la Fiera Letteraria - XI - n. 28 - 8 luglio 1956

J\nno XT . I • 28 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 8 lu~lio 1956 SI PlIHHLll 'A LA l)O~IE I<'A Dirt>tfor<> Vli\'C'! '\!ZO CARDAREI.LI QUESTO .'\il \I'· R( > L. 60 l)IREZIO E AMMINJSTRAZIONE: ROMA · Via dJ Porta Castello, 13 - Telefoni: Redazione 555.487 - Amminislr 555 158 ·. PUBBLICITA': Amm!nistr. e LA FlERA LETTERARIA• - V, dJ Porta Castello, 13 - Roma. TAR.: Commerciai! L. 15v r'd•tor,ali L 80 al mm · ABBONAMENTI· Annuo L. 2.700- Semestre L 1.400 - Trimestre L 750 Estero Annuo L 4 000 . Copia arretrata L. 100 - Spedizione In conto corrente postale (Gruppo Il) - Conto corrente postale n. l/31426 L.. l. CltEA.ZIONE CRUCIALE DI U~ GH ..L~DFJ TRAGICO UNNUOVOROMANZO DI ANTONIO GUERRA * 11-- Tutti colpevoli DOP nel" W allenstein,, I LEOX * L'idealismo di Schiller - idealismo nativo e rafforzato dagli studi di filosofia- qui è per la prima volta sopraffatto e vinto dal cozzo con la vita e dalle necessità de li' art e * di F. l'IRDIA Alcuni anni or sono. e pre– cisamenie nel 1952, Antonio Guerra, un romagnolo d1 San– tarcangelo (come d're u11 ro– magnolo della Romagna più * NELLA CRISI DELL''I-DEA DI LIRICA. * Per un'immagine della ''giovane • poesia,, Tra i meriti di Falqui, l'aver riconosciuto in questa crisi, della p~esia il pro• fondo travaglio dell'anima contemporanéa, l'aver proposto un diverso modo di lettura, che unisca a.Wideal.eaipura belleua, una ricercadieticitàedi speranza di Lll\O Ancbc la trilogia del Wallen• steiu, come già la .lfinna e il GOt:., banno per sfondo una guerra; e la trilogia. la più gran– de e terribiJe guerra (se forse nou 1i eccettui l"ultimo conflit· to mondiale) che mai abbia fu– oMtato la Germania e 1'Europa: la guerra dei trent'anni~ nella prima metà del '600. Ma mentre il GOt;;;; era un'ope• ra giovanile, di un giovane che 'ti chiamava Goethe e che, col !UO ardore dei vent'anni ,•oleva no poco iogenuamente imitare Shakespeare. la trilogia del \1;"al– len1teio è l'opera matura d"un uomo, nato per il teatro. che già dal teatro a,•e,·a raccolto trion· fì. che la lezione di h3kespear<e. dcj Greci e anche del teatro spagnolo ben cono~ceva e che. in uu mome'Dto di crisi. da una pHi:i;ione di ribelle entusiasmo. non diss-imile da quella del Goe· the giovane, era pas5ato aUo studio allento della storia e poi • qu~llo della filosofia. spe<"iedi Emanuele Kant e. dopo lungo cammino, is'av-vicinava sempre più al1a <"Oncezionc, romplcssn ed armonka. di Goethe che ora· mai anche lni con~iderava un ma~,,atro: ahhiamo nominato Fc-· dtrico SchiUer ne1?li anni fra il 1790 ~ il 1795. Poirhf' proprio ìn que1ti ann; nuc~ ~ matura J"idca di ~rivere un dra.mma cn!la fip;nra. del ~•all("n<=ttìn: pri– mo germe nel 1791. mentre Sehi1ler. divenuto ~<'rittore di ~toria. c-ompont-va la • toria Vasti i problemi, comples- di ammettere ('!le «.a.ltro a.ni- della ~uerra dei rrent"onni •: sa la poleiruca a etti ci ripor- mo. altro bisogno contTa,q.d._L- idea poi ripresa. <'On nno,•i studi ta questo libro cJj Falqui sul- stinguono oggi La nostra /et- e preparati,·i nel 1794 e poi la giovane poesia italiana del tura•· E" s;u questi punti ancora nel 1796: e infine. r-r-a- dopoguerra (Enrico Falqu.i, ohe s'inc~ 1..1.antitesi fra la liuata. in forma di trilosria. 111 01· « La gio=e poesia»: S~io posizione ,fl(\uc~osà di' Falqui tanto nel 1798. e Repertorio - Casa Editrice e quella dei·-c..ertiéJ clie l'han Veramente le differenze di Carlo Colombo). Polemica preceduto. ~ temperamento e di tecnica fra s~onlata, polemica chiusa? Ascoltiamo Carlo Bo (La Goethe e S<hiller rimanevano; Non dtret, se questo llbro, Fiera Letteraria. del 16 no- e. per e,empio. ,. 8 Goethe, che che. vuo)'essere _testimonia.n- vembre 1952), a proposito col teatro fin da gio,•ane ave,·a za 1) p1u poss~bile oggettiva aern! cPhnuzle ciel deserto► è e distaccata d1 una nuova dei nomi present, nella Colla- avuto a che fare e di teatro ~ea.4a.. com1_nc.a aa .av~·lare na •Campionario• di Schwarz. 1'inte.ndeva anche perchè da 1nt_omo a_ se, per. chiari se- inaugurata da LUZ'i: « Ho ere- tanti anni diTigeva il teatro di gn1, _Wl discorso p1~ltosto_ ap- duto di dover insistere su corte a Weimar. riuseh·a pur paSSionato. Polemica . chius~, Questi nomi per arrivare su- sempre dif6cile interpretne i c~rtamente, q_uando. 5 ! vogl_J~ bito a tma constatazione di sentimenti delle masse (e per riproporla. ne! teM"J~i sterili ordine storico. e cioè che la questo pa.. erà poi a Schiller e s_uperati di ermeti=o -:-- poesia ancora ,valida ha una l"idea del Gu81ielmo Teli e ri· antJermetISmo, . 0 35531 ri- luce che ci porta assai indie- nuocerà • proseguire il fram· st retti di ermetismo - rea- tro negli anni: c'è stata la mento del Demetrius. lasciato ~smo. _e n_me~t~rt= in di~~us- jlllerra. c'è stato quel curioso ' • Enrico i sul letto di morte dall'amico}. s1one 11 jflUdiz10 su W1 Jilu- dopoguerra ~ su un ·ma- Falqu chiller invece. uomo tutto di stre . sta,gione della no~_tr'.1re di propositi, di rivoluzione tivo di intima scddisfazione in storio o soltanto in -u= · ·1 d poesia e della nostra c•dltà e di rJnnovamento e le cose h od d" d" . " ~ .,. ~ tellTo, sa mtenpretare , ram· letteraria. Ma ancor viva e non sono cambiate ... Lo dicò m;a _a~c e Wl m . o 1 1sa~1a ~ 38 s_",fo~ ~l\ ~-;ssie~~f~h°:1~/ '.""_n?n ,ohanto di grandi figure ape1:3, quan_do a_ una pre: _conuna, leggera pre~unz,one di e_,d).scontentezza. 1 poeti gi~- avvicina ai quara~t'anni ». 1nd1v1duah_ ma. anche delle ma.'• s_unz_,onecritica di a5?"nza ~ ,piacere, è una con!ert'l'\a su-cui va':', d,el nostro. tempo, salvo Registrando la eazione. dei ,e. E la t_r1log1a d_el\f~llenstem ,ogha opporre una ricca dt• puntavamo e in un ~rto sen- rar1SS1me eccez1oru. salvo , ~ · - non buogua d1mcnt1carlo - mostrazione cJj presenza, do~ 5 o ci ,piace trovarla Qui 'pJe Q':1.alc"he nome o Qualche figura Ll1'0 CURCJ è •n<he dramma di folle, non cumentando _in cluave quasi namente soddisfatta. Un mo, èhe' non possono oi,ganizzarsl cConUnua In 6. pagina) •olo nel prolo•o. intitolato storica le linee dt svol:g1- . , · , e Carupo d, \\"alleo tern », elle è ohanto un seguito di scene. tutte di masse; non solo nella .!econda parte e i Piccolomini • do,,e. accanto al chiarini del I ,·iva e ricca di umo~i politici e civili penetrati m modo I passionale nello spirito popo– lare sino a identificarsi del tutto con la generosità e la sensuale vivacità di quel po– polo). mae tro elementace_ contrasto, bcUis imo e dramma- lgià prigioniero in Germania. tico. fra i caratteri dei due Pie- si era fatto conoscere per un colomini, padre e figlio, c"è tut- . uo lungo e limpido racconto ta una preparazione d'ambiente. ,..òliil!!,,.,,_..,.!WIU.III I pubblicato tra i e gettoni > di congiure, di banchetti e in- I dell'editore Einaudi. ParYe contni più o meno segreti; ma Sandro Penna subito a molti come Vittorini. anche in questa tena parte. con· ___________________ .;_______ che dirige la collana, a\'es:;e clm,ionc del tutto. in questi I compiut.o col Guerra una del- • Morie di Wallen tein •. Do"•• u~.• ;A STRA 'A GIOIA DI '"I\IERE le più felici scoperte de!Ja non solo ullo fondo ma in pri· 11 collana stessa: si incontrava- mo piano. vivono ~ agiscono le DI SANDRO PEì\'XA no nel g1ovane scrittore (che pa ioni di uno e degli ,Itri, di ; 1~i1:~J!iet~~f~~~~qctf :C,~~/~ una figura centr:ale e di molte * che dovrebbero regolarla, an- altrc. e c'è il fermento, che a11a zitutto uno spiri~o popolare fine ,·iene a galla con tragiche autentico, una freschezza di !·.~::t~Ìcud~i ~:i~;:-.tw:~f;~: Tren'" 0 sens'1b1'l1'ss1'me 1'mm· a 0 1 1 lll 1 ~;r~s~ni_e ~i :i~~~i~i ~; ~;•i:,n:lt:i10~~=0::;, 1 :~~;:•~::1\~ 1,(1 ~ ~:,a dir!\~ci~a~~~~t r~~~~t~i~ e tumultuanti. Dramma anche I I f I I d I una direi innata chiarezza di di m.asse. CO te s o I t racconto. animata da una fan- ~1. !'awicinar•i di Schiller a J l a I e a enerezza tasia alacre. mai forzata; e Goethe. l'influcnu di Goethe 1u se anche si indovinava tra le Sc-hiller. hanno un significato righe della narrazione una hen più profondo e p>ace<lono Gli oggetti di Penna si portano dietro una ~~~~~h~~an~.:f~~1Il~ca;;a;::: per altre ,·ie. E' proprio questo nota di quellatenerezzanella quale si rispec- zione stessa, sulla crearjone il momento, tra il 1791 e il dei personaggi e delle vicen- 1?98. in cui Sc h iller - dopo la chiano,,limpidissimi,alcuni versi che hanno de. Nonostante taluni innt'!ga– prima fa(e gio,•anile dello turrn bili difetti e incertezze di sti– und Dran8 e dopo quella CO· il richiamo di uno stilnovo del nostro tempo le e qualche disU&uaelianza !idde1ta kantiana - acco,r;li~. formale. piacque a molti una oramai con thiaruu, Ja luion~ * sua cordialità, il tono sincero di Goethe. E quc~ta 1cz-ione di del racconto, mà soprattutto Goethe è, dirci, non tanto di d • ELIO F • CCROCC che la sua fantasia non sc:a- • realtà• quanto di e verità.: l • .'"11. A desse mai nel mito, che il suo di verità interna. delle anime. p,·,, c"e un elenco di· ~r,·- talora candido realismo non Non era più il tempo in cui tici, ';,e/'sandro Penna si po_ Prelld.ono la mia poesia. per si tramutasse in retorica. E Srhiller. come nelle prime opere trebbe appro 11tare u n elenco ~~~fon~ 0 1eent rI~~~~~o M~ f!P:~~~~g\!!W~ti~:i ~~~~ {tipica fra questa 1 mas n adieri) di a.1ni.ratori verbo.li. Non che memoria. i miei versi ma. poi nuova narrativa itallana par– divide,·a i !uoi penonaggi in i pri.nti gU s ia.no 111.ancati, difficilmente ne scrivono». ve tradursi in una sorta di dnc C'hiere nctt:1mente distinte: da Sohn.i a B i gon.giari. e Pa- Ma Penna è ugualmente manierismo realistico, La sto– i buoni e i C'atti,•i. buoni i ribe1· solini, da Anceschi a Fe1'- soddisfatto. Il suo stu.poreJ ria. di Fonunato con la sua li. callivi i tiranni: tatto il bene rata. Caretti, Roversi, ecc., quando lo cogli a parlare di schietta libertà di invenzione da una parte, ~enta ombre. tut· chJegli be n ric orda, e tiene sè, è li. a. dimostrarlo. Natu.- tramata tuttavia su un tessu– to il male dall'altra. senza luci. a. mente da.ta. e luo go de gli ralmente dei critici cne seri- to ricco di verità psicologica Già lo ~tudio del1a Horia e affettuosi inter venti qua.si si vono su.i suoi versi egli sa e storica e di limpida passio– quello della filosofia di Kant trawuse di convegni cla.nde- ripete re ogni giudizio essen- ne popolare e popolana. fu {che da una paile doveva raf• stini da celarsi nel ricordo. zia.le. E lo fa come si trat- additata come un sicuro ac– forzarc la voC"azione di fiducia Nè egli sa esimersi da. una ta sse di candide lettere di quisto per la nostra giovane in un mondo vi,rorosamente mo- qualche aria. di clafldeStìnità a.more. narrativa. raie e da un'altra dove,•a ap· che na finito per preva.lere Altro stupore coglie i! poe· E lo era in realtà, anche se sulla. sua stessa. fisionomia, ta in qu.esti giorni cne è La. storia. di Fortunato, pur nrofoo d ire, C"on ben altro rigore. tanto che le trenta poesie uscito il terzo libretto. « Que- lasciando intravvedere una il problema della libertò nella ora -raccolte ru,Zla. edizione ste poesie sono tra le mie ul- sicura vocazione. poteva an– anima umana) a,·evano fatto ca· e, AU'insegna del pesce d'o-ro.)) time. Non so~o però le prime cora essere annoverata entro pire a 5C"hiller <"he le co!e non di Vanni ScheiwiUer -rappre- trenta eh~ ma.. sono venute a i termini di una letteratura ~ono rosi semplici ... Ma nel Don sentano un avvenimento per caso. A t:an!u ~o dal(! q~~l- sperimentale, ma non troppo, Carlos. nella f~ticos~ r~_d,zione.. i1 poeta, per i critici e per le che mi p«1cc1ono dt p1u ». tuttavia, se per letteratura durata parecchi an01. d, questa i non pocni ammiratori di Il Lavoro di Pentl{l è len- sperimentale debba intender– opera che è- cara1tcristicamente Penna., iL quale finora aveva to, calcolato sulla parola CO- si anche una letteratura allo di • P•"•FFio •. cè qualche co,a pubblicato soltanto due libri me quello di un o-rafo. Da stato di prova di laboratorio di pili: non eolo la simpatia per di versi: Poesie (Pa.renti, Fi.- qui. nasce il suo secondo stu.- o legata ai canoni di un'este– •li innomorati drlla libertà come renze, 1939) e Appunti (La. pore. « I! terzo libretto in tica e di una poetica che fac– Don Carlo e il ~larche,e di Meridia.na, Milano, 1950). vent'anni, pensa.: ma. devo ciano una ioro prova attra– Po•a. ma anc-he romprensione e Egli, in fondo, di questa sem.pre decidermi a Tacco- verso un romanzo o un rac– pif"IÌ1 nella cna sòlitudine per il ammirazion~ verbale è il pri: gliere l.a. parte centrale, del conto. Tanto più poi che la BONA VEJ\"TURA TECCHI mo a stupirsene: « Oltre a, resto già pubblicata su.Ile ri- autenticità dello spirito po– (Continua ln 2. pagina) critici - dice - h.o molti viste"· La.vara. con estrema polare romagnolo (ma non si ammirato-ri di natura - ora.le. lentezza, con cautela, con trattava per questo di lette– mento. di ricerca e di sd- ----------------------------------------------------------------- calcolata pigrizia. e in una. ratura regionale o regionali– sorta di pa.esa.g)gio poetico stica) è anche in certo modo cne diffic ilmente potresti ca- convalidata da una raccolta taloga.re. di poesie in diale.tto roma– luppo cJj una realtà in cam– mino. Il libro di Faiqui è nato « polemicamente )), da uno scrupolo di verità. dinanzi al– la negatiYa o ai riserbo di alcuni fra i maggiori critici • responsabili n - a dirla con ?.!acri - • della poesia neo– ~.aL ._1 s:a t1 e:-met1ca • A una posizione che gli è parsa antistorica ha voluto opporre l'esigenza. e il tentativo. di una ch1a -:ft,·,•, <mt' e anche di un'inte:-pretazione Non ·tù piano. e n~ila pr~tesa, di un giuò:z:o e5tetico di una net– SlJ(è·ESSt>'DI ll!\;. LIBRO DI STORIA, .\"01\- DI POLITICA * SPA.Df)LINI ta pr.,nuro~u si'· : ""u:to d• L'accoglienza che è stata abni mostra sempre più i suoi una condizk•~,-, cht> per talu riservata all'Opposizione Cflt• limiti, che infine di un pre· "' , p,,·: s, i; t.enta a::icora t~lica di Gi6vanm _Spadolìn~ gjudlzio • che confinava i come farragine. e<>mplicato g!u_nta orma, al1a III e_d1zione, problemi dell'uomo religioso ir, 1 :1 e d~. ZP ~ ci· ,·nC'i et 1ncoragg1:i ad esaminare le m- una sfera di valori secon- - nel qual caso egli a,·rebbe ~oncl~sio~i, alle guaii, gue~ta dar!' e minori"· N'onoslanie operato secondo il classico mdagm·" e gmnta nell_ambito queste considerazioni, resta criterio antologi,;:o di una della P'':1 recente stonogr.af1a per ( ferma l'importauzà e la ,celta limitata. ci a,-rebbe of- su! movimento cattohcQ .. Prn· no.v1tà dell'opera dello Cha· ferto i suoi autori col soste- pqo a questo. tema ha dedt· bod ,sul)e «premesse» della ar• ci -"I" ,,, :, _ P cato uno studio GuJdo_ Veruc- nostra politica estera dal '70 ,. . . ci sulla R1v1sta Storrca' lta.- al '96 .proprio in quanto lo neanche nella dir~7:,~ne_oppo~ liana. (fase 111 e IV. 1955): si allargamento della prospetti– sta. anpe_na .poSitivtstica. d! t.ratta di una rassegna, con- va ha conferito una più ade– un . nll~, ~ nnpersonale ~ 1 dotta con criteri rigidamente guata valutai.ione delle cor– !ath. Ce il d_1stacco .. n:ia e è scientifici. che viene ad in· renti « intransigenti » non di– anche I~ passione. v, e una tegrare la precedente analisi s~iunl:3 da una· effettiva _sen· mne.-_abtle acutezz_a d1 sguar- dello Scoppola e te fini osser- s1bi11ta verso uomm1 e idee do, .la dove s~_ nco nd uce la ,·azioni del Passerin, otfrendo del ·mondo religioso italiane,. c~;s1 della_ .:oe,~,a a un~ pro- un panorama- crjtico quanto D'altro lato. notava il Pa - fonda crisi del. uomo . .V' e, so- mai vario, in seno al quale serin . nella già citata rasse– pr~ttutto la cos•,.,,e di un et,- si muovono le maggiori cor- gna .apparsa sulla rivista Stu· c1·a che. g1unPr rascendPre rentf culturali italiane, da dium (aprile 1954), i catto!i: l'immagme della noesia co- quella cattolica a quella mar- ci italiani non sono mai stai! me pura bellezza e il .2iudi- xista. troppo attenti ai problemi in· zio di \"alare sul ris~tato ar- Due sono, in sostanzà. 1 da- lefni del loro mondo: « la lo– ti.stico ra!()!iunto: 1·i e. imJ)li- ti di partenza: sulle ragioni ro difficoltà~. ad intendere 11 cita ma palese in questa m- del silenzio della stori ograf ia ,·alore profondo delle nnove dagine P in questa ri_cerca. idealista• dinanzi ai p.iù si· esigenze poste dallo ,svilupJl? l'aspirazione a una poesia che gni!icatiyi momenti d ~l !a no- so~1al~ .e".a ~1scer1;1e_re P,eJ'CIO possa es!'<'re di aiu_to_all'uo- stra storia. religiosa, ,:Y e _!un- nei .fE\llo~em stoi-1~1, Sef!l_pr_e mo. che rappresenti 11 luogo gamenie discusso: ve <;b1 h_a co_mpl~s/ 1 quel _che un ~n– di un sovrano incontro ne11a parlato di teologismo n~n d1- st1an6' J:/U?e deve prontam~n– parola. nel Jin2Uag-gio. con- sinter~s~ato _da part~ _d1 una te accogHere e g_uel che m– fi<rurando, com, an;;a q_. co_ certa trad1Z1one. poht,ca. eh· ,·ece_,·a respinto. 11loro _fac11e mm 1 ione. di uni\'ersalità. di di una impostazione metodo_ 1rr1gidirsi nella opposmone unità: vi è infine il coraggio logica, che col pasµre degli preconcetta, lo. st.esoo accapar- * di GllJSEPPE RfJSSl~I GJ,ova.nnl Spadolini rament.o del cristianesimo da richiama lo Spadolini. che parte della borghesia e la sua già ci aveva dato un vivace utilizzazione perciò a fini di aperçu delle sue indagini nei conservazione sociale, tutto tre articoli pubblicati su I! questo non è in fondo che la Mondo (1951), e poi nel sag– manifestazione esteriore di gio • Cattolicesimo e Risorgi· una crisi e di una insufficlen• mento"• pubblicato, in una za religiosa. Precisare i ter· de!Je Antologie storiche di mini di questa insufficienza Marzorati (sempre del 1951) e di questa crisi è forse lo ed infine nei due ampi e ap– scopo ultimo e il punto di ar- profonditi contributi, apparsi rivo di una storia del movi- sulla rivista fiorentina Studi mento cattolico ricostruita e Politici (1952). Questi parzia· valutata secondo un criterio li ricerche testimoniano della intrinseco e vitale"· serietà, con cui lo Spadolini Queste recenti interpreta- si è avvicinato all'argomento, zioni e studi partono da una a quattro anni di distanza ii:ituizion_e fonda~en~_lmente da quel Papato Socia.lista, alla giusta, dt dare c1oe ali 1ntra1t- cui tesi cent.rale l'autore si singentis-mo un rilievo pari a è espressamente richiamato quello che nel passato e stato anche in questa sua ultima i;se~ato al filon~ .m~der~to e fatica che vuol essere - qua– conc1hatonsla. Si e giunti co- !ora si accolga la classifica– si ad un capovolgimento del· zione avanzala dal Verucci - la visione tradizionale, troppo la più organica ricerca. nata p_reoccupala di ~ar_rare la sto- nell'ambito di una interpre– na delle relaz1on1 tra Stato tazione liberale. Infatti se si e Chiesa e troppo poco atten· prescinde da alcuni brillanti ta alle vicende che Jenlamen- articoli del Gorresio e da un te éonsentirono ai cattolici di acuto saggio del Salva.torelli entcare a far parte della so- sull'Azione Cattolica in lta– cietà italiana: è storia di pie- Lia. solo lo Spadolini si eleva bi povere più che di ceti diri- a difendnP un·ntigmale 11n Pntl. di fatti religio::;1 e :-,I) pn •~7u,ni:- C'UI rnnfflriFC\ .-,_ali più che di av1·en1mem Gll" "EPPE ROS 1:'>I dt natura prettamente po!tt1· ca. A questa impostazione si (Continua ln 6. pag.lna) « fiif u{lgo se mpre d a.! loca.- gnolo dello stesso Guerra Lu- lizzare il mù, sta.to d'animo. no.rio (Benedetti editore Non ha.nno cittadina.nza. ze Faenza, 1954) che sono da an– miei poesie, lo sai. Solo u na. noverare. tra le migliori e– volta mi capitò di da.re un spressiont della poesia dia– riferimento geogra.fico a. una. lettale italiana d•oggi. c·è m piazzetta, quell.a « ve-net a», esse un gusto del paesaggio, ma. ancne li è un riferimen- l'imJ?ronta, persino, di una or· to vago. E' una. piazzetta di goghosa vena municipale. ma Ca.podistria., pensa. n. anche 11 senso di una civiltà Il "pa.esa.ggio ,, di Penna è e di una cultura che non pos– ve-ra mente imprecisato, rièa.- sono_che albergare in un au– ua.to da.l!a negativa. di un fo- tenhco popolano di Romagna, tog ramma., ma.gari da una ne- Ora dunque Guerra è alla gativa. piena. di rij!essl, di sua seconda prova narrati\·a colori avvertibili più col con un rom~o che supera senso ( col ta.tto, direi, 0 con le trecento pagtne e che V1t– !'olfatlo) cne con la carta. ton_nt ha fatto benissimo a geografica alla mano. « Peru- ospitare ancora una volta nei gia, che è mia. madre, e Ro- • g~ttoni •, se non altro per– ma. (il fiume, l'Acqua Ace- che. ponendo lo scrittore di tosa!) cne è mia. moglie. An· Santarcangelo del tutto al di zl, orardebbo prendere il tre- fuori di ogni sperimentalità no della' Roma. Nord e fare ed anche al di fuori di certo mi ·viaggio lungo: tre mi- conformismo stilistico che nuti n. troppo spesso si avverte nelle Ma. eccoci aWavvenimento scelte di Vittorini (non per di questa. sua. terza raccolta nulla cinque e più lustri di che ci rivela un Penna. sem- lavoro in un certo clima Jet– pre aderente al suo stile non !erario che va da Solario. a so guanto epigramm atico e Letteratura finiscono con esi– alla sua. grazia. di ra.ffina.to gere l'adesione anche postu– stupore. Grazia poetica e ma a un gusto. il che spiega candore sensuale gli riconob- altresi certe stroncature di be già Salmi prima. anco-ra Vittorini nella presentazione che _uscisse il Libro da. Pa.· di taluni• gettoni>). compro– renti. E Anceschi pa.rlò an- va la funzione positiva della cne di sensibile candore di collana. Penna. e di • somiglianza di Dopo i Leoni di Anto– sa.ngue cogli ellenistici. col- nio Guerra è la storia di un l'esile, ma pt,ra vena poeti- giovane romagnolo di Santar– ca. degli Alessandrini n e di cangelo negli anni del do– poesia ingenua, delirante e poguerra, la storia di un ra– uoluttuosa, la. cui 9iustifica- gazzo che si fa uomo attra– zione era da rinvenirsi in \'f>rc:o a cune prove della sua u~n _poetict1 dell'indolenza: 11 !:i. 'a guerra prima, un'av- bnwr• .~u c-w e corsa la uoc-P all'inizi(, con una F.LIO f. ACCROCC.-\ f'EROINANDO VIRDIA (Continua In 6. pagina) (Contlma In 4. pa(l.n.i.)

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