la Fiera Letteraria - XI - n. 40 - 7 ottobre 1956

,---------------r------------~~:::-:::-:::::::::=====------~---------------- I LA FIERA LETTERARIA Uata la sovrabbondanza dJ scrlltJ cne Cl pervenguno cuo 1a espilclta richiesta dJ giudlzl particolari, com:.mkhlamo agU interessati che direttore e redazione della e Fiera , sono asso– lutamente, lmpossibilitatl a dar riscontro a queste richieste VERBA VOLANT BE.SUR. Villanova del Gbeggo - Ml spiace dover ri– spondere con tanto ritardo a una lettera cosi gentile e (di– rei) accorata come la sua. Ma tant'è: ne ho tante nei cassetti che, pur facendo un equo 'pro– posito di precedenze, finisce, spesso per pescare un po' a caso. Chissà che tipo mi crede Lei! Guardi. credo che l'ag– gettivo «bonario• (pur rite– nendomi sostanzialmente un mite) sia quello che men mi si addlce. Quanto ai suJi versi, penso che ci siano dell3 qualL là positive in essi (ma allo ota to ancora potenziale). Ml è im– possibile. come vede. una det– tagliata analisi: forse non ne sarei nemmeno capace. E devo rassegnarmi allora alla figura di questo antipatico e sbrigati– vo censore. * TAN.AN. - Torino - Anche per lei. con quale ritardo! Mil è meglio così si rattristerà me_ no al sentire che. secondo me, le sue poesie sono piu~osto fragiline (ml perdoni) nemme– no poesia (ma soltanto deside– rio di essa). * BRU.ANA. - Roma (?) -· So– no ancora mollo perplesso. Ho letto. come vede. non ho ce– stinato: ma che dire, dopo tuL lo questo? * FRA.DEIA - Bergamo - Del– le poesie da lei inviate ho let– to con un cerio interesse (può darsi che mi sia sbagliato. non s1 sa mai) quella che inizia: • Consumate malinconie deli– ri - Ethel bisogna partire ... •· Potrei dire che è abbastanza carina. ma non molto di più. * Incontri ~~ e scontri Fortunato Sen1inara • e- le sorti del ·talento Egregio direttore, ho bisogno di replicare bre– vemen le a Virdia (Fiera lette– raria del 23 corr. I premi di Villa S. Giovao,:ii) non per ac– cendere una polemica, a cuJ manca proprio l'oggetto, per– chè nella sostanza d'accordo con lui, ma per chiarire il si– gnilicato delle mie parole non so se da lui fraintese, o ine- sattamente ricordate. Non in– tesi nella mia breve dichiara– zione, constatando una realtà stabilire un confronto (che sa– rebbe odioso) tra due categorie di sc'rittori. giovani e vecclu ma tra due epoche. e l'accenno al mio caso era esempJU:icativo « da far riflettere», non uni– co e tanto meno di scrittore meridionale. Indicativo appunto di « una condizione generale Cdi cui assicuro Virdia che mi sono reso conto, avendola spe– rimentata, prima che lui si af– taccia.sse alle lettere) non ~uova nel nostro paese. Comin– ciai col rievocare la figure .di Alvaro. al quale volli ricolle– garmi idealmente ... Ma basta, più di .:iuesta mia difesa varranno le mie parole. s~ Lei, direttore, vorrà com– piacersi di pubblicarle inte– gralmente. * nia tra pensiero e vi.ta , tra pen– siero d'azione che è seono di vera grandezza. Fatta' questa premessa, eccu La 1nia breve dichiarazione di circostanza. Oggi un giovane cfte possie– de del talento, appena mette insie1ne un volwme di noveUe, o scrive un romanzo. trova pronto l'editore a stamparlo. pronta la critica a esaltarlo. aperta la via della collabora– zione giornaUstica e dnema to– grafi ca e spesso pronto anche un premio a compensare la sua fatica. Se questa facilità di successo giovi, o 1neno aWe– sord iente letterato, è un altro conto. Men.o fortunati noi di altra generazione: bisognava aspéttare degli anni per trovare un editore disposto a stampa·re. quando si era superato l'ostaco- 1.o della censura. e se pure la critica riconosceva ,H ·merito, i premi. chi li otteneva senza 1neritl politici. 1 com.pensavano ttna lunga fatica, a volte una vita ihteramente spesa nel la– voro !etterario. Io stesso, che senza bisogno di giudicare se sono dei primi scrittori italia– ni, e degli uitimi, rni sono pu– re conquistato un posto nella letteratura contemporanea e ia mia opera ha pure un signi– ficato riconosciuto da aittore– voli critici, ho dovuto sudare sangue e per qualche opera aspettare anche dieci anni pri– ma di vederla pubbl.icata: e con cinque romanzi pubblicati dai maggiori editori, due an– ca ra inediti e tanti racconti dd formare tre volumi, u.n mucchio di lavo rt, anche tea– tral.i, inediti e nu-nierosi arti– coli e saggi pubblicati in gior- 11aU e riviste, non avevo fino– ra ottenuto un premio. Pe ~ o– stilità preconcetta dei circoli letteraTi che hanno in. mano i premi? Per la rnia orgogliosa ripugnanza ad adulare i po– tenti e cercare favori? Non. lo so. -nè me ne curo. E' co1nun.– que un esempio significativo da far riflettere. E tanto più allora. per ciò cfte lto detto e per altre rCl– gioni, mi è gradito il premio che rie evo qui in Calab ria 1 in qttesta nostra calda, dolorosa e tragica terra che è stata la prima e più efficace ispiratri– ce delle mie opere e cfte lo amo e onoro: questo premio hri il sapore e i! profumo de! no– stro pan.e casalingo. FORTUNATO SEMINARA J Luciano Luisi ha in via di pubblicazione presso l'e– ditore Sciascia un volu– metto di poesie intitolato • Sere in tipografia •. Per' le edizioni del e Punto • sta poi ultimando la traduzio– ne del manoscritto postumo di Apollinaire « Ombre de mon amour ». Sta · inoltre preparando una specie di canzoniere d'amore dal t.i– tolo • I possibili amori•· che conterrà due poemetti ed altre poesie nuove e vecchie ma tutte legate dal filo comune dell'amore e che sarà illustrata da disegni di Anna Salvatore. Pier Paolo Pasolini sta scrivendo ~< Une vita violen– ta,.,, romanzo ambientato nella borgata romana di Pietralata, che sarà un po' Il seguito di « Ragazzi di vi– ta » mettendo però a fuoco un solo personeggio 1 un gio– vane debole e introvertito che risulterà più corrotto e cattivo degli altri. Sta :rn– che ultimando due poemetti lunghi che s'intitoleranno « La ricchezza» e « Il pian– to delle scavatrice». Con il regista Fellini he scritto i dialoglù e la sceneggiatura del film « Le notti di Ce.bi– ria » in corso di realizzazio– ne. n fatto enciclopedico Qualcuno ha scritto che 11 nostro è tempo di enciclope– die: non sappiamo quanto que– sta definiz:one sia propria, ma certo è vero che oggi la di vul– gazione del sapere ha assunto proporzioni conCortanti, anche se si indulge !orse troppo a [orme di elargizione culturale molto simili ai balbettamenti dell'adulto che si rivolge all'in– [anle. Fatto sta che la fioritu, 1·a di enciclopedie, dalla gran, de impresa illuministica ad og '!i, se è stata cospicua non può dirsi abbia sempre risposto ad un'esigenza d'informaz:one con– sapevolmente perse!(uita. Quel• la ora edita dall'UTET (allu– diamo al « Grande Dizionario Enciclopedico •) che. è senza dubbio, dopo la ponderosa e co stasa Enciclopedia Italiana il prodotto migliore della nostra editoria, ha :nvece un ca,:attere di alta divulgazione culturale Essa non è nuova alla stampa perchè fondata da Pietro Fe dele, ebbe una precedente edi zione in dieci volumi (questa supererà i dodici volumi) che costituì prima delfa guerra un grande successo editor:ale: ora appare completamente rinno– vata, se non nelle sue caratte ristiche editoriali, che ripetono quelle assai note della Casa torinese, indubbiamente nella sua struttura scienti!ica, aven do subito un'opportuna revisio– ne ed ampi rifac:menti, in ade renza al nuovo stato della cul tura contemporanea. Un so stanziale mutamento ha subito ;:i.nche nei criteri d'impo tazio ne generale, poichè, pur man tenendo !ermo il principio d'un riferimento diretto ai program– mi prescritt: per le scuole se condarie d'ogni tipo e specia– lizzazione, si è ritenuto d'esten dere le cognizioni tecnologiche, ma sopratutto si è accresciuta Vasco Pralolini ha termi- notevolmente l'ampiezza del. nato l'ultima stesura e sta l'informazione culturale, lette- ormai copiando il secondo rar:a, artistica. Vi hanno atte- volume di « Una storia ita- so centinaia di studiosi italiani liana» che uscirà presso - com'è possibile controllare l'editore Vallecchi nel p\·os- sull'elenco dei collaboratori - simo marzo. Il titolo prov_ secondo un criterio d'accurata visorio è costituito dai tre specializzazione anche nell'am• cognomi delle famiglie la bito d'una stessa materia. cui storia è raccontata in Accenn:amo inoltre alla par. questa seconda parte che te illustrativa dei volumi che risulterà- più amplia della è degna del lesto. Alcuni dati: prima. e cioè: e I Maestri, i quattro volumi finora usciti i Malese! e i Corsini •· (gli altri vedranno la luce due '--------------" per anno, rigorosamente) reca- ORARlO UELL,\ IU:.JJI\L.10.'lt!. ll-13 Hi-111 Manos~rlttl. foto e disegni non pubblicati non ,1 restituiscono BIBLIOTECA ~ no quindici cartine geografiche, zate, sembra qu: trovare una d:ciotto tavole a colori e cen• smentita piuttosto autorevole tocinquanta in nero e in roto- Può darsi che al contatto con calco fuori testo, duemiladue- l'ambiente culturale parigino centoquarantotto illustrazioni e Camara Laye abbia subito un schemi. Ci sembra inutile, tan• processo di snaturalizzazione to è nota l'accuratezza delle ri. che lo conduca oggi a vederP produzioni !olografiche e della con occhi da europeo la pro. stampa delle grandi opere edite pria terra lontana, i ·oi co. dall'UTET, spenderci altre pa- stumi, la sua gente, ma questa role, S~amo dell'avviso che ad snaturalizzazione non ~arebbe un'opera ~if!atta arridera lo potuto avven:re a nostro avvi– stesso successo che ebbe l'edi• so senza un'interiore contami- zione precedente. nazione, senza una corruzione G. Gr. (e non facciamo un appunto di Io ero moralità) ,sentimentale che nel romanzo è impossibile rilevare. Perchè il gusto che ci comu- un povero negro nican 0 queste pagine, che è an- E' il primo libro di un gio- che il loro umor nativo, sta nel vane autore negro tr3.s(eritosi candore, nel pudore v:rile con a Parigi dalla Guinea francese cui una materia non sempre per proseguirvi gl: studi in in- facile da trattare (vedi ad e, gegneria meccanica. Camara sempio l'episodio della circon• Laye è nato nel 1928, aveva cisione) viene poeticamente e ventitrè anni quando scrisse limpidamente tes~uta. C'è di e L'enfant noir•. (e: Io ero . po più: documento, cioè descrizio– ver? negro•, Editore, Massino) ne d: fatti reali che sono poi dedicandolo alla madre (•Don il costume e il folclore dei ne, na dei campi, don~a dei lidi, gri dell'Alta Guinea, e memo– donna. del_ grande fiume, o ma- ria del protagonista che quei ~r~ mia, 10 pe.nso .~ te ...• , che fatti vive in una intensa espe– e .1 J?!rsonagg10 piu _cons1~ten rienza personale, partecipano te, p1u fqrte e sentito d1 un sullo stesso piano a un'atmo– romanzo pensato e. composto sfera di così vibrante religios:. con una •~trema delicatezza d1 tà, della vita, della famiglia, anim~. L autore racconta la degli afletti, che potra a volte propria. mfan~1a r:iel}a ca'!'pa apparire ingenuamente espres.. gna africana, i primi studi. la sa (e forse sta qui la singolari. a~ol.escenza con i r_iti dell'in! tà del romanzo) p,a che non z.az1one sessuale, ~ 11 trasfen può non lasciarci commdssi mento in città, sul mare, per GI 'O NOGARA il conseguimento di un diplo ma profe,i;sionale sino alla gran de decisione di lasciare la pro pria terra e lutti gli alletti più cari e rerarsi :n Francia, ad Argenteuil, a completare J!ll studt. Un racconto pianissimo. sem– plice e. !orse. più che per le sue qualità narrative, non ec cezionali ma tuttavia rispetta– bili, convince per la ch:arezza la sincerità commossa. un sa– pore di fresco e pulito. di buo– no sopra lutto che le sue pagi– ne conCidano. Nativo e primi• tivo? No di certo, c;;econ essi A R R 1 tl.!rmini si vogI:a ind vidu1r• V J un mondo oscuro. stregato istintivo, Il gusto delibato del- D } l'es_otico. violenza n~tura~e .. ecc. I B BLIOTECA Chi. palato forte. si avvicinas- se al libro spe·:ando òi trovarv· 1 Presso la Editrice Cromo . ciò. rimarrebbe deluso. Inol- Tipografia , Ausonia. di Paler– tre: certa ~appresentazlone fan- mo Ugo Silvio Frangipane tasiosa. pittoresca e, se reto- pubblica un volume contenen• rica, non. sappia"'!o sin? a chP te due composizioni teatrali di ounto, di un'Africa v1sta da tre atti ciascuna intitolate «Vo– bianchi in pagine di viaggio o glio farvi piangere • e • Voglio {atto sfondo a vicende roman- farvi ridere • con copertina disegnata dallo ste•so autore SCRIPTA MANENT GI. FO. - Palermo -- Caro signore, le confesso cfte il suo racconto mi ha fatto re,tare perplesso; ma, mi perdoni la bruta!itd, non d'ammirazione. C'è qttalcosa cfte non apparisce cftiaro e forse lei stesso ,e n'è accorto se ha creduto di aggiungere una lettera di spie– gazioni: spiegazioni. tuttavia. che mi hanno ingarbugliato maggiormente !e idee. Lei dice che il giovane avrebbe fatto una cinica macchinazione per eludere le nozze con la rapazza cft'egli ste,so avrebbe rapito e disonorato. due anni prima: ma, mi dica, come si fa a capirlo questo. se non è detto. anzl se i! nome del rapitore pare ignorato da tutti? E poi. queste cose hanno im– portanza fino ad un certo pttnto. Il problema. diciamo cosl. so– ciale cfte lei af]'ronta. avrebbe potuto anche esser trattato. e con maggiore ampiezza. in un articolo: e da quel punto dt vista ciò renderebbe inutile il $UO Taccon.to. Quanto a descri. zioni. a delineazione dei perso– naggi. a contenuto lirico. non &e ne parla qu.asi per niente. E lei stesso mi avverte che • forse avrebbe aiovato al rac– conto una mapoiore amoiezzt1 uno sviluppo più ampio» Mi pare. dunque. cfte lei sia stato abbastanza consaoei·ole delle manchevolezze del suo racconto: e allora, perchè non riscriverlo. perchè sottoporsi o un giudizio nepativo? ....L NIC.SPE. - Capena - Alle domande che lei mi pone do la seguente salomonica (e det– tata dall'esperienza) risposta: • Continui gli studi, diventi - secondo Ella dice - un '' tri– ste ·pròfessore di liceo": se ci riesce sarà tanto di guadagna– to nel caso non dovesse riu– scire nel resto •· Ma i~ le au– guro di riuscire in entrambe le alternative. quantunque per la poesia non diano (per ades– so - s'intende) gran che a spe– rare i suoi tentativi. Infine nessuno dubita che In una società come le nostra pri– va di civiltà letteraria uno scrittore non si sogni neppure di avere un diritto nè a.!'6oluto, nè relativo al riconoscimento del suoi meriti; è un affare. se mai. che riguarda critici e stu– diosi, e peggio per loro, se so– no ciechi, o faziosi: questo è anche se mai, il segno d'un co– stume. Maropati (Reggio Cal.) 22 settembre 1956. Prima di tutto, giaccftè que– sta sede e questa occa,;ione mi ·sembrano le più adatte, voglio rivoLgere un riverente pensie– ro alla memoria di Corrado Al– varo che della commissione giu– dicatrice del p-remio di lettera– tura sarebbe dovuto esse1'e il preside-nte. lo l'ho amato e am– mirato in vita, contraccambia– to da lui, e il mio più cocente rammarico è stato di non a.ver– lo potuto avvicinare negli ul– timi tempi., percftè colpito da una crudele sventura che mi ha• tenuto a lungo intontito e angosciato lontano da Roma, per dissipare un lieve disagio i·nsinuatosi nei nostri rapporti. Alvaro fu uno dei primi che lessero e giudicarono i! mio romanzo « Le baracche.,,,. mano– scritto e in una sua lettera del '36 pure rilevando con la sua solita franchezza alcuni difetti, ria,;sumeva il suo giudizio in questa frase: « Lui ha qualitd rare di scrittore ... Non so se si.a riuscito a mantenere questo im– pegno nell.e mie opere succes– sive. ma certo •I giudizio d'un uomo che ancoranon conoscevo di persona e che non aveva fa– cile indulgenza m'incoraggiò molto. Eg!i aggiungeva: • Mi rallegro di veder rina,;cere in Calabria i segni dell'arte». CALENDARIO nelle quaH egli s'impegna, pri'. ma con vicende nobili e lagri– mevoli e poi con al tre burle– sche, per riuscire nell'intento A cura della Libreria Interna– zionale Di Stefano, Genova vengono editi due libri di Giu– seppe Casagrande - autore di numerosissime pubblicazioni di 1 vano genere - con i titoli MA PI - Roma - Lei mi protesta l'immntabi!ità di una stima e di un•ammirazione alle quali. non posso credere come non ci può credere lei perchè non sono basate ,u nulla Badi çhe i veccfti sono irritabili. Ma veniamo al racconto .,., Afa di aposto .-: non è brutto. ant:i denota una certa sensibilità ed una certa attitudine a scrivere Ma è troppo inconsistente. è quasi impalpabile. e special– mente ai principianti non. e· i! di mea!lo che consigliare fatti. e poi fatti: i fatti dietro i auali si na,;conde )'anima del narra– tore. i fatti che avvolgono, ai·– vi!uppano e danno forma. sio pure una strana forma. alle stte intuizion! ed effusioni li– riche. Mi mandi qualcos'altro. * LU.LAN - Piacenza - Siamo al punto di prima, mi spiace non poterla fare contenta con un giudizio più positivo. Così cortese. lo meriterebbe. * MARIA MADDALENA - Ber– gamo - E ci risiamo con i pseudomini da piccola posta I Ad ogni modo, gentile lettrice. mi spiace: pollice verso. * RO.deG. - Na.poli - In ge– nere non infierisco. Ma mi per– metta di sorridere della postil– la da lei aggiunta alla richie– sta di pubblicazione dei suoi versi: « Non m'interessa un eventuale compenso•· Pur– troppo, caro amico. viviamo In una società siffatta che. an– corchè l'eventuale compenso le interessass~ e dato (e non con– cesso) ch'Ella fosse Dante Ali– ghieri. la sua battuta passe– rebbe nel migliore dei casi del tutto inosservata. Quanto ai versi sarei lieto di sapere che cosa vogliono dir<> i seguenti: « Cercate tra il cbiasso - l'or– ma del secolo. - Veder passa'– re le macchine - e la ·gente che corre. - E dirsi:· ' 1 Fa"•· * SAPA. - Reggio Calabria - No, no; non ci siamo proprio! * FER.PAS. - Palermo - Pur– troppo. no: rispondo a una sua precisa domanda. E anche • Margherite per l'uomo-sand– wich • - nonostante qualche rarissimo barlume - non mi piace. Che ci posso fare? * GAB.FOS. - Montecatini Ter– me - Non ml ricordo assolu– tamente; in genere non perdo nulla ed ho discreta memoria. Ci sarà stato un disguido? Provi a rimandare. * G.S. - Sassari - L'occhiata ai suoi versi l'ho data. E il giudizio «sincero• preferirei non darlo. ma (con queste pre– messe) lasciarlo indovinare (con tristezza) a lei. Ma c'è -sempre tempo a riprovare. 'Tucta la nostra vita è un con– tinuo (qu11sl interminabile esa– me a settembre o a ottob~e) HOFFMANN Una morte imidiosa. stron– candolo nelle piena maturità, ha pri.vato la Calabria e l'ItaLia d'un forte tngegno; ma resta a tutti e speciahnente a noi scrittori t'esempio di una vo– lontà, inflessibile. d'Un grande impegno morale e di un'alta di– gnit~ n•l loro•o. di que!l'armo A vent'anni dalla sua mor– te, Respigfti conosce oggi un certo distacco del nubb!ico Specialmente i suoi poemi sin– fonici, ch'erano entrati e sono tuttora nel repertorio intern~– zionale delle grandi orchestre. non sono eseguiti più tanto di frequente, alméno in Italia. I direttori d'orchestra li riten– gono forse troppo sfruttati pe1 cinnentarsi nuovamente con es· si. Eppure essi hanno parte importante nel rinnovamento del costume musical.e italiano e ne rappresentano una tappa delle più notevoli. Ora. quasi a voler riappuntare l'interesse del vasto pubblico dei dischi sulla figura dell'insigne com– positore bolognese. la • Co– lumbia • presenta un • 30 cm • (33 QCX 10206/ a lui intera– mente dedicato A capo della • Philharmonia • di Londra Alceo Gal!iea (dopo numerosi altri. fra i quali basta nomina– re Quadri. Toscaninì. De Saba ta), ha inciso !e celeberrime Fontane di Roma: • La fontana Sul Mondo, del 25 settem– bre scorso, Arnaldo Bocelli dedica un ampio discorso 6U Erica e i sttoi fratelli e La Garibaldina di Elio Vittorini. due Junghi racconti usc>ti te– stè per l'Editore Bompiani. Il Bocelli, tra l'altro, dice: « C'è insomma anche qui il ''itto– ril)i epico-popolareggiante del– le Donne, ma più ricco e in– sieme più costante in quella fusione di lirica e narrativa: tani-O che le forzature e ar– tificiosità sono ridotte al mi– nimo. Solo che la carica accu– mulata in queste duecento pa– gine è tale, che non sembra esaurirsi in esse: ci sono mo– tivi che rimangono sospesi o che presuppongono un ulteriore svolgimento. Si sente che J racconto doveva continuare. #Il i suoi vari element.i. e la fi– gura stessa del protagonista. metter capo a un più vasto significato, morale e sociale•· Carlo Bo ( Europeo, 30 set– tembre) segnalando l'ultima fatica di Piero Bargellini, San– ti come uomini, pubMicata da Vallecchi. prende lo spunto per tentare la mess'a fuoco della personalità dello scritto– re toscano « n Bargellini • scrive Bo "si dimostrò un dir~ttor< ò' rivista perfetta- di villa Giul!a all'alba•. La fontana de!· Tritone al matti– no•, ,,,. La fontana di Trevi al meriggio», • La fontana di Vii· I.a Medici al tramonto •. N.e!- 1' altra facciata de! disco sono incise. per la prima volta. se non andiamo errati. le Im– pressioni brasiliane: • NottP. tropicale•· • Butantan •· • Can– zone e Danza .,, . Witold Malcuzynski in questi ultimi anni s'è affermato con rapiditd (ld autorevolezza tra 1 migliori pianisti: interprete fi• nissimo di musicfte moderne egli, poi acco e allievo di Pa derewski, è soprattutto un grande interprete dì Chopin La • Columbia », sempre solle– cita nell'offrire incisioni pia– nistiche dei migliori artistt. presenta un • 33 • (33QCX 10207). ne! quale Malcuzynski dd prova della sua abi!itcl e della sua sensibt!itd non sol– tanto con Chopin. ma con De• bussy. Rachmaninov. Proko fiev, Paderewski. Srriabin. Ma ecco il contenuto de! disco: mente a posto e uno pirilo libero. senza però cadere in eccessi e senza superare il li– mite di una condotta costante basata sull'ordine e sua ri– spetto del'la propria !ede. An– che il modo di scrivere lascia– va intravedere una diversa intellige<nza delle cose. un altro modo di suscitare il gu– sto poetico della vita e pro– prio di quegli anni .,on 0 le cose più belle deU!o scrittore Bargellini. Con ~a maturità dei quarant'anni il Bargellini sembrò staccarsi da una visio. ne cosi disinteressata e sce– gliere una linea di letteratu– ra engagée. di illustratore e nello stesso tempo di difen– sore della !ed-e cattolica. Na– turalmente ai lettera,ti ,>Uri questo passaggio non è appar– so felice, ma bisogna avere il coraggio di guardare la realtà com'è e cercare le ragion; che hanno spinto il Bargeillni a mutare il registro del suo la– voro. Non c'è dubbio che per lui sarebbe stato più !acile continuare sulla linea iniziale del .San Bernardino o del Carducci, ma ne1la scelta di un modo simili di raccontare c'è un atto di coraggio, c'è 1a prova di un imp<'g,no che ne,;– suno potrebbe diminuire o • La :atliedralc engto1<11,. (Debussyh Preludio, libro I. n. 10; • Preludio in sol dies!, minore•• op. 32 n. 12 (Racha– maninof); • Preludio in sol maggiore», op. J2. n. 5 /Ra– cliamaninof); •Mazttrca n. 41 in la minore», op. 62. n. 2 (Chopin/; • Valzer n. 14 in !a minore• (Chopin): Suite op. 33a. • L'amour des trois oran– ges •. Marci a (Prokofiev/; • Studio in si bemolle minore•. op. 4 n. 3 (Szymanowski): • H umo resque de concert •· op. 14 n. 6: • Cracovlenne fantasti– <1tte ,. (Padere11,ski) • • Valzer n. 7 in do diesis minore • op. 64 n. 2 (Cnopin.), • Sturlio in do diesis minore•, op. 42 n. 5 /Scriabin); • Studio in re dle· sis mino r e•. op. 8 n. 12 (Scriaùin). Come si sa. la • Columbia• sta dedicando al Mozart piani– ~tico un'intera collana. ese~ guit.a da Walter Gie,n,king: è una delle Iniziative più fe!ic1 nel campo delle manifestnzio ni celebrative de! bicentenario trascurare a· cuor leggero. D Bargellini si è in un certo senso ridotto diel>ro il nuovo compito assunto, ma è chiaro che come contrapartila della sua vanità di scritrore puro c'è la sicurezza di avere rag– giunto una 1arnigJia molto più larga di lettori e quindi di ren– dere alla sua parte un servi– zio di incalcolabile valore•. Nelrr'articolo Per ttn album dei nostri poeti (I! Tempo di Roma. 25 settembre 1956), En– rico Fai.qui, dopo essersi occu– pato del Carducci allegro di Man<1ra Valgi!migli ~'<lsl con– tinua: ,, Ma necessariamente col Valgimigli la serie non va molto più in là di Lipparini e Caprin. Per proseguirla fino a Campana e a Rèbora e Ungaretti. dobbiamo rivolger– e.i à un diverso testimone. Bi– sogna lasciar trascorrere una generazione. E il caso vuole che sia ugualJmente un cam– pione di scuola bolognese; ma non carducciana. se mai bac– chelliana, e da non far risa– lire più addietro del primo Dopoguerra. Questi è Giusep· pe Raimond.i. stufaio e lette– rato esimio. E nella sua Va– ligia de!le Indie c'è all'occor– renza da ·scegliere ritratti • schizzi anche di poeti di oltre mozartiano. Ora, in tale colla– na. ecco un altro anel,lo, o me– glio, un'altra gemma: i! vo!tt– rne 8. (33QCX 10208). che con– tiene: • Nove varlazloni • I{ 264. • Sonata in sol maggiore • K 283, • Sonata in re maggio– re.- K 576, .- Dieci variazioni ... K 455 Senza allontanare! dalle ese– cuzioni pianistiche, balziamo nel dominio del jazz. Nella se– rie • c!ef », ecco elle la • Co-i lumbia • ci offre una serie di interpretazioni del quattro pia– nist1 jazz forse più notevoli del momento: Osca• Peterson A.rt Tatum, Teddy Wilson, B1td Po– well Ecco l'ordine delle inter– pretazioni: Peterson. • Body and Saul, (Green-Heyman– Sour-Eyton); Tatum • Can't we be friends • (Swift-James/; Wilson, • Everything l1appens to me» (Adalr-Dennis/; Ta· tum, • The man I love • (Gershwin/: Wilson. • Tea for two » (Youmans); Powel, • Tea fo, two •· (Younians/; Willom • Weep /or me• (Ronell); pe– terson. • I, cover tlte water– front. - (Green-Heyman); Ta– tum, • Stompin' at tlie Savoy • /Sampson-Webb-Goodman -Ra– zaf); Wolson. • Oli, lady be good • (Gershwin), Powell. •Halleluiaft.. (RobLn·Grey-Yott– ma11sJ:· Peter.o;on. .,,. The secnnrt <1s1aire blues. (Peterso-n) 11 disco è segnato 33CX 10024 EDISON • Verso altri mondi• (roman- AR. IM. - Milano - Onesta· zo di_fantascienza in cui astro- mente. non posso dire che il nauti terrestri si incontrano suo Tacconto .. L'anima del bo- alpe e · di oltre oceano. Ma, quindi. a trovare un limite?» mentre . i forastieri sono. ~i- ..Domanda: « I francesi possie– costru1ti attra_verso la .critica dono l'esprit, gli inglesi l'ftu– d_e~e opere. 1 .no~tran1 s?. 00 mor. Che cosa possiedono, riviss~ti mercè il ricordo. d l'll· sempre in questo settore, gLi sulla Luna con colleghi mar sco ». sia composto male: lei ziani e tutti poi vengon sulla ,crive pittttosto bene (anc1te se Te.rra in una atmosfera scien- abbonda in ap9ettivi). i suoi pe– tifico-spirituale) e • Il nomade riodi sono equilibrati e sicuTi sentimentale• (storia d'uno scrittore vagabondo volontario e non fanno temeTe vuoti. e ricco di timidezza e di sogni: tutto il racconto è costruito che va alla ricerca d'una più piuttosto bene: semmai farei pr_ofonda conoscenza degli uo aualche risen:a sull'arpom•nto. mini e delle cose). Laboriosa e che a momenti s11scitn echi ra– studiata l'opera di Antonio Ne- oamente dannunziani. a mo– ri _sta~pata per i tipi delle menti di <;,erti scrittori nordici Ed1z1on1 e B • di Catania con il come la Lag ,r]/jf Col period~ titolo • Le quattro esistenze finale. però. t11tto viene ad ac– del dottor Faust (Divagazioni quistare u·n sapore tra ironico quasi filosofiche)•, dove, dopo e addolorato clte Tiscatta in un preambolo di dissertazioni parte la poeticità tropoo este– e considèrazioni sui problemi riore che si Pffonde dalle sue della psiche, il personaggio pagine. contn, conoscenze e Rmiclzie italiani• R' t . L'' · tutt'altro che fugaci. Valga lo . · .». ispos_ a. « iroma esempio di Dino Cam,pana. D1 a!Ilara, i_nlendo di un _Boccac– lui e dei suoi Canti orfici sl ~ cio O di un Leopardi» Do– scritto e riscritto anche trop- ma nd a: « Qual'è secondo lei il po negli ultimi tempi. Perfino vento che ~pira attualmente sotto forma di tesi di laurea nella letteratura italiana'/». E. anche da parte dei meno Ruaposta: « Un vento di bo– capaci, sempre con intento di naccia perchè nell'animo del– scoperta e di rivendicazione la gente cova la tempesta» Tubtavia le messe a punto di Domanda: « Esiste, secondo sicuro, fondamento si riduco- lei, un peccato che Dante ab– no " poche. Constatarlo giova bia dimenticato di inserire nel altresl a riconoscere ~he, ln suo inferno? Se sl. quale?» mezzo alla congerie di contri- Risposta: « La propaganda buti biografici tra il descritti- peccato capitide e peste dei vo e Il rievocativo, un·o ,iel nostri tempi». Domanda· più vividi rimane quello -iel « Qual'è ,a più grossa scioc: Ra1mond1 » chezza rhe i r:ritici abbiano Quarantuno domande rl\>ol- scritto sul suo onto'/ •. Ril;po– ge i.! Tempo illustrato a Giu- sta: · Di avermi iatto passare sepp Ungaretti. Trascegliamo per incomprensibtle ncin aven– quellc più curiose, cui il poe• domi capito». D<>manda: « Do– ta risponde con arguzia Do- vendo istituire un uovo ;,re– manda: « Qual'è seconde lei mio letterario come lo intito- la ditferenza tra giornalismo I bb l e letteratura?». Risposta: « n ere e e a qua e categoria di limite potrebbe trovarsi tra scrittori ·o destinereqbe? ». immagu1azione e realtà ma Risposta: « Istituirei un pre– oggi il sapere che si ha della mio per IP critica ,ssegnato re,altà è super;,,-e a qualsiasi dai poeti !rrm?g-inaz:one Come [art APOLLINARJ. conclude l'ormai tradizionale patto col diavolo ottenendo di poter vivere quattro diverse esistenze, per- finire con una perorazione in favore dell'amo-– re e dello fratellanza. La Edi– trice B.inascit~ Artistica di Na– poli ristampa un volume di Umberto Galeota. scrittore già sperimentato :n molte altre ·Jubblicazioni, dal titolo , Col– loqui =Qn mia madre•. com– mossi 0 d aHettuosi brani sulla mamma peduta. con una nuova oarte aggiunta intitolata , La ballata di Wietzendorf •, pen– sieri ed immagini scritte du– rante la prigionia in campo di ronçentramento in Germania. ALEM MA. FA. - Genova - Le sue , Divagazioni.... anche se non adatte alla pubblicazione sulla Fiér:i. l\Oh. per motivi di merito sono piene di sensibilità e dÌ deiicatezza. anche se alcune di esse appaiono ovvie. MI ·ossE (.~CRONACHE l..u, .1t ... 1J\ .SorH .Se,u er1ullo Mazzon (nato 0 Brescia nel '20) ha pubblicato presso Bino Re– bellato di Padon la sua terza raccolt di poesie che ·iene così aa aggiunger, alle ;irece– denli Vo!c- d, ritm e Vigilie. J volentier' k segnaiian:,, · En– rico Felqui pe· la second·. edi– zio,ne del suo 'lepertori,, La Giovane Poesia (Colombo edi– tore). ui vocr di Mazzon si fa riconoocerr e appreìza r,, oe, la distensione del canto che pe– rò vi~•ic sempre sorrette :!al ri• gore del verso e anch• pe l ,igni.ficato profondamente J mano che traspare dalle liriche G. Battiste Froggio è di Vi– bo Valentia e alla sua terre ha dedica t la recente raccolta Calabria il tuo dolore (1 pre– mic el concorso poetico « La Procellari!l., 1955) edita dal– l'omonima Rassegna di varia zultura diretta da Francesco Fiumara (Reggio Calabria. Via Dalmazia 26) Non 1110ncan,, 111 questo libro acceo1ti di vPra poesia. specialmente quando !o a'Utoré riesce a e.-primere Il dramma della sua regione. DI POESIA La Casa Editrice « Uguri<1 • di Genov·a, nella collana « E– spero » diretta da Aldo Capas– so ha pubblicato numerosi li– bretti di poesia Vari sono gli autori: da Roger Clérici a Rug– gero Ruggì, Giulio Alessi, Vit– torio Zembon Bortolo Pento (Lunghi giorni del Sud). Elpi– dio Iencc (Lo vigna rossa) Sa,t-vetore Rizzo Aldo 3everi– ni. Lina Moro, Giova•1P 1 )e– scalzo. Amedeo Ugolini. _cc. Gli ultim: due. ~on ic- stess(\ Capasso e altri ancora. nanno pubblicat• pre~.so le cdizion' «Liguria,, vari libri di poesia cri~ice. ecC. Oggi segnaliamo Trieste e la mia pente di Eno– tri" Mastrolonardo, u•n ;ioeta ch0 riecheggia in facili v rsi ' ricordi e gli affetti dell'infan zia. della vita sofferta Nella ~tessa colla,,a è apparso il vo• 1 umetto Un'anima d' Lina Mo• ro (con prefazione di Raoul Villedieu): confessioni del cuo "" e della natura Sabine D'Acuntr ha pubbl1 '"1to Muto P'"esr• .,., ore.sso l'e :!ftorr:, t11tf'H<=0no, M11~rin· un~ esile raccolta di ~preghiere» •~orgate riel s -itimento. Sulla poesia di D'Acunto hanno espresso lusiJ1ghieri giudizi Auro D'Alba. Lipparini. Allo– doli. Fiumi, Battisti.ni, Biordi. Allori. Businco. Buzzi e molti altri com'è documentate, nelle ultin1e pagine del libro Presso Gastaldi dì Milaco so• no usciti i Solfeggi dl Mariano Ru.g0 (premio di poesia 1955 nei noti concorsi di questo edi– tore). Il Rugo h'a all'attivo altri otto libri e tre oe ha In pre– oarazione: p0€sie il' lingua e in dialetto triestin!l racconti. ecc. L'editore Armanni di Napol'i ore.senta nella collana ~ I poe– ti dell'acanto ... Note e motivi di Rene Bromuro (prefazione di Enzo Marmorei e). µna rac– •oltina meditata e non priva di quakhe slancio lirico; e La fi– olia di Lilitli d' Velio Longo (prefazione di Luigi Pepe) nione drammatica in quettrr scene tratta dalle novella om" nima di Anatolr France. ,, 1suita da dodic' canti le11a11 a filo della confrssione IL CRONISTA PICCIOTTI non PlCCHl OTil Nel numero scorso. la nrri– spondenza da Barcellona nlla mostra di Gaudl e apparsa -ot– to il nome di Picchiotti L au– tore dell'articolo è invece Giu– lio Picciotti. Ci scusiamo con i lettori N QUAGLIA Dl '1ENO Nello scorso numero, per una svista, il quadrp Cancello TOSSO di D'Aloisio da Vasto è stato attribuitto a Qual!lia. \'l'IC ~ ~ 10 1,;AKUAKEl,1.1 Direttore tHEGO FABBRI , oiidtrettor · rr-sponsablle ~tahilimentc tipogr U.E.S l.S A. Roma - Via IV Novembre, H9

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