Fiera Letteraria - Anno VI - n. 35 - 16 settembre 1951

Domenica 16 Settembre 1951 LA FIERA LETTERARIA GALLERIADEGLI ARTISTI lTAL[ANI GIACO MOMANZU,.' • espressione di U NA RACCOLTA di discg11i di Ma11tù cdlta, net '48, dall'Istituto llalia110 d'Arli Grafiche dì Bergamo, fu pre:icntata da Arga11 con un saggio critico inteso a detcrmhiarc la e posizione storica> dell'artista nel mondo spir1l1tale mOdcrflo. e Nella rcli"ionc di /lfanzli , - scriveva Argon - e chi atteri desse a dedurre dalle opere sir,mficati ed in– tendimc,111 ri1HJ:.ll potrebbe anche ravvfaare, in quel mescolarsi di riqorfamo cattolico e cfi eterodosse mcdtla• zfofli :iulla_ colpa e la gra:ia, un tard_ioo riflesso del contrasto ideale di Wforma e Co11tronforma: e certo sarebbe già 1111°approssima:1onc alla sil1wzloflt mentale dell'artista. Tuttavia crediamo che la religione di Man.zù :ifa da considerar:ii come un semplice dato di fatto: da occettarsi com'è, fino ali,. co11.tcg11c11.:c estreme e :iicu– r~merite pra_tlchc d'u11. cattolicesimo professato. Allora direm_o _elle rl oottofices11110 di Ma11::IÌ. 11011 C isl)ira.:ion.e ma limite all'ls11fra::io11e: e come tàfc, per q11clla disci: plilla rnteriore a vnori accettata. C 1m argine anche all'ef/usio11e i11controltata del sc11timc11ro religioso. a ciò che m e.uo è pathos, /crl'ore. implora.:tone. palpito di dolore o di pio/a. E' h1somma 1rn co11tcgno del se,ifi. me11to, che di ta11to ,ic accrc.~cc ra.~ccsa quanto 1,iil n.t limita l'csµa,ufone af/cttn:a, ,iatural/stica •. Lo scritto di A.rqan co11cl11dcva i,~ u11a indica:ione del dfsermo di Mantù come e 11110 difesa co"tro rl peri• colo che certamente iflcombc s1dl'artc df M .; di una lnvolu:=ione che r.Jco,1duca dall'a;,prodo metafisico alle condizioni di ;,artcn:;a, e cosi giustifichi III se11so cla~– slcistico o in senso religio,o e più preci:iamc11te catto• Ileo, non soltanto r11ma110 anelito a u11a trasccnden2a, ma fl suo finale co,icludersf alla realtà. Ciò cl1e, neces– ~ariamcntc, h1trod11rrebbe ad 1111 ricorso storicistico e a una nuova 1,roblcmatir:a dc, valori figurativi proprio quando di quella 11rob/e111atict1s'è .data per scaduta, in una immediata ntt11azio,1e poetica. la rag1011 d'essere•· A quc.,to e rltchio pou1bile > l'autore alludet·a per precitare e la posizione ,torica di M. nel punto d mne.,to d'un dramma t1picamcnte italiano e di u11dramma della coscienza. europea,: n.ella quale, secondo A.rgan. , ten.• iblioteca G~noBianeo dono a risolver.,,, usr.e11do dal termini di una poetica e oosllll1c11dosi nella loro piti autentica qualità di una c.,igcnza metafi,lca c di 1m·c.stgenza dica. I contenuti ln• dubblamente provvi~rl e allui;;Jvl del ca.ttollte.51mo e del cJR.M;lclsmodelrartlstn • Al di lii delro11cstiuima nitenilcme del critico. Manri seppe CODlicre il siQnificato profondo di un contra.sto che nc.tsuna forza dialettica e neS$Una. violenza ,torica rlu– sdra,mo mai a comporre. Alla • co.,cicn.::a europea , di cui Arga11 dftcoru, Man. zll t compwlamcnte estraneo. Nulla t in lui dell'fnquie• !udine mc,1tale e morale di coloro i quali .tul deserto di un ateismo oroOQlio,,o o di una rcliglosltil "di co• modo,. trntano 11 tracciato di una 0 1deale eclttd dello spirito libero•· /lfnniù appartiene od una famiDlia spirituale ben dctcrmrnata e individuabile. La figura df Man.zii: non t drammaticamente collocata ad un trivio. Manzu è sereno nelle ~ita dcvozion" a una e vcrlta rlr;elata •. umano in accezione at1ffchissfma. libero a.I modo dtf puri di cuore: ardente e prudente. fnpenuo e di~incanfato. pro11to alrentusfa:nno e all'ira come un popolano di grait razw. La ~11a ortodo.•sla. e 1,wttaccnbile pcrchè nasce da. 11n·nutcntica ,e11tplicità cordiale. Manzi, 8i aggira tra. le trap'f)Olc dell'rterodo.1.,ia comr un ragazzo tenuto per ma. no dnl suo anqelo c1utode fi11oltra in tm campo minato. Sn qua.~i tutto prr !$tinto: anche come dtfcnder8i dal prrlcoll al quali lo espone la iua conffden2a nelle era• gfoni drl cuore ... La sua forza morolc t ,ma forza d·amore: e.sta i al riparo da og11i rischio di drviazionr o di di8pers1onr perchè natce da scntime,1t, elementari t: percn,il, e ,1 applica sollanto a dar fi9ura poetica a fatti e creature df un mondo incorrultibilr c unmutabile. Dire che rl ,mo cattollC't:.,imo e non t faplraitone, mn limite alfhptraztone., t' molto grar,e c. francamente, crbltrarlo. Stupfr~i drl/a crlst,anrtà. dt:i suoi e contenu– ti> e, peggio, C011$/derarl! e provv/Jorl., è come n!encr un liiSHlllli'fO 01~~,\DISCll'U\A O'Alt'l'ISTA )f. HEDITAZI01'ìE osservazione diretta e HE Giacomo Manzi1 t-la uno del miglio- mento dRll'antlca tradizione mediterranea.. .rl &eult.orl d'O{l;gl t: rlfiRJ>lll-0,ma blli()l:na rlruiu;c da ogni oontRmlnazlone dell'lm– speçlfle&rc, 1>0lchi:con siffatta nffcrma- m!Ul:lne. 1.lone sl possono soLUntcndcrc apprczzn- Non i;i t.rnttR, dunque, nè di AJca.l.smone menti cstrnncl l\l nostro dlscon;o, fnr cntrnre òl contcmp\Rl'.lone pn~IVA del vero. ne di concetti est.et.lei 11011adeguali. accomuiu,rc una cspreMione clrc«-crlttR 111n&t.urallgmo. la no.stra critlcR a Quclln di chi piglia linee. Sorvolo su qunnt.o si e scritto Intorno al plani e geometria, e cioè quelle armature recente concorso per le Porte di San Pietro, che servono per dare spazi e dimensioni per ma non po~'IO non rlcordRre che nn dal , il nnc dell'opera d'1ut.e pll\StlCE\.Per Gin.- princ11,10 apparve R tut.tl Il più v11Jldodel corno Mnnzl1 rnrtc scutt.orca vuole ci;serc concorrenti, :,.In per l'alto v11lore artlat.ico, oopr11.ttutto rormn esprCS,'!lva dl un senti- i.In per Il J)ON§CS.,~ di un sent.lmento poet.ieo mento umnno e poetico e non s.olt1rnlo ap- che con termine vago iii chh1..mAh.colt.i. parenzc corporee. Tnle premeSSA dlstintlvll pcnetrn.tlvn. del soggetto. mi :;embm nceessRrlA. pcrchè è vc-zzo nn Nell'Ideare. il suo lavoro MR.ll7.ÌIhA. diviso troppo dlfft~o nel e11.mp0 dello. critica e~lu- lo spazio In dicci pannelli. In cui trovano dere dA..l !Atto art.lstlco e dnlle cose le qualllt\ rilievo nel fato 1;uperlore le due irra.ndl ngu. Inerenti Alle superiori eslgen1,e dell'Arte n- r11.:>.lonl euearl.~ttehe e negli ot.t.o riquadri i:;uratlva. , oottosumtl scelti eplM>dl che testimoniano Mnnzù. è un Rrtlst.a che 01>era nell'orbita di Idee che è gtusto dire so~tanzlate di \'Iva xt.or !R, ma net te:mpo stesso SA ma.ntenere A..llesue sculture quella. llbertll di hHuiz1one poctle.11.che è Il nne dell'esprelll!lone vitale, Da ciò nMce che nelle sue opere non vi è neMuna. di Quelle:sovrappo11lzlonl lntellctt.ua • 11.o;tlcheche speMo si rlscont.rflno In molte cosiddette sculture moderne, Medlt11.7Jone e o..~crvn.lone dlret.ta Mino dunque Il !rutt.o di una dl~lpllna morR.le che J:"11 permette di scava.re con snno J;:usto p\Mtlco oltre la corteccia d'clle cose, di rcRliuare i,;trutture ben 11.rt !colatc.fuori da ogni cont.Rmlnazlone culturale o realisti~. Per questo noi abb!R.– mo scritto In altre clrcost.a1w,e.che la l!-Ct1l– t.ura di 011\.00mo Mnm.ù è improntata. ad un concetto cla$.~lco In quRnto è so~Wln7.lata da i.:na ror,:11. spirituale che ponendosi In raccla 11.llecose rea!J sa. mantenere alle 11uevlslont una natìva at.Utudlne che, pur traendo A.li - d1•0111,1110 1attt crolol della fede crlst!Rn". Ed ecco Mo,t lc1t:l!tlntoredel\'Ant.lco Test.amento. che scen– de dRI monte. la morte di San Fr:ancesco SR,•erlo e IR morte di SR.n Gregorio VII. per menzionare soltanto &lcunl dei bassorilievi che t1dornano la. grimde porta progettata da Giacomo MM7.il per Il mll'Sslmo tempio crlsthmo. Ostervando questi bM.!.orlllevl, ben si In– dovina che 1'11.rtedi questo 1JCult.oreha ritmi lievi e audRcl. ed è tutto un SObbalr.ue le1u::ero di piani chla.rl e vigorosi che cl dRnno l l!-igntncatl più. sottili e fa.nno rlpo- 511.re l'occhio deU·osservatore In un llnguanto tecnlC'o che nulla. ha. di mAnhm,to e di retorico. Da tutto ciò l!-ideve concludere che con la g:rand.e Porta di San Piet.ro. Giacomo Manzù. port.a nella scultura un slgnl.flcato a cui oolo pochi PNidest.lnatl possono aspirare nel difficile cRmpo dell'11.rte. CARLO CARRA' it11liu110 casuale e provvitorto lo :iboccf4re delle ro,e dal ramt di un vivacf.ufmo rosaio. di crcdert ancora In. qualcosa di pi1ì importante di un mero arabesco. Dal '48, data del saggio di Argan. ad oggi, I e conte– nuti provvisori • di Manzli ai sono dlspo:iti in una nuo• oo ,erie d1 , tupcn.de hnmagini, ancor piu vive ed in– tenae di quellc chc ci commouero CJltempo drlle e Cro– cc/t~:iioni • famose. Le due e stazioni, pc~ la Vi" Crucis. nella Chiesa romana di S. Erigenlo, il •Grande Cardinale-., le nuove • Crocc/bsionl, per le q1u1h f ba.ssorillrvi d'intorno a! '40 son da considerare pnme Idee, o ,tudl preparatori. &ono opere rccentìs4ime e te.stimoniano di una commo– a:ione e di un rigore di 8tile, cfl cui toccherd all'amico A.rgan. d1 prendere atto Manz11 non è Arp, no11 e Moore. Lo svolgìmtmto della sua opera partcc:,pa di un rnfracolo inr:ano atte,'O da9ll orp09liosi8,•hm alchimisti della e pura forma•· La cultura f/gu.ratiua a.s,imilata da Manzli in questi anni Ili prodigiosa (Jltivita mt11tale e spirituale. ha .,11pcrato gli ang1111li limiti della po,cmfca ,ul e grt.Mo moderno• ed ha actinto il piano di una civllta mollo più VaJta di quella che I chierici laici si Illudono d.1 genernrt Co1;toro, do1,o dcce111tl di polemica. ~on caduti di peso nella fossa dell'astrattismo, nr/la quale si dfbatto– n.o come dei dannati: proclamando scaduto ogni fnte– reHe per le /orm~ e Dli .tpeHacoli del mondo. La terra. l'erba. i /!Ori, gli alberi, fl cielo, le case degli uomini, i corpi, i volti dl!Dli uomini, delle donne. dei fanciulli, non Cl'lslono per q11esh fanatici del e gu. sto moderno>, ondosi soltanto di • storici.?uire > una. dozzina di trouvallle:,. p•r:a,.,tanc o f1dtfma e purezza., di un Mondrlan: .,q11(11lido riq11adrntorr di stanzuccc radono/i. Maritain scoprì 111tempo la grati/a dei "uastl che avrebbe prodotti 11ella.vita spirituale turopea una e pu– rt-'<-a > che salisse , dal cuore al cen;cllo,. Tocca, pur• troppo, 01 plit /orti pittori e scultori viventi in qu.esto .1ccolo di e.$0.$perati orgogh or1tic1, di inat1dlte presun.:!oru mentali, di scontare in una feroce solitudine la colpa Ma ,i.zù propone allo spirito di tutti I pittori e r,tl ,cultori non. amati dal teorici dell'a.strattumo, un aZ. tiuimo eicmpio di coc,enza mtntale e di sfncertt6 esprcu100. La 1110 e letione .. ha riportato dl colpo ltJ chiareua lit cfot,c I rlottori in critica d'arte nvevano /atto d buio più dc.tolantc. I termini drl iuo 1i11guagpio /ii;,uralìro !tanno ritro– t:alo un sir,ni/icntn JJO('tleo fors.e inq11tetant.e per i .te• guaci drt materialismo cstetlco. ma certamente con.to– lan.tl ! per rnm/ t;plrfto ancora srn..tfbll,. alla voce della verità: e della pra.:in. Le idee di /uun. cf1 t>olume. df luce, d'ombra. di compaslzionc. df dcforma;;lone, .tf sono chiarite nel dlst– gni c 11rfle 11<'11lturrdi Man1:1ì comc t.:rano chiare nel– l'opt'ra di oani ,111tentico artfllta dtl pa1.sato. Non t vero. Arcnn. chr e ntl suo pensiero:io riandare ai uonl drplf antichf mac~tri, Maniti sfa e attento più o.Un prafln chc allo ,dlle. all'atlitwHnr r.sm- e.ssivo che ai cf)ntrmtti r1preuf >. Si può .•crlvrre ounto di Pica.JIO, 110" di Manzu cht.: di frontr ad 01111/o,1era d·arte ant/NJ o moderna finte– re1ta 30/fanto a ci6 ehc 111el",tll ; testimonianza df un.a vf11acommo1:fon,o dtll'arn,ta. Mann't. rlprtfamolo. non va confu•o con pii .tperhnentatnri di modi espressivi. con I p!ccoll o grandi ar/1gin11i dr/ d,.corativfsmo pio.stico • p1ttorloo moderno. Co.,toro apuano in un clima di aqnostlct,mo morale che Il fa morti alla v,tn Ml/o spf. rito. La, loro lezzonr 110n 11upcra in significato e in importanza quel/,- impartitr nci cor.rl ,1crali delle ,cuole di prot•f11c1a dn un !n1on ma,.sfro d'intaplfo o dt ceaello. Mantù i rm,i. prandc fioura attricc nel c-dranrntQ H· plcamcntr italtnno • di cui Argan di.scorse: Il dramma cti un popolo ridntto t\Jla condlt/011c di o,o;tagO'io. ma ancora crcdc,ntr 1te11ialon dtl crfalla11c,fmo, nella /orta e nella n.ob11ta di tina traddo,~ artistica gremita ,, SINO BERTOCCB1 (Continua a pllg{na 4)

RkJQdWJsaXNoZXIy