Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 28 - 12 luglio 1953

Domenica 12 luglio 1953 LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 NUOVA ARTE NEL TORMENTO CRITICO ,X Discorso critico '.lf..' "Un primo dovere potrebbe essere nello sfogo verso la semplicità a costo di sembrare poveri,, D.C :Jf.. LUCIANO A.NCESCHI ALTRE I~""-".AGTNI *" COME DIPINGE NOI RAGAZZI NI.ONTALIANI }f. I NOSTRI PRIMIANNI }f. C1111lCat,a di andare a FirPn:e, di lm111er9e1•8' 111 quell'atmo• sfe1•u un 116 s11911ata, u11 116 pret,lsca, e di i11eouCro In Incontro si 9l11uye.,a, eosl oeattatl, t,/ei110 o itlo11tole, all'Eui,eblo di }f. GIACINTO SPAGNOLETT.l IMMEMORE O INDIFFERENTE, IL SUO SEGRETO !f. Vecchia lettura-di. Montal *· Una sensibilità "refoulée,, che scopriva il mondo per gli umili, non più per i superbi }f. di ALESSANDRO PARRONCHI "* Più che paesi della realtà, sono paesi di sogno, questi che ha fiHato sulla tela o su foglietti sparsi; sp,sso ro• vesti ili •'Ménùs,; ové la sigla d'oli Grand H6tel fa capolino MONTAI-E TRADUTTORID * *: di GH,UJ DORFLES Interprete di poeti Ombrelloni e i,atixJ ,tt1.lla .spiaggia d'una Vernlla caricaturale, renne in amore in meu:o aJ « prè& sales» deUa Brettagna: o, accanto al minareto dove il Mueu1n innal– za la sua preghiua. dromedari che ,·avvia• no ver.so roa.s1 d'un de.serto .tfrlano. Ora ,o. !:;u;f.~1:!~~~ f g:::,~k~'·rf~m~':~~un~i- le atmosfere autunnali e primaverili d'una To.scana immaginaria, o .strani cervi e gf. ratJe che pc.scolano .solitari. E ancora tutta la .serie dei pcutel,U: /lori appcsittf, bottfgile e va.setti morandtanl. dove però non manca qua.si mal l'/mprevJ.sto .sotto l'os:peito d'un uccellino auurro e diafano. d'un « uccello cardinale» o di &etmmie e MX>iattoli che st arrampicano su per I rami d'un eucalipt.WJ . Co,a cf rivelano queste piccole tele dfpln• te a4 olio, quutt ca.rtoncfnf appeno tinteg– giati a guauo o a i,a.ste/lo, c'he una mate• b'~vri~~~c,:~ ~: 61~ sran:~.sce Jt tfva ,-·on,uUla In uti' gjooo di plani e°;J;ri– catJ e ar,vroppo3ti come In certe antiche .stampe cinui? o~:t:1fi~°i:oo ci;v~ti:r:~t:~ri~:o~;~ accanto a un Montale attento cult.ore di fiori appauitl e anlmaluccl gentili o dire– mo del Montale umorista. disegnatore df :f:;:g:l :;~•~~~;: :r:~r:1,1g;~I .son PiiL che paul tulla realtà, .sono patti' di S09no, · qu.c.sti che M012tale ha j1ssato sulla tela o su foglfettf &parsi - .rpuro rooe.scf ~:ta do/: ~::Zf~~- dt;nir:(d~1::gj lntufinitf tn continenti vagamenfe tropicali o ti,erborei. Non la /antcuta precifa d'una irrealtà che la parola .tcandUce, mci la real– td: fantcutiea d'un mondo problematico: quel mondo dal contorni .sfumati. dal chla• =i~:;~~~e cr~r'e~s~;tii>t '°::itr:r:;: atravaoo, che invece il pennello --r ancorci ingenuo, ancora .sorpreao della .sua st..,.sa abUità nel tracciare t primi succo.ri lmpa.sti cromatici - 11onosa rifiutare. Come Mon– tale non rifiuta. per una volta almeno, di lcuciar.sJ andare. a quel tanto di tognan,e romontfcare d'un'etd lnfantUe ritrovata. che la $U0 precf.sfone critich, la ma ormai acar– nlficata pureua lirica, non gli permettono di ritentare altTOtJe. Montale ha proiettato sulle piccole tele, sul brevi cartoni. quella J)OTZlonedel .suo fo che teneva ptit nasco.sta - almeno « u/11• cfalmente » nasco.sta - non quella. cioe. cJ1e da anni Wene proclamando nei suoi versi. E questo i logico: di//icflmente linguaggio plttQrico e linguaggio $i equlvo.lgono. anche nelle ~re d'uno 1te.uo arti.sta. Non poula– mo considerare f quadri dt Montale come la fllustrcutone dei suoi versi, e non per unu que,tione df «valore• o df abflltd tecnica (Lo. tecnica - si sa - sf acqul.tta automa– ttcamente. appena ci sia qualco.,a da uprl– mere; e la prora mf~liore è il rapido pro– pre,-, tecnico e .stilutlco che ri nota In quc.sti dipinti nello .rpazfo di ,oli diu.: o tre ~ anni). Il Montale. lucido, cristallfno. terso, IUE verri. non e certo quello ingenuo. dol• cfuimo. flal.,e:scodei' pcutel/1 o quello ironi– co e caiutlco dei disegni e degli .schiuf. Do– ve doV1'emo cercare allora ti «vero• Mon– tale? Proprio nell'incontro del pittore e del poeta: del «grande» poeta. e de/l'«oscuro:t pittore. O.teuro. anche .se donumi. per una una qual&lcul ragione. I .ntOi quadri dovei– .sera ottenere· un va.,to mercato e doveMero venir dt.tputatf a biglietti da mille fdol/arlJ dal colleztoni.ftf in agguato del buon atJare. Otturo pittore non dunque perchè glf fa~– clano di/etto .sens!btutà cromatica e fanta– .rlOrità fllu.rtratit•a. ma perche la $Ua plt• tura è meno attuale della sua lirica. li Montale poeta «d'avanguardia•· creatore di un nuovo llnguaggjo Urico in Italia (mi .si conceda - come a chi non fa pro/e.s&ione di critica letteraria - di atJermarlol offWJca il Montale pittore: rende dllJlclle o problo– matfca una obbiettiva valutazione della sua opera pittorfca.. DI qul!.st'opera che pur con ~:aucitrV:~ 1 ::at~:!:. 0 ~ic~a 10 tn$U~::ir.a~:~: tonale, ancora memore d'un universo postfm. pre..sttont.sta. Un nostro mu31cì.sta e mWJicologo tentò una t-olta di de.finire in un suo .saggio la « mu..ricabilltd • dcl- "ver.so montallano. e do– vette concludere contro ogni pouibilitd In que1to senao. Il uer,o lkl potta - cori «mu- 1fcale• cosi carico di .sottili ellettl fonetici - non 11 /acUmente mu.ricablle, 1orse a,,. :rn11%J:t afi~~i~~~ ::~l:t~u:t~r:.h~.:~~ ffl~!t~;3;um.Std!'I''s:fri:C':!s~. d/I:m~el::,t;::~ veder illu.rtrati I Bagni di Lucca o Le Bar– che sulla Marna? E. allora. :e uogliamo arere. lo ste.uo. una ~~~dY~~ :z;;Vit:cco1f1~:~~imi~~~~~: que.rtc tele e questi schfazi. e - tra il Roc– oolo e I Pavoni. tra le Spiagge bretoni e la Pineta del Forte - cJ .ti manifesterà pro– prio quell'angolo di mondo. intimo , nasco– sto, che qua.ti et :spia~ di t:eder e.fiblto e r;o~e!t~ltgrt~•e:~~~~~ ~~1 ::1::d~a,:id"t;~ lfrtco del poeta. GILLO DORFLES La_ poesia militante Nella Indecifrabile realtà di aempre, Montale oramai rile• va, Innervate e .sensibili, .solo le cifre e qucui le orme, del• la sua poe.sia; da una poesia; da una poe1ta di occa.tione si è arrivaU a una poc.sUI di in• ocntrl, di appuntamenti, di a· gnfzloni. Gli 1te.ssloggetti che Montale evoca con la con,ueta dureua di segno nella loro chiu,a verità:. nel con.sueto mlrru:olo dell'c In .sè• (e e confrontai la pomice - e U dfa.spro, la .sabbia e il sole, il fango - e l'argllla divina •J sembrano al no,tro orecchio (e al nodro cuore) di fedeli lettori piuttosto meteoriti, a.ttrf caduti e 1Penti da un'al• tra vita che novità. ricreate). Il mondo del Montale è: da• to fl nostro, i il 111ondo eh.e ,conotelamo di più, con la .t'U0 solitudine senza: elegia, la sua dl.sperazlone ,en:a rimpianto, la lua mbura scavata nella parte e miracolosa• della real• tà.. E blsogona davvero rico· no1cere che anche tra. i post– montaliani, almeno fino ad og– gi, il più bravo è sempre Mon• tale. strati fondamentali negli anni cosi profondamente universa• della grande cri.si europea; e le, se anche co.sl povero, ri· che ha pertanto maggior di- dotto all 'o.uo nella .tua dmbo• ritto di ogni altro a rappre- logia è certamente quello che sentarcl. Non c'è poeta euro con maggior giu.stizia testi• peo vivente eh-eabbia riecheg• monìa degli anni della nostra giato con maggiore intensità giovinezza. Direi che anche di Eugenio Montale Il senti• l'ermetismo deve storicamente mento dtll'frrlmedlablle cer- molto alle e Occa.sionl ,. se eh.lo chiWJO in cui si trovava, pur Montale ne abbia scritto all'approulmarsi della guerra la storia, per dir cosi, in ne• mondiale, la cultura dell'OCCi· gativo: il J')Oeta ermetico era dente. Attraver.so il concate• un e io• che .si esaltava ~e:– nar.si $1lietato di .simboli ln• la solitudine, nel rifugio: per decifrabili, .si scriveva il dia• Montale era prima la solitu.d?• gromma nubilo.so e feroce del ne, che aveva sommerso socie• no.stra destino, e Le occasioni, tà e ,torta e ti rompeva in rivelarono l'impoulbflità: per freddi cerchi attorno al po. gli uomini di muover,i in u,i vero e io•· · 1oteca ... diremo anche che Montale partito da posizioni di ,cetti· clsmo ,perimentale e nega,tivo tipi.che dell'c entre..tfeu.z-guer– re.s •• a poco a poco ha con– centrato la .tua forza poetica attorno a pochi motivi (la realtà. inacceulblle, la vlta U· mana come un lncroclar,j. 0I· .surdo di orbite 101/tarte, la co– noscenza lmpo.s.slbtle,o .se mai solo per atto di fede, il passato indecifrabfle e mitico al p:irf dell'avvenire, l'o.stllità pe.tante del mondo, la condanna fata• le al 1ilen2fo, al concavo mon– do dell'io) che si sono dlmo· mondo conoscibile, il prean- Montale è un uomo di cul· nunciar.si fatale del cao.t. Cer• tura molto aperta ,na tradi• to, ed.ste la lez:fone, tanto ph1 donale, il suo grande poeta alta, dì Ellol: ma il mondo 'è Giovanni Prucoli: ne.tsuno di !,fon.tait, al tempo steuo .si è 1]14i iliu..sosulla .sua not:I• !~~I ai1!ril~~~~Ìt/ ~:\e~:!~!: ~~p;7:/;::;, 1 1~ ~~r a1~r~s~~ ~~~~ rio e cosi ruvido di a.tpra .sf del tempo di tran1lzione. il e verità•• impacciato In u,, rifiuto del canto, la confessio– linguagg/o composito e 1olo ne, l'abbandor10 allo strazio ritmicamente nuovo, e pur dell'anima che la nuova lette– perentorio nei suoi rtsulta.tl , ratura dell'ermetl.smo accetta- o Bianéo

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