Fiera Letteraria - Anno X - n. 15 - 10 aprile 1955

Pag. 4 LA FIERA LETTERARIA Domenica 10 aprile '' ...ASCOLTAVATE IL CANTO DE[ COLOMBl SELVATICl - E Ml GUAROAVATE SENZA VEDERMI...,, ARDENTE PER UN MOTIVO ASSOLUTO * Hi~liettn c(cattolicm) perClaudel L"albero è il simbolo: radicato alla terra e teso al ciel?: un albero, mi pare, se:colarc, una eianta da immagine romantica,_ robustissima e gigante * di VALERIO VOLPlNl All'aanunelo della morte lnr pio, avrà avuto deUeprove lne– provvt,a di Claudel ho riletto Il qulvocablU. Muslcclo eppure a :ift 1 g 1~1in: 1 :!1~ :~~=·: r;~ e~~ U:~u:~~nimJ:: un poeta che ormai si era abl- per noi In realtà non fa che tuatt a conaldcrare lontano dal- voltarci le spalle sia pure pe1 ~•a1i!°'~:t:~~~~~pa'ifo~~c~ ;::: cfi;!fbe~e~: 1 1 ~•L~i!: gf!~lei ,.~;~v;,~in ~ra~~!f b~ ~~nst :r:e~b:f~~e~~r'i!~ clato Intorno ad un motivo u- di poter trovare certi elementi soluto, una persona poetica con- che parevano ratti apposta per elusa; ed ecco la morte a scu1>convalidare una stroncaturo in terci da questa abitudine. Per pieno. regolo. con l'accu.,a di me le parole di Rlvlére hanno •maniaco» e la deflnl.zlonedi avuto veramente non dirò Io. tor- • delirio neuropatico» al ten– za di creare una nuova convin• tro I); lasciamo stare la pole- ~~n:1= t~~~ r~l~~~~sW~~~ ;~ 1 ~!t1:J:; 1 ~~! 0 è~r; ~: 0 ;!!: dimenticate e di cui et si era ap- di chiasso letterario tnnt-o gra- ~~~~a~~:,~:nf~~~lf! h:~~~ ~:,O p:~ti:: 1 a'ì::~~~!~ ~~ t Paul Claudel alla finestra 0 .IN UN ISTANTE CHEDETT.I,. .. Due incontri decisivi Per la evocazione del suo mondo poetico, nel quale risuonano accenni di vaste e pro– fonde esperienze filosofiche e letterarie, ogni genere è valido: dramma, lirica, saggio ,u~'f~:~ ·. i:~~: :;i~ •• 1·t~~ di IIE~A'l'O HUC(;I ~-~;:, 1 .t:.r• • ,e ~,:.~r,,~m~ contrl. creatore egli steaso. E polchf Il primo, fu con Rimbaud. Questo ae.ntlmento filiale che tere la mia fede n6, a dire Il la metafora è cl'operazlone che In una famosa lettera. Indi· tega Claudel a Rimbaud, e che vero, toccarla». Nulla dalla 1101& eslstenu con• rizzala a Jacques Rlvl~re. Il non può non far pensare, per Nel primo Incontro. Claudel giunta e simultanea di due cose fo~!~:ur::~~n~Teb~~d ~es!~: ~~~~la. M~f:~ 6.ch: ~~ 1 ': ~a~~['.~ee~;e:?i c;:c~=~e:i :~~~!~ ·oo~~n~~~m:~~r: ~~~peZ~~·De.~re~•I~~~e~:ka; ~~in~à.P 1 :!:u~!n: 0 ~[~~"r: d~~~ 0 1nes~1 1 c::: ~{1::rc; ~::uf~n:'~~~reun!A~ ~~ :~ 0 n!t!!~,~~ 1 r 1 se~~t~eTr~! ~ 1 uai1 d~n'c:~~~~ =::~ l~ ~::i~ ~ 1 ::::iu~~ :, 1 ~1?!. ~ ~li ~~~,~~te.:;~d:'Wb~r:~ te mia. Ma Rimbaud ha avuto travaglio di Claudel particolar- come all'esperienza rimbaudla- divino. un'u.1one che definirò seminale mente sens.lblleal dramma api• na 11 t a1g1unta quella di Mal- TeJOalla ricerca di una aln• e pate ma e ch e ml fa µal• rituale di Rimbaud, In modo tanni, secondo Il quale l'uni• tesi lirica di natura e ap\rito, mente crede.re es.servi una ti· speciale a quella voce, talvol• verso t un teno da tra.sporsi d'anima e corpo, eall cala, u-:~n:.11!' 1 ~i~a"~e~~~~i ~~u: m~e~,~~8:~,c~e d!;r~~a7. !;~n:!~~~~ :1 eCC::U.~: ~~n:r:~~1~~e~:~r:,a m': ~:O~?e 1 % "::1f8881~e~!1 ~~t :" d1n t:ic~:i~n~ra ra~ft'r:; ~~el:\!!1!rii:i:~Tu~~ ~~:~.1i 1 au~t~ucf~~~ ~t~l: stai Il p~lo tuc:tcolo della e preludio di una converalone. cramento renerale che cl parla zlone di poeta che vede reden• Vogue contenente l'inlllo delle Il secondo incontro declllvo, di Dio, armonia etema, fonte ta dall'amore Infinito di Dio IUumlnatlon,. E un'illumlna• di 1ran lun1a più Importante d"ogni potenza, d'ogni bontà e la miseria Infinita deall uornJ– slone, tu veramente per me. del primo. IU con Dio. d'ogni beltà•· nl. Per la evocazione del 1t10 ~sc~~:J~a~rreTiin~~ ~Yeto::!c;; t.«! J~ :i 1 :~~cr.i:n~ en~~~'t:e~eit~'c::A/::tJf;:::::. ~~"od~:~1 ~e.1a~u: 1 ~:r~: e degli altri Moloch del DI· mlnante tutta la mia vita. In ttca, dove ragglun~rà Il gra- de esperienze filosofiche lette– clannovestmo Secolo, da quel un Istante Il mio cuore fu tòo- do ma.ulmo, ed ha ao11loma- rarte e mondane, ogni e gene– ca«:ere, da quell'orenda mecca• co, e credetti. Credetti, con una to a lungo all'estero, torna In re» è valido: dramma, Urica! nica governata da leggi tntles- tal forza d'adesione, con un patria ma presto ne riparte ac- saggio, ed ovunque e sempre s sibili e 1 per colmo d'orrore, co- tal sollevamento di tutto Il mio cingendosi a di.schiudere Il ml• Impr ime 1 1 slg1llo lncontondl• A~;:~! 1:dr1!~ri~ 11 ~e.C ·;!: :re~~~f~~ ~~ ~nn: 1 razl 0 :~: ;:~ ~jl~~a v:~ rt~P~:l1qr::e~ncte ~~ r.tf~ 11 • a~ri ~~~-~~ur~ prannaturale. Ll Il genio si m1> za da non lasciar luogo ad al• dal titolo si potrebbe rlte- maglnl sontuose, talvolta di IU· strava sotto la sua forma più cuna specie di dubbio, che, 16- nere un trattato di estetica, ed sto barocco, talvolta cos\ reali, sublime e più pura, come una 1Ultò, tutti I libri, tutti I ragto- è Invece t'eapoalzlone di una stlche da lasciar sconcertati ... ~g~raJl~~edareJ'~~ee~te venuta r:'!'~~~~a t~~~ ~;~:W:~~n::;~ g:~n:al ~!~~is~aèh~a 11 q~~ In ~~h ~~I;! 1 ~;~::trobl~d~j: avuto significato nella lettera• zlone cioè alla capacità di In• ~~e~;~ 1 \r:~t3:t~: ~rncteerem'6'l~ :::l~· :3:pc1r~:n~i:-------------------------------------------------------- !::C:fll~~J:::tf~1a(:i ~:~ ~ri: ~~~~toso~e~ rw1e6ìii:.t,·mo·u· ,·an.,.,e per •• , Poeta ~no~e 0 ! 1 T!t 1 rlò!:s~i 1 ~r1:rf.:: come, torse più che Il teatro, riaultano evidenti I preJI, cosi pi~ manifesti al fanno I difetti della Urica claude.llana propria• mente detta; la quale, per la Ili& torbida sovrabbondansa, l la ne1ulone del sintetismo di Rimbaud e del laconlamo di Mallarme. ~o"~~.'.!:lfo',~t,t~~Y ;;u.~.•r; .~~ •• ~:.::.:!i~-::.':'.~•:.:::. ·• · ~ • I/E) . - ~~:~\· ~:::~i~l~~o ~:~~~i~ ~~na a~t!u!:1~~~ ~i~!e ~;~ tutto quanto era poulblle su un Claudel non ha voluto per nlen• Lad e contemporaneo: da Madaule a te co~"lderare - ma d'altro estrad·1"hop·1u,, Du Bos a Thlbaudet.a Duhamel canto amo a che punto il poeta al nostro Bo>; ma credo che sia ha diritto d1 .rl!1utarsi, di pre,. ~!:;'~ro !~~r~e:t1 1 d~:~~i8~ I! :~~ J ~o ~f:.toes.'!;~ a~~ mento Insieme al rlconosclme.n•l'orgoglio, la nostra inconsape– to del grandioso dl5efm0che ha vole resistenza di fronte ad una avuto la sua J)OeSIR. E !orse nel voce tanto dura abbia potuto futuro si dirà che la colpa è sta• portare un'ombra nel giudizio ta nostra a non averlo voluto che al compie In ogni lettura nella sua totalltà, a non avergli ma anche In questo c'è una ra- ::~t~r ,~:~io 11':. j"~f~~.-~~~~: f~o~en ~rise, n: 0 .va Imputata ra eccezionale ed un Impegno Eppure chi si sentirebbe di ~~~e~! 1 en!Ì:'~1~~0C:tuf.: ~~oa~~ de~~i :~u~o ';!:i stesse parole di Rlvl6re cl sem• mal lgnorure In un targo esa• breranno un llmmonlmento lna- me delle proprie letture e del :'~t~~~?t.m~:::~ ~'!i 11 ,~r~~~~ r~fgr:.;n;iit\~. q~::~io 1;:'a:: • Claudel è terribile e crudele; puto magari precisare nel con- al ri~rt:Ud!ì 0 !uC:Dl!:s!~i;: l::::. ~~r~ d1e~ae~:~~:;h: Jve::. ~ da noi... esl1e la noatra ani• prlo per quella au3. J)Of1zfone ma, per Offrirla a Dio•· Forse staccata eppur atlllaticamente aono parole cariche di tnconsa• avvertita. pevole adesione alla oertnza re- un poeta cattolico è scom– ll~osa.e aono la definizione ml• parso; e sulla qualUlcuione ti ~~ 11 d1 t!'ri!"n':tu~~~c: ~:~;~ t::eer:: ~ rr!rid:~~~ =~~l~~\ri:~. ecc:: ~~~:! :'~1:~~01!rm:~!le seno:it1!u~: I.Ione;comeun crociato che con stare alla dichiarazione nel altrettanta convinzione mozza termini della Ortodossia Non ~s;:i:- 1 ~~~~·e~~• fn~~~sl~ :11':°~~:i~:"tt!~~ ~~i j~ 0 ~t ~~~ ~:~:~lliit~~~~~a ted~ sure nella su~ Ubertà, nella 1t1a ché la nostra tede, anche to~e 1t e5Sa legge. allora cl vien ~~:,~ec:::r:r~:u?:t~S1~~ ~:rt: :fn~~n~ns~la:ch~~~~ /;::j ~I - .~J!r1~t~u: ~~?rt:!f~1:nt~ ~il~nr~~,:~~t~re ~~- o~~: ~ ~f 1 ~~!~~n!1:~h;e~~'t:il ~::~\0~! 1 : e~~: = èt:~~ mondo, ha perduto Il mondo e da_ CONlderareun rapporto fra ruadagnato Dio In tutto II suo noi e lui anche m un momen• :srn~u~:~ ~ -n1~arrri:~ ~::a~~u~~~:~.t/:,~:: ~~fartr;:_senza trascendentale può ~~~n~a. Che alle ragioni della O credo entltr des chose, vi.ti• VALERIO VOLPINI ble, et inul1lble1 - fe VOUI ac – cepte avtc un coeurcatthollque. Anche Il poeta ha le sue rn• ~o~l1~r~1rn: 1 :;,~ ::fe~~~ di CAHLO 110 QutJto frammento· t tolto dal Diario aperto e chiuso di Carlo Bo. pubblicato In SDO esemplari nelle .. Edl:lonl di Uomo". Milano 19'S. E' alla data lZ not·cmbrc 1936, t rt,ulta dettato dopo /e pagine dtlla r-.·fedltazJone su CJaudel. ,erma per •·Letteratura·· f 1936) e rlpubblfca• ta negli Studi di letteratura francese (Morcelllana, 1940} e ne• gli Studi per una letteratura (lvi, 1946). Plnlto Il snggloche avevo promesso- torse un po' leggennente - a S. su Claudel. Cre– devo che ~arei !lna\ment.e rlusclt,) a par. lame distesiunent.e. i.en11aspezzare a ogni frMe Il OOl'ao del mlo movimtnt-0. E Jnvece aono stato 11uocato da quesla lmpoMlbllllà per me verso di lui. Ad OJml m..xlo ml consola avere oomln~ clato a dire qua! eou., a fl)IC,Jannl senno quella tana morta. que.l l'angolo cbe da anni flutAvo a,•rebbe finito per ~anni. Ma 110pratuttolo sono e aordo » a Claudel: ~ che hK ragione. mf\ non. pOMO fare altro. D evo airappare a Ct:bk la parola: e Je ne & a.li p lll!I. e rtnfACCJAll(ll!IA Le uniche volte che e scnto » Cl11Udel è proprio quando t meno Claudel: nel f;UOI abbandoni che non so perche ml piace chia– mare • choplnlanl ». Barrès. Chopin, Claudel: al. Claudel è la 1rande destra <nel senso più gplrltuale> di Chopin. CARLO BO * La fede monolitica di GIOHGIO CAPHO:\"I Non vorrei aver l'arfa , con qu edc scarse righe .di sputare una , cnten.ia - tant~ meno una condanna - contro Claudel. Ml llmlto a ,ottollnearc ch·egli 6 unitd df mi• ,ura troppo gro.,aaper mc (e per molti al· trl co,rn: mc, sprovt•cdutl utenti dtll'csl– ,tenza e della letteratura. incapaci di re• golorc f giri del contatore e di preveder la bolltttaJ, e che apunto e 101tanto per que• sto lo ~llro o denlrlo un gra11dcpoeta. no· nostantc rammlrazi'one Imposta dalla mole. ~,::::f~a:,::~lt:he d~l,'l~ n~~ag'i•~i,~ ~~~~ l ,;:~ re. e lnJOmma quella confldcn.ia che forse nasce unloamcnte fn noi da un margine di incertezu - df debolezze. di dubbi - che Ctaudel non mo.ttra, al no.,trl ponirl occhi. di ponetlere. Il 1110 fne,orabl/e finale di.,preuo per Gl- g~i,J: t:e,sleOm~}~·uC::~te:,:;ra ~ Yt~a:tt:oal~r:fc~ rCntamente por au blen. non ,e nt dubita: r1:cae~~~ro~mf1ate11:[:~ladl •~~:~a,r~~mrr; ,orr/dentemtnte Ironica, e tanto p u prout– ma, del nostro Manzoni). da parte m 1 a e mc lo ,ono legato al dito». e non dart:ero per un·fnclintnfone, che ml manca. t.erso le gf. diane lfbertd o lfcenu, ma proprio per la domanda troppo netta ch'euo pone: Quai de1 due, tenuto conto dell'e,fsto. o megllo :::~ia~~c;:~~ ~~~~"!;W. ~~ ~~t~:!:~ va la sua mallda) fa la figura del JarlKo1 E ancora: Fino a che punto. l'uomo dai ,acri Jurorl, non ti ritira al momento d'ap• ::~::o 1 ~/~~r:. 11 :rrc:::i:iao sr .. ~~~ ~~'!r. cela ,puntata»? fe::':t~ l?an:'cte:z' i i:,c~n~d:'m"!~ilg~a~~~~ nolltlca, (aggreul:lftl compre,aJ per am– mettere una tait crepo. Cosi come lo I!! an. che per ruscltarc ,impatta, pur u la man• canza di tal corrtntt, si capf1ce. puO avere ~~tt'::uor: g.i;:{!::;fo~• !en'it~:~~~oln~v~~!~1t. mento c11ecomunque lmpedl,u alla noacra persona la conftdenta piena nella sua ,,a– rola (Una parola che sappiamo gld dot:e vuote andare a finire•, re,tando tuttaula chiaro ch.'t la Parola d·un Poeta. con tanto df malscuOle a render vlllblle onehe tipo• graficamente la .sproportlont - per noi - della mfaura. Ma foru potrebbe Hchc nucae t~ :,rt~~h:1:,i~:e~• m: :! :':eta lehe ~ di cono.,ce11za.o addirittura. cla~"a• mente. di co•na.teentaJ del suo mirabile ma non amabile engagrmt:nt (o fngabblomento, come traduoeramo da pfceolfJ, dote lo ,tu· pefacente uccello, t vtro. coiuerra la ,ua superbia e preJ$0Cht fllfrrutota Uber(d di canto.•ma ,empre con un fMPfl'tlO. nella no. ~;:,,:::r~. c~~r::n~~,~~ 1 :~rru,a ::rftn~tia l bertd di dannarsi o. tneNo ufatjcarnente, lascfandogU df continuo Il ,cw petto - t an– topiu nei momenti d' maggior dolce.ua del canto - che 11 tratti di • ,oat:e llcor ». So– spetto che ba.!ta a ,taccor d' botto. manco i:~~rl!On 1ec'edlr~:~ ~jb~Ì':,et!~f~'°';,l:.u11f! ma volt4. GIORGIO CAPRONI * Lagloriaèstanchezza? di llA.FFAF.l,E CAKRlt:RI Questo signore che ml sta di fronte con la bombetta sugli occhi e Il bicchierino di• mentlcat.o nelrampla mano. è ClaudeJ. La glorifL è atancheu.a e vecchiaia? N~U:ll1~bi;:r1~u ~rl.:~e ~~r' ~!~t trona per un CO?J>O come li suo. MMlllccto, lento. chlwo come un oraano nel gtomo delle Ceneri. Sut !rontespltio del libro che ml donò - Il primo wmme di Po,itforu et Pro– prO!itfcms - ste scritto: MIIM, quattro mar– zo quarantuette. Era ,•enuto per A.SSlste.re a una prova 11:e– nerale alla Scala. 011 Invitati erano più dtl solito. ctaudel ave\'&la 11ttM& arta stanca a ~::~~T,:~~t,f:ftla~~~1~!:t:u~nrr~~~ Non s·era tolto Il cappotlo neanche a tt&· tro. Il melon nero nero lngrlgtt.o dalla pol– vere gli tagliava la fronte come un cuco di penitenza. Sembra,•a un personaggio dJ 15a– \·lnlo: un antico \'tcchlo rltagl111toIn una poltrona. Ml andavo ripetendo: la aloria è stanchezza e vecchiaia? e/~:!.~ 3,ai~ii'e'=nd!!:":fb·c~e'Tt: ceva. Un terribile sonnanbulo prl,•o di oon– t\denu In mezzo a sente che non lo rt• eon06Ce,·a lD.ten.mente.Chiuso ln troppi pan· el->ttl.lelal'J)e. lane. botton.l. Con le orttchle tappate d·ovatta, 111 occhi dietro &Il occhlalJ. ~~~~t~~ 'rl:'ntl~~°!' ~1'~~a1:v:~; del cinque mano, invemo '41. llAFFAE.LECARRIERI .. Nonboamato Claudel di PIER PA.OLit PASOLINI Credo che Vlgorelll chltlUndo al iuol aml- r!n!'i:..:,u::tr":ta ~';;,~'~ ;:'u"cit!~~tl~ ma foru IOlo una tutfmonranza dttl pro-, =~: =t~ c:"J."~e:;:rac~ 1:::..~: Gllo •l'Uro• U QIIGdro d«lo no fort...a: u _qlUldto ,- dt.ilto letteraria. fn caal .,. fftldtdo crlffoo ,o.a Implicito. Quanto a me, det'O dire che quello con Claudel "°" c ,t oto un Incontro: e, per circo,tan,fare Il • ca.so• def ,uof dati ,ia pure mfnfml ma lfgnf/ icatltf. dirò che J"ho letto al Jln e di dOCllmtntarml. nel "4I. preparando uno 1NU1l0 n.l e motivo rslfgfoso • della poe,fa ungarettlana. Bene o malt, cono,ceoo gU altri cattolici francul: PeguJJ gfd da tempo. e proprio In qiul giorni con JorUulma ,fm• patta, Berna110, e Marltain. E devo aggiun– gere, per completare la schema autoblogra• f,co, che. durante la guerra. In una .tpede di umo nella campagna /rfulano. uno dei ;:.~~od!~af1 tre. ~~~ri~Z: W~a::-ar~o!:bh~ ornato Claudel. E sarebbe auurdo. qui, ten– tar di moth:arne e dOCll:mtntarne le ro- ~~•~~ci!:.11~~1g~elo u~~tf:, / ,~~~~c'::,.i~~ ,u df lui. Cl6 cht mi df.splacet:a fn lui In quel momento (ma non 6 dttto cht ade1,o non ~~~~~~~~a:?'o!tnefo~eJ d ~ra,u~ap!',!1{:;,':to,de~: aprlorfnno maufocto, fn cui ,nl parcm che non .ri potes,ero piU riconoscere I ,egnl di ~;,r:Z~:r:naò 1!r~ r~~=:g"~ ct~r n! 1 nJ:: rlvava. ,cntlvo cl~ I• ~vcntlo • era accer,lt• dal S)Otta come un •dettato», e qu ndl mancava in lui, con la ,o!JerenUJ. dell'in• centlone, /'umlltd: cori.e del re.1to mancava Ja pfetd: nella sua vtoltn.ta ml,tlca tJ nella Bua conce.rione poli tica e m orale di fondo. Na la mia, ripeto, e una un,atlone. e lo ripeto perchi non t :orrcf, In que.,ta pfecolll lnchlutam:r.portare C011fu.sfonc. an,fcht, In qualche o, uplr~ ~Acgime~SOUNl .. Claudelil mag'1ifico di PRIMO :HAZZOLA.lll l'unloa che E(JII aopporUe volenUerl accetti) un irt.nde crtatlano. A&,.a1 dJ f~uente anche nel cristiano ;l,~u::\r~i::T~~: r.aa :,~:,"1~ ~ ; o lo c:opre. Per luJ ho sempre avuto molta amm1.re- 1Jone: non aono mal riuscito a volergli bene. li cuore - almeno Il ml,> - anche nel campo delle lettere. va a chi me lo sa pren– del'fle ml alut.a a portarlo per quelle strade che da aoli non a.I possono camminare o a.I camminano a rauca. A Paul Claudel non raceva dlfett.> Il cuore; ma la letteratura. gllelo ha distratto e una certa teologia Indurito 0061, che pro– prio a lui, Il convertito, toccO la m&lausu· rata sorte di non saper più capire I e lont.a• nl », al quali, Invece di porgere carltatevoJ. mente la mano, elargisce: opulenti sermoni dall'alto del suo senJo di e benarrivato». Da e L·annunclo a Maria• alla • Corri• spondenza » con Oide, lo scrittore non deca– de, 1·1nvoh•e Il crl1tlMo, che abbaia contro Ja • pecora perduta» Invece di prendersela amorevolmente In cono. Bolluet l'avrebbe rtconoectuh:>dei auol: non Nntlan. mollo meno PUC&I, per fet• fUIDl • ,re ..,c,U fa Dli d&r1ll una famt~ llll•• Per6 - Ila detto 11d alta voce - Paul ciaudeJ ha tenuto bene Il suo pmw. al• l'Acoademla • ln Chiesa: e se la sua tu una vocaatone d1 ma,nlfieenza. volentieri a:U ri· conOI CO ehe ha saputo distenderne CO!l do• vlt.la sulla letteratura come sulla Chlesa di Pr-.nc la, che nutre una particolare predJ· tnh,ne per questo cene re di t estimonianze, pluttol to mont.a,ne che r.tr.de, o. per essere er.at.tl, rrandl montarne senza &traci.e. PRIMO MA.ZZOLARI . . Lasua strapotenza di ATTILIO Bl!RTOLUCCI E' dluntato un luogo comune, e d' quelli • chic», per dlrl• con Flaubert. parlar male di Claudel. In oocMlonedtlla morte del poe– ta tutto Il gfornall,mo. plU o m.!na qua/1- }lcato, cui quotidiani • rotocalchi hanno :r:::r1!° ,!~ 1=~~ 0 e, tl!.1!'':fla~m~!~g d' colpa. Pf!r la poe.rla. -E' mrro, era antipatico: non cf oofcva molto per acçorger,enc. Ma aveva scritto l'Annonce. l'Ota,re. le grandi odi t tanto al• f~!·te ~~1fr1!~ac:',o~;t~:t:o,q:~~~ :{~: aono cancellare dalla ,torta della poe1la. J facili llquldatort d·oggt n"11 lo hanno letto, • •• pure lo avusero letto.M ,,:nt:a n:4 :r,,C:itJ,m':e.f"';~,1. fr:e·,:;~, ~i Cloudel t ,tota commovente e quaal pau• roaa. Chi ,o,tHuiro qut1t1 uWml mae.slrl che ,e nt t'Gnno7 Intendo mautrl non nel HPllO romantico. ,na romanico. di co.s!rut• tort d.l cattedrali. caplma.ttrf supre,nf. Cl avviamo ver,o temri eh• chi ,a ,e ne avran- n:rl'~~r:1 f:!~' e 1 n:"iartn,:!o~tt~1!o ~~ Yentl,rl. r que,tO ci laacfa anche p U Incer– ti e ,marrW. A'M'ILIO BERTOLUCCI Quanto all'c oscurità». speaao Imputata a Claudel, converrà, come per Mallannt e RlmbaUd, fare lnnan&i tutto una dlstln, &Ione, cui 111 accusatori non rl• flettono: dlatlnruere, cioè, la oscurità dalla •difficoltà• e 3f/:tf! ~!W:~r~: ~h:rin'!!~ ': chiaramente esprimerai, la se– conda una delleenza del lettore ~0JU!{i~1ri:1~~e~tedr~~r:: Nel caso In esame, aenaa eel- ~~~l°n1!:~n:c;J•~:• dlrilc1fi'! s'Intende, per altro, chè le dl!· flcoltà Incontrate dal lettore co- ~~t~e d~el~~t:m~~IC::o d:! carat~re del tutto diverso da quelle In cui e111s'Imbatte 1e1• ~r:d:r:i:~~~dhO'f :•:= tato In altre occulont. Claudel t un autore dlfflel. ~,:~~~ :"!~:;.,~;~~ :o~~~.e~~: d=: perch6 è un poeta lnlerito nel cosmo, e, come tale, deY9 rl• nettere l'Immagine In un'opera che dovrà essere anch'eua to– tale, untnrsale, cosmlca; una opera m cui dlrattl entrano • cielo e terra, tutta la storia, tutte le umane attività, tutta la vita e perciò tutte le umane conoscenze: un sapere, dunque, enciclopedico, che solo al aent è dato alntetlmre e di fronte al quale Il comune mo,tale In– dietreggia smarrito e lnconH• pevole. E' un autore difficile, Infine, perché la f•ntuta del simbolista Caludel opera per simboli, vale a dire mediante Immagini dietro le quali al ce– lano pure essenze. e tb~~~aal=ta~1trc':t1~ Paul Claudel alano toCo cat/o dh·erse da quelle di St. John Perse. studiando l'Uno non al ~Ìi~al[~~ ~rc~~fn ::,.~i':~~ di un elemento formale #o loro comune. Ambedue auton non 01eur1 ma dlfllclll, ambedue chiedono ::S~;'noaag:,'j! 1g~c1:i:t~~:1~ s.e e fastose lnvenatoni. ambe– due abbondano li verso re1ol&• re per &donare Il veraetto cc> me U metro più cas-ce di •~ bracciare, In ~gant..:sthl resplrt. Il totale della realtà. Una ancora p1u curioaa coin• cldenu, nel campo della vita pratica ambedue aono stati am• ba.aclatoridi f'rancla, uni ono– randola col loro Illustre nome. RENATO MUCCI su quello della letteratura; quel lontano 1886 Canoi sembra ad• dirittura staccato dalla nostra età!) è stato un dramma totale: • Je sortals enfln de ce monde hldeux de Taine, de Renan, et de autres Moloch du xrx 116- cle ». conressa tn una sua lette– ra parlando della lettura delle /lluminotlon, che furono Ilseme <• Rimbaud seul a eu une actlon che je appellerai aemJnale») della sua stessa conversione, di una folgora&lonescopertamtnte mistica, resa dalla Orazia e cui• minata nella notte dl Natale: e C'est ,·rat Dle existe, il est lt.. C'est quelqu'un c'est un Mre auu.ì ptirsonnel que mo! - Il m'alme, Il m'appelle ». Cattoll• ca anche la prova che scopre della prt5enza dlvlm,: la gfofa, - e les gens qui crolent aont hereux » - una maniera com• pleta di certeua e d'eapamlone naturale, di comprensione fisl·l----------------------------------------------------~---------------------- rii;i] NUOVE SONO LECOSE V RE, GIOVANI SONO LECOSE E'l 1 EBNE en or pour la meue au ~olell (continua da pog. l) Nè poetica nè metrica, tut· Jahler poteva condurre a CU·l'IOC61a. a!frangc Il più lntre• savio. La pazza di casa. è In ato raga.:::o e ha capito chi Ho lasciato da ultimo Il dei fiqli df Dio ,arann o at• levant; - Mal, vo," m ave:: ---- tavla, spiegano 11 nuovo di rlose scoperte. essendo tuttl pldo lettore In calce alla prl• lui, e a freddo. la fantasia, era, - Ha g~ardato ~hn• çlaudel cattolico. Che un ta~ah a que,ta terra mi.ft, - plantt ou plus tpal, de la ter• zlon1 del poeta vanno, come Claudel Che egli sia poeia e due patltl di stile e dl poc. ma pagina. Non al resiste al• la quale gli gioca le più pau• baud, ed iJ /ittita per lut or• Lasserre lo abbia detestato, rabilel - No,i. è vivere, ma re, - Comme lt s:f e 1 1 tenace spesso sucçe,cteal poeti auten. grande · 0 piccolo lasciamolo sia. come dt una mistica. Ct lo scoppio d'lmma.gln1 l"una rose rovine: lo fa persino a.p. mai - Nel Parr1a30 cont4ttn· non stupisce: c'era l'Irriti.• morire, e non di piallare la. cht~ n ":i"t 111 1 ~ct e: 1:~ C:,~ac~t;; tlcl. molto al di là della slcs· dire a chi et vér'rà appresso furono parole memorabili di dall'allra. come quel fuochi parlre sensual~. Eppure, se poro.neo: e .della bottega do• z001onehdi qu~lla I lntelllgeflj croce ma ,allrt>i ., 0 pra, , da– se ciri que r" sa ftlosofta. s~mbrano a tan1a di qualche secolo. Non ci vo• Cec-chl e di Bor~ese (BorJ:e• anlfk:lall che eseon~ e nz• c'è un poela d ingenuità an• ve si faobraca - Qi,ei •onettf rg ese. c e tene a o· re ciò che abbiamo ridel14o/ deL~:l:::n::ur; 1i:.~~lo: radica- distanza dlvmazlonl. Il p<?Sl·gllono meno di due O tre se- se. Corriere della Sera, 17 z.ano In cielo l'uno dall'a\lro. che eccessiva, è lu!, Le sue che au~narto da soli co_me~a'ire come 1 aI! suo sa:v~t~f" _ Ld tt la gioia la libertd: 14 t1i!lla terra e teso al Icielo: un ~t!~~~it~~~o 1~,\';~ 1, ftd~~I~~: coli per co:acrare un ~tt g:~:b~ ~ 9 1!:to~~\· ~rà f/ dyn~~r:-~~la1~~!~~· ~~~~~ q~~re f3.~•::st:~t ~~:n-r;e ~: '~?,'l~~rt; r:uKfo~~ro: de~r:a~~rte.e dÌ gra:ia, la giovin'u:a ete~ ..... :1ani!° d~ 1~~r:.J1::° ~:anf1~: tlca vat.-ua, s'orrisero e sorrl· i•1~te~~f~t ~ r~-r~~ssi~1· allorà. e cl~. net 1912·1.J. Nel di espressione.' Nulla rlmanè no vl1Ja10. Le sue lettere, le nient~. t1dto •v«:atol e la Dio e dell'an~:r Clau 1de1 ha - Che vale U mondo, para– robwt1511lmu. ~ gtgante. un Dio dono dell'Arte poetica di Clau e Claud<-t non è dl loro gli 1918 venne la negazione di al suo posto. la bestemmia sue polemiche. I suol s&igl. sua 111000,te do""° cha ama, dett~ 1ads~1 8 ti e in 1 rruef" gofl.CJtoalla vita I • a eh• che è ad accoglierlo nel modo del; se non che a leggere la• 1 n n ahi e bassi Croce (Critl('(1, 20 maggio diventa una preghiera. una nascondono un elegiaco. SI - P11r di aequire que,to m: Ul s n a a ne e seco O ,crrue la vita. u ncm o eum-., indlc~to dal poeta, piuttosto lune ;,agtne del piil grandi a ~I co osco ~ 11 !orni 1915,. Più In qua. e a Flrcn• bugia la verJtà. E tuttavia appella a Rimbaud. ma ean• ga.::'!, che dice fra me.z:o cu scorso. non solt anto ora che do,catal - E percM tormen– quello dell'Antica Legge che ftslci di oggi. sulla cosmolo- :si°J:( se;:;!~ toe:;.1 ~I cer: 1.e. si ebbe un' a~gre-ulonc tutto questo caos è spiegato ta Verlaine. Il debole Verlat• :J>gn1e alle be•.r:m;iet ÌI ! 0 tÌnno mol~l. f~11 1~ 5A• t0 tarai, q11aKQ"o t coal ,emplfce :~~~: ~e~~~t~•~:rv~a,d~ 1 ~:~ :::o ~~i~~~ti~~~~a u~r t~ to, a comune.rlconosclment~ ~~~~~ll~~eri-~ro~t~se;~~- !~ ~inse°gnn'!/~~';1~ ~k~~~~t~ :m~1a~~~ 1~e~!e:~1C:l df::, 1 ~r~,7:t~~~~,/~uef1a"!,~ftll :fta ~~!fl~!. 0 ~ ~f se~s~·obbedirel reu:a rellgtou esiste nel rap- g coo· h e confessione. poeta singola restò voce isolata fra i cat• di pensare a un malato men• Il raga:~o troppo grande baata..... - D1,nque celebrklmo superfk:iale. lemporale, poli- fOeuvrt1• choial•, pp. 60-61) porto del poeta con Dio non na ~n s!.~~re a bra:, 1 :: 0 : rlsslmo. 1ollcl: dal libro di Casnatl tale. come lnnar.1.t 8 un Lau• U rugcu:o ..mal ridotto a uo'. timi a ""° t1oce Verlaine, Ileo, ma nel senso della tra• Contro una lmm&gfne, di– dichiarata altrove ed è anzi la a ri~ma 5 a sej . di Clau: III. A questo punto bisogne• (Francesco Casnatl, Paul tréamon1. ma si dubita plut• mo, pieno di aegreti e pieno ora che ci dicoNo che è mor• dl,done secolare, nel senso ctamo pure fangosa e 1nre- 1eareta !orza della sua stessa d 1 1 e Slrampa ene rebbe fare un cenno della cri• Claudcl e i s1toi drcrnuni, Co- 1os1o della buona fede del di minacce, - Il 1;a!7aboNdo tot - Era la 11olac<na che del sentimento umano J::ù nerosa, di un Claudtl quale ~~~a ~~~a:..:p~l:1~ 11 a~~~ \ .. parte la tlca, anche lt ~~ f;a;;;r i:.~ <;:nu~!\ed~~ r1En,;1~ 19 •1:a 1 ~r~. dj bl:,~i~i, ~tfci ~c:;1 ~r~ri~~lg~;: rcf, l~i,r.i:::.s~ ~!e ;:ci: 1 ~: ~: 1 ;t%~r:.: .. ~ ~":l ~ii! ~~~~ts~~ce;~tn"a~eelo:er• un vichiano • b;Ktlone > d~I- MI p:ne sia inutile ricordare versetto clau~lano cera ln bra necessario nè opporluno. Brescia, 19471, è tutta un'at• fatta la parte all'eccesso, lt1O!J O a 1uo90 , - Prima chtt uomo t partUo: ha,raoom"• Che tmportat la JXJpe è le origini, st a I lmm&,clne di ancora II motivo che ogni !et,.eHetto una 1rovata gf'OS6a,Pluuosto è curioso ricordare tenzlone affeltuosa. ed elo- all'orgasmo, al rombo, alla abbici trova.to la9giii il allo to il bottello che l ha tbar• buona, m~ la guerr_a es tro• Questo francese al cento per tore 11vrà potuto sentire In tut,. non tanto orlglnaie, non tan• come In llalla sia stato senti· glatlva da parte del cattolici vlolen1,a verbale, resta scm• inferno, il pi1 ì de/lnitico che calo - 8 che l'attendeva in uer~ muniti. :- O fietro! e<:· cento, che sa BCrlvere con la tt I vari aspetti e ml pare più to fecondissima In mano a to Claudel. Sembra che D An· Italiani. Silvio D'Amico. nel pre un gr05S0 conto da pa- ai 1,oua ctvcre "" qu~•ta ter: que~ 1,oato nero, mct no, non co il t~mpo in cui d~~ne e mags;:1ore serenità una pait• giusto notare la molteplicità CJ.audel. quanto perfet1amen• nun1lo lo con08Cesse a tondo rv volume della sua Storia J:a..re a Claudel. Quando con• ra, - Il ,olei~ fo._ceta.a l!'.' abbiamo notato ni,lla, -1:(itl• neona!t la sapra"!1o pm {u"• na mall;,Josa d'Intelligenza e della reatlone che possiamo te valevole per fornire a ccr• c. se le dlffcren1,e son tutta• del Te«tro. ha raccolto f.lut• sente a ess-cre meno ener,R'.U· JHJr .,empre e U .!1len:10 p,u la. fuorché lct deto11a.i1one~" dei. dotti e de, vecclul. - potentissima di 1tenlo. Le :,~core a,i:u~~ga~I~~~ ~i'!~~~~: :~~ u;e~u:~ 0 ri~r;in~e~~~l~ ~~l;ie nd ~·o~e~~rflt~fs~1~: ws 1:a:t~~i~ ~i'~T tac~~ ;;1rl~0 t~i~r 11 sf:~rr~~ ~ i't: 1 e~ie - ,:;~,~~ ~a:~~~~ 11t 1 ! ìf'~,g~~~:ei~:a" 1 tf:~ u~f:·c~~11t:t: 0 Ei.,:ga~~;::; prose minori del poeta sono e dispettose. Anche quando si a quello che ha fatto di U:'1- Orgiastico runo e l'altro. e Roma. tempa addietro. dove- di lui, più ro~1o e plù del!• tra que.!ti orribili uomini di potente nella scltlrrnm, - lei faccia della Ohaeaa è OB~II-• tra le più bolle e piane, let• accettano 1 motivi tntrOduttlvl Jéry un •mantenitore>. que- !atti apposia per dnre sul va essere ma non fu un cato. lettere 6 nei cafflJ, - Non Ni,lllt, /1,orché c~me 1m~ vo- rat~ e verchl' e.!aa cammina ture francesi. e Non. c è - nlla poesia. anehe quando al è sto versct1o claudelllano si é nervi alla ,R:enle,. per bene>. trionfo: fu un passaggio. * aiicndo altro da rivelare ,e ce di donna o dt, bmnbtno o ooetllando •tilla Bila atradn e,:11 ha scritto (PoBUwns et nella sua stessa Fede re st11 s 1enr trovato per l'appunto tra le Nel sistemi\ planPtarlo d'an• Che II Claudel sia un poc- F'orse Il \>lù vero Claudel 110nche ha ritrovato l'Eter• di. angelo che chia nwvu Ver- nell'abbandono di tutti gli ,,ro,,osftioPls. Il, 16) - per le ~e ~~o compie~ :~!~ 1 ~~ "ci mani del giovani reduci di nunzlano non uppnrlrono I ta. l'è anche tropJ>O.Toglie non è quel o ciclopico, m&• ,1iM, - Nop avendo alt~o da lmne, nttlla n~b.bi(i. _ uomhti. - E io ho voluto di cose e per le poesie che una ch~ama~a ~a gioia e po 1 ce guerra>. E non cito altro. primi ritle"sl claudellanl !ìCO- Il re::,{)lro.Come Eschilo, CO·stodontleo, dell'cpoc& 9iuater• rivelare B6 non che noi non fOeuvreB choma, PPi 17 2-,8) ni,ovo serrarmi contro la maniera sola d'essere nuove, la sottrae prega e résta solo dalla famosa Hiatoire de la pertl In llalla, bcnsl nel me Shakespeare. si dirà; e narln, ma quello dell ldllllo 8iamo al !nondo! - Un uomo F'orse In pagine d questa tomba uuota mettere le mie è d'essere ,•ere· e una sola si p~tra'davantl 8 Lui e rru: litttrature froncai&a de 1789 gruppo della Voce, e per me• si dica pure, ma Eschilo si e della 1enere1.1,a.quello di !Ol(! tra i! n110 e fl f107!0 e natura 1s1 dse 1 nct~ Hd~l110 del- mani nel fo;o della croce maniera d'esse~e giovani à 511 coloro che non ripetono 11 à no• 1our1 di Albe-rt Thlbau· rllo d'un protestanle (dlcla• lc2ge Shakespeare si legge, Ieri. Ha una fantula pazza , bll'ch1en e tutti que11tt OC·la J>oe6 a au e , t pro• . ····· , • suo gesto Cni ha letto la cor• det (Parls, Stock, 1936; pp. mo cosl). no sempre pensato Claudet no. Come un mac• ma un cuore savio. Ma2arl chi.ali e quelle barbe •porche prlo dalla sua dolcezza al - For~e che U fine de~la vi'. d essere e1ernl >. rlspondenia con Olde, ad eae.m·554·555). che uno studio su Claudei e chinarlo ingente e ur&:entedi ne ha poco, di cuore: ma l'ha - Uno solo ha guardato qi,e- Indovina la sua tona. ta j t.nverel forse che I piedi GIUSEPPE OE LUCA. iblioteca Gino Biar

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