Fiera Letteraria - Anno VIII - n.51 - 20 dicembre 1953

LA FIERA LETTERAR Anno VIII • N. 5 I SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 20 dicembre 1953 SI PUBBLICA Lt\ DOMENICA Direnore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 * DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA, VIA O'ARACOELI n. 3. Teldonl: Amministrazione 684097 - Redai.ione 68409S- Pubblicità: Amministrazione c. LA FIERA LETl'ERARIA :t - ,,ja d'Aracoell, n. 3 - Roma -Tariffe: Commere\all L..100 Editoriali L. 80 nl mm. -ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 - Semestre L. 1.400. Trlmeslte L. 750 - Estero: Annuo L. 4.000 - Copia arretrata L. 100 - Spedl.tlone in conto corrente postai• (Gruppo II) - Conto corrente postale numero 1-31426 La 'bliote a Gino Bianco COMPARSA DI UNA RACCOLTA POSTUMA .. Pancrazi e I' "Ottocento,, • Documento pacato e ironico deUe preferenze bio- g,·afìclie, morali e lettera1-ie del critico toscano .. nx ENRICO FALQOI E.\IILIO CìHECO - « Il \Olto df"II• tata• (particolar• deJ ,,11,11111"('1110o P,·,vxchio} 11,\l IUO,\/V~IE,\l'.l.'0 ~·o.w SOl,ENNE * ILPINOCCHIO DIGRRCO Quando. qualche anno ra, Il buon Rafaele Contu ml arfidò un'~\zlone di PinO<'Chlo per l'c Antologlfl Universale• di Tummlnelll fcollanfl. morta L.~I prima del mio carls- 11Jmoe compl&nto RA!A ele) non do\'f'ttl sol- 1an10 confrontar-e I v.ul te~tl del PinOCt"hio. scrivere la vita de l Co llodi e ricercare '11 lui o,rnl ~rl1to e 11.ccenmlre Alla ureplto!'ia fortuna del libro; ma altresl legi;ere tutte o quul le pagine che da 1empo vengono Accumullmdo,I sulla 5t orla d el più ramoso burattino del mondo: p11.si :lnedi elogio o brllh1.ntl divagazioni lett craulc. MJtJ,:l crltld eh1bor&tl con 1errlbUe Impegno (11lcun\ del qu11ll nQtevolmente 11uperiorl. Jl('r numero di vocaboli, alla stesun,. del libro del Gol– lndlL Ml tr<1val co~I a premettere. al mio Pitto«hio. un apparato critico di mole che non avrei sospettato e che, In fine del conti, non IO qu1mto J:loverPh~ JltamfNltfl. Natu– ramente, dls,;1 &.nche la mia. E !'e o.cuti ve-– nlMt>In menle al Tummlnelli o ad &.llrl dl rlprendtre l'Idea di quell'edltlone critica di PinOC<'hio. molto avrei da a5:glun,:ere volendo conSl'l'\'lll'(' quello M'ru1t0lo ('h(' Il Contu e11:lgevadal $:UOI collo.boratorl. Ri– cordo che allora già si parlava di un mo– numento I\I burl'lltlno: e un monumento lo era 111viuta letteratura cresclutAs;II l\lt0r– no: te11tlmonlanz.e diver&(' di un Interesse vivo e Crt'~nte, Anche quando l'lntertMe '-bo«AVA In ,analisi non persu,a.•lve o In 111.mhlttate lmpouulonl del problem,a edu– cativo. Richiestomi che ne pen~I di un monu– mento vero e proprio a Pinoexhlo, un mo– numt'nto di plana o dl ,:11,rdlno, fui tra qu~II che non esclusero la po••lbllltA di uni\ ,:0Ju7Jone (ell~. Certamf'nle non rlu– Jo1Ch•o a \·edere PìnOC<"hloa c,avallo (ma,:Arl <Il un ~ml\rello); ma non e~ludevo perciò C'he uno !iCUllore JM>le~<:e caw1r~l11. ottima– mente nnche con una rlJ:;ur11.7:lone dlcl11mo equt'<:tre del burattino. I sostenitori del– l'opportunità 111ll\5Clnre Pinocehlo In p11ce nel •uo •t1ntuarlo. che è \I cuore del 1A– ,:anl, non ml pareva che av('!(._~ropiù ra– ,::\one di coloro i quttll Juppongono <"h<'non ,., d('bba, perchè non ,:J l)UÒ, dlplngf're o M.'Ol1>ln", che llO io. l'immaJ:me df'l buon ,::ov<"rnoo quellA della prlmnvera. Co~toro {o~ !'I lasclavnno, rome ,1 lnschmo. 1ui;::– ge.i:tlont1rf' dall'idea nttocent('~A dc-I monu– mento. dal pe~ !ites!-0che la p11rolAh,a ac– quistato: di cosa (,::ra\'C, solcnn<>, erolc11, e.i:clu11,\v11 per peNOnai::i;i glorlo,.,IMlml. M11 !!I 1rallnv11 M!mpllcemen1c di renll7.711reuna lx>IIA~u\tur11. che, Ispirata 111ra<'conto d,.\ Collodl. ne po~e~ la !elle(' e ll(l OntAn('ll 11tru11ur11.:quf'l misto di concret.ie -ua. CrlA ltAIIAnl pl<'nl di buon ~ns o, ron I piedi In terrA) e di !Avola molto domt~tlca. Co,a che ~ plen11.mente rluscìt11 111vlneltore del concorso per Il monumento a Pinocchio: U quale ha crefllo una specie di t.ronco sa.Jlen– te d'albero, da cui Il burattino nasce guar– dando In alto .11.1111 sorridente FAta Turchina eh<' lo tiene per le mani In un moto che è di d3nza e lnslf'me di 10llev.11zlone.Non 1&1 bene do,•e l'albero !lnl5Ce e comincia la so-– stanza della li.Crea protettrice (dal torso ca,,o e pieno, d11. \1'11mp la gonna che c'è e non c'è: perchè la F11.ta è crcatur.11 tAngl• bile - madre, sorell a m11 gglore - ma è an– che arlA, fogliame e ciclo, che llherAmente vi debbono clrco!Are come un sangue J)f"r almeno due valldl~,lme r11.glonl: la prima. che è di lltile, COf!'!'f'nteIn quel girare di ,•uotl e pieni; la ,eoonda. che è di adertn- 7.A allo spirito dt-1 Collodi, 1t!'mpre spedito nel suo csmminare tra terra e clelo lnse– ,::ucndo la co,;cl('nUl del burattino. golOM>, !annuUont', gQdPr1:•edo. Incline. Alle b11gle. allt> monellcrle, al ('OfflptOmt>ul. ma sostan– z.lAlmente te,o al brne). Non vorrei che ml si fraintendesse, quasi dicessi che la .!llalua abbia hi,ogno di cielo e fra~he per romplNM'!I: vos;llo dire che lA sua forata archltt'ltura risponde esatta– mente al sog,::etto: è la forma propria di qht'I dato C"Onl('nu10. 1-': non l- orn11mcntale quella sorta di airone che corona la ,;la– tua e la chiude come ritmo. Il battito delle !lue ali suggerl,ce un'Idea di llbnru:ione, di materia pro~•lma 11!t1nii spirito, di mlS<'rle che si rlscauano: l- la conclu,;loni- della !a– vola del Collodi. Dirci che l- l'Anima ste"5& di Pinocchio affinala dalll'.' .11.vvcnture,pro– vat11 dagli fipavt'ntl. dal dbplaccrl e dagli aHeuuo,-1 lm[)('II: Pl nMchln $UI punto dl diventare un bambino gludlz.lo ,r;o,epper6 d11 IIP#\rlre ,tUhl!() dagli OC'<"hlRO!'.l rl c-nl •uo ve– stitino ordlnnto l' pulito di !11nclu1Joper– bene, pcltlnato. obbedient e, .i:tudlM o, che non ha più nulh1 d11dirci. null11.di offrire al nostro divertimento o Al no~tro b isogno di dlventnre migliori. Emilio Greco ha dato una s:ran IY>llapro– va drl suo Ingegno con quest11 1tAtu11che non è punto UnA gabbia o un.11 trappola. ma una torre lncantat11 che ml auguro diventi praticabile dal r11gaul. Anzi ~no cerio che la pl,::lleranno d'a~lto ArrAmplcandn,I su di es~ 11H11cc:lando!il e acomp11rt"ndodal vuoti come un poJM>lodi uCCf'lllnl !cllcl In un vh-ente cartont' 11nlmato. Flj;::uro.tlvo ed 11,itratto (come tulle le OJ}f"red'arte, del resto} Il gruppo di Plnrx:chlo, che la giuria ha ll(:•lto con untmlme ,·010, Mrà !o~e Il più bel monumrntn pubblico di quesU anni e avrà la fortun11 di vivere In un giardino lrA I giochi del tAJ::IIVI.• Ml sembrft, Anche, IA 11lù bella pagina pensatA sul libro dtl Collodl: proprio la suA migliore lettura. t~ORTUNATO BELL01'"ZI A Lesorell.ine del Pascoli * "Sorridi? a questo sbatter d'usci? E' certo - Ida tua che ~fac- cenda, oggi, rn cucina. E Maria? Maria prega, oggi, per me,, • DC PASQUALE VANNUCCC I due acg1oll che enano. ln eoocreto. le due 60tel la a cui dice & O dolci Ida e Maria, rl• de.le Ili pellcgrln' Al pellegrln "Oillate. an. i;:lol l. un po' di ben, Il bacio • lui donate, strlci,:~te,·elo l'I se.n Ellh h• sol'ferto 1anto, t.Anto e' vt cercò, che preNO a voi a<>ltanto or t'lvere. egli pu0 ». E tn un'a!lra poesia di pooo dopo. datata :mch·CSSAda SOgllano. alle due s ore.lle alle quali non pote\'& anoont. \·h ·e.re. vicino, di· ot\·11.: •C?'~ete. che nel n ouro immerua 11tranno I prui-ler noetrl s1 rincontreranno s·1nccntreranno ,cmpre e &i dlranno t10u·1 cose per l'Aetea via. quanla feliciti \'&U• gure.ranno da ratte della lriste anima mia I C' t'Ol' Ah. I ,·()6trl \'Oli k, JI SObene. 50 le ,-ostre preghiere. Alte e serene. Voti e pre– ihlere? Inv111 "(). lm a no. invano. fm che, o !Anciullc, lo vi u.ro l ont4Ulo~. E 11ppen11µ oMlbllt , le rlunl oon 11èe 11 .rlunl con Joro. Fu ne! 18M 11.MMS&.,nel eul !i('eo \'t'.nne tra.,;;ferito da quello di Ma. tera. Le amO t lo amarono. • A !l-11'.MA le piooole Ida e Marl.11. p~ro nell11 loro cura IA plcoola CMA And&\'A.nO. puih·Ano. 1r.0H\'Ano. Tutto pareu rll'lorl• re e r1nif10,•antrt per I loro agili i;-c5U.A me _pare.n d·uer dut n;ue. .. Beato. >O t"e. dr\·a lt ;i(n·lnette tii;-Ue la\·orare pe.r me. bree.to to l&\'Ort.\'O pe.r loro. Che tempo buono quello. o Id• e Maria. Tu eri la ma;– rlore. Ida, e 1wevl Il muw delle chiavi; eri lA m&M-AIA.~ ». E alla mammA moro\ Il ffillo, mestt.nlen– te p!Acato e 11pp,agl'lto,pnrlA cnsl: Sappi - e /oru. lo JOl, ntl campo,anto - ~ 0 r~~Tr~ 0 c~: 11 iu 1 r-:Y~~o 0 ~~~a J~~~°o. ,appl ch'io le racco/81 e eh~ le adoro. Per lor riprcfi il mio coraggio Ol/ranto, ~ mf deter,1 l'animo per loro: hanno un ,~uo. hanno un nido. ora. mU) t·anro; e l'amor mio le nutre e U mio lavoro. Non ,on felici, tappi, ma 1trrne: 11 lor ,orriY> ha una tn1tcuo p,a: fo lt gaardo - o mia M>Jatrma famiglia! e 1empre agli occhi 1ento che ml tiene quella che :i bagno nell'agonia non rermfnatn lagrlma le ciolfa. Er11n dltferrntl le due sorelle. PIÌI ~nnelc e meno triste. ldn la bionda; lOlit11rlA e p,e,NOf.a IA dolce Marta Ma runa era la pronlda inte11rulone dell'altrA nella cua e per Il Poeta, la. cui ,·lta non fu più tanto rola e tanto nera, e k> raccontava. lntlmfl. mente compi&<'luto. a1111ml\mmA morta nel• l'Altro ,oneuo lCll,·eme.nte 11ccora10: Ma ri: la nta mia fnon piangere! I ora nl'ln r poi tanto .fflla • tal'tto ntra: canto la cingalltl'/fa 1n ,u l'aurora contatld a m.tuocU la co.ptne-ra, liht P8Ml0ll I canarini cantano la ,tr a per La ml.a cena ptccola e can.OJ" (I.: J)Oi neWorto t edt&rf o pri mat·era come Il clclamc e l'ulhella odm-af 1 gerani 1icdral, mc,ri al coperto dnl gelo: q1tMd1e /09/111 ha la ced.rirui 1~~ 11; ~ er::c,~~c "g~~:~a d'!zJ:ii Z'' certo Ida tua che i/accenda. oggi, ht cucina. E Maria? Maria prega, oggi, per me. Ida sfaccendante e Maria pregante. Tan– to sf11.ccen:tante la Jd11 che e al 5UOpa.&&a– re le ~cantbattole frt.mono e I bricchi lu- 1trant1 .@Qulll1u.o;e la gnwe padella col buon palò! faH!lla ». Era dAvvero 111puntuale e preclEa ma..s• SAia, c tale la cantò li Pascoli 1n Mvriecui • Jljon t.rMand11ta tl creò per ,·ero la cara madre ... p~sso ~ la festa, e ognuno a te dom11ndA candidi I lini, poi che in tu11 ballft è il CSI.MOne odorato di lavMda ~- Vl.s& ero oosl con lui le due sortlle prlma n MA ~s.tt ~ poi a Lh'Omo. Amoro68.mentc concorr endo con la,·ort di cucito e di rtca– mc II procurare Il necessario per ,·h'tN! « ForM u:,. rorrt'do cuciono. che preme· r,cr :\ltrL tutto Il giorno hanno agucchiato, hanno ail,ICCll!ato ~plrAndo lnglcme •. PASQUAl,E \fA...__1'"1.:CCl (Continua a pog. 2J

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