Fiera Letteraria - Anno X - n. 30 - 24 luglio 1955

Domenica 24 luglio 1955 '.A FIERA LETTERARI,> Pag. 5 ANDO'MANMANOSCOPRENDOIN SE STESSOUNAVENADI ~'ALLEGRETTO FURBESCO,, [ ~ WQ. C.1 ' 1r &.Va.""-,'f IJN ROHANZO J?OR'l'IJNATO ALLA SIJA 'l'ERZA REVISIONE DEL '49 * Lavoce di Dio . ' Soccorre alla felice resa del contenuto, una tessitura di stile metodica, abilissima: di un'abilità che, nata dalla natura e affinata dall'esercizio, partecipa della natura e della maniera * dl AT'l'IUO HOHIGLl,1NO DISCORSO 1941 SU "LA VEDO VA FiqRAV ANTI,, Il pr·ete di, Moretti Il passaggio del giovane, inesperto e implume pretino, nel sacerdote, gio– vane tuttora, ma già così solido, è soprattutto reale: non un sogno nostal• gico, non un'a~chitettura moralistica, bensì. una t·ealtà sostanziale di vita IUI Ul l,d \.:JIJ IU ar c;u DA "' "TASTJI:E.RA, ,,, ".ll950 Antonio Baldlnl e ?'!brino Moretti nel 1918 c(Crepuscolarei) ma div rtit dl Ai\1'1'01\110 IIALDli\11 E' que,ta una CUiie deliziou « Ta.• itlere • Che Bal.dfni pubblica ormai di rado ,u1 « corriere dello. Sera•· Ucci, nel gennaio del ·so, per &aiutare l'arrivo della nuova edizione delle poe. .sie otovanlU ,noretUonc, raccolte. acel. te, appena appena ritoccate dall'auto– re. RtcorcUamo che Il Oarghllo. verso fl 1940, ebbe a ,erti-ere: • A noi pare Innegabile elle in M.M. et /oue que.tto totale Jcntfmento ~et valori JonlCI, ,e aP71untoun'onda d.! poo1la muffcale, In cui f avverte un alcunchè c:faulentico ri.scatta in i,arte l'ardita delle più « abill » compo,i.tlont... Ed è notet10lc ~~je ~/I ·:ii:tv~ . {~j ;~ :::nfi 0 u"nutt mentali. Clb ,oprattutto, del re,,o dtt alla Jlgura di lui, In quanto poeta, un risalto non lndll/trente •· nuora•· Cont;nuamente la comm02:l0ne è rlntuuata da un partlcolare 6copertamente ma.llzloso. E: Oluseppe? Forse nOh ama quella parente che gll tratt!ene tanto la moglie: e anche lui un bel g.orno ,1 me,te in vla,– ilo per andarsela a riprendere. Donne Incinte nelle poesie dl Marino. La mamma e la sorella. più piccola del poeta. Due \Olte Ili. maoma. sorrideva dolcemente la mltt. pallida n1ammlne. e tace\'&. Era bellina cogl tutta sorr.r..,~nte: e tocCAll\ con 1e mani 1l suo \'Cnt.re tondo tondo... Con quella grazia legglera spunta nel \·er– ao l'Affl!ttl\·o .• bcll!na » detto della propria matnma! UI !tu.teno nacque mor,oJ. Cd~rn~~lr~~n~IR~~t~i ~ll~r!~a~l~e:~ ill una IJOrtllJna. Ma questa volt.a Il fan• clullo non si dlfende da un .senso d"lmba– razzo penoso, che egll trasferisce alla mam• ma. Ella ne a,e\'& trentM.ette, e ancora erl bellina: un volto chiaro, quul con poziette: (e quel e belllha » fa •là un po· meno ef. fetto della prima volta). Eri una donn11. incinta come tante. che a·tnoontran per via. 1n una chiesa, In un eiard.no pubbl.oo. .. Disgusto quaaJ, e dispetto, nel nano: • A· vrel iridato a m10 padN: Va vlal - Sei ata. to LU!». PBMo.no anni e anni. Fratello e sorella ao. no nel flore dell'età. Ii Poeta va a trovare la sorella. a Cei;ena. dO\'e è andata apoaa da poch, mesi ln caaa del suoceri. Mamma n05tra t'avrà rt• detto Che•.• E poJ st vede. ora Il vede, e come! Si. ,-ed.e cioè ch·e rima.sta ai:l.blto Lnclnta; e Mar.no mormora commoeso: E l'anno 6COrsoerl cosi bambina! Si Sir&va : è una femminuccia; a1tu ignuda le gAinbine « sul quadratino di gut– taperga ». Il fratello è aocor&0a saluta.re la Gaia puerpera (è Il tJ .t.ok > della poe6!a). la quale. al contrarlo del mfU'•to che e·e rima• sto male « ea-11 voleva li bel muchlo, )'ere– de, - per fame un altro Inutile te 1te&a0 »; ma però, che scomodo oornatlno. Il poetai), non sa nueondere la sua glubllanzn: ~lt~ei~e d~m6 1 ~ 8 ~1d1 :\~~~chi dietro la 6Chlena della levatrice ... Verecondo ardimento di quel letto « d'a, more», ricordato cosl In quel punto!

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