Fiera Letteraria - Anno VII - n. 44 - 2 novembre 1952

LA Fi.ERA LETTERARJ/1 DOMENICA 2 NOVEMBRE 1952 NON VOLEVA FARSI ILLUSIONI !Americani • lll Europa UNLIMITE * Con gli ameriram rn Europa avevo in comune tutto un campo di esperienze e di intese sociali e morali Qu:mdo Valentino Bompiani mi dette. nel 1946. The 1,ut Puritan di George Sam&yana, perchè \tO]eva che ,:lielo tra· duceui. i~ presi il ,·olume con me per leggerlo durante )e lunghe ore di uno gcomodo \'Ìl1ggio in torpedone da Roma a Fori.e dei Marmi. Il mio !ptr-ito era ~enza dubbio mal di· !po!to per quella lettura: troppe \'icende sciagurat~ generali e 1rnche pergonali. e l'e!JlcrienM ~cente, e non ancor supe· rata, di una vita alqmmto durn e preC'aria. mi predi&ponevanu Jd un& t:il quale insoffcren1,a ed acredine. Nell'ottobre 1e– gue11te, inhtti, quondo ri"idi Bompinni nel suo ufficio di Roma, il mio giudizio non fu del tutto favore,•ole. cUn e!le· tiuante che ha ,,iuulo In bella vit:1 trn i 'salotti e le Uni,·er· iilà di BoHon dì Londra e di Parig,i. nei tempi favolosi in ,·ni e-.iue"a una belln l'iln; t:hc idenliu;a le Yirtù 1tttine e medilerrar.ee in una nrnniern alqunnto letterari8 e arbitrarit. per il f!USIO di rontrnpporle al sentimento anglo!auone, e ll1b tradizione 11meric,111n.Per.,:ino <lei fo.!r.i~mo egli fa quasi e,plidtamente un elogio, ma 11roprio JlCr quelle ragioni che a me non pitu:ciono. e rhe non rondiviJo ... >. di Santayana e .anche di condizioni economiche, relative ai penon1ggi tr.atl-'ti: che ha tempre un !Cntimento molto acuto delle ltratificazioni llO('iùi ri,idamente intece. e de11a loro im· portanza; e chP nelbi vita propria. come in quella· degli altri, è !empre pr.onto ad accellar1"' come inevitnhili e ov\•ie. quelle 1vohc e qti.e:lle rri!i, nnrhe p:r.l\·i. che ahbiano come csu.u e,unibdc t1JU1 differenu1 di !lalo economiro o di !lato 1odale. Anche• nel Lf15t P11rira11, il •no j!'io,·ane l\fario. l'11ntagoni~1a, per c,?~Ì dire. del puritano Olivcr. - quel Mar-io.,che r.appresen.\a J>CT tnnti versi una ideale iioviner.:r.a Più che con qualsiasi altro tali sue effusioni narra come vate per lei che le riponeva genere di persone, Il destino egll abbia amato cinque volte nel suo album: mi ha fatto stringer rapporti e come Bes.sie, sua moglie, fos- Dieci annt più tardi, allor– con Americani tn Europa. An- se uno di questi amori, anche ché lo ero aJ Klng's College, che quando vivevo ancora ne- se evidentemente non quello i Rockefeller m1 invitarono di gli St.att Uniti. coloro che di- che egll in segreto preferiva. nuovo a vedere 11 corteo della venivano più presto miei e.m.1- Da questa e da altre indlcazio_ regina, quando ~a si recò ci erano persone che ln Euro- nl deduco che egH, dopo esse- alla Cattedrale di San Paolo pa erano di casa. Non già che re stato costrett.o dalla sua co- a una funzione di ringraz!a- 11 fatto di trovarsi a proprio scienza a resistere alle alte po- mento per I sessant'anni del agio in Europa o tn America tenze battiste per quel che ri- suo regno. Questa volt'I. ci fos.se 11 requisito indispensabi- guardava la sua adesione re- trovavamo in una stanzà di le e sufficiente di ogni mia ve_ llgiosa, ritenesse più opportuno Plccad111y e lo spettacolo ml ra amicizia; ciò ,che conta.va non opporre ad esse resisten• assorbl tanto con le sue sug– era la persona, uomo o donna za 1n quella che gll appariva gestioni storiche e J>Qlltiche che fosse. con quel corpo e con una proposta ragionevole. La che non mt ricordo affatto se quell'anima. Un campo d'azlo. gente av:à pensato che quel i Rockefeller od alcuno del ne e di pensiero è indtspensa- suo matrunonio fosse un gran loro ospltl fossero presenti. In blle non più di quanto una lin- colpo di fortuna, ma per lui un'altra occasione. peraltro, gua è necessaria come tramite l,u cosa triste. quando andai a passare una del pensiero e quando qu~to Il giorno stablllto, fui pre- vacanza con Strong a Lake– occupa ta mente, la forma neL sentato al grande m1llonar10, wood, nel New Jersey, ebbi una Ja quale esso si esprime non che era ancora un uomo .-vi- occasione unica di imparare a risalta, anzi appare indifferen- va.ce e dall'aspetto giovanile, conoscere alcune delle carat– l.e. D'altro canto. una lingua dal tratto cordialmente amerl- teristiche di quel gi:ande ca– comune un comune idioma so- cano, e alla figlla Besste, la pitalista. La casa era di sua ciale e' morale diviene un le- quale aveva non già l'aspetto proprietà. <l'aveva infatti sol– game . di grande im1'.)0rtanzt1di una .vereeonda sposa. bensl tanto prestata alla figlia ed al quando si viaggia all'estero, quelJo di una. ragazza florida genero) ed a quel tempo ci vi– tra persone con le quali non e di buon senso, bella d'aspet- veva per esser vicino al suo si può comunicare: la lingua to, !ranca, con arie mascoline campo privato di golf, mentre comune cl unisce anche se c!ò da. universitaria appena usci- la ca.sa dove viveva abitUBl– che si dice potrà non esser ta dal Vassar College. La no- mente era stata chiusa per l'In– considerato Importante O ver- stta conversazione era fatta di verno. Lo vidi a tavola solo, rà fi!lutato. luoghi comuni e sostenuta da ma dato che Strong era un Per fortuna, Bompiani in!-islctte e io dovelli mettermi aJ lnoro, che fu tutt'ahro d.e hreve e tuu'altro che facile. Ora debbo confc.!,are l'he di quel 1>rimo giudizio tera. in reieltà, una e reazione> piutlo.i;to rhe un giudizio) rimane auai poco che io tengn oggi per vnlidot e questo poco è anai difficile da tradurre in chiare parole. ... Amava e coltivava nel suo intimo piccole isole di relativa "permanenza e bellezza,, di C.AMILLO l'ELLlZZI \ e afla Sanlayana > -' è in dcfini1il·a anche un poco uno snnb, e rompie nlli, e' scelte imJlOrlanli, nelle quali non è diffi('ile rintracciare un.i vena di snohi-1110. Se mi !Offermo !U o{fUCElo lema, non è cerio perchè io voglill dare 11I Jet1orc 1111n immagine del S11ntaynna 1ut1a co· rtruita in rhiavc di rnol,ismo: rhe sarel,bc una deforma· zione grave, e in,:iu~1H?(-:1bil", delln sua vera per~onalitil. Voglio ~olo renrfermi l'f.tnlo di <1uella primR impreacione che -ebhi le~gei'ldo :,Jr-uni 1 rapiloli del /.,,w Puritrm in uno ,como·diuimo 1orpe1ione. fr. .a Roma e il F'orle. Un giudizio finale non è mai valido ~ non liene conio nn("he delle! e prinre hnpre•!ioni >: e qtatmdn fra quer;-t~ e q·ucllo e!i111a divario, il divario de\''r.aere ,spiegalo e ri~olto. In poJcmic:t t·og.Ji Jd.ealisli, e colla Joro e unzione> ed insi!tenza ~I voler l"Ultare, o almeno ~iustificare. e l'eterno flusso del Tu110 >, in uno !f'r;t1,o del 1930 il no~tro filo!ofo pe!&imi!ta etclama: e L'e1erno Ilu550 della realtà pensi lni 11Je faccende sue! > AJ !-laolay11na importa mio os~rvare C'he dentro que--10 izrande fln~co µouono esservi delle e i•ole di rela1i, 1 a ~m:111enza e bc-llezza,>. S.hbene in filo.!lofia Santayant1 si dichiarasse e materia· lista>, egli a,·eva un alto concello della religione, che per lui non rappretenlllVlf e la verità>. ben!i una delle compo· nenti euenziali della e via > e della e vita>. Nel primo yo· lume di Pl:rJOnj anrl Placru. censurando, con un poco di ~– vero cini!mO, i trasporli ucelici e mi~1ici del.la 1orella nella 11ua gioventù. dice che semmai, d~i due, 1arehbe 11ato lui, Georg~ il me~lio portato e il piì1 ad111toa una vita monacale. E &e ripensiamo, per esempio, 11Uaderisione fon cui esli ai tenne ~empre lontnno ;mrhe dalla ~mplice idea del matri– monio, e ni qua!i trent'anni di ettistenM .!olitaria, quasi da anacoreln, che lrascorse, Hno :1!111 sua morte, neJ bel mttzo della dttà di Roma, si conduderà ehe non c'ero nè vanteria nè e: posa> in quellu annotazione autobio.grnfica. E 6la bene. lla debbo confeuare che mi rimane un dubbio sul valore e sul !ignificato morale di qu"sta s11ecie di e monacbis-mo·>. E poicbè il duhbio 1i riUette !U tutta Ja personalità delJ'uo· mo, esso investe di .,:è anche il giudizio sull'vpera. (L'opera e la ptuona fanno tutt'uno, 1ebbene in astratto le ,i deh· bono tenere di!linte: ed è ridicolo a11sunto·quello di chi pretende ti giudichi della prima dimenticando la seconda. E' anche qneslo un moralismo, a rovescio e fuori luogo. Qaando l'autore di un'opera non lo si conosce affatto, è come 1e ti giudica~se goardnndo con un occhio 1010.) In que!t:1 breve b:muta io vedo una specie di confeuione implicita, e nnn chiave che mi aitiln a scoprire. forse, uno dei traiti fondamen1ali del mio- personnSgio. U Berdiaev ,ostiene che ogni rilot()fia non pi urali~ta è di neceuità e rea· zionaria >. Ora, il Sanla:yana, a tuo modo, è una specie. di pluraliua. sebhene non lo tia urto, con il cornggio har· barico dimo!tnto in quefl:t direzione dal Ruuo: Ma il San· tayana ric:-ce ad cuce pluralista e an('he, in una certa maniera na, e relt1.i'onario >. Quella sconfinata fede nella peuonalità umam. rhe nel Rerdi.aev :KrÌVH a postulare una eacatolo~ia e!Ì•terriiaJi;:tn. intesa come un dovere, come la ragid'ne stes~a del no!!llro vivere. nel pensiero dello Spagnolo non trova alcun.i nota che vi coni1ponda.. La p,cr11onaurna· na. gli ispir.1 tutto al piir 1m riE-pello cauto e discriminante. una Leopardiana solicforietà nel pensiero del fato comune, che è tragico e inutile, e tragico perchè inu1ile. Oltre il velo mu11orio delle forme, che Sanlayana definisce e gtudia come la ute,:oria, de·f tutto « •~nt.:de.>~ .tlell'es.sere, e~li non ha altra feJe da quefla cbe ripone nelr'eainenle come e materia>, insond.tbile oe:eano di cui o«nuno di noi non è ('he un'onda fug11ce. e Tutto in natura - egli dice - è lirico nella ma e&~enr.a ideale, 1ragico nel 1100 deuino, co· mico nella 1ua esistenza> •• sorrisi, ma non sospettavo che uomo silenzioso e che sua mo– oa ~~ g~ve~:er~ca~~~n!u~~ non avrei avuto ma! modo di glie era malata e stava al pla– ca.mpo di esperienze, una in- intirattenenni a parlar con lei no superiore. fu proprio con me t 1 1 1 con con una certa serietà. Era che Rockefeller si intrattenne esa soc a e e mora e. e O sempre, come si diceva., un po' a parlare. loro venivo a trova~! ass • delicata di salute. ma era un Giocava assiduamente a golf, ctato nella mia co nd izione. Se eufemismo per significare che sempre solo confrontando i unf\ conoscenza di ViMg.io può non a.veva la test.a a posto. Il punti segnati un giorno con rlvelatt segrete a.fflnltà, tut;:- dest.lno di Strong ru di dive- quelli segnati un altro giorno: v!R. questo non si ~ mai • nlre una specie di guardiano come fanno 1 santi quando rlf!cato nei ri~arcli di alc~o di una moglie invalida. A Com- esaminano la propria ooscien– de1 miei amici americani d • piègne, durante gli ultimi an- za e considerano che sono .sor. ropa: o quelle affinità noni esL ni di vita di Be.ooleegli la ve- ti In loro nuovi peecati o se stevano affatto O le abb.amo deva dieci minuti al mattino la Grazia di Dio 11ha portati scoperte in America. dlmo- e dieci minuti la sera; le por- ancora avanti verso la per!e– .!{tlrando 0051 la loro i nd iµe~: tava ad ognt visita una car- zione. Questo era probabilf\len– denza da una particolare co tolina Illustrata come pretesto te anche l'interesse principale dizione d'ambiente. Con 1 con_ dJ conversazione. Di quelle car _ di Rockefeller nella sua cac– vertit~ d'ogni genere. con 1~ t.oUne Strong aveva una gros- eia ai milioni. Egli era iiifatti Anter:cane sPo:Sat.e ad Ingles · sa collezione da parte e ne ben lungi dal paragonarsi ai con gli espatriati, con_ le an\• tirava fuori due aJ giorno, co- suol concorrenti; egli- si para– rne estetizzanti fU1f2lte da - me ae le avesse appena tro- gonava. con se stesso. l'America, perché colà le voci Ricordo, !empre in uno dei due volumi gii asciti di Penons ond Places, J'oltimo ritratlo di Lord Ruuell, con la rie,·ocazione deJle lunch~ escursioni fatte con lui 1ulla .!Ua na\'iteUa. Ho l'impre~~ione che Lord Ruuell non aia ilato del tutto eHraneo aJla creazione del personaggio che, ne L'ultimo puritnno, va !Otto il nomignolo di e Lord Jim > 1 ripruo dal Conr11d (mi sembra. quel e Lord Jim >, un • Lord Rut!ell abfmssato n un minimo comune denominatore di quag_Ì·volgarit.ì). A sc11mo d'equivoci, questo Lord Russell non era Bertrand, il re,•isore de.Ila lo,:ico matematica, che tutu.,·ia il Santayana dc\'e a,-er conosciuto abbastanza bene: era un giov:metavventuro10 e poli1iran1e, più che spregin· dicato nella sua condotta privata, rhe finl coinvolto pint· to:to malamente in ano scandalo di donn,e e in un proceuo. Ma ae queui I ratti ci fanno ricord:i.re il predetto e Lord Jim >, l'amic0 di S :int:i.yann enc per nucita, per cultura e per modi un rnppre!C'ntante della più aha nobiltà inPe1e, mentre il nostro filosofo era un uomo ben di,•eno, sia per eàlrUione che per vocazione. Il Russell non era affatto uno ~ciocco, e ~e ,·edeu nel No.nro un rom1Ja~no curioso e in· teres~nte, Ja cosa non ci fa mernvig1ia, e torna a suo ere· dito. Ma che CO!a mai l!JlÌngeva il contem11latore. il e mo· n:.co > in polenta, a ccrcrtre la rompugni~ di un' Lord Ru1· :-E'll\ e inlrattenerla per tanto lempo. menlre in!ieme riu· livano i fiuT11in:lvi,:abili dell:1 Frttffl:ia ,01>ra una nn,·icella? Vorrei rhpondere con una parola meno cruda, meno e ile· rogatoria>. ma non la lro, o, e 1k-hbo u~nre <1ue~111:sno· I Banta:,ana In un d!sep,o di Mllleret bitmo. La deotl'Dda dello s·nobismo. neUe più diverse forme. e la ~ua caricatura, ti trovano qua e là in tutta l'opera di S•ntayana, tanto che se ne potre-bhe ricavare una ,·uta gal· leria di ritrai.ti ironici in punta di pMna, e un'antologia di battute polemirhc. Ma ,·ien da rirlettere che un uomo non po0 aYtt inrontrato tanli mob nella \'ita isenza Hsere. o almeno divent:,.re, un pochino ~nob anche lui. Di che potrei d:ire unn dorun1N1taz:ione a~ai ampia, se non mi porlaue troppo alle lunghe. Ricordorò solo che in tulle le 5ue an· notazioni biografiche e 1:1utohiografif'he (vere o inu~agina· rie) ciii è sempre mollo m"licoloso nel prttisare tutte Je circ0Han1.e di n;isci1:1, cli educn,:ionr. di 11mhiente $Orinle, Que?to è uno ~ragnalc, com10;,olita della line dell'Ot-" l0('ento, il quale ,:on 1:0/evn /nr1i 11l1t$ioni. Nell'inimll!"lli:-ibile nulla della realtà uhima egli ama ,e coltiva le piccole e icole di reJa1iva permanenza e he'Tlena >. La re!igione, Ja poe11ia, le tradizioni, qualche ram amicizr.l. Je buone 01ani-ere e gli scehi conviti, le ste,se panioni del Fnn~e, dte a,:giun· gono calore e <"olore all'illusione t1el -.rvere, - tutto questo egli cerca, ricononc, apJ)rezzn, rdrr i·o!'nperabile palo ed intelli,:e111:a. Spagnolo di raua, :mglos:1:t,:.-On.e di educu:ione, fi considera e uno i!radirnto >, e, JUJ,-'.trd:i -t'On un ,orri~o cor teJ.C, ma anche ironi,·o e triste, ".,)e p:u!iani, i d,ogmi. 1 fu· rori che gli si agitano inlorno. ,Qn~lc-cw.:,del dikt1::in1e e dell'esteta. con un va~o rifhinmo nll::t e 1WUJ,lr1i11es.c > neo· rim1srimenti\le dell'uhimo Ottocenlo irt,:le,e. non m~nca in luL. Ed è force q~to •che io a,-.ertivO", oon, un ronfmo 1enso di irrit,u:ione, !'li quella dii:n~fala corricr:1 che mi portava lun,:o la co!la, tirrena nell'c~lale del 1946. A$,ct:li poca bellezr.a ha incontrato, nella vita. fa mia ,-.enerazione: e quanlo all:i. e permanem:n >, nemmeno on::i tr:tcria. JI C' 1>e1· 1imismo > di que,;to ~rande e anrnbile tcdnore, Eo11rav,·is· &nto a un'..:..>tii e a una soc-ielà più felici. mi snon.1va comtf un in!iuho alla noctr:i miseria ... C,\11\HLLO PELLIZZT erano troppo aspre. non ho mal uan che simpatizzato. Sono 1;tat.epersone inequivocabilmen– te europee o americane ad es– sere QtiNettodella mia maggio. re stima; non per questo esse hanno occupato un posto di maggior rillevo nella mia vita. n che è evidente speelalmen– t.e net caso di Stron~.• l'urùca persona non di famiglia con !a ouale lo abbia vissuto in Ame- ._ _____________ .;. ________ .,. ______________________________________________ ,_1rlca e all'estero J>(r anni. l • Perché mnl Stron,; viveva In LA .DENUNCJLA u_r UN POLE&'-JI.STA GJENIAL'E :t\•r=;i:~r;1~~!er~~.~~; * mi occorrerebbe maggior espe- , rlenza di quella acquistata ln L'opposizione, al~ pensiero moderno tutto Il tempo nel quRle sla– mo vissuti l'uno accanto al– l'altro. C'è del mistero nella !accenda e Strong, a propo5l– to del suol arlart prive.ti, più che riservato era addirittura Inibito. Gtorge santa11ana, nato in derno lo rii>et11110tnamov(bile l"a e da Fichte e eia Heqel poi, 14 posi2ione iniziale eta cui lo che non pare però logica- pU<l abbattere l'opera dt molti M! llrnlterò ad e,;porre I rat– Spagna ma tras/erito!ì ancora fino alla ftofa. Ma, durante la ciat! da pen.,atori tedeaca.t, prt- idealismo, può meglio dirsi tl mente JO'Jtdata, o il princi· uomini concordi e .,in.ceramenu ti puri e semplici: era stato a fa.nciullo nell'America del Nord, prima guerra mondiale, Santa- ma d1 operare la sua Jecond,a- pensiero moderno, si è genera- po soggetti.v.!tico, che sem- operanti. Ma Santa.gana ha ri· scuola ln Germania e aveva cominciò a formarsi una CO- ya71a appunto scrisse un breve trice suggestione su pensmtorf di to, che cioè io, che µen.ro e co- bra imporsi con. la spanta- proposto quesiti che sembrava- desiderato di farvi ritorno per sclenw filosofica nel periodo di pro/ilo della /iloso/ia tedesca, ctiver,a "azionalita. E i Tede- nosco, abbia una funzione cen- neità CUz prrncipìi di natura, no s~riscìanti al bas.solivello del studiare rttosofie.. poi quando prtm.o "!7ermogllo del pensiero intitolato Egotism in German selz.I, d'altroncu, non giwi..sero trale e determinante nell'atto di per giungere pcn mfme, di pas- 1 1 n,,edc,,'toco,req 1 b 1 .";,o 10 n, sdens,. otr'oaptpoteggvo/~ nellft. primRvera del 1887. dal- a.mericano, quando Willtam Ja- Pl?,ilosoph?, move~o da un du• a ~iò di colpa, nè rUponctendo a ,pensiero e di con0.teenza; al saggio in passag9io, alle astrai- ,_ i d 1 messi fece caposcuola del prag• phce mottoo pole1mco, .specula- es,~nze loro proprie particolari, centro, per Santayana, e la rezzc logic',e idealistiche morat- lin.gnaggio per poter !!ntrare la Gennan a an ammo ~ va– matt.ttno anglosassone e Josiah tivo e pratico. Allora, la lettura ma portando a znaturazione. un realtà, che è prima dei m1e1 mente insostenibili. Su questo nell'agone filosofico; SantaJta- canza a Lo nd ra. un giorno RoJtce venne a far partecipi gli di tale libretto dovette indub- proce~o di pensiero cht rJ.sale ,pensien, indi/ferente ai mie, dlle11una .si e yvol!a e st svolge na quei quesiti li ha: portati a Strong mi annunciò che • sa– cd1cora ignari tntellettt a~,- biamente provocare una pro- almeno fino a Locke, anz, Jino pensieri· alto d~ fede _realistica gran pa;te della grande batta- dignità di pen!iero, h.a in mflle re~ stato meglio,. per lui la– oan.t dl!ll_'alta speculazione idea- f~n_da_ suggesttone,_per la viva- a pa~tes10, e che c~mp'.and.e eh.e nessuna zogzca puo grust1f1• glia del pensiero umano. e nes- modi ricordato l'enonnUà, lo- sciarmi ad andare a raggiun– USllca d1 Hegel. Trovando avan- cita 1mmediata d, quel s~.so Le,bm.z, tedesco anch egli, 1n~ cqre ma che appare ugualmen'- sun uito di essa è scontato per• gica, psicologica. morale. ,tori- gere suo padre a Parigi dove ti a fè aperte queste due 3tr~- di orrore che ~a ~lltcosa sPte- inoltre_ Berkelt:JI ~ Hume, a11{flo- te _irieliminabile. D'altronde, chè l'impegno è grande in tut- ca. :tell'assoluti.t1~ s~gettivi- ere. con un gruppo di amtci. de, luna, quella del pr~tat~- tateua teutonica •. allora ~ome sas-som al pari di Locke, e Ma- ,fuori di questa fede, o btSogna ti e tutti operano con intl.iscus• stico proorio dell idealismo. E Tutto ciò aveva l'aria di es– smo, »iù c~naturat:<z a.i ~enti~ purtroppo anch!! in tempi re- leb:anche, francese comt: Car- content<:rsi d.i rimaner~ a un sd sincerità d 'inten.ti guidati da gli idealisti, che ai muchim sere dettato dal senso del do- menti e agli interes.ti donuna,nt, centi. dovette rngenera~e nel- testo; per cui com.battere il pen- superficiale sapere soddisfacen- u co amore di vero Era filosofi del buon senso possono d ti ti t1 nell'ambiente americano che era l'animo di ogni uomo dt buona siero tedesco elaboratore della te saio per glt gpirili mediocd, n mune · r- anche impunemente esim-'!rsi vere e a ones sen men · a.nch,e il suo ambiente, l'altr.a, fede. Quella 3uggestione, oggt, sintesi a priori comporta un im- oppure bisogna partire dalla semyra_to c"t ~fess~frve_~e oli dal ri!pondere irridendo aUa Non era affare mio fargli del– quella dell'idealismo, maggior- si è ormai smarrita. e çerti. ac-_ pegno immane, perchè equi-va.le opposta spo11da,riconoscere, co- 11~ 1 tri~!'-fa O I pa.r :<! 1 ea • loro pochezza a Santava.na non le domande, né d'altronde lo mente ri.spondente alle esiy~!12e centi cnuli di condanna dt ':lii a combattere tutto il pensiero 1 me fece Cartesio, che io sono !!', 1 ~o,. pir. mod.e_~no,r-~u loç'..co~posson-0 riserba.re ugual tratta• sospettavo alcun mistero. Ma ptù pro/on~ ctel moderno U}O- Santa~ana si se,:-ve-per. colpire 1_nocLerno, o almeno Qlfel~o .c~~ (il primo J,Qgicoda cui pai par- ,,..u vita e, ~a 1 ~a_r i O av~er mento Santa ana non t &tato un mese O due più tardi, ri– so/are, subito Santa11ana Jtre: ~ furia. germa_nic~ oggi av;,«-: e stato capace. ~i cost,tu1~11 1.1!' 1tirò ~cr c!fn'?scere_tulle le altre so. m~glfo. 1 .pa-rt!h ttv~:s?· !~ un ,n.ediocre, f stato un filoso/o cevettJ. una lettera nella quale ferì non battere nè l'una ne tono comprennbfh solo se ct SI una sua tradiZtone orma, pm realta, e arrivare mfine, per lo- sono m 1~Uut, 0 norgant a_ 1 di ranao un Polemista geniale· egli ml dlceva che 8.veva fat– L'altra st"8da ma crearsene una riporta al momènto particola-re volte secolare. Evidentemente, gièa necessita, ad assolutizzare la ~~t~ha. e tornata ad ma- a lui ·l'idealismo deve una ri: to . . CO J h D Ro 3ua 'Oropria, polemicamente el.a- in cui furono dettati. Ma per allora, nessun -pensatore, ,per queU'ini?iale, salo logico prin- spnrs1 tndcca.sa . In que3ta ~cca- t • · di un viaggio n ° n . · - borcindo u!'a originai.e visione chi .sia abil!uato a ~e,gge~e le grande che sia, può esser da cipro soggetti~istico, e fa_rne il nita contesa, Santayan~ e r~: :C::.~aa. v~n'~e dfr~n c!:,e e:':;! la ckereu.er e la. sua famiglia e della re.alta e ctella mta, senza tante, e talora pur intelhgen- tanto da opporsi, .solo, a questa fondamento dt tutto l'un.iverso, sta.to un a~r~to, quasi un gt ctenu~cia che sul i,iano mora.~ che s1 era fidanzato con la richiamani a nessuna tradizio- tis!ime storie del pen.siero mo- ~radizione e da. oppugnare, solo. farne anzi la realtci di tutto gante &alitano e. sd~g~o!o; non egli ne /a eSempli/icando nel: figlia maggiore, Bessie: In giu. ne ma combattef!,do la .sua /i- duna incentrate nella trat!-4- tl parlato speculativo d_el pen- l'JlnMerso. La crisf, cioè, per chi /uz avuto maestn, ne S1e creata l'an. 'et.esco la erversione gno sarebbero venuti tutti tn losofica batta.glia solo a suo no- zione del pensiero germanico, siero tedesco. L'elaborazione dei vive di questi problemi, il dram- una scuola, ha voluto esser sol~ "~tv~t ·ca .oè ~oistica cU Inghilterra Il signor Rocke- me e con su.a esclusiva re.,pon• la lettura della piccola ~pera concetti filosofici è lenta, la.bo - ma dt?.l pe,i.siero moderno è. in e eh! è solo, nelle battaglie _dt t~re l I tS \·tO c!,rnierno I feller mi invitava ed andare sabilità., per quanto ciò e pos- di SantG.yana ancora oggi col- riosia, e richiede lo sforzo con- buon(II parte, ristretto a questo penfrero, non può cons~guire u O O spi t · d 1 el i del lubi- sibile al pensìao dell'uomo do- pisce straordinariamente por· vergente di molti uomini altra- dilemm·a: o Ja fede realistica. vittoria: 11cwure 1m gigante LUIGI QUATTROCCm 1 a oroll n ~ 0 ~ltto 1 g 1'0 tante esperienze SJ)eculaUve. tando alla scoperta. 4-t un mon- "Derso inolte generazioni, e al- eo de a regna r a per La polemica, dunque, è ele..: do che appare addtnttura nuo-. trettanto lenta, di 11ecessitd, t' assistere alla processione da mento euenzialissi1no del suo vo, pur così usuale quale euo ~- ,l'opera di sfaldamento e di ab- unQ finestra prenotata sulla filoso/are Proprio perchè volle Anche coloro che oppugnano il baltimentot di concetti ritenuti strada che conduce a. Buckin- an!fare cOntro corrente, ed e.s· -pensiero di Emanuele Kant o sorpassati e non più tferi, au- gam Palace. Non una parola sere in pari tempo il pi~ possi- di Giorgio H~gel ne. parlano c'!,e 9ui im,pegno <f:i. molti in.~,- di più. che l'onesto briccone bile autonomo da ogni prece.- s~mpre come ~t grandi del 1?en- vi.dm attraverso vm generaz10- sia stato fidanzato con l'ere- dente storico, santagana non Ju siero, che pero hanno sbagliato! -n1. Santayana, che volle essert· I ditte tutto il .......- in cui un grande sistematico, nè è fa- come fossero dei, si. ma caduti .solo per poter meglio colpire., ra &,C.,&&"t"" cfle capire proprio dal punto in distrazione e quindi in pec_- non poteva essere neppur, luq generosamente consenti di dl- dt vl$ta délla sistematicità aa cato; invece per San.tayana il da tanto da pot.er risolvere po- vldere con me la borsa di stu- cuf pur bisogna analizZarlo per quadro è tutto diverto, dei non sitivamente la sua sPietata con• dio Walker? Non vorrei ere- tentarne una c.ritica avveduta, ve ne sono. vi è sol~ un unita- tinua ~taglia anti-idealistica. derlo. Deve esserci stata tutta se et &fa e quale sia. u.n vero rio spirito germ.amco che, da e inoltre, -per quel tanto che una macchinazione alle sue nucleo unitario del suo penslero, Kant a Nietzsche, sv~luppa e egli si richiama a preceden.tr spalle suo padre e Rocke!el- realf&tfco senz'altro e a~zi ad~ s!5lematizza il 11ri.mord1al~ sen- s~orici del -pens~er~, quella po· ler e·ntra.mbi esponenti della dirittura, a suo stesso dire, na· tnnento egocentrico dell uomo, sizione naturalistica che coli ·. . tura.lt 3ttco e materialistico, ma che è nostro impegno superare originalmente riprende e fa, sua Chiesa Battista, de\•ono aver poi orientato verso /orme sPiTI• per capire gli altri e le co~e, ma c'è da temere sia già stata con• PE:nsa~ che csare~ sta to me- tualistiche di trascendenza che che i tedeschi 'hanno invece templata e .superata dalla log,- gho• sistemare quei due gio- parrebbero interdette; può dir.sz 'DOiuto mantenere alla base qel ca d.el pensiero moderno, che t van1 in modo sicuro e felice ancora che santaya,na non tu loro pensiero e della loro azw- logica. idealistica. Ma se San- prima che saltasse loro tn te- neppure uno dei grandi della ne, giungendo infine a non ca- tay,ana non è in grado di rbol- sta qualche idea balzana. 11 storia della filosofia, non gilt pire piri nessuno e nessuna cosa. vere. una de1tuncia netta egli vecchio dottor Strong (che perchè gli manchi quello n,irito La sintesi storica di Santayana_ non può 1,10n proporla, una dt t.a divenendo anche lui un consequenziario che, a dir_e di è assai discutibile, e prima dt q!'elle cuf l'id,ealiSJ_no non sa s va . _ Hegel, è buono solo per scrivere ogni altra_ ço~a ~ da pr?vare la rJ.SPOndere, una dt _qu_elle . a, finanziere, aveva un naso ru. recemioni, ma perché gli Ja df- responsabthta piena dei pensa~ fronte alle quali ylt idealtst: blzzo. e ama.va i buoni pra.nz1 /etto proprie, la struttura stnt~- tori te!leschi. quali ispiratori mo.strano di 9erdere la pazien- inaf!iati di champagne) vede- tica architettonica di pensiero, illuminati, nella tragedia uma- za perchè non hanno nulla da va assicurato al figlio un fu- dalltl quale, tn 3ede di valuta- na che i politici del loro paese dire. L'i:lealismo. specLa~mentL turo brillante : il matrimonio zione 3torica · e !pecialmente a hanno scatenato per due volte certo tdcalismo, ha considerate, inoltre avrebbe legato Rocke- un si alto livello di vigore Sf)e- nel _giro di a1?pena quarant_a OfJni c~sa,.e.a ttftlO sa d';'-repre~ feller in modo sempre più culatfvo non 8i può a.ssoluta- anm; ma la test è o.ttraente, m-: cun gmsttftcaz,one logica; ma t tt 1 i t tte 1 tstl mente Prescindere. oorosa. e.sposta con un·agilitd dt se a un. idealista .si chiede cht. s r~ ~ a u e a u e - Ma santayana se non proprio linguaggio di a.ssoluta eccez10- cosa ne, pen.sa, poniamo, della tuz1om battiste. Da parte sua, un grande Jilosoio, Ju un gran- ne, perChè nella uolemica, e_in immortalità dell'anima. ,è ben R,ockefeller . vede_va la figlia dis&tmo polemi.sta uno di quei pa.rticolare in questa .polemtra, raro che ne venga una nspasta prediletta, 11 cui futuro non pocht che, dt frOffte 4: qualun- Sa~t'!yana 4,i.spìega ~na pOfl-e- preci.sa, positiva o '!egativa che manca.va di dargli delle preoc- que posizione di pensiero, sap- ros1ta eccezionale d1 pensiero sla; eppure questo e un proble- cupazioni sistemata sicuramen- piano ma.ntenere un'autentica che /a seriamente _pensare 4; m_aeh.e interessa e, bene o ~le. te con u~ giovane di bell'aspet- autonomia, dicendo cose davve• quella estrema eccez10ne che s1 buognercbQe pur pensarci. Lo to d" a I principi sicuro di ro nuove con una .,pregtudioa- chiama genfalitd. . stesso avviene per la domande.a e I s n , tezza co~ un acume di cui non Ma porsi di contro al pen&1e- che di preferenza riVolge agli farla felice, studiOSo, e docil- solo tt.ezno!tro tempo, ben' rare ro tedesco vuol dir~ oggi, s_en-,idea.listi Santayana, che ne e mente disposto a non separar- volte si è dato l'eguale. / suoi z'altro, porsi fuori. e quindi delle altre persone e delle cost; la mal dal padre. né per quel sa,ggt su autori ctel pa.ssato o contro, a tutto il pensiero mo- esteriori quando noi partiamv che riguardava Ja residenza, né suoi contemporanei costitui.sco- derno; Benedetto Croce. tanto col dire che tutto quello che per ciò che si riferiva ai suoi no u.n mo1ello di abilità lette- pe,r riferire una aut~revol_e ma noi co110.,cia1110 non sono pia . . rarta. e di approfondimento cr~• neppure estrema ?estrnr.onianza~ perso.ne. e cose~comun~ue r~altà profondi sentimenti cristiani. In tico; su ogni altro. è da cons,- e arrivato a d_re ~he e !!h~ esteriori a ~01, ma_ gli a,ttt del quanto ai due giovani. essi era- daa,rsf esemplare il suo saggio non accetta la smtui a pnorl nostro pe_11,s1ero, glr stati della no pieni di buona volontà ben- s:ll soggettivt&mo nella filosofia e fuori della stra~ della ft.lo · nostra psic~e. Anch.~ questo ~n ché probabilmente 51 sentis- tedesca. Tutta la storiografia. so/ia moderna, anzi della /1!0- problema d1 poco r.ili~o?. C~ia; , ., almeno da, un secolo a questa sofia senz'altro, e d~e sforzarsi ramente no, e. gli 1_dealrst1. lo sero pervasi di noia e del fu- parte, · ci ha abituati a ve'!,ere di trov~rla o df ritro~rla, se .sanno per primi; pero per pr1m1 turo scorgessero sola.mente il nel pensiero tedesco la chtave non !'uole ba~~legg,are co_n loro non sa!'"no indicare l~ .stra- vuoto. SposP.rsi ere un'idea di volta dl tutto il pensiero l'emp1rinno, sd1Itnquere col mi- da per uscir da se ste&n e per . moderno quello in cui le sue sticismo O annaspare nel vuoto poter a/fermare la realtà og· nuova. e come tale essa offri• spar.se fila si raccolgono e si dello scolasticismo,,. /e logica•• gettiva _degli altri e del!e cose; va loro qualcosa di quasi en- sublimano nella loro forza riso- 141). Chi non accetta la sintesi per cui, per amore dt. logica tuslasmante a cui pensare e a lutlva per la comprensione, in a priori, dunque, non pensa coerenza col loro principio so~· i dedi r 1 chiave di modernit.à, di tutto il neppure anche .se cref!,e _dipen- gettivi&tico, o e.spreua'"!ente rt- cu ca s · mondo naturale e moralr.; que- sare. e la sintesi a priori, /rutto ducono tu.tto al pensiero che In età a va.nzata. Strong tal- sto è Uno schema che appare ca.ntonano il problema, come pe!!"a U(!1nini e cose, oppure ac- . J.&111111111111■■■ volta gi divertiva a. !Criver fl!sato una volta per tutte, e le ma.schto del pensiero moderno, p.!icologico e n_on logico. Geo-.-.e S·•~la)·aua ,·ent'annl or sono e versi>. l4 più intereMante di abttualf storie del ponsiero mo- è stata elaborata da Kant prt- Santayana ripuctia senraltro •• ~- 1 lioteca G;, o Bianc f LA CHIESA dell'Immacolata Allorché nel mio piccolo co– minciai ad avere una parte nel mondo e ad esserne ~sor - bito, mJ st.avo forse sveglian– do dai miei sogni ad occhi aperti d! bambino - dalla rnla architetture, dalia mli geo– grafia e dalla rnln religione immaginarie - per entra.re nella vita reale? O ero forse sedotto e distratto dalla mia na.turaJe vocazione. e preso nel vortice di una folle danza nella quale non potevo né brillare come gaudente né trovar soddisfazione come es– sere pensante? Ora che ad età avanza.ta guardo indietro a tutta la. mia vita, penso di poter risponde– re a questa domanda. Nel fondo non fu alcun vero cambia.rilento, non vi fu risve– glio né apostasia. Vi fu solo un c..'\mblamento nell'oggetto sul qua.le la.vorava la m!a fan_ tasta. Pos.sedevo nuovo mate– riale per i miei sogni e nuovi termini con i quali efij)rime– re la mia segreta aspi.razione. Anziché =ere un poeta lnef– flcac:e divenni, ad intervalli. un med.ioore attore: in ambe_ due le direzioni ero soltanto l'artista. Non vl furono in ul– tima analisi, risUlta.ti concre• ti In a.lcuno dei due casi: tut– to inevitabilmente lini nel nulla. Ma in ambedue I casi vi fu una transeunte musica di idee, una visione d1 movi. mento, un terna per un'intro– duzione dialettica e per ride– re un poco; e decifra.ce quel tema, quella visione e quella musica ru l'uruco po,slblle senso della mia vita. Questo è un. Ubro di memo_ rie, non di discussione fllo– soflca, e non intendo atterri– re il lettore perché accetti la teoria che lo formtùo su me stesso o su quals!ast altra co– sa.. Tornerò ancora una voltn al mio racconto e che 11letto– re giudichi i fatti da se stesio. Nella Boston della mia in– fanzia vi erano due chiese oL !lclate dal Gesuiti. 1" più mo_ desta delle due era wta clùesa parrocchiale per la colotùa te. desca, nell'ambito della quale i Gesuiti esplicavano attività missionaria sotto la diretta autorità dell'Arcivescovo. In questa chiesa andavo talvolta, e sempre da solo, la domenica ad ascoltare una delle prime Messe. La Mesm veniva cele– brata in un sem:nterrato. oscuro, basso e dal soffitto piatto, completamente disa– dorno, se si tolgono l'altare e le Stazioni della Via Crucis lWtgo le pareti. Ma. esso era pieno di una folla devota., e per bene, costituita. principeL mente da uomini; ed essi can. tavano •aJl'un1sono diversi In– ni tedeschi, con semplicità, con gioia, senza affettazione, ma con discret.o senso musica.. le. Pensavo che Il fosse l'ori– gine dell'abitudine protestante di cantare i salmi: essi aveva. no tagliato la maggior parte della Messa mn mantenuto il popolare accompagnamentq te– desco del coro generale, pn.ra– gon1tblle a quello delle trage– d\.e greche. Ma. che differen- 7.a tra questo caldo modo di esprimersi cattolico, che non si sostituiva al rit.o be.nsl par– tecipava ad esso in forme per - sonate e spontanea e 11freddo. tnascolta.blle tenta.tivo di se– guire Il rito del quartetto a pagamento che forniva une vera e propria esecuzione: Ja sua musica non era abbastan– za buona per essere ascoltata. come lU1 concerto, le Pfl.role erano t.roppo dure e antiqua– tamente dottrinarie per espri– mere i sentimenti dei fedeli - almeno non In quelle chiese Unita.rie nelle quali a. quel– l'OJX)Ca,mt portavA.Ilo contro la miR volontà. Era per sentir. mi per qualche !stante in una lunga pnss,,gg!ata, talvolta sulla neve, tn ogni ta.!O at~ra.– verso strade deserte ln un pungente clima invernale. Ma mi piaceva anche la lunga passeggiata. con quel suo non so ché di difficoltà, piaceva a me che non avevo ,mai vere difficoltà da sormontare: e la colazione dopo ml sembrava. più buona del solito. n pas.segg1are è sempre sta_ ta la mia sola forma d1 ese.rci– Zio fisico e inoltre io non uscivo mai solo per pB.SSEggia.– re ma esclusivamente per an– dare o tornare a casa da Ecuo_ la; era in fondo la st~sa co– sa solo più volontaria. e fat– ta. con maggior concentra– zione. Se Mlehe più tardi venivo condotto In qualche Chiesa Unitaria non me ne importa– va. Ml sem~rava un po' ridi– colo veder tutta quella buona geme coi loro vestiti della do– merùca. cosl aifettatame.nte modesta. cosi poco rnccolta, che in fin dei conti non ave– vs bisogno di pregare e non aveva inclinazione per U can– to. ma a cut piaeeva trovarsi una volta alla. setr.mana nel– lo stesso posto, come In Spa– gna la gente va a.I e Paseo •· soddisfatta d'ascoltare un S"..l' - mone come se fosse l'arti:::olo di fon<lo di qualche Unportan_ te giornale, fatto apposta per confermare la convinzione in es'il gl,à salda che le toro virtù borghesi erano In tutto suf!l– clent! e che !orse, col tempo, razze e nazioni povere ed ar• retr.ate avrebbero avuto la po,!.sib!lltà di condlv!dorle. L'altra chiesa era of!!clata dai Geauitt che la manteneva– no, essendo anne~sa al Boston Colle~e di loro proprietà, ed era stata co.strulta e arredata secondo li loro gusto e le loro tradizioni. Non era una chiesa parrocchiale. ma attirava per - sone d1 pensiero indipendente, o curiosi, da ogn1 quartiere: i ?atlrt~e~~n s~l~n~va~~tii- zione trascurati dalle chiese più povere. L"edificlo non era - come spesso accadeva in Quei giorni - un luogo d1 r.u– n1one protestante trasformato In chiesa di camp~na tutta coperta d'edera nell'ombrosa piazza di tm vma.:glo, Era schiettamente cittad!na, ret. tangolare come un salone o un templo senza colonne. s-e-n ... za campanile. Gli usi del pae– se richiedeva.no che l'interno fosse pieno di bar.citi cosic– ché non cl si poteva muovere a proptia volontà né si poteva spinger lo sguardo dove_più st volesse: comWtque, Il doppio filare di altre colonne ion!che era imponente, le navate era. no R. volt-e-quadrate con una grande volta nella navata centrale, senza finestre late– raJi: il tutto modanato in gesso o stucco e dipinto. quan– do io la vidi. di bianco. Le ve– trate del pianterreno. per11ltro, attemmvano la luce e or– chestra.vano ne11'interno una. quieta armonia di grigi. Vi si f~eva della bella musica: l'organ1sta ed il coro si impe– gnavano in repertori impor– tanti: BA.Oh,Mozart, Schubert, Verdi e. in certe occas1o!li, presentavano lo e Staba.t Ma– ter> di Rossini e l'c Ave Ma.– ria• di Gounoct. Nelle gran:!! feste c'era persino un'orche– stra. La. musica • rococò • mi piaceva. La ri<:ordo ancora e me la canto tra me e me con piacere. La. musica e rococò .. trnsparta: t mezzi po~~ono tal– volta essere modesti mR lo SCOPoviene raggiunto. Si tr?t. ta di evadere m un altro mon– do, di vive.re Iibe,rnmente p.?r un istante nell'atmosfera daL l'uomo crea.ta e tale che in es– sa egli possa vivere. GEORGE SANTAYANA atmosfera religiosa che in (I branl di Santayana qul tu– quelle mattine di inverno ml dotti aono tolti dal vo:un,l Per· alzavo prima del leva.r del SO· &on. e a.nd Place&. New-York. 1944 le e mi a.cclnsevo alla. dopPla , 1ooi.

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