Fiera Letteraria - Anno VII - n. 45 - 9 novembre 1952

.... DOMEN:CA 9 NOVEMBRE 1952 LA 1-"IEKA LETTERARIA Pag. 5 DALLA GRAMMATICA CUBISTALLE DOLOROSE ILLUSTRAZIONI DELLE "FAVOLE,, - E' addormentato E' sveglio Adesso dipinge Afferra una cniesa e dipinge con la cMcsa Afferra una vacca e diptnge con la vacca g~: fe'!fe,,a~:~~ coltelli Dipinge con una coda di bll<! Con tutte le oscure pas,ioni di un villapgio [di ebrei Con tutta l'esacerbata ,essualità della Per la Francill [e- proU!ncfa > ru&sa ' ~ •. i< Senza ':Sensualità Di'µinge con i fia11chi Ha occhi anche di dietro Tutto a un tratto è il tuo ritrar to Sei tu caro lettore Sono io E' lui E' la tua fid1mzata E' il drogniere cne sta all'angolo La ragaua che rJporta le vacche a casa BLAISE CENDRARS Da Dfx•neu/ poèmes Ela.ttiQues Introduzione a Chagall ... La verità è che la sua arte è rimasta occidentale, ed ha ereditato il suo mondo dal Rinascimento e dall'Illuminismo ... di LIONELLO VENTURI Nel 1929. all'epoca Mlla esposizione di i– cone antiche appartenenti al Governo rus– .!O. organizzata h Londra al Victoria and Albert Museurn. 1 critici occidentali si sor• presero dell'alta qualità di quelle pitture e al :.empo stesso si resero conto di quanto esse fo.;sero lontane dalla tradizione occl• dentale, più lontane ancora di quanto non 10 fossero le pitture bizantine. Roger Frr, ad esempio. scrisse: «Il principio dJ causa è ignoto alrartista russo. Il mondo della su& immagionazione non è sottoPosto ad alcuna legge di cat:.sa-ettetto; esso è iil!atti un man. do miracoloso dove tuttp può accadere. in qualsiasi momento>. Queste parole di Fry, che si riferivano alle icone russe, si potreb– bero applicare ai quadri di Chagall. Tra le •icone russe e le pitture di Chagall esistono anche altri elementi di affinità: le une e le ~f}!e si°~a~T};'~~~e !!p~tt~;~~t~~;=nt~ colore. In ambedue i casi 11 colore non di· pende dalle Impressioni natural!. Nella pit– tura moderna, in generale. il colore si è ar• ricchito per lo sviluppo della coscienza dei rapporti esistenti tra il colore locale e l'effet– to generale di 11.lcee ombre. I maestri-delle leone e Cl)agall h~o preferito ignorare )a luce naturale: i loro colori sono investiti da una luce non già fisica bensl dl ordine psi– cologico. Fin qui le afftn!tà. L"elemento di d!treren– zlazione è nella resa plastica. I maestri del• le icone hanno ignorato il plasticismo della tradizione occidentale, ,iato In Italia nel Ri– nascimento e tendente alla. conquista del mondo esteriore. Le proporz.loni, l'ordina– mento dello spazio, la proopetliva, l'annto– mta. 11movimento e cosl via s♦no elementi che trovano 1n pittura la loro giustificazione come altrettanti contributi dell"!ntelletto al– la attività fantastica. Tali elementi costrin– sero ·1pittori occidentall ad accettare la leg– ge di causa-effetto. Ma Chagall, un maestro del plasticismo - da lui assimilato per tra– mite del cubismo francese 11quale In qual– che modo ne rappresenta una manl!estaziu– n~ esasperata - si tlen lontano da ogni principio dl causa-effetto e !a uso della resa pla6tica solo per dar vitR e concretezza al ~uo mondo miracoloso.Gosl egli fonde O· rie:nte ed Occidente. immaginazione ed intcl• letto, cielo e terra: e !a questo in modo personale. spontaneo e felice. A partire dal XVIII seoolo molti pittori russi abbandonarono la tradizione delle ico– ne; essi furono alla scuola dell'Occidente ed accettarono tutte le convenzioni del neo· classicismo. del romanticismo. del realismo. dell"inipressionismo e del simbolismo. Cosi essi divennero pittori francesi o tedeschi sen– za apportare nulla di nuovo al gusto occl• dentale. Ciò non si può dire invece di Cha– gall .::he ebbe Wl'influenza notevole nel con– !conti degli espressionisti tedeschi. e fu i! più grande precursore del surrealismo. Egli giunse a questo rimanendo fedele. nel modo di vedere , di immaginare e di sentire a lie tradizioni lpiù profonde del suo paese. men• tre al temPo stesso prendeva dall'Occidente tutto ciò che gli occorreva. Cosl fu padrone del retaggio dJ ambedue le tradizioni e ri• mase indipendente dall'una come dall'altra. Non lv si può considerare un pittore pret• tamente russo poichè - come egli stesse eb– be a dire - ha conosciuto a Parigi una se· conda nascita. Ma d'altronde non lo si puu nemmeno considerare un pittore francese. ~t può credere che unire due tradizioni co!l divene sia un'impresa ardua. Non già per Chagall. che risolve tutte le difficoltà aggirando !"ostacolo. Per di più va detto che egh ~ un esempio lampante del prinripio aristotelico secondo cui l'uomo impara ciò che già sa. Chàgall si lrunll!arlzza !mmed!•– tamente con ciò che sta- imparando, ma da altro canto qualunque cosa egli impari, la. impara esattamente sino a un punto che gli sia familiare: in altre parole, egli impAra ciò che gli è congeniale e preferisce ignorare il l'esto. Non capisce e non cerca di capire cio che non vuò accogliere nel suo mondo fantastico. E timido. timoroso :,ci confronti del prossimo; sembra quasi che le 5ue relazioni umane siano dominate dal persistente rt• corda delle um11Jazioni. delle persecuzioni. dei pogroms. Di qui deriva una vena di tri– stezza ohe si insuinua in tutte le sue gioie. Dl qui il suo atteggiamento di auto-difesa. che 6i esprime. nella .sua pittura. sotto tonna òl ironia, di impertinenza, di furiosa provoca– zione Ma questa è soltanto un'ombra in una grande luce. Giacché la tendenza principale d1 Chagall è verso la bontà, la gioia. la ft. ducia. la dedizione e la felicità. Il suo en• tusiasmo si rivolge a tutto ciò che esiste. m cielo o 1n terra, ma soprattutto agli ani• mali. ed in modo parLicolare alle sue muc– che, che gli erano familiari e che amava ,in dall'!n!anzla. Ama i fiori di un amore che lo porta a trasmul'arli e a gtorificarh. Ama ! pochi esserei umani di cui non hn paura. Ama tutto con cuore semplice. con spiri• to benevolo ma anche con sensualità. Clo spiega la familiarità con cui tratta tutti ! suol miti ed i suoi eroi e anche relemenlo satanlico spesso ricorrente nelle sue immll• gini celestiali. Non riconosce alcuna gerar• chia: sia un dio che una mucca sono sol– tanto materiai! coi qual! fa giocare la sua !anta.sia. Non !a distinzioni tra ciò che e fisico e c!o che è spirituale. Di qui il tocco rii misticismo di cui SJ)e.SSO si parla a propo- sito della sua arte. E" senza dubbio m!stl· ctsmo. ma di un ge~ere tutto particolare, e molto diverso da clo che per misticismo si int.ende nei termini della cultura occiden– tale. E' forse questo che ha suggerito a molti di mettere in relazione la pittura di Chagall con l'arte popolare. Il carattere !ondamen– tole dell'arte -popolare consiste neJla man– canza di coerenza stilistica. e la coerenza st111sttca delrerte di Chagall è un fatto non soltanto evidente ma che ha del miracoloso 1n quanto giunge ad armonizzare due di– verse civiltà. Del resto anche nel caso delle icone rtisse slamo agi~ antipadl dell'arte Po– polare: esse sono 11 prodotto di una civilti\ altamente raffinata; quella bizantina. Dire che la tradlzlone pittorica russa è barbara perohè dltlerl8c• dalla tradizione italiano l> da quella francese, equivale a cadere nello stesso errore storico per cui nel Rinnscimen– to l'arte gotica venne èonslderntn barbarica. La verità è che l'arte dl Chagall è rimasta estranea al .processo di razionalizzazione che il mondo occidentale ha ereditato dal Rina– scimento e dall'Illuminismo. Cosi egli vede i fPnomen1 della natura. non già qunle ri– RUltato della azione di forze determinanti, bensl come miracoli prodotti da una poten– za sconosciuta. E' un barbaro, dunque, o non piuttosto semplicemente un uomo permeato di religiosità? Mare Chagall è nato a V!tebsk, nella Rus: sia Bianca. Suo padre era impiegato in una droghe– ria e suo nonno era insegnante dJ religione; ernno povera gente: la loro scuola e 11 loro ideale erano rappresentati dnlla. sinagoga. Intorno ai 1890 il movimento religioso det• to Hassidismo aveva ancora W1a grande 1Jn. portanza nella !ormnzlone mentale degli e• brei russi. I principi fondamentali dello Has– sidismo consistono in una sorta di pantei• smo e nella fede nell'esistenza di un costan– te rapporto di comunione trn Dio e l'uomo. Amando Dio. consetvando una fede pro• !onda. avendo fidu~ia nella efficacia della preghiera. e tenendosi in costante comWliO• ne con Dio, è possibile ottenere 11 dono di diventare pro!etR e dl fare miracoli. Co· sì nd esempio se era stato rubato w1 cnvnllo o se si deslderaVa la nascita di un bambino. ci si rh·olgeva ad un rabbino in odore di santità perché compiesse ti miracolo. Lo Hassidisrno era na reazione all'intel• lettuallsmo del maestri tnlmudlci. secondo lo Hnssidismo l'essenza della religione è H sentimento. La tristezza. e il dolore gettaao un·ombra sull'anima e costituiscono un n– stacolo nlJa comunicazione tra l'uomo e D10. Cosl vien condan11ato rascetlcismo: solo una vita gioiosa rende possibile. per i se• g1mci dello Hnssldismo, comunicare nel giu– sto modo con Dio e servirlo. Questo era lo schema della fonnazfone mentale del giovane Chagall allorchè per In prima volta si accostò nl realismo ed nll'ln· tellettunlismo della pittura francese. E' na– turale che questo incontro sin stato per lui uno e shock>. 'ln quellR sorta di materiali– smo in!ntt.1 non c·era posto; per Dio e quel• rintellettuallsmo era ancor più svuotato d1 sentimento di quello talmudico. Chagnll a• \leva bisogno di credere In Dio onnipresente. presente anche negli oggetti più neLlnmen~e materiali: per divenirgli !arnilinre ogni idea doveva immergersi nella vita del sentimen. to. E' inutile dire che tutto ciò non era chin• ro e cosciente in lui ma una forza nel suo intimo si faceva strnda verso una meta i• gnota nella quale com·ergevano le icone ru~– se ed il cubismo francese. Questa meta fu 11n tesoro Inaspettato: In arte dJ Mnrc Chagall. LIONELLO VENTURI CHAGALL: Partlcolare,<lallc "Favole'' Biblioteca Gino Bianco MARCHAGALL Mare Cltagall piomba a Pa– rigi nel 1910, l 'an.no del sogno di Yad.wiga di Rousseau. Era anche l'anno del ritratto ad Henrv Kalmweiler di Picasso. Il Doganiere se ne andava dal mondo, il cubismo era nato. Col cubism.o si affermava la corrente formalbta del postim– pressionismo che con le sue ri– cerche di linguaggio spianava la via all'astrattism.o. Cllagall invece arriva.va con una valigia di favole, le favole del suo villaggio russo. Rous– seau gli lasciava un erbario or– dinato: leoni pettinati, solda– tini impeccabili, aeroplani co– me aquiloni, giocatori di palla dai baffi dignitosi. ,Un in.ven– tario da impiegato dlligente: guardava all'accademia mentre il pennello tremava sulla tela sollecito a mascherare una ine– sperta rappezzatura di colore e fl quadro si illuminava d'in– canto come se un angelo lo avesse toccato. Chagall arriva a fargli il cambio nella guar– diola della caserma delle favole con l'irrue ,i.za di 1m ciclone. Il suo pennello è violento e disor– dinato, la sua immaginazione sarà, più. tardi, vulcanica. La grammatica cubista non basterà a castigare nè: l'uno nè l'!l.ltra: produrrà appena qual~ che vivisezione sul tessuto del– le sue immagini. Un poco d'or– dine? D'accordo, ma senza esa• gerare. 1 violinisti di Vitebsk, melmosi fantasmi debordanti dal timido conttne del disegno prenaturalista. entrano nei li– miti fm.posti da quel tanto di e esprit de geometrie > che la passione della stagione parigi– na gli suggerisce. La tavolozza, pii.L pulita, è sempre quella da due soldi dello scolaretto: il verde è verde erba, H violetto, fuligginoso, il marrone, proprio creta. Il termine e composizio– ne > per lui cambia significa– to. Dov'è l'armonia? Nel suo vocabolario si traduce in modo inconsueto. Il colore comincia ad esplodere. Gli impressioni– sti glie lo hanno passato at– traverso filtri di garza, i fau– ve.i glie lo hann.o violentemen– te separato sulla tavolozza . Chagall lo prende alla rinfusa e lo fa cantare. Alla faceta dell'attrazione centripeta e della 111,ela di New– ton, t suoi personaggi si stac– cano dal suolo, e per dl più - in aperto dispregfo alle leggi della ben equilibrata composi– zione e della statica cubista - prendono il volo di sbieco, co– me palloncini contra.itati dal vento. In cielo volano coppie di sposini, come comete: la– scia,ido la scia. Pesci reggono l'ombrello, a!int il candeliere acceso, pendole piovono dal cielo e sulla piaz:z:a del villao– gfo hanno al loro ttanco una sola ala azz:urra o tra le nubi si piegano come tappeti sul braccio dell'uccello•angelo. Gli angeli 111.usicantt suonano in trombette di legno e vestono panni da operai mentre an– nunciano una apocaltsse pro– fana. l vitelli hanno accanto violini che suonano da sè, tra le inftorescenz:e del lillà in un vaso di fiori, amanti lillipuzia– ni fanno l'amore, su una testa ribaltata una magica lente porge nitido come un'allucina– zione un villaggio di cuf si in– dovina il nome. Nel segno del caos /foriJcono le favole di Chagall come le fantasie di Bosclt. Come. Opiero parlava per 111otafore,Chagall dipi1'go p,r metafore. Il surrealismo è in incubazione. verranno i sonni di Desnos, verranno le associa– z:ioni libere, Breton farà ?a. le- * va in massa dr!l mondo del meraviglioso, /ara appello al– l'Oriente dei veggenti. Intanto la mitologia amara e sentimen– tale di Chagall fiorisce. 1914: Cllagall parte per Ber. li1io: ha in tasca una poesia che A pollinaire ha scritto per lui, sono le credenz-lalt per Herwarth Walden, è il lascia– passare per le salette della re– dazione di Der Stunn. dove ha luogo la sua prima mostra. Chagall torna in Russia, sposa Bella, scoppia la guerra, viene arruolato e imboscato, scoppia la rivoluzione d'ottobre. diven– ta ministro per le belle artt di Vitebsk, viene destituito, può finalmente dipingere, fa gli af– freschi per il Teatro d'Arte dt Mosca, non piace alle gerar- cch~!te~~l~ ri~~~r~~ 0 d}iz1f~~r/i della sua pittura. 1922: con l'aitlto di due amici riesce a ripassare la frontiera. A Ber– lino scopre di esser divenuto celebre: lo attende un fortu– na, provente dei suoi quadri venduti. ma purtroppo in mar– chi svalu.tati. Paul Ca.ssirer gli pubblica « M ein Leben >, una serie d.i 20 incisioni che illu– stra,io la sua vita. 1923: tor11a a Parigi; Vollard gli affida la illustrazione dì e Le A ntme Morte> di Gogol. che finisce nel '27. Subito Vollard incalza con le e Favole di La Fon– taine >. Oltre al lavoro di inci– sore, beninteso, in quegli anni aveva proseguito il suo discor– so di pittore, sempre pitì sciol– to, di intonazione relativamen– te ottimistica. Con « Le Animt Morte> la sua attività di in– cisore, procede parallela a quella pittorica; con le e Fa– vole>, convergente. Il segno si fa meno grafico e più pitto– rico, comincia la e ma1tiera larga >, la lastra viene aggre– dita da un uragano di ombre, velata d'acquatinta, tormenta– ta dal brunitore. Quasi tutti i cento rami dt questa serie so110 in parte palhisesti. 11 fantasma di Rembrandt che incomberà sulle acqueforti della Bibbia, iniziate nel 1 29, gli guida gia ttua e liJ. la mano nervosa nel– la traduzione a bianco e nero dei bozzetti delle e Favole> che una schiera di artigiani si era~ 110 (11vano sforzati di rendere in stampe policrome, con la• voro paziente. La «suite> attualmente esposta alla Galleria dell'Obe– lisco che per la prima volta presenta a Roma Chagall, ap– punto con 50 delle acqueforti della serie e Favole di La Fon– taine :., è una delle poche che l'autore ha colorate. ll colore non è qui inteso, a mio parere, a riempire dei vuoti, a com– pletare rrn'equilibrio di valoro chiaroscurali già in se stesso com.piuto sulla lastra. Si trat– ta piuttost.o di una sorta di « variazione su tema > A dieci anni dalla consegna dei rami, e quando già aveva ftnito « La Bibbia >, q1Lest'ul– tima no,i ancora edita. Clia,gall l'anno scorso ha attaccato le e Favole > con glt acquarelli e le tempere per riprendere un discorso giit. conchiuso in u1ia stagione diversa e remota. Es– se avevano segnato il punto d'avvio per la fase più inten– samente drammatica della sua opera. Quella che aveva oscu– ramente previsto e acco,,iva– gnato le persecuzioni razzialj, quelle persecuzioni che lo co– strinsero nel '41 a lasciare l'E– uropa e rifugiarsi· nell'America oJpitale. La sua vena s'era fat– ta sempre più amara e i suoi quadri della g1Lerra e dell'im– mediato dopoguerra saranno opere di afflato epico. Muore. Bella, nel '44. La catastrofe è com.pleta, si scardina il punto centrale della sua esist.enza, tl segno dell'opera chagalliana è la devastazione. In questa at– mosfera Chagall deve aver at– taccato l'anno scorso coi colori ora raggrumati ora distesi in velature le sue «Favole>. Dai tocchi di colore, che rispettano il tessuto sottostante più di quanto non fos!e avvenuto in passato per altre incisioni, i fogli vengono arricchiti dt tLna dimensione metaforica di piU. In alcuni soggetti come e l'a– varo> l'aggiunta emotiva è di una drammaticit.à straziante, in altri come « l'annegata"> o e l'asino carico dt sale e quel• lo carico di spugne > è d'ordi– ne più nettamente lirico. Ad ogni modo si tratta se,,ipre di aggiunte che si presentano sot. to l'aspetto dell'imprevisto, di una continua inve1tzlone ,di un'alchimia este,nporanea. In queste variazioni è quasi la chiusura di un ciclo, le Fa– vole hanno visto ftnahnente la luce, si spera che possano ve– derla presta anche le illustra– zioni della Bibbia. Intanto la parola di Chagall potrebbe trovare un accento più, disteso a.nche se non me– no doloroso. Se si dovesse prender come shitomo di una simile previsione le quattro li– tografie a colori che portano la data dell'anno scorso e che con l'olio e La cartomante > della collezione Gualino completano la mostra, si avrebbe ragione di ritenere di sl. La crocefissione spoglia di qualsiasi retorica ripropone la consueta iconografta con un asinello di sangue Q,all'espres– slone sorprendente di ragazzo tardivo e cocciuto, il Cristo In croce è il solito povero Cristo immobile, tagliato in un tron– co., Nelle altre l'eler,a11za ha la sua parte. Soprattutto negli «Amanti>. « TI Gallo e la Tour Eiffel > è improntata ad una «verve> e ad una vena d ottimi.smo che ricordano i tem.. pi dell'epoca fe– lice, molto prima che la guer– ra giungesse a passo di lupo sui tetti di Vitebsk e sul « greg– ge> dei ponti di Parigi. GIORDANO FALZONI nIARC CHAGALL: La guerra (particolare) J.L PITTURE 1.N~.l.""EWVJSTA,..ro A VE.NCJD • I11eontr,, di due • ·1t' e1r,1 a VENCE. Novembre atmosfera dalle vibrazioni CO· pre recato gran giovamento... è costata a « Life » circa die• ~el 1,tiugnoscorso. ne~ piccolo sl - come dire? - argentini!, - Ed in quAnto ad esposi- cimila dollari. vi~:ogg10di Claire!ontame. pro• mi ha.n ratt.o. pensare olla pit.• zioni? _ Mi vuol dir quallJosa ai p110 al ~entro della foresta al tura unpr~ss1onista di C!Aude _ Partecipo attualmente, as- merito al traffico di !aliil « Chn– Rambomllet. Mare Chagall - Monet. Lei forse non lgnom fiieme n dieci pittori francesi, gal!» scoperto recentemente !n 11 pittore la oui stella. anziche che io lo considero uno dei pm ed una mostra che sl tiene a Germania? trr.rnontnre, accenna a splen- grandi coloristi francesi. Bene. Berlino Nella prossima prima• dere di sempre più fulgida lu• dopo il mio viaggio in Greciq, vera a· Torino ed In seguito 8 - I_ falsari di_ quadri sono cc - sposava una donna cat:- ho imparato ad apprezzarlo e R à · . t ogni giorno di plu attivi e nu• cusicn dai grandi occhi neri. ad nmarlo di più: nel colore d1 « ~~sp~~ITva ~r~:~:7! 1: ~~~ merost. Ricevo quas~ ogni sctti– ~erso la fme di lugllo i due no- MoneL m,i sembrn di ritro\l~re re che dovrebbe riuscire più ma~a lettere dall ~erica e Hlll SPos1 partivano alla. volta la luce h.mpidn e brillante m- importante di quella allestita dal! Inghilterra e dnll Italia in dell'Italia e della Grecia. come sieme dell'Ellade ... Percorrendo nei mesi scorsi a Nizza a·i\ cui mi si chiede la mia ... op1• per un appuntamento d'amore. il s~o territorio cosi povero lun- Galerle des Ponchet.tes. Òli 1 {. n~one su quadri a me attribuiti. Da qucll «appuntamento» (CO· go 11 quale si incontrano nume- tnliani hanno crediti per far 81 tratta quasi sempre di !al• me Chagall stesso lo chiama) rose processioni di copre. esser- venire quadil dall'estero 11 dot• si, nAturnlmente: quest'era pu- ~~~W~ o~f11~o~rtiv~~~e~o~eif.:~: ~:t~~~o c~t!el~~n~~~~oi ~~~~p~:~: tor Vi~le. direttore dei musei ~~~ cr:1 i::1:~~~~ti c~~1'ag~T~ troterrn niz1.nrdo. Ed ecco l'tu·• sivamente un'esistenza piutLo- ~~ 'J'~r~~· ~iL~;~;~~:~t::re:;. firmn. Ma. in fondo, resser vit– t1ste. - nuovamente nel .suo sto ctlsaglatn. ed infine guar• cordi definitivi sui preparativi tima di questi falsari è uno « ntelier ». circondato da tele. dando le centlnnla e ccntinai;i d 118 la etros etti D'al dei tanti incerti del mestiere bozzett.1. progetti, pennelli. pa- o_i bagnanti che l'estate scorsa t;n pa~e 1~ rivtta ;::;e,rican~ di pittore: del resto, cs!ere pia. steli! ed !nlln!t! tubetti di r.o- s assiepa vane sulle spiagge. no L!f 1 · d d" s b g!at!. Imitati O addirittura ~Ìri ~ù ecf~i~r~~~~ltarJ! 1 le 5 !i~ ~~~} 0 h;~~~ec~~e~;t~ lac~:el~ ~e df »un 1 \u~ ~~~~~te u~~:cl~~,~ «falsati», C06tituisce per un «viaggio doppinmente d·amore,,. t'!zzu e rnnnonla delle linee alla riproduzione a colori di mie r:us;a motivo di orgoglio, non ROTSOGE di GUILLAUMEAPOLLINAIRE Al pliltore Chaga.ll Il tuo volto ,carlatto U tuo b!plan.o t,a&/ormab~ i,. [idro pian.o La tua casa rotonda dove nuota un'aringa a.D'umicata M! occorre la chiave delle palpebre Per fortuna abbiamo vi&to il Sig. Panadò E da questo lato pos&iamo stare tranquilli 90 o 324 un uomo per aria un vitello che guarda a,t. r traverso fl ventre di sua m.a.dra Ho cercato tanto sulle strade Tanti occhi ,ono eh.tu.si a lato delle strad.e Il vento fa piangere i saliceti Aprt 'apri apri apri apri Guarda ma guarda ttwi.que Il vecchio si lava i piedi nel cattn.o • Una volta ho inteso dire> Ach. du Liober Gott E mi son messo a piangere ricordando QP4ndo era– [ vamo bambi7'1 E tu ml mostri un violetto sl)4vento&o Quel quadretto dove c'è una carrona mt lta ricordato fil gf.orn.o Un giorno fatto ài pe22.ettini color malva, g!all!, cu- [zurri, verdi e rossi Che me ne a1i.dai in campag1U1. con un delfè:ioso camino Che teneva la 3U4 cagna al guinzaglio Avevo uno zufolo che non avrei cambiato con un ba• [&ton, di Maro&ciallo di Francia Non ce ne sono più non li.o più il mlo piccolo zufolo Il caminetto fuma lontano da me &!garette rus,e La sua cag"a abbia contro i lillà E il lumino consumato Sul vestito son ~àuti de! petalt Due anelli d'oro acca1ito ai & anda.li Al solo •i SOIIO fllumi1tatl M e1'tre ! tuoi capelli ,on come• t /I.li del tram Attraverso l'Europa vestita dt piccoli /uoch.t multtcotori. GUILLAUME APOLLINAIRE .No,1 possiede la traduzione di se stesso « E' la grandezza e la miseri& del destino deJl'arJ,lst.a> - come ebbe a dire UM volta Andr~ LhOte - e tra– smettere un messaggio di cui ot11! non possiede la t.r&du• zlone >. Questo vale, in modo particolare, per Mare Chagall. Quando Ohagall giunse a Parigi nel 1910, 11 cubismo teneva il centro della scena. L'arte francese era ancora dominata dal punto di v!st.i. materialistico èel XIX se– colo. Cinquant'anni prima, il natural!smo e li rea!!,mo avevano aperto la vta al1'1mpressloni.smo: te analisi tm– press!on!st!che degli eaetti di luce sugli osgetti avevano condott<> alle analisi cubbtlche degli oggetti •tessi. A poco a paco, 11modo di rappresentare un oggetto aveva flnJto per acquls!.are lnt.eres.se maggiore del soggetto; 11 carattere ftslco .,del quadro importanza maggiore del suo potere di suscitare, nell'068ervatore, cchJ ed a.ssocJazlon.l. Chagall venne ~all'Oriente con un senso del colore gJà maturo. una fres,;hezza. lncontamlnata c.11 ~enitmonto, un amore per la poesia semplice, e molto sensc of humour portando con 6è una concezione della plt.tura del tuttO estranea a quella allon corrent.e a Parlgt. Il primo rico– noscimento colà gli venne non da.I pittori, ma da! ,poeti come Bla!se Cendrars e Gu!l!aume Ap,pl!!na!re A lui l& pittura cubista sembrava troppo «terrena>: · parev~ a Chagall che fosse e necessario mutare Ja nat.ura non solo materialmente e dall'esterno, ma anche dall'inter– no, 1deolog1cament.e, senza timore della 'letteratura'•· La sua concezione anticipò in un& certa misura quella reazione all'eccesaivo pe.so dato in pittura all'elemento materiale. o tisico, che dov~va annunciarsi tre anni dopo nell'opera di Marce! Duchamp, e llorlre nel movimento surrealista. èel secondo dece-nnlo del secolo. A d!trerenza di tanti arti.ti d'avanguardia che •i trovavano allora a Parigi, Chagall usava nel suot quadri forme rappresentative facilmente rlcon05ciblli. Pur-', se chiedete a Chagall di sp!e~arv! l suol quadri, anche on! vl risponderà che lui stesso non ci ca.phsce nulla: • Non sono letteratuta. Sono soltant,, composlz!on1 pittoriche <ti Immagini che ml 06Sess1onano ... Le teorie che Io po– trei enunciare per spiegarmi, e quelle che Bttrl elabo– rano in relazione alla mia opera, sono scloccheue... I mie! quadri sono la ragione della mia os!sttnza, la mia vita, e questo è tutto,. E tuttavia, fu con i primi lavori parigini dl Oha11all, come ha detto André Breton, e solo con essi, « che la metafora fece il suo reingresso trionfale nella pittura moèerna ,. E' questo 11 contributo di Oha11all all'arte con~poranea: la rinascita d'una potsia della. ra.ppre– sentaz!one, che evita dA un lat,, l'!l!ustraz!one ped.. tre, e dall'altro l'astrazione non n,ura.tiva. JAMES JOHNSON l!iWEENEY com·egli stes...~ nmn definirlo: degli antichi atleti. Ho cosi me- tele e ceramiche: questa ripro- P re? omore per la sPQSB e amore gllo potuto comprendere t trnt• duzione. in__ ve_r_1t_à_1m_p_ec_c_a_b_11e_. _ _ A N_G_E_L_o_n_1A _c_c_A_R_1_0_~::::::::::::::::::::::::::::::::::::::-----l per le terre vlsltnte. LI ereditari di questa razza, le - La nostra prima tappa i..• linee armoniose delle statue JI stata Roma. dove m"ha !ateo Fidia e la purezza della pia- CHA.GA.LL da cicerone il mio caro amico stlca greca. Quegli splendidi Lionello Venturi. Non conosce- marmi sopra 1 quali ancorn si vo ancora le mille bellezze dellu rilevano tracce di colore sono INCISORE Città Eterna. e scoprirle co~l. quasi trasparenti sotto la luce tutt'ad un tratto. è stato - le dell'Attica. Sono stato a Deld'1. Nonostante In fama ragglun- all'artista un Altro progetto: la che: le litografie. pertanto. ven- che esse abbiano &ublto, nel Assicuro - Inebbriante ... Quan• nelle Isole. a Poros. ho visttatr> tn dall'arte di Chagall. non &iillustrazione delle Favole di La nero concepite da un punto di processo di incLsione. solo modi• te ricchezze. e quale splendore! quanti più musei m'è stato pos- può dire che ad essa abbia con• Fontaine. Dovevano essere ùn vista pittorico Superfici bian• fiche di dettaglio: roltanto 1n Tuttavia, a lungo andare. tutti slb!Je. Quellt di Atene sono mn- trib\1lto in misura sensibile m centinaio di tavole, a colori. che e nere, che ricordano il la• nlcunl casi s1 verlftcano muta.– quel pavimenti. quei soffitti. gnl !ì.cl . Non mi sarei mal stnn- sua opera di incisore. Pure, Chagall si mise al lavoro. e di• voro dJ PeJl!lello. dominano il menti com1derevoll. quegli ori. quel tendaggi. quelle calo di cont.ernplare le antiche Chagall ha ese~uito quasi quat- pin.se una serie di cento goua. disegno: un esecuzione amp1n, Esaminando la Mrie stupén• colonne. quelle statue barocche pitt.ure murali ed i bei vasi de• trecento sogget.tl diversi con vll.• cl,es; Vollard. dal canto suo. pittorica appunto, si .sostituisce da di queste mustrat.ioni. cl ai del Bernini, avrebbero forse ll- coratl con immagini dl tori set. ri procedimenti grafici. Parti~ mise in piedi un'officina spe- alla concisione e alla lrnmecUu- rende conto che è stata una nito per stancarmi ... Da Roma. vaggi, su fondo nero e su !on- colarmente n.ot ~ sono le venti clale. dove il processo con~pli• t_ezzngrafica di gran parte del• rortunu, che 11 progetto erigi• mi sono trasferito ;i Napoli e do ocra... tavole della sene autobiografi. cnto e tedioso di preparnz1011e I opera µrecedente di ChR(SRll: nario di Vollnrd. di ricavare quindi a Pompei Che meravl - Dopo questo viaggio nella ca edita neJ 1923 n Berlino ~a delle molte tavole a colori ne- e raggluntq, una luminosita di dalle gouachu delle tavole j\, glia! G!i affreschi. che sem~rn- patria delle arti. quali rono. Paul Cassi_~er. col titolo Mem cessane per ogni illust~azlone toni. :he prima mancava. Men• colori, non si sia potuto attua– no stati eseguiti ieri tale e la maestro. 1 suol progetti? Leben; all mcirca nello_ stesso venne nntdato a un inte,a tre fino allora la tecnica er11.re . Le tavole a colori incise da• toro fl eschezza. m'hanno !atto - Una delle ragioni che mi periodo. Cassirer pubblico pure, sch_iern di Incisori. sotto la dl• apparsa ortodossa. ~un.si con- gU artlalani non.!arebbero mai baUere il cuore d'un·emoz.ione ha spinto in Grecia è stato u separatamente. alcune altre ta• rez1one del maostro-tlpograro venzlonnle. adesso 1 artista rt- state u.ll 'altezza delle magiatr&– raramente provata in vit.n desiderio di illustrare « Dafnl vaie del med~slmo ciclo. Poi. Maurlce Potin. Senonché. la corre n un sistema di 6uperfici Il rielaborazioni in bianco e mio ... Di 18. per risparmier te.m• e Cloe », un vecchio romanzo qua e là. troviamo qualche sun ~ammo. cromatica ricca e dcli• spezzate. di Upee. di graffiatu• nero J.i Chagall po. ho preso racreo per Aten~: pastorale. Per sincerità e so.. incisione in un libro o nell'nl• cat.a di Chagell fece sorgere :iif• re, di punti, etc .. per ottenere Quasi sconos~tuto sotto era la prima volta che volavo. pratutto per onestà. sono so• tra. Questo. più o meno. è tut- ficoltA tecniche insormontab111. effetti analoghi a quelli delle sto Mpet.t-0 Cha 11 t ~~e– e In prima volta che andavo \n lito rrcarmi nel luoghi in cui to qu~l che sappiamo dell'opera e l'idea delle tavole a colori gouaches. Chagall ricrea i di- via consid · to ga va u d &i Grecia. Immagini dunque )A sono ambientate le storie, ro- i,Tal1ca di Mare Chagall. una venne Abbandonata. Alle illu- pinti preliminari. 11 elabora o di 1 era. come uno e doppia mia emozione nell'arrl- manzElte o no. di cui ci st a(- delle più significative del XX strnzioni delle FRvole. però. non li semplifica. liberamente; ma ~an Fin n3~n fel 1 ° 1 ° st ro 11t~– vare In Ellade dall'alto. La Gre- fict:.1 1'illustra1ione: benchè non secolo. si volle rinunciare: dlelro le senza copiarli mai. E tuttavia di· pr no P O eg a cln è ancora Europa ed è gia ;in un «naturalista». tutta\·ia · La carriera di Chagall, m Insistenze di Vollard, Chngall le tavole conservano, più d'ogul co~OP!~\ 0 un ami~rebie una Oriente. Ouesto paese possiede mi preme conoscere la natura. questo campo. è strettamente creò m1 centinaio di litograflt alt.ra cosR, gli effetti cromatici. r 5 one per ~neo e però un Incanto tutto orient.a- il paesaggio locale. Per esempio. legata al mercante di quadri in bianco e nero che son fra le L'acquatJ_ntn, o 11 tono nll'aC• nero che non hanno eguali fra le. Le sue colline, i suoi templi ::iuando w1 editore mt incarico ed editore francese Ambrolse sue tavole migliori. Il lavoro, quatintn. e usato largamente. 1 guai contemporanei. Senza ca. In rovina. l'aria fresca che ,·i di 111ustrare le « Anime morte,, Vollard Fu Vollard, che dopo per Ja parte riguardante rartl- per la prima volta. nelle FRvo• der mai nel tecnicismo a fred. si respira, tutto esala un pro· dt Gogol. ero appena t.ornato aver vi!to i primi quadri del stn. fu portato a termine nel le. zone di particolare blan- do, Chagall hn. mantenuto in• turno che accresce - se mai ve da. un ~aggiorno In Ru~sia. Per pittore russo. l'incarico di illu- 1931. chezz.a sono ottenute appltcon- t~tta In sua llbertà creativa, ne fosse blso~no - ii ricordo mustrnre degnamente la Bib· strare. con ben novantasei in- Con le illustrnzioni a La Fon- do, col pennello, uno 8trato di fltungendo in ognun~ delle .,ue della sua prodigiosa storia. Lit. bla, ho trascorso quasi un anno cisloni. le Anime Morte di Go- taine l'opera grafica di Chagall vernice loolante; e questo con• stampe. grazie a un immaginfl• tutto e luce. Una tuce unico. ;_n Palestina. Per « Dafni e gol. Questo nel 1923. Ma anche entro in una nuova fa.se. Come tribuisce in non lieve miaura zlone ricchissima. a ri.sultaU d·una nettezza e d'unR dolcezzK Cloe » ho voluto seguire la stes- prima della fine del lavoro. lo si è accennato. ogni tavola era all'effetto pittorico delle stAm• nuovi e gempre interessanti. indlclbtll. Questa luce, questa sa prassi, che finora m'ha sem irrequieto Vollar<i propone,·a stata preceduta da una goua- pe. Quanto alle tavole, s.embra, CAR.L o. SCHNI'EWIND

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