Fiera Letteraria - Anno VIII - n.48 - 29 novembre 1953

Domenica 29 novembre 1953 L A F I E R A L E T T E R A R I A Pag. 3 -------------------------,----_..:._ ___ .:_::_..:..:_:._.:.....:_ __________________ _ CENTOCINQUANTAANNI DOPO LA MORTE DI UN GENIO IRREQUIETO Johann Gottf ried Herde JRIIFLJESSJI.ON] C JE FRA~~JENTJC Johann Gottfrled Herder nel 1715 L'opera delpensatore Egli fu, in Germania, il vero creatore della storia della poesia . Da lui muove il complesso fenomeno del romanticismo con la sua esal– tazione del medioevo, di Shakespeare della poesia popolare; a lui risalgono} indircuamcnte, molte dottrine e pseudo-dottrine odierne ,ll GIOVAl\ 1 fH l\ 1 1!.CCO Herder si Inserisce nella ~uestlonl culturali che gli ul- glo, sulla tradizione storica ... a~:~:~:~/~~~~~l~:!i ~~i ~i~\~~~!e~~~~~Oi1a~~e :,~;,?taa~gz~fttl:i~ >~Oi... /er– ~t~e~:!; f1e~~t;,s5i1 :i~i~~~ ~~~~a~do s 1 ~f:u~,~~~~t~ il 1 Jgge~rc~{~r~nc(eiir!ft~~l! ~:~~"olO e 0 rafi!t 0 Rn~~~amT~ !~~ i~~~o~~s1 11 <1f~~ fr! 0 !~~~~ fle ~_gr:;;; fcn~~~~~ ~~~~~ senso immanentistico e al fi- non ancor teorico, < né è In mnnt1c:lsmocon la sua esal– ni dell'autonomia della cui- grado di giustificarsi>. Nel tazlone del medioevo, di Sha– tura è alla sua conclusione; rillessi psicologici questa kesp~are, dell'oriente, della illuminismo e pietfamo, com- impoten7.a si risolve In una poesia popolare, a lui !a. ca– battendosi e armonizzandosi, crisi di pessimismo. nella co- po la gcrma!listica che g1un- r~ù ~n~e~~s~~~tr~~~~~J~: ~~~e::~ed!1°;uò'C:a°st~~~~~~~= ~la ]f.~~;11:daG~~~~zlo~; ~1~~~rrr~~~ ~f~~[s~esr~ 11 ~ 3,~~: ~~~~~~~~re~f~~~ 0 _con!esSlonl ~~tt;f,~ic:,~\~e~~~l~~i\a rl~~~ h1os~~~~~n~~~~l~s~:~~~o~ pl1~rc~~s~~ 1 l;~m g\:::,?:!~= ;-;e ~ ~~~~~~\'fgd!}:~:t~~~~ no a dominare il mondo che ti che l'opera di Herder ha to: a lui nsati:ono m gran viene trasformandosi, si in- esercitato nell'Ottocento cd garte I principi più fecondi di~ts~~·if?~a~°:~n! 1 .11n s~~~ :rr~~ran~~er~~i al~i~: ni,; J~~.1:,18~~t~;s~~e~l~~~ qual modo, ~mccubi ad esso Istante credere ad un reale sieri herderlanl, talvolta ma- ~l~ e ~!~fsr:1oe;o u~~~~~~fraì ~~n~11xnà~1 ~~~l~~uY!~j~t~~~ l~~~~~t 1 • ,~:.rr~~f~ 3 j1~~~= :~s~~t~l_m{an~oa:~~:a:i1!;/!~ ~On~ 0 ~i 3 J1J>ò~';~~f. C:/1~~~::~ ~~::,n~'\ ~mos~~ud~~1i~t~rl:~ le di Herder non si lascia che nella personalità e nel- odierne, 9ua~Y 1eslstenz1all- ~Wir~l~et;Op~ ~fv!~~~e~~I~ ~~~~ h;~g;~:~~r z:ro 1:. 0 dg;~ im~à. 11 1/ 1 t:~~1~ 0 dcla < t~~ffpi ~~~~reo a~o~fv"o'.rY:J:sii~~ ~•~- Jtet;~~ft~r~/~pf~~~ ~ 1 !~ -Kt~~~~l~~s&~~~nl~ 3 f~ del suo spirito allo spirito che non rmscl mai a fissarsi tenace vitalità dcli opera Goderela l'ila e impadronirsi di uno stile reale •• , [(I mi rammarico cl'aver ,,crduto certi a1111i della mia.. vita. E l!Oll dipendeva IOIIC'l1116rlte da mt, di gO• derhf Non mi aveva dato il dcatrno atca!o all'uopo bell'e prot1te tutte le dt.spostz1onit ù1 11reccde11te &<:cl· ra di 1tud1 ame11i: /rcmcr.sc . str>rill, /i111ru, matimvitioa pur,1, d113cgno,pratio,x,,del mo11do, arto del po1·9cre è1- 7/a"~~1e 1 ~:!1c7t 1 ~fguc~1~l:r~gb~~~l><>,J[~~~ 1 f,z't~:Ju~~':; a~~ 1 ~,i~ 0 ~ai~t::~:rtn '*~!fn ~~~:,ri,~~\:r~v~-~i~C:~. 11 Ì~·;~~ uivaddio lo .,crittore. E quanto tempo 1101L avrei 9ua– dag11ato! In qua11te temerarie imprc.sc , in quanti in– ten.,i lavori avrei evitato di cacciarmi pre8ut1tuosamon– te! Cosl 11011 avrei avuto muti puntigli, Urnta 11111bi:io11e e szt&ceHibihM, tanto 7,8CUdoamore alla .,cien~a, tt-ò nii 8arci lttordlto il capo 71cr ta11te ore ili au11rdo: lct– tt,re, m .,-cr,tti e pe>i81cri i11.,-c11.1ati. 111 quc.sto ,nodo 11011 mi sarm 1irobabilmeute fatto pastore, o avrei at– tcao a farlo, e, s'i!lte11de, avrei Jlcrd1ao l'i11ce11tivo, a tanta credo ottime impreuio11i; ma, i11ta11to, non avrei pigliato 1111a qrum.titd di brutti diri.:-:011i. Avrei impu• rato a godere la vita, ad unpadro11irmi a fondo di uno ~ti~!n~,~~leU,:dcic:::,~:e d~ 6 ~~f~~hu::;;:e·e:i:~m/a~e~ di:io11ario di arU e acitm:e nè vista nt comprese, u110 ~fiale di 8cartolfie a libri, t:he sta bc11e ~lo in uno .studio. Jlfi ,arai sottratto a sit1m:io1u che hanno i11t• prigio11ato il mio spinto, limitando le sue caper1e11.::-c ad una /al8a co11oacc11;aumana in pro/olldità, mentre 68· so avrebbe piutloato dou1,to stiuiiarc i11 sc11aocste11aivo, mo11do. ,wmini. aocictà. do1111e.pwceri con la 11obilc e fervida ·curioait<i del gio1xrnetto che entra nel mo1160 e corre spedito e alllr.rc da u11 oggetto all'altro. Leggerepoco,riflellere mollo Ecco una massima d'oro: dà elle Immagini della tua. fontasla una consistenza cosl duratura da non doverle più perdere. ma non riadoperarle che a tempo debito; 1:~s~iva~1i~:i:_ Fi~~c!;'~a v~:1iT%tbor:rJ;~~'i~~/!!i°Y!'~e:; prime i111ma9i11i tolme11te sbiadito da 11011 poterle rie,1pri. mere co,l Vigore e precwme11te co11 lo ate&So viçora, co11cui le 1w co11ce1iitc. Ciò accade a tutti coloro che han110 letto molto o fcggo,10 trop}JO,e 110,1 ho,~ poi modo di rileggere le .stcue coae con t•ivo acume, oppure 1101lho11110 sufficiente vivacità di leggere com.ti : .se ve– dcucro, se11t1s.scro, pcrccpi&ero e agi&Sero o, ht/mc . .W· cri/icasscro la propria 11ar6Qnalitiì. ltg$Je11do lll!(CChi di libri o legg6'J:do scn:a vigoro: e atten~iot1c. Q1teato è il caso 11110!111 q11a11tom'av1,enturo troppo /1l0ri della ;~~:ctfuaé ~~~,.%~'t~t:w:~: JWt'o~rr'~,J~ti~a"r;~~:u~;; ric.1ca irttcgra .- mai ca.« intcyra come è 1iibrato.11el• l'autore, &peuo r.c,1p1tr c03i integra ch'io sia 111. grado d1 /111sarl<1 in parola o almc11<, 7ic,1&(lfl<i con energia. e compiute:.:a.. O fiacca e sc11ile di.11mizio11e dcll'a11ima! Lo 8tomai:o è 91wsto. la. 11atura indebolita: l'a11im11. 110" ha veramente fame e non avpeti&ce, quindi, veramcttte i cibi, e m.m li d1qori.1ce v19orc,&C111umte a co11171leta– mc11tr. Co.,1 anche il 80>10 1111trìm~11to vic11e a m<rnco:re. Quoti 80110 i rimf'-i11 Mo119iar pocc,, far morto movi– me,1to, lavorar mollo: vale a dire, fuori di ,neta/ora, lcgou 1ioco,. riflettere molto co11 1111acerta e11erg1a e co1111c11,1io11e. e poi /ora esarcizi, a11plica::ioni. Cha i v1n9- 9i mi po88(lni) itl q1ic,1to ,1e11so ton10r utili1 Per /orw ora dovrò smettere di legger co11ti,11w:me11te, o, per meglio dire, ozwrc Jcg9c11do: cli~ dovrò stare giorNate i11ticre 8et1:a libro in mt1110.Voglio q1tiltdi clcoore a nor– ,w, di vita il 1iro1I08i!r,rlì 11<?11 leggere 7>ii1. Re 110n q1u111- do po.MO metterci tr,tt<1 l'anima, il fervore auoluto, l'Qtt,m:io11c pi1i roncc11trnta. Vic611eraa voglio poi aver la me11te a ciò che 111i atn it111ot1zi, e guarire dalla tcr– ribìlo rf'AQrdinnt11tc11dN1.:J1 di 11en.tt1realle C08Go tropJ)O a 11rcri11izioo trom><> r1 ril<mto: t/orrò piut.toato godere il 11re&c11te. /11 acguilo ,,renderò il libro i11 mn110 11ofo Fe 110 avrò t·oglia a dc,1idcrio, e 11orrò aUa /i11e c&Scrc itl grado rll leggere un llhro alla vnlta in modo da ,=aperlo tutto e per sempre, Qitcsto modo di Jr,ggere dcv'C:$8ara 1111 colloquio e 11w1 mc,.;a csqlta-:ioue, altri111c11ti si ri.soJ.• i:e i1t w, bel nulla! Lastoria è "l'epopeadi DioattraYCrso i millenni, i continentie le generazioniumane Gua.-dn tt,tto l'universo dal ciclo alla terra ... Che cosa t me.::o1 che cosa lJ /i11a1 No11 lJ ogni coar, mc.::-:oa i11/1111li /itlif Non tJ 0911i C03(t il fine di lnrtnltl mezzi? La calano dclfo11ni1>0tcmte e on,113cie11te. Bo,1td è in• trecciata e i11tricata i1l mille modi; 111<1 og11i m1cl10 dello cc1tuia i,; lnse,lto al suo posto... i; attaccato olla caletto a 11011 vede dove il cc11,o della catena si attacca. 09111 crcah,ra lm la /olla il11t.Jio11e d'C'6ere il centro, la folle i11uaio11ache tutto inlorno a lei ai di8ta11.:i solo quel tratto ,1ecc.ss 'trio a mandar ragqi o onde 8U qucato 111111to ... Bella follia! Ma la gro11de circo11/eren..:a che trniv.(l t1itta quale 011de. raggi a apparenti centri.., dov 0 è? chi U che .scopo h(lf Nella .storia del genere umano avverrebbe diver80• mc11ter 1h1che tutte le onde e le successioni del tempo notl dovrebbero riantrare nel eplano costruttivo della onnipotente Saggezza~? :ìe la cosa fino all'ultimo acce&• tff~~i-op~ hl~~!~ : : ~ie~~ r~\~~gJ~~~~~ 0 ;.;J;1~~= hertlerla'baiOVAi\?n ~"ECCO chè Hcrder non agisca su gere un'armonia interiore. ---------------------- di esso. nello stesso tempo una forma: fu. appunto, Il che ne subisce le suggestio- e formloser Ceist > (spirito nl. Cosl, mentre ILsuo spirito Informe}. Eternamente im– stlmola e accelera il proces- maturo. slmpativ.a per le co– so della cultura che sta evo!- se. che hanno affinità con la vendosl verso l'idcali&mo e il essenza della sua natura: romanticismo, a sua volta es- esalta ciò che è primitivo, so rlceve man mano gli lm- barbarico, popolare. Lo at- f.~~si1:1dr~:~1:r~)~\~aàrr~!: ~~fa 1 !atlivii~: dl 0 ~n~a~!~ mo dei suol pensieri e asco!- renltà e!ebea a cui mirò la tare le varie voci del tempo, idealizzazione greca. quanto :c~~a~fl~e a c~tb~f:i~i oc~{&~ 1 s0 0 ~;tic!e~mne~H~sfi~;l~~ls~ e copioso, riprendendosi. ri- co e romantico. Egli avvlzzl– petendosl o anche contraddl- sce nello stato di acerbezza, e ~~~~s~o~ 1 s~g<lie~et ~~msJ:, :~~ 1 ~{~~n\~fofc1~t~•Jv~~:r~: ma cundo mutatur. L'estro re avanti la fase rìso~utiva. · Iniziale si raffredda: Il corso Come cosa Incompiuta e in dei pensieri si Interrompe. /ieri, come germe latente, ~,uo;~l~~1!0:;a~n~mg~i~/ ;g~o~i~~F~ eetr~l~o;~àJY~ nascono gli excursus che di- continua eterna, vicenda; straggono la mente dell'au- a, informe e confuso co– tore dal plano primitivo e si m'è. si presta a molteplici In– dilungano fino a compro- terpretazlonl, anche contra– mettere l'unità e l'euritmia dittorle. tanto che c'è, ad i~~rt~rns~!~~erJ;,u1~:~~ ~:brnt~s;:jt~~ edr 1 ~am~?:: ~~ rnJ~r~s~a~l~ga~'N~r~t ~~,~~r~~e ~rv1r~cc 1 ~roi~= ;~~~;,<;:z1rn;1e 1 ~ r~~m°:u~! ~ls~~~ c?i ~h1.g~~~to~e~~= - abbozzi. schi7.zl, tram- merso nello spirito feua sua menti - inconfutabili testi- epoca e abbagliato dalla ap- ~o~la~~t~iJ1ft~~~6 1 ~~~~~: ~g;;~~a?~t~a~!ies~~~ 1 ?~n\~ der, della sua sensibilità an- stessi di Goethe, e chi ln– cor troppo recettiva e lm- volontarlnmente lo umilia, pressionistlca, per assurgere consldernndolo Il lontano fefiinf~~~°nge{~~~~~e la ma- ~~ar:,~~ri~\1s~1~~~eM~ 0 ~~: Lo potrebbe salvare una vien subito osservare che in salda coscienza storicistica Herder cl sono aspetti che ehe ordinasse e valoriz7.asse çiustificano, di volta In volta la realtà. Ma anche qui egli e fino ad un ce~to punto. tut– rlmane sospeso tra l'essere e te codeste vane mterpreta– il non essere. nel momento z.lonlle quali diventano false Intuitivo, In un presentimen- sol_ose s1~stinano nella loro to. In una Vorohnimr, di pro- u,n1lateralltà e fon.ano una ~~~~~~~~t~~n vt:o~~rost7i ~r:~~~~fac~~~~~s~~~:r ~:n~ « senso storico> di Herder, personalità hcrdcrlana. Pro- ffi~~gi" ~hFa~aaq~el,~~tl~~~ r~~ ~t~~:;ttt:n%~n~:n\~I~~~ dine alla storia>. Giusta• l'impulso fiù vigoroso del ~eJ1~'he1~ 1 a~f~ 1 h~:1~ 1 :. ~ 1 :=~ 1 ~f~efi°1~~1sl~~~rc:ic:n ra:.~~~ ~~a dtsrns~~lfi~t t~~ ~~s:~ :~ g1Jnari:ro~~a d~~~~~arl~ Imperativo ha per lui un va- va>. ln questo senso Il lore ancora tro~ra pratico. ~ostro è un vero.< Geryieder fa°~ari?o~~nri\~sCfaca~ ìT~~~~6 ~~~ucg;e cfin~a~!~~!a~ storico lo orienta verso i pro- forse più che In Hamann. si ~~~~ ~o~~~re::r~e:~t 1 t~ ~= ~~~ ~l~f ~~},~~~t~~~t~aHg~~ condo lo spirito dell'epoca>: apparteneva al miglior avve– di qui l'avvertimento pun- mre >. e che e I suol pensie– tuale, preciso delle urgenti rl sulla poesia, sul llnguag- ~ ---- : _. . -:~::-,-' ~-- "' ~~~~'''"' / ~ . --:----,., . La casa di Hcrdcr a Gnrtcn 1otec, ) l:3tanco --- -- -~ , = . -- ::--. - ;fi:::,.- ,/, -==::::-___.. --~ 1~;~~:;1:'st~~~aq~i~hl 1~ 1 a~:ra~i ,;:;1~~ ti:io dl~\i~~~t: de~ratlva. Ili acenogm/ia, la proapettiva! Ma qualti. 6 m1 drammt1 con it~/ìnita ,ceni,! E' l'epopea di Dio attra• verso tutU I millenni, tutti I continenti, tutte le gene– razioni umane, è la svariatissima favola colma d'u1l gran aig11i/icato. Che questo significato e que.1ta proapettiva u11iver– aole dcblx1110 a/metto cuere po.sti fuori del genere uma– no... O i1uetto attaccato ad una .:olla di terra getta di nuovo u110 aguardo sul ciclo e au1la terra! In Cod6$to grande 1rniverao inerte e a11imllto. che d'un tratto ei muove se11ti tii d'c&.1erel'unico cC11tro, sii cui tutto ope• rar o 11011 cooperi tu stC"8o (dove? come? e quando?.... chi ti lw rivolte qWJste doma11de1 .' a fini superiori. a te sconosciuti? a fini, ai quali coopeT9110 la atelia mat– tut_in<!' e la piccola nube che la sta accanto, cooperati\ tu e il verme. che oro calpesti1 Or. se. ciò tl hrnegabile fl i111pi:;r,cn4tabils 11clgra,1dc e ampli?18HHO mondo 1111ic<., ;r~;;,~! 111 lo~~'~ 16 cl'c~'t:O.tit~~rr:1l~~e'~~~ !r):d:v~I~: zlonl del ge11ore umano, nel dramma pieno di saggezza a di Intrichi del Creatore, ci aia ima rcaHh minore e diveracir E 86 tutto /o.sse per te un labirinto con cento porle chiuac c cento aperte ... qu,e.,-to labiri11to è il e pa• immagma. Non importa chi 8ia .stata Laura pirao– ualme11te o per l'uo11•0 Petrorro; per lo 11p1ritodl lu, fu 1111'1dca,allll quola egli, com.e oll'1mmagitte d1 una madonna µrnti,,,. it• trrro. e in Ci"'" '••" · ,,. ~, '· ·'I della 81LO /c11ta.si1, d-:l 11uocuore e delle auc csperfenzo, e 111/1110 tutte le gr.1.:16de, proi:cm:ah e/I.e lO prccc@t• tcro, a/orzandoai. ai e.saltarla 11ct1u pro11r,a trngu.u u .sublime eterno emblema di og11i femminea bcllc,.za. CW 11011 era po,aibilc 11ei modi ellenici: egli non 8eppe e 110n t.-olle dip:119cre u11aGra:ia nuda o 1111aVenere ura- 1110. Egli scclae, quindi, 9h clementi clic, corno materia di uii puro Ideale femminile di umanità morale. erano dil/u-,i n 11cll'atmoa/cru apiritu.ale della su.a epoca. 11ello ~~r;:ro,r:.o~~;~:;~~ ~g~ ci~1c;;i :u:c::i~,g~::ia~ 1:11Za!':!! terrc11a e ccle8te. Egli la rivelò nella au9gcationc ch'clL1 c,1erc1tò au di lui. e s1d ,1uo c,wn.: in parecchie cìrco– ata11:e, la rivelò ncUa a1'!}ge&tio11echa esercitò e .sulla debolezze e .sulle tcndcn~e 11iù11obilidel 81«> onimo: 80lo cOA\ ella i;ra attraente e ammrzc,tratrlcc. In/atti ww belle::a che 110n auacita amore, e un amora che sia pura amminuione, e sospiri .senza intimo lotte e di/et• ti e dcbolei.::e """ hm~ l11&111.r1he e .sono atc.,rm. 11 Pc.• tro"rt:a colae il fiore d'ogni bcllez:a etica in.sita nel ca– rattere /e111mi11ile,e intrecciò ii11aghirlanda immortal" attor110 alla pura /ro11te deUa auci amica terrena, che ( _, La casa natale di Johan.nGottfrled Herdcr lazzo di Dio> eretto ver la Sua universale rcaliz:azione, /orse a Sua, 11w 110n a. tua dilettoaa ,1pccola. Abi58o è il mot1do h1tiaro, lo .sguardo iata11ta11co di Dio.... abi&ao. i11 cui mi trovo 11crd"to da quallrnq"e parte !1Ullrdl, i11citi .1e0rgo una grande 011cra senza nome, bc11ch~ 81 aia110 dovut1q1te nomi. voci e potenze! Se11to ella 11011 110110 nel pun10, dove l'ar1?1onia di tutte queate voci risuona ad un orecchio, .la breve o co11/1ua ri.,o-– t1(1nza che lo percepisco dal mio poato - di qw?.Sto 8011 certo e l'orecchio m't sìct,ro tc..1tm1onio - ha q1u,lcoaa di armonico, cd C.1.1<1 vibra come in110 anche all'orccch10 di Coliti: 11clq1wle spazio e tempo 110n e.rl.1to110 ... L'orcc• chio 1L1t10110 a8C01ta 11er flOCIII ista,iti, e se11ta pure 1«lti 3uo11i, sves&a nient'altro che m1 raslldloso 111aiemadi diuo11anze, cllt t1uc11toorcccliio ,1i ~ mesao ad aacoltare pro11rio 11el mom,.nto in citi le voci tc11tat.xrno di accor– darsi e /orse lei di.,orazia lw voluto clie si tro1Xl"8e in 101 ,1119010dove muli11ava il t/eirto. L'uomo i11civilito dcU'e1>0ea posteriore. vuol es.sere 11011 solo onnlaudlente, ma l"i ~tcsao la nota e.1trcma che auomma tutte le note. vuol cucre specchio di tutto Il passato e 11crao· 11i/icozio11e in cui si. compendia lo scopo di tutte le scene! Queato mga..:::o ,accc11te bcatemmia: ok ba.1tc– rr.:bbo che egli /0$,16 p11r solo la risonanza dell'ulllma fioca noto. ,,an!cnte, o porte del /ra.stuo110 che tc11ta d1 accordarsi! Genio e gusto Il gG11io iJ wm aomma di /or.:e natttrali: cacc, quindi. a11che e.sao, dalle mani della 1mt11ra,e dC\/e fare ll suo cummino vrima di poter diue11ir 911-,to. L'orie11te, pa• tria di tutta k1 cultura u11uina, rimase 11cr lungo tem- ~~!dtz df;~J:::t~ r:~t~g{!':s!• t:bk~ll~z~:'°N~u~h!,:;-~ Grecia ci vollero molti ro:zì nomi, immatti tentatim, e bi.1qg11òche /or.::-a 11rccedenti e difettose ,1i prot.-aue• ;~~'! :r~~1:.'':1i~· Ca~::b~11~ 11 :"g:~e ";aaio~~~~?":1i:~: 80 m1ùfl/ormc, 11ro/011doa amia1trato. prima cl1e dal ~':!:um::iod~g::::~Jo itl:~~10~~,~ e<1o~:~tr~l't~Oll!n~YJ~~~~ prot:e t1cll'imp1cgo delle sue /or.::-e,il lottatorR impara a combattere e a vi11cere con ormo11ia. Di co11,1c9uenu1, In un popolo ancora rozzo non si deve parlare di dccedenza del gusto, mft dl lenta edu– cazione al gusto e nlla bclln forma. •..Se il gusto non aorga che i1t virtù dc:.lgenio, t.-ale a dira mcdia11te /or::e ,wtllrali ru11ida111c11tee viua– me11te e.serc1tafe. CMo deve, cmn'ò owio, voler sussl• stere .sofo it1 tnli /or:e, altrimanti i.l un 81to110llCll'aria, ii1,•eco L'Cl11a. Un corto 11111ncro di alberi, pia11ticelle e ~:~~l~~;_it! 1 i~~~!,t~~~~; l'~i:'di~~~o if';:,~fg :: {la~;; f,~~1tir::Hf~CSi ~~d1,,i;~~~~ 11 ~r:! ilw.;i:~~c~ct:~.:r~: e come ae •l 7,rimo 11011 cwcMa bisogno del .secondo, e poioase ,10.,tituira1 ad cuo (1t1e$SC pi1i l){,lorc. Solo l'in– dividuo pri110 di gc11io dovrebbe co,1ta11tc1rsi d~l yiuto,. a tJ1adi ae91mo .•1'fa Cl parto og,1i ragio11ame11to,se il 914- ato. per uo1m11i geniali, 1ircw la parola in un se11so am11l1uimo, 1101l e&itta, i<? 11011 ao 11er chi dave c,1i8tere il g1uto. U110cha 11011 valga 11icnta, utto .1tolido q1talu11- quc, 11011 p11ò dimostrar gu.,to, nò sa che 11ir1;chò U gH,1to t .sorb 1m orditiato impiego delle /acoltù 9e11ìali, ~ 1 ;1 e;,~~o' 1 ~\~:~'io u~it g':-:i;:Jt 0 ir,,~ 1: 10 /~c:'ou~{ 9t'!J~· a!~ tuo. q1u,nto 1nù rotiidamcnte tali /acol!ù si di.1picgano, tanto più 11ccc.1$0na t la 11rcae11:a di 1111 mantore di .e~0~,~~~J:~~:e~1!~ :/:::c:!d~~l~r:;{tg:~oiu:Jf u~1a.s1~~ 1 ~ egE..momo, 111 macerie auch(l altre lmo11c virtrì. /11 1oia :r~: 1:~;~ 1 ::ier ;~~f~.zi~incv~~n~~al~U~n~~~~~zl~~1 viene a trO\•arsl Il gusto che rlmplnnge Il genio. Se csao aoprawwa m ,ma /orma 81t11criorc al 91t&to, ae cuo plld giovare att!vamenle e ritiron1i, lo faccia con gioi.o, e la ,1110 azione avrti e/letto. Chè la vera cduca– .:1011e e di.,cduca:io11e 11011 >uò com11ier.si c he 11ellu concreta forma a, e,1..nnpi. La_ d_ot,tri11ci-de,t..:(J aMumcre 8pirito e /or.:a, deve 0011verttrs1 1n caerci:10 e i:1rtu: 11t questo modo vie11e rleottoaci,tta. se11tita, cercc1ta e ~~1l~i!:o,fap,:6nu,~~~:.ci~~~~l•:l~IOil ~~~;:;"ie t~l~~e:r; decaduta, che 11elmae.stro e 11clloscolaro vie11e 1110110 qunlu11c111e cnergm o voglia. q1urlro1q1-c caempio a cmu– la.:iore, 11011 son;"! a nulle anche il 1111yhor ord111amc11tci scola.stico. Quando 1111 corpo t rido(to agli c,1trcmi. 110n plW giovargli la migliore dieta o poucggiata. Questo è dimostrato dalle voci singola che ai /011110 11dira nel secoli della barbarie e del i;uslo decadente. Se sono ~;~~~°'nav~:~e~~7~.!1•eu~co;~~ 1 vh~~~n~og~~i~s~e :t::~\n no una schiera di uomini geniali, allora subentra uni, epoca migliore. La rondh1e si11gole ch11l'alito della pri• mauera rldc.,ta ne prcc111111111cw 7X1rccchìe altra. cd cue 110n tardano o V611ìrc. li gusto in un·artc suscita Il gu– sto In tutte le arti. Sembra, per cosl dira, che si formi ,m etere ormo11ico in c11i ad 1111 solo tocco. vibrano e ri.su.0110110 1tJ corde ~im1li dei vari &trttmcntl. Soltanto I geni. quindi. possono e debbono educare I _t:enl.e rieducarli all'ordlnr-. alla bellena e all'armo– nia delle loro !orze conoscitive e sensibili; Petrarca egli aveua vi8to solo di tanto in tanto neUa .sua giovi• ,rc::a, che uro 8po&(I,ad un altro, av61/t1.figli a /or,e ;i:~iJi°'f~f;:,::i:m~~': ~: 6 1J~i:;,~t~ta ctfe~~ OU.1todella pocaia proven.:alc, chi conosce l(i Beatrice di Dante, ,1011 avrà alcm1 dubbio di ciò, e deplorerà la ui:i: 1;1:t;r:::nr~~{~a d~ p::.ir~~;:; o~"n/::~~~ elio 8i ri/cn11ee alla per.sono Jt lei. Og11i innamorato può e deve ritrovare neUe liriclta del Petrarca la sua Lauro: dCt/c ritrovarvi il proprio cuore CO)I.tutte le aKe debolcz:c, ,1cntiro la /or:a 11uri/ico:trica che un 11uro carattere /ammmco deve 6 pm) c.scrcitare ta11to sul• l'animo del giotim1ctto elle au. q1«1llo dcll'1t0mo maturo. Per que&to c.sista Laura, e io t1on saprai sa lii. pocaìa amoroaa 1JOSBO avcr6 un /it1e pitì alto, mia volta cM sia ammeu~ q1«:sto 9c11ere di poesia. Di /ronto ai poeti erotici romcrni - Ora:io, Tibullo. Proparzio - il Pe– trarca /a s11icco 110,t meno per l'idea dei suoi cvcrsi ~~:r:rin~:f!~a P: Jd/!c,=. 0 r,tcif/ 1 :r: 0 o~?!;: ~;WU:1 stacca. dai noatri po11h amoroai. Or. poicM a neuw•10 1piacerd che ,z Patrarca metta nel suo amara tutta Herdcr e sua moglie Carolina. prendono U caffà l'anima e coltivi (JUC8to 1w11time11to non per 1m pu.ro atto di. 11eces.,1tà o co11vctlicn-:a, io vedo nella Laura petrarche,ca u,t ideale che 110,i trciuierà 11cas1m giova– netto, u11 idcaltt, 011.:i, il qrw:ltt, ca11tato i11. una tiNgua co.,J bello, e.,ercaterti, come 1l quadro di mia a,1tica Ma– do111w. 1111 be11cvolo rnfluuo sopra ogni adolcsce11te bo1111ato. Il ~lelodramma e il 3letastasio Il Mata,1tas10 elle, nel rielaborare il dra,nma lirico in una. /i11g11a fatta per il. canto, ebbe la fortuna di ~,.~~ra::~iw~lt~, 0 u':0,!:,Pft~1rd!ilee 0 frC:,'tc%;/:,:;~ 1 °vo~!~,~ della 8tUI /ortu11a. 1'01'." ncat:a~e ~a qtte8ta lmgiw:. tutto ciò _che t ca11tab1te in q1U1l&l081 forma a/fottioo o in ~gb~ 1~!":l%cl!~!a~f:~a~v~{u~~~le arie e dei cori, onda ad~~:::t: 1 e u~~ot:::C~ 1 ~' ,igt",~,~Ì, 1 ,~c,~~e pf.fioi:i~, a:.~: temi mta tra ch'egli n0ll abbia raddolcito o CV!lato. i 11torie egli ha tratto 11cl og11i argo- mc11to cat1tabde, og,Ji 71!. . melodio,o, cd ~ ,1tato CO/KICC di co11/1g1,rar 1, 11el modo più tenaro ~,tfuf1°d:{'~ ii~',: !~ 11 :,t:;t~:6 1. s~f~~CCi,A cl:~~1f~ c~1f 8i è scrutMo quanto mai da loro. 1•c11c11doai a trooon, qua-,i in un altro emisfero. Nei greci era la poc.,-ia cho parlava: la muaico accom7K1g11aua co11 11at1,ralc.:.::-a le ,:rf~it&i~ 0 J,'~' :::,e~gc~h~ i:''~~: !~:itr;;ac;;d Q~~:. Ammcuo ella la mu..,ica (IVC"8e il gltiribi!":o di aascrvir– scla _dicci 't!Clltedi 1>iU e menarle attorno e ri71etcrle Z:!:J~. 1 :~o~':f ~1• ~,C:::d~;!';i.1!:~ct~~ ~;~~r:~bg: 0 ~,i~~ che scc91icre qHa11to piace ad cun. Egli non dovrebbe rap])rcscntnre alc1111c,IXl8$io11econ M11,1i pi,ì pro/011di ~~ti::~~;i c~g1,~~11;::iig'f ~ ,/,~~~~r~;il~ ~ ~ ;~b~e t1~~!i.: ~rr;gi ~~r~;}~fc71t~ .. io C:t,:~ 1 ;:1t:,W 1 ~ tr;i;~i:cl;:g:.,.~· JY•~torellc: s11blm1i alfrc.schi dclln storia. Batto la auO 1>e111,a dive,!qono mi11iaturn det teatro lirico ..... Anche mie.sta 11ocs1a 1m, 1ierò, ra1Jai1mtc> il srro ,1copo: cua t diue111d11 ciò che tiolcva essere.- godimr11to di anime de– licate che ai la,1ci11110 in-'tillara gra.:io..,ipensieri e/1,t&i placn;ol111c11ta in note soavi. a 11ogliot10 a11111111e.tttrarci cn11la11do. Se 11110. 11er 1m amore cccesaivo di qtte.sto poeta, e di qiu·ata ort ... eorrompe li proprio m1.1to, ram• mollcndc!c /1110 all'Allr111•1111tc.::-.::a, la colpa iJ s1m. JOHANN GOTTFRIBO HEROER

RkJQdWJsaXNoZXIy