Fiera Letteraria - Anno VII - n.39 - 28 settembre 1952

.. ..., RIFUSSIONI su GRAHA \I mrntN~ Vertigine del divin·o di l!RAJ\ 1 CESCO 'l'Eltl'l'OHl La. discussione sul peccato e la grazia., sulla radice del male e sulla salvez:ta. Il dialogo appassionato con D!o e la t.ent..uione di Dio - voglio dire un' dibattere e qua.si disputare continuo con lul circa Il destino dell'uomo -, l'lrnplncata polemica. che hn per argo– mento l'Mlma, la dnnnnzlonc e la vita ctcrn:\., tutto questo costituisce ben più che uno degli nspett! fondn– mentali dclln vita. e del .pensiero det medioevo: ne, è Il centrò segreto, ll cuore sbesso e la ragione della sua eslstcnzn. Dn. Petrarca a Pascal, questo è Il vero pro– blema. il solo problema. Sembra, se confrontlflmo col nost.rl tempi quel rigore e quella. passione. quella fu– riosa ricerca., e l'Impeto di quella domanda, che allora gli uomini fossero più resistenti a certi argomenti, me-:– gllo disposti a su.bire l'urto di talune grandi questioni, più agguerriti, meno facili da spaventare. Molte ra– gioni potrebbero spiego.rei perchè c'è stata una svolta nello.. st.orJa, dopo la quale l'uomo - per dirlo con una sola parola - ha generalment~ rlfugiilto dall'lm-· pegnnrsi con la. st.esso assolutezza In quel problomn. Ebbene, ln un tempo cosl dlverso da. quello al quale alludo, qual'è Il nostro. eslste uno scrittore ugualmente antlOO, assoluto e Intero nel porsi quelle domande e nel sacrlflcarsi a quel problemi. Parlo dl Grahnm Greene, autore la cui eccezionalità è sw.tn unlversal– monte riconosciuta. ·01 lui narratore non sl può dire se non che è tra I mlgltorl che oggi esistano. Ma a;oc– cento deve battere, ml sembra, su quooto suo appa– rente anncron!Srno. che si converte In realtà In uno stare affondato nella. radice pltl profonda della nostra epoca: In una zona. dove, Inaspettatamente. noocono proprio Quel problemi, si pongono proprlo quelle ostre. me domande. Non dimentichiamo, del resto, che nll:\ nostra epoca appartiene quel Kafka la cui opera non è che una sola glgant.esc& Interrogazione. Ma se quan– do Graham Gr~e coml:1clò a scrivere Kafka si era già posto la bruel:l.nte domanda sull'oslsten1-'l, e mer– nan0s e Françols Maurlac avevano gJà. tormentoS1- mente seandagllato In anime peccatrici e assetate di grazia. egli no!l cessa di essere U protagonista esem– plare di quella. rlcercn. e la voce p.ru -!etta che In espri– me. Egli ne è allo stcsoo tempo l'inquisitore e In. 'Vit– tima.. perchè nellluomo che ferisce e app.'\Ss1onatn– meote !nterroga egl! stesso si confcrun accusato. Anche ln. sua pietà per l'uomo, Il suo sentimento più. fort.e, è· superiore n quolln di Mnurlnc. Oluntn a una certa profondità. a un certo eccesso intollerabile, essa non è più 5entimento; diviene ln !orma stessa che assume la creatura sofft?rontc. L'uomo. ftnlscono per ricordarci I suoi libri, deve essere nutrito di ,pietà. Kafka la faceva scaturire dnll'angoscla e dnll'RMUrdo, ma nè In lui nè ln Ma.urlnc essa si ldcntiflca ron la salvezza. <forse Bernnnos ha il presentimento di tale trasformazione>; Graham Orecne esige che l'uomo si,\ immerso nel lago della pietà come nell'unica ncqun dl vita. n punto da vincere perchè la. pietà trlonfl, è nel cuore stesso delle cré"ature: e tutta In sua opera è l'attesa di un cedimento. di una rottura. che J)06· sono essere Il principio della salvezza. Questi 6<:rlttorl che ntrrontano cosi, senza pudore, li mnJe, e parlano di grazia, di ·natura umana e di Dio rome se ne osava parlare secoli fa, appaiono costantemente bilanci!Lti t.ra Pascal. I giansenisti e Calvino. L'OSSE'6Sionedel peccato, l'ossessione - se cosl cl si può esprimere ..:.. . della grn:zla divina, 11 loro quasi fisico Immaginare Dlo In !orma di domanda veemente. d! patetico appello al cuore delruomo, J rapporti di implorazione, di fuga, di speranza, rapporti di amore terreno, In cui essi ra! flguro.no In divinità e le crcnbure. d'anno della loro opera un paesaggio deva.stato, calclnnto. corno quello sul quale hn. divampato un Incendio. Dl tutti questi incendi, quello di Oraham Orccne è forse quello ie cui fiamme hanno maggiormente arso. mn anche, se– condo la loro natura simbolica, purificato: Egli ha messo l'uomo più allo scoperto di chiunque altro: ll\u– minandolo dcll:1 sua mirabile pietà. lo ha S-Ol'pr-eso. rome la belva nell'estrerho rifugio, essere Inerme. tor– turato, persegulto.to. eppure allo stesso tempo perse– cutore - di se stesso, dei suoi simili e di Dio. I rap– porti del suo ,uomo con Dio sono tr:l. I più singolari e forti che la lctterattura cl abbla. deGCrlttl: dt mutuo Inseguimento,, di amoroso ricatto; assomigliano n. una trappola, a un :1.gguato ché l'uno tende Incessante– mente all':iltro. In tole lotta, soccombere è vincere, vincere è perdere; sorio I termini rovesciati del misti– cismo: vita~mortc, mortc-vltn. Ornham Orecne è li mlst.lco del nostro t,empo; oggi In passione mistica si esprime con quel mezzi, e a .ttr:i.vcr. ,o un rncconto. Il suo libro pili completo. dove l'espressione. g-1unt.a al suo culmine, è pnrl all'lntu!:.1lone, mi pare possa considerarsi questo recente Il nocciolo della questione, che ln Inglese. eon bella metafora. divenuta figura usuale, suona The heart o/ the matter. In esso I temi costanti e cari ii. Oreene - la Jot.ta con Dio: l'infelicità dell'uomo. insieme malvagio e Innocente. vittima e sa– crificatore: la. nost.algla della pace, che spesso è no– stalgia della morte: ln sugg~tlone del male e del pec– cato, 11sentimento della res1>0nsnbllità del dolore al– trui, il rimorso: l'amor~ umano che si rivela rome una prigione di egoismo. di sofferenza. di incomprensione, e alla fine è pietà - appaiono t;uttl, nell;ae'itat.o campo di battaglia che è li cuore del protagonlStn. La pre– senza di Dio, la vertigine del divino, ossessionano 11 racconto. E' presente Inoltre, cro.scluto alla stcs:,:1 ma– turità, un tema di eccezlonnle interesse: la dispera– zione del credente, l:l presunta. dannnz.lonc del fe• dele - dell'uomo di buoua volontà, com'etUI dice. Con questa Intuizione, della crenLurn che si dn.nna per pietà delle creature, pcrchè consnpe\'olc della loro !raglhtà e sofferenza. le antepone al Crèatore e sceglie di offen– dere Dio sacrificandosi a IO'to e peccn.ndo piuttosto che salvarsi sacrlflcs.ndole (una situazione. ron la. ne· cessltà di scelta che imPorta, in sede teologica molto dlscutlblle, credo), Graham Oreene tocca la misura. estrema della. sua vocaz.lone religiosa e del suo emo– zionanr.e scandagliare nella. notte del cuore. FRANCESCO T[NTORf LA f'IERA LETTERARIA eag.5 . lL SETTECENTO, SECOLO D'ORO DELLA FA FOLA POESIE E' noto che nel Medioevo, la N I f d ]} •, l • • • • òlcato dal Carducci e J1 foco- fa,•ola occupa un posto ,upe- e ervore e e p1u attua I rev1s10111 la.e di tutta !'l,onla del 010,- rlorc a quello tenuto durante no,). Jn queste due mlt!cht. l'antichità; 11 suo dupllce ca- · h • • • • storie 11 flwol!.smo del Parml rntte,c di lctturn dllotte,ole .• settecentesc e SI ripropongono I llOllll ,i,eia la sua essenza di caldo di !nelle ammaestrarnenLo ri- entusiasmo per i momenti In- sponde agli 'intenti essenz.ia1- genul e primitivi dello sp!rl- mente pedngoglel ?cll'estellca di Pignotti Bertola Clasio Cas11· Meli' to. Filosoficamente più lm- mcd1cvnlc In latino. Esopo ed , , , , quieto del Parini. m.3. a Ju, A\•lnno: e.con tale autorità che prossimo per la conclllaiiont> :._•:~:r.~~;c' 0 ~~";~;~ ~:•~:~~ di REiV,ITO BERTACCRIA 1 1 i~,:,~1•~t•"\;~d 1 :;~~;~~: ;•~i colte di favole Imitate o ri- umanitarismo, G. Meli, nellt fntte: Quindi col sorgere delle blanze della favola appaiono piuttosto un e p!Quer :t a nor le aaa:geua., non avev.1 manca- e Favull morali :t realizza come letterature In volgare passano nllora. con glgnlftcaliva lnsl. dì pelle, conslr.te Il sentimento to di esprimere In Itali&. am. gentlmento del vivere un'ar– addlrittura a slgn!Hcare cfa- stenta, I tratti caratteristici più vivo di L. P!gnotti:. le gue maestra.menti di pubblica utl- guta saggezza, a cui ti dlalet– vole :t 10 e raccolte di favole, dell'Arte settecentesca, la le- e an&.creontlche > poLrebbero a lltà; basti ricordare l'Anonimo k> palermitano con 1a sua eJo. In genere (gli e Ysopet.s :t e iJI! zl().';\tà pastorale dello Zappi. buon diritto ambire quel titolo senese e Francesco Del TupJ)O quente prov~blal!tà e la cor.– c Avlonnet.s > di Francia: lo la leggerez:t.a anacreontica del dl e Favole mondane :t che 11nel -100,ll Doni e I vari tradut- sumata mallzla del suol dop. e Esopo•· 11 e dottor L$opo:t Vittorelll. la tenerezza del Rol- D'Annunzio del primi trlonl'\ tori e lmltatorl del e Kalllah e pi sensi. aggiunge risalto di del Duecento e Trecento; fino Il. la patetica, musicalità del appose a certe sue noveilelte D!mmnah > nel 500, Il Mosche- evlaenza poetlca. al Settecento e Esopo RIIRmo- Metastasio, la frivolezza leg- del bel mondo romano. Dopo n! nel 600, Il Crudeli, li Mell, RENATO BER-TACCHTh'l da :t di Jerocades. e all'c Es<>- gladrla del Longhl e della Ca:- li Plgnott!, e lnglustRmente Il Cah'o nel 700, che mostrano po mOdcrno :t del nostro Pan- r!cra, la levlgRtezza neoelassl- trascurRtO, Il nizzardo OlRn tutti. sparsi nel loro scritti crazl). Appunto ad una rasse- ca del Canova. li bonRr!o rea- Carlo PR.SSeroni, dcflnlto e pa- esopiani, moniti di natura po- gna, scarsamente VRrlata, 'dei llsmo del Goldoni, IR te.sa e- paverlco• dal Toldo e e stuc. Utica le il loro esempio verrà * Sommarlo dl?ln. 2 dell'c Ap. rUne!mentl di ràccolte latine nergla morale e arUstlca del chevole > dal Nata!J: ma che Imitato nell'SOOdal Poerlo. dal E.o~o :t: :-.tarlo Bergonl, Arturo e francesi, si riduce la favo- PRrinl. Mn proprio Questo at- In effetti tratta la favo\R sen- Vollo, dal Martin!; nel 900 da deil·~~~r: 10. CJ~~o~ •l~~ Ustica Italiana del primi se· tcgglarsl della favolR a C$pres- za abbigliarsi alla e llrlca > (CO-TrilU$SR e dal Contini). Nes- •Dlffl~lla dt·Lcona~o:t: Adria: coli. Occorre :ittcndcre Il Ri- slone fedele e perpetua del mc ranno 11Robertl e lo stesso suno però na ratto o farà della no Seronl. e Ritratto critico di nascimento per trovare, (In costume e dell'artç settecente- cautissimo Bertola), mosso da polltlca la sua musa. con la "Bruno BarlUI>: Mario Lu:r.!, segµlto nnchc alla scon~rta del sca, oltre che Imporre una re- una saggez.za sempllce e affet- Intelligenza. e l'esclusiva fedei- d,fella C.lMt d.! N,, compaana testo di Esopo nell'originale visione del giudizi formulati tuo.sa . Meno copia, di lnvenz.lo - ti'•, del Casti, che l'apologo usa, e A~:zla rÌ:trler Paoi:o ~nao~nr greco). restltulto alla. rnvoln Il <ingll studiosi, dal Vannuccl al ne, e pltl gentile e argutR gra. come l'Alnerl 5UO contempo- qui. e in~,lt~ ~ 1 ~" l~~t;: ~ s"a,: concetto e li gusto di compo- Nata.li, suggerisce la necessita zia di stile offre Luigi Flacch~. raneo la. tragedla, arma contro vlnlo :t; Oluuppe De Robertt,. nlmento d'arte. Umanisti come di attenersi ad un esame dl che col Perego, divide l'lnten. la tirannide. Una specie di e La m!sut'R alta del Promeul il Fllelfo, Il BrncclolJnl. Bar- valorl effettivi (ricerca In prl- t.o e I meriti di educatore per apologo dovevano riuscire an. Sposh; Riccardo Bacchelll, e n tolomeo Scala, poeti come 11mo luogo di ,rlsulta.tl artlstlci, le sue e Cento favole>: .sotto che gli -. Animali parlantl :t e ~°..~ ePr;~w~r. 1~\i1i;~\~le d\ Poliziano e Il Pontano. ftlo.sor. quindi . dcll'elOQuenza, della l'aspetto Ungulstlco li Fiacchi raffigurare gli eventi della rl- per40nagglo :t; Francexo Ar~n– ed eruditi come lJ vana e Il saviezza del moral~larr. del. (che ama celare Il suo vero voluzlone: non la rivoluzione 1teJI,e Breve antOIQi'lad! De Pl· Flclno, trntt1lndo di propOOto l'aJguzla. dello spirito satirico. r.ome .sotto quello ellenizzato di e guardata da un vecchio, che dJJ>: Enzo Pacl. e Espress.lone la. favola e l'apologo. denun- dell'Importanza e curiosità del CIRslo1 rientra nella tradizione non ha fede In nulla e ride estetica c flloso!la >; Giuseppe cfano la sollecita adesione di ricordo storico). 'E' ciò che hn di Quell'arte toscana che 1'8 ml- senllmente di ogni cosa> (CO-~~!~~~~iocg,t,W;) 0 ~ld~ 1a.m: una loro esigenza espressiva a inteso rare Il Fllosa nel. suo rabllment~ <IIS??sare Il !Rm!Jla. me ttntentlò Il Settembrini, gl. XIII :t: Diego v11.1er( • Del quella visione del mondo com;i e La fa.vola e la letteraturr.. re e Il culto. Risulta-ti orlglnall approvato dal Carduccll, ma da tradurre I poet1 >: Nicola Llsl, realtà compiuta, nvente tn i.è esopiana In Italia dal Medloe- consegue Gaspare Goi;zl nello un uomo Il quale, oltre che ad e SOlllOQUlo di un cantoniere>: proprie leggi, che è la segreta vo al nostri giorni• (un volu- apolotto e mitico-allegorico :t, In un naturale sentimento dl de- Ohmippe Ralmondl, e rutratto ragione del racconti esopiani me che fagglunge agli altri quanto gli è concessa l'oppcr- luslone Oo ste~o che con ben di ";jncenzo Cilrdarelll :t: Anna Questo è senza. clubblo lo spi: della e Storia del generi lette- tunltà di una materia, Quella maggiore aCrimonla sfogò nel ~e· ~~ 1 ,i,,:r,~ e. i-i'~!rti~(/J rito col qunlc L. B. Albcrtl e rftrl Vallardl :tl, Rmpla tr11.tta- dell'uomo e del suo mondo e Mlsogallo > _ l'autore della Benn :t: OottÌ'ri"'1 Benn, e O.i L. Da Vinci oolUv:mo l'npolo- zionc che Inizia dalln favoll$tl- morale, la p!ù adatta al suo e Parigi sbastlgliata :t}. può le- 1-'oc11e ,tatlchu: Ale$58ndroPar· go, rlpOrtnndolo nssnl vicino c:, delle origini. sl sofferma spirito di osservatore Rcutlssl- glttlmamente aver ceduto ad ronchl, e Alle ore di trlatu.u •: allii nativa conslsten:tn di bre- sull'lmporta~za del ritrova. mo. Dal Gozzi., Melchiorre Ce- una eslgenta di storico reali- :: 1e~~~~:1;; iu,~ 11~ 0 ~~;' 1 !''E;, ve naTira7Jone naturalistico- mento dcli Esopo greco e 1! Mrottl deriva, I !dea e !1 modo !mo, che ?o con~lglla di afft. inusica c.>me problema ~llcat1- rnzlonalc (vlvl,:simo Il rapporto Fedro, sugli autori e volgar1z- del moraleggiare. Intessendo darsi a meno utopistiche aspi- vo :t; cario BeUlcchl, e Cora!de– dl causa ed effetto che diviene 7Jtt.ori esopiani del Rinasci- narrazioni allegoriche su una n•zlonl circa l'assetto della so- raz'ont di o,.gl aulla poesia di logica. ed Impeto dr:l.mmatlco mento, per giungere t\no allo eoU,llc t-rama psicologica: :\. clet,i\ umana. Favolista d'occa- C. R~bol"ll :t. • Not.e e Rassegne. nel favoleggiare di Leonardo>. Ottocento (con Loopardl e i meglio precisare li carattere de! stone. 11Parini si compiace dl sommarlo del n 2 (marzo. con 1n moralitt\ lmpllcltn, non e P:u:1.Hpomcnl>: In e Serplc!- suo! e rncconll nlosoftcl :t (la flngere e miti•• I più felici del aprile ·~2> di e Invent-ar O :t: enunciata. Mn un nitro tipo di n:t:t e l'cAslno d'oro:t del dcflnlz.lone è del Natali), 11011 secolo; vere e proprie pitture, Lulc::I Berti: Motivo; ;Lu Cht: a,p0logo, quello mlllco-nllego- Guerrazz.l, con Glu~U. P:tnantl: meno per l1 contenuto varia. tracciate con !lettecente~co ca. Il Wén - Fu; H8rry Levln: La rloo, sorge a nuova vltn nel e gli scrittori di • Api e Ve- mente mcdlt11.tlvo, che per la prlcclo, Je favole de e La e!- trudfzto,1~ della trailt.one; RL R!nnsclmento· valendo.,! di un;\ spc >, Carrcr. Cnppnrozzo Voi- form11 studiosamente :ntlstlca, prla >, de • Il tric-trac>, d(': ~hard E~ann: Jo11c; erca~!i materia cosi ~opert.'lmcntc fl~ Jo) e nl (a\'ollsmo « tend~nzla .• di legll'.!adra. e vaihegglats. e Il canapè> ~e e Il parafuo- ,c~fv~~ a:~nu;~~ern!~~ e;, 0:. ~:1fcnn,p<~\~hlln ~:r~fcl~~ ~~ ~;/f1~ D\~~ncA1:~:~ 1 ~11f 0 !~ ~!~~~'.cl~, s~ ~r~~~& nv:~r!~i': :~g:n:e h~;a~n!trr~~enz;;rl~: ;~~io~l'~~~~h~~~~ ~~~r~n Gi~!~ pensare al e miti :t plntonlcl: 11e Lo !!a Il tonno >L Diligenza leopardiane. Un luo11:o a. parte, arcade e galante: l'altro Pa~ Lettera a Renéc LanQ; Renee Plotone del mito di Er, del' mi- nel r:1.dun:ne un materiale nella schiera dei settecente- rin!, l1 Parini e maggiore• lo Lang: G'de, Rilke e le loro to degli Androgini di Epimi:- spesso Inedito serietà di 'glu- schl seguaci di Esopo, Uene ritroviamo nel mito allegorico traduzioni reciproche; R.affae– teo e Prometeo, d'c1 mito del dlzl (puntu:l.ld questa precisa- O. B. Casti. favolista_ e politi- dl e Amore e Imene :t (una ft. ~n~~~rri\~lisot!ctt~e:z~ifi':t~ Prlglonlerl nel!n cnvcm .. '\., snrò. zlone rtiuardnnte Ja e favola • co ,:t, L'apologo, che già preMo gurazlone teneramente· !dillla- GluseO'Oe Brusa: . 11 te.stlmoné !nfnttl, per vin diretta o indi- tr!lusslnnn e QUMI sempre un gl! orientai\, I Greci e I Romani ca dell'umanità primitiva) e lndtJtderoto; Miuro calaman. retta, n maestro del maggiori bozutto reallst!co-satlrlco di si era. fatto pre::ettore di clvi- ln quello :lei e Piacere> (glu-' drel : Lettere d.aU 'America. favolstl allegorico-mitologici i- att.unllU\, maschernto esopla.– tnllnn!, dnl CeSArottl al Go1.zl, namente: nel Quale cioè. I per– o.I Morselll, nl Vàlll. s<>naggl carntterlstlci di Eso– "TEMPO NUOVO,, DI FERDINANDO DURANO POESIA COME INVOCAZIONE Decaduta nel sec. XVII, per po, le bestie e le piante, entra– li deciso dispregio del raz.lo- AO,oon le loro Qualità flslolo– nnlc proprio di quel i:.ecolo _ g!chc nnturnli e con quelle mo. di quel minimo rnzloMle chi" mli tradizionali, In !unzione è lo naturalezza e di quel mns. Q!"i:.enzlnlmentcoomlca di ma– simo che è ln cla.s.~\cltà -, Jn schere cpncnturali e lronl– frivoln hn unn splendida rlprc- che>) contrassegnnno Il lavoro ~~n~:. 1 :~;!~ct~nl~lJc;?~ ~~!~~~. :: 0,F 1\ 1 !~\v~!t/ 1 ~f~~~~~~f!: cl i H R UN O MA I E•l~ .. delle fortune esopiane U,'\Uane zare talvolta l~ personalità del Ill una stagione poetica co- tuale e artlat!ca. Ourand &eri- 1 9.postolato umano e d1lluml– ed europee Cln Itnlln Plgnottl, favolisti: e I lnslstent.a, poco me l'cd1erna, In cui li concet- ve In quel modo, perchè in quel 1nazione spirituale. E si ccm– Oozzi, Or!ttl, Bcrtoln, cast:. persuasiva, n voler ricercare il to di <Irica pura non solo e m<>do sente; e pens!t che nel prende che da. qui alla pregh1e– Clnslo, Meli: In Spa1ma De •genere> anche In RUtorl nei larg,amente accolto da1 teorici supremo val9rc: umano della ra. U passo è breve. La poesia :i~ia;~rfa:~:::fok:~~:.a~~ ~u~~~ :::!~~~~e ;~~~ll:r p::: :~~ ~,~s~c~Òp'!1~~ri~ori!:g;I~; =a u'~aon~~~~~~tu,~tr: ;r.ru :1~~eu~nD~~h~~~t;od1~~~·0~; Germania ' laslni;, O~liert, r.hè ad es. citare due e ~polo. ~rr}eer~i~niJ~rl riu';~~i 8 ~~~I!~~ }~r~~~~g':5~ 00 !1~~t;~r J1~ ~iv~f;t~ir: :g,~~= ~~ t~o e~ ~:~o~) i.:1\in6!1 1 :~1dfz~~n~u~j ~f ;re~~ n~f~[!~1~1 >e :~r~~~ ~:~:~~;~~~~e~t~S~~~!. i_;: 1~. 1 1:cii. 1 ~it~;rs~oi1 d~~~1f!;~ ~gg~~~~ ndn'!s~m~f~:·~~ 0 [~ 0~ 5 ! arnnltà: razionalismo ftlosofi- ra.re le e fa.vole :t, già note prl- sa Ed!Lrlce • M1ua>, 1952•. con discutere Questa concezione pommenti miglior .. Pre7h era co natura.Jlsrno sentimentale e mR di esser raccolte In volu- la sua consa.pevole insistenza della ooesla, che. se da. un lato all'am.afa, A Egle, Domani, Per scÌentlt\co, restaurato c18.4Slcl-mc, dtl un O~dda?L Difetti. ~e:::~u;~ns~~r=~t~l:ue ;:;~: :~~i1~~f"~ta~l;rrtl(eilhti~~~d ~e~~f~~j ~lu;rau:~.~~~~t;•:~•i;e~ smo. Fattori questi che deter- conna urati ali Impegno di un nale esperienza autobiografica predlllge del CIMSICIquelli che pre la casmf eletta e medlta– mlnatlst In Italia con l'Arca. metodo di ricerca lntegralmen. e con la sua frequente lndul- oltre eh(; ooetl sonci stati an- ,t!va dell'espregs1one tanto ap– dla, meglio si potenziano. dal- te storico, e che meno s'avver. genza ad elementi letterari e che alte COSC!enzedi uomini>, pare. In ogni accentO. la certez– la ,metà del secolo, per J1 dH- tono nel capitolo sul Sette• oratori, appare naturalmente dall'altro è saldamente ancora- za. di un ordine rcllgk>s-0del– fondersi tra. nol dell'Illumini- cento; un capitolo ben costrut- ~ome la voce d'un solltano. Ma ta a tutta una nianl~ra a'in- runlvcrso. smo francese. E' l'Illumlnl$mo to, che riproponendo i noml e da soggiungere che siffatto tenoere e d1 vivere Ies!ste~t:a E. anzi, questa fonda:nenta- che spirando entro la mora!~ di Plgnottl, Bertola. Clasio, ~~mea~~;~ 1 !t~~ln1~i-1~~ CJ1 1 ~~= ~:ir:~~. ~helil1i!lti1i/ì~~~I 't~e~ }!r!!~~az~w~e11~:~t~ad, ch.fe~ ~ .:~:ri:a~~ ~:ua 110 ~~~et~~~~~ ~ua:;~i :;;~n~.u~ae~~:~!n~ela :~: ~~~;;s!t~'l à7ter~::1~:gi:lrteu~~ ~ifr:'~s~~t~1~~nr:.nz~ QU~~: ~~ii ir~~e e-t~ 0 f;~~f 01 ~~ ~f: lltà umana, Insieme a qualche s~o fervore di attuali revisioni un !ndlrluo pocllco ogil do- to raro! - con un'anima ne• anUlcn.t.o di caldo -e fraterno fremito del suo libertarismo e settecentesche. mlnant.e (pur se tra QU!sto In- ca dt affeftl e profondamente messaulo umano: quella di Oe! suo ftlantropismo. la. rin- Nel gusto di una monda.nltà ~~i~s:u~W: 11 ~r~ti~a)~I tifrii\ ~~fo~rd~l~:~\~a ec~:,~~:~\~j! ~~ra~~e è ~ar"sO:e ~-li~rr'~b~ nova. nella forma e nella so- splrl.t().';a e che si vale di, UO'l vuol e!!Sere.unicamente. un In. 1a mecteslma poesia un modo sen'ipllcit.àpe Jnstenfe con 1?'lten– stanza na.rratlva.. Nelle sem s&..tl..u.dli!!creta, mal tagllenu, dice dl t:Strema. slnoerltà spiri- - .nel senso più e!evato - di slt.à, a tanti spiriti. donando LA STAGIONE DEI GIOVANI.NARRATORI Sei sto_fo ~eliee,Git1v11111ni loro, prima ancora e !or.;;e più che una suggestione estetica od este~!zzar:te. una parola di vi– rile a<ccttazlone del destino. u11a.,·oce di !erma fiducia nel– la vtu, Intesa come doverosa missione. cui non è lecito, In alcur. modo, soLLrars:. · E' !actle ossen are che, datll QUl'Sta manlfest1 a~entuazfo- a1fu\~ì'!~11et'a' P~r 0 na~~ft::f "~~ di FERDINANDO VJROIA ~f~~ ~ti~:~a~~oari~ 1: 1vt:~~~ 1 ~ ~~g',~~~n:;~!~:a 1~e 1 ~t~\~iro:~ è presentato per la prima volta c·e margine alcu,,no per ia' me st111stlca del motivo poetico al pubblico In uno degli ele- attraverso li filtro della memo• appunto su un plano umano: ! moria, per !I passato: quut~ : 1~sol,n:lon~ 1 pur memore del gantj e bene scelti e Gettoni• ria, legata a tutta la. storia se- buoni compaam delle be\'ute. Giovanni non ha storia dletro L?fl me,r contemponnei~ dell'editore Einaudi. Sei stato greta delle sensazioni e degli del vagabondaa-gl, delle rhse; di sè, mà tutto di lui misce da nontfuò/P.Pi'lgare ~talje~te, ~~!~c:;eG~~f1~ 11 ~H.\T~ft~1~ ~~~~ ~~~:tlàe1 1 ~~~alt~;o 0 1~fr~~e~~= ~~r 1 ò1;:1fani~::v~ch~~1T-1ro~~o-.~~ìi{~dt~\ 0 ~as~~~r~i! 1 e 1 ~ :i 11 n~e1i u ,;d,~bb~i~en~ec ,~: Il romaiw,o di un'esperienza d!• vo della ricerca del moventi Olovann:l. la prostituta della suo amori. le sue Jughe e le 119 r-la I o pagcollanl. 0 certe rettnmcnte vissuta nel clima di lnlérlorl, del • caso :t segreto. Il locanda di fronte, e Infine M.1- gue rlMe. Ma pure a poco .a ~~~~~~fg;~~lad~~~~~~~en\~k~i'; ~~tod~~:~c%~o agi:~t p:rccc'Ni; ~j~ta°nl~i;;~i n~rr~t~~:e e Qic~~i~~~~g1!'a:a~\~1st~~~1sia i:aa:;!~a ~~ 0 c.na ;~!sJ~1i\~ 1 ~!fpd/i~~~ ~!~Jiistl~~~~!:g• ~ 81\!Ìu~~ 05~;; Ìu~l;~~d~ \Jgro~;a dio~;~:~ ~~~r~I ~u; 1 ! 0 u:e~e:r:ri~~~~~i ~!r;;~n~~i!~b;t~t~~ ~o:iat1~: i~: ~~=~iatut~~l 8 nll~rtà~ 8 es1!.1a s~;; ~~~c;:irt!~°c:'~t~n~ I~!deri1\~: :i~S:re dJefi: 11 ~itiA ~!er~ 0 f~i;c;c '~ ~=~;l~=~~~sJ~c~~ 1 0 g:1~~ 0 c:ee1: f-~~;rr1~J~~tndne 1 11: 6 ~~~~a 1 ~o 1 i~ ~~i;1t~re d~iù u 1 ~~f~~~!~:nl~~bf1ii:\ ~~fe 1 ni; 11 1e\~~~~sl~~~u~ s~~ ~~re~~z~~l~r~~~!il!!r~~ dea~~~ 1 !~c~p~~l~g:ad~clf~~~f 0 1~~ :1d:~c:~~a~ 0 ie ~~:~\ r~~::n;,~; ~1i~a1:u:;;·:r~~t~;:i s~.)~t;~1!r1:1 :~tl~::ni~{e Ìa~ 1;jr!~e:~~~tf 1 : ~~~~~u:~~l~~:. v~~~:~ ~~~e~~ar; ;;e~~~Uh~n~~d~~i~O df ~~W'!fit :1~~~a r~ 1 J, 0 ~~~ 1 ~\~r~~tea~~e cf~~ ~~ 1 oi:i1:\nuo~~~SJ ~:!~~~~~; 1 ~~o1 ~";riW·ro~;a~uè.;t! !le;~n~la~~i nel cnfrè del porto. DI un·esp~- tro le loro spalle, rllnventatl, sposlztonl di stati d''lnimo di Slatl d'animo e delle sue rspe- rrsto che 1 ~0;;,·oonlmellt1 'r1u– rlcnur, aggiungiamo, vissuta qua.si al momento del loro vi- Quel Giovanni che raccont3, rle11ze, attraverso l r.uJll l'Ar- nl~I 1?'1 T"lllrJO niinuo. scritti fra f:::si~à~acò~~i: 1 :0r~a VAf~~ll;~~ :!f~e~~! 1 ~iip~~~a·dr;~:f:a ari~~:~!lto th neonvli:rt~a~~ns~n~~°ch! e:~ 1 ~a~ldfs'!r,~~c;!t~~\·~~;~:ih 0 ~ 1 :~ -~~r.Zi~,~~ 2 ~ ~1:r:.::g~~lo;~: diAW~:110 3 1\IUA RIPELLINO * Mia•sorella Praga Con ciglia di lacrime bevo H luc~chlo del /fume che calza scarpine dl gelo: sulla diate,a dl acque a,stderate ,clvola In nebbia perlacea il tuo llOlto. Dietro le ostie del tempo U rlvdo, ferma a un cantuccio di Prcv;a: sotto agnellt di neve, ingiallita, dietro 1pecchfettt di celluloide, con gli occhi malati dei tram Praga piange. E la noitra vita :rl scoglle in laghi di dolce speranza. Ma almeno Il cUSiderlo,almeno l'an,ta :: :r:bt::c!fa"re°f: 1 ~~af~'d:e1p::~1é, dà. un cielo al glornf me.sH, una mu.tfca. al fili del pianto e rlnchloma gl! alberi del nostro amore. * Sul Lago di Serraia Sul morbidi palchi dei monti, tra bi.anche fiamme di margherite, come infantt di Spagna, i covoni di paglia ~~~~n~,s1!~r~te~T•e:g:~c!!Tz,:rt!'a;~nwe, tra .spade d'ortlco, tra siepi d'a,uendo, betio l'odore del fieno, l'odore Jangoio dell'acqua. che imposta col .mo plumbeo lume la livida argilla del prato. Racchiuso in un volo df nubi. pende dal cielo il mio cuore come una mela dal ramo, il mio nerluimo cuore, perduto In tanta Iure. :)(,,. Domenica ;~!~~~- 1s~f;~s:el!e u~:f g~~;~o g 1 cu:eCt[~~e schiocca l'aspra m.u.,ica cUI corvi. ~~ttc~i'c'c~:!t~iap:~~~c~~t/ :i~t}~l~r!c~~';:u~; fiume: caoolli d'equa saltano la diga, Nell'aria fredda, arruffata dal tremolìo dei pai&eri .tul /Ili, rldo110i fl(lli delle Alpi, le case Jlorlte, ridono foglie giallastre di zucca, ora.idi occhi lucenti di glrasott, lucernette df papaverf su steli pelosi. Ride e ammicca il villaggio, vestito di fiocchi, di nastri e di colze nere, ride una fila di ombrelli rigonfi, tenuti al polso da mani allegre. Mt1 Il ctngueUlo della festa é turbato ~~~!t'fu;;: t~i~~tf;: 0 ~uattro malci/1 ... Luna di marzo Tra. luna t neve scorgo .tette rose legate com.e stelle su un sepolcro. O storta dolce delle dolci rose che canta11 vanitose alla Stromovka ntlle sere che •.Marzo ruba a Giugno: corone dal volto rotondo come fantocci· di stoffa, fiamme dipinte nel vetro dell'aria, ccrteo d1 vergini sane tra neve e 1uno1, :f::Cf/~fng~1o c::n s;~l;en:,e u:1of~~~=~ :)(,,. Pena del fiume Ho pena del fiume Sfll che geme e si contorce sull'orlo del cimitero come una statua d'acqu.4 sotto un torvo cielo. Quante foglie vi ha lasciato l'albero della vita. Un fiore giallastro ln punt.4 a una roccia. parla con una padella sfondata. Aguzll scoglt, frantumi dt vetro pungono le anche dell'acqua stra:.iata daf lunghi visceri degli anlmalf che scanna il macellalo del villaggio, Georg Holzmann, nemico d'anatre e d1 cavalli. Ho pena di questo fiume . calvario dt besttt Innocenti, sacco di corna e d'ossa eh.e rotola raspando all'orlo del cfmftero. * Febbre a Natale Un Jantoccto di pa.pavtro dal/4 gonnelltt roua aanza davanti a1 miei occhi nel giorni i11 cui salgo alla musica. sui tasti ciel/a /ebbre. Merletto di SP.Ume,Crfsticfllina salUl nella cupola del circo e u11i.fce punti, linee. segmenti, sfere di verdi Jra.11tumtd'aria. La bu/era di spume si tramuui in lame di pan/orte, In preziose corolle che squtlla110suoni di Natale. Sugli aghi del non euere un profluvio d! cordelle di neve. di i:a11de/lne mi scioo/a sugli occhi. La luce si tinge di ci11abro,ritornano le spume - - sit ruote di globi rilucenti: Cristjciilma è sospckl a und fune come tutti gli apostoli del circhi, ~;J~7e 0 ~ 1 ~~mae7~e2;;=~~! :11 :i!~~fgg~a, le piume in gocce di ,ctroppo, e infine co11 un archetto stri111lo t.aglluua in schegge di vttro le go11Jlevisioni, :)(,,. Favola ebbrezza cnc _tuttavia uon :.I rin vor:i.cc di vita dl cui si di- ma~ch\ lid essi una precl 0 a e fo!1dendot In euo gli elementi ~tro 'a'utord ~ non nOrsono far– contam!na ma1dl complacfmen. ceva dianzi. dec1Sa autonomia, ma piuttosto plu disparati. con una prosa, cl dlme~tlcare la ~emore vali• li estetici o di complt:::atl crotl- E' dlrrlclle dire se un tale che. riverberandosi di volta In sia pur tuttora In mo!te parti d<1linfa' um11.m, PrcprJ 11 de-1\it Mimmo Rotella, ti pittore che plnge sml. anche se talvolta non man- 1ma~chismo giovanile abbia una volta nel suoi stati d'animo. I Indecisa f' troppo preqccupata lirica di D·nand _,. o~o;,oclto con una code, d'asino fntfnta ca un certo abbandono ali lm• origine ~trettamente connessa loro gesti, le loro parole, Il loro del suo rapido ~correre, ma del qnaJ,- !!:Ip"tr'i bensl. oar- nel na!lrl dell'arcobaleno, maglne e al gioco delle 6~nsa- alla vicenda reale di questa ge- stesso aspetto fisico, l:il lllumt- snes&o ricca dl una ee.nsltà e lare tt'Anl~a poet!r 1. niuttc~to tornando da/l'America ~°nn 1aval~~ i~~f~. ~~ 0 ~,f:':;i: ~~ra;f~::g• d) ~etilt~::~~~~ton~~ ~~t~~ud1~eQ~1f~a g1~fa.s~n~~1i: ~lsu~ra~/b:~~~~(c P~'a\~~a ;~: th e di ooe,-ln. e r!-')etere nnche ~~~oÙt~t: ~~"i!~cg:/:~~~n~l;~n le Scarpe di individualismo srrenRtÒ e riveli l'inca;,ac!là di questi g10- ,•oracltà di vita che comp.>ngo- lmmedlatezz.a, dalla sua visivi- -. come l- ~tat_o t-•n de.~to di racconta che a Kansas Cltll nello stesso tempo inquieto. vanis);Jml scrittori R ritrovar.;;! no I! carauere p!u EChh!ttOcii tà, da quell'atmcsf"ra avventu.·' ,,..,, -A•·· --- --·-··•·. ... vive. un mio zfo proprietario Un tale !ndiVldual\smo e un non diciamo In un·esperlenZi\ un penonaRgio siffatto. O'al- rosa che Quasi Sf'mpre r!e~ce a tori - che In lui l'uomo supera d'tm n1ght-club, dove i Negri segno acuto non soltanto del colleLtlva, ma nel mutevole rl- tronde è tale la capacità per creare. dalla verità e sch\ettez- I poct:i; in1 ~, d~w_. r.• 1. - suonano a119eliche trombe. tempi. mo. della stessa genera- cnmblo dl una vita pili ricca, gue--to personaseilo ai confon- za del dialogato: ma sopratutto scere ch• cosi i;I farà della La bella 110H2fa, spuntata dal niente zlone avventurosa e ,talvolta di- che non sia quella del!'e,pe- dersl con le co~e. con la città, da_ una _cap11cltà di rendere po!:Sla di. Ferdinando Ourand, come t!n leprotto da un magtco cappello! :~~f~/~~ptunatli ~~~~ne~~pli ~~èz~,\~:r:dlia\~r~ 1 :iAi~\1!\r; ~~ dinf1~ 8 J)ccr~6n 1 :. l~~t~~uft!;: fi~~:'. 1 ~0~ 1 ";1mi:i~e~~e 1 ~1~:n!:= l'elogio ma--;lore e niù ade- r:::~a7r 1fi~ròdlc~~t~s~~1fl~r :m:~ita~f st4 ~~°a ~~w:n~l f~11~i~~~;e.s~~~1 (~~~ ~!iu~~;a~eJ!?:o d~pa~r: :ot!~u~o~t~~~~si;~~~";b!~Ce~~! ~i::1~i!~st~t ~~trr~~\t~~:~ j~: ~r;:~(-!~c:Ùe~!a~~u1\ 1 ~~~ ::: ~o~f1~:;nR,~~a'1a ni,~~-e due rive, di una stagione letteraria di Anche Arpino appare talvolt-a di lmpresstool e di lmmaglnl dlvlduall~mo. come nel st:o rlt- perlore s!r-nH!c1b dl éOnsola- tenO:e11do le braccia 11ell'aria, cui bisogna Incominciare a re- comi1 un exrlé, come un e figliol che e~ll riceve e ritras.-nette mo. la lezione di H,.mlnt>W"IY,l'z!oncumana_, d! elevazione per ci scambieremo saluti adorni e pomposi glstrare l carauerl. una sta3lo- prodigo : ma 111 sua stc!sa. av- quasi ~enza lasciar margini a come di Dos Pas~o... è un fatto vlrtil drlh, Darola In una !le· come una /ila di palafrenieri d!I circo ne che oscilla ancora tra le mol- ,•cnturosità lo riconduce sem- un Joro se non lentiS&!mo con- lnne;;ablle, e molto e paese:,. ra più limpida ed alta. In cui Fermi sui nostri costelli, con gli occhi abbagUaU ~~~;!~~{aso~~~!~~z~~:\1: 1 ;~i r~~t~f u~Ic~~:a~~ai~~j1~ 1 ~1~~à su~e~~~agglo che si regae tut- ~~~t!r:.'~ 1 ~~~sO~oc~:~: 0 ~1~'1~!: · !ii/ :~:o P: 1~ 5 1 1 tonl a~~~~~ co; :'1er~':~d!ro: 1 ff~':e d~,:;,~~~ di dolci parole, :t~::1lc: 0 co8~urv~stif.°~r1~s:~ea~ 1~n~t~\.:1e~~~!~a tia p~t rit'i'~i ~ - nJ1tu':r~~~:iie, ~~~~~~tla~l ~i~to~1ni:a~~e, rl~h;';~tr!n 1 sol~· raggiate, ~cn·u!l~t: ~ella r!'u. ;rlcl:1t:~fJ;~~S&J~foar'~'~ 0 ci~~ 1 ct~~fe°re~~4tg~~r-trco• Usmo polemico, o quello t~nto alberghi rlco,•erl di marinai e Istinti v!t3l1. Le sue anaosc!00;richiami, ben fusi cioè nel suolglosa de,·ozione, dalla certa lu- ma sen:a luci, ma senza bandiere. · più vall!So di un neoreaHgmo di prostltut@, operano da loro .si sciolgono e si ricreano, a ritmo di narratore •!euro. ce d! Dio. ANGELO l\l. RTrELLtNO ,_ _________________ _, nel Quale la realtà è ripunta stessi una. scelta dt simpatie mano a. mano che le pa!sionl FEROfXAXOO VIROIA HRUNO l\lAIER -------------------1 Biblioteca Gino Bianco

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