Fiera Letteraria - Anno IX - n. 31 - 1 agosto 1954

Pag, 4 LA F J E R A L l. 1 1· L R A H. I A Domenica., 1° agosto 1~.Jl GLI SCRITTORI ilTALIA~TI RISPONDONO (Contitma da .,,ag. 3) r11!J~de~~~~~~ ~a~!~io r~of~ 1:n~:s\~ pur r:artendo da dAtt precisi. da rilievi che saremmo per definire addlrlt.t.urn tecnici. riesce a rçmpcre scmpn:i la sco17..ndurlssl• mn della sus '(,erttà. creando un clima di volta In \'Oita arroventalO e ldllllaco. cru• ::!~Je p~~-o~:I~~ eM~!ifacg~ ~t!r p :!~ :senta come un inferno dl lnblll e talora dolcl~lme anJme scaumatc. tn un clima. si aggiunga. dove giocano tutte le companentl di una cultura agguerrita nel due campi nel quali li medico scrlt.tore è ven;ato o che per IA prima \'Oita non soltanto si In• tcsrnr,o a vicenda. ma diremmo che Mdl· rlttura si Identificano nel segno di una se- :_i~~fu~~a e ci!~v~~;gi/~ ~Jf%~: po stesso di un aspro e amaro gusto delln anaUSi. Giustamente st disse che tn questa sua \·ocaz.lone si incroclAOo Freud e li DI· vino Marchese. ma noi vi aggiungiamo Go• gol. 11 Gogol det Racconti di Pietrob:.trflO P. lo Stevenson delle Notti arabe. E proprio Gogol e Stevenson cl accompngnnno nella lettura dell'ulttmo libro di Toblno or orn U'>l.lltO n!!:lle edlzlonl Vflllecchl: Due. italia– ni a Parigi. Aggiungeremo proprio quello dJ Kn!kn ~~~, 0 ~n~ ~1re1 o~:~,s~v~lt~r se~: tore Italiano apparso ln questo dopoguer- ~~; ~f:C 1 °si;~~~- ~p~~'ti:: ~tù 10 ~~1 tn Toscana e In Liguria e \'CUUto alla !et· tcratura in et.il non più giovanile. pubbll· cando a quarnnta.sel anni li suo primo ro– m,mzo! Il procuratore ( 1 950) cui scgul ran– no dopo un lungo racconto Settanta volt.e sette. e nel 1952 un \'Olume di racconti H 'Pescatore malinconico: la sua è certo una lct~ratum (prendendo questn parola nnche ne: senso di cl!m e di aHatturnzione lct– tc!'ll.ria) composita. non sempre. tuttnvln. :.orreua da una sicura maturnzlone sUllstl– ca e che appunto lascia troppo spesso. al contrarlo di Toblno dove le componcnu so• no tutte ru~c e orgnnlcamente inglobate nel ritmo. nel tag\10. nen·archltc:ttum della narrulonc, e di Buzzatl col quale Il Va– quer (anche per certe comuni ortgln!) pre– senta talune nffinlt.ì d.l ricerche espreM.Ive. Va LUtta\'ln rlcon:iato che yaquer rl\·ela un mondo mornle semplice come struttura. e tuttavia assai !orte come \'&lore intrinseco. non costruito dal di fuori. ,,ogllamo dire. mn snldumcnte radicato. sul quale fanno ~\~o p~=~futode~~ ~~laa~~rroJ~_- c:uz.l e Cecchi con parole non equl\'ochc. Casi a parte qu~Jl~~J:; 8 a~~'l Pdf~h~~;~lr~: ~segna di • cMl a pnrte » nJmeno sino n che non cl Imbatteremo nel tolto gruppo del nuovi narratori meridionali non tanto pcn:hè 1 mcrldlor,nll seguano ima linea U· nlcn. mn p!uUosto per certe cnratterlsUchc runblcntsll che li nv\•Jclnano gli uni agli Rl· tpi. Que."ta nJ>pnrcntc dlsorgnnlclt:\ della no,:tm nnrrntlvn piu recente è anéhe w1a delle ragioni della sua vnlldltt\ lntnnsecn, se non altr.:i perchè essa dimostra Il pnsso nvnnU rhe ~I è complulo dopo le polcml· c-hc sul romanzo .e quelle sul nto-rcflllsmo (que.11Vultlmn ha m&so In chiaro soprnt• tutto che ~I tmUn di una fonn11ln plutto• :f~t~~!~tt~~Jff~~o ~ilt~~l di:~ dt Vt'l'fll trn lcro nel ~mosc-hema precosUWlto) vcroo unn Hbernzlcne dello scrittore dnlln t!r.mnln u per lo mmo dalla guida troppo JlUtc'mnllstlcnmente interessata a far corri• spondcre Il lavoro di creazione dello scrit– tore con quello di .Indagine e di sistema– zione dn c;.'IQ compiuto. Non saremo certo noi a negare l'Importanza dcll'ufflclo della crltlca. ma wlo qur.ndo In crlUea si pene &I di un pll'.no di scoperta -di rnlori csprcs• sh1 e non plutto."to (come è nccnduto per un Intero trentennio) quWldo cssn preten– de di prefttbbrtcnrc allo ,;orlttore In strada an pcroorrtre. lndlcMdogU pcr.::lno I temi e I canoni di scrltturn, limitandone ngoro- 1:><'lmente Il respiro su modelli rlgidnmentc rc=~i~ 1 ~e1f:i~~ ;~~ln 11 R~c:au~H ~~!~~ rl~ro, 1 ato certe essenziali cnrtche liriche c di aver riaperto le strada a un ritorno an– che dclin n1trraUva alln cultura. ma li ro• manzo hn bisogno. per essere. Anche di una molla. di unn cnrlcn interna che slnno an- Como tutte lo ris~te prccede11Li <Fiera Letteraria, 11. f9) miche la. mia è: esista u11a 11arrnt100, Aggiungo però che 11011 souo d'11c– cordo co11 coloro che dtì11110 la co11stat11:io110 per. ovvia e per co11scq1, cn.ea f an110 1111 blocco ~ltd1Qcre11:iatod1 tutti , uonu e le opere clic il dopo,ucrra. 11a t·sprc1no: Reu 111siemca S1rnt1,cc1, Calu1110ms,cme a Cauo!a, Protol1• ni msiemc r~ Bcr11ari, Lo11c::1ns11,;me a Ba"c,- 111 e cosl via. Questo s1stcuw 1111 sembru, so a.Itri mai, 9c,1cratore di co11f11.,io11c. Rita11go q11it1dj che sia 011port11110 cd f!/Jicacc rl si&tc- ~~:1sc:J:/:';:/~~1?~'~fg,,~;/~stJ~YJ:,~~i1:~~f/;~i,~! 11011a d<1pe,·.1011a, l11191,a9giod<1/ing11m1oia, serie di interessi dli serie di l11terusf. E an• coro: ae1,ararc _fa parte che 11pcltr1nlla .for. :1 degli auuo111111c11t1 da quello attribwbilo alla &torta pcrsomllc di 09111wo; r/co11o~cro il peso dei fattori c11Jt1m1lie quello dei co– stumi, dei moventi detcriort, delle ll111sfo– ni ps1colo9icltc che 11011 fl10t1co110 mai di ac• co11ipa~narc la nascit,, d1 1111ove forme. No1L basta ,n.fath la mera 011::1011e li119111atica o di co11te111Uo a costt.:11irc 1m i;alore lettera– rio; occorro la 001,acitù di orgai11.::.::c1ro li11- u11ao co11to1111ti in cm ar~tcm« che li 1>ro· vor::10,11 co11corrrspo11dc11t1valori mJellel– tiwli, etici, etc. Oe<;orrc cioè u11a co.tefi:m:m cultura-le por siipcrar" 1 gorghi della 111oda o attrngcre le rit·e della lctterat1m1. No1t Ilo fiducia 11ei 11urratori ohe rn11ta110 1l 1>roprio disprc::::o per lCL fetterahirc_1, la trad~1011e lettcrar,a. la civ1lt1l lettcrar10, facc11dogra11 co11to <fclle doti d'c6tro. d'ìmprovvisa:,011C', dl /iulo. Preso III astratto, q1tcslc ultw1e ~~tt h~~~~~~~a~PJ:j~~e ue:!st,~~ 1 ~ra'n:a "i~ ~~i: to i suoi fondamenti nell'estro. 11cll'improv· uisa.z1011e o 11clJi11to. U110 11C1rn'ft1i;avresup• po11e SClllLpre allo sue origrni 1uw ba&e lCI• teraria. orga,11ca, la qual(' a .1ua -volta µrc– SUJì/JO!•D IIJIU COSCICII.Z(I C1tlt11ra/e COU~/llC/J.a{I,' motivi ela.bort1t1, d1geri11, UM1milati. elle a• trad11,cono i11/i110111 cncr91c1 esf1rcuiva. Da (J14estovu11to di uista, 1 (tarroton 111 oqyi ?J!tg~~~oi,~~t 1 !11t}'l 1 ~tt!~!~~iS:i:',~jàtt'~!:bi~ di fiql'idcu1011e e rl s1wces:uuo sia Jorman– dos1, ma, da qutmto t; dc1to -,c~rvcre, 11011 a• t; a11cora Jorm«to, PDrciò tttth 1ii&l o me110 rme110queUI che a, ricollegano (Ili" letter<1• li,ra prccede11tc, e 1>iU yli altri) , ro111an.::i dei g1ova1u conte1190110 llll /ICN;clltO d1 ape– rimc11tale che grava su1ln loro ,,1wlifica::10• t1e cstct@, aNche «e d'<lltr<r parte olfre spe1Jso la misura della loro 11t1Jilù11cllo v•· ccmda ot·olutiuo delle iatit1rn0t1i. So110 co11- vi11.to i11ollre clic u11 ccrto ordi11e d, fatti, solitome11to cvl-l<1to nei 11ostri discor3i, lrfl rnvece 1u1'i11/Jucn::a grandin1ma (.1m III se11- ao posi.two che 11cgativo) 11td 9e.11ereparti– colare del romanzo: /'ordh1e dei fatti Jioiit,– ci. la refllt{1, dei rc1,J11ior-c1 .1ociali e dei rn1>· porti u.mani ili genere; donde ln uccessitù di rcmlerae11e cmito al d1 Juori degli ,che.; mi rettortci. come .di 1iroblem; clie t•e1190110 r1111tOlX'1ndosi e r1vropo11c,ufos1 i;olta per volta. lit q11e.1to sc11so, gli auuenimDnti di che Il Eegnq di una posizione dello scrittore n('lla \•lta e che gli pennetta dJ giocRrc le carte della sun esperienza d'uomo con oucl t:mto di rischio che appunto Il gioco ,;tes– so comporta. E 111 aggiunge che se è vero - come è lnnegablle - che Il romam>o è an– che un fatto di cultura, è nltrcttanlo In• negabile che In cu1tum che e sotto Il ro• mnn7.o non può C.~"Cre soltanto \lna cultu· ra letteraria. ma la cultura ln i-e s~ di tu~tn un'epoca di cui li rumttll1',.u è Inter• prete per quel tanto che essa diventa vita In atto, condizione di esistenza di personag. gl e di vicende. stace.ntl. autonomi. provv1• stl -di una loro lntema mcecantca, ossia di lnterprct.1 dJ un'epoca. Cattolici AS60lutnmente al di fuori di 1teuole o cor– n?nU o da legtuni con nitre esperienze del• la nostra narrativa d'OQgl è ti toscano Car– lo CoccloU, oggi 11.ttorno agli nnnl quuan– ta, Il cui primo romanzo, fl mtqllore e l'ul• timo, venne alla luce nel 1946, rlvcllmdo una delle 1n1me tA,tlmonJnnze di quella Inquietudine catt,ollca di cui. dopo Bolnc. scmbrnvn ec;scr.;I p~~ In tmccla nella no• stra letterntura Cnssal diversa, se pur pos· l!R dirsi t11.le, quel!A. di Lisi. In ogni modo !mpostata llrlcnmente sulla tradizione tutta U11 pr?hlema tecnico * ,U ELIO BA'l''l'IS'l'INI Biblioteca Gino Bianco U 11a n1ediazione • necessaria ,li-. ni: ANGlEJf~O :UO~àNÒ CZli ana domrrnda ,1. S ha,1110 hi/11tUo sl .1111 9"10t:0111 11arrator1. ma 11011 ,,11anto avrebbe– ro pot11to e doi:uto :11 co11di::1ou1 d1i;cr1Jc, Nel caso ciOO che la s1t1w::1oueculturale /0,,10 1ired13posta u matcruo a frutto , µro/011d1 e sost<ttt:.iuli i11s!'y1w,11e11t1. l11ut·ce, come 9i11ltta1,1c11tc dico Uall'il!O, " i fatti restano sempre m-olto piU yruis, dc, llbr, che t.-Or• l'ebbel'o accompu911arh e n11,prcse,1t<irli ,. la relativa alla critica. Molti gioua11i scrit– tori D alcu11i cr.tlci <1-11.:ia,1; 10110 concordi 11cU'acct1lk'll'O i cntici aiouo11i d1 scar.1a col• laborG.::ioue co,l la 1111oru letteratura. No11 Ilo 1m auQicfe11-tcnumero di clc111011tiper yiud1cara della qucstumc: nw abbo.sta11.rn per sospettare cltCJessa nas(:a da 1111 cq11,ù;o– co s11Iconcetto ,li • critico m,f1la11to •· Quel- lo che · guerre Cl'l(ica lOf/O chiuso, µrt1t1camml.le se11 Bruno a,1111 m cui <1uc.ato a,iµant:" cd era l'l'_IIICOmodo 1J6r Sàh.1w·e CC/'tl Vt'llon, C iti 1>~11110 luogo_ q:,eJ~1 libcrM i11tima cd i1td1· vidru"e al d1 fuori della qu<lle 11011 c'cra110 che compromuso e i:e,·yogna_. Queste co11• d1.:10111 1lu11110 cessato di esistere col •4.; fperciò nte11,o che iJ '45 s1<1 <111che t111tl • da.la lottcrarm •J, e eo11&C{Jlfc11tttme111e i modi della collabora..z-io11e .10110 mutati. Ora, posto come ,,r111c1p10 che il cor1~pito dt'/ cri• tico ù quello d1 mettere sd e 9li altri t11 ao11di:ione d, intendere ,J ualore letterario, di o"sorb1r11e, 11er cosi ,lire, ,,, nu1ggior Q11csta tl"f1SJ>08~1ot1c odierna e $ptc1fico ,lel deµrecat,unno hyatus tradì.210111lll' trn lctterat11r<1 e vita ha le auc cauac 11ell'i11s11J• fici611':a della media:t011e culttirale. 111 11na ri11u•1cuicostltu:101aale all 1 mt1iicoo ,teU'rntcl• l1yC111u, sul?a 3toria, ,1cl ui.:io d! 11t111tare se11tprc e m ogi11 cn30 sulla sol11.:1011e <1810· ht/(1, lirica. Per (ltt1mrc la med1alio11c OC· corrono 1111.:ccc 1iro11r10le 011sre elle p1u-• lroppo 9li 1tal1a111 _11011 .sa,1110o 11011 vog/10- 110 scrivere: d1 1ia1col091a,di sooiolo11a. di co3lu111c. <ii morale. d, via!laio etc. E occor– re, dap1,rini.a, demolire il. 1irc9i1ui1::10che 1Ji tratti d1 011cre m/erion. No,i t; eaef11soella QU(llclHIO d1 coloro clte COJISWIWl/0le loro c11erg1cnello 3er1i;ere rommr::i ,io11 se11111re apvre.-!::ab:h potrebbe il>Ll)1C!lare quel-le stcs· 30 e11er!,11e a co11t1iìereavpn:::ab1li ricerche -t del tiJlO 1111h1dwoto.E' Il (lilemm(I J)OC&ifl• >' 1 11~1, di Jro11tc al _qut1le w10 scrittore 1to 10110no,1 esita mar. Ecco /lC'rcht trJltl/UO l opere d1 crea.zio11c ,1011riescono a cot11011"• re la rcoltà co11tem11ora1u?<1. o la /Clb1/ioo11,, e le d(111110i11to11azio11i ,rrieono.,cibrli: no11 csiate d1 essa 1111(1 .,uQìclc11te elabora:ioN<· intellettuale. Ed ecco perchV, ad es., ,ian ,· uscito 1te&Slt11 romanzo rertm1et1tc impor– tante .111lla R01tiatC11?a.NcS.11111 narratol'f 1laliC1no oro III ar-ado di ricostruire o co111- 11re11dere,µor manC(lu..z-a d, stnu11e11ti e di 1irediSJ)OSiliOIIC.ttttle le ragioni clic hat/110 dato l1togo alll'rdtimo grm,d(' aot·e111111tmlo della nostra storia na:1011ale: che era1tti preci1nurnumtc r«uioni l)Olitichc, socinli, 1110 roi,, i,ttcllettuoli. Il ri1111ouamc11to della 110- ·•tm 1ettcro-t11ra è in ropporto diretto co11 l'c.Qic1e11:adi <11tc.1t<1 ::ona rntcrmed,a di co· n11in.ìca.zio11e col rc(lll'. 1'1 que.1te 0011sfrl~io11i iJ i1npliDitc1, 011- cl~c la ris1106taalla seco11da doma11da,quel- q11a11litlipossibile, c'è da domcn1d"rai: q1m– l'è fo uia pif1 sicuro. per ragyurngcre <111c– a10 risultato! Gli scr1t1or1 si lamentano che lo recc11-11011i ,101101iochc, che I gionwli dc– dica,10 JJOCO apa4io alle 11otmc che 11 ri• g"ardti110, etc.; Ja,rno ciOO 1111(1 r,uest101tedl Jmbblìcità. e rid11co,w 11 l)roblem11 d('1 rap– port, tr<1 1mbblico·c letterat,,r 11 11ci tcrmi111 :,clcK~'' ,;•.r~:a~ it~<~ :~:~~;:,~;~'~o:'.1~11:a;; prc/crisco pciu,(lrc elle rl !)rodOlto lettera– rio 11w tli u110 r,1wlltù dil'erst1 dal prodotto foditall'iolc. e riclucda 1ierciò tutto 10t di– t1c,·so trattame11to del • ,uer('(lto •· Ora, tl 1iroble1)1(,del J)Ubblico è d1 IU/(1 COIIIJ)lCMità «:111.:(i /muti e ai potrebbe comi11ciarc a rx1r– lar110 pc,rtendo ,fo pu11ti rcmotiuimi, come l'orga11i.:-.:a.:ìo11e scola.stica o co111e le cot1d1- :lo11i ceoNomicllc del COll.!lllltalore. Ciò 11011 toglie clte lo critica sa lo debba ~rre 1icr proprio co,ito e 11cl proprio umb1to, e de<:i• dore "' co11scyue11::a il modo dcl/f1 sua a~io• 11e. No,t esoluderei a priori che questa pos– ic, uplioor•·i medi<111tc 101,, ,1aygistica 1101& recc11-1or,a, magi:,ri 11011 telterar1(1. n1<1aarl ·r;;~'.- 0 ~f,: fii~°r:it;e~ z ;'~f~: 1 1:, f,;,':~d sarvirD alla for11uuio11e di ro11crete co11di– .:io111 letterarie 11i1i cgìooccme11te di w1a ll!(IS!icc,a OlWIJ)(l(l/1(1 di IJl'Op(lffllllda libra– rio. Pe11sate (lgli c,rpomeiitj di cui ai occ11- 7)(11X11io i fetterat, del Corw::IH.AtOre, 111 ltllO iitua.;1011e ,,c:r molt, as,,etti simllc al/(1 ,w– atr11. Se11.?a ,lire che 1101 siamo ,iclla 11«:ea– aiM · 1.:10110 critic<i della lett11m del mi.,tici• del commeu– lo onalitico, Il critico militante dovrcbba re 0 ;,,:~~~k;:~ ~h!"i1,,::t:r ne::~:~• J'c~ 11 ::;;:: f,~~t1lc~:~;g~~~l rtr: !f~~1t~u1~ft~;ro;:~~J:!~~ di og11i fatto letterario che !ti ri~petti. Bi.,o- 911a rer1deM1i,.ot1to che la Jorm11l(I attWlle :~:r':i ;~~~~~~";r~~;~'j!tf;~Y,a<,~~f:';fe~/i 1 ~ di aol1to le recc11-11io11i (dico q11eUt'1iiù seriC', 11011 1irc11de11do11cp1mre in co,1,.,itlcrazioue qnellc altre t'he .1i limitm10 a rio11~1m1cre i riauolti di copertilw, cosu elle ,101reato (IC• cade molto itl)euo e volc11tieri) trt1.1cura110 0{/lli ual11ta:10NC dcUe radici (IUolrio del– l'opero . .S1 dirà (3t(1voJt(I d(I J)(lrtc dei criti• cl) elle 10110bc111iochl i libri che 110trcb• bero 11rcat(lraj ,1cr,amc11te ,, 1m f(IJJoro di t11tC!ftoae11ere: Cfl t\ 1•cro. ed ,\ un'ulteriore co11/em1a che la no.flra letteratura vive un crclo chi11•0. ftl(I ,~ ('ritlco 111illt{l11tc,repll– cllcr/J. otrche lo stmlio,o elle, ln1,--orm1<fo s,i temi <1J1J1t1re11teme11tc renwti di storie, lettc– n:irl<1.t·ìtielo 1111oue ,,ro..,-peltwe e ,wot•i rap- 1,;:;t~h!i ~~~ltor:." aW~:;;,':g;j,~,ì:,i:,:::r: ~~= lo cltillrifica:io11e c1dturalc. 1;arli o no111l<1r– /i dcll'11Uimo romanzo o dell'rt1trnw n,ccolta dì rtWCO'lti o d1 liriche:,~ questa l'1011cna1t– te11tica e durat11ra Jormr, di co 1fobor,oi,,11e che gli .1i ,'P03'1CI rogio11euo!111e11:: cl.;"dcre. colazione e unn phi slcur.: costruzione della. su11.particolare materia e st ebbe Il p1·emlo Mondadon. Successivamente npp :-v!ro di lei un racconto lungi) Gli orti di Mera (1951), Uomo e donna 0952) mccontl, e quest'anno con una raccolta di racconti, tutti In prima persona. Emilia sulla dl.ga . es.sa cl ha dato rlfrantn e moltlplkata dall'una all'altra delle v!ccnde di ogni singola composizione. l'lm– mnglne viva di una rngozza d'o3gl, Inno– centemente spoglio di ogni Innocenza, pronta a combauere una dlspcratn baunalln contro In solitudine In un nmnro ma. spontsneo nbbandono nlln \'ltn. Una pl(t fcrron cnpacijà di racconto, una più acutn esplornz!one ntl mondo remmlmle e lru!eme tr.l minore nbbnndono nlln vio– lenza dell'nutol>l<>grnna, sta 1>ur mcdlatn e composta nello presento. di autonomi e di· staccati personanl, dl~tlngue Pla d'Al~.!Sl\n– drll\ che esordi nf'I 1945 con un romanzo. Casa a 1,onentl' nl quale nniunse nel 1949 Favola proibita. Un premio Venezln diede meritato rlllev" Al suo ultlmo romanzo Au• t1mno con le raga.ue , studio 11.ssalpenetrante di una e.,perlenzn e:lovanlle. rlportatn ntlra.– verso sottili esploTA7lont della memoria ln un ellmn pOf'tlco dove renlti\ e rnntnslA si Integrano ,•lcendevolmente non senza un rlcco e MSRI vivo gioco di contrnstl e di sl– tunt.lonl, condotto attraverso In pungenzn di Ironie e di v\vnct notazioni ambientali e di carntlerc. Sopratutto di questa scrittrice v11. r !lev11.ta l'n~lduo e attento studio del suo mondo poetico ed unn Intelligente consape. vo\e7.7,R. Unn recherche du temps perdu femmlnll– mente capzlosn cd cstro~n è quella esperita In Meritogna e sortilegio di Elsa Mornnte, moglie di Alberto Moravia (al r!1>0rLaquesto dato e.xtralcttcmrlo n 10l0 titolo di cronaca, potendo e$So lndk:are, nI plù, l'adesione della scrittrice n un certo clima e a. certe curio– sità culturali. adesione che tuttavia tnclde a~sal poco sulla sostanza della 1JUavocazione di scrittrice). SI tratta di un grosso romanzo condotto tnlora con ambii.Ioni lntrospett!vc rantnstlche e memorlallstlOhc, ma tuttavia non senza flne:i:zc e non i;enza Jn~lllgenU esplorazioni nel mondo del sottili legami Rf· fetlvJ e con Impegnative .scoperte nelle densa ~~~l~~i1s1e~e!~~ 1 :ni:~~ -r:t1t~~~rru:ot~,~~~Ì ftltratl talvolta attraverso ironiche Intona– zioni. con qualche felln:1 crudeltà aottlntc!m., li romanzo lascia un sospetto di lettera:fa. gratultA che a stento l'Innegabile ~trosltA. e Ingegnosità della scrittrice riesce a na. scendere. I temi della provincia L'esplorazione della provincia nel suol nodi nffett!vl. nelle punte del suol contrasti famJ– lbrl offriva una tem11t-1casaremmo per dire tra.dtrlo:111,lecella nuo\-.a come alla. meno nuovR narrativa Unll11,na. Se Il neorealismo del toscani come Benedetti e Bllenchl aveva. approfondii.o nel secondo anteguerra di que– ato secolo la grande noia Italiana degli ul· timi anni del regime tnscl.stn (senza dirette intenzioni polemSchc, m.'\ con un acuto api– rito di penetrnz.lone), ei!R era stnln prece– dute nella. scoperta di alcuni centri vltall del mondo provinciale lt..'\lfano dn narratori come Tol7J, prima, e più tnrdl come !.>el:tt· zcsohl, come ClcognRnl, come Bino Sanml– nlntelll. Anche se quest'ultimo difficilmente può Inserirsi nel clima delle due ultime ge– nerazioni (e In s1111 stessa dntR di nnscltt, 18!16, lo esclude), sono as.sal ricchi I rlc11mhl che lo legano na esse, propr.o sul punto 11[ qucstn acuta e persino 1wlll:rntc ricerca ps!– cologlca nel cuore di unn socle-1.l\ toscana tH cui fnnno testlmonlanzn quindici volumi di novelle e di romanzi. in nlcunl del qual! prevnle. è vero, li gusto sin troppo rlsentllo dello stlllstn e del prosatore d'arte (L'Omnl– bu., del Corso del 1941), mentre ln nitri nf– f!.orn ln tr11.dlz!onedi un boucttismo toscano nncor:i Impregnato di spiriti ottocenteschl (Arnaccio, del 1935, Ceroo itz .Maremma del 1942, Gente in fa.miglia del 1951); mn Il vero narrntot'e moderno, di una e provincia • mo• dernnmente npprofondltn proprio nel segno deciso di unn e cronncn » !nmlllarc. si sco– pre, a parer nostro, proprio nell'ultimo rop mnnzo. pubbllcnto In questi giorni nelle edl• zionl Vall~chl, Le pr<>'bizfoni, dov'C colta con un r11!evo vemmente Incisivo un'atmo– sfera di tordi contrruitl Interni, di repres– sioni. di amare rJbclllonl gh\ sconfitte In JY,\rlenzn, in unn vlccndA di pndri e di figli, nopunto nel qund,ro di quella società toscana :u~~!. Il Sanmlnlatelli è un e1>pcrto cono· On Toztl n Svevo, da Clcognan! n Pea dn Alvaro n Sanm!n!atelli. da Benedetti I\ Plovenc. dn Emnnuclll a PRvese, In provincia rappresenta in ogni mocto In grnnde e Ine– stinguibile Mservn della nnrro.tlvn ltRllant\ del no.stra secolo, la vern fonte delln sua vl– tnut:\ e dclkl sun vnlldltà: sono appunto 1 suol teml, li suo clima, Il suo fondo umano. l molteplici Incroci di c!Vlltà e di costume che In ~a confluic,cono. ad off"rlre a questa nnrrnth•n quel fondo di nutentlcltà senza Il qunlc eUR dl\'errcbbe ccome tnlorn e nv· venuto e come 3.\1\/leneper nlcunl protntorl del qunl! non si saprebbe dire se l'estrcm11 rarerazlone di ogn1 fntto che non sin ,;tret– tamcntc commlsnmto olla lirica grazia del– l'Immagine " della scnsnzlone non conduca. nlln nnc nll'nrbttrnrlo e (\J gratuito) st1:c· chevole gioco lctternrlo. D'altronde anche se non cl se-ntlamo di dare un valore n~o– luto nll:l. formula di un rcau~mo flne a ae st('SSO, sul qunle si Imposta una polemlcn .ricorrente nella nostro Jetternturn, non cl è possibile pensnrc unn nnrratlv:i moderna sem>.nche es.•a porti Il segno di unn rcnlti\ presente e vlvn e questo nnche lnddove esca tende n fol'?,.'lT(i limiti di un.'\ tnlc realtà e n portarsi o ,1u pl:1n1 nletnflslcJ e surrea– listici o a tradursi In tnggio morolc e di costume. Onn re:tllà presente e vlvn. dlc!nmo. ,nnche se essa pul'> tramutorsl Jn un leopar– d !o.no e suon di lei•· come accade In Buz– utl e mng:nrt In Colvlno, per clL1re I nomi che cl vengono primi nlln memoria. Come nbblomo vbto per J primi ncorealbtl toscani dell'lnuncdlato anteguerra. L'l rtcerc11 e l) studio di una renlt:\ non esclude nrtatto, anzi contrlbuJsce a renderla più ncuta e puntuale. una. cura estrema del mezzi csprrs– s!vl, cosi pure un tale rigore non porl-l. nemmeno nd etcludere temi ed Impostazioni di polemica 3oc!alc. E' questo Il caso di Ar– mando Meonl, pratete, che 111certo senso è sulla linea di quel ncoreRllsmo toscRno (ci– teremo come pl\1 vicini nl 11uomondo e alle sue lnclh1Rzlén1 Bllcncht e Pratolini). m".l forse co11 un lmpei;no polemico più decl~o (Co11t1111w a 1)(1r1ilw 5) Circolo chiuso della recensio * n:c ""-'ILENA ~IL ANI

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