la Fiera Letteraria - XI - n. 52 - 30 dicembre 1956

Data la sovrabbonda.nz.a dJ scrittl elle d pervengono con la esplicita richlesta dJ giudizi partlcolarl. com:michlamo agli Interessati che direttore e redaz:lone della e Fiera • $000 as...<o– lutamente impossibilitati a dar riscontro 8 queste richieste. LAFIERA LETTERARIA I O.RAJUO DELLA &EDAZIONE U-13 16-11 Mano-tttl rote e dlser,tl 1101!11ubbl1caH non t ~tttuls~ono Gregory Peck in "Moby Dick" IL FIL1II DELLA SETTIJJIA!\ 1 .l * Moby ·Dick * personaggi qui non ci dicono tutto quello che ci dicevano in Melville:ma quanto Huston ci dà è tuttavia sufficiente a immergerci nelle esatte intenzioni dell'autore letterario * di GJ.\..'" LUIGI BOì\"DI Nella prefazione alla sua su e giù per gli oceani asso· traduzione di ;\Iob11 Dick di lati o brumosi. l\la non è, He:-man Me ville. Cesare questo spettacolo. intriso di Povest.? scrive: ... « Mobv Dick, baldanza o d'avventura, non cosi ragionato e tecnico co- si risolve nell'azione dei ven. m•è, \'ale anzitutto per !'i- ti, nell'agitazione degli uo– spirazione biblica. ln esso la mini, nelle esteriorità di una Balena. dopo tutte le classi, pesca che, in realtà, è una ... ficazioni e i nomi scientifici caccia di proporzioni masto. ed archeologici, rimane so. dontiche. Il vero succo del prattutto il Leviatan. Si leg- film, il segreto più autentico ga quest'opera tenendo a di questo « spettacolo » che mente la Bibbia e si vedrà pure arriva a esprimerci pau– rnme quello che potrebbe an- rose sequenze di mare, è il rhe parere un curioso roman- clima carico di fatalità e di zo d'avventure. un poco !un, angoscie che tutto determina go a dire il vero e un poco ed esprime, ohe su tutto gra. oscuro. si svelerà invece per va e tutto avvolge. un vero e proprio poema sa- Huston ba badato soprat– cro cui non sono mancati nè tutto a questo clima e del il cielo nè la terra a por romanzo ha conservato quei mano. Dal primo esempio d1 I passi che più potessero aiu– citazione « E Dio creò grandi tarlo ad esprimere un tale balene» fino all'epilogo, di clima: ha dato cosi molta im– Giobbe: « E io solo sono portanza, all'inizio, alla pre– scampato e -raccontaroela » è dica del pastore in cui forse tutta un'atmosfera di solen- si riassume tutto il tono da nità e severità da Vecchio Vecchio Testamento e, subito Testamento, di orgogli umam dopo, sul molo cui il Pequod che si rintuzzano davanti a ancora è attraccato l'ha fatta Dio. di terrori natu rali ch e seguire dal lugubre vaticinio sono la diretta mani !est.az.io- che annuncia la morte a tut. ne di Lui ». to l'equipaggio della balenie- turalmente a tinte vive, come il mare. il cielo d'estate. le navi, bastano ad accendere per 1·ar1a una livida ango. scia. a vestire ogni cosa di significati tenebrosi e sini– stri. Certo i personaggi non cl dicono « tutto,, quello che c, dicevano in Melville. la va. ta tessitura del romanzo non ci si presenta altro che di scorcio. e per sommi ca– pi. ma quanto Huston ci dà è suffl.cente a immergerci nel– le esatte intenzioni dell'au· tore letterario, è sufficente a ricordarci i suoi tormenti, le sue ansie, i uoi problemi. E per un film è un vivissimo merit . Tra gli interpreti. Gregory Peck che incarna con tratti quasi marmorei l'allucinata cocciutaggine di Achab. Ri– cbard Baseharl, il giovane Ismaleke e. nelle vesti del pastore, OrsorÌ Welles atteg– giante in una apparizione quasi mosaica. GIA.'1 LUIGI RONDI (1} Herman Melvllle. e Moby D1ck o la balena •• Ed. Fra.9Slne.l- 1L Torino 1932. (2) Carlo Linati. su e La Stam.. pa •. 4. no,·e1nbre 1932. (3) Alberto Rossi, su • Gazzet.. ta del popolo•• 13 gennaio 1931. 1:.n1.JIE TELEDHAJI.JIA TlCHE * LA RAGAZZA Ida attraversare l'Oceano * La trama di questo lavoro del Pugnetti è so tenuta da un linguaggio leYigato, raffor– zato dall"immediatezza dì accenti dialettali * di ~-\.l,B~R'l'O PhRRlì'\I Finalme11 e un autentico ...te- l"e~sere amato. anche a costo ledramma - alla nostra 'IV, un di un doloroso sacrifl ·o lavoro rac,:hiu ·o perfet amen te E tutto ciò non è detto• ne-I breve giro di un'ora. inte- ma ..,rappresentato .. di scorclo ressante. tecnicamente valido, da fatti. azioni e reazioni che artisticamente provveduto: La sembrano sbadati ma sono in– ragazza da attraversare rocea- "'ece. acutissimi. no cli Gino Pugnetti L'esecuzione televisiva, da Questa l<aga;;ca e senza dub- p:.rte di Silverio Blasi. è staia bio il capolavoro del giornali- piuttosto buona Ha pr<>sentato sta friulano. Nacque col titolo, i tre pro!al{onisti del lavoro con ormai notissimo. de' La ragaz- insolita cura, !o~e eceesSlva za e i soldati . concepito e scrit- (rom·erano. eccessi\·e le nota– to in for.na radioarammatica zioni dialettali del "'( romane– au·iruzi o del 1955 Ebbe buon sco ~ Pier!ederlcil Eccessivi esito alla radio. per la regia di gli inserti di manovre militari Pietro iictsserano Taricco che ell'inizio trna erano manovrt– lo centrò in pieno e ne fece o repertorio einez,:iat'!gr~co di un"ottima trasmissìone. In poco guerra?) sott? i !itoh d1 testa meno di un anno La ragaz...:a. B~n prest1J tl ntm~ ;ento e catnbiando veste tecnica ma ~p1~~ato della tra m1s..-uone ha mantenendo intatto il ~uo pro- acquistato, un buon passo _dram– !umo drammatico, ottenne nu- ma i<:o ~ I attenzione d<:gh spet– merosi e lusinghie1i successi. ~to:1 ~ stata agg~e1a~a con prima in teatro. al« Piccolo_ di PJ!tlto sicuro. Il reiiuta 51 è la– Torino, poi presso emittenti cLi sc1a_to andare ad alcune finezze mezza Europa, radiofoniche e calhgrafìcbe che nel complesso televisive. Basti ricordare il non hanno guastato. successo riscosso alla BBC di Buona la recit.azione di Mon– Londra ove il lavoro ebbe !"in- temurri. Pier!ederici e Flora terpretazione di Clafre Bloom, Lillo. La scelta degli inlerpre– l'indimenticabile ballerina di ti è stata bteressante e insoli– « Luci della ribalta~ di Charlie la Montemurri cl ha dato la Cbaplin. Alla fine ecco tornare più bella ,prova di sè nel diffi– di rimbalzo alla RAI. Servizio M_le personaggio del sotdati~o T V. C he la nostra televisione di campagna: un perso!'ag~10 si s.ia accorta di questo nostro sorprendente ha. c:eat_o 11 ~10- ec celle nte Ia\Toro (e con soli tre \ ane :Montemurn. 1ndimenhca– personag~i) con un certo ritar- bile. commoven e, perfetto do non ci fa certo molto ono- Pierfederici amaro, strato ten– re. Comunque e meglio tardi te. indolente e disperato come che mai. se si tien conto che la occorreva Flora Lillo. con un TV italianà in questi ultimi due dso sca,·ato dolce e doloroso anni h~ a~naspat? cvn le mar:i h~ creato iln. personaggio pate~ nel bui~ lrl u~a infruttuosa n- tico di buona fattura. convin– cP.rca di _la\·or1.. presentandoce- ccnte e preciso. Fo~e tro ne alcum su cm è meglio sten- . ppo dere il velo dell'oblio Dopo j sig~ora per _avvolgersJ _nei po– successi stranieri. e anche piut- ven panni di ùna derehtta. co– tosto grossi. dopo un premio munque i suoi accenti dramma– IDI a Saint Vincent. ecco che tic! sono stati impeccabili sep– i teleschermi italiani si sono pure tenuti sotto le righe. aperll. a La .,.ag_azza e l sold..a.u Una buona trasmissione e- con un nuovo tltolo: La ragaz. I d ti l , =a da attraversare l'oceano. e ra_mi:na ca. ne_ compJ.e.!So. Oltre i consueti pregi tecni- la m1ghore che Cl _è sfato_ dato ci (quando uo·opera teatra.\e è d1 ".edere m questi u!Um1 due intimamentt' valida è !acile ànru. S11' per la celta del co– cantbiare ad essa la ve!te este- pione. iia per l'esecuzione te– riore) derivati da una provve- lcvisiva, il cast e la recitazione. duta specializzazione radio!o- Da segnarsi col bianco lapillo. nic~ e da una indiscutibile ca- ALBERTO PERRI '[ paCità dran1mat1ca (Pugnetti ba dnto nel 1948 il Premio Ric– cione con l'ottima commedia Il paese l. i"au ore dimostra. con decisa personalità. una felice mano nella costruzione dei suoi personaggi. nella sottile e vi– gorosa strutturazione del suo mondo poetico ravvivato da un caldo e commosso sentimento di solidarietà umana. La rn– ga=za da. nttraversa re l'oceano. dopo l"esperienza radiofonica e quella teatrale. dimostra anche in TV la dinamica sapienza della battuta. morbidezza di ritmi. accortezza di scorci espressivi. delicatezza di ac– centi e notazioni liriche. La trama cl presenta, con un linguaggio discJrsivo e leviga– lo, rafforzato dalJ·immediatezza di accenti dialettali, la rivalità tra due milltari che si conten– dono l'affetto di una povera ra_gazza già duramente provata dalla vita Ma q uando la ra– C!azza ~ta per fa.re la sua sccl ta. li prescelto rinun cia con un generoso e spavaldo gesto di onestà e lascia libero il campo al compagno. L"amore, in certi casi. è il miglior consigliere: ciò che conta è la felicità del- * rapporti fra il Cinema e il Teatro. considerati sotto i va– ri aspetti della re11ia, della r•· cita,.--ione e del dialogo costi– tui,cono [1 tema dominante del nuovo Jascicolo di Ma,cherc, la ra,s,ona nienril, di vita d~l teatro diretta da Giovanni Ca– lendo'i e Maurizio Scaparro. Alla illu.strarion, dtll'inte- ressante problema hanno con· t11buito con i loro ,critti Flo– ris C. Ammannati. Luchino Vi· sconti. Ettor, Giannini e Giu– lio Cesare Caatello con a.m· piezta di documentaziont. La rivista pubblica inoltre ·I lesto completo della tra.ge• dia d, Ezio Taddei Le T roiane e cronache varie di Carlo Ter– ron, Ferdinando Virdia. Ghigo De Chiara. Gioca,rni Ca.tendoli. Mauri.zio Scaparro. La reda.ziont di Maschere ,J è trll$/e,;ta in Via Ce,ar, Bec– cano. 1f • Roma. Quanto a l\Ielville. felice, ra. eccezion fatta per uno mente egli lo definisce (I) solo. Entri cosi già in un'at– « una specie di fusione e, con mos!era che intuisci carica di ciò. di superamento di Edgard fati. le cose che vedi ti sem– Poe e di Nataniele Hawtbor- brano di colpo gravate da ne» per cui .Moby Dick po- cose lontane. misteriose, che trebbe anche considerarsi non vedi: ogni atto. gesto o " ... 1n un migliaio di pagine !atto lo senti chiuso in un una novella alla Poe, con sonoro giro di echi lontanis– tutta la sua costruzione, i simi il cui timbro, più il film suoi effetti ragionati di ter- procede e più ti sembra cupo rore: e. insieme, una di quel· e sinistro, quasi esprimesse le analisi morali di peccato- un costante e lugubre d1sa- r1. di ribeUi a Dio, che. gio. L .. l ZA.RESCHJ AL RIDOT'I'O DELL' ltl..1ISi1,0 * espresse in uno stile caldo e A poco a poco, cosi. Moby sfavillante da sermone. lega. Dick. la grande balena bian. no il nome della Lettera scar- ca che il protervo capitano latta più forse alla storia del Achab va cercando per tutti puritanesimo che non a quel. i mari. ti si para di fronte. la della poesia ... ,,. invisibile. come l'autentica Poteva un'opera di questo protagonista del dramma: la peso, « fantasiosa e parados- sua muta presenza diventa Ja sale ... degna in certi punti di ossessione d'ogni scena. il stare accanto a certe crea· simbolo di un terrore prime– zioni shakespeariane» - co- vo. l'oggetto di opposti e me scrisse Carlo Linatti (2) drammatici sentimenti: da - passare sullo schermo con una parte quel capitano qua· "Anastasia" diMaurette vecchiamacchina pirandelliana • tutti i suoi vasti echi filoso- si blasfemo che la insegue fici. i suoi problemi religiosi, riarso di vendetta. dall'altra Je sue posizioni morali e, so. quei balenieri che la sentono prattutto, quel suo « alone di portatrice di morte. ma c_he misterioso disagio ,1 (3) che non osano opporsi a quell'rn. LA Compagnia di Elena Za– costituisce certo il suo clima seguimento da tutti previsto reschi e i\Iario Pisu. diretta da più fondo e più autentico? come tragico e fatale. Huston Adolfo Geri, ha debuttato nel C'erano tutti i presupposti tutto lega e fonde e salda Ridotto del Teatro Eliseo con per rispondere di no data con quella plumbea cappa di una commedia di Marcelle quell'apparenza spavalda di angoscia che stende ~uµ•azio- Maurette. Anastasia. che deve avventura di mare che 1! ne tenendola ad ogm istante almeno il principio della sua Libro spesso denuncia e tesa e soffocante con•_un ri_t. clamorosa notorietà al tatto di che a un riduttore fret- mo lento eppure ansioso rn esst;re stata int~rpretata. nel toloso. avrebbe potuto ser- cui ogni elemento del rac. no,_embre del 1950 a Pang1 da ,·ire da schema generale, da conto si profila con cadenze Juliette. G.r:" 0 • allora cantante unica misura. Il film, invece, molto simili ai funebri rin-, e~tenzialis.a baciata dalla g]o: che John Huston ba realiz· tO<'rbi d'una campana. na sdella moda ed attnce d1 zato in co-produzione anglo- Come fondamentale misura pro.a debuttante. americana è ben ]ontano dal- della sua poetica. come vali· I.pirata ad un caso realmen– l'essere una storia esterior. do argomento narrativo pe1 te accaduto nell'~tro dopoguer– mente marinaresca, solo im- esprimere il clima di l\Iel ville ra, ,lA . co~rned1a rappresenta bastita sulle gesta epiche dei e tenerlo sempre ad eguale I~ s,on~ d1 una ragazza che. , len ·er· e sulle tempeste tensione anche col mutare n~onosc1uta come una delle li: ~eanlch~: no. è un'opera se: dei termim .dramm<;1tici e e ghe dello _Zar. scampat3: a, ria ed accurata, che con ogni variare degli episodi. Huston rnassac_n dei nvol~10nan, è mezzo tenta di analizzare le infine ba coniato una. felicis- 1mmed1ata~nente 1rre_t1la ~a un intenzioni e l'atmos!era del sima formula cro~atlca che g:upp~ d1 pr_otugh1 aV\entu• romanzo per ridarci quanto, gli ba conces d I filtrare, neri. 1 ~u_al1 sperano .per suo in verità e fedeltà, è possi- nelle sue immagini a colon. mezzo d1 tmpo_ssessars1 ~t una hile offrire oggi a uno spet· il grigiore livido e spettrale fortuna. deposJta a dall I~pe– tatoi-e cinematografico, ]on. delle atmosfere di . I~lvill~ ratore 10 una banca. tran_,era tano da Melville cento e più Il suo film a. col?n,. mfat11: li nucleo dr~atico _di ~– anni e per di più asso!uta- non. sp:ende _di c_h1~n azzun I na•t~•a e cosntmto_ dal! ;1mb1- mente digiuno del suo stile ~ o d1 a.tr_e. v1vac1_ tm~e natu- gu;ia d!I persona_gg10 deba ra– de! suo pittoresco modo d1 rali: ogm 1mmag1~e e m_ono- gazza: m un primo mo!Ilent'! raccontare. croma o. al massimo. b1cro, essa sembra una ven?.'tnc_e di Lo spettacolo, cosi. c·è. con m:,, P (asciata sempre da fumo che per fortu1,e cuco• l'immenso mare. le balene, le grigio-plumbee sfumature che s anze puo _essere scambiata tempeste e la, stentata e fra. da sole. per 11 loro v101ento PH la pnnc1.pessa e? ad~~a– gile navigazione del Pequ.od contrastare con element1 na· amente ~!ru,tala dai. suoi rn- * C.-tLE.l"DOLI traprendenti «impresari•: in I co di etietti e costruito tea– un secondo momento invece. tralmente del quale un·attrice posta a confronto con J"lmpe- può impossessarsi sulla scena ratrice Madre. rievoca partico• con buoni risultati. lari cosi segreti e precisi da Elena Zareschi si è assunta apparire incontes abilmente co• questo compito e lo ha porta– rne la principessa Ma .>\nasta- to a termine con (ervore e so– sia. sul punto di essere rico- pratutto con incisiva mil!Ura. nosciuta ul!icialmente. è presa tentando sempre di risolvere da un senso d1 rivolta contro persuasivamente con una cari• Ja truffa della qua:e è dive- ca di intensità i passaggi nei nuta s rumento. e fugge pe1 quali il lingµaggio di Marcelle conquistare una dta più since- i\Iaurette più scopertamente ra e più onesta: probabilmente scivola verso il melodramma. accanto ad un uomo che l"ha Maria Letizia Celli è stata una amata al di sopra di ogni in- Imperatrice Madre. altera ed !eresse e che l"ha empre ere- i1uieme umana. Mario Pisu. A– duta una ragazza qualsiaSl. dolfo Geri. Gabriella Cenla. La commedia di r-Iarcelle Giuseppe Chinnici. Nando Gre• Maurette ripropone. capovolta. co hanno impersonato le altre la maccluna teatrale pirandel• principali Ligure di Ana.;tasia liana ed in particolare quella di Come w m, cuoi. riducen, sotto la guida del regista Gior- dola al pretesto pi,r U!I melo- gio Venturini. dramma. Quell"ambiguità, che Giorgio Ventunni è un intel• nella rappresentaz,one piran• ligen:e :oscano e naturalmente dC:liana è ponata su un piano In tut o può credere (uor che metafisico e lirico mediante un nel dramma di Marcelle ìllau– linguaggio di tormentata soiti- ret:e: egli ha attenuato. ha gliezza. in Ana.;tasia di,·iene la condensato. ha semplificato per premessa per un"indagine svol- conferire una linea chiara. con– la con metodi di natura poli- seguente. incisiva. quasi • pi– ziesca L·opera. dunque, non randelliana ~ ad un testo che presenta alcuna novità; ma. in- del suo prototipo consenra sol– sieme con il suo piccolo in ri• tanto un pallido ricordo. go. offre un per:;,;inaggio rie- GIOV AN1'"l CALE1'ì>OLI AL PICCOLO TE.l'l'llO DI GEXOLI * Apertu1·a ''L. I' con. 10 a,, Nel t,smro ga,o dt schid– !o .a por, paesano tutto medi– ttrra.neo, nel ritmo giocondo del!e sapide ,tornell<1te, nel te– ma. burlesco che s·a.pparenta alla festevole senstuilità della novellistica ital 1 ana cla.ssica, • Liolà• è opera eccezionalmen– te sorridente nella produ.zto– ne dram.m.atica di Luigi Pira · dello: mai altroce ha cantato cosi a. gola. pie na uno scope, .. ro e scan:ona.to tnn.o alla i;ita. dura dei costumi mente sobri. d gmtosa- Vaientino Bucchi Pur e. a torna rci su, nei tipi umani cht: mpera.no i breLi h– miti del bo ::zeuo. s "intra.vcedo– "o presagi di q1tell'intTistita ,afferenza, difficoltosa e com– plicata, che caratterizza il tt– ptco teatro pirande lliano: e più si ,i.,con.tra. queU 'accora.to bi– '°gno di <1ffetti c he qui e splo– de in un.'an..ria di a.more. in una frtnesia di sensi di cui Liolò è simbolo e stnune nto .. M a. ana– logie ~ ns01\anzt uola.ne e t:e– nstiche. altrove r isolte in iro– ,; ·a (La. giara). qui appaiono 1rasfi.gura..t~ in un clima solarP e ridanciano, raro in Piran– dello. La rec1ta.:,o 1e, rrel complc.c-– ~o eccellente e accurata. pur nel diverso appotto delle roc,. non sempre è peri;enuta a r< ~tnbihre l armon•a Enrico ;\f,:_ ria Salerno ha co~truito ,rn ~:olà. dinamico. e.suberante. $' • curo e ;e &ue .stornellate, cari· tate (chi,,à p<!Tchè) ·n s1ci• !iano. Citi 11 dialetlo confenca un curto.so .ropore d, not:tt.1 alquanto e.~tro.,a. sono stare af– fro,ttate con brio r, con di.sin– t:oltura non facih pe-r un a:~ tor e dt -p1O.!a. Dt una compo– stez:a au.toret:ole e sapiente e stato Tir,-0 Buazzell (z,o Si– mone). attore proct:eduto e sa– gace, bracissimo nella be: 1 t1 scf-na deJl·auo ie .... :o con z 'l Croce e Tuzza . . Mercede3 Bn– p11one ha dista a·o co.., ma– gn ffro risalto la Jigura di :ia Croce e buon i mpepno ha r10 d1mo1trato Va.lena Valer, (Tt.:. vi) t le giocan.iu1me Bianca Galcan (Mito) e Franca S1tri (l<1 Moscardino/. Le scene era– no di Gianni Polidon. Le mlL– siche di Fiorenzo Carpi. 1 .:o– stumi della De Matteis Ottimo successo di pubblico <1nche al– le numerose rc•pliche LETTERA OALL * GER}lA IA AFLENSBURt. "Ilcontrahasso,,di Bucchi * La sua musica ha il pregio di tipizzare i perso– naggi-simboliin una grande unità compositiva * di LUIGI QL.,\ T'l'ROCl'.BJ E raramtnte è pur dato di a.1.sistere a.Ila. ra.ppresentazione di Liolà. anche se quest'anno, pe-r curiosa coincidenza., dopo la edizione di Vene:ia allestita do. Ora.zio Costa. e l'altra. an– nunciata dal cartellone del ~ Piccolo di Torino. a Genova la compagnia s1abile l1a inau– guralo ta stagione con Liolà, affedato o.Ila regia di Alessan– dro Fersen. L' iniportan.z.a. di un testo cosi ri.se- ntito e cosi colmo di slan– ci b a,ta da •• a. giustificarne la .1celta. quando anche non oJfrMse occasione di rammen– tare la 3com.par.sa ad un tem ... PO e la. presenza dt tut autorP di coti netto rilievo, di cui ricorre in questi giorni il FLE1 SBURG. dlcembre Flensburg è per la Germania una città difficile e importante insieme, un po' come Bolzano e Breosanone per noi Tutta la re-gione del Sud chleswisr;. la più nordica della Repubblica federale tedesca. presenta un complesso problema etnico, in quanto su suolo tedesco vi– vono circa 60.000 Danesi, spar– si un po' ovunque in nuclei di diverse entità La que5tione si !a ancora più grossa se tret– tate in una prospettiva stori– ca, pcrchè da un certo pwtto d1 vìsta queste terre sono sem– pre sta e tedesche. in quanto parte del Romano Impero di nazionalità germanica. me, da allro punto di vis'.a. sono .state danesi fino allo scorso secolo, fino a quando cioè il Regno di Danimarca a1•rivava addirittura elle porte di Lu– becca e di Amburgo t1enresimo anniversario della una principessina, simbolo ,, 10 ,te. Al centro della si uatione si tro\'a flensburg città di c,rca 100 000 abi anti, immediata– mente e .sud dell'attuale con• fu1e. I Danesi vi sono più nu– merosi che altrove, e i Tede– schi. che sono tutta,·ia in nette maggioranza. sentono il biso– gno di differenziarsi e di a!– iermarsi in quelle che sentono essere loro proprie naturali caratteri.stiche Così Flensbur!! appare stranamente, al primo sguardo, più vivace, 'più chias– sosa, più meridionale di altre città che pure stanno più a Sud. proprio perci1é rispetto ai Danesi, qui i To,deschi sono i meridionali e voglivno es~erP. e apparire tali; e do. ciò si vede che. pur essendo Flensburg oltre 2 000 chilometri a ord d, Roma e a quasi 3 000 chilo– metri da Palermo. tutto al mondo e estremamente re– lativo. della bellezza e insieme della 1 fatuità delle cose della vita de– vianti rispetto all'arte La mu– sica di Bucchi ha il pregio di tipizzare i personaggi-~imboli in W1a grende unità composi– tiva, per cui la ,·icende pro– cede spedita anche nei con ra– sti che la animano; è muslca poi ricca di inventiv3, ancora tonale ma fuori della vecchia radiz1one del no tro teatro li– rico. nuo,·a quindi dal suo in– terno e non per rlcerca di leg– gi formali astrattamente ela– borale. E' •tato un grande. sin– cero successo: ed è necessario dire che di rado capita di as– sistere, anche in ben più ta– rnosi teatri e da parie di più quotati complessi. a spettacoli così ben rifiniti. I cantanti-at– tori si muovevano e recitavano con una disinvoltura e una fu– sione d"insieme che hanno rag– giunto et!etti di alta eflicacia La rappresen azione del ...Contrabasso ». avvenuta in prima alla presenza dell'auto– re fe,;teggiatissimo. ha porta o una specie di rivolULione in quella che era una consue udi– ne mai finora tradita. Da noi. ormai da decenni. non si u~a più, come una vo1te. dare in– sieme « Cavalleria rustìcen.a,. e ., Pagliacci ►~: ma in Germa– nia l'accoppiamento dei due nomi è un dato di !atto acqui– sito per così dire, per sempre. Per « ll contrabasso » Steiner ha spezzato il vecchio bino– mio, sacrificando i ~ Pagliac– ci», e i critici di tutta la Ger– mania. presenti alla prima. gli hanno dato ragione. Le recite del ~ Contra bassa •. che prose– guirenno tino alt.a fine della .stagione, 5ono g1à tutte esau– rite. LUIGI QUATl'ROCCm r-.~on soltanto la primitiva ste– sura dialettale - che d'altra"• dt Pirandello. come per altri testi, volse eoli stesso in lin– ou.a.- ni la. non. a.gevole ele– ::font di un interprete ,uffi· rientemtt1te procveduto va.lgo– •1-0 t1 .tpitgare le rare appari– ttoni di L1olà. su.lla. scena: lo rr.:ppre.st11taz1on.e ierve propno a chiarirne i motivi, chè le difficoltà di un alleatimento risultano molteplici. Nè l"edi– ti011.t dt Gtnot:o, accoll(J con lteoto !uccesso, i jMrven.uta. o rbok>erl, tutt• Solo appar,ntemente o olmt– no parzio.lmente. infatti. Liolò è un testo a prota.gonista: in verità il concertato - e ben sì av1ierte allo spettaco lo - è cosi ricco e tn.obite e vi.vo che c.:i intJ)One l"imperati1· a ne ces– sità di una fuoion, coral, andt non ,; ~tacchi ecceisiuamentt un<1 figura a dttrimento dello equilibrio contrC>ppunti,tico. •io rssa pure lo ate,so Liolà, pro– tagoni,ta on un tempo e anta– ponl..ra , dis egnato con contor– no ris ~nti.to e pur concluso nel quadro tola lt: ogn! ruo impul– so troppo c ategorico p uò it1ge– r.erar e una. dis.sonan.za, un ec– ce.uo. Be ne h.a. avvertito que_.ua prevaltnte esigenza. il regLsta 1-"erse-n, ma. &t n'è tan.to prtoc– cupato - anche per a rginare la iua tendenza più congenia– le e t1ativa di intelle ttualizza . r,. di ruolvere in chia.ve di balletto - cht i mo vimenti di giru.pp o, i cori. i ge.st i .!o n ri– sulta.ti come rch.ernati ,za.ti . al– quanto coatrett, i.11 rigid t::e artificio!!~. E forse lui contribuito ad ac. centun re qu.e1ta .rensazion.e di rigore obbligato lo scaraa /<1n– ta.sia di utt4 scena fredda e prttenzio!o. e la mode.s!<1 lin- La contpag 1 1ia presente:-a, come iecondo spettacolo. 7n pr,. mn a.1.solutc ,,,,. Uria donna {T"OP– po onuta ... l'ultimo !acoro d A rmand Salacrou. :.'IIAXLJO i\lARCHET"II la funzione d ll'E.T .I. illustrala da G.Calendoli Tl critico drammatico de L~ Fiera Letteraria G1ot'an111 Cn· l,ndoli ha tenuto nel Tea•ro Regio di Panna una conferen• za &ulla. orpaniz.za.done e sulla funzione dell"Ente Tea1rale Ita– liano in coinciden.:a co'l. il de– butta li ella ~ Compagnia dei Giovani,,. Delintata la profonda :rc– sforma.:,one ,ub1ta dalla ci:a teatrale irahana dall'Otto ~l Novtctnto e rilevato il pr ,• '71'essiuo a.llonto11ame-ntt" d"''' ---– compagnie di prosa dalla pro- vincia. Giovanni Calendoh ha illu,trato l'opera •volta dalla E. T.1 , perchè sia progres.<iru- ment~ restituita ad un·aa r1t,1 di carattere contiuuatico " r, dignità artiatica la re1e dei 1ci:- !ri italiana sfa.sciata dall"inc ria. dalle distru:ioni belliche • dal!'ìnua,ione del cinema. li Calendoh ha inoltre neo • dato come in .seguito all"accen• tramento della t:ira teatrale nel– le Capitali o nelle cirtà map– giori. anche altri Paesi abbi<,· no sentito la medesima eSHJen– .:a. dando vua a particolar• for– me di organi:-:a.:tone. Ed 1nj1- ne h.a af/enna10 come 11 Teatro può ritornare a! auo fulgore •oltanto là dove 11 rapporto Jr<1 il palcoscenico e la platea. gli attori • gli spettatori sia ri– stabilito nella sua pienec:a. Nella stessa occastone l atto– re Romolo Valli ha •piegato come è aort<1 la # Compagnia dei Giot:ani ~ che a Panna ha rappresentato. vivamente ap– plaudita. U ruccesso di A. Te– stoni. La Bugiarda dì Diego F<1bbri e Vissero felici e con– enti di Biagi e Ft..;co. Per la particolare sìiuazione che occupa, Flensburg si trova ad e sere per molti aspetti avvantaggiata La vita cultu– rale. alimentata polemicamen– te, è: più pro~pera che altrove. L"at ività mu6icale e ~eatrale. che è un metro immediato per sell""alare il livello e l'inten– sità della vita culturele stessa. ha una sua fioritura fuori del. la norma, anche rispe to al quadro che la Germania in ge- Apollonio e martedì • ai Angioletti letterari nere presenta. Vi sono qui due teatri. con una compagnia. li- Martedì 4 d,cembre al Teatro molto speS5o legati alla socielà conde d1 impreved1b1h snlup-· rica con una lunga stagione da Ehseo Mn10 Apollon10 hAlin mezzo • cui GUel teatro è p1, non stiano per toghere alla Q:tobre a maggio, e un·orche- parlato per l'Associazione Cul- nato. Europa un primato che dura stra sinfonica di 54 elementi. turai~ italia~a sul tema • Gli Nell"ultima parte del suo di• dall"età umanistica e semb:ava di primissimo ordine. che ultimi trentanni del nostro scorso Apollonio si ferma 8 n?n. dov_es~e tr~montare. U_ma– svolge una sua stagione di con- teatro ,. considerare la portata del tea- n1shca e_ infa_th la concez1o~ei certi anche da ottobre a mag- Fra tutte le espressioni del- tro pirandell1ano, la cui inno- che Angioletti ha delt:. funz10- gio. n repertorio dremniatico l'arte - dice Apollonio - il vazione non resta un fatto na• ne culturale affidata_ all'Euro. è sostanzialmente classico, so- teatro è quella che più stretta- zionale ma rappresenta l'e ito pa: p~r _secoli 11 pnmato po– pra: utto tedesco Quello sin- ment• aderisce al suo tempo e più importante a cui per\'lene l!t1co e nma to nelle mani de\– fc.,!co anche dà netta prepon- che con più eUl:acia esprime il teatro europeo nel suo stor- l Europ_a _che ha ,mpronta_to del dcranza alla musica tedesca. lo spirito e 11 costume contem• zo di u cire dalle angustie del suo spinto fatto di equihbno ma con interessanti aperture: poraneo. L'immagine più pro- teatro 'borghese, non più ca• e dt misura le civiltà venute a il cartellone di quest'anno. ad porzionata alla condizione so- pace di rappresentare l'inquie. contat_to con _ lei. America, In• esempio. comprende il Con- ciale e umana di 0 gni età ci è tudine e il senso di critica de. dia, Ctna - t domanda An~10. certo per oboe e orchestra di stata la ciata dal teatro, la cui la società del tempo. letti - istituiranno forse una Benedet o Marcello. e il Con- sostanza nutrita dalla realtà Tutto il teatro dei giorni no- tµltura n•1(),·a mettendc tn cn. cero per chitarra e orchestra nelle cose ha sempre assunto . , i tutti i valori in cui finorR lo di Castelnuovo-Tedesco. ese- come punto o come tema fat. st n, conclude !_oratore. n_asce europeo ha creduto; la d1fe,a gu!to il 7 novembre con la par- ti e persone, umori e speran• sotto il segno dì questa ncer- della libertà. dello spinto e de,. ecipatione di Andrès Segovia. ze del tempo. Anche 1I teatro ca psicologica che negli ultimi la cultura, il moto costante di Il repertorio lirico. qui come • di idee, è un teatro di co- trent'anni gli scrittori di tea- un 5ape-re che è sperimen ale ovunque in Germania. dà largo stume in quanto porta sulla tro hanno approfondita e por. e peculalivo, conquista con• spazio alla musica i aliana. scena i conflitti ideologici che tata fino a.Ile estreme con$e. creta del "londo e contempla Verdi sopra tutto è di <'6.-e. ma determinano il carattere dell~ guenze. zione? Sembra ad Angiolet 1 anche gli altri. da Bellini e <-ocìetà del suo tempo. • • • che la crisi già in at o pos'-a Donizzetti fino a Puccini. sono Maggiore efficacia ha il tea, , costituire una minaccia per lo molo frequen emen e rappre- tro quando. puntando sulla Sempre pe'. l Assoc1az!one spirito europeo olo se l'Euro- sentati. cronaca. nesce a rendere tipi- ';;~~!~~: J ~ ~:~ ~l~;!~d~_is pa nnu'1zi ad accettare il ruo- Attualmente. pòi. c'è una no- ci ed esemplari certi caratteri Angioletti ha tenuta un'inte, lo che la s~ona le nserva, do– ~1\à ~~~o~~~ais~r,. ladiG;;::;:~:r~ d1 una società, d1 cui fa impiJ. ressante conversazione su • La po I secoh del pnmato: che no Bucchi. opera ferzesce. che citamente un'indae:ine e una cun.ura europea da\·anti ~l consiste nel continuare a ere– fu rappresen ata la prima vol- denuncia. Perciò il teatro rea- mondo nuovo •. dere alla funzione equilibra. a alla Pergola di Firenze. du- list,co è il più efficace, desti• A~gioletti, •·uomo europeo .., trtce della sua tradizione clas– OLGA LO~IBARDI rante il Magirio musicale fi,,. nato a una più inci i\·a pene. crede nella civiltà europea, sica. rentinc del 1954 n libre'.to lrazione nelle coscienze: e an. fatta di mi ura e d fede nelh dell·opera è tratto da un rac- che quando la portata del suo libertà e dignità dell'uomo; ep, conto di Ceco,·. che Yuole es- reali mo supera i limiti di una pure egli che ripetutamente ha sere un at o di fede nella YO· . . t affermato ne!J-a sua 0Jl.!'ra di INCEX"O ••Auu. 0 ELLJ cezionc artistica deJruomo che soc,eta per rappre en are. co- scrittore il ,·alore di questa ~ v " ~ appunto affarte si è voluto de- rne il teatro di Shakespeare, U· cultura, oggi si domanda se le ----~•O•l-re_u_o_re ____ _ dicarc: ma per giungere a que- na misura d1 tutto l'uomo, la nuove civiltà di recente ap, Ull:.1.iO t ,unnu sto si passa attraverso un rac- forza della sua rndagine psico- parse alla ribalta della storia, Coudlrettore rf'SponsabUe con o semise=io, cht' rotea at- logica si fa sempre concreta di con una tradizionè tanto dl\"er. StaJlllJJnento t1pogr. U.E..S.l.S.A. torno a un con raooss:isla e a personaggi e vicende storiche u dall"europea, ricche e fe, Roma • Via IV Novembre, 149

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