Fiera Letteraria - Anno IX - n. 23 - 6 giugno 1954

J;omcnica.6giugno195-I LA FIERA LETTERARIA l'ag.3 I LA POESIA IN VERNACOJLO COME lFENOMENO DI GpSTOJ I testi dlalettall che ,ono qui pcmnlall. lo ,ono se- p R EG l( UD IJ Z 1[0 E I NF A 'Jr U A Z JCONE ~ng~e~"~eat\ 0 c~!~e~i:,\.:~~~\~f:"3e~ 1 t ~I~ gd1!f:. * DAI MACCHIAIOLI Al NAPOLETANI tale del '900• d,a nol curata con Dell'Arco <Guanda, 1953), vengono citati nel panorama Introduttivo. e sia reu~ ~z~ ~I ~ec r~fr.:~rrlefn~r\~;i"~.~':;r, ~;!i°~-~•r l~~~l~~t ~i~e ~~ r.ll~ ~~n;ri~ 1 J~. P:::~ ir \~,:~· a~~f!~~~a~~~ una sua storia crltlcn (nella blbllograrlo. ,,a notato, tra ;!~t~~!•n~~ "c~;r~!~. 8 t~ 1 tt 1 i"~11eaf:rr,r~:~:~e ~~ 1 t: , ::;~ alla no~tra antologia, si tro\'a\'ano In un momento lnl– zlale del loro svllup1>0, per qul\nto già promeuente. Non eMendo tr&llcorso che un anno, non possiamo ancora parlare di vere e proprie con(erme, di scommesse vin– te: ma di nuove pro\'e notevoli. si certamente. SI guar• POETI DIALETTALI DEL NOITECENTO * La pi.ttu1_•a "di.alettale,, r~dfi!r!'at:;·~~;, ( ';; 11 :a:o ag~i;~o df~6!~°s~t~~b:ni cate 4UI e Bclll •· A. Il n. 2. cnn un appunto a cura di Caproni): che ,•i11::ore. calato dentro la ferrea con,•en– zlone metrica di un sonetto sentito secondo una sua storia stlllstlca diversa da quella del sonetto In llns;cua: e di cui. In llna:ui1, potremmo Indicare gli equivalenti nello e Ca Ira» ct1rducclano, da una parte Utaceo dal lirico In senso epico-lirico) e nel sonetti pasço!lanl e crepuscolari dall'altra (stacco dal lirico In senso e pro– sastico > antipetrarchesco). Esemplari. metrici, di tal sencre si trovano In buon numero nella nostra antolo– gia. specie tra I testi delle a:encrazlonl anteriori a quel– la del Vh'aldl, ch'è l'o,anlsslmo: e, per euere più esat- ~1o -_ p::r1~n::z1:~e :!~~st~~e~e:l~~~I~~ re~~~1~ Ruuo. E si capisce: data la tendenza neorealistica e lmpeanata. del Vivaldi. Ma non si tratta. qui, di un puro e semplice ritorno ft vecchi schemi: c'è di mezzo tutto Il a:usto del noveccntq olù autentico e centrale <In lingua. s'Intende, compreso l'ermetismo .. .>, In cui Vivaldi si è formato, e dentro cui resta la sua poleml- frit:e~l~ee,;~!~t;_~i ~~i1~l~zlos~~ s~!f~~cai,~rl ~ttg@K:f. Uva e decisa .SI vedano In questo pezzo I dati di una disperazione pur11.mente lirica, d'uomo solo, calati In uno schernii. stilistico 11.pprontato ad altro fine, e I cui stilemi e realistici• (e ••• m'accorsu apena d'esse a Ru– ma ... > per es) .. residuali ,danno alla realtà prosastica un eccesso di evidenza che la violenta poeticamente. ne~/ 1 a~J:r~~la~~~fr1~~Ntf 1 ~1:!,re~u~1 f~:;:.;, \u~:ta~a~ ~~~. d~~~o~f::~o ~~1~fi~!nf: 5 ~j~~s~~~o:i~~~onneè1J! ~~= ultime co11e:con accentuu.lonc del suo rapporto con I i~'~uitJeri~~~~~=~lep:~~~~ 0 d 1 !W: 0 ~!~Yi: 3e1 11 ~~~:~: ran~ Flrpo; con rlaocen$lone del decolorati miti buco– llco-fastorall, In canzoncine alla Chlabrera, sul filo del b:Yo 0 /~~a~~;~tr~:~ Àn~~Foc 1 :~~t,i~~k~e~n~:~r:! 11 i~ e Cercu Ja paparlna • del slc11FanoMolino: conferma di ~:r11::1~ 0 o ~~tl~~~~~r;:l~~t:ll a1~~~~:~lu1frr eu31 dJ~ 1 !!~~ raie senso della misura, di una naturftle delicatezza. Qualcosa di molto simile a quanto si diceva per Pa- C~~~s~lrr;:~.r~iaa~~~ ..:~~1!f!~e~~ ::1.fèl~~~~o:i~r:~: una sentimentalità convenzionale e una ,più Interna, lnebbrlata sentimentalità dal ricco tessuto sensuale: da ciò una sua m3ncanza di mlsut-a - che Il Panero pos– siede in eccesso - e una maggiore misteriosità e colora• !\~~~tc~~l 1 ~f~:,d!r~~ f.'!11!~·u!~ :;~;: ,;~~'z~~~a~: :~ le produce. Certe cose. benchè assai modeste. trattenu– te da una poetica umile, e, malgrado le sollecltazlonl tg' :~:~'iJY 'rr~d\rl~~~~l~~S:~~~V1~~f:1t:. a:coJ~eb:Ce:~ scritte In trance: lncorgate attorno a un nucleo di ricet– tività allucinata, a una Incantata ossessione del sentire. Caso specialissimo, e non per deduzioni piò o meno consentite, è quello di Tonutl Spagnol. l'altro friulano qui presente: o per lo meno, specialissimo, è stato. « Una. ombrcna blancla >, qui stampata, è stata scritta da Tonutl quando aveva quattordici o quindici anni. e di poco dopo è e Matlna ►: no, non si tratta. di un co– mune caso di precocità. Tonutl è stato tutt'altro che un c11/a11tJlrodige. Non apparteneva a una famiglia bor– ghese per Poter esserlo nel senso corrente della deftnl– zlonc; e non cominciava corrt'e poeta, o cantore « popo– lare• per poter esserlo nel senso che le darebbero I ~:~sà~l~'~1r;g.~~i:,~~no:_ :r~~~a,nad~~e:;e~~eèrr\ ~a;~ contatto con la cultura dell'altra cfasse sociale, e la ~~~ a.,:~~~~a!a, ~ren~~aca;_ 1-~~:t~~ffll ~1: ~~~~~!n~~~~ più civile Frl~: di mezzadri cattoncf. che, come S\)CSSO del resto accade In moh.e zone dell'ltalJa del Nord, era– no assai vicini. negl! usi e nel pensieri, alla piccola bor- ru'~:!a r:z~~!zf.rB~g~!i ~:~g~:ti° ~~e!~r~S:f!ee't!~ : s~: slblle •: e tale era l'adolescente Tonull. I.A sua assi– milazione - appunto per la mancanza della diseduca– zione scolastica e moralistica del ragazzo borghese - di un gusto poetico assai difficile e ancora di a\'angua.r– dla, è stata pronta e naturale. I risultati. spesse volte, deliziosi; ma senza. da parte nostra. nessun compia– cimento estellstlco ln tale valutazione. Nella Ingenuità di Tonutl non c'è nessun primitivismo, ma molta bontà, dedizione. dolcezza d'animo. Dal ph) ~ovane. l'ancora ,•entenne Spagnol Cdl cui r~iri;?tou~lrver:t:~ ~re~l~ .1~c~r~1tn a~:i1:~~: u,r :et tantenne Nettore Neri. Già abbiamo accennato alla 00 ~f~~~ed\~è ~In m~Y~t~:~re.!i 1 .'es\\h~el~~nsia ~ub,~ f:. qui, ca,•arsela con poche righe. Basterà dire come, Poeta In romagnolo, ea:U sia un caso psicologico tipi– camente romagnolo. PIER PAOLO PASOL~'l Tonuti Spatnol MATINA Dol«i ma.ti" <! di prima.ti~ ~~!i n;;f; ° w td l''":r ~: : !, ! Q.IJ zentil 4 di.smoto dal ,u.,ùr di M pre}tmJ. L'unuier al d J)(ZNdt par nencia vera o lo luna. cl.oro tal m~ d4 la. fila do, un<lr, •kiina apona. o bril4 e a. J)Or no plumo aompri p\ li.:era. / Jot riJ1eti to l'aria sta.matillO la me ombrona o a, oiolt o a ]Xlr plorta di :òui,c om6ur ch'al art .ort.,G paura.: un JatUBt (U ,ca ta na .S'1Jiavirta c~oo ,::ac~~b~~Z:. -;,i~a.s"~'~g'!f d~!~ invena - TraduUone dal friulano: MattiM, Dolce mattina di prima.vera che tra le fronde nasci gentile. col volo leggero di una rondine svegliata dal sussurro d'una preghiera. L'Inverno è pu- :~}:• ft1~n J':.)1 n~~r:~t b~m~ esl~~~I~!/h~&~!m'~r:'~z~~ piuma sempre più leggera. Vedo riflessa nell'aria, sta– mattina, la mia ombra, che a:ode e sembra piena di f.lovane amore, che arde senza paura; un ragazzo falcia ;;~~a iff~!) ~h:e:~i! ~~r!e1~s\,1t! èsepj,f1lur~ 1 . 0 &:Il UNA OMBRENA BLANCIA Anima zhit.ùa, no ,ta plan.ii, al à m ud rt ta l pal..s ch.'o 110 ,i lu d1-1mlntio, in mit., da H ao vi.a. Urto om breno b loncio a ven a cocolo.ti. Il ~ rercudrt no'i d padima, coma. na •iail.G ~h;: :~oi f!r: ~~~. UM om.brena. bloncia a ven a cocolati. :u~a.Xirf'rot~~~i!1 :;i::,~ o cu'l e,stru di un'ondG a ,vuala in. Porod'L,. Una ombrfttlO blancia a von o cocolati. Tradutlone: Un'ombra bianca. Anima gentile, non p!anrere: è morto nel paese, che non se lo dimentica, In mezzo alle sue viti. Un'ombra bianca viene a cullarti. Il suo ricordo non ha sosta, come una rondine che corre e non si ferma, e In mezzo all'aria brilla. Un'ombra bianca ,•lene a cullarti. TI careua con la sua mano delicata I capelli gria:1, e col moto di un'onda ,·ola In Paradiso. Un'ombra bianca viene a cullarti. Enrica Cratnolini ODOR AMAR Sul trol vc-rt do l 1 ort, a fta nc do vecJo lobio che pol.se da tane' ogn.a, od6r CJ.lll dr e dole' di brugnuldr, mi /erme. N1ulc btonc}e, od6r bl-cn,c ... Anune J6J'me: ta. chcl od6r fermo come un'6/ c,ocho. Traduzione dal friulano: Odore amaro. Sul sentiero verde dell'arto, di ftanco alla \ ecchla tettoia che tace da tanti anni. un odore amaro e dolce di susino. ml rerma. Nuvola bianca, odore bianco ... Anima ferma: In quell'odore, !erma, come un'ape lnebbrlata. EL PESSUT D' ARINT Vie, sori.mfd:nt su la. glèrie, 'o oo l 'aohe l usint. ~: :i t; r.st, d.~~ 111~/ri, lln. p~ùt ai llllltiO di cjapà. E i;ie al cja.mine, par cl1el tro1 dl agho: cui Jlt.sd'arin.t, ~m1d:iit un. ~, d'a.rin.t. Ld lac la c}a.,ute dtù pcuùt d'onnt1 El Jrut ciù pl.,t d'arin.t, al clr d. ~• d'a.rint ..• Traduz.lone: UnViJ:m6Ìnb!r:~e~~e 0 u!~ 1 co,h~T!df·d:-;.~a:~~:.u:oi~!'1:fl 0 ~: altare un pesciolino. E ,·la che cammina per queJ sen- ~1•:~e~~~~~c~~ ~~e;!\tf~~1e~:ce ~~~~~fo~'ì1 ~~~ bino col piedi d'al"8'ento, cerca Il pesce d'areento ... TAL' AIAR VERT Ta l'aiar vue,t de domettie, domo cal6r o pd.t, Là, sot l a pitra ulc. sot alti, pian.li• /olti.s, 11 cort «I t dis/ at. h111pit, ta l'aiar, verde .stoi1:o d1 l){l&. ~ll c;i~ft 1 t~~~ fic,te, bc.u6l: a plllttc 'al re.pire. IOIICO IIIOlii HO. /uJ:o, Traduzione: N~n·arla ,uota deUa domenica, solo colore e pace. Là, sotto la pergola, sotto alte piante folte. li verde SI è ,fallo. limpido, nell'aria, verde stanu dl pace. Il tempo fedele. iode la sua festa, solo: respira plano, senza muo– vere una foglia. Biblioteca Gi ~10 Bianco,_ Carmelo M lino CERCU LA PAPARINA ... Cm-cu lo papari,ao di Iu. ,on"" e non la trovu. Corcu. lu rim,tagqiu di Io paci e Zu aforddu lo. g~rra. Ccrçu li mè p1t1.:6J'i • non ,api unni ,u. ma/lCU l.u v-,,i,tu. Sugnsi a lu criciv}a untt•~ ca Per.ti lu ,,m:u di la ,tr-ato. o di lu tcmpu. P<JMO n' Jar:uni appru.su a li viteddi e oon .ta: - e A,n uri, omuri chi m'ha fottu fari ... > - Ar, une~, li calippbi ,'a., tu.ta lu imli, o l a canipaona aacuta lu rwt1riu di h lorimch.i 110. lu. can11U1, e a. lu jar:uni ca .!i perdi e canta: - e 111'ho. fo.ttu fari na orann, pa.:.:ia. . . • - Traduzione: Cerco il papa.vero. Cereo Il papavero del sonno. e non lo trovo. Cerco l'eremitaggio della pace e lo squarelò la cuerra. Cerco I miei pensieri. e dove sono non .sa nemmeno ti vento. :;r1: 1 st~~0::,'' 1 ia:veu~ 0 gf~g::o dl~t~i 0 s~~ ~~~fi~ ! canta: - e Amore. amore che m'ha! fatto fare ... » - In Z1~ifa anll r:ac;'i1~P~~t1:l ::ee~ee1\: 1 :èt~ 1: tia;:~~ = che si perde e canta: e Una a:ran<le pazzia m'ha fat.to fareM,•· Cesare Vivaldi NATALE DEL SOLITARIO Re,a.,u, o. 1m1 11du .JCi che o. ttu tatvo clw, durml, m loil(}u. 301inu che u. me leOfJ dai pc1, e a.squà.sa1 a. tole/uneeva u. qu.ela biutlda che ti ao1, Non/J. - p6 da.,o che l'a11guacia a a fi11 .,,~ a lei;o 110. man do do11na. - oppiiramente ande6'VCJ. Jra l1uucn.t1 vetrine i11 t'o: ,,tà: cu.n òr,g1 o:a,ent1 a gho co.mi11eova. Na.tà de l'qmu •ulu.. Cuact a11Ugu atu ,n.e rtttame 11,du, che a m'accor,u a.pena d'esse a Rsuma e nd: 1tt ac'in piccu La f,oesia in dialetto, sia borghese che po• polare, ha quasi semJ,re un equivnlenle esatto nella pittura del proprio te11,J10 * di PIER PAOLO PASOLINI Come fenomeno generale, la poesia In dialetto è fe– nom~no della provincia: e. s'Intende, pro\•lncla non ln senso semplicemente giurisdlzl onale, se vi 11 pos.sono In– cludere una data Roma e un da.to Milano, che contem– p0raneamente, nel loro ambienti non tradltlonallatld e dlalettall. sono, se mal. provincia. europea, Il che slgnl– tka. In altre parole, che come fenomeno i:::cnerale la ~oe:1~e1in~ 1 ~f~t~h~. f~:w:e:ieed~~~r~~ 1 ~e~df::: 1 ao :~!a~~~ll~~ltl!1s~~l~de ~)%~~=n~': rid! 1 i8tfa'~t~ri:ie~ mentre nelle zone Industriali o In città, per quanto al– meno rili{uarda Ja poesia, vive ancora del tutto nel do- :1,~tot>!~~~~~co po~l~~r;,~~1~~~~~1!~~h/i~: ~~~agi~!~ con una certa speranza di splendore tra la Une delf.Otto– cento e li principio del No"ecento, Cd I! finita naziona– listica o cattolica: e Intorno a cui si sentono, da Inte– ressate parti politiche, le olù diverse Interpretazioni, daJ. l'accusa di sordidezza reazionaria. all'esaltazione del ben– pensare e del senso del risparmio .., Ad ogni modo, ml• sura mlgltore della sua cultura e della sua morale. ere• dl~n;~ ~~;:~e,°1~!:~~g1~~~e ~ "si~;~oldfr~~~t~~~\~\li~k sia frutto. la Poesia In dialetto cborghese >, nel con– fronti della poesia in dia.letto e popolare,, I! lettore può servirsi de1 testi che dell'una e dell'altra 111 POSSOno, sia pure non agevolmente, reperire: a,pecinum del confronto potrebbero essere, per es., le Muchc. con una raccolta e media> di Poesia po~lare (A. Gianandrea: e Canti po- :~~~~r~:~,~ a.nn~ :;e I 0 !"C~~~r~i!1~:rdt· J~ 5 01i~oc!H Sassoferrato> a cura di G. Vltalettl, Catania, l!HO) e una raccolta altrettanto «media> di ooesla dialettale <G. Croclonl, e La poesia dialettale marchigiana>, Fa– briano, 1934) che li mondo popolare riduce moralmente a documento della propria coazione su esso, del be npen– sare conservatore, e stilisticamente lo rappresenta att.ra• ,•erso la !acile e Ipocrita tecnica del .puro cromatismo. 1 e macchiaioli> sono Hallamente, In una geografia come questa dle abbiamo delineata. gli equivalenti di quel dialettali: dialettali essi stessi. In rapp0rto alla lln– fiua che. In quel periodo, non pote\ a. esser altra che la &l~g~~nd~~~':!f,~::~°n~~~~~'.!rradt\a~t~,N :aWS:1~ 1 iiorrs; r!~~ 1t\~r:I ;r~re~~f: 11 ~~\:g;:o~i'n~~n~z-:n: s::!ant~~: rispettivo pittorico della Poesia di Fucini e del fuclnla– nl. non si potrebbe certo trovare una tecnica più pertl• nente della loro. Radici e regionali> diverse ha la pit– tura napoletana della stessa epoca: ma anch'essa sta In ~~~\f.r1c1~~rl~o~ u~~u: ~n~~~~~ 1 'mci~~~~r~~·,r:~~j :rcr:i~r;~!~~ t:nN~~!~i: 0 d:,~:m1!:c~: /'r:u:~1~ir:r;H Jorlo •· che riproduce quasi letteralmente del versi di una e P11.sslone• popolare abruzzese), In seguito. Si met– tano In rapporto Gemito e F.-rdlnando Ru$.'lo: al vedrà come essi stltlsllcamente coincidano là dove Il verismo ~tf~~:1tl'!g'n1~~:~t~o~o::::J:nU.aéo~~~ri\nr!:r:i'i~ 1~~~~ di colore locale - va al di là del proprio Umile sensoriale ed empirico. 1A coincidenza - ed è naturale - continua a verifi– carsi nel novecento: In cui si dà un numero assai notc- d~~fadil1 1 !~~~ 1 • :ennt:1~ 0 i,w~~~~~~~R:~~:a 1 .~:~it~~ nella e regione>: Il che Implica una diversità non aolo di contenuto, ma anche, croclanamente, di tono. Pren– diamo come esemplare Semeghlnl, che pure l! ravvkl– natlsslmo al e centro~. e senza dubbio e contempora- ::~n:,:,n~~: l~ioen;:~ fh~~~~~~~r~:;~[tl:11adr1~~~::1e~ paesaggi, ma per il tono (diciamo, di un post-Impressio– nismo crepuscolare) con cui è rappresentato. Potrebbe essere. insomma, l'equl\falente del dialettale Lrle1tlno Virgilio GlotU: anch'egli di formazione e centrale• e~ lau1:J1 :ri~u!fa=:~!i~~c: d:rc:n:t~~lu~~11aa!..o'!~~ello~l:1~ fingua In un tono non plù perfettamente coe\'O, t°reuore potrà continuare da sè la sinossi. fino alla Roma dl Gen– tlll nl e Dell'Arco, o alla Milano degli Espressionisti e di Te. s.sa: a prender atto di un dato <del cui prodotti este• tic !, In un a:ludlzlo di valore, si può dubitare; e noi, alllC\'I di Longhl, slamo. tra quelli che ne dubitano), che costi– tuisce uno del momenti 011a:ettlvamente e quantitativa– mente più Importanti della nostra cultura. de 1nu.ntllgt1a, g~u. TUttii u rimor•u de be.stie ma.uacrdo u mtrnto in mi, mentre in ace a toa.. JIOMQ~id B me 11/orsu.. Traduzione: P. P. PAS. (Dal ligure tu Imperio.I: Renzo. son cosi solo che ~~~~ 1 t~1~~:C,Jnal~~~Y1:°b~J:ec:el ~~v!JtJ!~~• ~ pub darsi che Il tedio me lo levi una mano di donna - oppure andrei tra lucenti vetrine nella città: con occhi assenti vi cammlnereL Nat.ale dell'uomo solo. Co.si anU• co questo mio restarmi solo, che ml a.ccora:o appena di essere a Roma e non su un ploco di montaana, ghlac– elato. Tutto Il rimorso delle bestie massacrate 6Ale ln me, mentre sulla tavola apparecchiata ml stono. Nettore N ri COM A T'PORT A t'Port cun 1116 cm'u ,..porto, do. aaoliott, al d11iet1gh, o d'maz, t1a bèl4 r03a 111 bocca; a t'port cmol), torn. e' còll, i :erbhiott, la /Mta., un fulard, d'aedo che stralocca. A. t'port con, o pu.Nitla, do burdtU, l'occ d'no. po,rno d'pavON itU'e'ca~l; d'na penno ch-'la fa.sèva. gni culor ... A t'port, e incion e' ao, t'e'mt:z dli cori Traduzione dal roma~olo: Co,n.e ti po'rto. Ti porto con me come si porta da ~:~o/fh 1 :0r~~mceon::,e 1:for~!gft 0 ·co~I'o~ :U 1 ~e1%8ot:~ la festa, un fazzoletto di seta che brilla. Ti porto come portavo. da raeazzo, l'occhio di una penna di pavone sul cappello; d'una penna che &.\'eva ogni colore ... TI porto, e ne-ssuno lo sa, nel mezzo del cuore! DINO, L'E' LA TU' TERA ... Di110, l'il la tu.'tet'a. d'acona e' fion, :r g;f~f!a:;:~~:10.,!/~!"~/'3,:_ ~u:datt: dr\ la vtcio. c11rlra ct'Alduiaen. ~~a{"b:::tJ~"cf.! 1 t:ù/'rc!:t' à~cl11~c~·t• e dal burddli ch'ca, i.to. a totta \104, chil, d'là do'fio,1, &empr u. J arS"pond u.n mro.!, Traduzione: Dino, il la tu.a. torra ... Dino, è la tua terra di fianco ~r~ri'c~~ g:! gir~~la~~~nl~::bila~~ i~in ~~~~~~Y!t:1oe'}! vecchia corriera di Lodovlcone. Del tormentone, delle viti, degli olmi In ~!antata e feel~i:a~;~~~ 1~/~I f~~f: !,~~? ~gt~~eiàe d~i 1 r1J~necl~.~ s~mpre un ragau.o che rlspc,nde,

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