Fiera Letteraria - Anno IX - n. 39 - 26 settembre 1954

Domenica :o Scti.embre 1954 UNCONVEGNO DELCINEMAA VARESE :f'. La crisi del neorealismo Si t di&cuuo recentc– nu:nte - al Feitival Cfne– matograjlco Interna::fona/e d.f Vareie (I) - iu un tema che certamente oltrcpaua l limiti ite ui d el conveono. cioè tu/la crl.ri del neorea– lismo e iul la P oUibflitd dl un approfondimento del– l'arte clnematograjlca: te– ma aual complt.1 $0. Polcht Impone un 'anall.tt ab orlai– ne dcolf e lement i stessi di quest'arte. coniiderata nel– la pr0$J>Cttfra oencrale del problemi della nostra CJ>O– ca. "?On sOlo come /atto di tecnica. ma altrul come l'eiprcisione contempora– nea di certe realtà nel n1c- d't.1fmo tempo storiche, .to- Gabrlcl l'tl:lrcel • cfa/f, estetiche e spirituali. SI t ddto che il cinematografo t oggi quello che era nel mcdfoeoo la cattedrale. lA: mane trot1ano, nel ~– tcsfmo ,ccOlo, al cinematografo, quello che una volta trouaoono netlc grandi chiese; alla rouescia, però! Nel– l'epoca. per eccellenza della fede, l'uomo confondeva dl– vcrtffflento eoorione e pteghlera, colf sf • realu:ztloa, nella dlme,zlfone rellgioaa come un tutto indistinto. Come tanti /f.lOllO/l hanno gi4 os,en:ato, la nostra epoca è proprio il contrano; e tuttavia, bench~ noi viulamo nell'era tUI matcrlalbmo, t tn atto uno ,postamento molto curioso verso cert, valori del mondo mcdloeoote. Anche il /atto che noi stiamo riscoprendo ti valore lntrinieco dell'ami– verso mecUoellOle (v, Gllson. per e&cmpio), t iignljlcatiuo e dirci signlJlcatlvo in un doppio &enio. Le neceHitd col~ lettivlltlche delle ma,ue trovano fl loro 1/ogo nel Cinema~ tograJo, Ol>f! cercat10 soddfs/a:lonl a1&al più pro/onde di quanto cf 1embra; 1oddl&fazlonl che /orse 1orpauano la ,te Ha. a rte cfncmatogra/tca. Percl() ho l'lmpreuionc che la crl.ri del nt"oreali.tmo è di natura molto pfù comp/e.,sa: u sa t un aspetto del grande dramma del n0$tro tempo Una realtà con «n» dimensioni Oggi tiiuiam o in un'epoca in cui tutto è più 1lgnlJl– cativo; non a ca.so filoso/I e tecnici 1'lncontrano per df• ,eutere sull'art e cine matografica. Perdura nell'atmosfera un reale bbogno di rifposte concrete ad alcuni problemi che fl cinematografo Impone come arte e di tipo nuovo•: come /lolla, quindi, della .tclcma, e df quella tecnica che costituisce il motivo d'anooscla e la tragedia del noitro tempo. , SI e detto bcnlulmo: l'arte cinematografica t l'arte più oggct.Uvn df tutte, o.ula, tra tutte, la più e1terfore. Eua C proteia verto il mondo esterno, non come la pocila e la musica. che cl ,coprono la realt4 Interiore per mezzo del ritmo. ma allrauer10 precbe immagini vf.tive. Edste anche un·injluenza ftalcn del cinematografo sul nostro euere, come ha eOlcacemente dimostrato Cohen Scat, direttore dell'e: InstUut de Filmologie, pre.,so la Sorbona di Parigi: il no,tro organilmo t sottoposto al • bombar– damento, det raogl che le lmmaolnl, i colori e I suonf emanano dal complesro del /llm... Da quando Lumlère ha creato la fotografia in mm,lmcxto, rendendo possibile la rlccetruzlone della realt4 viva per mezzo di immagini JotograJlclle In iucceulone, noi abbiamo ,coperto molte cose nuove e ne abbiamo perdute tnolte altre non sempre r . "Y-"t"- 1 ~~~ieie~~m':;g r:~: 0 10:~ se ancora da definire. La /olografia significa realtd In una iola dlmen&lone. Il clnematogra/o ce la rap– presenta In due o tre df– ,ncnslonf; ma la realtà nel- la sua tonalità ha più di– mtn.1/onf. ha e n • dlmcn- 1/onl: tutto il problema I! qui. Come rapprc1entare dunque una tale realtà ad • n • dimensioni per mezzo di un·artc meccanica? Ec– coci di fronte al orande problema della riscoperta del mondo miitico-rellglo– so attra,,erio il cinemato– grafo. per via, appunto, Uuldo J'lovcnc della corlddetta crisi dd neorealbmo. Il neoreall~ s,po. Jl neorealismo i! nato 11. da una realtd sociale Italiana del dopog11erra (bencM non ,1 debba mai dimen– ticare che Il tiia t &lato dato dai ruuf. dopo la Rivolu– ::tone), ma l'~&aurlmento del neorealismo t auvenulo pro– prio a causa del limiti della 1teua realtd &ociale e sto– rica. Il neore ali.tmo i! nato dal documento e muore a couia dt un ecce.uo del documentarlo. Si è arrloolf al hmlte del do cumenta rlo proprio pe,-cht nel documento, c qui sta la oloria dd neorcalf.fmo. si cercava,10 ticlori più che docume11tari, valori umani e spirituali, anche se 11 più delle volte lncon,cfamente. Jl collasso della guerra. ha /atto a(/lorarc alla fllptr/fcie la prole.sta 1oclale del neorealismo, prote&ta che tuttavia era olà Indice di un bf.fogno di iorpauarc lo 1te1&0 neorcallima. Non t 1ol~ tanto la mberia italiana che protetta nel neorealismo, ma t quella dell'umano lnnand all'inumano: si tratta di approfondire qut.Jta protesta, df ampliarla, di tra– iporla dal plano sociale a quello 1pfrituale. Slamo arriootl cosi all'altro tema, non meno complf– cato, che purtroppo non è 1tato discuuo come mcrltaixz, al conucgno di Vare.,c, nono,tante che grandi lntefll– oenzc abbiano partecipato al dibattito: il tema cioè del cosi ddetto cinema religioso, del cinema e cristiano •• che in /on.do si riduce al problema di un approfondimento dell' arte c incmatograjlca 1teua. Il bi.nomio ctecnica e mistero» Sfortunatamente pc-6 le realtd religiose, le realtà pu– ramente spirituali, ,ono quasf del tutto invisibili ne.I mondo tùlla tiUa Immediata, e tono ancor dlf/lcilf a4 a«ertare nel noetro mondo, sempre più tecnicinato e mcccank:afo. Un rcoilta Il quale intcndeHe a/Jrontare questo grande problema, sJ troverebbe di /ronte ad o,ta– colf quasi insormontabili. Il punto è qui: come Jar rap– prc&entare meglio l'c fnvf.ffbffe• attraverso l'arte più e vi– sibile• che è mal uùtlta? Come ,orpassare la rcaltd quo– tidiana, per rappreuntare, o maoarl iuggerire, quella dd mistero, o dd misteri? E' stato detto anche que&to: non di /flms rcligio,I abbiamo bisogno, ma di /11ms e laici•• che sempllcemtnte cl facciano sentire la realtd reltgloia dd mondo. Per questo c't bU<>gnodi regl.!tl eh<! posttO– oano Il \'ero &en&o della realtd, che è quello dei grandi poctf, def grandi creatori, df coloro f quoli non si sono accontentatf di e,prJmere la sola dlmeMfone immcd.lP.ta della f)ita. Si dovrebbe trovare quel criterio sicuro di au– ttnfl crtd, nella valutatione dei /atti sociali e urnonl, ot– tra ~r.so cui • non .rl vede phl alcuno dlflicoltd a rlcono– icer e la ml'/no di Dio>. oo,... me molto bene constata A. A11Jre nel suo Ubro. (Cap. e La realtd e fl .fUO sfonl– ftcato rellgto,o >). SI dOt.Tebbe 1)0i cambiare anche la mcntclit4 • tec– nfctt:ata., del creatore di cinema. fl quale dOtlrebbe t-ucre tra1/ormaU1 fn un creatore d' realtd a e n • dl~nlfonf. e non a due o tre. come dicevamo. La d1J– ftcolt4 sorpe del /atto che Il tecnfoo de« cinema porta fn sè tutta l'ertdltà della mentalitd. e progreul,ta •· In quanto è un ,naterlalt– sta per i.stinto. per Jorma– zlone di ,nutlere. per uua a11MI naturale lnclfnadone. Louls GulUoux Come lo constata anche Jean EJ>$tein, ntl libro 014 citato: e Ln. règle est gén~– rAle: chAque rots que l'homme crtt, à aon ldfe, un in– strument. ce.lui-cl. à. son tour et à. u. manlère. rc.raeonne la mtnt.'lllté de son Cttateur ,. Non &oltanto Il dnema– tograJo, ma anche Il regista, c:,me e creatore• di tipo nuovo. t il Jiollo della fcienta e della mentalitt'I che. ne dcrioo. Co,r,c conciliare Il Jondamentale contrarlo? ne~ff:,~~no~u:,,~~:fo~di:e ce;,' 0 ,,rt."Wn:' 9 :/fii':nlt't'~e1f~ rtaUO, significa trovare il mistero, ,lgnl/lca ritrovare Dio. Ma come Jar rappresentare. attraverso un'arte euemfaf– mrnre tmmagistlca un qualcosa che t al di là dtll'im– maginc.? Come sorpauare quella stessa antinomia strut– turale che sta alla base del binomio: tecnica e mistero? J regiitf e olf altri tecnici del cinema poHono alzare le ,palle dinnarul a simile teorie: e tuttauia il problema c'è, e stato posto, e come tale si ol/re al nostro esame. DAN PETRASCINCU ~ (1) Hanno partttlpato a Questo COn\·ea:no uomini di ~nslero e tecnici del cinema, stranieri e Italiani. come C.br1el ~lan:el. Cnrtco Caitelll. Ent.o Pacl, Loul, Cullloux, Culdo P!ovene. )lorpur;o-Ta1llabue, Rtnato ~lay, Lattua– da. Yvu Campi, C. A Lacour, A. C,,uvln, G. I... Rondl. A. Aytre, C. Gora, COhen Seat. Cuenca, ecc. L A f I E. R A L L ·;.· , E r. A I, I A ( "AL TEATRO ALL'APERTO DI TAORMINA "*" IL"GIULIO CESARE,, tra~edia ella romanità iblioteca: Qino Bianco Pag. 7 TEATRO A RO~A >I.' I .-r. I Affari di Stato La commedia di Verncuil non merita conside– razione estetica: ma, anche perchè è stata confor– tala dall'adesione di un determinato pubblicù. vale come viva testimonianza di un costum~ di GIOVANNI CALE,\'DOLI !f:

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