la Fiera Letteraria - XI - n. 24 - 10 giugno 1956

IER ETTERARIA Anno XI• r 24 SETTI M A N A J., E D EL/, E LE T TE RE D ELLE A R 1' I E DE/, LE SCI E lE Domenica 10 giugno 1956 SI PUBBLICA LA DOME ICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DlREZlONE, AMMlNlSTRAZlONE: ROMA· Via dJ Porta <J•stello, 13. Telefoni: Redaaione 555.487. Amm,mstraztone 555-1511 - PUBBL!ClTA': Ammtmstr. « LA FlERA LETTERARIA». v,a di Porta <Jasteilo. 13. Homa. TARIFFE. <Jommerc,ah L. 15o Ed1torialt L. 80 aJ mm. - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 . Semestre L. 1.400 . Trimestre L. 75CI . Estero: Annuo !., 4.000 . Copta arretrata L. 100 . Sped1i1one m conrn corrPrte postale CGrupp0 II l . Conto corrente postale n. 1-3142ti .!,, * Vi..'\l"l.~ 1 V JA'l'O SPE()l,ILE,, SEi.'\TZ,I '.l'.cl VOLOZZ.A * I "viag~i,, di En1anuelli sono un'inchiesta sull'uon10 1' 1 011, e'è ,,aesuggio, nu11 11e1• lui, ess«we pospoldo c'è 111onun1ertto ef,e 11011, ,lebba, e 1111bo1•dlnuto dl fronte flll'u,u110 Sollecitali dal consiglio e ,... spirito !lluministico come il dal gusto di un Valéry Lar· suo. Ma meglio cosi. che vo• baud, noi non ci stancherem· dli• E~l !R(CQ JFA lQU[ ler dare a intendere il contra• mo di escogitare un'antologia i.,, rio. come pretenderebbero ta· dopo l'altra. E per maggior luni frettolosi e superficiali sorpresa e utililà le vorrem- indiani. qualunque sia lo spi- sen.timenti -. anehe l'Ema• viaggiatori. mo sempre più particolari, rito col quale vengono osser- nuelli ha un bell'essere. per Costoro < mescolano santi– ben sapendo che solo ~ I _er e- vati e trascritti. conservano terriperamento e ragionamen- tà e lachlrismo >. E altro non scente pr~zz_o di _una d!f !tc.ol- un alone fantastico. Non im- to, schivo di ogni esotismo e sono se non e le avanguardie tosa spec1alt1.zaz10,:,e s, evita porta se l'aria di mistero da paesaggismo: ugualmente gli della stupidaggine Eenerale ti dann.o del generico e dello cui sono stati circondati per tocca, da Bomba)' a Delhi, che. a paco a POCO. si adagia scolastico. . millenni va sempre più dira- sentirsi di continuo e preso da sul mondo contemporaneo co- Che ne direste, oggi,. d_iuna dandosi anche per J'lntensi!i· un incanto favoloso>. E sul si come le ombre del crepu• raccolta delle nostre p1u bel- carsi e oer il semplilicarsi dei punto di tornarsene a casa. scolo cadono a P<>Co a ooco su le pagine sull'India? Ma< bel- me-ai di comunicazione: un mentre sta per e dare l'adctio una d_eserta campagna: e.con le> da un punto di vista non viaggio e un soggiorno in In• a un'esperienza che non si entus1~S!710.cce.ttano ogn1 ge– troppo ang-ustamerltc lettera- dia tengono sempre qualcosa rinnoverà>, trovatosi. ancora nere dt 1mbrogho >. rio, sì cta potervele compren- dell'avventura. una volta. di fronte a contra- Non enza motivo . ehru dere. con più variato assorti· * stanti impressioni e valuta- ha però lasciato scritto. nel· mento. dallo scientifico al re• zioni e non sapendo come la Atttobioqmfir, (Feltrinelli, Jigjoso. dall'economko all'av• L·ultimo ad esservisi reca· metterle d'accordo: è allora Milano, 1955), che gli• è sem• ve~tu_roso. dall<?stor1~0 _alde· to e ad averne scritto. per che. tra rassegnato e afflit- ore parsa una co a molto no– s~ri~t1'_'0.dal g-wrna~1s~1coal conto della Sta,noo. è Enri- lo. commenta non esserci tevole che eminenti giornali– d1arist_1C<?, dal colonst1co al co Em·anuelli. Ma anche lui - < d'altronde quasi mai nulla sti stranieri. esperti nell'os– moral!sllco. memorialista e moralista dj da rispondere quando. in un servazione della natura urna- Impresa non facile. ad age- vocazione narrativa, come te- modo o in un altro. l'antica na. sbaglino tuqo de1l'India >. volare la quale sarebbe ne• stimoniano, dal '29 al '43. I India ci rivolge qualche do· E si è domandato se l'inconve· cessario ricorrere alle indica· romanzi e i racconti: Memolo, manda>. Confessione tanto niente non sia dovuto e alla zioni fornite eia Giuseppe Radiografir,., di una notte. più seriamente consapevole ~oressione connaturata sin Tucci nel suo volume su Jta. Storie crudeli. Una edttcfL?iO· della difficoltà di penetrare dalla loro giovinezza> di con• lia e Oriente (Garzanti, Mi• ne sbll!lliata. La conoi1o·a dei nel mondo indiano, per uno siderar l'Oriente , completa. lano. 1949), dov'è illu-strato · mente differente> e non gju• < quanto ai nostri missionari dicabile e con i metodi ordi- e viaggiatori vada debitrice nari>. Ond'è che l'EmanuPl• la conoscenza che l'Europa ha j , .... o E s ,. E li. Per non incorrere nella lentamente acquistatò del· • ,, ,..., stessa taccia. da un canto sè le tracce che il pensiero. l'ar- LUIGI BARTOLl/'il: La casa dell'artista l'Asia e come non poehe sianol _. .,.__ ENRICO FALQUI te e la cultura italiana. e. at- d R 11, I l (Continua a pagina 2) traverso l'Italia, l'Occidente - i• - (J ae e 'arri"nri• in genere hanno lasciato in r ----------------------------------------- Oriente>. Potremmo cosi tra·1 A QUI scorrere. di secolo in secolo. " dalle prime ambascerie di * Giovanni dai Pian del Carpi• ne alle ultime spedizioni del NI DA UNA RIVOLUZIONE LETTERARIA * De Filippi. del DaineL!i e ciel L'INSO~NIA FA TRENI p d . d . e Tucci stesso. Fra l'altro si documen'e• L'insonnia fa treni e vagoni a ,•a. ig ma i a m us rebbe che, pur se le ragioni f S · M · · evolletaa1tntravtot1l·vtae csoh;p·:hnatnonoo ::-1d1·1i a emp1one e I oncen1s10 J " Ruote tante, un solo binario ~r~n~~;t~~i~nlr1; cc~si ;c~:~:I E si perdono le sta1ioni. ,r sciute genti sono state som– mamente diverse. sempre tutto ciò che di occidentale ri• guarda l'India ha tenuto e continua a tenere un po' delJ la fa vola. E se ieri non fecero eccezione i libri cli commercio 1 P le relazioni di viaggio. non certo la faranno o~gi le ri– cerche filologiche o le inda• gini filosofiche. Quantunque dal mitico si sia passati al I realistico. dal leggendario al documentario. dall'avidità del J\\~dj~iiie;i~~ ~l~~ios~~~cti~I primitivismo di Marco Polo/ allo spiritualistico decadimen• to di Guido Gozzano. tuttavia! luoghi. monumenti. fatti. UO· mini. sentimenti ed aforismi Una sera Parigi è in Cina Un.altra sera sotto il guanciale La Torre Eiffel ahi. mi (a male Ruè de Lille è come una spina. IL PETTINE VERDE Che oggi è maggio nessuno lo dice. Non il sole che fa strisce Né il pioppo col muso di lepre. La tua mano che sale e s'apre lo dice: La mano aperta che ti pettina Col pettine verde ve lo dice. Il falconiere che fa dondolare il falco Il cigno. sulracqua Il Maestre;> che solleva la bacchetta Xon cava certo migliore musica. In molte delle pagine della sua opera più recente, si sente un accento di asso– luta sincerità che non inganna, dal quale si rimane colpiti • Ma la debolezza del racconto sta proprio nella sua astrazione, nelr eccessivo raziocinare del protagonista Cl~OUK STORIE F RRARESI t'\,I . ... Essi, nati da una profonda e inqriieta dta morale, ci rc– can.o il segno di 11n'a11tentica tragedia del nostro tempo di. l<'EHIHNA~DO \'IIIDIA ~ i

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