Fiera Letteraria - Anno VII - n. 1 - 6 gennaio 1952

-..., UN LIBRO ALLA SF-TTIMANA PRF-SENTA1O DA CARLO BO ,,.. dl BARTOLO CA'.1''.I',-IFI S Ptsst volte cf 1lamo do– mondo:tl quo/e /out: il vol• to della nuovo poe.sfa o mtgllo quale diruione .segufue il 14voro dei poeti che divido– no con nol Il tt'fflpo e la ritJJO– lta non ~ ,rata maf /acile, ton– to ogni poefo ,I pruta e.sclu- VACANZE ROMANE (Cont.lnuaz. dalla pag. 3) Diventai ntrvo.fo t: Irritato t cominciai a UVO lnvtce chi di nof avreb~ JXJ4ato u dl.scutere, ma 11tl la mia tccitotfone il mio taJ,d, M'era d'un tratto venuto In mente che Italiano mi abbdndonò t non venni o. capo fn un bo:r, al prlnclplo della serata, Holmes di nulla. Stavo aneora cercando di rontrot. ovevc pagato uarlt portate di liquori, uuo- tare quando Holme, u.sei: ~ Co.1a c't? • ml ~~:orl~a~'e:~::O tu h~~:!."~ ~~u ~:~ ch!eé~ituf vuole troppo• dfHI, ~::::::'iu~h~ i;::i:,~ar:e~ir~oMJ.11:'v~g!~t. 1 ~ 'Pi;d?Z: al diavolo, pagalo e levatelo do, taul dicendo: e dà qualche spfccfolo all'uo- · Cosi tirai fuori Il borsellino e contof l'e– mo cht. ha chiamato Il taul e 4 quello che so.tta somma, unza dar moneta. Ml d t:olle cl ha aiutato a portare costui dal tram •· qua.ri tutto Il denaro che m'era rimasto, ft– Sapeuo cosi che nessuno dei due aveva. de- no ol centesimi. noro: ovulamente aurei dOVllto par,ar lo. L'autista accettb Il denaro sen:::a dir J)a- Combcutd qrusto pen.sfero dicendomi che :~:r~ ~~tl~!e>ng/~,~~~:,r!'.tfe dello scono– rol~a c~:'12-~~t~~t f~;:v:ol~~f':e~r~zi~ e Cart:crlght sord qui fra un minuto, Ila un'altr a to.,ca. Ma sapevo che le mfe spe- t:oluto ftuare 09nf cos4. C't li Il doUoie cht ran.te erano ridicole: e po( ml ~ne anche l)<Jrla f119le3e •· Holme, açn:4 acct-3Ouna $l– fn me nte che l'autl,ta a~ tristo ,, gesto garetta e percorrevo con lo sguar do la lun– dl Carhcrfght con Il borsellino: rauevo da- ga strada deserta come cerca.ne di coplre to a Peters come se gli consegnasse un pe:- dott'eravamo. La no.tira u briocheuo cl oret'o zetto di carta, qualCOJ:a di nessun valore _ ~~~,:'~ita~:.bandonato e ora st>nttvamo un :,i:c!~~':,s,ht ~a~,::~:~o ~e:::,u: g~~ DI li a pochi minuti Cartwrloht iud. e Il ,ierOJo come Cartwrlght. po:i:::fo t u:o'!°o:nt":'t';e,dopO l'arrivo del mt!:~:::e ~~":::Ze'::~~ ;:,fa~J'!:nt•r:~~~e: dottore. ,Voi dl cuore. Pen8o che non ocera sto uomo? Non ho denaro qui,. Il portinaio abbaston::o da mangiare. probtlbllmt>nte ,. di turno era venuto fuori e, a un ,eono di Que.tta fu lo ft,ie dello scono&ciuto. Non Cortwrtpht, aiutò f due o tra&cinore lo pa- avevamo &apulonullo ,ul ,uo conto e adtf. tetica ftgura dello ,conosciuto dentro il por- &oche era morto non c'era nient'altro da to~1rr!,re;~~rl~~l v~~::O~ezf!lu:;;;;! O·e os- .dl:ei>ov'è Il tcu&I?, chie&e Cortwrlght. servai U gruppetto 1parlre nell'interno del- •Partito,, disii. • L'ho pagato e &e n't rtdlftcfo. Ero con.,cfo che /'autista ml itova on'ctato •· acconto In 1ilen.tlo. Supponevo eh.e non vo- e Auremmo douuto tenerlo. Dovremo tro- lt>ue dlsturbarmt, lmmapfnandomf &convol- t.'Crne un altro, ora•· to da ciò che ero succeuo allo ,cono,ciuto. e Mo ne.,.,uno di nof ho denaro/• Ouer. Ml sentivo a disagio In quella calma Inno- voi. • Ho spuo lo pii u.ftfmf quattrini per turale e ntllo steno tempo riluttante o rl- pagare l'outf,ta •· volgergU lo parola. e Non Importo•. dine Cartwrfght, • pOJ. e Quont't? • chlt>Jf allo ftne. .1lamoandare o piedi•· fr~lllc~;or,~l~cd::,~:entees!o:/;l!. u:X:ne~~ \\'ILLlAM FESSE WEAVER quattro oolte Il dovido. (trad. di Alessandro Oomo) '. 8ib>lioteca L Biancò ., 'LA ntRA LETTERARIA POESIE di R. L. M1TLHELL * J,i, alÌbiarn,• aspettato Domenica 6 gennaio I952 VN CVSCINO diroNe bianche

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