Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 23 - 7 giugno 1953

GIAC0:\10 l\UNZU': Cardln:ale 19;;2 EPISTOLA a Maometto II Nell'urtotra Occidentee Islamismo si esprlme quello tra· "virlù e furore,, Cna finissima versione, con cultura, lo spirlto del!a crodn• tuto e lntrodU.Uone. delln fa. ta è certamente lmpllclto. Ma mosi&sima lettera di Pio II al a taine. nel- Plccolomlnl. lm• sultano Maometto n pubbllcH p."'Orogabllile L!ltenzt ttcolarl e Giuseppe Toffanln 1n un elf'- o. spiCRare ln pari tempo co gan_te \'OIWJ'N!:tto che porta Il me egd potesse ritenere passi• n 8 della e Colle2:lone Umani• bile In rlsoluzJone del conflitto sUca :t da luJ Ste'5!0 diretta. meùlante l'lnt.esa tra due uoml- L"introc!uzione. oltre nd ,.f. nl. sta quella stessa familiarità trontare e riroh'ere - 00; par• di lui col mondo g~rmanlco. zìa,e concorso d'un esperto dJ nella quale Il Totrap..n Indico. studl p~olomlnlanl del valore 11lt~sl I!', radice dell wperta dl– dl G10\·anni Soranzo - quest!o- fern eh ccli fa - qnl cd al• nl particolari. come la data JI trove - del temporalismo pa– OOmpo61zionedeJla let:«a e la pale. In Germania il Plcoolo- ~~~ti~f' e!~l'.~~!:;f.~~taMh"~ =~= ;11t~~raJfve~lnf~j .dalle prime stampt, rlesce lld fan10Eo !ndlvldWill.sm<'1!-9-Uano ·una tocal!zUtzlone e - direi - scoperto dal Burckharw:t, tutto T!eaJntolazkme i;:eneralt 1.!el?R<"verso perohè, ln\·ect d.l ldentJ– ben nota tesi del Totranin tn- ficarsl. come tra noi. oon una tomo all'Umanesimo. -«L'Idea u- quasi assoluta manca~ JI mnnisllca nella sua slntts! più tentlmentl sociali. tendC\a a alta :t vlene lntartl definita la rJ.soh'ersl In una esasperan:z.lo – letter~ E 1n verità, qualunque ne di que.,tf ed era p_a,rteclpRto t.ia u !)()Stoda nssecnarle neUa do. tutti. g,ernno dal.e pen.one l!torl~ d.el !e reu1ont iTR rqnen- ~ 1 ~t::. ~o5::~ 1~e:,~~~~ te e~ll Papato .,l'A, nof seml>ra l)eriooloaa abitudine gennan!ca uno di t(Uet trattrche li "Picco- dt trattar le Idee come fatti e I lomlnJ &Olevacomporre SVIIUP·fatti OOJ:lle Idee :t (p. XXX). pando e rltt.S60rbcndo In un i;u. La \'eraione. per .xr10 com– perlore intertase letterarlo fai· pta:=h.:to e direi rlpo$f!tO !ltn~o ~1 ed~=~~/~~~: :~I~~ ~:~e:r:.css~~raf\ltrl~·~Ìa:: i:j tutto a rapp~ntare un a.to traduuore qualcostt d! pl(1 che di rerle nel valore saplen?.iale una esigenza di fedeltà e d: delle humanae litterae e della parteclpaz!one: prelu,,lo d"un tradizione lattna. Per CS!& _si nuo,·o ciclo l!Pirltualc di rl~ riapre, e anrJ s1 acuisce all ,,_ e qua.si di rlvnisa delle fatl~e Et.remo. Il conmt.to fra Sclenu \'eglie erudite o addirittura ri– e Sapienza, fra Artstotele e soluzione d'un dlWdlo cht sta Platone. fra tradltlone greco• forse alla base della pasonnu,. araba e tradizione greco-Ialina. ~Ima e tanto dl!ICUS!a prosa eri– che già aveva ispirato le pale- tica del Tol'fenln? miche del Petrarca e c!el prtml Il testo. rlcostrulto da Anto– uman.!llti oon la Plsica o.,•ern;J. nio Altamura oon note e VI\• stie&. La confutazione che Pio rtantl di GluUo Velici-e. senu II fa delle. morale maomettano mirare ad una vera e proprla e. non vuole es.!leremera contMlP• dizione critica. emenda ~oddl– posl.z.lone d.l dottrtnc, ma rl- ifn::enu,mentc q1.oello 8"0':ret– chlamo all'unica verlti\ confar- tis&hnodegli Opera Omnia (Da• me alla recta rat!o e alla natu- sllea. 1571 ). ra stessa dell'uomo. Nell'urto In appt>ndlce ti testo dtllR tra Occidente e Islamismo si e. Epr..ttola Morbi.sani. dal To!'fu• 1i~a 00 :: C::!\,t~~~a~~ :l :: c:n\~~fò.~u7dr1~~ ne, quello tra « lvrtu :t e • furo- dal Sultano . alla lettera '.lei re :t, tra « hwnRnlta.s • e ftrt- Pnpn. tas :t, In Wll\ tal coodlzlone dl GIOACCHINO PAPARELLI ' LA FIERA L ET T E :'. -~ l: I " Domenica 7 giugno 1953 QUES'l'ARIFOltUA SI DEVEFARE )f IJ,\1,l 111111,lfl'l'EC,l illli'\'Ul,l PAR!DOSSl SCOL!STlOl NARRATORI otto cartelle • li calendario scolastico, gli esami a ottobre, la ri1)arti– zio11e in trimestri, le c:assiticazio11i dcd111ali, i 11rogra111- mi i supplenti i C-OJll" 0 rsi: ecco le vive questioni della scuola 111 * ,)f di MASSIMO FRANClOSA di ,u,,·o 1•1EH,lCClfJ,,11 Ho ~ul mio tavolo da molto tempo - me• rltevoll di medlt.azJone non tant.o per Il loro peso Sp!clllco quanto per la. francheua e 11 c~ragglo dell ln.ziatlva - l cinque volu– metti useltl d'una BlbliOteca Minima, che la ~ cdlt.rlce AUante ha b:-lllantemente troppa corulderadone del duro e conUnuo lavoro del romanzlere per chiudere le po,– slbWtà di chi fa della. n11.rrat1va In quelle otto-dieci ca.rtelle. Ma certo, si tratta d.l al– cune fra le pagine più toccanti del n0$tro aonttore tO!C.UIO. Dunque, dopo tante inchie– ste e ac.j)O tante discuts.onl e prc,poste, 11 pr~ietto per la ri- 1orm:i oetla scuoia pr-ent:no alla Camera dai MUustro Oo– ne1l&. or ~ono più di due anni è nnll.o senz.a che nemmeno se ne !nl.z.ia.ssel'esame e nes– suno Hl se e Jn quale f.>r– ma il Mln.stro della l- 'ubbl.ca . Ist:-uz!one vorrà ripresenta.rio a.ll' aper...ura della nuova Je&i– slatura. Mtllonl e milioni spesi ln ln– da!Jlnt., In comm!s,lonl a;ovcr• naLtve di studio, nella pubbll• cazlone di questionari, di b:>1- lettlnl, e p!rftno dl w:a gran– de rlvJ.Ma app.».ltamente ton– data. sono dunque finiti nt'l nulla? C'è da sperare vha– mente di no, ma c'è anche da sperare che la questione ven• ga affrontata. con mars!ore realismo (che slgn.flcs &Pf'SM> anche maggior prude.nea l e rl• solta una v.;;11.aper wt.te. Noi accennetemo qu~ - e non è quest.a la pruna volta che 1o facciamo - ad alcuni problemi fondamenta.li e la cui eoluzlon-t è. a nwtro pa– rere. di un•importanu vl:.ale per la scuo!!' .1~allana. Una delle quesllQnl plil. di– scusse è quella del calendar:o scolastlco. Se ne parla omu,l da tempo e già per l'anno In ccr~ Il Ministero ha Ieptr• mente an.t!clpato la ftnt delie lez.fonl e l'Inizio degli elaml di Stato, e per li prcss!znl an– no un'apposita comm!.M!one Mlnbterlale, rlunlt.asi di re– cente b)S!eme al componenti di alcune sezioni del Cons~iio Superiore della Pubblica Istru• zlone, ha flnlto col prop,rre al Ministro di Mare 11 termine delle Iez.loni al 30 mSU"!O e gH esami di Stato dal lS al 30 alugno gU esami autunnali dal 15 al 30 settembre e l'lnl– z.lo dell'anno SCJlast.!.co al l. ot.tobre. P'inalmt"nte ci al è resi ben conto delìe aravi dlft1collà in cui tlnora si ,; volgeva.no ~Il esami nella sessione estiva. 50• prattutto rli esami di Stato. che si prolungavano ~nl an– no nno ana ftne di Jugl!.o e In molU luoghi lll1Che fino al primi di agosto. Obbligati, co-– me eravamo, non a.ilo gli Jn– segnanU. ma anche e scpr.t.t– tuttò I ragazzl. a lavorare nel me6e p!\ì dl!t\clle e di mlncr rendimento per tutti, nes!uno era. più 1n grado di dedicar.ti a,U esami con quella cura e quella calma che urebbe ln– vece .'<\tjlderab1le. I proteurrl 111.ngulvanoconsum11,ndo so~~:, n sotteon'e,netà delle loro va– canze. gli l'lhmnl si andavanc a paco a poco esaurendo nella toga op:,rlmentc della rl-peU– zl~ne ftna.!e del pr()framrM. e nella paur:i dl n"n an-lvare ~ tempo rotto l'afa c.q,nicolare, che ~llevt1. a tutti O'.Jlllvo– lontà di la.vorare. di mangia• re, di studiare. soorattutto di sost.ei ,ere U$ml. Si aggiunga a tutto questo che una if'&.n part.e delle fam!g!le eu co– lltretta. cm rraode disagio per tutU I comoonentl, a prolun• sa:-e nno alla )>l'!madecade di at;o.sto Il sonlorno In cltta, c::-sa.che aveva dato luogo a frequenti e gh1St1noatc protc– &t.e anche da parte di varl enti turistlél, che vedevano ~I una gran parte di clienti trat• tenuti in c!tti quando era già on;nai da tempo Inoltrata la campagna per le vllleq:lature. Pro~te di r;forma del r.a– lendarlo ne sono state f&.tte 1n passato e anche recente– mente. Noi avevamo pro))Ofito anni sonl l'inizio dell'anno sco!sstleo a marzo, la clMslo– ne dtsll studi In due • seme– !lrl •: 1. mano-30 g'.ugno e Hl sette'mbre-16 gennaio cir– ca. con es;.imJ interni dal 16 ~I 31 gennaio e esami d1 St .a.to In febbraio. e sjamo ancora convlnt! che urebbe quesla la soluzione mJgl!ore. Preposte simll!, ma con esami in mesi diversi, per esempio In novem– brc-d!cemb:-e, son:, .s.ate f.1tte pot da altrt parti anche rc– ccntcmer:tc. Dobb.am dire tut– t,avla che, dcpo lungo dtscu– tere con molta s~nte e d :i.po lun1t1.rlfle.,,s.lone,abblam nnl– to ool persuaderci delle d,rn– coltà che ~usslstono per una ~lu~ne Immediata In que– sto seMo di t.utto Il pr.'.>blem1. No! atb!amo In ltl.lla tutta la nostra vita pubbt!ca, dal Par– lamento nill lmpltghl st11.tall, alle lndustr!e, al commer::lo. agli utn:I In generale, Imper– niata su un luna-o pc:-lodo la– vorat.lvo ott.;.bre-glugno e ~u un periodo di vacanze. o co-– munque di attività r!dotta. lu– a;Uo-scttembre, e d!fttcllmcnte si potrà rh·Qluz!onare di cu!po un tettore. quello SCllastlco, senia r1voluZ.1onareanche tut– ti gli altri. D'altra parte ac– cett!lndo, per esempio, la pro-– posta di elaml In periodo dl– ve:so dli. quello est.vo, d~ve prenderebbe il MlnUit.eroI pre• s.ldentl di commlsslJne per ali e,am1 di Stil.lo? Nelle Univcr• sltà, oome è prescritto dalia Ien,e1 Ma le Unlversltà lnl– zl11.no le !et.Ioni a novembre e se J)OChlgiorni o pochi mt~I dopo prendiamo I professor; e li mandlaml a presledtre com• m~:onl di esami di Stato, :a.vrcmo che nelle Unlvers!là una gran parte dtlle lezlonl se ne andranno perdute al– l'Jnlzlo o nel bel mez.zo del eorso di studi. Bl.scnler!~ allOra riformare anche Il ca– lendRrb univenltarlo. Cl pare dunque - e dlci.,m questo dopo lunga riflessione e \'aluta:t!one di wttl I oro e i contro - che una riforma vera e propria del c9.lendar!o re,tl In ~aHà ancora da fare. Le recenti ut11Wlme e lodt– voll proposte, se pur p.>rte• ranno. com'è certo. qualche m!Jlloramento. non daranno tutt.a.v!a g:11,ndlrisultati. An– che ammesso. comt- sembra dcr:lso. che gll esami di Stato si lntz!no. a 01rtire dal pros– !llmJ P.nno, il 15 tllurno. ~s! non saranno ultimati se n,..n :1. IURIIO Inoltrato, e ncn Il 30 giugno come prop:me Ja com· mls.•lone; le prove orali lnfat. U. ln-11!11.ndosi cerLJ non pri– ma dtl 22 g!ugno, si protrar– ranno. per una co'llnllMlone con una media d1 80-90 alun– ni. p~r 15 g!o:-nl c ~mpre.se Je domeniche (11;1acchè non si posscno eoU1mfr1are 3erenamen– te p!ù di 6-7 candidati •I a-!or• no), il -:ht vuJI d're Jn 1 zlare gli ~nJt!nl verso Il 6-7 luglio e chiudere la se!.Slone estiva attorno si 10·12 luglio. Fu cosi che, anche per g-ua– daa;nar tempo, avevamo pro– posto e tor1?lamo ora a r!prJ– DOr.e - e non sia-no I soli - l'abcliz!one degli f:!aml di r!– paraz!one autunnale, che .!.MO crmal quitnto di menl loa.co vi .!.la .:cE"I nella ~cuola. che non "ervono R nulla ruorchè R favor!re il ftorlre di tante lezioni private durante resta– te. Come .'1 può pensare, co– me or11sempre o qua.si sempre si fa, che un candidato bx– c·ato a luglio, per esempio. In la.Uno.a-:-ecoe &torla 1)05Sanel due mesi che intercorrono fra aueua data e l'inizio dccli esami autunnali. colmare la– cune cosi gravi In materie co– s1 lmportantJ. tra un tuffJ e l'altro nelle acque del nostri mari o una psssfCilata e l'al– tra su ptr le nostre monta– gne? Eppure attualmente, ,;;>:?· clalmenu agU esam1 di ma– turità e ab!l!tlWOne, I rlm,u– datl alla sesstone autunn.tle In tre o quattro o ançhe cin– que e sei mat.trle sorn> nume• roslsslml e, quel che t peggio. R ott..."bre, fra unt. sp!nta In una materia e rra • uns leg– sera iruufftclenza • <coa1si di– ce) In un'altra. escono poi dalla scuola c:>n In ta.soo. Il loro ccrtlftcato di maturità o di ab!l!tazlone. SI dirà che non si è rlte:1uto, pur rlcono!!Cen– done I dltettl. di accorllere ls prop,?&ta abol.!zlor.e dell'e- 11ame d1 r:paraz!one, percht es.."O.- c:>sl.ltulsce un glust:n– ca:o corrtttlvo all'alea che !ne– ,•Habllmen:e ccmporta oirnl esame•· Che vuol dlrt'? 0-.Je ~no, cl 1 )fl.re , i casi che si p~r Il CGrn>nteann., era at.<ata in via Eip1:r.me11 ..a1e uiSP:>:S ..a Ull3 olv:.sic.n! m uue so.i pe– rioal qua;ir.mes.rau. ::li ~ra ratLO quesLOe, cl pare. a ra– a;,one, per ven.re lncomro allei uuucoi..t 1n cui l .11.,eg11amet,- 1.0 ue111.• sc:.ioit mea1e 1>J 1..UOl<-· lt'Va, tutto preso ua lnl.erro– a;t.2....-ni J'.me$.r·1ul, ct,mp1t.1. m Cills.M:, ri~~u;1..,111 h1.au , tee.I hit~un p.-O<f';:,,ii1,..rt trv,ava p,u 11 lem., ... oi sp,t5ar..: e 01 ue– a...car.,., ai1a lvt,ita:c:IOne uel !'>uola.unni sehZa 01:- poi cne questi cr ,i.no 01ma1 r1t.l<>Ltl e COOlretti a una scuola In cui (lini a ;ic.rn .>non SI aveva cnc a11. au1S1ere a quat,ro-c.nque I ore dt tonne.nto ira lnterro-– a;az.onl e lavori scritti. Poi, a I ca.i:a. lavoro enorme. s.hor.in – te. pe:- prepanu1 per l'.ndo– mani, lez.0:11 pr.l-at~ a nlln rt– n.re. Percnt? Cne scu-.,Ja è I mal ques(a f Forje che l'espe– r!mento non era ben riuscito? N.>nparreDDe. almeno a quau- 1 to ml e St.ato po.sis!b.lesapere ~~.tegi:-a~~ cr!I~~:~;; I ha pr~p.>i,o - cosl almeno di– ce il comunicato - la dM.slo– ne dell'anno nlentemeno che ln quattro • b.me. ,tri •I An– dlamo di male In peggio! Met– tiamo un lnsegnant.e con una cle.iSe di trenta alunni (ma sono f~so anche trentac:m– que o quarant.a). c:,n due o tre voti per clucu110 da. metter su! reslstro a contentamento del proprio preside. tre o quat.– tro lavori In claase da far ~~olf!~~: ie c~'~;lt:~!11 pl~n~I~ metta· qu.i.ndo pot.rà egli de– dlcusl 111... , ml ragazu, ,p,e– lf&re, parlare, tare. lns-Jmmli, lezione fUl scrio' O non ,•era partiti con l'lntenzlone di sem– pl.ncare e vlviflcare scuola e progrnmm1? Allora? Bisogna ancor.i. Spèrare c:he Il Mlnl– Stt'O, che della !CUOlasi cura e s'Interessa In modo esem• plare, vada ffl'llt.J cauto nel prtm'!ere una decisione ccme ~~:! 1 acsf: 0 rt~!rm~iati:>5!e d~~ Votllamo prec:p !ta.re ancora più In m'lfflor dlsag-lodi quan– to ora nJn 11iala r.ostra scuo– la e I nostri scolari. Nella !CUOJ11. ))01bisognereb– be sopprimere un'altra coss, le claulftcazlonl dec:mall, Che cos'è mal, al m~mento degli i,crutinl, quella fila di c!.nque più, <'lnque e mt"Z7,0, sei meno, ~~.,~e m~e 0no;m!~~ e;:-cp:ùde~ meno--meno ~l pretende poi di far $Omme e sot.trazloru e di• visioni per llrar fuori... che coss proprio lo non so? Nel gludlzb che ogni Insegnante d(ve N.'ri\·ere <o almeno do-– vrehbe) ,ub!to dopo l'lnterro– gazlont- d'accordo con la sua 80tto-ccmm~lone. si pretenda semprt un p:ludizlo cJ:n'lles– slvo chiaro e netto: ottimo. buono, 3uDfclente. huudicien• te, ndtamente ins1.i.D(ci•nte e questo 5J acrlv.i. senza t.antJ bizllntlni,;;mJ di humerl e nu– merini, nella da.ssU\caz'.one n– nale. SI cap~ce anche. e d!– claf!l questo soprattutto per quei ~e1:ltorl che glus:amente, con la maniera In cui oggi si tannl &li essmi, un p:,· ccme 11 buor. S~Mo Ola;II tace,•a <>enlsettimana alla radio le domand!ne m.cldlall di bòtt.a e r:.Sposu. vtdcno negli esami dt r.Pf'.rat.!ont a settembre Il corrtt.tl \'o 11.JI 'aleade.gli esami d1 luglio_ si caplsce, d.cevamo, che l't-~amc di rlpsraz.:one non serve più: se si a\'rilnno la- 1 C\lllt' in quritche materia. que– Me tc.>mpar,ranno nel giudi– zio generale o comunque, an– che o:.eque.,;te cl sono, Il ra– a:a,-.zo urà senz'altro dlch!a– rsto maturo; •• DlNO rJERACCIONI Domrnlco lt~a I ....... Cnrlco F:manu lii C., B. Vk~ri ~~~:.!1c~~!n: ~e~~l~~t~~fa v~~!.~1t:; editoriale e creativa con questo nuovo ep!– todfo del!'entusla~mo 1nvl..'1clb!lealla lette– ratura, che alcuni di no! mettono e mette– ranno s.:mpre In 0111I momento della loro c;perlenza quotidiana. L'Idea d1 Vicari me– rita t.atta la. gratitudine; ed anche se !a p!ccola collezlcne rimanc:3.se come pa.re , sul p.ano di una. occaslo:iale e preziosa ,intesi anto!oglca, ~nza neppur toccare col rlsUI• tatl le ambizioni della prefaz!one. la btbl<o– uca mln!ma At!ante sarebbe ben venut.i.. i~~d~fitv.i%:)~f~aur~a ~riuo't:1::r~:~~u~f creativa - In una società come la nostra, che d1 tale fenso civile e quaUtatlvo della m85Sima produttività ha sommamen~ b.– t..Jll".O. Il formato g'rarlo:so, la pat.lnosa amorza- ~f~e~N !~~':!,f,a'[;mbi°l~ 1 ~~1Ya~t:e~f :{!~: gnl di ola!M (sp.~no fra gli afflanca.~orl ilguratlvl J nomi e le linee di Amoldo Cia~– rocchl. Em!Uo Greco, Mino Mac.:arl, Ann,1 Salvatore, Plno Stamplnl, ecc.), li sapore Inedito e suuestlvo della scelt4l narraUva, tanno di tall libricini una parola. detta be:1e e tn un buon momento, non a di.spetto delle grosse collel.l.onl, ma. come aggiunta sen~l– bUe alle molle lnlzlatlve ltallane. Più d:seut.iblle (seppure fl tutta prlm:1 sembri ovvio, 11.perto,e che si pos.sa sotto– scrivere con lea;gerezza> il discorao -di • me– dlarlone • (Un occhio meglio a~rto 1ul mo11• d.o), con li quale G.B. Vicari tenta di t:-o– vare criticamente la .-media vlrtua, fra le l-techle esperienze le.ttera:ie dell't.nteguer– ra, che egli ha convissuto nella sua prima giovinezu, e la realtà letteraria che ,.o:no per giorno si schiude. t.ra l'oggi e il dom.t– nl, ~enz:i. troppi rigua.:di per le po~,zionl preoo~t.lt.ulte: realtà letteraria che scrittori nati ogni giorno r.fanno contlnuamenLc e llu.!damente nella sua. 51nte>sl.con afferma 4 2.lonl di fona, con •cui, occaalonall e no, con un a.s;. al.re di nomi nuovi, di fronte a cu.! si oonsia;lla al critico lt.allano un plìt sa;ombro, agile e mlnuz.oso aggiornamento. Per qu~tl motM. Il discorso di Vlca..rl ·– e cl piacerebbe che tutti }o legges.,ero nell:1. sua intei'fltl, avendo v•lore, chlareua. e 1!"1• tclllgenta di un manUe:.to - tocca certi punti veri e dolenti del problema, sen1A stringere poi le conclusJonl. Ell:11 cerca una. specie di • rlmed10 alla verità•: cerca J compromesso fra hl retorica della forma e la retorica del contenuto: sembra dire, dl– , fend.lamocl da quel m11lc vecchio e da que- sto male nuovo sforzandoci di raffrenare, di giustificare, di mediare. Occorre invece ria– mare con animo senza tendenze 11bello e l1 !f~~~u~~:: ~ 0 !1!, ~:a~tio~~I ~~get!:i del suo autore. Bisogna ama:e ed aiutnre Ili autori oomunque spuntino, i nuovi forse a preferenza dea;li staglonat.l, perchè soltan– to come riflesso di tale educazione al rispet– to delle nuove aenerulonl si possono evita– re quelle turpi ellminaz.totU e cancellazioni violente di certi vecchi gruppi di scrtttorl, che la tens.one ambientale e Il mutare re- ien~:Jd 1~~!e:i~o ~!~~~~ >o~ra~ 0 n~: vili. lo credo che Vicari sta, in 80Si.nz.a. d'accordo con mc su tutU questi punti. Per ann::I lavorato Insieme, e per aver visto con quale spirito d,slntcres.sato la piccola colle– z.lcne •Atlante• n~:a dalle .sue .mani. .- Gli uomini che si voltano•. e e Diar·o f~ :~ff:n::: :toii ~::;~ ~!~tb~~~o~~ ))8.Blne mlgllorl. 11 lontano e velato ricordo di sanatori di montarna. I compagni d1 ma~ lat-tla, lea-atl alla provv:~orta ragione de11P. vita come a!l)Cttatlva, una fl~ura di do1ml\ che ha poesia, pure al tnmlne più fondo dell'abblezlone, o un ritratto di se stesso at– traverso le cose v!.st.econ occhi singolarmente Incisi nella memoria: queato fa di lui un Pra– tolini nemmeno un poco toscano, ma basico, lti!.Jlano, u:1lversale; con notatlonl secche e drammatiche: con cltation1 brevi. a eden!-\ acrrées ,; con dialoghi attenti, acuti, come ln ansia di un'.mprobablle liberAZlone. Ep– •· .;\ pure, la liberazione è avvenuta: l'uomo è :;)"i,; tornato fra la gente: nulla resta di VU!a Ro- «.f: sa, che un berrettino lanciato verso I ri– !-:-'j ~v~~::!i.!~ un giornalista. al !esulto del 01- ;;f Sono certo che Pratolini è oggi fra I più ~ft considerevoli narratori del mondo. Se non ~ egei, lo sarà domani. ~~a cl sono cose che ;;; sarebbe lmposslblle rlscnvere. o scrivere mc- ~} ::· 0 é dfc~cim~°;J. 1 ~a~1':iae'1~:!Taa~r~t 1 /f; ~! aolltudlne hanno dettato, non per la ftl.• r,,:: melica atteia dell'editore. ma come un pron– . tuarlo di malinconia prima di una. morte ·: che non è più avvenuta.. Alcuni hanno detto " che Il Pratolini di Villa ro,a ~ Il m.gllore Pratol.nl. Non vorrei arrivare a tanto, ho .- La ,etllmana della Fede• d1 Wiillam Dttnby, ti.specchia a sufficienza il modulo comune a tanta buona letterat.ura amer.ca - ~:SC1;fv:Cf~t~~e~,~ u~: :!f~Ì~~ee l~~ta::: recchl dl qcei meZZ1esteriori e v~ivl, che hanno fatto !n cinema la. non piccola f,or– iuna di John Ford, Dexnve due tta:ure molto caratterizzate, una raa;aua. disperswa f' plira, poco cono~cente di se ste.ua , e:1 un ometto dJ una setta reil&k»a. che a;lra la re;-lone con I suol baracconi. distribuendo prerhlere, qualche occhiata lubrica, e qual– che lo~ ~eduzione. Lo stile documentari– sta, dlar~ta. è sorretto dall'abHltà di Demby con buona efflcacla. E1ll si è provato anche In Italia a fa.re delle inchieste glomal.J.st.lche per li rotocalco; e ml sembra vi sla rlwclto ottimamente. Quest.a è la chlue della aua ,ena. li bello è che In America 11 • colum- r~~=l~~• ai~~~:=onar~;~•• ~l~tt!~~: Anche iu una bre\·e dlstanu, e con arao-– mento non troppo impegnativo, Demby ha fatta propria nella Settimana della /ede, una formula. Jra.devo!e t'd attraente. Persino certe parentesi lntre&pett!ve sono Introdotte con garbo, senza speu.a.re li filo a velocità uniforme d1 una. narrazione molto abile. Mi sarebbe piaciuto, pr:mà di scrive.re ~ueste righe, di leggere e- Ritratto di maggio, t~111 00 c~~~!, ~f\,:re acv~rfet'::~ ~=t 1 u~: nale. Rea è uno ICrlttore nato, e te ha del dfletU, blaogna forzarlo a t.osllersell. perchè ~~I ~~,la~ è ir~~r~h~:f 1~:$41:~~: ,cende a Pompef • li discorso è Jo 1te...~. Tutte Jt; bellezze dello scrittore vero. Ma poi, nella forma, ogni lettore vt trova qual– cosa che non va.. Rea ha questo dilemma da risolvere; se resta nell'ambito del bozzetto, ln sua forma Italiana. deve d:ventare per~ !ett.a. (anche a costo di sacrt!iall: potrl restarsene (orse nel suo genuino mo-– dulo espreaivo (tumultuoso e Imperfetto), 60lo se si tras;fonnerà In narratore a lun;:o respiro e a lunghuslma gittata, cosa che fi– nora non è avvenuta (e Ritratto di maggio> è dl cento pagine!. Cl peru.l Rea. a questo che gli dico. Ed è tnullle arrabbi.ar11I con me. se non lo stima.~! un autentico scrittore, non ~=~r~h: 1 b\~~a q~':e~e mm~~~ in~Ì~! amlciz.Ja per rlu.sclre ad usere AJncerl. Tornando al racconto della SIQ'nora che seende a Pompei, Il ritratto della vecchia ha evidenza e celore, e le sfumature d! un popolo Ingegnoso ed a.ntlco. Al suo fianco, la bambina .-mUltare • ha ulore di con– trappunto, è riflessa, è come apecchlata: f' !'on-etto d.I una ~slonalltà assolut.a, che la veoch-'a e.sprlme !nterralmente verso ?a r~c:1:h'ì~1!°~t! 1 hf~~l~~=~n: :~:J:~ 6I sacrificio. Un finale a tutta luce la'<C·ala vecchia. seminata In strada, mentre U pullmann Napoli-Salerno riprende la suR ecru. Rea ha adoperato poeticamente tutti I rapport.l a dlsposidone dello scrittore, per toccare la p!ù alta tonalltà d'lmma11ine e di sentimento in questo finale. E v'è rluscJto. Vorrei sunerlrc non ~olta.nto a Vicari, ma a ch:unque altro dei critici ltalll'lnl, che è proprio tempo d! avere .-un occhio merllo ~~ ~~1q~~foo~a cP;~r~'ì~= r;;~todl~~ Blsog-na non soltanto accettare ta.rdivame:1- te certi fatti letterari nuovi, l!Oltanto perchè le recentl mode narrative hanno rlca.cciRto ~:;!!~°rei l~l~r:~~~ ie:11~ ::elJb~S~ILè ~~= l'aria, a QUello che potrebbe essere pro– dotto nell'immed.l.ato futuro, a ciò che A\'• verrà, Occorre che Il critico Italiano rlesc11. a wnvestlrsl di questa qualltA lndlsperu;a– ble: l'avvertire li moto degli interessi ven– turi; adegua~! non a;là a ciò che a;ià esl.:ste =e~o s~~~ t!:cT!;:m~-~~~~~~St.a~Ì~n! e che dom.ml potrà appa.rire e dom.Jnare 11 campo, Il critico Italiano non può d!Cendersl. ln que!te. 111:aazione solo S\LS6eg:uente. e di do– cumentazione e a posteriori,. dicendosi con ;:YJ1! t!io~t~:ft1c:~_odcstla • cronista lette• Anche 11c.romsta deve avere un suo rtuto e Intuito particolare. COme U cronista di seconda pagina deve sempre cerc:ire di ar- ~~~[::0, d~:: l~i~tlclri~~e~~i~ ~~~enJ~~ mal abbandona.re le 1eneraz.!on• alle sue spalle, mag;venlrne piuttosto le esigenze. a;U lm~~~~ai è !i'ci;n'cJ:~!u~f:~ili!i~i~~ stra generazione, del venti e dei trent'anni. la a;eneraz.lone del dopoa;uerra. alla ben ph) andana critica Italiana. Senza di che noi. ln O.eflnltiva, non trave.remo che cOrdla.ll e &U– mati avversari sul ncs.tro ca.rnm.J.no: ma un cammJno ci sarà :~:i~:t"ote.·•·nANCJOSA L'aH.n question<. Importar.– te è quella del pro1ramml. Sl so. che un'apl)05!ta Comm:s-1 5lone mlnhtcrlale, compJsta (Continua a pogfn°a 6) ~-:::---:------'"":'.~~'::':~~~~~~~~~~~~~~~~~:""----.! "DIALOGO,, DI UNA GIOVANE SCRITTRICE po!.90nopresentare a una com• N I • ìu~~:en!1a e~•cl~s:~rc; al<~i~: eo reo 'ISIU o slg-J!odi clac;se In sede d! scru– tinio nnale: w1 rap:auo av1l r!velato, l\d esemp:o, buona prepsMzlone In quasi tutte le in poesia'!. ;:::rlee 'st~~~~ch: iiiou:!~ I~ lfl~~n :i1~m!~~bf:lfo p~:~1Da qnestupoeiica la nostra autrice desumecerti caratteri essen- ~o~: 1 ~:rr u~~1t!'f.e;z1:3)-;-do~~ omag-g!C'I 8 un criterio di va- ga che ha suscitato un meri, • • • • . • • • • l'appunto l!rlco acquista forza lutazlcne gen?rale, blsctnerà tato interessamento nel campo z1ah,tome In consapevole r•nunc1a ud un facile hr1smoeffusivo e \'erità dalla semplicità el<'• senz·aJtn dlch!:uarlo promo:.• del nostri &tudl lette.rari per mentore delle parole poellcht. so o maturo e Inviarlo a 10- certa sua giovanile freschnu1 Questi appunti tristi e dolentt t~~~l!~., s~=q=itf~ ; 11 :~~-~ = e~~~:r1~a !'~l~~~d~~I~~ cl i 13 R u No ~_( A l K l,?, ~icc~:.n\1:t\a:~{ef~~e~~i :~:e~n~~r~~) ~~:.~:::1~~ ~~c~~~~~~~~I: ~f 1: 1 u~~!~~ da~~ ed esistenz!ole. In Q}Odoche !n prima persona. che 61rlscontrll doni. do,·e <.'ertoanaloglm10 er =~!5\1i c~~;~~t~1 1 rll~n: lr: qualche .materia. ma defl- libro di poesia• Dialogo Il ti- ricerca del poeto. trov-t ntpon- l!el suo libro (5I vedano. ad e• 1nelizzante s.J placa In !rtl1tl rl• Due pontl e anche· Suora vfr. cle-nze notevoli In greco, 5 t:·- to:o medesimo di que.stÒ llbM denza p!cna ne1i_·anrui sensibl- semplo. le tre liriche Intitolate posi surrealisti. In un aura di ginla dan:aJ sl el!J)andono l"d r,a, matemat!ca e n~1ca e al-~ qual~e di più d'un semplice l!tà. e che In sua pa!ola sia Campo 1191. attnwerro un prl). ftl.,·o)ue dl_sogno tlAnterne di allargano In allrl componlmen– lora lo .!.Idovrà senz'altro d!- lltolo; esso. mfatti. !mende fonte, m chi ~ ne ciba. di rl• <.'edlmento llrloo sperimentato. lucciole - rn punta di mano -:: ti. i1no ad lm·estlre un'Intera ch!a.rare r~~plnto e obbl:garlo contentre In se anche un'ind!- percussioni, di consont1.nz~ e di con. alta çotenia drammatica, e la ~hltarra de~ grillf, p 2i. esperienza di vita. la cui 8016. a Jf's\er?c,.~=~~lrau In que- ~ic~i 1~~1~p~: ~j~~o~ie~: cc~n tale propot;ta di poctira ~~n°k~}e~t!r~u!~i 0 ~~f!,-!'. ~o ~b~C,.'gr~,;/:f;~~ ~n ~:~~ ~~r1:fs~a5:!~'~tr:o:'b~~~ r/i~~tn~~eecice~ln~~v~~~ cli~ 1 ~:~~~=•/~~:ur~e~~~ ~~=:•c~~,~~i:a. 11 :a ~:~: ~= ~~I ~tlsi,m~f' c~~tn rf~~:~~~ 1e~)lt!e~ew:tg!rfi~ctrn.~~~~ ~o;;;_r:i:~~f1j ::r1~:a ~a~::: entr3r?) I! r f~rmn dtl ca- l!IIUO della poegia. La quale. CO- ~~~~~~~o 11 d~lj~ 1 tnr1~~ 0 dt"t~(~ od~"Iil :~:~'~u'::~~l tl'O\'ia- :::l~ 1 \\~!~~! deli~~~!a~:1~: 1 ~:: ~n~e~c!-a dei mo~ntl: e b letldarlo .colaSUco proposta me le oonsldera Maria_ Carluc- 10901 Maria Carlucc:l sembra Imo numerose Uriche di Dla'ogC'I nìca e della consapevolezza dt"I q a che /anno la meta– avrebb? perm~so .. di ;11!z!.~e cl non \'UOlee.sECreplu un so-; ufflancarsl n certe pos.12ionlde:, l componimenti plù validi dell~ grigiore plntto. onde sono In,• :~e~i! t~~i S:Uggerisce efflca– le lezioni alla n.n_ di ,e,tt - moquio lntlmo. 0 non ,o,tanto I l'attua:e :irica n~oreali8t1ca. 1acco:ta c! sembrano quelll. Jn r,rcgnnti I giorni e le ,,1cende noso del ~•l\'e ru;o grigio e pe- 1:re e termina.rie 1115 e non QUe.sto. ma. pn::prlo, un dialogo. per dc1111lrlncon un te.rmlrie cui tutti l caratteri che sopra della \ ltn E' questo tema che . re di cui si parla.– li 30 rrvlrJa;io ~ p:>ter sv..1!~che II poet~ Inizia. oltre chr; che. u~1110 ~n origine per ,a no- I abbiamo Indicato - antlllri Cf'l~nre. ad esempio. In ArnOTe ~~ .::_r~~1 =: ~:.uati _ogni gior- ~!:"l~e~l~ ~s,rilln1~~:-t~le~\et g>nm=ll~~'ii 0 ceic~1oi~"~~~,t'~j 1:~:~.;~,~~:; 1:t~~r~~r:e!çgr.rll: l~~~a 1{1~1\~\~al~:!~~u~t f ! '! 1 ed~1in I~~~~~ ~rei~~~ ,io.stra e,uunz~ (~.a~i:te nella le due prime decadi di glug_noquel t.'.>llloqulodeve oome $i~• :.e nd un Intero ben Individuato apertura \er!.O Il mondo dtq:ll chi traiti. un ambiente rll(! o:.J In questa conquista d'l.m to– quelll di Stato. Stando lnv... ce zarsl Bel nl,argarsJ. per lnclud~- gusto nrr!ulco e Jeuernr.o cori- uomlnl - npp.aiono ranh'at: direbbe mora,•iano. nlln c:ul dt- ne. trl.:,,tee lil'lcamente dimesso r.., Q~~~l~:o~~~Sl~is~:r ;r:. ~!i~d~?g1~~;~a 1 ~to5te.lt1.nrare:~~~:~Cr~~:1~:0· ~nl:!srr:t~~1r1!! ~~:Pt?f~!~~~ti~:1~ì:;ì~tf1\!~: irf!~~oi;~~~fca~~l~~~u.s":f~~: ;t;o:i, u~:g~~tt~~:, ~~~~ ranno sc,lastlco s1 dcvreb~e di chi QUf'lla poesia gusta. 8P· d~ume 1cd ha In oomune cun, ~lb!lltà, notiamo. sempre frenP.• del \"ersL l partico!arf ddla e ferma e. si d~bbe, virile - ~~ 18 :!t~ ~à:-it~:r~o~adoc~~ ~~~a&e 1 ~::~ 1 ddeéu~!~!~~~r:~· ;i:. iu~~il! ~~~I l~~~~tt~lm~aii,;!:.1 ~~1ri1Pi'1~:1~a~~à 1 ~:~r: :pail! ::~;;:aa ~ i~:.j .:_c~er:::.e d!~ !~';;et!~rs3j giaP,~~r~~~ 8t ~~·g il 15 ottcbrc (nc.n sl svolglllO nonimo di un colloquio, la cui !'t'mpio. la cons.npcn:ile rmuncla 1mmngme un significato plù \n• rasi tappeti - o retri slmulat; che siffatto tono. ad onta di tut.tl gli e'ftml. ccmprtsl quel- prima battuta e offerta dalla ad un facl:e lirismo effu.o:.lrnr!- tenllO e di renderle. di volta In da tende - erono inutili ~ai ~rtl suoi punti di partenu o li di Stato, dP.I 15 al 30 set- pnroln del pceta In tal modo. slretto entro Il giro dc,la trn- ,·olto, \'Jbranti di fon.a Jram- d1 un ploco - che ne.i.suno '1tf addentellati autobiografici. è tembre!) dls1runen:lo co~I in non si \'OOleglA rinunciare aJ. sp05l.z.:oneautcbiorirnlica 1e clo matlca t.ro nel gr11ppo quel'o due riu.)cjra a animare (p 36). onnal lutto artisticamente stae- :~~~ ~l ;:~~ ~a.la com- ~~J~~~zt1r1~~~1;~~a~~~e~-~~ ta~~~ cf~nnsi~~:t·~· 1ir~;: ~?.~/e:~~er:t ~es:::,~f o~er:,~ ~~:~ !~~t~~r ~t~~:~int~ ~~le ~~l~l~os:~~01~:t ~~: or~ue~:~a~~~i~ 0 pc;:,':es~:::nè ~~~;re~d~fe \;~~~~tà \~~ ~:~~~.~~~ li ,-e~!1~Gp~1a· ,i :r~~o i2~naatt~;f!fe d;i:~:cef1 1 :i fle~ed~:f~iocc:é~~- c;:e~ì°~:a::i ... ~ ~;~~t/u:'ro~~~~~l~ngarru~icli~I~ l'ult.lmo punto del comun 1 cato baie ed analogica. trt1.si :;os:aIn una oondiztom- di ~In nnr• dl frigido e dlslnct1.ntato dolorf' tln.lont amnrt, pen·a~I d'una C<'nsegulto un suo personale ac– dlrama.to alla atampa sui lavo- una s!~ra di casto ed essenziale rata. orientata \'enoo un rbu\, . Nell"esllio cenere r l'aria - fl pf's..•amlstil'a. chiusa e spenti' cento umano ed un lingua88,0 rl della Com-nlss!one (la rei&.- nitore cla..t1foo, la Carlucel so tato di cronaca, o piuttosto cl• cuore 1• fu.eco spento, p 191; 1,entenr.1o.s1té ogni amore .~ml- Ad tsso pienamente adeguato: z.tone ufnctale non è stata an- pen·enlre. ma si <.'erca, lm·cce. epica della "Ila quouoiana permeate da un senso Hlnsorlo glia a un amore 1p. 341. o som. hn fallo. di certo programmat!– cort1. rt~a nota) circa la r1- di arricchire la vita e la circo- Rientrerebbe in que~.to gusto ed 01,1aco della \•lta fftno a mos;.1 da un Inquieto 1e lnap- co e neoret1.llstlco antfltrl..smo. ~ 1 :iz1f:1~:~r;:~~'lnt~n::~~:~;;~~i !a~f~~r:.P~~~f!::e:i;~:a ~~a r.:s\1cgc1:~ ~~~\~~;f~ .i~tp~~: 1:a~ 1:itr1:'t,e,;i::fa~ ~ fii~::d~t r~~~a~~~/~~~d,;.~:~e ;~;~1; r:a~ ~sr:~o ed una misura él :r. ,·_;ere !ho all'ln:io ,cor.10. unn concreta bperienr.a umana sonagg10 mn.schlle par.ente In \'Olte a dt'gli 1nunnglnosl ebban. 11e- da 1nong:are In .tzlenz;o BRUNO :!\L.\IER iblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy