la Fiera Letteraria - XI - n. 50 - 16 dicembre 1956

Domenìca 16 ·rlìc<'mhre 1956 tA FTFR~ rFTTFR~RT~ _____________________ ___:_:....:....:..._ c«"Tti dilemmi che i diriqenti considerano in3olubili (e anche se in seguito risultasse che le propo~te dello scrittore sono irrea– liz.zabili} - gli sia permesso di ilhL~(rare e di indicare le lacun~ i.n qualunque settore della vita pubblica, senza sentire il dovere di accluderne subito il rimedio; di ritenere Pe-r _esempio bru.tto il nuovo palazzo del Caffe New-York considerato monumento nazionale, an.:he se per esso sono stati spesi molti milion; ! Gli sia concesso di notare la -rapià<1 decadenza della capitale a caus<1 della 1nancanza di fondi per ii suo restau– ro; - di condannare il tenore di vlla st– atema dt lavoro e co1nportamento di ~erti dirigenti, apertamente; - di scendere in campo per dijendere certi concetti umani– tari. amare S~tdlinvàros e non amarla (la città, itidus_triale fotidata nel 1950): - pren– d~re postzwne pro o contro la dramnwtur– gw aristoteliana; giudicare scadenti certe opere già considerate capolavori e Indicate come testi dasslci da uomini Illustri, e vice– v~r.,a, dar~ ~pa,::lo _nei. giornali a certi giu– dtzi errati. infischiarsi di certi altri giu– dizi letterari. ecc. ccc. • Chi osa negare che tutto questo finora era stato severamente proibito con minaccia di. gravi sanzioni ed anche oggi è appena tollerato? Questa è invece la ltbertà che noi scrittori dobbiamo difendere ad ogn, costo! E lo Hày cosi conclude: K La libertà della letteratura impone certo un maggioTe tm– pegno alla. critica. ma. sopramuto è neces– sario che numerosi, del resto ottimi fun– zionari. del Partito, comprendano finalmen– te e si rassegnino che la letteratura è quella che è, e non l'estensione della attività degli agit-prop in una zona di!licilmente control– labile! •l\1a che! quanto i nostri bravi funzionari aia:n-0 ancora lontani dal· comprendere la funzione e Il compito della letteratur<1, lo dimo1tr<1 meglio di ogni considerazione que– st'eumpio su di un'ottima novella di Dèry, in. cui lo scrittore narrat'a i furti consu– mati in una azienda e le conseguenti inu– ma.ne e indiscrim1nate rappresaglie, lo Hdy Ila voluto ,entii-e l'opinione di due «ottimi fun.zinori». Tutti e. due ai,evano tratto, caso strano, la stessa conclusione: ossia che lo Dèr11 nel s-uo racconto abbia t,oluto « di· fe-ndere gli autori del furto •• e senz<1 ac– corgersi datla appassionata denuncia dello Jerittore delle selvagge repressioni che, se– condo lui, non servivano a migliorare ma solo a. peggioraTe le condizioni dei lavo– ,-atori. Hay scopri, come dice nel suo scritto, la ragione di questa «semplificazione»: tutti e due i f.unzfonari erano al corrente del furti e tanto più delle loro cause. ossia delle gravi eondlzioni economiche in cui versavano gli operai. Ma. poichè non vedevano il modo di eliminare teli co,1d!zioni di vita. preferivano con,iderare «dannosa ed intempesti,va » ogni denuncia di questo stato di cose e soprat– tutto quella che deplorava i brutali metodi usa 11 per la repre..ssione dei furti... « D'altra parte. in questo caso è colpevole 1-a critica. prosegue Hày: quelle critica uifi– clale che spesso avanza a noi scrittori questa assurda pretesa: se lo scrittore denuncia in una sua. opera certl errori o lacune, indichi anche U rimedio pratico per eliminarle. Mentre se non ne è capace stia zitto e non venga a raccontarci certi diietU! « Sarebbe come dire che lo scrittore che intende analizzare lo stato d'animo dei suoi protagonisti derivato dalle gravi condizioni economiche i1.1cui versano a causa degli er• rori commessi dei dirigenti della politica economica. prima di scrivere il suo romanzo avesse dovuto prendere la laurea in scienze economiche e qualora nella sua nuova qua~ Ittà di economista fosse divenuto cosi geniale da poter trovare un rimedio infallibile per la soluzione immediata del problema econo– mlco in questione, allora gli sarebbe permes– so di scrivere la sua brava opera. Fino a tanto che egli non fosse stato in grado di farlo, e.equa in bocca e avesse aiutato piut– losto a mettere una pietra su lutti i guai e pene che 1110iggono il popolo!». * Concludendo: la Rivoluzione degli inteUlel– tuali ungheresi, probabilmente si sar bbe scatenata anche senza la manca a desteltniz– zazi 1e. sia per ragioni storiche, dato che il comunLsmo non è stato una conquista rlvo– Juzioneria degli ungheresi, ma importato bell'è pronto ed imposto anche a quella grande maggioranza che non era punto pe.r. suasa della giustezza dell'ideologia ma nti la ; si sarebbe scatenata perchè i letterati ung.he– resi gli intellettuali tutti. si erano s empre battuti per la libertà di idee e per l'faidipen– denza del loro popolo, e la folla segui•va i suoi maggiori intelletti, come seguiva Petoef\ nel marzo 1848 in piazza del Museo, così se– guivano nell'ottobre 1956 i loro inteliettuali gli studenti e gli opere i, in piezza del Par– lamento. In Ungheria certo, dato che le sane tradi– zioni letterarie non erano accora morte, non ostante « l'amorosa protezione dei sovietici contro ogni dannosa in:tluema occidentale». non sarebbe stato possibile tro-vare uno scrit– tore come Fedoov. che nella rLstampa di un suo romanzo, modificò la cooclusione. sugge– rltagll dalla critica e dall'opinione pubblica marxista (è vero anche che Fadeev fin! col suicidarsi). Queste cose in Ungheria non pa– tevano avvenire ed anzi, l'ignoranz.a dei neo– critlcl che insieme ai circoli ufficiali avevano degradato la le teratura ad un semplice stru– mento di propaganda, da essl stes..<o maneg– giato secondo gli avvenimenti politlci del giorno, ossia: Viva Stalin ed abbaS6Q Stalin! Morte Q] traditore Rajk, viva Rajk il mar– tire! Viva Tito. abbasso Tito! - non potevano le menti non ancora o.tfuscate non reagire con la violenza con cui he(lno infatti reagito. Una volta aperta la porta alla critica: i miti sono crollati. Ciò dimostra ancora una yolta come l'ln– lelletto umano, per fortuna. sia la cosa più diificile a domare, ma anche che: una volta isterilito, non rimane più speranza per la continuazione delle tradiziooJ culturali. La lenta ma sicura degradazione della let– teratura da parte di coloro che in essa vole– vano vedere solo un docile strumento per i loro fini politici e il conseguente impoveri– mento di tutta la letteratura e campo artistico. l'umiliazione del mondo culturale cosciente non potevaoo non avere ripercussioni su tut– ta la Yita della nazione, poiohè tacendo ta– cere le voci più autorevoli, e le menti più !llum!nate, il Paese stava andando verso i! precipizio. diretta e immancabile conseguen– za del soffocamento della cultura di un popolo. .NELLY VUCETICH (Continua da pag. -5) Borahese avendo dimenti– cato a casa l documenti: se si Incappa in una retata della squadra de! buon co– stume. sarà difficile evitare di passare la notte in guar– dina fino a che non si sia chiarito !"equivoco. A chiun– que può accadere di essere Involontariamente coinvolto in una rissa; di essere, in• ftnt, accusato ingiustamen– te. In tutti questi casi non c'è scampo: per quanto in– nocenti si sia. per lo meno il nostro nome apparirà sui alornali. Quando poi si si& rilasciati. o prosciolti in istruttoria. o assolti per non aver commesso il fatto. i giornali si saranno già di– menticati di noi. o ameran– no scordarsene (quando la cronaca nera si fa rosa perde il suo mordente); e anche se la rettifica venga pubblicata. il danno sarà sempre maggiore del rime– dio. L'azienda, lo studio professionale, i rapporµ so– ciali di colui che senza col– Pa sia trascinato in simili avventure ne avranno con– traccolpi irreparabili. LAGRAMMATICA DEIFATTl gli abusi del potere). Da no– tare in.fine che il Nord, dove !orse una maggiore evolu– zione consente di avere più flducià nell"autodiscipl!na lndi'Viduale, si mostrò me– no incline a regolare la materia con un vero e pro– prio divieto. che non il sud del Paese. dove senza dub– bio il riserbo sul segreto individuale e lo spirito pri– vatistico sono più. accen– tuati. Insomma, fare i nomi o no? Non c'è da illudersi. In quest'epoca di e civiltà di massa)O,, anche il dare pubblicità al singolo è un modo come un altro per di– sgregare l'individualità. per trasferire la liberfà perso– nale nei domini della col– lettività., Forse è proprio per questo suo e sere co i fitto di nomi. di eroi di un giorno, che !I nostro secolo è tanto anonimo ... Insomma è giu to che i giornali diano pubblicità al nome di chi venga accusalo sotto l'imputazione di un reato qualsiasi. an~ora pri– ma che il reato stesso sia provato? Non sarebbe quin– di opportuno un tempera– mento della legge. che proibisse di divulgare i no– mi di chi sia soltanto in– diziato. e che riservasse la pubblicità a giudizio cele– brato? La sentenza della magi- 1:tratura bolognese, poc'an– zi citata, in realtà non esclude una moderazione del e diritto di cronaca•· Nell'episodio particolare, si trattava effettivamente di una azione per lo meno &corretta, risoltasi con un provvedimento di polizia. Il Baradlno aveva un bel– l'essere davvero ragioniere e incensurato; il suo ar– meggiare con interi stuoli di giovanette bolognesi ade– scale con fittizi miraggi. meritava per Io meno la censura dell'autorità tuto– ria: il propagandare le sue gesta effettive a mezzo del– la stampa può anche avere un valore integratlvo di sanzione aggiunta. e di am– monimento nei riguardi de– gli affaristi fantasiosi. Ma. in generale, una certa p'ru– denza della stampa, a sal– vaguardia della reputazione del cittadino. sembrerebbe del tutto raccomandabile. E' notevole !I fatto che !I pUb· bl!co stesso - il pubblico dei lettori. degli affamati di , notizie - sia orientato pro– prio in direzione di un si– stema di cautela, di riserbo ... Qualche tempo fa la Doxa fece un sondaggio a questo proposito; e la maggioranza degli interpellati si dichia– rò favorevole a un divieto di pubblicare sui giornali i nomi delle persone semp!i– cenmente inàiziate. I con– trari al divieto furono ill do– dici per cento soltanto; più numerosi gli uomini tra 1 sostenitori di una di~ciplin3 della materia. che non le donne (a dimostrazione che il pettegolezzo o lo scanda– lo sono di sesso !emmintle); più numerosi i giovani e i vecchi. meno le persone di età mediai più numerosi i poveri (che probabilmente si compensano della mono– tonia della loro esistenza con un maggiore spirito di curiosità nei riguardi del casi altrui; e, ciò. nono– stante che !e classi inferio– ri siano le meno difese da- G. B. VICARI CORRIERE DELLE ARTI Alla «Galleria d'Arte Coomè» di viale Cavour 43 a Ferrara, espone Antenore Magni. Una personale di Alberto Caligiani alla "Galleria d'arte Spinetti,, iJJ v:a Chiasso degli Armagca i 2. Firenze. A Palazzo Venezia in Roma. Espos!zio•1e de! Libro Fronces,,. RIVISTE Rwf~j, FRANCESI L'articolo di apertura del nU• mero d'ottobre di Etudes, di Marius-François Guyard, esa• mina una questione piuttosto interessante: « E' possibile CO· nascere la Francia attraverso ln sua letteratura?•; .e natu– ralmente la risposta vale non soltanto per la Francia ma per qualunque paese e vale ad illuminare quei difficili e con– fu i rapporti che esistono o possono esistere fra realtà ar• tistica e realtà sociale ecc. e La Francia letteraria, - conclude l'autore dopo una analisi rapida ma vivace, - è in anticipo o in ritardo sulla Francia vera. Tra gll scrit– tori c'è molto ritardo perchè essi cercano di evadere dal presente e la cultura grava su costoro con maggior pesan– tezza che sulla maggior parte dei loro contemporanei... In– vece, gli scrittori più forti e fantasiosi superano Ja loro epo– ca ... Più grande è lo scrittore e meno la sua opera è tipica d'un momento o d una situa– zione, e più tende a rappresen• tare qualcuna delle aspirazio– ni permanentl dell'umanità. Pure, anche gli scrittori più disimpegnati non sfuggono al loro tempo e portano in sè una testimonianza eccezionale, nostalgica o profetica. Questo insieme di testimonianze com– pone. attraverso la nostra Jet• teratura, non la fotografia del– la Francia storica, ma il volto <p!r!tuale della nostra pa– tria ... •. I Caltiers du Sud dedicano parte del numero 337 ad un omaggio al surrealista René Crevel, del quale Léon-Gabr!el Gros, in un articolo intro'dut• tivo, scrive che e tra i grandi del Surrealismo, Crevel è uno dei più grandi... Anzitutto nel- Rassegna dellamoda la vita, esemplare. perchè il suo dramma è psicologicamen• te !I più puro, e deve la sua perdizione o Ja sua salvezza nltanl0 a se stesso ... La sua tragedia è tanto più signil,ca• liva in quanto non ha nulla di sordido ... Ritengo, basando– mi "' quel che prometteva un romanzo come BabyLone, ~he Crevel, se avesse accon• sentito a vivere, sarebbe po– tuto divenare il nostro Joyce o almeno il nostro Miller ... •. Oltre a questo scritto di Gros, !"omaggio si compone di: André Gaillard, • Portrait con– temporain: René Crevel >; Carlos Lynes, • Tel qu'en lui méme ... • e di un articolo e tre lettere inedite di Crevel stesso. Dopo il fascicolo di novem– bre dedicato alla Bibbia, ecco quello di dicembre, della Ta– ble Ronde, occuparsi del e De– stino della psicanalisi•; ben diviso in cinque sezioni (• Le vita e l'opera di Freud•. e La psicanalisi e il pensiero mo~ demo •. · • Applicazioni della psicanalisi•, • Psicanalisi e letteratura•, • Testi, documen- 11 rozzo matto nel mondo • linea ombra• desunta da un ti ed inchieste•), questo nu– della monda? L'as5o sbarazzino, elietto prospettico. Fluidi pan- mero speciale meriterebbe un il ragazzo terribile, il gra11de nelli, prolettano la figura (upeS- esame approfondito da parte stravagante, l'imprevedibile, il so morbidamente costruita in di un esperto. Mi limito alla pellegrino fra le • stelle•• l'am- ,ma guaina) lanciandola in una lettura dell'articolo di Georges hasciatore dell'eleganza? Chi spec,e di prolungamento vago, Piroué, su La psicanalisi e le aon lo identifica a colpo? E' lui: giusto come la propria ombra. lettere italiane. Il Piroué indi• Emilio Federico Shuberth. t partiti che un artisia può ca in Moravia Io scrittore più Eppure se ognuna di queste •rnrre da questi giochi d'ombra aperto alle in!luenze della psi– indicazioni lo caratterizza, nes- (ombre che prendono consi- canalisl e colui che meglio può suna lo definisce e lo !erma. stenza !n una sciarpa, in un far capire di quanta profon– Perché sembra incompatibile mantello, una stola) sono infi- dità queste influenze siano sta– con questi requisiti di geniale niti S'intende che il bianco e te; aggiunge che ncin si tratta monelleria un suo vigile senso nero predominano. E bianco, d'un. espediente de~li intellet– organizzativo, una disciplina di nella sua accezione di avorio, tuali per essere à la page lavoro, una impeccabile tecni- miele, mastice, anche l'impa- con le mode e le letterature ca.: qualità che a lul apparten-- reggisbile camello che dà luogo st raniere: • La psicanalisi ha bellamente penetrato tutta la gono in modo splccantissimo. a cappe e mantelli. società italiana e specialmente Infatti Shuberth, l'estroso mo- Il "tweed » grigio scuro quella borghese ... E' un segno nello, è in fondo fra i più or- (mantello sovrappoS t o &.1• tail- dei tempi, un modo di vivere gr,niz-zati, fra i più attenti alle Zeur • del medesimo tessuto) si secondo le norme del XX seco– mosse d'ognuno, per muoversi arricchisce di bizzarri colli- lo. Sicchè Io scrittore. se vuol a sua volta. tempe:rtivo e in- sriarpa d'ermellino. anche es~ere esperto osserva. sieme di sorpresa, nel grande Ma la novità tipicamente tore di ciò che lo circonda, de– scacchiere della moda interna- schube.rthiana è rappresentata ve far posto alla psicanalisi 1.ionale. que st •anno da ~bslo rd it1vl abiti nei suoi quadri di costume. Giovanissimo, quasi un ra- di pelliccia. Gonne d'ermellino Moravia non ha trascurato di gazzo. s'impose, con la sua prl- a righe orizzontali si svo!l(ono farlo; e nemmeno Palazze– ma esposizione. Si parlò di cri- morbidamente al limite di ser- schi •. tici attenti che guardando i suoi !'ati corpetti di raso bianco, ai Fin qui, ci siamo; ma, an• modelli prendevano vorace- quali si aggiunge una copiosis- dando più avanti. il quadro - mente appunti, di signore sor- sima st ola d'ermellino. pur brevemente tracciato - si "d 1 - t 1 1 d. d" Queste fantastiche gonne, cne fa più oscuro. Il Piroué sem- VERBA VOLANT FRA. CHIA. - Ferrara - La ringrazio per le lodi alla mia (supposta) «saggezza». Pur– troppo la mia risposta non presuppone ulteriori ringrazia– menti da parte sua. percbè è sostanzialmente d1 quelle che non :fanno piacere a chi le ri– ceve. Infatti devo dirle che nei suoi versi ho trovato (co– si m'è parso) soltanto il segno di uno sfogo immediato, ri– spettabi!Lssimo, s'intende. ma ancora troppo privato e per– sonale. A. G. - Palermo - Lei è una Persona coscienziosa, an– che troppo: caso rarissimo al tempi nostrL prima ancora dei suoi versi leggo infatti la sua lettera: " ... tre brevi poesie, tratte da una mia raccolta di cui ho intenzione di far un li– bro. Ma soltanto nell'eventua– lità di un Suo giudizio decisa– mente positivo ml declderei a presentarla a ua editore». Ed ora. dopo aver rivelato quale responsabilità su me incombe. passiamo al versi: non sono indegnl ma dicono poco, non annunciano niente di nuovo. In tali condizioni non so qual uti– le (se non personale e intimo: ma vale poi molto?) potrebbe lei trarre dalla pubblicazione dei medesimi. Riprovi. secondo me. e aspetti ancora un po'. VI. BA. - Milano - Non e– scludo che in avvenire (e lo dico sinceramen e) lei possa approdare a qualche buon ri– sultato: per adesso (ed è ab– bastanza giusto che sia cosi) siamo !ermi alla !ase di una (in certo qual modo. appas– sionata) esercitazione. HOFFMANN MANENT n ~-n / e rase~~ a e, i lgra.7 i al livello del fianco scendono bra che abbia delle idee as– ~!a 1 d:;ir:os~e:;~n:s p~ill:s g é~ fin sopra alla caviglia vengono sa! precise sulla nostra Jette– fleur. e di quelle che, in gra- presentate in visone-zaffiro, in ratu_ra (e Giacomo Antonini, z1a ~ua, poterono ricordarsi di visone bianco, in breitschuanz, anni fa, ebbe ad occuparsene, esserlo state. Bizzarro, e in ap- e anche in volpe nera, trattata proprio sulla Fiera) e sembra pareoza sbadato. sferrava ar- a righe verticali, fra brevissimi d'altronde che Je sue idee 'non diti. traslati: tessuti di poco intervalli di raso nero. La parte abbiano nul a in comune con A. GR. _ Reggio Emilia. mimepentgne eo1_mrpici_eagmaat,·ti1_n parbl:,,~Oun_sa: ~~l~rlt~a~=ll~f;;,tideWo r~o~ ~h:1~1~clian~u~~u~~rsì~~~~~=: ca,:o ratgazzo, lelil è in~enu.o :: " dello. mantenendo costante uno mente la psicanalisi è pene- tnsisten e. e su e prime n portanti, color mattutini e spiccato stacco ç!i vita. \)'.ala nella nost a. società e nel- saprei che rfsponderle, che non creS.imali trasferiti in te11ute Non bisogna crede.re i:h</ tib1- la )losfra letteratura, m-a non abbia. già detto ad altri che 1n1 da. sera: e' tutto- ciò, iri un. 'i cosi fastosi a bbi ano un che dì è oerfo seguendo le nebulose hanno ;atto domande come la volteggiare di fisciù e di vistosamente teatrale Tutfal- ed autoritarie esemplificazioni sua.. Legga, se non l'ha ancora fiocchi ~Ila ~_olara_ in uno tro. In virtù di non· so quali del Piroué che il lettore fran- fatto, quel che ho risposto nel- sp\lmeggrnre d1 , vi,11 s~mpre aceorg!mènti tecnit:l. 0 quàli cese può farsene un'idea. lo scorso nu11iero a una lettrlCP. mantenendo un aria di fai- interventi d', ombre. hanno della su stessa cittd; ed in piu sa_ distrazioue e d_! studiali una loro pacatezza e sobri eta, r--------------isappia questo: che a. lei. in • 1mprovv1sl •. La _d1slnvoltura che a tutta prima sembrerebbe o quanto giovane. non è dovuto fu ardila e un là'nlmo Spreglu- incompatlbl!e •con la materio recch1·0 alcun hicoraggiamento. «La dlcala: qualcosa dellll studen- troppo preziosa. giudicherd una pretesa ma. è tessa che si ri_vel! d'acchI_to si- Secondo Shuberth, la donna molto naturale, per uno che gnora- e ITTansignora._ s~ecie per tipo del 1957, cqnsumata ogni scrive. mrare a ouesto ... » (alla una franchezza. •~hes1b1zioni- i m P un t 8 turai esisenziallsli- DIEGO FABBRI. entro il pubblicazione). Sono d'accordo stJca. per una virtu di oresen- ca stanca dl quel suo recitato prosslmo febbraio. vedrà con lei: è nat11rale. anzi na- tare Il __ nuovo e 11 nuovissimo negare tutto. perfino la bellezza. rappre entato. al • Thélitre turatissimo; ma è una pretesa. come Jlla ass,iefalto. deposta la maschera di sprcz- de l'Ambigu • di Patigi, il Diciamo dunq11e che è « una. Si succedevano le collezioni, za'lte, fatua, svaporata, rimane suo • Procès à Jesus • nella pretesa natura.le. Lei studia. passavano '(li a11'nl. e intanto, soltanto piena di grazia: la sua traduzione di Thierry Maul- ma a. scrivere le piace di ptu. alla Sicurezza acquistata nelle arma è il sorrisn; la sua aura nier; al • Théàtre Heber- Benissimo; e con questo? Vor- mag1;lori scuole ìnternazionalt, noetica il misi.ero. l'ombra. la tot• verrà dato • Veillée rebbe fare qitel che più le pia- egli aggiungeva. attraverso un linea ombra: la sua ct!!esa una d'Armes •· Intanto è uscita ce? Naturale pretesa. anche Jun~o tirociuio, una maestria e,:!rema pieghevolezza; la sua questa. Anch'Io vorrei poter rlglciame.,le tecnica. Avrebbe civeJter!a il rlfl.uto di ogni for- presso !'editore Vallecchi la fare soltanto quello che piace, cosi imbrigliato la fsntasla. e nnla: la rua posa la natura- 6.a edizione di • Processo a ed averlo potuto fare durante si sarebbe disfatto d'un lm- Jezza. Gesù•· e da Gallimard (Ré- il corso della mia vita, ormai pu!So un tantino !n11enuo. Dicendo • linea •. Shuberth vue Nouvelle Francaise) è agli sgoccioli. Quella che ag- Intanto aveva cominciato a ha ammesso la sfumatura. il stato pubblicato il primo giunge dopo, che vorrebbe ve- di!fldare di certe , partenze• contorno mobile. la linea addol- ,·olume del e The:ltre • di der p11bbltcato qualcosa. di suo troppo impetuose. di certi cslrl cita. e sopratutto ha voluto tra- Diego Fabbri. contenente ! perchè rappresenterebbe un in• troppo igpirati. e si 1rovavA ad slerire nel mondo sartoriale !I d ram mi • Inquisition •· eoragglamento ai suoi stessi aver coltivato. oua~i ~enza ac- roncetto di deformazione. la- p d 11 occhi ed una conferma a per- corgersen<'. riuel senso critico sciando che sia l'ombra. una « roces e Fami e• e « Le che ogg-i gli permette di respin- ombra. come abbiamo det•o. Seducteur •· .,everare m quell'investimento g-ere quanto della moda po1Pva consistente In veli. pannelli. LI BER o BIGIARETT! rischioso di ca.pitali, che per incantarlo aualche anno fa. Fin- stole. pazienze, a pcolungare a pubblicherà presso l'editore lei rappresenta lo scrivere. è ché si trovò arl essere il sarto rendere vae:a e un tantino mi- Nistri-Lischi 'un nuovo li- quindi inutile. Scriva, se vuo• acclamalo delle imperatrici <teriosa. la fie;ura. bro intitolato • Disamore•· le scrivere; se può pubblicare (recentemente. trentadue ,·esti- Si tratta, è evidente, d'una comprendente • Un discorso tanto meglio; se può ricavare! ti. 2l!a impor~lricc Soraia!\. cc,llezione personalissima. d'amore• già edito nel 1948 denaro meglio ancora. Ma se nelle princioe ·• e delle regi- Eppure. il nostro sarto sostie- e una •Risposta•· scritta la. sbrighi come meglio crede. ne. nonché rielle maggiori ?e di non aver pers~~ilo una recentemente, che ne è la pere/tè è una faccenda che ri- • stelle, di tutt il mondo. idea della • personahla •. né di guarda lei soltanto. . • 0 . aver pensato alla propr1a per- continuazione e lo vilup- P1ttore egh stesso. si vale sonalità. Modestia? • No. m'in- po. Mentre attende ad un Il suo raccontino t>a benino; quanto più gli è possibile della •cressavano troppo gli altri, in nuovo romanzo. ha conse- ma appartiene ancora a.l cam- collaborazione e dei suggeri- quanto personaggi, e spesso gnato al Sodalizio del Libro po dei tentativi. Non pretenda menti degli artisti <• E' ia pit- grandi persona,ggi del!a com- di Venezia un lungo rac- che ci siano dei caratteri; sem- lura che può farmi sentire il media umana di cui è teatro conto per la collezione ve- mai c'è il principio d"un ab- colore " il rapporto dei colori una sartori_a;_ -personaggi da neziana di romanzi brevi ed bozzo di caratteri. Scriva. me- con cui si esprime un determl- rendere fel1c1 per quel ~ol· ha riunito in volume tutti glio; sia. piit pulito; si ricordi nato moment di vita: e alla tissim_o che è legat;o. all'a ito che più resistente sarà il ma- . 0 , • ben riuscito. E cosi 10, l esu- i suoi scritti su Roma. Usci- p1ttu_rn, e. in genere all_arte,. ,o berante per definizione. l'am- rà inoltre. entro l'anno, un teriale che usa per fabbricare vop!Jo essere debitore d un giro bizioso l'asso sbarazzino. ho suo volumetto nella collana le sue cosette, e più queste di linee che poi trasferirò ne' finito 'col dimenticarmi di Prosatoh di Scheiwiller. wranno la possibilitd di du- miei modelli,). me,,. rare. Quest·anno ha lanciato la VAKESSA MI:-IOSSE CALENDARIO- La pu11:n;,1t.:a s111 prprni lette- t~re di letteratura e trovando– rari continua. ln un corsivo su ci d'accordo su un determinato • La Voce Repubbl!caJJa •• Fer- libro, ci venisse in mente di dinando Virdia scrive: e Tra preinjarne ,. ipso facto", anche l'altro, uno dei tre o quattro simbolicamente, ma pubblica– veramente autorevoli premi mente, l'autore, ci sarebbe vie– Italiani, quello che è ormai de' tato dalla legge e saremmo pas– finito come il ., Goncourt lta- sibili della ridicolll ammenda liano ·•, !] Premio Strega, non comminata dall'articolo 8 del avendo una c ommissione giudi- progetto •· catrice ber.si un corpo eletto- Sulla rivista • Analisi e pro– raie cÒmposto dagli amici di spettive ,, ron. Natali, sottose– casa Belloncl, non potrebbe, a gretario alla Presidenza del meno che la commissione sud- Consiglio, parla dell'Istituto del éetta non chiuda un occhio, Libro. • L'inter sa e varia alli– ottenere la "prescrilla '' regi- vità - egli annota - che ha strazione. Cosi come non po- portato gli stanziamenti com– treilbe ottenere la regislrazio- plessivi i11 bilancio a favore ne stessa qualunque altro pre- della diffusione del libro da mio concepito con una formula lire 2.500.000, quanti erano nel diversa da quella burocr.itica- 1951, a lire 2?5.0C0.000 di oggi mente schematizzatJ dal pro- ha creeto le premes.se ps1colo– getto. Se, per fare un caso. tro• _giche per una maggiore diffu– vandoci in cinque amici, lette- sione della culfurn •. . rati e scrittori, una sera a par- Su • Epoca , del 9 dicembre, Giuseppe Ravegnani si occupa di Leonida Repaci • narrator ò1abolico •. Il critico ferrare– se, che fln dal 1936 dedicò un seggio allo scrittore di Palmi, saggio raccolto nei • Contem– poranei • e ul\imnmente negli • Uomini visti• (Editore Mon– dadori), cosi conclude il suo erticolo: • Repaci ha !anta ben distinta personalità che è pro– prio inutile richia-nare i nomi di Lawrence, d1 Miller, di Sartre, di Kingsey ... E infatti, questa Ignazia (del "Deserto del sesso"), naia dalla più cru– rlele sincerità. e brucrnta alle fiamme del suo dramma di rame eppur spaventosamente umano, non è creatura immora– le. L'immoralitit 1 anche in arte, nasce dal vizio; e qui. in que– ste allucinate pagine, vilio non c'è. C'è invece la nostra ter– restrità, in un·atmos!era di os- ses~ione e òi colpa, che appun– to codesta terrestrità giustifica e assolve. Certo, una materia incandescenle, che dà a certe pagine un'andatura da sabba e un rosso riverbero internale. Ma noi badiamo, al rti là di ogni particolare giudizio, alla verità dei personaggi. Se cosi è, Ignazia è una donna viva e vera, che vince per la sua po– tenza drammatica ogni ripulsa e ogni condanna. E se l'assol– viamo è tutto merito del ro– manziere•· Sul • Temoo, illustrato del 13 dicembre: Enrico Roda in– ,ervistà Ennio Flaiano. Ripor– tiamo, delle • 39 domande ., qualcuna dell~ più interessanti. Domanda: • Qual'è, secondo le!, !a differenza tra giornalimio e lellera ura?. Risposta: • Si è gicrnalisti per spiegare, lette– rati per capire. !JJ molti casi, vicevPrsa •. Domanda: e In che cosa deve consistere l'obietti– vità di un critico secondo lei? • Risposta: • Nel giuciicare l'ope– ra come se fosse sua. Infatti l'unico critico obiettivo è l'au– tore dell'opera. Perciò continua a lavorare ,. Domanda: • Quali sono, secondo lei, le doli indi– spensabili per essere un buon direttore di giornale? • Rispo– sta: e La pigrizia, la chiarezza, il coraggio, la capacità di ri– flut&re articoli degli amici e un ottimo redattore capo •. Do– manda: , Dovendo istituire un nuovo premio letterario, come lo intitolerebbe e a quale ca– tegoria di scrittori lo destine– rebbe? , Risposta: • Premio Ot– l'lilre. per gli scrittori bocciati a luglio•· APOLLINARE ARRIVI DI BIBLlOTECA Pre,so le Edizioni SIA Bolo– gna, Francesco Canovi ha pub– blicato un volwnetto di prose intitolato << Pagine prime», nel– le quali descrive la realtà ecl I suoi sentimenti In imi con calda umanità ed un certo vi– gore espressivo. Gianbarni pubblica per i ti· pi dell'Pditore . !colosi in Ro– ma. « Taccuino di un richia– mato (1942-1945) ., in forma di diario. nel quale ritrae le sue 'ravagEate esperlrnze di guerra. Con un nutrilo bagaglio cli esperienza letteraria si pre. senta Il giovane pugliese Franco Co!letta il quale ha pubblicato una nuova raccolta di versi. Grumi di sillabe. pa– gine 52. lire 200. preGSo la Editrice Vlane li di Venezia « Un libro - è detto nella Presentazione - che ha il me– rito di operare una silenziosa trasformazione interiore. poi– chè rialfermando i più alti in– segnamenti dello spirito rive– la alla coscienza degli uomini una più densa partecipazione 1 1mana ai rapporti sociali del tempo. una corale ascesa di su– blimazione e d"amore verso la vita• E tale mi pare alla !et– ura ti Colletta si presenta dotato di qualità umane e poe– 'irhc che meritano di Pssere conoscuite In Canti d"amore (Poligra- I T A L I A NORD SUD E CENTRO AMERICA N O R D E SUD PACIFICO LlDYD TRIESTINO INDIA-PAKISTAN- ESTREMO ORIENTE-AUSTRALIA SUD AFRICA - FRICA ORIENTALE EOCCIDENTALE AD RIAT ICA EGITTO· LIBA.NO· GRECIA· CIPRO TURCHIA - ISRAELE SIRIA· MARNERO TIRRENIA SICILIA· SARDEGNA· CORSICA - MALTA - LIBIA TUNISI • MARSIGLIA • SPAGNA· NORD EUROPA li.000.000 01 Al\lERICANI ADERISCONO Al BOOKCLUBS Le; geniale Iniziativa. é stata realizzata 111 Italia da.g.t AIIIUI DEL LIBRO I cui aderenti godono dei seguenti bene!id: a) ♦ vengono tenuti a.I corrente <1e1Ubrl di maggior &U<> cesso attraverso l'Invio gratuito del notizia.rio mensile edito dagll « Amici del libro•: bJ ♦ ncevono a domicilio, a mez...i post.a, 1 •libri del ml!8e> da loro richiesti; e) ♦ ricevono tn premio un «libro del m- a toro eeella del valore medio deglt acqn!sti, per orni dne dibri del mese» da loro acquistati: d) ♦ usutruiscono del serv!z1o gratuito di consulenza U braria offerto dagli «Amici del hbro•: ,; ♦ 1nuscono d1 uno sconto sull'importo dell'&bbooamento a riviste e giornali c1i carattere letterario. L'adestone a.I Book Club !tallano e Ubera e gratuita e .., effettua con I'acqulsto c1i un «libro del m_, Gll aderenll che presenlatlo In, nuovt aaootalt banno diritto a scegllere rratullamen!e nn « libro del mese• Richieder, sema Impegno dettagliato programma. e ,ch.eda di adestond agli Amici del Libro. vtale iùUe Mil!.rul 2 Rornn in o . . _.. ·•. •,. ,: .. • ••' :•• ,..\, •• o ~'"• VOLATE 6,~I l>OUGIAS OC,16,B LINEE AEREE ITALIANE CRONACHE DI POESIA fico lterorca. Temi. pagine 80, lire· 500) Dono Compàins ha raccolto una serie di aliet– tuosi quadretti in !acile ri– ma: « Festa :familiare~. « Alla madre dei miei fia]i ~- « Al Caduti in A.O.». « Il saluto del nonno». ecc. Per la gioia dei figli e dei numerosi nipo– ti. naturalmente. A cura del Cenacolo Pisano di Let era ura è s ala stam– pata dallo Studio Editoriale di Pisa una Antologia di Poeti e Pittori: curata da Marcello Pagni e Roberto Gaggini. Per ogni autore è premessa una breve no a critica e biografica. necessaria per poter conoscere nomi che altrimenti restereb– bero ignorati. . ella collana di «Misura» sono uscite le liriche di F oro Di Zenzo: Le parole sono la– crime, con prefazione di L. Fiu- mi. - pagine 96. lire 800 E' u:na nuova raccolta che si a.~– g1unge alle precedenti cui non è mancata l'affettuosa acco– glienza della critica. li recen. ~ volume r.a.1:doglie poe&.ie di intensa ispirazione, do,·e il sentimento umano e religioso della vita si accompagna alla accorta sensibilità per le cos,, della natura. paesaggi e s a– gioni. Un libro da Jeggers! con premurosa attenzione. dunque. uno de1 pollb! che di tanto in tanto vengono fuori da ques e « cronache ,._ IL CRONISTA Vl:-J("F,:-,>·,.o CAKllAlUct I.I TilrPtlOT'tl ,Ht.t.U tAISHIU t IHH1irPttorP rP~f)On&tbllf' :ltatnumemo tlpogr. U.E.S I.S A. Roma - Via rv Novembre, 149

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