Fiera Letteraria - Anno VII - n. 32 - 10 agosto 1952

Pag.6 A URICI GLl ARTISTI DEL PREMIO LA SPEZIA ; -,:, ,~· ' ....... \ - , I ~ t:1'T011t: SO'l'TSSAS Jr. - • l'orlo di mart,. * Di edizione in edizione altre firme si vengono ad agp,iu.ngere a qu.elle ormai consu.ete: e questo è un sep,no di stima dep,li artisti )lioteca Gino Bianco LA Flt.l{A L[TTEl{AIUA· ALLA SALETTA DI MODENA * ZA V ATTINI e i moti del cuore La pittoricità pura 11011 basta a Trevisi .. di GlOVANNI CAVlCCHIOLI DOMENICA 10AGOSTO 1952 , ·/ ./ / /_ ARTISTI ITALIANI * TRAMONT Le sue ceramiche sono semplici e Lradiiio– nali. le forme, im 1 cn1ate su quelle vecchie di migliaia d'anni, fanno pensare a come dove,•ano essere, da nuovi, i vasi popolari c1ruschi o le fiasche dei comadini mC8si– cani; Tramonti è un tcrracottaro di quelli di mille anni fa, nei suoi vasi si sente la terra anche sotto il semplice colore * di AGL,IVCO C,ISAIIIO A Faen.ni. la ma/ottia di /are 14 ceramica i ntll'ar/4, dQ ormai mlllt anni, come ad Arra, vi t quella di /ore gli araui o a Burano I piul e I mtr/eftl: In tutte lt CO.Se vi t ,toto, o vi t. qualcuno che t andato a Imparare quut'orte /ami/lare, appena finite le prime .scuole, In una Jabbril:(I o In uno itudlo, alla bottega, come d dice la.. In tempi JXZUall. vi /urOno degli artisti che ci rlmliero la ,alule, a Jor:o di 1tutliare gli 1'na/tf, nt:I tentativi di rllrol/flre le formule 1:1attecon le quali gli antichi moe,trl componevano, ad ucmplo, qutl ro.uo di garanto che t lo glorio milleriosa dello aliie e goro/ono •• appure il tur– che.sedi certi plotu fondi, che C0$1 1mag/lantc com·t ntf /rammenti di uromiche er,izianc, neuuno t mol pili riu– scito o /are. Un bd momento, per tutto 1"800, lo ceramica 10ttltul, o Fa~n:a, lo pittura, o meglio, I pllt0rf /aenth1/ dipln,ero t,"::i: ei"r:?b!f~: 0 e !: t~~b':~,f! 1 b~~ 1 ,,:c1:t~':ff1' q~m df Farina e di Mlnardl due ctroml$/I che avrebbero do• vuto avere un po3to nello darla dtllo pitturo, Importante come quello di un Boldlni o di un De Nltlis; nel cimitero di FaenZG,vi t un rltrQ/to del colonnello g11riboldino Vin– cenzo Ca/1esl, dipinto appunto 1opra un piatlo di ctro– mtca. ol quo/e un ritrollo di Manet t /or,e inferiore. Ma a Faenza, p.:CCOla clltà pontificia e i:igricola, non vf t mai 1tolo, e non vi ,arà mal. neuun Vollord. lana qualche 1'0$0 ve ne ,<>noquattro o cinque In tutto - Gal/I, Motteucd, Mc/andri, Morellf, ~pecialmente - cht in tulle le altre /obbrlche il attende od uno prO!!u– done commercia/e di 1erfe, che rifà in parte, e mole, lml– tadonl do ,nandare all'estero, di ,ti/i cl1e Jurono Jomoll, come quel c-gorqfano> che dicevamo, o il cpooone•. L'unico che non ha ruiltito al rlchlomo t ,toto uno ICllltore, il pfot1one scultore Guerrino Tramonti, raro tipo :~ r1~::°';:a~::~r~~l eq;:r:.r'.:tv~nt·~:~1,u,:;:~!~a~I~ 1:n certo 1cn10, I mOdl. Tramonti nocque pittore e f 111olprimi dipinti furono ;:f::{ e"'~~1~e~~1T 0 :!:n m:::1:nffo!f 11 gg!,~:fc::J1nJn ~! vlnclo. dove certi gelala/ venuti giu dal Friuli ptdolovono adagio ,otto I pl_olanl, .Joingendo carrettini /atti a /orma dl cigno e di 11rena, do/ cui venire traevano gelati in e,lote e /ritte/le di farina di ca,togne in inverno. Quindi emigrò, ml pare a Milano e poi ad Albino/a, vin.Je del premi e f01'71Ò a Foen;:a, con alcune CQ3Je d1 ,cultore. I critici poc,anl fn/ierlro110 contro di lui. perc1tt quelle te,te e qud/e atotue che facevo erano lunge e v09omente arcaiche, in una città dove bi,ogncrcbbt ,01tan10 cano- ;;11:to;,ii~t~;:~•c:rnt:i:1'~~~:t;1f~r1;r;tt:tf 811Jta,gli anni panarono e Tramonti conHnuò od on– dare e a Denire, Jra Romll e Milano e Venezia, fino li quando, un anno fa, mbe 1u una 1ua bottega df ceramica, fn u.n capannone, luori cento metri proprio dalle Mura. delle Maioliche. CO$I delle per le Jobbrlche che vi ebr,cro I Ftrnlonl e I Pirola, celebri oggi sol.oper I poltrlboli che vi J10rl$cono. Intorno lii capannone. do11e ha una piccola muj/ola, tavoli e torni. 1ca1Jall pieni di va# cotti e ('rudi e bel blOCChlumi-di di rreta - tulio roba proietto do uno fotogroJ/a di Plco110 o Vol/1111ril - Tramonti allevo un orto df Jtchl, che d'c,tale sono carichi di Jruut dolctulml. Dentro al/o bottega v't uno cerio aria di :tpetferlo, Joric per vlo di un'inJinltd di va,etH 1tra~ntl df tum f i:o/ori e di oolfntllclfe cObne di ,malti ,cioltl, blu chiari e 1curl, terre d'ombra e gialli glro.,o/e vlolenti,Jiml. Eg/j vi li:ivora tutto 11 giorno, 1,1.,feme a due auol opera/, un vecchio tornlantc che e.1;tg11e I va.,1 di cui egli ha dbe• g11oto le /orme, e u,10 roço,UlJ 1l/enz10.10,co,1 1plendldf se11I. che ,tempero I colori, dOPoche /ul li ho dosati. Le sue ceramiche sono 1cmp/lcl e tradlziona/1, le /orme. Inventate iu quelle vecchie di migliaio d'Onnl, /anno pen– sare o come dot1eoo110essere . . do nuovi. i vci1I popo/orl etru,chi o le /laiche del contod111Imtuicani; TromonH ~ un terracolforo di quelli di mille anni Ja, ntl Juol vo1I sf senle la terra /ontano un miglio, anche 101to il colore, che t qua,f ,cmpre stmplieiuimo, come un o.::turro 1ul nero o un gioi/o .JUl biaflco. La ceramico, come lo /anno to11tl, oggi, sarà bello, ma non t ceramica; t 1plendente, d·accqrdo, /umino,a, magari ol/osclnonte, come quello di Leoncillo o di Fo11tona, ma non sa pili di terra, e ,/curo non piacerebbe oi poeti periianl. Guerrino Tramonti, In principio del 1110 11110110 IOooro, {~nfo':i~':1i 11 ;:;~e 1~~~ 1'i c;,:ofi~fl ,;!~1f!g;,''~'!~:O. d1! f, ~! scen:e. Il vecchio Pietro Mt/ondri ero stato moeJtro insu– perabile In queito v.enere di ,malti t Tramonti ne ovetti certamente 1ubito 1/ 1111110 e la tecnica, mo poi I utnuto facendone un uso sempre pifl moderato, /lncht t orrlooto od adoperarli 10/0 11 seconda del/o natura 1tt1so dcll'og. ge/lo. e com11nq11e 1empre in ,tretto ltgome con !a ma– teria vero dello ctromico, la terra. t con /e ragioni. natu– rali per cui l'arte dello ceramica Ju inventata. Co,1 f ,uol g/: 11 ~::.~i' 0 ci 0 vi!~:~;gi: 0 Ji "~r:,!;p~: !~~~~u~:~:r: 1 ,: credenu. come nello co1a di campagna deu·tnçhllterro vittoriano, ma un contadino vi potrebbe tranquillamente mangiare vn mouo di bt//« loltv'1'a o un'aringo ,alato, e i ,uof va,I 1! po31ono odoperore per andare a prendere il vino in cantina o, a volontii, te11cre1ul 1ai'OloJra i lib;l. Se lo clvillà dei n0$/rl tempi andrò o /inlre sotto urra. corne I denti def mammut e le COJIO/e dtl dinosauri, in qualche grotta che ,copriron,10 attorno al punto dove c·t odeuo Faenza, magari /ra duemila anni. quo/che scfen.::loto Hrerà /uorf anche u,1 1•aso o un piallo di Tra– monti. Egli e I co111crvatorl dei mv,ei, e la gente che li andrò a vedtre utile vetrine, diranno che sembrano Jatll 1!:i~~. 1 1;~11'1:~!I 1 :°d:;1~ 0 al}::J':~1 f:/'b1,g!~t~:~,::;:fi'. con i quo/I f primi 11omf11imoderni commclorc,no ad ab– bclllr3i le pareli domeaflche. AGLAUCO CASADIO

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