Fiera Letteraria - Anno IX - n. 33-34 - 15 agosto 1954

La "Fiera,, va in vacanza: IL PHOSSUtIO NU1HEllO lJSUlllLI.' DO~IENICL\. o SE'.l''.l'EIIIBRE LA FIERA LETTERAR SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 15 Agosto 1954 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 * DffiEZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA, VIA O'ARACOELI n. 3 • Telefoni: Amministrazione 684097 • Redazione 6840tJ8• Pubblicità: AmmlnlstrBzlone e LA FIERA Lf:.. 'TTERARlA, - via d'Aracoell, n. 3. Roma - Tariffe: Commerciali L. 150 Editoriali L. 80 al mm. - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 • Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 75': • Estero: Annuo L. 4.000 - Copia arretrata L. 100 - S11edlzlone In conto corrente Postale <Gruppo 11) - Conto corrente post:ile numero 1-31426 Uolette questa grande Fedra borghese '*' di GIANCARLO VIGORELLI Ce1.tt1 gr0&1e abeille ... Colelte ha adorato talmente a:l :~•~ :1':hlr:_o,::&:ia 18 :~eu~ l~oc;or~~p~~ ,~u ~ t~: operaia. Del resto è stato Maurlac. JI suo grande amico '-fau– rlac, a chiamarla cosi, In quclln J>3glna famoi;a, Ero-3, del primo volume del Jo1mwl (1934). là do\fe apre 11 discorso su Lawrence e sulln lcttératura erotica con una battuta, non so ~e ph) glan~nlsta o più barocca: ilo,,:~~: dr t:ià~o J~~~('~;·:~tOSo, da Intitolare: Colette, in tondo, non ha fatto nitro nella Jua lunga \'lta che e\fittlre di dover scrivere le\ questo libro tre• mendo. Ma a pen~rcl bene. parecchi capitoli, qua e là. le sono pure usciti di nlnno: basterebbe rileggere C~ Plai.aira, e ricordare che a questo libro del '32 Colette ha voluto dare :n seguilo un altro titolo, Le Pur et l'lmpur. Certo la sua vita, sopratutto gli attegglament1 della sua vita e la sua continua polemlca femminista, la meuono su tutt'altro plano, e l mille ,·olli di Cl11.udlne non hanno un trftlto In comune con Lady Chatterley: ma un legame c'è, ed è quell'Impasto di sfrontatezza e di candore. dal quale non s1 è mal sciolta, e anzi ne ha fatto Il suo miele. denso. saporo~o. acre. « Dove non si ~ ma.i cacclatt\, questa enorme ape?,. E Mauriac rispondc,•a: « Io l:l Immagino appiattata Jà contro un soff.ilto buio ... Ma tutto ad un tratto ha ri– trovato la flnestl'a aperta, si è buttata fuor1, scompare nel sole,. La dlfes.", da pnrte di Maurlac, della sua e: l<'rriblle > Coletle, non si fennn qui: « Come sa mescolare e c0n- :~~~~ ~1sr;:;~eft:;e 1i 1 Ut~nm1~t~ 1r1~::;l~. c~o h!e 1:: b. av\f\dnare alle cose. Entra nelle stanze più equh·o– chc col suo odore di ~ e di foresta. ro,•e.1eia giù I ta,·olini del vizio, stni.ppa. 1 tendaggi, scardina le lm• poste, ed eccola I\ a guardare nel gran sole. piena d'una pacata consapcvolczl.R, quel volti dl/1,0noraU.dove. souo le ciprie e J rossett1. sotto tanU a11passlmenll. trnspare cod i,pesso la rai.somlgllan1.a divina. Questa cercatrice di funghi s.'I. scartare con la mano le toglie marcle del– l'ottobre e sa oogllcrc a fiuto un bel fungo Intatto: cosi, ln meuo ad altre vergogne, arriva a mettere In mostra \J cuore di un bambino. Al vertice estremo dC'I vizio. Colette lacera l'Indifferenza e rivela quel terribile dl– ~tacco. quell'&..'-<;enzo.. che è dipinta sulla faccia di coloro che vanno diNro a\ potere assoluto del male ... >. Giu,ta o no, e-uttta o ('ecedente. questa è l'unica di• fesa. che può e~..ere fotta da Colette. o la glustlficu:lo– ne. quanto meno, di tutta quel suo mondo frh·olo, cor– rol\o. che a,·e,·a un'arginr ,ollanto nel suo piacere ttesso. tanto dalle sue J)flglne Il piacere alla fine ne esct- ei,austo, tetro. rO\·lno~. Sp,wcntosamentc solllnrlo, tf'lv~g:r: ~~e 11 sea~:~~ ~~C:-! 1 ~~t~a1~el:u~I: l~~~ur~~ rie. qui sì tOCC'aron mano che Colelte ,·iene 11rima di Lawrènce: è più vicina a D'Annunzio, a Bnrrè!I, alla loro voluttà Ju1ulentt1.. benché l'\ sua ~crittur,\ lm·cce sia cosl senz.a fango, secca. ebbra, bruciata. esth·a. ColeUe, malgrado quella spregiudicatezza che ne rn nello stesso t<>mpoun/\ libertina settecentesca e mo– dernissima. a frugare a Condo nel !UO! libri rl"lultn più ancorata di quel che 1)011ò~ sembrare a cert'n:-la. e t\ ecru problemi. di flne-~ccolo. di can-can. d'epocn ba· starda. D'Annunzio che •'lncrOcia su Zola, un romnn– Uclsmo crepu,coJare che viene fuori dal por\ del posl– tMsrno naturallstlc0 .... suebbe un lungo discorso. Eppure. Coletle ha Jnau11:urato Il suo secolo. Clou– dine 6 l'école. Il suo primo libro. ~ del 1900. E nel 1950 sono usciti i qu\ndlct ,·oluml delle Oem.:re, ComplNe11. Clnquan1'3nni di lavoro. e qualcuno di più. perché io morta a ottanlun'annl, dop0 avere appena finito un nuovo libro. Da anni era parallzwta. ma non ha mal smeS!o di lavorare. e di e~re viva. Ricordo. tre anni fa, una mia vls\la. Com'era lnfntlcablle. bramosa. avida. SI tor– ceva ~ulla poltrona; ~allava da una cosa all'altra, e come rideva quando avvertiva che le veniva dietro già una nlt1\,i!:'1et~;cy:- ,~: ]j 1 t,c"r~a. ml disse. Ne era ri- masta sgomenta. « Mota, Verga, lui ou.s,i, il étoit char~ ,11ont. ahr ,. parrtc:fas~l:'ti1:r:=~e cPJ:i:~;~eco~:li~~~;,d~:~ arnie. Scbylle. SibyUe, zut!, c'eit pa-, aon vroi noi,~ 1l elle, J'espère... >. « Quc;.i! J'oae pa.., le croire! LA Mog11ani. t'Oli., dite~. odore "Chéri "... •• e piegava sulla spalllera la sua bella testa . . Ma era già pttrl\la dietro Ad altre Jde('. Ml ricordò !'episodio del suo Incontro con Boldlnl, che del resto a\"C- ~':,:,~1~e l ,~~1it 1; ~'7:r:1:.~t:: i~~~e~ r:~t~~I « 1 0/hJlr'::t q1,'011veut /(1ire de mol u11e Otéro, une Mi1Jti11guettc– t&-lettru! ,. Fu un colloquio di un'ora. brlllnnt!Jt.Simo. Ma nP GIANCAHl.0 VIGOMEU~t (Contin1111a 1"'''· 2J AL FESTIVAL DEL TEATRO DI VENEZIA :*' ,,No,, giapponesi POESIA E SOH.TILEG:JO DI '1\YILLIA~ GOYEN ·*: Lo eoso d~lrespiro Questo lib1·0 è stato il folgorante debutto di un nuovo scrittore, cui banno fatto festa critici e letterati fra i più difficili. Non è un romanzo ma un poema narrativo * dl GIACOilf.0 AN'llONINI Biblioteca Gino Bianco

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