la Fiera Letteraria - XI - n. 4 - 22 gennaio 1956

Pag. 2 ________________ _;__ _:L:....:..:A~F:_::I:__E=· ..:R ....:..:.A:__.=L:...:E::....:T:_:T:...:E:...:R:.:._:A.:_:R:_:I_:A.:_ __________ ___ __ __ _ Domenica 22 gennaio 1956 Diseorso a Giuliottl * (Con!Jnua da pa,g. 1) titolata, nientemeno e LI tarlo d I Pen• Ma che sgomento, la sera (partita che siero>. Ce n'è abbastanza per scandaliz• fi, la mia ma111111ét) ì t qu,ella casa se,tza zare. E molti. caro Glullolti, ti faran:io g,o,a, tra 9ne/le donne senzt1figli, iii quo/- la lenzionclna, di~ndoti: e Eh, no, cat-o la muta città cu1n, dot·e non c'era1to, tor• signore. A 70 anni non ha ancora impara• se, che quattro O cmque ubriachi e/te can• to che il pensiero è un dono di Dio?> tavan'! dm,tro 1111a battola! Ma tu queste cose le sai benissimo. tan- Cluu~o, al buio, 11cl/a mia camera ve- t? è ve:-o che dici e Quando l'uomo rinttn– det·o bnllare di faccia, sopra il poz;o ci zta a /~ensare, spaventato daJ pensiero, Santo A"selmo, i l1tmi verdastri de,./'ospe• butta via tutte le parole e 11011 e serba dale; .e, col c1w1·e, seguivo la mia manuna che una: Dio.> E si capisce subito, che che ntomava a casa triste e sola. s~rbando il pensiero di Dio serba il pen• !5 _allora, mentre _le due zitelle mi pre- siero, e che pensiero! Ii tarlo di cui tu par– ~~, ai;a,ro d~ cen.a, 1o, l'anarchico stinte• 11, caro Giuliottl. è come quello che rode• nano, fanc,uUescl'lme 1 tte pi.ansi.> va il legno di una croce. Giunto a un chlo- Poi venne l'amicizia coi tuo coetaneo do si dovette [ermare. Cosi li tuo tai'lo To~z!, la comune conversione al Cattoli- ma,ngia la poltiglia dei cervelli tenerini. ces1mo, la rossa Tor.-e daHa cima della ma giunto ai concetto di Dio non rode quale Iacesli udire agli italiani la tua più. edifica. e Innesta all'i11tellige11za la "?Ce. E anche per questo, io ho bisogno fede; - dici in un tuo scritto; - sa.-d co- di apnre un libro e di leggere: me q11andowwo.-e la /una e na,sceil sole•· < U,1. g,.orno, verso la fine di settembre Insomma, come pessimista, tu sei un del 1913, to,_ c~11tadino di Greve, p,·esi la pessimo pessimista, perché il tuo pessimi– pe1tfla e scnss,. al contadino di Marciano: smo pone i fondamenti del più pazzesco e Caro F'ederigo, ave1tdo, finalmente, deg,li ottimismi. E il colmo degli ottimisti 400 lire che "" puzzano (dico 40011 e le è c:'edere in Dio, ch'Egl,i sia U nostro Pa– mani che mi pnutono, mi è ven1tta una dre, che egli sia il nostro Salvatore ci,n gran voglia d1.fare u 11 giornale insieme li nostro fratello, e che nella chiesa ci ab- co11te. Si fa? bia dato tutti i mezzi per salvarci. Prog1·~111ma: In religione, cattolici Si vuole di più? Ebbene, fra tutti gli apostol1c1,, ronian-i; in politica, hnpe,·ato~ scrittori, tu sei stato que~1lo che meglio ci re co,_tsacrato dal Papa e, pei demagoghi, ha fatto sentire queste verità. che più pro• •1 Boia; m letterat11ra, ciò che siamo e fondamente le ha inchiavardate nella no– come siamo: vale a dire, toscani; e tanto stra mente. Quei tuo stile bruciato e bru– ba-sta. ciante, quella tua maniera perentoria di . Se ti piace questo 7Jrel1utio Vengo a negare e di a!!ermare ci hanno dato le Siena e prepariamo la sin.Jonid. vertigini dell'assoluto e I brividi della ve. e /Ifa rispc11dimi s11bito, sozzone/ rità. Oh, tu non se-i uno scrittore persua- E il Tozzi, di, rima11do: sivo. Sei uno scrittore imperativo. In que- ~ C_a:o, Doni~nico, sdirocciati iL grifo, sto senso, io direi che sei fra noi l'unico pultacit, l 1mgh,e 1 11rettiti il vestito delle scrittore evangelico. « Si. si; no no>. Le feste e monta s1<ll'automobile cassone. Io frange le lasci agli scribi; le astuzie le sarò ad aspettarti do111a,1 l'altro mattina lasci ai farisei. al p,lazzo dei Diat:oli. Ma non venire al • Cristo ci lta insegnato, ci ha, fatto solito, ver ripartire la sera. Schifo! An- vedere, ci ha 1)rovato che l'agnello è piit che se ti trattieni 11na settima11a con forte del leone. Perciò allegri: Agnus venti lire te la cavi, perchè io ti' do ;i vincit. Ecco il titolo certissimo dell'ultimo becchima e da dormire. capitolo della storia del mondo>. . li giontale. si farà; il t1<0programma Dov'è nato H tuo p1-eteso pessimismo? è 11 m10. Jlfa b1Sognaparlan1B seriamente. Io. ai contrario; ti chiamerei lo scrlttore Dunque intesi. E bada che e non ti •vedo della certezza che non ammette veli. salto Ìlt bicicletta e rengo a romperti ~ « Che vedono i Beati e gli Angeli, tra costole nel tuo sporchissimo trogolo>. loro e la. Diui11a Essenza1 Un Paradiso sul Q1<esto, nei 1110111enti di maggiore Paradiso: Ma,·ia >. esp:msione, era lo stile spistolare fra Non hai bisogno di stendere ii pensie- >toi clue. ro in proporzioni conseguenti non !.ai stri• Appena dcevetti la lettera partii. F'e- sciare sapient.em~ r.te per terra. Non ti sai derigo, di porola, era ad a.sp~ ttanni. col insinuare ~on l'arte della seduzione. Pro– sito bel faccione ,arridente, al palazzo cedi a salti, scrivi a scatti, qualche vo!ta dei Diavoli. e più spesso voli addirittu·ra. il primo sal11to che mi diede /1t 1tn 1)1l· Ecco per esempio un brano. ove incon- g110nello stomaco, accompagnato da q1<e• trandosi, il tuo pessimismo e l'ottimismo. ste pa,role: e Sei ve1tttto. eh, vi:,Uacco! > E s'equilibrano perfettamente e danno Il non stava nei panni dalla contentezza. senso d'una certezza metafisica assoluta: Quella stessa mattina, nella sua cas1t- e Noi, do11iani, fa1itocct scarichi, sot- pola di campagna, stabilimmo il da farsi. te1·1·a.Ma q1talcosa, allora, di noi, vivo, Il giornale, cllB si sarebbe chiamato via. E q1testo qualcosa (l'essenziale) ine– La Torre (e simbolo di dritti,ra di forza vitabi/menfe. di lcì, ?tero o bianco, sotto e d'eleva.zio"e >") avrebbe avuto quattro l'occhio di Dio, sempre>. pagine, sarebbe uscito d1te volte al 111,ese, Ben detto, e benissimo scritto. L'uomo e si sarebbe stampita a Siena... di lette1-e. dinanzi a questi tuoi periodi, ln1ttile dire che ilttta la fa1ma alfabe- caro Giuliotti. si morde le mani! ta - tranne rarissime eccezion.i - ci sal• Ed eccone un altro: tò addosso. « U11giro, due giri, tre giri Bill palco- La Torre. - franata al sesto 111,mero sce11icodel mondo; e poi di nuovo tra le - era "" fr1ttto fuor di stagione. NeBstmo q1tinte, dove ci a!fe,..-a la morte. Ma a credeva, in quel 1913, i1iconsapevol111ente questa - -a questa portiera di Dio - non gravido di sì terribili avvenimenti, che resta in mano c/16 1m vestito; e lo do– sarebbe ve,wta la stagione ver tali fnttti. vrà re,u!ere >. Gli stessi cattolici, che si muovevano Come si sente, l'ottimismo cristiano come l11111ache, ritirando ogni momento le avanza sempre; da prima era un senso di corna e chiedendo sc1tsa ai loro 1,e,nici, equilibrio, poi è un senso di prevalenza, si affrettarono a dìchiarare che non ave- infine è un grido di vittoria. vano n1</la di com1tne con noi. e Noi quaggii,, pesi. tristi, e,·ranti, 1011• Soltanto cinque poeti si misero, pii, o tani da Te, prigioni. E non di meno, Tu meno, al "ostro fianco, e furono: F'erdi· Luce, Tu Libertà (110n visto da noi ciechi, na1tdo Paolieri, G1tido BatteUi. Solone no11,utito da noi sordi) ci sei vicino, a11- Monti, Giovanni Joergensen e L11igi Le zi accanto, anzi in 1loi, nella persona di Cardonnel. Cristo, che è noi in Te> Ma dopo, da noi presentita. Bi aootenò Venga un teologo e dica se si poteva la guerra,; e allora anche l'inchiostro pre• dir meglio. Ma a te, chi te l'ha insl'lgnata se il colore del oang11e. > questa teologia che vola cosi rattamente Io ti conobbi dopo la guer,ra. Ero nato, verso la verità? Tu anarchico stirneria• si può dire da quel sangue. che si ri!ace- no, tu socialista ateo, su quali libri hai va inchiostro. Felice d'averla combattuta, studiato? convinto d'averla vinta. Appartenevo a Libri, Che farsene? Un Crocifisso. un'altra generazione. Tu a quella dei pro- una zolla di terra: ecco i libri. L'uno e feti; io a quella degLi eroJ. Tu avevi sen• l'altro (posso scegliere ugualmente bene tlto la guerra come !lagello, io l'avevo l'uno o l'altro) mi ricordano l'Incarnazio– vissuta come avventura. ne; va.le a dire la somma Sfleco!a d'onde Ci si poteva intendere? Eppure ti volli tutto si vede e si Intende. subito bene, anche se non te lo dissi. Tu Eppure, caro Giuliotti mi piacerebbe di e Papini eravate le due torri ai piedi del- tutti i tuQi libri, !are un librettino. un le quaJi facemmo subito torneo. Tu con nuovo catechismo. un catechismo giuùiot– L'Ora di Barabba, Papini con la Storia dl tiano. Senti come comincerebbe, sulJ'esi– Cristo; po!, tutti e due assieme; col Dizio- stenza dell'anima: nario dell'Omo Solvatico, segnavate la ri- e lit alc1t1ti, tutti ga1tasce e t1ttte ?tati– scossa letteraria del cattolicesimo Italia- che, sembra quasi c/16 l'a11t11ia, ?tè alta no. Noi, della gio,·ane leva, contavamo i ?tè bassa, non esista pitì. Epp11re - invisi• giornl felici su! Calendario dei pensieri e bi.le a noi, visibile agli Occhi dell'011ni– delle pratiche solari. veggente - c'è, anche in loro sotto tanta I! nostro cattolicesimo festaiolo e stra• carne, sotto tanto sterco, sotto tanto b1tio, paesano veniva tonificato dall'apologia c'è, come in fondo a c1tpo orrido pozzo, papiniana e stringato dalla tua mistica. ttn minimo, lucido, tre11t1tlo 1)1tnti110d'ar- Ricordo da prima volta che mangiam- gento, q11asiriflesso freddo remota atelia>. mo insieme. Qualcuno parila va della an- E senti la Confessione: gustie dogmatiche de! cattolicesimo. Non e Vo lordo, legateo, schiavo; torno viCI lo lasciasti finire. Afferrasti coltello, !or- mondo sciolto, libero. Tale la Confessio• chetta e cucchiaio, ne formasti sulla to- ,ie, se v1wi provarla>. vaglia un l 'riango.lo , e girando i tuoi occhi E sentine una sull'Ordine Sacro: dentro l'alone fosforescente gridasti : e Ttt prete, puoi fare ciò che vuoi an• < Sissignori, i,J cattolicesimo è chiuso di che vende1'ti al diavolo, se v1<oi.Però, q,,e. qui, di qui, e di qui; però è aperto di sopra sto è certò: che dal giorno dell'Ordinazio– e sotto. Di sotto è il barat>ro dell'inierno, 116a q1tello della morte resti immerso to– di sopra è l'abisso del Paradiso>. talmente nel sopra,matt,rale. Ma te ne Ecco la tua escursione. Da! basso al- accorgi? >. J'a,Jto, dal profondo all'eccelso. Noi della Ecco un pezzo che andrebbe bene sul- nuova generazione, andavamo volentieri f l'ascetica. di pattuglia sulle trincee della fede. Por• e Sei ambizioso, Male. Sei Ambizlosl.s· 'tavamo con noi la baldanza del combat- simo? Meno male. Vuoi salir.~ al di sopra tente, e diciamolo pure la vanità del ml• di t11tti i cieli 1 Ti lodo. Ed eccoti, 1)erciò, !es gJoriosus. Ci piaceva la guerriglia sul tma acala, ma strana: per sali1·e scende• perimetro del triongolo equilatero. Tu In• ,·ai. Ma più, scenderai piì, ti.solleverai al– vece ti immergevi e ti ergevi, ti tu!!a,i tre /,a terra, oltre le stelle, oltre gli A11· !!::~~~~:!:~~:!"!;~~f ~!!!;! ~~ ! 1 Cultura eMczzo~io soddisfare I} P~ gro.so kdebito-1 un negriero, la sua Ingente for- da un momento all'altro far tengono una sempre rlnnovat1 re, un ceho armaau e, vec- tuna ha ccstato molte vite e crollare l'edi!iclo di una e51- straordlnaria tensione ed ap– chio mercante di sch:avt. Que- molto sangue. Se anche !I Nord, stenza. Quindi la precar!età del- partengono a quanto d1 me~llo !%rie nè dlf \ subl\ 0 <dNun I malgrado 11 b•ne lntenz!onato la dignità umana di cui l'al- Penn Warren ha scritto finora mercan e a por a a fw Tobias, fa una brutta figura. tatena della vita di Amantha le ultime centoc!nquanta sonO O_rlean_sdove, in u~a vend.ta nessuno sah·a quella del Sud. è_ una continua illustrazione. In- un po' contu~. QU".1-i farn-g-1- a, sch.avi ali ~la v.ene acqul- Ed è un punto da sottol!nea-- Ime l'Illusione di ricercare m nose. L'elemento pol!t!co doml– f~at:rg~~r~nc;écc~ !ett~t\'nmpr I re, sopratutto I.ad :iove nell'epl- altri o nelle circostanze este- na. troppo, gli evenU si susse- ' cu e co racconto di Robert Penn rlori un equlllbrlo, una pace guono senza logica dovuta ad ut gra nd r r.speJ/ 0 • Ne!lad va- Warren non vi è alcun parti- !nterlo1e una felicità serena che una fatalltà che guida nella ~:m'shoi uoda I .mora i ove to preso. Ma se questo è nelle soltanto In noi stessi possiamo prima metà IJ tormentato de– V • on v ve so O co ser- 1 grandi linee l'intrecc:o dell'am- trovare. Non soltanto Aman- stlno di Amantha. Per questo t~ ~•g~\ 1 fm~n th a, pur tratta- pio romanzo altri sono I temi tha ma anche Toblas, Seth, lo «Band of Angels» pur ccn le 3 u con premura secon- da cui trae un slgnlf1cato P. stesso Hamlsh Bond e perf!no sue splendide pagine può gem. do gli ordini ricevuti, ha un grazie all'elebore:zone artistica Rau-Ru sono in questo senso brare nell'insieme meno raQ;– sc-1n~cr !P-o: fug~h-e. un valore. Anzitutto l'affanno- esempi di vita sbagliata. Solo giunto meno convincente di ca~b en~tlvo fall.sce t Pdr purd~sa per quanto v,tna ricerca del- Amantha e Tob:as riescono in «World Enough and Time» icAll _ ... · a ..i m?nsue _u me la l'bertà. Poi II continuo tor- parte a redimersi. the King's Men» ed a'nche Ha:-r !11 Bon .. ,i m~'•Jr -~~ ;mzl• mento, l'osses~iva lnquietudl- <<Bandof Angelsn è quanto «Night Ridern. ff:iech~l~~~~ent~au~uv\ 1~ 1~{~ 11 i~~ 1ne di chi ha nel proprio pas-- a temi ed episodi straordlna- GIACOMO ANTONINI gano notturno egl! le salva la/ vita, poi mezza incosciente la p I • fa sua amante per dich~arar 1 f> l'indomani d'aver deciso di li- a em I Il a ~ciraJ~f i~~~n~~~: ì;o~à 0 ;;~: U 1 '- sul "Metello" durre l'agognala esistenza di donna libera anche di fronte (Cèrr.,inu,- da pag. 1) fedi. per uit'uitica speranza. zione letteraria. Ce ne ac· alla legr. Ma al buon mo- Qi,ando ho parlato di un cer• corgeremò presto, qu,ando tlo- ::';n;~gret'::af!~~:sged;:;,1~rls~~ qu,asi a portare 101 sospetto t'! cristian~simo dentro al so· vremo tirare qu,alche bilan– rimanere con lui Durante un di I~ e fallace ortodossia c,alismo d, Prato/In, !non 11e- CIO. fofine, dato che iota let• paio ct'annl vivè quindi con m.arxt-8ta.S!ll s~o a~ttore. gato ~nche se con l"itorsione teratu,:a n?11, st può conti1uta– Hamish Bond quasi come padro- ilfa, qui, to m, ar1es.to . Nan pole1n&ea neppure da Muscet- re ad, ipotizzarla. e nieno an.– na In una piantagione dell'ln- tocca~ me. non_marxtata, e11-tal forse tiravo l'acqua al cara le sue tendenze corret· terno dove i P~g!'i ver.gnno t~are 1,n polem.aca. Mus_cett<?, 1nio 11iiLlino; 1na era anche Hve, se anche il !\-letelJo P tin trattati da Bond con umana ctta M_arx,Engels, Cola;an,11.1, questo un modo. sebbene fil-O· romanzo reazionario. allora generosità. Finché dur.ante una Turatt; sono reduce anch'io ri letteratura, di dar posto al non resta nepptire più la spe• temporanea assei,za d1 Hamlsh da q1!este letU.re, ed <fllre, ~ Metello nella lotta in corso, e ranza di una letterat1tra rin· Bond un suo giovane amico, potre, amabilmente do-gli di 11.on ver estrania.1·lo come navata e da, rinn01Jare: rica,,, Chartes Prleur-Denls. tenta di dve.-e forzato i s1toi test-i forse fa il Muscetta' che /o diamo tutti nell'eresia! E ci f:d~i~~riza~ig!~!tgthv:ole 5 ~f!!: in, fwizione _an_tipratolin~na · ritiene. htattu~le .sold perchè si può ricad_ere. io t~nio, an· ta da Rau-Ru, un giovane ne- nt? forzat01 e to ste~so di te: no~a. va. ·vede allu,strata nè la che !l- ~eg1u.re la V11l d-L "~' gro schiavo preferito di Bond. sti. come s_on~ e ritengo s1 odierna continqenza. 1?(Jliticapit-ntig?i.oso 9rtodoss~mo r,1 Ma t'Incidente ha conseguenze debba essa,~. 11011lo _accu.se-nè q1<e1ladegli a1tnt .,, /o11- rovesc10 dell ortodos.w1J. che gravissime. Rau-Ru deve fuggi- rò!_ Né :- npeto dtrò che do presocialisti del Metello. per essere inteUettu,alistico e re e senza l'Intervento di Aman. egli abb,a mescolato lettera• La qu,ale conti11,genza O sto- moralistico finisce ad uscir tha Il padrone . soprag~iunto t•!:a ed ideolog,a. forz'!- cren· ricitèt, se fosse stata applica- fuori dalla strada e no~ma• avrebbe ucciso Pr.< 0 ,r-Derrs. tnce e volontà_ d_ottrinaria: ta. sarebbe di mano del ro- le> della realtà: e ch<11sn, La coppia ritorna .quindi a qu,esta è'"'" /eg,ttmia mesco- manzi.ere ma non del stw scusa caro M11,Bcetta.che la New-<?rleans poco prima dello lanza. a ~neno d'esse1·evitti- personaggio· benché il M,1,-ortodossia. ilt arte almeno. :::iir o D~~~• igu;;;~i d:,,~1ceJj me del mito nefa,sto dell'arte scetta tra 1t;ia citazio11.ee la n_o!Ì coi11cida con la norma• frivola euforia belllca ta città P 1'.:a· Ma. caro Muscetta, pro• altra d, E11gels o di Tltratl lita. li Ministro Campilli, questa settimana, ba pronunciato un discorso ad A, 1 ellino preannunciando, dopo i concreti risultati del quinquennio 1950-1955, il « secondo ciclo• della. Cassa del Mezzogiorno. Campilli ha tra l'altro MSI• curato che nei prog-rammi del • secondo ciclo• saranno incluse iniziative e manifestazioni a favore della cultura e delle arti. quaa:i a dimostrare che la • Questione !\-Ieri• d1onale • dibattuta in seno alla cultura ad eMa ritorna coll'apporto di tutta l'attuale letteratura militante. Non a caso - dal 19i5 a og~i - l'interesse per il Sttd non è più una escJu5iva dei soli fcrittori ed artisti meridionali µresto mlnaccfata dalla flot- PI IO perchè tfùe mescolaitza veda di sostenere che il ver- Il reàl.ismo. a differenza ta cade In mano alle truppe ~ connati,razwn~ anzi è do- sonaggio Metello sia be11 lon· dell'ermetismo che ne è il federati. Bond stanco. delu o, verwa . . 11011 Pale. " te che ta110 dall'incantare il prole· c1tlto. è il n/i1tto dell'eccezio– prevedendo la fine della pro- "!'O scrittore abbia necessa- taria.to tleqli a1111i tra il 1898 nalità. e forse miche delln prla ag:1atezza libera Amantha ;!<"~tente "" modo_.• (ettera- ed il 1902. Non dm) cli 110; eroic,tà. Il realismo è la ri-, e con 11 suo. aiuto ~inanz1Bno to (nel sen.so pw, integro auche 88 la lettura recente sposta. non. eretica, valida ai.– essa cerca d1 crearsi una mo- d~Ua 11arola) d, essere uomo• del libro di Elio Conti Le ori• 1a pari per l'io -r aJi altri desta esistenza. d ideeY No no 11 temere che 1 . d · , e ~v ~ ' Ma 1 tempi sono dlfflclll la IO voglia ,.;vendi,; . . Il ni el socialismo a Firenze. per l uomo e per la 60C1età. città è militarmente occupata '" sdoppiante t a,~ '{.'f. 1 ne~- Pllr ristretto tra il 1860 ed GIANC __ A_R_L_o_,_'I_G_O_R_E_L_L_I_::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::_----' e la llbertil. di Amantha nuo- " ''. 0 • e.,_,,pe,- i./._1880, darebbe /or e più ra- vamente m:nacciata. La salva son.a. al co,,tra, JO, 1 .na spero gione a me - e cioè a Pro.- per miracolo un giovane uf- eh~ anche tu,. V<?rrai a111m~t- tolrn i - che a Muscetta; non o t t t 8 u I !iciaie dell'esercito nordista, To- t<! 16 che, oggi, 111 ltll(J, SOCLe· dico di l!O ma 1ierclté pre- o .-aen o In efiiiiii:.e blas Sears. Innamoratosi di lei ta non marxi st a ( e forse tendere cl/.e Metello sia lo · '-.: ~ / questi quindi ta sposa. Pur neppure ne/l'URSS, dove es· ero l' . ·t . credendo elle Tobias abbia ap- sa è ,n atto) è impossibile d e _e 6 ! 06 1'0St_wo, qu.an - preso dall'amico Seth Parton ad 1<n art'8ta fare nn'opei·a O s/ captac~ r.~•ttiss 17 no eh~ (Cont,nu.a da pa.g. lJ gli che l'avrebbe tratto fuori 1'800, dalla stagione romantica che ha conosciuto da ragazza che saa assoluta oveJ·a d'arte aues 0 . ~on. ,n enzion.e ~' ----- dall'oscurità e dall'mcertezza, al successivo superamento di in collegio 11 suo terribile se e s,a aU par· , 1 t Pratol1mr Se la su.a, storui babllmente anche a causa del- restituito a un tranquillo lavo- quello che fu 10 stato d'animo ~reto Ama~tha è continua men: opera di aesatt~ '~':.s~f,!1· Il a fosse solo in (1t.nzione del l!bfo ebbe ad acquistare in In- ro, sorretto lungo un cammmo e 11 pensiero da essa creato. te i!l preda al timore che 11 m.a,·x,.sta, 0 sex;· l" 10 JJ- 8 protagonista, 1,n/mido 11 suo g~ lterra che ~on soltan~ g:I! sicuro». Rimanderemo 11 nostro lettore manto la consideri una negra co,ivienif Già ,'(1 'tJa· j sai·ebbe a,icora "" a1<tobio• "'•f 0 f 1b tedeschi non non;~•~• Egh riconosceva In Goethe la alla proficua lettura di questo e la disprezzi, Le movimenta- an~on , grafisnio, seppure tra3posto: ne 1 ro nort ve~nero P u - qualttà d tprofeta: « Non assor- volume che s1 arricch1.SCealtre– te vicissitud'n! della guerra li era _ben_ lontano dal_la. mte- il Metello invece è quadro, è ~•reati, ma altres, s, a_ccrebbebi, né tentò di Imitare la fame,. si dell'esposmone critica della separano e poli li riuniscono. if{al,tà ideolog,co-artUJt1ca d•I ambiente è storia _ questCI • t r•o rd1n•rlamente la richleS t a sa olimpica serenità dello spi- Vita di Schiller del Carlvle e Amantha. incqntra nuovamente ~nte: quello del Manzo,i_t ~ almeno 8 ',·a l'inten~ione e la di quelli da esso van... tati, ad nto, la nob1liss1It1atollenanza, della Storia mcompiuta ·della gli spettri ~el p~ssato: _il rana.. gur, ttn cri.st :.anes1mo e ntdtv1-,d,sposiz,one di P,utolini. ~~~r:,~ ~ 1 ~dh~ 1 le~ 1 ~1~tt''· 1 !~ 11 distacco, che pure ammtrava letteratura tedesca t cui pnm1 tlco Seth I ormai vecchio Ham- duale> e non <sociale> e eco . . . a grandemente ouas1 sorprenden- set capitoli sono stati di recen- 1sh Bond, RRu-Ru divenuto sot- raie>, com.'è in Dante l ri. 3 ,ùtah possono essere pera goe th tafa rimaS t a stn ° al• dosene » Que1ù che d1 Goethe te pubblicati a cura di H1ll to il nome di tenente Jones. uno F'ai t11. se VllOi le ~ppl1ca- dis~l/,BSI. Ma - neU!attuale !Ora r 01 ~r-a OLta.et si t'e " 1 '? plu lo i..;.,presslonarono non per Shine dalla Umversity of Ken– del ~rimi ufficiali negri dello zioni del caso. Èsigere ,ma I sch1erame11to letterario - f.~P~,!r se ~!r1g~i:,1;,,: Hgld~~tT~ la loro alta poesia, né per la tuky Press di Lexington. eserc~t~ nord:sta. Miss Ide_ll. corrisoondenza ideoloqica e· contava e conta la « ?luova O ~elne d~ essa non nominati portata universale, furono al· FERDIXAXDO \'IRDIA una .àe la e volgare avventur1e- strema daL Metello ò wn er- strada> aperta da Pratolini; dovrann'o attendere molti anni cuni brevi testi che gii d1mo- · ~!uf! da:i:";tadirg~fnfati::st rore: e lo è n:n f ~s.se altro che va discu.ssa, ml!- non n~- prima di essere conosciuti .in strarono come_s1 ~ovesse vedere stenza tran ullla d' ltos d perchè qiielle p/e1,arte adem.- gata. E che voglia essme Gran Bretagna. Altri successivi nella natura_ il riflesso di un~ BI B LI OTE{;..:\. lei sosmataq uandr1 er: 1ri' nien.ze che tu, es-iqi, sono ri- e n_uova strada>, _viene a con- propagandisti della letteratura realtà superior_e, e. nelle leggi schiavitù Si a~vera un 1 1lus;o. spoote che Jbtto scrittor~ 11011 fe1 mario_ a1lch~ i,/, fatto _che tedesca in Inghilterra furono ~~~~l:'!/~~ 1 ;d 1 i~ ~~\•d~ ~~)~a dnet OVIDIO nr. A nc1'• il buon Tobias Sears pun ddre da solo. occorre ri- la < storta ,taluina > ""'"ata Henry Crabb Robmson, Tho- l' P t t d un fanciullone idealista ed osti: volttzionare quaJ~he cos di da p,-atolini verrà a di.sten.- mas Campbell, William Beat- u~ro. oe I f prosa on te )· Pablii Ovidii N'asonis «Ibis•; nato, finisce pur amandola per - pi.ft d i un'estetica impera~ite· dersi in una tdlogia: 1i.pro· tte.}ohn Gtlbert Loi~tafrt. A~- ~;mor:~P~~se~a~i~~~e~~i1s1i· troduzione, testo e api)arato tradirla. e poi non è detto che l'arte' Va se ce ne fosse bi.sogn.0 1 na f ai;es~ni un~ se_~ r ce .m( · 00 _ lo stimolo Ia fonte di pen: a cura di Antonio La Penna. Sol~ molto P:~ tardi S?'àma- pur senza escluderle o sca: che ~a quella s~1·ada il ~o- ~~lme:n!!gi~i~enti;~t!' f~~er: siero, la rag10ne costante di "La Nuova Italia,. editrice. die 11' due lblmb\t'~antha tia- va/carie. ven.Qaavanti unica- manz1er~ P1·:1t'!ltni non lii· mo tra parentesi che l'Astaldi ogni ispirazione. Firenze, 1955, pp. CL."\:.,. 5L. toe~u~~\ ~~lvia~o eden\>i~~t.Ìr~: ~nente .dalle barricate delle teu. d e d1-p'trt,rs~. p~onto a,i- ha un gusto sott1l_eper_queste La profonda esplorazione di! Il poema. forse più d1Iflcùe va la vera 1'f~ertà I c'oè una ideolome. Uarte. se i lettori che a Pa.Qare di pe1sana e a rievocazioni e nvend1cazlonl Carlyle della poesia e del pen• ed astruso della letteratura la– serirti\ ed una nac~ Interiore di e Soci.età> me lo c01isen· pagare no11per sé solo. letterarie), e sopratutto Sarai) siero tedeschi da Schiller a Goe- Ima è edito con un ricco appa. accettando non sò:tanto !I bene tono. è '!" po' sem:1re 1m'ere• <;/1teeta.c01icltutendo, è la Austin._ the, da Herder a Kant, da FI- rato _critico, fondato sopra una ed il male della vita ma so- sr_'.l, ancorché mel'iti di ser- lez«>ne d<ù Mete!io. L,ezume Ma e Carlyle, Il tempestoso chte a ~helllng, dal Grlilparzer selezaone scstemat1ca d1 ,tutti 1 pratutt0 se stessa qual'è col. virla pro1)rio per farla coin- 11icompleta f Può dai·si. Ma Oarlyle, che farà supe,:are •I: allo Schlegel, recano l~mpronta codici eslstentL In un ampia l'eredità. paterna e materna col cide,·e co11,!a verit.à: ad ogni lezione coscien.te : data sia la cultura inglese 11pencolo d1 della rice~ ~i una interp~ 1ntroclu%lone, s1 d.iseute_ della carattere impulsivo ~eneroso modo è già sa'i t . con coscionza artistica . quella che sarebbe stata proba- tazlone f1osof1ca della stona data e del destmatano del ma ind'scìplinato fatto di vio- qui d n · j" are - ogf!,, co,i cosci;.nza ldeolo icà 8 jg, bilmente un'infatuazione lette- che confermasse l'esistenza di poemetto, del rapporti con le lenti cOntrasti. Là libertà. non 1 ° 1 -. e ie_ -n~:n~ VO!]lla_· w1, ,. 01 n.anzo socia.Zistg qÌ . raria provvisoria e. s~or~dica. alcune leggi assolute nella vita defi.xtan_es_ <che l'autore ten• può venirle daRli altri ma sol- ?t.P" esse1e e1et1c1 .Ql1 a,- to meno ,rell cd· P • • '~". destinata a scompanre_1l giorno umana, di una sintesi della sto- de a ltm1tare), dei complessi tanto da se stesea is l. v 1 , a . i.r ~~ne» ~l nel quale le fatali divergenze ria del mondo; ma egli fu an- rapporti con la poesia calbm~ Ii Sud tn questa· movimenta- E 'Ji,i ii discorso si farebbe a on letteran. L _,deologui politiche ed economiche tra le che Il primo inglese «a rompe- chea e la poesia allessaodrina la. violenta. a volte truce sto- lungo. Non fosse altro per- non è del t 11tto 01 todossar due nazioni le avesse_ poste - re la tradizione dell'empirismo, ln genere. Interessanti_ alcune ria è presentato In fosohi colo- chè anche !a 1·ecen .. te polemi.• H_o ~etto che no,_, tocca a 1ne come accadde successivamente e a immettere nella cultura del pagme su lontane denvaz1on1 ri sotto una luce triste se non ca Banfi-Si/ 0116 ha opposto, ~,udicare, e altri l'han,w va- - In _una posizione di apert_a ri- sl!o paese i risultati d';tna me- dalla sto;1ografia a!'tihra.nmca. cupa. Niente rimane del teg- da ambo le parti. oi·todossi 1,a111entefatto. da M1<scetta valila. Appunto al Carlyle e de- d1a,aone _metafisica». L acutissl- gre~•- L altra meta., del! mtro– gendarlo gla.mour celebrato o ad eretici. Per mio conto a F'orti1ii. da Alicata e Sali- dlcato li saggio centrale (« Car- ma anahs,. cllt1ca e stonca che au,10ne dlSCule dell ordme de1 rievocato con nostale-ia in tan• quando affernio cl l' t .' nari. A ,ne 110 ,narxista . lyle messa1Z~erodel Ge~anes1- Mana Lutsa ~staldi espensce versi e ftssa con. ncch_ezza di ti romanzi e racconti. Del fa- ide r t· -(b . i.e . ~ u . ' ~1, • S-la mo»> del hbro di Mana Luisa in questo saggio reca un con- prove la genea~o,na det codlci sto del signori del'a cavalle- a . 18 ICO ' eial'! è fm1ta, co 7 1Sent1to pe1ò conferma1·e Astaldl. Sulla sua formazione tributo quanto mai ricco di rl- (anche d1 quelli non usati nel– rosea eleoanza' deF,li uomini, IJO.Q\• 0 °;J/P"nto d•~e ~he van• che 11, mezzo a tante propo- spirituale Il l!bro della Stael suita ti origina il e costituisce l'•P! )ara.to >. Alcun, codtei impor– del fascino delle donne nulla not 1 9 1h' ate le ei esie,_tonto ste il Metello è stato 1111 .a, ,-, aveva Influito non poco, ma 11una premessa fondamentale e tanti sono esplorati per la pn– è detto. Aaron Pendleton starr es etle e. q1uinto socwh; e s sta e socialist >. è Faust goethlano era stato per una guida per chi vooila anco- ma volta. Se~lrà un secondo è un dissoluto frivolo ed esz;oi~ i;orre, prendere viva parte PO . a · 0 .d . st a· lui una vera e propria fol~ora- ra unR volta approfondire t mol- volume contenente 11 commen– sta: Charles-Denis un liberti- a!la battr,glia tra c,-isti.ane- tC1 11'.'a nsposta 1tell't1ts1eme zione: «capi» scrive l'Astaldl ti e intricati problemi dello svi- to e gli scolu sistematicamente no i-enza scrupoli. Marmaduke. suno e niarxismo. pi1,r sapen- così 11npegnata. così discreta, « d'aver trovato in Goethe que- luppo dello spirito inglese nel- ordmatt. Boyd e gli altri s_udisti dei bru- do_c/16 la verità è ·11na,pro- cosi persu,asi·va, da rite11er1a:,ì ;===================================,=="i tL li m12llore _e ancora Ha- Pl'to perchè è'"' dia!oqo ape- estre11tan1Bnte posUiva nei rrush Bond; pero - umano, ge- rante tra due ortodossi.e. Due 1·iguardi deUa nostra situa-j I pel.lendoli, ai loro stupidi costruttori>. di gioiosa attesa, di giubilante certeaza. Tu non sai, perché non te lo abbiamo Aspetto r è già. ne vedo l'atroce rivei·- mai saputo dire, quanto sia stata grande bero Sll tutta la terra) la piena luce infer- la nostra ammirazione per te. on sai, nale dell'Anticristo. Intendo: deUa sta/• perché non te l'abbiamo mai voluto dire, fetta di Cristo. quanto sia stato profondo Il nostro amo• Prima verrà l1<i, la Bestia; ma il Divi• re pe.r te. C'è stato sempre di mezzo quel no Ghtdicante, i,/ Divillo Amore Trio1t/an• pudore istintivo, quella s<:ontrosaggine ete, lo incalzerà; fu.lminandolo. naturale, a impedirci l'effusione del no- Questo credo. stro affetto. Anche oggi, vedi, non sarei Esco, ora, da, fitto prnnaio che 11ti /a. stato capace di dirti tutto questo, se non ce1_-C1va corpo ed ~nima, e vo, pur san- cl fossero state presen,t! tante persone. guma1ldo verso un immensa pace. La confessione pubblica è più facile di Credo, ora fer11ta111e11te, che il Paradi- quelola a faccia a !accia. E che lezione di so Terrestre, introduzione al Celeste do• stile, nel tuo stile! Che non ha nuùla del po la passione dell'uomo (prol1mga 11 wnto, !orzaiolo di colo:o che ostentano una mu- fra le tenebre. della Passione Divi.lial scolatura di vocabolario. Il tuo vocabola• l"iaccoglie1·à, 1)i1ì.sple11dente la sperduta rio, anzi, è scarno; la forza deLla tua pro• wole degli Espulsi. ' sa è tutta nel giro della !rase, ritorta Vieni, d1tnqu.e, presto, Signore a divo– come una fune, ma non contorta come un rare t1ttto il male, col tuo famelico amore. ricciolo; dei tuoi periodi saettanti e rl- Vero è che 11011 potra11no vederti que– schiosi, che giungono al limite della ten• sti miei occhi di carne; ma che importa slone, senza mai traboccare nella retori• Sig11ore? ' ca; della tua sintassi forzata fino a,lla So che Verrai. rottura che non è mai franosa, e impen- Posso, d1tnque, lietamente partire da na le parole come picchi scoscesi. questa e aiuola> insanguinata, ota che, Eppoi la tua fantasia a saltaleone, la in 7J1·oporzkme della mia capacità d'inten– tua fantasia rapida e volante, che non fa dere, cioè di amare, 1ni hai dischiuso e mai refolo ozioso e si avventa sul!e cose svelato il T110 adorabile mistero>. La Fiera Letteraria nel 1956 * CONDlZIONI DI ABBONAMENTO ABBONA.MENTO annuale L. 2.700 ABBONAl'fEl,TO annuale con pagamento semestrale . > 1.-100 ABBONAMENTO annuale con pagamento trùnestra!e. > 750 ESTERO abb. a1Uma!e > -l.000 N. B. - Gli abbonati che gradiscono il pagamento semestrale e tri– mestrale, ASSIDIONO L'DlPEGNO DI EFFETTUARE I PAG~IENTI ANTICIPATI F, PER Tl.'TTA L'ANNATA. Abbonamenti cumulativi annuali ' e ti vel;avi. La tua non era una polemica geli, fino a Dio. Ll giunto, aarai gi11nto. con questo e quell'avversa,rio, era una Sarai doi;e volevi essere, dove Lui p11re polemica o con le bassezze o con le altez- (il Padre), voleva _che tu fossi. Ma che ze. Una guerra che conducevi o a capo cerca"o, che vogliono, ohe 1iossiedo110 1 basso o a capo alto. Di qui l'accusa ohe quaggiìt, t11tte queste povere a1li·m.e ( /or• spesso spesso ti viene rivolta. Giuiiott!, - micai rxrzziJ che salgo110 e scendono, 111·– si dice, - è troppo pessimista•· E' un ac- tandov,, per altr!3 scale1 >. come fuoco che arde e trasforma. Questo non è il tuo Congedo; è U tuo LA FIERA LETTERARIA e IL TE~IPO L. 9.6!!0 cusa vera, bisogna riconoscertlo. Ho sbir- O anche p!u abbreviato, !o stesso ciato in tipografia iJ tuo u,!tJmo libro, concetto: quello che attendiamo di giorno in gior- e La, scala, m,ica f1•a te e il Padl'e è no il libro del tuoi settant'anni. MJ è pia- Cl'isto; ma non potrai salirla co11 te ci~ta immensamente la p~fazione lampo. in te>. « Q1testi (molti se non t1tttiJ sono pen- E sulle tre virtù teo!ogaJI. si.eri scarniti ossi. Ossi a p1tnta che, nel• • La F'ed..e radice, la Speranza stelo, la mia, inten~io1le dovrebbero !-estare in la Caritcl. fiore. Ma senza la radice, n11Ua. gola cu Dott. Par:.gloss. D11nqu.el'essenziale è la /l'ede >. « Aggi11ngo: non è facile fischiettare E per fmire, l_a filoso~ia:_ . sulla soglia dell'Apocalisse >. A 1).-0JJOS•to di filosof•a 11 discorso è Ed ecco dalle prime pagjne, 11 tuo co• breve: Viene, come una volta, per serv,- sidett~ pes;!mismo: 1•ef Passi. Altrimenti, all'inferno!>. Molti ottimisti imbecilli, dell'ultimo Questo è stato il nostro Catechismo di 800, - dici - credevano e volevano farci giovar.i, che volevano a\'ere del Cristia• credere, che il tanto decantato progresso, nesimo un senso erolc_o. . . soprutntto .,cienti/ i.co, a·vrebue pimtamen· • Credo, .- ti. dicevi, - eh~ dOJ!O ,i mor– te smentito la definizione hobbesia1ta dei- bi<f-overrà 1! duro. Forse è !11tmmente. Il~ l'homo homi11i lupus. crUJtfanestnw eroico. Allora le tre virt~ « Ed ecco invece e/te proprio quella Teo(ogal\ ricU-vamperan1to. Avrenio 1~1wv1 stessa scienza che era diventata la loro test1mo111nuov, apostoli. Il Regno d1 Dio tt1lica religion.;, s'è in.caricata., con le indi: s1<lla terra si ,:o/f~rzerà, si dfl<ItBrà., sarà cibili efferatezze dei1'11lti111a g11erra, di da per t1ttto v1sib1le. E I~ TOl'l"I dell Ant1- renderla seMpre più, inoppug11abUe >. cristo (ferro e cemento m app:i.1·enza, m La prima parte del tuo Hbro l'hai in- sostanza gesso) cadra1rno addosso, sep- Ricordo sempre il giorno che ti rncon- •introito•· Settant'anni e non si potreb– trai in Via Larga. Era uscito da poco il be essere più giovani di cosi. mio /l'ra Diavolo. Ml venisti incontro, mi A! confronto se ci pensi, eri più vec– meltesli una mano sul braccio. mi ·dicesti chio quando a Siena facevi l'anarchico; d'averlo letto e che ti era piaciuto. E per eri più anziano quando a Firenze facevi il dimostrarmi perché e come ti era piaciu- sccia.Jista ateo: eri più stanco quando scri– to, non trovasti di meglio ohe raccontar- vevi l'Ora di BarabbCL. melo, non p~rò con le mie parole nè con Per noi i tuoi libri migliori, dove co• la mia Iantasla, ma con Ja tua. minciavi a ringiovanire, sono Tiz~i e Facemmo tutta la strada l'uno accan- fiamme, Polvere dell'esilio, P011sieri d'1111 to all'altro; tu narrandomi li mio libro, malpensante. E ora. coi tuoi Nuovi pon– to ascoHandolo come se fosse stato nuo- sieri avanzi verso una indeclinabile gio• vo per me. Lo traducevi In lingua e stile ventù. Sappiamo bene qual'è il segreto: • 1 - • • , 1 è quello che 1 santi attuano giorno per giu 1ott1ano, e, Dio mw! com era più be · giorno: I santi, che nascono allorché ces– io. Lo so, che non ti importa poi molto sano di vivere. essere un cittadino della repubblica lette• Settant'anni: gioventù consumata e ri• raria. Lo so che non hai fame di !ama letteraria. Eppure bisogna che li lasci di- dotta aJl'essenziale; vita a cui la morte non potrà nulla ritogliere. re, stasera che abbiamo rotto il ghiaccio Ma noi, che abbiamo ancora tanto bi- dehla nostra timidezza, come tu sia oggi e resterei domani uno dei più !orti sc-:lt- sogno di te? Ti vorremmo pregare; e Ri- tor! italiani. Questo piccolo nostro « alle- mani con noi~- Ti abbraccerei per farti luja > letterario non li darà. lo so, alla te- sentire il nostro affetto. se non ci fosse ancora quello scarto di età a dividerci. sta. Tu termini il libro dei tuoi 70 Anni Ma oggi. caro Giuliotti. sei tu ad esser con un altro « alleluja >. vent'anni fJiù giovane di me! e Sono lieto, - tll dici, - ebbro di gioia, PIERO BARGELLI I Il > LA ClVILTA' CATTOLICA > 6.930 > > > IL RAGGUAGLIO LIBRARIO > 3.330 > > > ClTTA' DI YITA > 3.330 l> > > HUl\IANITAS 5.130 I 111 P O R T A .N T E CHI PROCURERA' CINQUE ABBONA~IBNTI A..,,..NUI riceYerà In oma:;:gio • LA FIERA LETTERARIA > per un anno, I PRESIDI DELLE SCUOLE i'llEDIE E SUPERIORI che invieranno cinque abbonamenti fra gli studenti e le classi dell'Istituto, avranno gra– tuito il giornale 1ier la Bilioteca scolastica. SI prega vivamente di effettuare i pagamenti sul e.e. postale numero 1/31-!26 - Y1a di Porta Castello, 13 - Roma. ;

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