Fiera Letteraria - Anno IX - n. 22 - 30 maggio 1954

Domenica. ~O maggio 1954 L•\ FIERA LETT!èRAlllA NON E' SOLTANTO U JA DECALCOMANIA * GlOCO E PROFEZIA Il gioco di Dalì, come quello di Don Giovanni, dura da troppo tempo per essere soltanto un gioco * di GIANCARLO VIGORELLI Q1tel elle mi /a 1rn po' 3orridcrc i,i qucati recenti omafl!Ji romani a Doli t l'aria ingenuo di 1100/)Grlf, clte i pii, t:ogliono metterci. Oro, crncllc gli i9noronti do– vrebbero i11.vccc.sapere che Don I; gid mia leggenda di que.sta no.,tra .!torio contcmpora,1ca; ma Jorac t pro– prio in q1mnto lcooc,uW, che C{lpita o nl)i quarantenni di dovt:ira,,-iatcrc a qucati nuovi acavi 3«l corJ)o vile - o no - della s1w arte e della suo pcrso1ut. S~ mai, oggi lo riscoprono, q11in<li; nlcutrc a noi, coi Q1tarantc1rni d'allora, fu dato di 3coprirlo c di incartarcene 20-!!G anni fa. Certo, che un artista di cinquant'anni abbia lfl .'lortc di cHcrc acopcrto e riacopcrto nel giro di due gcncra.:loni, t un fatto che fa 1lCnaare a tante coac: JJ cltc in Dan deve ca3crcl pììt d'una uita, 1c ric.sce a sopravvivere o a reincarnarsi quasi con gli estri di ,mii co11th1ua. novicU lungo il trapaa30 di poco pii't di venti anni; !J che in llli deve c&acrci anche 1m'oac11ra aria di morte, un oro funebre aill ,110 atcuo genio e sui auoi co.nricci, 10 gli t dato in aorta di vederai .sco– perto e giudicato come 11n art11ta J)Ostumo; 3) che tra vita o morte aua, devo CHcrçI piit morte che vita in giro, ae ai vedono vecchi e giovani accor,;orc intorno a Dan con il gcato incauto di apvropriaracnc. Intendiamoci, Dan non t ,m 11omo da b1dtar via. Ma. I; mt fenomeno irrlpetfbilc: va riconoaciuto, ma non vclcolato. Dcd rc3to, ,a andare coaì bene da d; t aervlre male liii, e noi attui, volerlo manovrare aillle proprio caporion:e. E, 11n filo ad alta tcnaione; I; pcricolo30 metterci le mal'li. Dlvcraiaaimamcntc, ma t come Picaaao: la dil/c– rcn.:a t che PicaHo t il toro e Dalì 11 torero. Quelli che vogliono imitarlo, non diventano neanche doi pica– dorca: acI,aate qucata tar,rologla apicciola, ma t fnc- 11Uabile aMhe a aolo nominare i due Grandi di Spagna dell'arte cotttemporanca. • C bene inai,tore 11d pericolo di chi - oool, in ritardo - t10rrebbe /are del lavoro di Dan iota. decal– comania nemplare; oggi aoprat&dto che Dan, più di ieri, ai o/Ire hl t·catc di iclcolooo, llflolc fare tfcuola, e q1ti a Roma rulla acic, del 1mtre/atto De Cltirico fh,gc di riproporre I cm1oni di R.a!/acllo e di Guido Reiti. Fh& quattdo q11eate o altt<e lezioni se: le fa per ai', o .mo 1tao o co,ummo, fa bcni3aimo, vcrd1t Dall t imo dei 1>ii4. 11or11rc11dc11ti e metodici 11omini-atnn..:o dellu nrte di tutti I tc1117>i; ma. guai ao CCN'« di impartirle cigli altri,· e, paggio ancoYa, 911al ac gli alti'i corro110 a raccoglierle. Da Dall non ai m1ò, non ~i dci;e racco– gliere niente: quel clte in liti dit:i1mc /OUi(t o mia11rp, negli altri tliucnta contaminazione, corru.:ionc:, 111rrca– liamo da retrobottega o da salotto, che t la atcua co,a. Però, inimitabile come oo laacioto ,ic,i .!IIOi riattl– tati, a qr,alc,rna delle auc idee non aar() mate prMtare l'orecchio. Qi,ali idec1 SI, proprio quello clic Dall lta predi– cato fn q1u~ati giorni ancllc a Roma, e dove ht 1.mc1 eco di Raimondo l..ullo ai incrocia110 le tcai di certi teologi deU'11ltima ora, du Tardi/ de Chardfn ai domenicaP1i 8J)Cl(lnoli e n1tclcari8ti >. Qucate aw, ultimo idee non uanno pt<r:ae alla let– tera. C'è di tr,tto, i;alori e /renc3le. Ma Dan ha. reoi– atrato lo ,cricehlollo cito t;t nel mondo; o non aolo nel mo1tdo dell'arte. Quando parla di ritorno all'arte teolooi.ca , no, gi11rcYci che a Irti ai debba davvero 1l rt.!tarc fe de I,, tutto e ancora meno alle .,110 /ormrdc: ma ricordia,.10 che Dall t 11n tororo, e i toreri acnto110 da dove vic,1e la morte e da doue viene la vito, i toreri avuertono il giro dolle .,telle e del doatino, i toreri fiutano Dio. Il gioco di Dafi è perfettamente barocco percli-' /iniace nel e v"oto > o nel e uoh,mc puro> di Dio, an– che q110ndoacmbra che rotoli nei gorghi dclt'intcllet– tualiamo di ieri. Comincio a credere che i giochi odl:ir– ni di Dan alano profeticamente barocclti. Sta da noi, del reato, randcrli profetici, anche s! per caao non lo 80no. Ma lo 8ono,· a dispetto, magari, di qr,ollo atca,o grande onlrista clte /; Dalì: non v<-r niente il gioco di Dall, como q1tcllo di Don Giova11RJ. dura da troppo tampo por c.,.,ere aoltanto "" gioco. GL\NOARLO VIGORELLl SALVADOH DAl~I' - • Corp~ l1>cttubltu.), • Cpart.) "Antico CURIOSITA', PARADOSSO, GEOLOGIAIMMAGINARIA di oggi" Il torero niistieo-nueleore· * SALVADOR DALl' - • Le ~,nn du incublc allmcnt • Biblioteca Gino Bianco rag. 5 U.X ErlSODIO SCO.XOSCIUTO * Carducci adAncon * «EgU cl chiese, '"'QuJ li popolo ricorda nncorn Jlarbnrossnr' - Alla rlspo~ln, pen8h un lstanle poi osttcr,·ò; nEcco la grandez7.n lmmorta!o delln 8llrpe!"·» * di GABRIELE ARMANDI

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