevoli delle rese este- che è tuttavia di oggi. nelle fine. In forma2.1one nuova, ol- -::cimento della validità della tiche che può e deve dRre la opere che ci ha lasciato, an- tre il Museo del Rìsorglmen- sua opera. · ceramica. che quando sembra. lontano, Luciana Avati: "Contadina. calabra" to (1936), la Galleria Fran- SILVIO BRANZI Franco Masetti: .,, Figura."

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