la Fiera Letteraria - XII - n. 5 - 3 febbraio 1957

Domenica 3 febbraio 1957 U 'INTIMA COMUNIONE FRA LA BANTI E IL SUO PERSONAGGIO * LA FIERA LETTERARIA UNA NOTA SUL "BASTARDO,, * Artemisia, personaRRio ecoscienza ANNA e le passioni delmondo BANT. * Artemisia è l'autrice, cui l'angoscia del presente impone sato come sogno d'una vita profonda, irraggiungibile, * <li FUANCESCO AUCANGELI il pas- amata * <li PIER PAOLO PASOLl1llJ ~ E anche noi. che di to.nta via. placando in una narrazio- illumina: ogni momento del autrice, 11\trata da testi lette- ., ~~sct~~~~Ulv~.:, 1 r!~~~',:~ftc~~~~~ :~!; fo s~in~ntZi~:~~~nodiin to~~~ ~ 1 ~1ai! u;ia i 1 ~;:ip~~~~:~n:~~; lunghezza a~bla":'o oltrep~ssa-1ne. appunto. ~uasi oggettiva: passato vale come o_~ni ~o• rari rra I piu n_ascostl; dalle rispetto atie opere an1erlon sempre assat atto, tatvotta scapigliata dell'altro secolo l!l s_~to.quel g1,,rno, se vor,hamo Il dialogo fra Iautrice e la sua mento att~ale, nel! tllust?n-.! opel'e della plltuz a del tempo. della Bantf ., Artemisia,. e splendido, flslca.m.ent..e spten- incanala ln Questo tn una /l· 11l)hiamarlo. rifarlo presente. creatura si fa intermittente, della fontasni. Per q1:1esto1m· pel' fortuna naturallsli~a. da! • Lavinia,. non è moLto mu- dido. Dove non sarà difficile nea. espressionistica di tipo, ab !amo un ~el_ racc~gliere I: il racconto In terta perso~~ porta fermarcisi, meditarlo. rl- melodramma e dalle ca~toni tate. Appartieno? an,che ., H rilevare importi daUa ., prosa per intenderci Qaddiano. Co– nostre sensa~1om e maga_ri ap copie uno spazio sempre ~m cr~arlo perfetto; ed ecco g!u· per muslc8: (• ... no. _non si po· Bas1ardo" alla serie tecnica d'arte,. cecchiana e rondista, me Gaèlda la Bantl esaurisce ~~atg;:~~ ~~I dl~cu~~~~~ra n~~ vasto. a un cert? _punto il d1~· st1ficat? 1.154?nsodella pagina tev~ soffnre ~a~g1or ve~go~ dei romanzi « da farsi»: ., da e addirittura di certo remo- l'esperienza realistica ., clas- . . _ lo~o tace addmttura. conti· e d~ll ep1sodlo, ecco. ev.1tat?, gna. •. oppure. _.. chi u Jarsi,. in quanto gid Jatti e tissimo µaesaggismo danmm- sica•. confinando la realtà ~:e~ 0~el~~/a g~/b~:~\on~er:i:e ~~tn!oPe:~a ~ai, 1ni;ìr~~!, !~~~~ ~~fj!~n~~f~:f~~mente, Il nsch 10 ~~~~~b~ra be~a s!~i~r~!; ~f~ p oi an~ ati perduti d~ro,ue la zia.no : il tutto ~ominato, com- d.iret~a in dialoght che so_n~ bucavan la pelle di chi, allo- un fuoco che brllla sotto !;i, Più e olu·e che umano af- dalle • vecchie e potabilissime U (ler.rn . curiosa cornctdenza presso e pe~f1_no mort~Jicato cttaZtOnf - dal « S<:Jnto d1a ra. viveva. TuUo fu lmpalpa· cenere. Si pensi al distante !etto. è la tesa inquietudine fonti dell'uso popolare nostra- dt c1rco stanz_e esterne ~on ~n attr~i:erso Qlt 1!1-terve_ntlpro.- volo~e • del Verga si_ PO!SClal ?llmente. diverso da ciò che ~apporto che corre fra J'ini?Jo del vivere attuale a !egare tut- no." (i • taralli'•, I'"'annec• ~~'ti! ~tte~pJ~nent~t s~:li!tl~ ~~~t:~\~~~nd~~~~~ta~ 15 ~ 0 ·d:n~ ~!f1~~a~fi•:s~~~~fss~~e:uè;cf ~:n~t~~i11~m~~nf~r!~aiir~~~r: ~~~e~~f~e • ~~~ nd1~~anie~.: ! ~~;ao;~•in:ri~ ;s 1 ~~!r~~,. q~=~l~ ~~~~/ eeP~~;l':,. es! t:~~du~~c~~ n~ahzesc~n" ~• te~dec a I ess;re qu 1 e ~,t.ietlo_ ir~~ico: .~1on ~iù fossi impazzita~ detla Band dati su un tono che è proibito che apre il colloquio e quasi Stlattesi non è la rievocazione una lunga e variata _ direi piuttost,o rtpensato che rap- pe_r? l iro1ua h~1c.a d.1 • Arte- - e facendo vibrare ~uella ritrovare•· Sono righe di un la lotta fra Artemisia e Anna a freddo. sia piir lett~ranu· quasi _ onomatopea storica, prese~tato. Ma mentre • Ar- !lllSt~ » e « La1:1mm•· mo una reattl\ net t~sto narrativo in vecchio racconto di Anna Ban- BantD e il distacco delle pro- mente saputa. d'una • bomboc- dove li Seicento, imponendosi temista » e. m_e_gUoancor_~• irom~ moit~ pu't sorda, aspra, ttn ~ommotnmento Uric9 ~i ti.' ~ Inganni del tempo• (ove posizioni finali piene di un ciata., del seicento pittoresco. col suoi detti, coi suol gesti. perchè per. prn ~e.ce.ssar,a quas, Ull P.~ S{!arbata: e du~- sp_ec1e, appunto, espress1ont~ si rievoca, soltanto. un arrivo senso del racconto aperto e in- ma un antro caldo. favoloso. ;i, col suo • teatro delle atlon! •· scelta, • Lov1n10 • Sl s~o!gono que una prn violenta partect- sttca. Ma, cor_ne t.nvece f in treno a Genova nel giugno conclusivo come Ja vita, ,e- cui si torna come per risor- è apparentemente più vero ~~rom.ente. come. « .nco.stru- pozione al proprio racconto; ~adda. la Ba:71h og111 ~o.n ma- 1900,. buone a rincalzare la condo il taglio cui cl ha av- giva interiore, dove vorrem- che mai. Ma noi preferiamo • 1011 . •, « ne:ostr-uzioni" 1 11 at- e in conclusione una più vio- cma e d~ot 15ce q_uaSi 1" un~ sincerità della dlchla_razione vez~a:ti la narrativa moderna: mo essere sJati, dove fcrse !a verità che _prevale in tu_llo to, tL.• BaS t a rd0 " .si preSenta Lenta espressione del .. con- s~cca st fracd fiin daUa st0 _ ~~t~atf~ d~~~~t~ d~o~~~-~emhi~ :n!~r°st~~t~,~~nePe!~in~e ~1r:~: ;~r"d~è st :t'i,;~~hk,cc~~!rf;~~:~ ~'n;;e5t~m~!~i!~~r~~n~:n :lci\t:, f':g;~~ i:g~~iz;a~~~::'~!~~/: tenuto•. ;;~•e. u;r an°d1o~am:;::at:~~~- sia •: • Non si può. riconosco. der sonno: ru una notte difiì- a contemplarlo: e Artemisia e mata alla fantasia per rivive 11a e bloccata con uno s1.10!- Ma cusa daremmo perché it sctb1.le e n_emico: anzi_. nello richiamare in vita e penet:-are cile •· L'immag(ne che .rt:nde l'autrice, cui l'angoscia de! re, pure in immagine. dr un glme1:1to nel tempo che e lo testo l!J43 del .. tfcLstardo • Cl emp.ito r?Ziocinante e I nuovf un gesto sco<?cato da trecento •Jl libro quella di un corpo presente Impone il passato co· alito Interiore. Del resto, dei svolg1me:nt.o.reale ~ella real~ capttasse per qualche mira- motivi d, qu~sto « Bastardo 11 anni: e figuriamoci un senti- scosso dai singulti d'una pas- me sogno d'una vita profonda. pericoli di quelle- secche na· cronologta. e vero che ass1_:11 colo trn te mani per un ra.J- most_ra dl tmpegna_rsl, con m~nto, e quel che allora !osse sione o d'un delirio, che p(an irraggiungibile. amata. Arte· poletane pare accorgersi la sp.esso Questo corso naturali- Jronto con ta sua restauraz10- passione. atle passioni del l~1stezza e leìi.titl., Improvviso plano s'acqueti in un malin- misia: fnsfeme personaggio e scrittrice. dell'mutilìtà della s~ico del tempo (/orse la mag- ne del dopoguerra ... Ro.Jjron- mondo. , Anna Bantl nel 1935 rimorso e tormen to. patto di conico respiro e quasi nell'im- traccia appassionata, ccscien· gara con iJ passato. se pro- g1ore lnn~vazione. del .. Ba- to che costmnrebbe, testtmo- PTER PAOLO PASOLINI ben~ e di ma.le •· Quando si mobile senso d'una vita fisica za. memoria. E' la voce c-he prio allora suona la frase sco. stordo• ~1spetto t racconti- mando variazioni stih.stiche ____________________ _ agg.1unga l a riev ocazione au- soltanto; che è, forse. già mor• interpreta. è l'occhio che vede. rata: • Non si può. riconosco, l>recede71;t 1 J ~ie~e come pa~a- certamente non clamorose, tob1ograflca dél primo libro te. Ritrasponendo l'immagine pateticamente. i personaggi richiamare in vita e penetra Hzzato, i mpietr ito nel rag10- un Jatto assai importante per della Banti, "'Itine1·ario di Pao- ~ul . piano critico. iJ dialogo stabili del romanzo: Antonio, re un gesto scoccato da tre- namento c.he si. accanisce a una storia stilistica degli ul– lina • (f9~'1), si vedrà che la m!z1ale. con quel pezzi di vita Orazio, e gli altri infiniti. Non cento anni...•. Ma è uno se-o· Sfstema:e t, fa ttt che in, Q1tel çimi dieci-quindici anni. E· à r~~h~~~~~tod~rif~~~. ~~ndnua: ~~~~i~z~Y apuS:a 1 :!mir~ 1~easiui ~~~~e~tm~~:~n~e~~~ò·1/~an 1t~ ;:::en~~nf~~!io~fm~,1~!u:ì~f:~. fi~;~~o~u:;:;~~i~: 0 ~u;;~s~f~= ~f~~,;~n~~/att;e~ft~~ic~n a;~~~~ turale all'Ispirazione diell'au- graduale e difficoltoso aggiusta. e Artemisia. quel che trattle- za. non va mai scompagnato stica storrn µStcologlca che si adattarsi perJettamente alla trice; mentre la prima perso- mento della mira per colpir •ne la narrazione dal dlventnre dallo stimolo a tentar l'impos- s1 :1otge pa.rallelamente. Ma QUi Psicologia e alla forrnazione na proustiana dell'« Itinerario• nel centro, di quel « racconto totalmente oggettiva; ed è slblle. E per tutta ropero. In• Ct po.re dt p~ter ravvisare una della Bantl: alla sua capacità p~rmetteva una durevole fidu- obbiettivo. distaccato, autono- quell'accompagnare il per~O· fatti, la Bantl ritenta le corde te nd~~z a. m1:1otutfva della di esatta recezione del mon– cia nella memoria. e piuttosto mo come un oggetto• cui allu- naggio, quel compiangerlo. di questo affascinante ai-peg- Baf!-h. e tl pericolo tmmanen- do, alla sua laicttà e libend nella struggente impossibilità de Bassani. Si potrebbe dire que111Jncoragg!arlo. apertamcn- gio sul passnto. In questa di ~e m. lei, e necessario. della conoscitiva. L'innesto di rea– 'di ricrear' davvero il }:)a&;atoe, che la Banti. dopo avere ac- te, con la voce. nella dlfOclle retione so11.anto mi par sia da mvas1one delta prosa artisti- lismo col suo contingente do· d'altro canto, nella disperata cettato furiosamente (fino alla I impresa che è la vita {manierl'! aggiungere. già indicata fra le c~ nella µrosa narrativa. Ma cumentario e ambientale - volontà di ricrearlo comunque, ..schizofrenia,. narrativa) la che nella Benti divien talvoi altre fonti, la critica lonahla· s, ricordi cosa. era il «tempo" tipico df Questo dopoguerra. cosi vive negli • Inganni del • dissoluzione del romanzo• e ta famigliarmente dìm,essa e na: •Artemisia> resta una roma,:i-z:~sco in .. Artemisia• e assai dilettantesco e empirico tempo•. che ml par di lntrav• dei fatti propria d'una narrati- quasi indiscreta: ma è nel mo• prova autonoma, stupendamen "'La11m1a »: un ordine intel- nelle giovani generazioni, ma vedere il prodromo effettivo va moderna che soltanto per menti stanchi). Accompagnare te llrlco•narrativa: ma non let_tua.le o lirico, un prisma le di robusta origine pre-fasci– del rapporto patetico. dell'io- comodità momentanea ci arri- li personaggio con la parteci· credo fuor di strada indicare cm mtUe facce potevano esse- sta e in certo modo pre-cro– tenzlone più prQfonda dell'ul- schiamo a chiamar ...decadente,. nazione morale d'un lamento o II più lontano germe perso- re presentate ad libitum al ciana nelle generazioni più timo romanzo; subito denun- (come fu memorabilmente in• d'un sorriso è tradizione antl· nale del romanzo in quegli lettore, neHo sforzo di rico- anziane - ha profondamente cinta dall'autrice nella breve tesa dalla Woolf Jn uno degli ç:hissima che da VlrgUlo scen- studi di critica d'arte qualifl- stmzione psicologica, e qutndi, modificato il saggismo riCO· introduzione: • Un nuovo oc- scritti raccolti nel suo ..Com- de. per Il rami del poemo ila· cata, cresciuti nella fucina d1 per la Banti, poetica struttivo della realtà in sede costarsi e coincidere fra vita mon Reader •>, dalla metà in liane. fino al • Promessi Spo. Roberto Longhi. che la Santi Ora qUi la re~taurazione µsicolo171co-!i-rica della Banti. perenta e vita attuale». Chec· poi (da quando cioè ha lascia- si•: sconosciuta. invece, alia pubblicava verso il '28. Non (sia pur non completa) del Non tanto da farle produrre chè si dica, dunque. ancora to ricadere Artemisia • nelll:i grande •e implacabile narrnti- ho purtroppo i testi sotto ma• concetto tradizionale del tem- u11 nuovo romanzo, ma abba– STORIA DI UN INCONTRO .MEMORABILE * UNA COMPAG~A DI VI GG * Questo può accadere di un personaggio - Così Arte– misia mi si rivelò una ben viva e tenace presenza * di 1lltU'io Luisa S110: =io.ni ùn « romanzo storico•; ma do- sua tomba definitiva•) ai fat- va dell'Ottocento. E se l'au- no, al momento: ma penso che po non è un fatto casuale: stanza per dar luogo a una Il mio primo inco::itro con sua antica casa cU Viale Liegi Genova come risali65e un'anti- ve il concidere del passato col ti e al romanzo ritorni, rasse- trice si è educata a una inter· la memoria non ml tradisca çomporta evidentemente del- contaminazione assai ricca di Artemisia fu quello stupore per venir subito essoribite, db· ca mappa popolata di sirene presente è nuovo. Non più gnata all'inevltabJ!e sconfitta prelazione intensamente sog- nel legare ad «Artemisia• le ragioni o degli intendi- nuovi risultati: naturalmente !res-co e disteso di eh.i. c:am- sipate dalla calura estiva come e delllni. (.. La costa s'era di– l'animo uguale dei «Promessi della sua memoria e ponendosi gettiva del narrare che reagi• quel tono affettivo che sbor· mentl diversi. I cui effetti si con riconoscibili cedimenti minando nel cuore dell'estate un turno nel vento, Il premio segnata precisa. nitida, ln tre Sposi•• non plt) l'affettuosa sotto l'egida di un più pacato sce a questa impassibilità, e dava, dalla critica. nella ero• osservano anche In un'anali- linguistici, suture, elementi su un poh•eroso sentiero, si Stresa doppiava 11 suo secon- colori, bianco. verde e cilestri– eppur distaccata intonazione narrare; sia quella di una po- che si chiama Proust, Joyce, noca umana dì certi oscuri SI phl min uta di questa prosa ibridi, interventi - foti,{ sem.- trovi all'improvvioo davanti a do anno dJ v-ita con ..Villa no Qualcuno dice [e le stelle manzoniana, non più ]a cat· co nota dlarlstlca seicentesca woolf, una più antica radice pittori della tarda Roma set- narrati.va, gli ., stilemi , del- pre con estrema eteganza e una chiesa: e ne penetri con Tarantola» dl Cardarelli. Ma. sono già spuntate]: "si vede tollca • adaequatlo rei et Jntel- {B_ernardo Blzonl, . "'Europa ·latina e ltnli;ma. che direi del lecentesca. Comunque, già da la quale non presentono op- sobrietà - a ind!ca1'e la co- delizia la fre?cura e riposi lo ria. fu. liete. dell'esito delle vo• Livo.mo'',.) Dopo un lunJo ~~~:s -~~fa,ra~!~~a l! s:~~ e1~ 1 !:~~1c:3;~~i 1 ~-8 1 8:~ 0 Ba~: ~i~ft~tal~ e~~ ~~s:~~ 0 'r~:p~~~~ ~~~:~~e v~~~~~n:onc~ae s~~nf~~ ~ar~~ce~l~ti d~ri1e~~~ 0 ;~;~:~~i b~~~~~i .d~i -~rt~~~wi.1 o.. gft:lti ~~~~qh1~b~~ 1 N:~fm1~~itni e~~: ~~;to~~tt~!. fi t~~%11~~a ~ s:r~r::ii 0 ~ ~ 0 M°~r!1ig~:t u t~mpla. come un panorama cn- ti), sia quella più alta di un tra lirismo e oggettività. Di stRncablle anallsl stilistica di ))recedenti, ma bastano a In- nel fondo, dietro la. sempre se e turchine del vetri catle· diede. al conge?o. come com- tempo le passava guardando rico di, sacri algn~ficatl. dalla Defoe o di un Manzoni. In queslo equilibrio. più doloro- sensi e talvolta di episodi ~ma- dicarE: una nuova «direzione• accanita recisione psicologica draU. Le storia pr~segue, sl. pngna dt via.gi g10. . una ragazza 1n eo,nnella di specola extrastor1ca de J I a questo caso li libro, per metà so che sereno, ritrovato per nl: per non parlare degh ac- st!Usttca: un raffronto tru e l'evocazione: per es.: « Fra da una V1!trata all altra, ma Sfogliata sulle pn.me a caso. scarlatto che tireva _lacqua dal Provvidenza. In ..Artemisia•• incomposta prefazione a un forza di cultura moderna su cenni discreti, ma quanto pre- "Artemisia• e ., Lnvlnia,. da i suoi parenti neri e :;llenriosl cosl raccolta nella piega ele- con quello sg uardo dl&tratto pozzo. con e-erti iNf-1 di braccia ~ome in • Inganni di tempo•. romanzo che comincerebbe un tronco remoto, e che è uno cisl. di vita lmmnginata nelle una parte, e il ., Ba.~tardo-. sta diventando mia napoleta- gente del suo riserbo e della c~e indu~ta t~ la promessa e m:ani che in Italia noo 5l. li passato rampolla da una zo- ~oltanto dopo. non avrebbe dei segni personali della San• "Notizie blo,11:raflche., del <intl'altra dimostrerebbe tmo ne conformista la autentica sua difesa da se,mbrar rlsol1e d unn pag111~e li sempre cuo- pratlcang ..) e da Marsiglia per na oscura della coscienza co• u"nità vera. Certo, che lungo li entro la selva intricata del • Piero della Francesca•· c1e· tendenia · di magpiore discor- figlia di un ~ttuso barone f,':J~:/e 1 !;> st~n~:ound~~!~~·/i ~~n P;;sssÒgg~olt~elchJm!~:~~f: ~;~~ia 6 p 8~f,7°tr~o~~n;~~~e'! me una tormentosa risor~Jva: sbalzo sentimentale dalla pr~- raccontar contemporaneo .. son d_oche certl passi dei • QuP- dvftà 7:10I secondo: le parole campagnolo•· ComunQu.e il una p~lma O d'una nuvola. La sia ml si rivelò una ben viva paure di bendi ti e mlnae<:e dl angustia. non ~mmaestra. rut: senta afl'annata di Artemisia prove spl~ndide e ~rand~ so• siti caravnggeschl •· ~ùbito ab· .. µ_ros~,c~e" insomma, cl1e "]Jti)'flo captt?lO? perfetto, coi storia rimanda, sì. da un epl• e tenace presenza. Perfino in• peste e vaghi presagi di mor- 1,~vla, a cht avesse voglia di bambina ? .adolescente ~ quel· prattutto I due tratti cosi lm· bnndonntl "'per non •rubnre Il ne1 prtrru racconti della Ban- suoi scorsi di ncco e rigoroso sodio, da une. ..stezlone,. 8 1. discreta se ancor oggl rlpen- te. E tnsierrle fre ebbrezze. ·at- 1 ileggere li racconto per af- In Artem1s1a mnturn. • mgrus· portanti e distesi del metri- mestiere al Ripamont,I • e tor• li avevano una funzione tro- paesagglsmo, i mordenti sti- l'altTa, Ma il numero delle ve• sondo al mio viaggio mi paN! te-se, labili e accesi l8l1tasmi !ro~tarlo _col romanzo .sarebbe sala, a~zi tu_rgida e lmmortn_le ~onlo con Antonio e del sog- nare alla storia dell arte. do- nico-squisito. qui smussanq il lemi ironici sull'ambiente, la trate è limitato; esaurita la di essere state. risu cchiata , ln- nel quali soltanto {nè potrebbe sub to chiara la lunga strada negll_ _,stinti•. ~he arieggia giorno Inglese di Artemi~la veliero ;estare. come Il me- toro espres~ioni.~mo e acqui- coincidenza perfetta degtl navata di s!olstra e \a curva voce, passo per pas.ro suUa eS6ere altrimenti) Artemisia si P_ercorsa, da allora, dalla Ban- quasi 11 duro ptofllo di Moli (con la morte di Orazio m mento ~i una nuova PoSslbili · <:tane uno med.ietà di tono che scatti e dei risvolti narrallvl dell'abside e la navata di de- :rnccia jei suo. rlconosce, si realizza e ..i per– u. Mentre le vlcend~ dl Tere• Flander~! Lega, dunque. trop- particolare); che spiccano en- tà. nell orecchio Interiore del ,alvolta ricorda, ron leageris- con le cadente del compatto, stra e magarl U rosone cen- Più di Cecilia e Annella, pl\l de. Perchè li ~ la sua vita. sa, fermata sul trentanni dalla po frag1le o troppo c?mplessa tro un libro pur così soste· In Banti Ammelt~ndo anche in 11imo odore di 111 cenia, c erti lucido re/erto sapQ'istico cl trale. ai personaggi non re- di quella Napoli secentesca e In quella pure durata: non las– morte. Son ~!cordate dh un os· m. quest'opera difflc1le.? Ma nuto. da leggere e rilegger Longhl la cre$;c1ta di qul•lle rl11sslcl reoionatl tosra.ni (il d(l un'Idea di quella che è to. slerà neppure più una pagina levantina. più delle squallide sù daJ padre che l'aspetta. non servatorlo indeciso, quasi da no, non credi.amo all'es1ste~za lentamente, pagina a pagina. facoltà fino al dialoghi d~I "lii macchioiolìsmo fo.<:.~ i.:> : o- nuova sotm:lone narrativa da 6Crivere. Chi detta legge al e trepide ore alla corte di laggiù dall'ingrata Poniella e u11limb? Impropri.o (tanto che necessaria , duna ."'narrativa Qui campeagiano ! due per• t Fa!tl di Masollno e di Mti ~tifuito nerò da u.n riQoroso .della Banti. Non diversa po- racconto, quindi, è la misura. Enrichetta, il cuore del libro nemmeno - anche 6e la stessa la già ncca materia umana ne pura_• ? d tma • lirica pura~; sonnggl più concretl e poetici ~acc10• (acco~pagnatl dal dat lmpre.,~lon.lsmo alla Manet O teva essere t'as,qlmHazione do ti ritmo, le superiore ~rmonla rlmese per me il viaggio. quel. Artemlsia lo Ignora e crede è co~e c?nf~sa e _lntrnlclata), convin ti sem pre plù. che il pri· del romanio; ed è bello ve• to che ~ un po di fantasia non alla Renoir Per esempio• narle di una scrittrice gid co- architettonica che si r1produ• !a mlrebile stampa antica del di 5?!:trire tanto - accanto al per 1 [a1t1 dAr),em1sla li pun. mo ? ,ove.re del critico _è In dere come In m.ino dell'ciutri dlsconv1ene allo sto~lco•) rl· "Da dieci onnl sospirn si formata e perfetta dei nuo- e? e rifrange all.'lnflnlto, ar• vlngglo da Napoli a Londra, me.rito Ant,001!0 &po-9at.oper to del ricordo e preclso 1 con- gulccta rdmian a «discrezione>. ce (che spe~!ò:Oin passato e mane che gli spunti del cri- Oonnn r;:i· h d di I è nl m tltif interessi d' ·n nvando ft1 cerchi concentrtd cosi studiato nel calcolo del torza e troppo tardi reoperto creto. Fra l'autrice, ptesente e che non si può «giudicare segnatnmentc in • Sette lun'e • 1tico famoso non furon per maritat • tSO,J e aft~ c a te uto R ~to I t t~to l- fino al particolare dell'lmma. tempo. così len•to che qua.sJ essenziele nell'amore ..segreto ..hlc et nunc • tra la fol13 rl- indistintamente• e • per regu- stringeva le figure d'un'atten: Anna Santi più ct,e uno stl- . a. -:- . uona P a. '? 1 n ° e no mm t I? e g.ine, tino all'avverbio. non pare un viaggio ma un e delicato,. che aveva saputo !uglata n Palazzo Pitti duran- la•• crediamo soltanto ai ri• zioné tropp6 ravvicinnla e a molo rrn gli altri. meglio ehe " 0 } nu capttLe un tantino J!s- l~ne~ deU,~ SttQ c~Ufz~a~onf Qu@sto mio tneontro con Ar- casuale. teuero e wigo avvi• inven~are per lei: (., Ecco M-...-ta te la battaglia di Firenze e sultati. E la vitalità di quel tratti quasi insoffribile fino a una stretta ,;cuoia di stile ~a~a • PCC O . st e~so sf ira ~ onca ne O prosa e tt _mo temlsia avvenne nell'estate del cinarsi al padre, une dire- signl!tca andare m Inghilterra: Artemisia morta da trece~to complesso risultato che è • Ar- minaccia rie d'una sp~cie di Quasi a risposta, in modo per· oer CPrtl termtn. 1 orPM do_ll.~~ero!o: ossia la St1a essenziate 1948.esta_te in cui feci un Vi8,i- zlone impr~a (['Jè molto im- guardare il viso d1 una fig:U_a anni è possibile persino Il dia- temisia • ci pare profonda. Gtà so!Tocatione psicofisica} sia sanale e mirabilmente m('lder 711) elerr!'.lnt~ ~omè detta eh '"!anoa.rtenenza alla «.pros~ glo. o prnttosto un vagebon- ~orta I~ meta) a un destino e vederlo come un oggetto d1- logo a voce alta. (Spia di que- Bertolucci ha rilevato che leggera nel toccarli. Poco par- no. in •Artemisia• essa pro· e11 modermsst!'le. di p~oce- d arte• nost-voctana. tn cu~ de,ggio..nell'Italia centrale, dal• fitto dt s-coperte, invenzioni. stante, .!Omplet&m-E;ntestaccato sta nuova sicurezza è anche il « tutto insaporito di materia 1 1 . d' . b'l va e riprova che 1~ !ò:tOi'lafn· '"'"nta oer lo 01ù tecnfra. • 11 11 i è formata ma non esaurita, l'Umbria o Roma alla Tosca• moti e affetti che sono, poi. da sè, raggiungibile solo per rapporto <dei templ verball. re• culturale e persino erudita che r:::~~lem;gu:at~ee'a~~nt~ir~.a~: volosa terra echeggÌante 1 del ,ifoco detla hamhino ftt per la sua axmartene'f!ZO, invece, na. l'~ieo vero e segreto terreno affetto di memoria.). Quel gelato nel racconto da una sia, il libro è un roman1.o •; lrice non esita, persino a sca• nostro angustiato presente. nttolcho minuto bt,occato: - a u.n!1 cuttura p1~) e1tropeo 1n quet.to viaggio Artemisia, d inco~1ro. c~n <;>razio. Inter- lungh1ssimo viaggio senta Ve• bussola ancora malferma. trop- che l'unità vi è dnta da quel rlcarne la •psicologia. in non disconviene tuttora al· mo è int~:to ~he l lnfra7.1onP r.fte itatla,~a ffacc1nmo spe-. il lib ro, er a con me. Me lo mlnn•bile il v1ag;g10Slll bertone ra epe~anza, tine a se st~o, ~~m~~~darr;:::e osoil;anlte; nel ; 0 ~: di racconto, di vltn in• brevi tratti rl~ssuntivi, con- l'nutore di rantasla ~~i;~:~n:c~r~t/ ~n~rli:~o ~e~:~ ~tait::ie t~s:~t~:j~ ~ou;~~ :ro'%~ 1~t~:,a;:: :el~nr! ~1~ ~i:~~i~sedefepif:~ ~~!%~n~ fa ~auav 1 ~~J~t'sfa ~ 1 u/f~~:: periodicità del 'pr;se~~/! d~~ Non s~\u~~!vi~I s!pl~u s~~)prr vinta_ che_ la y~ta ~el perso· FRANCESCO ARCANGELI """ Q,,,,sti .,.P.~trPml .. rii nro• essenziale vlcendo narrativa scussion! che ferveveoo nella' rise.le la costa d'Ite.lia !le10 a denta, la sua. eterna solitudi- perfetto •, ·~?f!le annota acu~a- •.un'affettuosa. dole~:e \i;~ao ~ri::~ ~~: ~;I ~:rlc~t~l~er~i ----------------------------------- ~~a~ol1:g°vo\~?'~t~~~ ~ng~~ :e~~~ta~1;.u~~ve~~~t:a~~~~CI~; ~~r~;a~i~-: ~/~~re A~~~~ c~!t ~i~:~er:, <~:~~tfer~· ~'A~t~~~~~ L'IN r REPIDO RITEGNo DI ANNA B AN'fl :~1 f~fo i«:~t~~~~\!lt:;:· un semplice e vivo ritmo). Co- la pnma parte. tutta sommos a p. 128 quello d'Artemisia). lucida quanto sensibile. 11tran. ~~~~udi èunsu~l:s1J;j~c\t~~~= f~q~f~, l~~lc~!:sil~az'fo~!t~~l cl?~: ~n i~~=~~~;!~f~ ~~~~at\~~;br: * ~ a~~~~e~~i ~~~:e. arfi}f;e;:: gente del pa,.sato, già fonte di manzo no~ SI verifica vernmen• non si dice la bravura dl que· gina, he il suo colore, pur lon- per sè di un narrare pntetfco. te. come m Joyce, ccme nella ~te figurazioni· ma 1~ forza p . d I • t i • • 1 tani gli uni de.gli altri come evocativo. che s'è Innestato. sap- Woolf: B clcocdo angosdoso Sia nel fatto che non si abuso ass I o Il e .e m I o emm IIlI e pianeti. Ma ognu·ao • 1 tinge, piamo. l'ev~nto della perdll.a, trova sempre il suo argine quasi mai del «colore•. sol- come attravienio un vetro. del per cause d1 guerra. del primo narrativo, Il suo rilievo in un tanto se ne staccano al giu· colore del sogno dJ Artemi6ia manoscritto di •Artemisia•· fatto; rievocato a sobbnlzi, fot- sto grado Je tonalità. Se Con· Come il mio vagabondaggio Si è già scritto .. con i?telli- ~o pur sempre. Resta gettato Uni ha notato che la prepa- nell'estate Italiana si nutris<:': fi~=h•!~n~:fa ~o~~~t:v1~~= ~iù~~~~Ì ~~n~u=~c:~J~ ~:~~~~ ;a~~n;ar~:~f:;~a 1,i~~fon!a~~j * ~e/~~d~:1 f~~g 0 davi:i,~~~ !' ;~~~~ato:d~l~•~~~t\~1 ~~e:e !~: ~a q~:ij~ ap~~:. ~~~~e;t 1 ii:~,~;:;~~. ~~~ò 0 !ri 0 c~i~ ~~e. 1 as~~i~~ df FRA/~CESCQ SQ(;AlfCJ A ::: 1 ~~J!r;1t c!ut~e~e~~~ osservazioni su Artemisia. per· oscillazione. Artemisia è il tra• do l'intenzione, il modello ~alo. le ~ che. viaggio o no, sona esistita. personaggio da ~ite di questo passagio diffl- seicentesco è riassunto "'come Tauto si è parlato. nel caso problematica inscritta flttameri- problema umano. una :erie di più. distaccata e al-:a r1atun1à sue figure, per rompere quel mevit.abilmente passano e so– fare e,· personaggio da rifare; c1le, ma non discontinuo; nel nuova connivenza storico-let· della Banli: d·intelhgecza e di te nei dettagli della pagina, con rapporti nuovi e, nei casi più di racconto le p':l.gina trasd- senso di solitudine. Tutte queue no sempre tine a se st ~· da Bassanì con il sottile sug- rapporto fra lei, personaggio teraria •· E cioè la • paratas- cultura: quasi a traslocare un una nl:'rvosa puntualità, gli ap- felici, a una rivelazione d'ordine nanti di Lavinia fug1J1ta. alcw,e donne che non chiudono :ua 10- s~re~be lunga e n~>nMsemplice ~;r~~;~:gn~~e r~~:,:tifv:.ialls~i~~ ~~s~~~~~·1 ee g~~r~.ltr~ faer~~~:!~ ! si impressioniSlica •· qua~! ~~~~f~~~ ~P.;s~ 0 ~e;i~ar~~ti:ftr! fi~~l denlledip!~ 1~~b:i!r~d°:.tosJ: po::.i~~0 .storla o no. 1~ compo- ~f{!J: 1 ~as~[i~~,;e '\,:~cj~:, f:~~fa~~ 0 i~ 0 ra~~o~~~o cov~;n.~aau~ ~:;u: ~ d~~~o~;rs:.:ra: ac~~es;~ il ,consenso fatale e ~isolvere del libro. Essa è H «medium•. sem.pre. doc~menta~ia . nel Bi~ n~tl!ra, più ~ tti a fondare _unstato ~ veri~à sulle su~ rappre- o.enti lntellettuali della_ Banti Ma se l'idea della donna nc.tla vessero ricom~nciarlo, sciolgono :;-:!geStlot~e. sprlgio~ata m m~ 1ir1,camente una narrazione che lo strumento mutevole e saldo zon'.. st .ca~,ca qui di coto.rt ahbt lett~r~n'? e.be un autenuca senta~1oni più composite, me.no ;il sono venute armonizzando consapeyole, tenace ->.P<:_ra deua 1~ella loro ev1de~i.e :H1nb~lOJ1J8Art sf\a n,o d~ll.. st0 rla 1 1 oggettiva per intero n,m avreo· del • nuovo accostarsi e com- veri. 7omc1~endo talvo lta m storia. Si ms 1ste d a plù parti fluenti. più affollate di .. distra- mtorno a un impegno morale, Banti viene sempre p1u ogg~t· I isolam1mto deda sc:tttrlce t Jm ts 'f ma /rfe con a - be potuto mai essere, per la cidere fra vita perenta e vita un lirico •largo•· Un esem· sulla carica di un'atUv1tà n- tieni - che s·è fatta strada una a wia meditazione ininterrotta tivandosi in ritrat'i.? movi me•• chiamate da un 1is•>gn? 1 1 1·0• re a~ a f~~ lta a hpr~ef~a sostanziale poeticità della na- attuale"· secondo la volont:'l pio: • ... sicchè, distogliendo lo flessiva e di una bravura men- figura di narratrice del tutto sulla sorte della don:1a "'ra e to di romanzo, U proolema c.oe munlcazlone e di :!omprt>l'l,il.011.e. ~'11_~ ~ ~ e h O {e et ii ei) tura della scrittrice. Su questo della scrittrice; essa è la for- sguardo, lo posava sull'oriz\. tale a cui avrebbero fatto e personale, con scarsi ri!eri- sempre, sul suo precario ..co- ne è a1 centro rl:!:,1:airri so,~o U segno di questo 1tlnc-rarlo lo d!n~~-~lee c/ t re t amad' punto converrà insistere, per- ma concreta d'una angoscia ~onte piatto. cielo immenso, fa_r~b?ero ;1con:o alc1!oe seri~- menti. ad a~tre esper1e~ze, se raggio», ~ulla sua. ansia ,di li- in tutta la sua umana .am~- s~ può ravvisare an.che nel mo. uno stu:\o~r~no mlt~~cinÒ chè mi par capitale per il giu· plan piano pacata, se non ~o- 1mme?sa terra. q~1al.che accen- tnct 1ngles1_o francesi o, l!nu- non siano sunpatie dell lntelll• bert~ o d autono~ta, sull af!'.:!r-rezta e nella proll'!z.io_ue illm,- v1me!)tO dell~ . ic:1~~:1-ra deUa a un certo punto' in una com– dizio complessivo di un'opera pita, in un disegno di .dispe- no dt s,ole pagltermo, :.tagn1 t~tamente, Italiane, a rirug10 e genza o colncidenze tecniche, mattone_ ora pate.lca .ira orgo- tata delle sue t>-'>~s1blUtà ~ Bant1. che ne1.l~bn dt p1una e plicità in cui tutte e tre ci tro– tanto singolare. Dopo aver ri- rata saggezza. Non è una vit• per ogi:11dove ~ bosc~i neri risorsa da un troppo uma_no. alle quali non varrà addossare g~iosa d1 un ~osses!o di sé ~~e sofferenza.~ Ed esso e t:"3ntop~ù 6.n_oad ArtemJSta. era p.ù ten, vammo coinvolte. in un gioco cordato che• il tono della pl'O· torio morale. quella della Ban- su. ~ollmette grige•· ~ Arte- ?a un eccesso sentlmentale, e un peso c~e n<?n banno. Con viene d.i continuo on-iluon;i.,O C?mmoven,e dov,; ~ più. abba- piu riv?lt8: all \llu=nt'lazl,1ne QP1\forse troppo t\tto e prezioso. sa è poco "romanzesco",. e che ti; e la sconfitta. ma alla, !ne- mi.sia. tramite sentimentale 111realtà è !?arso. qu9.4che volta quel suoi ;1tratti venuti su per ~ bruciato dal rappor,to, ron cinato dalla lu7d1tà ;11tel1~.t-dettagl~o. m . una. puntt'IZ~latura (E sarebbe presm:iztone raccon– • patetico e commemorativo, es· vitabile, rassegnata. di chi non per la rievocazione del pa.o· eh~ esse scritt~ici abbiano ~se· accumulallone di, colore, una luomo! . con ~ uorr..iru: _ ln tual~ _e d;:i,lla ,rptetat~r~a de.1a fl!ta ~1 g_es ~1.dt sugb•!r·menti, tarlo se non sapessi che la so tiene assai più della lirica sì arbitra di leggere nella sto- sato. e anche. nel suo ambi- guit,o _cl)ntro ~I c<?nvenz!ona:le ~nneliat.a sopr~ l altra, con le Artemma il mito femm1nl.!.e analisi, dove sft~ra la crudeltà. di s.hmoli m telie ttunU " sen- poesie di queste pagine ha so– e dell'elegia.,, Bassani conclu- ria i disegni Sii Dio. di chi :,i guo limbo sociale (• ... non è dell anima un tiro _dict<>rd1_zlon~ s1tua.zion1 che s~ coagulano in- parve, aver toccato la !!Ua più In q~~ta passtoue ,.. 1 f'1 mito suah. con una tngu;:i, s~mpre litariamente trascinato lenti al– de sent_enziosamente: • Scrive- costringe •alla sua condizione principessa. non è pedina, non fatt~ non di a~~l comunt, ma torno a singol~n e pur veridici energica prova per ~a~ sc~ta f~mmtml~, m ques~o specenio In allarme. In_ ièg 1 J1 :o ~ è p'ù. tri nel gioco). Anna interro– re un racconto obbiettivo. di• umana (ha parlato, per Arte· è forese nè mercantessa. non di b1anchJ rulmm1. Nel caso no; casi umani, de1 1 quali U r~ccon- stes:a dr.ila pro.ag_o:ns.a,. ~e,e d un destino che si 1;11uo·1ase~- spiegata ': pac1flca.ta nt!I d\1uo- gata. sollecitava, evoca-va. ri– staccato. autonomo come uni misia e per sè, del • gioco è eroina. non è santa. E nep· stro ~no. a che punto. è vero. t~ offre più. 1addensarsi c_hepuc,ava alla propna ... mdi~: ..- za mut_arsl e che .r'l~~ae .n g? e n':11 analisi. anc he se nun costruiva. forzava la con:fiden- oggetto, uno str~mento. sciet": convulso 1 ?i due ~aufrafhe eh~ ~~!o ~or~f:~fì~c~~sl i~e~ut~!~ p_e~c~~tt~!~~:~:~r~~~:z~~~t~ :: ~~~~!:e~\e\ata;!~~ ~la~~bi!~ ~:° d!if:v;{~j:, f~ai~as;c~{~ ~~~~d~~ese~~~ 1 è rc~~~~~foond~e;~ !ta;~~~oa u~~rell:eaq~~!~°ix,sfa: : ~\ ~~~~:Jl~~n t!f!~~lepu&i tifico. un orgams1:10 vtven -.!. non vog ,on pe~ ere a spe a e elio s lendido s to risorse {sagg1suche e Urlc-he. sue origini e !amillarità cWtu· cosl poco propizio. Ma .il ~et- trambl, in questa convinzione cilm(>nte schematica T.:mt'l'.:ve• lo facevo lo st(>6SOcon l~i e anch~ per. la ~anll: come per ranza di ~alvarsi s_u una bot- m. r. qu l d' te: su oltre che narrative) votata a rali, l'esperienza figurativa, il sonaggio risultava elu.:Jlvo pro- e meditazione staia forza deila ro che la pagina della 81mtl più tardi l'avrei tentato att~a– molt1 altri scrittori della sua 1 t:dJ. Ma 1~tjmo, ."e la Prov- di 1\ngua :u c~ ett \· hngua una rischiosa ma feconda per- gusto del part:lcolare e dello prio nella parte ptù riso:uta e::beBanti. la sua sincerità, Lo ste.:J$Oconserva le sue prerogative. di verso Lavinia quest'altra sua ~go~~-0 q~:r~a~~t~e~~~! 1 ~~ ~:~: l~~r~:z~lt e~ 1 it~g~~b~l~ss:1 :.tt:~-- b ~~ ~~fa ~a~·r:!io~e a3e 1 i8 '!1C:~'. ~~~i th ùb~f s:~~~o ~r. r~~co~:~ ~~UJ! 0 p:~ 0 ;~cofli:~ae ~~a s1t~= ~~tt~i::, :~n~~:~~eai~::.·~·~\~·a\~: :e~~fe l~ras~i~fr~~~ìt~i~()~~:a:t 0 ~~~ff~~1~:e. : s~ ~~~~~~~ed~~! im-m~e. chÌS"Sà. rlflessa_ d~ possibili di cui è tramata la lo a tratti, preghiera forse ma• do selcE:ntesco, 01!ernato di fa• non come un già dato, bensl zioni ricamate sul fond-0 d'una alla sua più poetica concretezza cialmente tn passato, nasceva que. se mai. un procPsso di adf'- speechi taoto nobili e antichi. sua poesia •. Vorrei ricordar:e scollata, ecco _che o~nl 1:1-i::- s~o e. d: squallon. Il r~ppor~o come un obiettivo da espugna. indagine di cultura il partico- la dove s'arrendeva alle ragie- da quello slancio 1\.,dagine, dA guamento espres,;,ivo ~t1';,.rtico- E se ~n pericolo c'è nel no– sùbito che la parabola del lt· mento della vita diviene un- 11.nguisttco. si fa un .Po di~t- re per vie e soUecita7.ioni di- \are filologico diventa uno sti- ni della tenerezza e dell'amo- un'ansia di verità. St'nonché tarsi del racconto: non u na ca- stro gioco segreto. è che non bro è più lunga, il suo tono portante. irrevocabile, deflni- c1le solo m parecchie pagme verse, lontana dal pensiero deJ- molo ad evocare esatte psico- re emananti dalle figure. tra- nel corso degli :i:1'0..i l'incllna- pitolazione, ma la ra) (giu.e.ta a<X!enne. il finire. e e.nzl sem– più complesso, di quanto la tivo. Come «semi infruttuosi della parte napoletana: a 1;1nla scrittrice ognl attesa passiva, logie o atmosfere: stimolo e scorrenti e pur cosl su~gestlve zione saggistica è venuta e~- floridezza d'uno Ftile nar rativo, pre più si complica, st aggro– conclusione di Bassa_ni semb~i C?nfitii :1e1.t~mpo e n;llo sp~ I leggero stagnare della P?esia. ogni auto~ati.;,mo. Se ciò _com- non rem~ra. Basterà pensarf: del pad_re. e del '.na~to. dendo 11passo a •1na storia p!ù nel quale il perman:?:e rJell'im- vi.glia e si arrle<!hisce se:guen– comportue . .,Artemisia_-, 1~1- zio• noi vn•iamo. e I an.s:osc1<> la mano della grande "'virtuo· portav~ dei. r:1schi la Santi non a? alcwu p:rsonagg_t. o scorci Nei libn J?OStert;)ll !! ffilto distesa. a un trasferimento me- pegno tor.ma1e ;eina la_ lin"'a do il filo prestigt 060 di una tialmente romanzo storico m· del .nostro presente non si puòlsa • preval.e. Qui Il palato del li ha ri1ugg1tl. partendo da una Id ambiente di Artemma, quellt> della donna s1 è :::ctotto m uva no parziale nel personagg·'> . .-iaturale duna no':>t.!à e ,edeltà lingua he rdita I dd teso. «per una commozione illudere di tornar passato Ma lettore puo avvertire un leg• posizione di consapevolezza ver• acute invenzioni sulla Roma materia più direLh~.mte nar- Forse non è stato .3('1l·anto un a quelle ral!'.ioni rle:l;:i, 1 e1terc1- e_, • a me~ e a ~– personale troppo ìmperiusn•. ritenta la memoria. «con osti· gero sapor ~i dr~ga; e sia~ so la ricerca e lo scavo deilals<>centesca .. Là. come In Le r~i;ìva, in una figurazione meno passo.una evoluzione le:t.erart&. tura che la Ban:I ;;_b.,,r,mente tra1;1~o-vm, crea I più squisiti come disperata "'recherche du nazione accorata• e allora tut· pure le sp~z1e plu fine. Qui figura umana, la scoperta di donne muoiono. il riferimento linea e lampeggian~e, 'lia p!ll ma uno sforzo per part~cipare affrontò fin da principio. labinnti del nostro tempo. temps perdu .,, si viene, via ta la rievocazione storica si la nutritissuna cultura della altri rapporti. Essendo la sua alla storia vale a impostare un fluente. Valgano a pl'ova di una pi~ direttamente alla pie\à delle FRANCESCO SQUARCIA l\lARIA L. SP~

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