la Fiera Letteraria - XI - n. 28 - 8 luglio 1956

Data la sovrabbondanza di scr1ttj cbe ci pervengono con la esplicita richiesta di giudizi particolari, com:michiamo agli interessati che direttore e redazione della e ~era • sono asso– lutamente impossibilitati a dar riscontro a queste richieste I LAFIERA LETTERARIA I GALLERIA DEGLI ARTISTI Frutti di un'anima ricca Teo Gianniotti mori nel 1952, era nato nel 1896; visse a Venezia e ad Asolo la sua vita intima e artistica. Scrittore pen• soso e sensibile, riflette nella sua prosa i! gusto per i! nitore dei contorni e per la splendidezza dei colori. Disegnatore e cri– tico dJarte per ii« Sior Ton.in Bonagrazia ))J iL gustoso gio1nale veneziano che peT cin· quanfanni fu la voce umoristica det ve– neto. Il segno spiritoso e l 1 arguzia delle battute lo fecero conoscere ancora molto giovane. Poi collaborò alla «Gazzetta» d, Venezia e al «Gazzettino». Ma se questa attività di scrìttore e di critico (di lui è rim.asto un lungo dia-rio, inedito, del quale sono stati pubblicati solo alcuni stralci daffAteneo Veneto), lo pone tra le figure rappresentative di una città, la sua pit– tura, che Giannotti fu eminentemente ptttore, di gusto sicuro e delicato, pervasa da u.n lirico sentimento della natura, se– condo una visione peTsonalissima del pae– saggio, ci spinge ad esaminare un'opera d'artista che scopriamo a poco a. poco. Schivo e modesto, da vivo non si occupò di mostre né di farsi conoscere, e le sue opere, dopo la morte, dagli amici e dai. faniiliari sono state recuperate nei luoghi più disparati. Nel 1954, a!la XXVII Bien– nale, gli fu. concessa una parete; una mo· srra organizzata durante questo inverno alla Galleria della Medusa, a Roma, ha porto l'occasione di vedere l'opera di un pittore di ingegno sottile e coltivato che si esprime con freschezza e con una spon– tanea, consapevole visione del colore. l pruesaggi di Asolo, immersi nell a luce fa– volosa di toni vibranti e sua.si nell'armo– nia cromatica del quadro , le v isioni di VenP.::in rhp n° 11 P nvr numerose edizio· ni ritrovano singolari e precise determt– na=ioni stilistiche, attenuate dalla delica- 1a maniera di smorzare gli effetti della pennellata, i pochi ritratti, elle conclu– dono e non chiudono un ·mondo poetico, sono testimonianze di una pittura che t'ro· verà la sua giusta posizione nella storia artistica di questo nostro ultimo mezzo secolo. Tutta la sua pittuTa è il frutto di un'anima ricca di senttmento, che non de– borda ne! sentimantalismo e néll'affetti– s1no di lega artisticamente equ.ivoca; lJopera di Gianniotti si 1nantiene neL li· mite difficile de! sentimento specchiato con finezza in un anibito di cultura e tra· sfigurato in una visione d'aTte libera da strutture di problematiche. Una pittura che si risolve in termini di immagini e di col.ori., in un mondo organico di. segni felici. Va detto che se Gianniolti in vita non ebbe spinte a farsi conoscere, e preferì l'inti.711.ità. della sua vita Taccolta t-ra V e- 11ezia ed Asolo, e/te se dopo la morte dif– ficile è per lui suscitaTe l'interesse del pubblico e della critica. non per questo la sua pittura di genuina vena poetica tardeTà niolto ad essere riconosciuta, co– me una delle più valide espressioni de!– !'arte di quella ianto infelice, per un ver· so, generazione di mezzo. L'osservazione· e la situazione della sua opera nel panorama critico dellJarte ita· liana degli ultimi anni seroirà alla chia• rifi.cazione di certi aspetti di questa e alla indicazione di certe tendenze che non so· no mai scadute, qualunque la grafi.a e !o stile, u. permeate di poesia. MAURO INNOCENTI GIANIVIOTTI * La situazione della sua opera nel pa1101.·a111ac1.·itico dell'arte italiana degli ultiani anni serviJ.•à alla chia- 1·ificazion•-- di certi as1,etti di essa e alla intlicazione di ce1.•te tendenze ' ORARTO DELLA REDAZ!O:-E 11-13 16-18 ~lanosrrittf, foto e disegni non pubblicati non si re•tftufsrono ITALIANI

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