Fiera Letteraria - Anno VII - n. 25 - 22 giugno 1952

r DOMENICA 22 GIUGNO 1952 LA FIERA LETTERARIA Pag. li COSTUME~ TJER1MlKNEJESSENZKAJLE DÌ CKVKJLTA 9 DEDICATO ALL'ARTE E AL C.OSTU.ME UN'l~l~IAGINE ~IORALE DELL'U01UO Ra~ionameuto sul coslume f!11est,a 1'01•:1&ff9isce nel tP111110 in e11l si es111•i111e, e iii q11eUo che poi ve,•rù di GIUS~PPE RA \IEGNANI Quando sl dice e Costume> la gente prla forma per spaziare su latitudini lm– brancola. sopra stgnlflcat.i generici e con- mense. E di consegueoza li Costume tm– suntl. Non va di somo al di là del luoio pone rapporti strettissimi con l'art.e. comune. s·accont.enta d'addormentarsi sul espressa h;i ogni forma. noblllsslma o no. e già. detto>. Non lnt.µlsce. non immagina. e Costume - scrivL Paolo Mari notti - che n plù delle volte I luoghi comuni sono inteso nel suo duplice aspetto come csprc!'i. traditori. o sono magari del trabocchetti. s1one più Immediata e istintiva tendente Per· ll Tommaseo e cost,ume > non slgnl- a rf.'iOlverr un pi;oblcma estet.lco la cui fica. che e uso. usanza>: ed è di certo. untenza si pone dalla culla, Il ve.stile: poi troppo poco. Poi, a oorollarlo. egli agghm- come essenza delln vita dell'uom:t. che si ge: e man!era di trattare>, e crean7..a>, estrinseca nel suo modo dt senth·e. di agire, e abitudine>, e semblanr.a >, e indole>, d: creare un ambiente e di animarlo. e al c. modo di vestire>, c·condizlone >; mn è vertice, n tentativo sempre nascent.e, sem– scmpre troppo poco. ComunQue è pacifico pre trasformatore della materia vista in che per i più e cost.ume > continua ad es- funzione concrEto-astt·Pt.tn di un supera– sere l'equivalenza di tutto clb che d! ma• mento: l'espressione d'art~>. terlale la vita umana nel suo vivere POl'ta. Portato su Questo terreno ogni discorso, con sè: appunto un modo di vivere, ma il Centro lnternazlon.1le delìe Arti e del legato alle cose. Anzi, schiavo delle cose. Costum.e richiama a .se Il comp!to, ch!a– Con Il temPo. con i secoli. Queste cose ramentc Ideale. di da1·e ,.m senso più alto hanno cambiato vii\ via volto, hanno as- e plu completo al Invero dell'uomo. rlsol– sunto colori diversi e diverse espressioni, vendo il e Costume> In una nuova cosmo– sono diventate e funzionali> nel siJmlri- gonla. Per ciò, dicendo Costum~. st dice cat-0 più pigro e deludente della parola: storia dell'umanità. della soclet.R umana. e tuttavia !l e costume> è restato sempre del progresso. dell'arte. Nel Costume, In come una somma. di cusl>. se crediamo questa parola misteriosa che !issa e dit– a Tommaseo. e di e abitudini>, come me- fercmJn e conc!11a ogni gesto dell'uomo gtio sarebbe dire. entro la sfera della creatività ClntcUig~n- Per le ragioni del Cenlrn Internazionale Z..'l, Invenzione, estl'O, fantasia). tutto si d~lle Arti e del costume· <rag!O?ll che si muove, agisce e si perpet..ua: la puriss:ma mantrest:mo In atl!Vltà diverse. tutte però opera del genio e quella dell'artigiano, la concorrenti a un medesimo Une. sia !n- t:leg:mza dcll 'archltct.bo come li gusto del formativo· e sia formativo). Il e costume> mobiliere. li mondo cosi guardato appare è appunto ciò che la trndtz.ione e l'oplnlo-· come una specie d alveare, fitto d'api opc– ne comune vogliono, ma è anche (ed è raie; e !l Costiume ne è n miele color di questo che conta> qualcosa di diverso. di rosa e d'ambra, profumato di rnllle pro– p!ù complesso e impegnativo, dirci quasi !umi come Il giardino' delle Esperidi. Palchetto della e ScRla• (Mostra Arte e Co.!.tume del '51} di più compromettente: un qualcosa che Oli esempi. se si volesse. sono a por– dalla fisica trascorre aJla metafisica. se tata di mano; ma a mc. piuttosto. 1m– nol pensiamo che quel e qu!d >, uno e mol- porta sottolineare c:ome,dnt.o codesto pun- ~~~~\ c~tu~ae:t~e~t~h!n~lic~r~~gr::rce~t~ ~~v~ 1 nrir:~r~~ feel~~i;:o d~~t~~pfob~: ll----------------------,------- esprimere un modo di vivere meramente dissodare e d~ seminare, poiché. special– pratico e sempre riferibile o addirittura mente In Italia. stuclì sul Costume. e ri– rapPOrLnbile a cose concrete, e In special cerche, e comparnzlonl, non sono cer~o modo a un mnterlalisslmo e partlculare > né molti né Importanti. An1.I direi che dell'uomo, non può a ogni modo risultare una btgllografla di e-ssl risulterebbe olt.re che come un e quid> creato dall'uomo, e modo scarna, e forse avvllent..e. Eslslono per ciò slg:nific3nte l'Immagine morale studi speclnll7.7.3tl su questo o su quello, dell'uomo stesso. constatiamo che l'angolo mcnogrn!Je, pagine erudite e talora eru– visuale. con cui si guarda alla storia del- d!tlsslme, ma niente o ben poco che dla l'arte e a quella del mondo. è stato sostnn- nl Costume quel valore attlvl~tlco. d'opera zlaJmente spostato. Anzltut.to, cosl pen- d'uomo. che ti Centro glust:,ment.c lnt.encle. sando, è tacile la scoperta di quanto la Può certo. e nella blbllotcca e nell'o.rch!– parola e costume> sia dilatabile nel suol vlo: convogliare quanto nel mondo s'è significati sino all'Infinito: come sin una scritto circa il Costume e l'arte, In ogni parola spirituale: come e quanto. esscnrto temPo e In ognt lln~ua: 111atutta code.sta Questo Costume Il costante riflesso delle suppellettile libraria risulterà doma11i ;,n– attlvltà umane, rapprcsent..l la storia del- 1wrta11tìssimtLcome docume11ta:?io11c, mai l'uomo nel suol più espliciti valori. come crcazio11c. In questo senso. t. .ut.to è OGGE'l''l'I CHE l<'A,,h\'fj l,A SPIA LA PAROLAALLECOSE 1 E ciò, si badi, non per unn particolare da dire. tutto è da fare. Sino a oggi, si è e cosa>. ma per tutte le cose. che nel Co- gua1·dato al Costume In altro senso. trop– stume rivivono e si amalgamano, docu- po scientificamente Cc il mio rilievo non mentando ab ezterno gli ~petti di un dato vuol certo n~~arc alla erudizione scienti– periodo storico. di un dato secolo. di 1.ma fica l'import.·rnza che pa> e sem..a precisi data società, ma portando altresl con sè rapporti a un !alt<• creativo. Mn Il com– un e peso? e un signltlcnto spirituale. pii.o del Cent.ro ml p~rc debb:i. essere più Insomma. come è scritto nel programma v:vo, più alacre, più rennentoso, e sopra del Cent.ro, costiume null'altro è che e In. tutto senrJ.J.>!lealle eslgew..c cli una cui– unità dell'uomo, la. sua Immagine totale tura che sia davvero vitn. come è vita li e misteriosa>. Costumo, agente hcl tempo In cui si esprime E' naturale allora che. guardata sott.o e in quella che Poi verrà. lavoro degli uo– questa luce, ogni cosa e creata.> assume mlnl e per gli uomini operante. una diversa dinamlca: elude, direi. la pro- GIUSEPPE RA\IFj{;NANl S'insiste sulla parola ricordi: qualcosadi sah•ato, di amorosamenteprotetto,qualcosa il cui ,•alore è oggi aumentalo da una soinm11 di significatie di àlfelti di Giff1111u Jtl,u1dn.i CO.NI.E APPAIONO I LETTERA.TI L'estetica . ' non si puo Essa esige il suo ra11~orto 11rimigenio, lasuascaturigine, ll'eslet:cit s!essa dell'autore La santità all'abito 'l 1 1•op110 "9'1; Hl pu,•lu de91l nl1lti ff11tichi, e NI 9i11119erù f&f'ffrne H~fH•l mu.sei: b1•1d• fo se9110, Ne9no clte di ffbiti 1111ovi ,.,.,. 11e nascono 11iù, 110n. 11e servono 11iù * di GIUSEPPE DE LUCA. La. storia. dell'abito naS<:e intreec1aia alla &torta del peccat.o sin datl'orJ.iine: Il giorno del primo peccato tu Il a-torno del primo abito, per rudimentale che fc&S?. Eva pe--..cò. Adamo cl si la.sciò andare anche lui; In ,Quel primo ~cmento del pudore, si trovarono nel frangente di do– V.?-rsubito adottare un abito purchessia: quell'abito ancora di moda, quantunque iolamente per I nobili ma nudl persona.e· il del macabri paradisi (ovvero ossari!, delle art.i, che sono I nostr1 musei di scultura. Da c;_ueldl I due t.Eml non &i sono più separati, e la loro connessione lndlssolublle è t.utt,'altro che un.a t..rovata d'occasione, oppure un'uscita estrosa. La storia del costu.me viene Innanzi nei ,e– coli e nelle c1vllt.à di pari passo con la. storia del costumi: la moralità rntra co· me· ln casa sua nella casa dell'abbiglia– mento, e viceversa; gll animali, Intatti, che non conoscono una morale. non co· noscono la. miseria e la bellezza del ve– stirsi. Una bestia non è mal scostumata. Una storia dell'abblgllament.o rlveiereb· be connessioni ancora più venerande, qualora tosse frugata più addentro e con· dot.ta con severità di ricerca, non a ope– ra di illust.rato1·1 curiosi, avidi soltanto di tare eftett.o, e vendere al coscritto patetiche cartoline Illustrate: rivelerebbe legami occulti con li rito, che. In qual– siasi religione naturale e nello stes.so cri– stianesimo. per tanta parte è inseparabi– le dalla parabola delle vesti. C'è Insomma non soltanto un abito. non soltanto c'è un abito buono o cattivo, ma c'è un ab!· to sa.ero. Accive ve,tem candidam, pren· di la veste bianca: è uno del temi più augu.sLl della liturgia del battesimo cristia– no; e la vest..e nuziale è uno del temi più divini dei vangelo. Una processione pae– sana e una funzione papale non si ccn– ceplscono senza rifulgenza e variazione di abiti: dagU st..endardl flammant.l al can– dldl lini, dal gravi manu gemmati alle sete più delicate. SI. l'abito può essere non ~oltanto bello, non soltanto buono; 1,uò essei e anch.? santo: La :1 gislazione int~r.•cnne an<;he lc>I,In t•rrpJ pagani come In ciuem cristiani. a disciplinare il lusso degli abiti: erano gran– di bu1ere, Ire Incontenibili: di U a POCO nes.suno ne parlava più: acqua=onl d'est.a· te. D diritto, non meno della morale, non meno della tellgJone, si e s.ntlto sempre interessato ptuttobto da vicino a que>té. faccenda dei vestiti: non senza. rag:1one, per esempio, allo scopa dJ farsi cie•H'o 1i· conoscere e rlspeUare, l'autorità co~tJt1.,!– ·ta fa ricorso d'ordinario or:\ 3.ll 'uuo ora all'altro vestito, ora a un pal!idamento con la coda lunghl~ima, ora a un lustrino &ul ca,ppelfo o a una striscia &ulla mano. Bello, buono, santo. non bas:a: l'abito è cosi anche giusto, è Indice di giustizia Indossare cert..i ab1t.1abw.!vame"Jt..e, e mil– lantato credito: riuscire a Indossarli a buon dlrltto, è una gloria, t: che itoria! Se non paress? da parte mia lievemente ironico, ricorderei agli studiosi dell'aboi– gllamento e del costume che co,sa e, non ~~lea1;~Ìgi~::.1~!el s~e; 1 ~10;:~n: ~~rt:~~!: la slor!a del costum? mon3.st! co, e di so· Jenni voci: I costumi di corte. I costum; del militari non regi:ono al paragone. Pec· cato che non esistano libri, ancorchè ~rl· dotti a sole Illustrazioni e fig!lrinl, I qua– Il documentino la vartazlope degh abiti 1·ellglosl! Nessun teatro rnrrebb.? tanto bello, nessuna mostra tanto vana. Sta di fatto che Il rlt;0 della vestizione. rito so– lennissimo, e l'àpertura della vita mona– stica. La SPogliazlane, p0I, è una condan– na orrpnda, carica di gesti di esecrazlon:>– e parole di abbomlnlo. Quand'entral In seminario. m'insegna– rono a non togliermi mai la. tonaca, tuor– chè andando a letto !a sera; e anche al· !ora. prima di metterlo. da un canto nel· la notte. baciarla. Cosi, al mattino, prJ– ma d'Infilarmela. tornare a baciarla. C'era una volta una religione del)'ablto, che l'età nostra dlsltnpara sempre di più.:• è un progresso, è un regresso? Oerto. tro;,– po oggi si pada. degli abiti antichi. e si giungerà a farne nuovi musei: brut.te &e· gno, segno che di abiti nuovi non ne na· scono più, non ne servono più. Non si tengono In serbo e non si catalogano·che le cose. belle s• st vuole, ma inutili. A quando. un Istituto storico dell'abbiglia– mento? I v:sltatorl passeranno, da una sala all'altra, in costume adamitico e sta– tuario, e un lmpermeab~le parrà una co– razza. GIUSEPPE DE LUCA di IRENE BRJN combinando I diversi miti "' della Sibilla e della Ingenua.. il arriva facilmente a spiega· re !l passaggio delle lnvenzlo• nl let.t~rarle agli armadi fem· mlnUI: le donne sono cosl In• t.uitlve, non è vero? E cosi docili. Non hanno mal avuto blscsno di legger Petrarca per l!fllarsl 1Iguanto come Laur-a de Sade, o di Imparare a men– te Ronsard per vestirsi di bianco come la Regina di Sco– zia. E perchè avrebbero do– vut.o capir Sartre per edot.ta • re il maglione nero, o De.nton Welch per riesumare una vecchia Insegna. militare Jn brlllantl? Sotttl~ime parentele uol– i;cono U misterioso signor B. Traven, mentre ancora sta scrivendo e Reglerung • alla assai meno mi&terlosastgnora Schlaparelli, mentre traspor·· ta un·acconclatura messicana nella sua vetrina di Piace Vend6me. Dalle librerie le Idee escono invisibilmente vo· lando. per abbatt.ersi nel la· boratorl delle modiste, ed J ~~~rug~~~~1~o d~t ci1,,~:t:n: tanto meno conoscono la sua versione americana di e \Vi• sterla Tree », trasferiscono tut,tavla le rrangett.e delle malinconiche eroine sulle dat· tllci;rrafe del mondo Intero. Ma, una volta spiegata la applicazione pratica di una Idea poet.lca, resta ancora da capire un mimetismo pronto e spiritoso, ocr cui, sct.to ti berretto di Schlaparelll·Tr,a· ~:=~ :ir~;hr~~;I :v:~u~~r1: l,. BUR~ACINI: «Costume nmS<:hile> gli alti :tigomi e l'abbronza– tura profonda dell'India. Lun· gamente si è creduto all'egoi– smo, o addlrltt.ura al vizio, o perfino alla malat.tla dell'ar· ti sta: Prassitele aveva gusti particolari. Cranach si inna· morava solo di madri !mml· nentisslme. El Greco cl ve· deva male. Cosi le forme opu· lente. le piccole pance roton• de, le longllin~e magrezze tro• \'avano giustif!caztont facili, da appogglarsl con qualche cimelio di museo:,ecoo Il bu· sto In voga al tempo di DU· rer. è naturale che le sue bor– ahesl portassero Il ventre In fuori. Ecco il bollettino sani• tarlo di Elisabetta Farnese, regina di Spagna: è n3.turale che Salnt.·S!mon Inorridisse davant.l al suo viso sfigurato dal vaiolo. e ammirasse la sua stupenda fl1::ura.Ecco Il ros· setto d1 madame de Pompa· dour, ed ecco la ragione della quartina di Volt.aire. Si sarebbe potuto continua• re all'lntlnlto se. con Nadar, la verità non fosse divenuta fot.ograf!ca, e !'.fulnd1lndlscu· tlblle. Da Nadar, da Niepce. da Dlsdcrl. da Pietre Petit, si comincia a stabilire con slcu· rczza che le donne cambia• rono non solamente il colore del capelli o Il passo, ma ad• dlrltt.un. ù sangue, la pelle, lo scheletro. distribuendo sul– le os~a la carne e sulle Jab· bra il sorriso esattamente secondo la poesia (non la leg– gevano però), o la pittura (non la guardavano) o la mu-' sica (non l'ascoltavano) del loro tempo. Ballerine, scudiere. acro· bate. le modelle di NadaJ"SO· no I.e &tesse che Baudelalre calltava e Constant.in Guys dipingeva. Nè Baudelalre, ne Guys, nè. via via, Mallarmé e Manet, Cézanne o ZOia., Renolr e Jules Renard, dovet· tero Ispirarsi ad una qualità di fascino già. notissima. o ac– contentarsi di &urrogati al lo· ro sogni. Sott.o I loro occhi, niente affatto stupiti, le don– ne Ingrassavano, dimagriva– no. a~umevano le pre~ose colorazioni delle- mulatte, si lllanguldi\•ano, si irrigidivano. affacciandosi ad, un balcone o sdraiandosi sul sofà. con estrema. n1tturalezza. I fotografi èrano li, ormai. pronti a testimoniare su,quel– le gambe favolose, grasse oggi al polpaccio domani alla CO· scia. eventualment.e divenute efebiche o virili. Sulle spalle di amazzoni. di uri, di a.dole· scenti. Sulle carnagioni di perla di ambra, di ebano. Testimonianza definitiva, e sappiamo. attraverso la ePho~ to d'Ora>, che nè Van Don– gen, nè Bourdet, nè Frondiye cl hanno mentito. E altra· verro le baron dfl;MeyCTpos• ~!amo giurare che la conte~, de Noaillc, Marie Laurenc!Jl e Rinaldo Hahn furono one– sUsslml. Sono I cartoncini di c. Daisy Photo > a celebrare I colli, lunghissimi sotto Il tt:· gno combinato dl Modlg:Hanl e di ~polllnalr": mentre I cartelloni della giovane Glo– ria Swanson st.ab: llscono l'In– fluenza di Picas..~o (periodo In~re,;), e Raymond Radlguet. Il Jazz. Joscphlne Baker. la prima letteratura negra uffl· clalmente riconosciuta non H :i~Ìiia~~olae~t{m~o~~e ~l;~f~ scura: una storica 'belleua 1930 seppe, attraverso 11suo dentista. di aver addirittura acquistato una gengiva, un palato, una lingua di negra. E appena Salvador Dal! di– chiarò che l'elet:anza con~l– ste, anzitutto, nella sporgen– za di anche ossullsslme, le enche sporsero, e ne fan fede le copertine di Vogue. Cosi nella valle dl Glosatatte, caduto fin l'ultimo lembo di stoffa, l'ultimo luccichio di collana, l'ultimo brandello dl epidermide, le donne andran– no al 01udlz!o Univcr5ale tin– tinnando dl ~am1 rl~ono~cl– blllsslmt. ginocchia ~ol.ìd 'l". tibie romantiche. vtte dl 't"l– spa liberty. IRENE BRTN Bibli_oteca Gino Bianco

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