Fiera Letteraria - Anno VII - n. 2 - 13 gennaio 1952

P_ag_._•--------------------------~-------~-'----_-~-A · E.l.E R-A- LE :f. T E R.t\ -R :j h.-· •· ___ ··_-_ -_-_·.-__ - -_-_·....,,.---,--..,-..,·- __ ::-- ::--,:--:---::::--=:-·-..,·,..-,D--,-~-::;,,c-c_n_ica_l_3_Gcnnaio 1932 ATTU AlIT A? ..PERIEN NE. ··nt'°tJN\A~NficÀ>: .. t Èil,R.A . ~-te=~~ Hannovi~s-uto insi~eme. dal. principio,.-- __ ._, il ~11are _eI'uom~;_, hanno insiemele– gato alla storia -di,un giorno quella "'.......,.~lf~u del-_gi-~rno d po,insieme· scrivonoa . , paginee paginela loro storiacomune ~ i ~r-a: ~;chi 0( q;;;ta.\udir.o;e :ori, I iiiufi"'delleaei iii UJW). eh~ lorn"'a.n;:t · paic,ri tuU~ ·,; 'del· iiu1~a10:i'~ri:o ~ b~C~-<'. ·l- /-:,· . l!!I sbtedia, di tr.ta -•,(ani,(:r. una I !entts.ehJ· ,·erct1&11mr.- E' vede_. iere, è 1h qbertc) pal!!'e che dOr-= ne é J t06f dei' porto & ooma di - • · ru1tà.• tuit.9 pl\l Va:llda I! lui'I- re. no!'I oon la carne. qui ve- mono la notte le ca}?tt n.trt: de:J ~rvo, luogo. le vec.chle a....nuove .. _/ . \~ '--~ ga. -per quant.o è trande Il loro dere oon,n-o·eclil, con {I iciiié. ·aar'gaMeì ;'i,ùmh, lcainet~ case di Brindisi. Le barche e 1 · '\." numero, la loro· lung-h!a.slma che In noi &!gntrieaap,punto ve- ti to~l del earrett!erl. Alla ,e- pescatori. per tornare a.ll 'or- . · stagione. d.ere d!st~nguendo, non senten• ra, dopo tramontato Il iole, &Imeislo. volgono n timone verso .. E aitrove e prlma\'era. Se si do, non adjosso l'elettricità di r,nnovano lungo le strade del la Colonna romana, alta, blal)- '- fa astru!one. te 51prende una una vbta unica e tr0PJJ?,Plena, ri!-Orno t.an~ e lmmag!n! _h~ 1 .P,ro- ca e anch'essa, oome un faro e • '\ 'I, . terra o un pae5att10 nel suo ma lo~sp1endo:-e •delle Ulite se- ces51one di ~ Fuga 1:h Eg.tto ., . fors~. a_pplm~. un farb deJ -~ tempo vero, a:p-p: -oprla.to , la pia- parate; ''nette, ln superl!c!e e: · Con 'gli' ùlnl e I g?'uppl di Rohiant. che ~a un, e5trem? nura dJ Ostuni è primavera. spost.eaU'icrla·e ift .suPérttcle .su pirtort vartno le càf)re,' I ,'pti- della Via A'ppla. A Brlndlsf le La città e In alto, e sopra, di noi, negli •occhi. Ptlvamera metti,· r~sl, veno 11 pa~e e barche e t pescherecci con le Ostunl la bl&nca llSlste in di Ostunl. bianco e verde, az- verso la ,notte che si fa v!c!na. reti &Ugll alberi si accostano &1- ~ Puflla. questa citt-à di pareti zurro . .argento~ chi, del- colori. n bosco è verde-nero, è sllcn- l'ultima banchina. del porto, ~', ca.ndlde, a calce, la p~ù b!anca non e in _g?:ado di avvertire quel ~so: u pae.se è acceso di !uo- nell'ultimo ramo, tutti in un • ., • • c1tt.à dl una rertone. piena e fatto pe.rcui 1. plttorl .sono gen- eh! e tuml. la lunga processione gruppo ootto le case che sorgo- ~ ~ ··-· ¼-.;,::~::... _::_,~ - FIOJlESZO TOME.i' - «,.llare di Pu1ll1 > disseminata di colori ch!ar!. te strana é iu..~ur!osa? Chi è ta• nllenta e Infine è eh.Jusa dalle no con le mura nell'acqua., (Con.thtuazion.e Ullc J. PJf7ifl.4J r1M rose e modellat~ dall'anti- rive della Terra d'Otranto, Qui, Qui a Ostiunl è più Che 111_ le. ebbene: della pianura di ultime capre nrre che ent.rano anUche e nuove. Le barche tor- co. moto del flutti. Z la sponda &~punto. a. destra ~ ~n!atra dJ trave questione d! luce, qui si Ostunl J')uò rare oonfu~lone e n~lle vie, nel paes~ antico del- nano come gli animali del Gar- .I) sèflo. accenna.ti a tinte pl'Clptu rl.oca di gabbiani e di fiori ~~ra.nto. ci sono a..i.u·e~ponde, Intende la p!ù diretta espre!- anche non ca'p1rnulla. la Bibbia, della , Fuga l11E. gano, a sera, In lunga antlea 'W forti nella. uruale esteu. Unta che non si capisce come abbia- ce un altro paesaggio. V1 esiste slone della Puglia. luée, ch!aro, E In questo senso !t capirne gitto• di tutte le sere. processione, con Jo stesso cam- I r delle acque, e poi ancora Litri no miele Invece di sale. Costa fra Otranto e Brind!sl un Iaco vede.re e vede.re come accade che tutte le dltcuu!onl accade- Una città e acce.sa . è _ mino e per la st-essa meta del- secnt, atue Unte, 1 monti Acro- alta., a. picco, dura costa p!etro- strar-.o autunn~~ o Invernale, In altro modo ne-Ila gialla fe- miche sulla pittura 60 no morte, .!(I anche U faro delle· i.sol:c;: •. l'uomo ver~ le .ste6Seluci, ver– eertuni e .la oo.sta a.lba.nese, e sa. e tra.vaçllata. invallcab!le, da cace:a. Giunchi e canne gre- condltà del Tavoliere. Ll nel e 1 fa.lsl pl~to_rl,quelll òe .tau- dagne, anche qui e sera è n'ot- so, anche qui, gll stessi comi- ancora., piu a Sud, la music- secca, Chi vi a-pprodava dall'O- mlscono la palude di AUmlnl. Tavoliere co·ttvato a grano ~ no chiacchiere col pennelli In t.e e la gent,e rientra d~ lavo- gnoli e .lo stesso fumo di fuochi ' .. ~llru.~.- cla tirura. isolata e più &lta. au ri~te. faceva. vela per terre un lab'() buoo, ,teso diramato una questlon·e dJ &0le acceso e mano a j,liiza' di Sp~g?la In ro'. come In antfco. come &ul accesi, che sl alza sul mare f.. tutto e1b che a1 ffde, l'iaola plu aecessiblll e ba.ste, quelle fra le radici del glunghl. delle r:ls.petchlato. g!allo, p!eno fuo-· Roma. ·tono gente In plu. Gara-anb verde di boscl\l e pra~ come nel Gargano si &lzava çU CorfO. . , che si trovano ~ qua. e di là canne :une. da palude. Qui e 00 nella terra. e nell'aria: qui E un fumo si alza d.il tetti ir. 0 a 1 raro: che e lontano, 10 sulla terra. FJ:.ANCESCO PAOLO SPIZZICO <Peppino• (vincitore del Questa è la parte plu r,cca della punta sa.lentlna, nel due la p:ute dell autunno .specchiato ad ~tunl è piena. chlareu.a d! V!co Garganico. 11 p~ese d~l. barche da Pfl.scapr«edono len- E ~ma.no, sempre In una ~em!o per un pittore operante In Pui1,la) dt scogliere, di vere !l)Onde ma. mari di Tara.nto e ne1Je bMSE ~!lf!~:, ~~e~a 1 ~e~faf':: ::: ~~l':1~tt,~:t~i:s~i~t!~~e~~~1:~~ ~~,:en~e~~1\nd~u~:r:o!,!: !~~l~~ff':;::;,:~. s~~lt !M~~~; : :;~~dt:~ : 1 1 ~!e·d~~ 1 ;:: debbono essere raccolti dentro ll tempo e 11 luoso permett.e- llnconla della palude, 11 sonno · • si estremi e fusi In blocco lun- 1 muri, In siepi di pietra che vano .soltanto un paese, ll grup- · POESIE Suono ,di lontananza Più. p: u.so. fl tem.pO, p!U /orV un ,uono di l01ttaMnz,e m.i giunge aU'ontma. TMse la.ggfù, tra il $abbfonc e le t:amertct ricurve, la. voce del mare s'Ingolfa e rom.ba: è la mutazione. Ecco, gl{J dai canneti tmmcbili della lcguna ti leva la folaga a volo e va tncontro alla prima Kube. Tor.se da.ll' erta costa t!tl monte S/rlzto un macigno precfp!t4 col rovaio a valle e rinton./a n.d botro. O forse ton fo medutmo, fo d'una. volta, ,-fmodo llJ.ggiiJ. llJ.ggfù, ch! ,a dove, ~ che tJlf cereo tnvcuto e romPo fn sln,gh.tout. Dolcesullatua zolla Dolce eull4 tua tolla pogr,f4re la guancta, come sulle glnocchic m.ate,-ne. 1Vemo!'t4 m·asia~ d'an.ttcM et4, quo.si /out lo ate.tsoo il creato di Dio che anco,a .stupiva del sole Mleestta e al mare i11tempelta, al tuono fra I n.u.voll, al verso romfto dell'wrgnuolo, rl.spondevc con sue parole a,-cane. E avan.to , la selce In pugno, a dL!trtea,-e le rame Ulla tua selva ombrosa; prteipltD rep,mte e va.Ila col ecprfolo tmpau.rlto, tra le1tte f,.ane d.f nebbie argentte; .sol/to nel flauto dietro Ls greggia, e con eMa abbever-a.n.domt al tonte cnch'io ccpovolto m'inefelo. Ma.I oost bella tJ vfcti, mta te:r-ranatla. O forse io {114 dormo, poggiato aull4 tua. toUa come suUe gfMCthUI. materne, e tutto eh.e a me d'Intorno . -; .. ,. rl volge è soltartto tm 1oro, .· · · ALBllEDO PErilifcéi DOMESIOO (ì,Uo"TATORE - < Flcuu,.>,_. orizzontale, ll plano o!C\lro del . go le grige scogliere salentine. vengono volta a volta corrose po di ca.se che Inevitabilmente 1lunch1 che vertlcaU tutti In- ., \ ~ . . , . . .. ~.- . . . Paese di lunghi separati lnver- dal vento, dalla .salsedine. e l! tempo e il luogo hanno oggi sterne, tutti ritti e fermi, esten- nl, Castro, apert,o &Oloallo &Cl-debbono essere s.ostltulte In un determinato. EM&te .sulla destra dono una &uperflc!e..sola, Uftla.- ' · · '\ rocco del mare che qui entra e r:lparo e in una oontlnua dlfe&a di Otranto lo &eheletro di una le, una triste pittura piatta e . ,-. ~ , auredlsce le ca.se.penetra neUa dell'uomo contro l fattori na- torre; Io stemma comunale di ~~~~C:ee ~:u~t~a~~~~!!5: I ~ \_ ! ~::gr;:!a·&e~s~~~.;;_tot~~ ~~~ 11 -d!n~~md:v:tc~~c:a.° :: ~~r~~:~~aè tfts~~:~a e: Autunno. autiunno fermo, !nti- \ ';I. \ ~- ''-.'- •, 1 • _ • , , • \ forata, percorsa, rosicata dal panna, anch'essa di pietra, che beve l'olio dal faro, e nella tra ... nlta. stagione di secoli che !en- ~f~ ...__.J 1.. · · \ continuo morso del vento bur- deve difendere l'uomo dalla dl.tione, l'Orlent.e che prende ,. lm:a.-. unprqnt.a ,p,ofonda- , 1 ~:, \.:..:.,~.7.!'=V-'- '-, ,J;•'~~)- l l '""'°'°· amar o. n vento e Il pioggia e dalle burruche pe,- vita e scambi dall'Occtdm'° no nell'eterna orl.zzontaUtà el- mare, piU il ma.re , ha n per chè attorno non cl sono case attr verso 1a Terr . d'Otranto. l'acqua; st.e.~sas,taglone. e colo- lunghi &ecollscavato nella roc- nè tetti, nè piante, calce o Si, ma questa torre, oggi, è 60lo :-e. sempre, stessa morte pro- eia, hanno fatto largo nella asfalto, vetri: Je capanne di uno scheletro sulla rlva di un fonda delle età che vanno giù, parte ba.ssa della scogliera per pietra grlgla debbono difende- mare senza navi, Inutile, non giù, e lMclano Immutata la pa- una quantità di grotte cosi re l'uomo come le slepl di roc- percorso. E' ll simbolo di un Jude. '- - grandi e tonde da entra.rei den- eia difendono la sua terra e n errore wnano. di una umana Ma e=co una zona di ,5tude f "" tro con la barca e camminarci suo grano L'uomo qu.J deve sconfltta come lo è 11 castello ;,ascoll 'percou\ dalle ant!cht! , 1 'I a lungo all'~uro. Que st a è la ripararsi ~ costruir~ radicarsi della. città, ,-ecchlo e d\ruto, nere ca.9re come quelle che 5I • ,' ( -.. r!va In cui Si sono scoperte le bene come dovette fÌlre Il pri- come lo è la noblle ma fune-· \'edono sulle pendici del Olona. · ' } · .,_ ....-, più antic h e te stl mon!anze di mo uomo di fronte nlla crudel- rea desolaz!one della città di del Parnas&o, che brucano fra 'i , ) '• I abitazioni umane, disegni, at- tà della Natura appena sveglia Otranto. La Puglla, ceco, ha !e \!er:U groppe del Plndo. Ca- · \\ • treu.l, o~ttl dl p!etra lavora- turgida, al principio: qui l'uom~ &nche questi !nesgnamentl. t.er - pre nt!rt, grt-ggi ~UX!e::: sinr- _\,.'.,____ ~ J\ ta. Nel curvo tratto fra S. ce- è lo stesso Intruso di prima., lo ra antica e sapiente. E altri ce !e In una r.ona Che noo ha rl- , " &are.ae Ca st ro Marina, abita- stesso elemento che giunge a ne sono tn altri punti, altre te- ferimenti col mare o la te'tTa c1 ::/ \'ano dentro sro~te scavate dal contendersi II mondo contro le stlmonlanze di come Il tempo coltivata a grano o a ul!Vt f • ~ . \ mare 1 nostri plu antlc~I geni- pietre e I vent-1, Il mare, la tem- apporti modlflcazlone e l'uomo a vigne; neri solitari anlmaJJ I r: ~...--- ,... :.~-.____. tori, i lontanissimi paar1 degli pesta, li sole. SI& sempre .soggetto. sia sempre di una terra pasto:~~. della _.-- \ uomini che negli ultimi secoli Spess.o Il terreno vince l'uo- ln Jnoclnto di morire. Nella zona cent:a!e del Ga~ano, per~ 1 :~~I~:~;~ ~!:: ~;j :~ ::e:z~~l.o;r~:.~/~vil ~~: ~= d~g~e~ll~ ~:~~ens~te~~ ~~:::a ~!nff~ ~~:n~::J ! iUada-.nati nell asciutto gng10- sb~llato O di non avr:r calcola- pini resinosi, quello per le chie- dei pr:ml ~!orni umani. che t~ l ~~e:~ 10 1ns~~il~a ~~:a r\~~~~ = e~~: :n~l ~~~:1~~:r!~ :~:vr~ 0 -~·èp1:;'io s~=~~ r~!\::: ~e:;an:e s!~~~ ~~ I continuamente spolverata, ri- lor: umano ~oclale e storico di tètto che sta Il pe.r accoglierei lo st~s!o· gesto di quando 11 / dotta. viene Intrisa di salma- fronte ad altre \'Olontà quelle o congedare t ra.r1 viaggiatori. mondo era tutto verde, a fo- ! '------. \'_~ !~~~~resa dalle raffiche dello del tempo e del luogo. 'rn Pu- dn•I 1 ~,nd~i:'~• ~e~!_~~:': reste. a. bo~ehi e prati., tutto / ~, ~,, · glia ecco c'è un esempio di · -vv • ancora. da ta~ ia.re e da. scoprJ• /. .~ ........ ____ /~ l'a~u~!e~lte sp~=t~ra~:e n:s~u!i: que~to, c·è Otranto, la decadu- ~~e:is: ~~:~tr~ 1 :1: i~lt~! ~:~- N:!, Anche qui. ma cont.ra.rla- l'uomo ,1ve e si ripara: qul il ta, la città perennemente In po 1o'ntano si vedono oggi le, ~nte alla P3lude. I secoll non t paesaggio. Il terreno, è scoper- eumaglle, luttuosa. in.spiega- mura dl~ate, I restl. Anche fal!no storia: contrariamente, li to, è lll prlnc!plo; e un terreno bllmente morta rispetto a se qui, sl, ve.o;tlg1a. e nobUtà: ma appunto, perchè nel g1unghi e · / direttamente a oont•atto con stessa, alla Otranto ch e alcuni vecchi sassi vecchi· slmbolt di nell'acqua di Allminl affonda.- , 1 / tutti I fattori naturali e quindi secoli fa manovrava 80 -000 per- una tomba 'che nonostante si no senza costruire un qualslas.l '-~--...... '-. 1 ""\ ~ utile al.l'uomo s.oltanto dopo ~o:te ed oggi ne raccoglie 3 .ooo, consumino molte lastre foto• ~~~e~~~:z:m~fnz~!n::; / " '✓ ~e: ~~~; 1 z~: 1 ~1 8 ~:;:~ ~~ ~~~ ~~ro~:~vnaa ~~~=• ~t~;~~ ra~~~:. p~l:d~r~n~ !tv1~ d!tel o mille, e qui sul Guianc ~ ~ s.fruttamento. La scogliera è ne dipende. In&plegabllment.e, che nessuno può Illudersi di delle capre nere nutrono 'dJ i:\. ~ --.,,,,,,,,,,;·; ciò che rimane di tutta. una fatalmente, come si dice; e for- rinnovare Antichi segni d1 vilore una tradizione e un si- ~'\. • punta.: ti vento e Il mare la ro- se si dovrebbe dire che l'uomo mani ~!te nel mlllenni, a.n- ~::1~%j~~èe n~~t!uf,e:~: Z:..-,,' ., l~ ~ ù ~~;,~:m!~:~o g:an=li'";e_~ ~~v~a1:~~~~r~h:~nsu:~~~~ tlc:~ss~:, :~c~rra met&lllca. tena e la saggezza dal camml- (?anello, di terra, dl pietra.; I teres.sl avevano creato una accesa· ecco un lavOTo vivo e no del seeoll. l quall contano, DOMENICOCA."TATORf: - , Donna seduta• minuscoli camJ)i dJ pochi me\11 ifande città in un punto in cui attual~. una Puglia. che sgorga Il veeehio eonaponile all'aperto, vita. li 08J'l::ano non è p!O i.solao monte; da.lla.base del Promontorio vengono fuori vagoni di terra. accesa; c'è uno MZU&rcio, una miniera di bau– xite. San Giovanni Rotondo. San Marco In Lamia, altri paest e altre genti e case. vivono ln QUCl!itaccesa vita. che sgorga di ALFREDO PETRUCCl veli dell'alba. Sembra l'occhio del Mallgno. Nella ca.sa di fronte lnta.nto sectta il trUlo d'uno SVer]lla:qualcuno, si vede, aveva biso– gno di svegliarsi prima delle su.e campane. Mc lui è dest9 lo stesso e vorrebbe dire 4 {uttt: , Al~tevi, st fate presto ad allonta– n.arvi di qua,._ E Invece non può, n01t pud ,parlare, fln.o a e/te Gtorgio,U n.on tfa venuto a percuotere un'qltra volta le campane, Ocf-0 ll acca.nto, _inUM stalla, Il trucch.larsl ner– voso dei cavalli: un a~no. tirato da un. gio– vanottone, esce sulla terada· .1emfbuia e ra– glia; dai cascinali si feva il chlcchiriare d.ef galli. La vita si ridesta prima del sole, Ed ceco, Gforgione .sale,si accosta alla. ca.m.pa~ minore, afferra le /urti. E' questo U monl6ntç,: blsogna parlo.re. dirgli subito la sua :iot-Je,en-, 2a, raccontargl! il brùUo sOgko dello. .notte: .lfa ·1a. voce che es~ dallo. 'éampana. o.nc~ e oggi è ta .ste.ss.a. Come /ar'si 'intendere? Ecco, pure adesso Il cuore gli dlldle, le ossa gli scricchiolano in un certo modo, la terra aem– br4 man.carg/1 sotto i µicdt, e Glorotone .1c 11c ·va senza. dargli retta. An.che la gente che fncomlncfa a scendere in• i1trad.o.mostra di non accorger.ti de!la iila. pena. Il .10/eIn– tanto .si annunzia. Il canipaille lo vede al– ltlrsi .sul gomiti, ifarè aitc~ra, !fn po' sonnac– chioso una sblrctatJna ·al4&-.terra, gettare quindi ~ sue copcrte .. d.l bium4 aU'arla e lancfar.st nelio .-pazio. ,L.o. ,r?9'tl2:za. d-1 /ron.te spalanca la /lne.1tra -e ,sosta un momento con. le bn::iccfa nude atta.ccale alle perMne: poi ha un brivido e rientra'. a_lavarsi. S'od.e lo .1cro.tefo dell'acqua nella catinella, mentre c:!all'lntemo del Gargano: qui la ca.sa si oo poJ)Olan.do di voct. l'a.ntlca terra è attuale, è nel Alcuni muratori entrano nella mescita li corso di vicende umane che ad !:fa"~~• ::w:u;:i,ir~!c~f.a sll;)n~':f'a. es:i CM& si collegano e con essa ~1~• i~~~~ 1 • 0 é 1 ,~t~~a:o_Pi:1,'/:• .1: 11 ri=: ~~e'!~nfa d~~ 1:i~~i!r~:. rn, saloono e Kt!ndono I montacarichi, cor: lasciato Indietro certe zone e &1 rono'giU ~ carr101e, fuma la calcina, c dar spinge innanz:L nel t,empo. le mucchi di rena rimestata .ti levano dlctro le sostituisce con altre. ~~hltedr~::c,~ 1 , ! 0 ~tttr~ 1 ~U::t:."!f:::o Lecce. ad esempio, brilla di ~~;~~i ~~e1~r~~: :: ~~e ~;ac::t;:a gfo!~~e: ~~~n~a~~~I ro~~:o~ ~~~ Quella gran fabbrica, la piU recente. la ptù una città che non supera le vicina, glt ha fatto .i:empreombra. Non è u~ antiche pietre, vi rimane anco– ca.m d'ab.Ua-2:ione .o uno stabUfmenro, no: e rata e strana, Indecisa: ma un!l n.UOV4 chfe.s(l, e quella che tlran su pro- LecC(! e appunto un esempio di prlo adeuo, quella verso cui l~ gru~ appun~ civiltà antica e nuova; è, come· . Il ·~uq artiglio, è. la torte i;ampa.narfa, .ptu tutte le città d'Italia un punto ru:uaoo: 1 ~~~ st ~~b:~t:t. a~~il c:i:n~~= :~ di convegno, una to~ba di an- ore ncuuno dard pfil retta al vecchio cam- tlchl padri dove si po&ano.1 pa,iue. ftorl del ftgll, una testlmonlan- GU uomin.i•4!mentiçano prcslo, lo sa. Ep- za della Puglia antica e della µure non li ha mal amati Quanto oggi. Per- Puglia attuale, della verità eh& eh.è 110n lo guardano, non cercano di ca- in questa terra siano accaduti l plrlo1 Q11andogli pa.s.,anosotto, vorrebbe eh.e. primi fatti e altri fatti succe- ;~;;:,.:\1:o~til,1}~~- ~ °;J;~i1 1 ',;'/~ c:;:r~ d~~o, nuovi, lnftocchettatl ner si fe,mano? tf3ole ha Steso al suolo la sua g rli;orl del barocco O sparp~- i,r°f!f!~ /~~'~/~ ::~1f~ !~J!: 0 m!" q~:f~: ~l~~~\n°:~o n:t~e~~~~t':at~~~ pi. Per fortuna pas!a· la fanfara' e a quel E batte ancora, batte Il chiaro suono I bimbi accorr.ono, si mettono in mar- 50Je di Puglia sul sepolcreto dt eia, _si allontananO felici. L'uccelleUo intanto Canne, sul clvlle mare di Ta.:. ::::e ,:~~~~~-f ~':!~,;:nrnhfd~::t';./e:1:m~n;; ranto, sugli ulivi di Ostunl, ll\ t:oleue dire qualche cosa, pot .11raddrizza, va bianca, la chiarissima profuma– un. -poco avanti e ·indietro, con le ali eh.fu.se , ta città. e sul giallo grano del in .su.sslego, si lascia i!'dorare dal sole, infine Tavoliere, sulle dune del plnl. riapre le ali e con un frullo scompare. Ma nutriti dal sa.lso umore dei tornerà. NeUa ca.so di fronte squilla la com- flutti: il chiaro sole, un .solenl- :.. pana. della radfo, poi dd Il segnale orario, tldo e determinato nella realtà . '✓ ,/ ...,..., men.t~e Giorgtone scrolla ~a~ ba.s~o la çam- più speclftca, evidente e viva. panel,a. delle otto. I ragazzi .s 1 avvia.no a scia- della Puglia Ja luce La luce : 1 s~l!es~ii~::-,._;~_cj1mroo~i~e ::;1e n~~~cr~~ apre viste e ~lori su ·una temi ad a/fllggerlo. Che sard? Non ha potuto par- varia: erompe, fa chiaro, dice e io.re , non ha potuto confl!larsf con ne.ssu.no . spiega. la Pu,llò\ da un ani;olo Ecco, un'altra fitta alJip.nco, un cigolio .sotto all'altro per ogni suo slgnlnca.- ~r~~j(J ~~r!:ri! ff~~- ~r~~c:, :~~;c~~,e~f·a:~ to, questione e importanza. battera al suolo e quell'altro campanile U d1 wnana. In questo la Puglia. ~ Jronte lo vedrd:.cadere, morire. una terra facile a scoprirsi. una te!""i!~nl01on:rr~~bt~~~ :vi~~t?r!'~~ ~le~~: r:!!~:a~ l~nr:~;iag:~:tr!~:: ;:~ ;:nn~~t:-:1"!';:~l:r~lera~:~!r_;~~ft~e d~i;tr; essere messa ln equilibrio di tu.tJi-.W-~1t ~fno'di qtlà, che .si allonta- parti senza sottlnte-51o divaga– nino dal loro campanile. No11 parlate? E a zlonl. E' una regione o una 11- i!e c~r:::v: :,~~,iu~IQ~!~fe.~~t;:.,'!laa'i~e~~ rlca evidente, _plana: 10 stesso non caderle addouo. Ecco. ora magari vor- fatto per cui IOdissea, compll– rebbe poterJf attaccare all'artfollo lif quella cat.a e va.ria. risulta compttn– gr11.eche sta fendendo l'auurro come un slblle e risulta allo stesso modo lrìnctante. E e un tratto un tuono gli passa lineare la difficile cornpllcatls- ~g~~o'sfe~g~~J~~~p:a;f!t~~5~!!c~,/S,~s~l:.tt,- sima. Bibbia .. ALFREDO PET~UCCI RAFFAELLO BRlGNt'll'I Biblioteca Gi~o-Bianco~

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