Fiera Letteraria - Anno VI - n. 20 - 20 maggio 1951

ORARIO DELLA H.EOAZIONE H.O1\lANA 11-13 18-20 Red:1.1;ione ~ll antse: Via della Splca 9 • MILANO Manoserlltl, foto e dlsecnl non pubbllu tl non si restituiscono STORIA JE VKC1END1E J[)) lEJL 1rlEA7f'JRO ROMANESCO L E ORIGINI del teat.ro romanesco - non sempre ldcnt.lncablll con quelle del dia– letto omonimo - vanno principalmen– te rlccl'cate In alcune s.-1cre Rappre– sent.azlonl, che, come risul ta dn cronac he e document.l, si davano In Roma nn dal 1390. Pa~ccht di quel drammi religiosi sono !òr– tnuatamente pervenuti sino a noi, e In essi, framml stò al volgare Italian o. si può ritro – vare un rouo, arcaico vernacolo, come In: Devozion i ti.el Giovedl e del Venerd l Sa11to, La Leooenda di Santa Lucia , la Natività e la Decollazione di San Gio:1<mni BatliJta. e so– pra.Lutto ln quella Pauio 11eC'ReJurrezione di Nostro Slonor Gcsi1 Cri .sto <rappr esentata ancora nel 1934 nella Sala Pia di Piazza Adlann), che verso li 1400 1ft Confrater nita del Gonfalone cominciò a recitare In dialet– to romanesco, e poi, nel 1'490,In lingua to– scana. nel Colosseo. Salt.nndo brusca mente dnl sacro o.Iprofano, nel Cinquece nto non si rnccoglle davvero più nbbondant.e mésse vernacola. In pochissime delle commedie itali ane, di cui li secolo è ricco, Il romanesco viene parlato da perso – naggi di bassa cond izione, come quella tal Pernn, scrvJl alle d!pcndem.e dell'alchimi sta Metello, che figura nelle Straoooanu d'a,no – re (1585) del romano Cristo foro Cast.ellcttl. Per cui Emilio Calvi - alle cui laborio se ri– cerche In scopcrt.a è dovuta - fa , 1ustam cnte osservare che nlla commedia maggiore Im– portanza derlvl dal fatto di essere e Il primo documento di teatro romanesco nel 'SOO, scritto da un romnr.o de RomR >. Nella città del Papi Il teatro conosce un per iodo di ancor più grande splendore nel Eccolo seguente. Lo al.testano le raccolte di commedi e esistenti presso la Biblioteca Va– ticana, la casan:,.tense e la Nazionale Ocn– trale , ed i 52 teatri che nel carnevale del 1696 vi si trovano aperti, tra I quali quello del Barberl nl, il Tor di Nona, Il Ca'pranlca, e gli nitri del Collegio Clementino. del Ge– suiti, di Donna Olimpia Pamphlll, della Re– gina Cristina di Svezia, del Conte sta bile Co– lonna, dell'Amayden, di Sant'Agat.a de' Goti. Art.lstl come Salvator Rosa non disdegnano di prodursi In un teatrino a Vigna Migna– nelli, cd li viaggiatore inglese John Evelyn annota sbalordito nel Diar11 che, poco prlma del suo arrivo a Roma, avvenuto nel no– vembre del 1644, Gian Lorenzo Bernini ave– va dato e una pubblica opera, per la quale a, 1 eva dipinto le scene, lnt.agllato le statue, progettato le macchine, composto la musica, scritto la commedia e costruito Il teat.ro >. Abbondano le commedie di ambiente e di carattere romano. ma non ne manca no altre ~fnd~l~~J>:e~~~e~ti~;>P~n=r~~;rle lRoC::, 1637 - c. 1701), che, lnd irett.amente, tanto contribuirà ad Incrementare U patrimonio teatrale romane sco con Il e Poema giocoso~ del Meò Patacca. Nt sono queste le sole rap– present.azionl che Rom11poteva offrire In quel tomo di tempo. Mentre le recite pubbliche si svolgono In Piazza Navon11, come si può ancora vedere In note Jnclslonl dell'epoca , spettacoli di burattini vengono allestiti in teat.rl privati, fra cui quello del cerdlnale Ot– tobonl, e fra I burattinai rimane celebre Il nome di Filippo Arclajuoll \aoma, 1637- 1700>, solo e degno predecesso~ di Gheta– nacclo. Dialoghi di zingari e zlngarfa, ac– compagnat.l dal canto e dalla chitarra. dàn4 no luogo alle spiritose ::ingareJche o zinga– relle; e gli ebrei forniscono lo spunto per le Gludlate. rappresentat e su carri tirati da buoi. nelle quali le spese dell'Intreccio ven– gono !atte dal persegult.a.tl acattolici, allora connnatl nel Ghetto . * NE~al~~fnE:~ca~~? p~t~~à ~~~~~r: ,•lta delle scene romane nttrav erso I laconici a\'VISI del Craca 3 - Diario Romano, organo ulf!chtle cd uffici~ del governo pont.tnclo, ~i~~,~~~a~l :i~~/l J10:gni::r1 , ~~B~ri1 s:~t::~ nler l, fra I quali Il nost.ro Goldoni, l'Inglese Charles Burney, Arch enholtz . Lalande e Goe– th e mede~lmo. Sorgono I teatri Alibert, Vall e e Aroentina; proseguono le zlnoare sche, le gtudlate, e le rappresentazioni In privato e all'aperto, di burattini. Del Cantutort e ci viene tramandato Il nome di un certo Ma– ghella, e a..._~ume un definito caratt.ere la ma– scherR di Rugantino , che, emlnentement.e ronurna e. romanesca, verrà In .sègulto pre• dUetta da attor i cd autori: da Ghetanacclo, a ZRnauo, al sor Capanna, La commedia si rlallacclft al Seicento, ben• chè quelle di ambiente romano cèsslno qua.si Integra lment e di esistere, e 1 dialetti, ed il romanesco In ispecie, vengano usati sempre In minore misura. Sorgono Invece gli Inter – mezzi, amni al modem l vaudcville3, da rap– presentarsi tra un atto e l'altro del melo– drammi, e ricchi ta lvolta di brani popolari e dialetta li: Intermezzi al quali lega Il pro • prlo nome Benedetto M!cheli (fine '600 • 1784>. poeta e musicista anch'egli romano che firma I suol versi d'amore con lo pseu• donlmo di Jachello de la Lenzora ed è tutto• ra noto quale presunto Iniziatore del teat.ro romane sco. N~l secolo XIX è Giuseppe Gioacchino Belli che giganteggi a, Irraggiungibile incar– nazione della sat.lra romana. Egli assimila lo spirito morda oe della plebe quiri te e, tra sfi– gurandolo, Jo riversa, schietto, errervesoente, nella sterminata mole del suo poema dia– lettale. Ma qui Inter essa per la sua compe• tent..'\ In materia teat.rale, per la sua stessa partecipa zione a.Ha vita della ribalta, am– piamente provata, del nesto, dall e commedie da lui trado tte, dagli appunti ancora Ine– diti da lui la.sciati sul teatro romanesco, dal molti versi, In Italiano e In vernacolo, e dalle critiche che, come poeta, come cen– sore Cse\•erlsslmo censore) e come estensore del cosiddetti e bollettont > (manl!estl-pro• gramma In dialetto), dedicò alle scene ed agli arti sti dram mati ci del suo tempo; e per quanto !;il c.teatrale>, infine, si avverte in alcuni suol sonetti, specie dialogati e cau– dati - come La dooana de terra a plaua de Pietra, di un'efficacia veramen te Inegua – gliabile - e in certi altri. nel quali Il p<>et.a stesso (vedi Er ventre de oocca> Indica ad • dlrltt.ura l'abboz.o di una e commedia a braccio >. * L' ~~•=· "~ e g~:a.aff f"ie~~~ df~ generale, mentre ti romanesco vien.e sempre più acquistando una proprla lnconfondlbllr r ----==-,-- -~ -=::-:,::f: ' ' ); . ;;àii> - {, La copertina per li c.l\leo Pala.t"o > del Jandolo Fine del dialetto drammatico? * · Eppur e Pelrolini stes so da que sto repertorio e da qu es to teatro pr ese le mo sse per la sua ascesa Ghtta nacelo e Il 1uo teatro ambulante ftslonomla. Se n'è anzi voluto Identificare l'atto di nascita nella seguente notizia tratta da Lo Splooltllore dei 30 giugno 1834, pe– riodi co al quale collaborava anche Belli: e Teatro Palla corda - Uno spettaco lo po– polare roman esco tratto dal poema del Con– t.e Bernerl lnt.ltolato Il Meo Patacca e tutto allusivo alle costumanze del nostro basso Popolo convocò per più sere un folto e plau– dente uditorio su quelle scene. In questa Produzion e, che però esser poteva scritt a con miglior garbo e più conoscenza, e pi\) calzant.e applicazione del no-st.ri Idiotismi , ,;I dlstlnstero Glo. Batti sta Trabalza nel ca– ratt ere di Meo Patacca ed li Negro ni In quello di Marco Pepe>. Nascita che, secondo Anton Giulio Br aga.glia, dovrebbe essere aqtldpat.a almeno all'an no 1827, relat.lvo ad uno diegl! adattfl,mentt romanesc hi del Gol· doni. realizzati di\ Luigi Randanlnl (Roma, 1802-1866). che lo stesso studioso giudica e prima colonna del teatro romane sco >. Se In tale periodo, rigoglioso per il tea – tro, sono da segna lare alcuni autori dram· mal.lei romani di nasclt.n - come Domeni co Capranl ca, Luigi Biondi, lo Sterb!nl (chl: dlede o. Rossini 11 libretto del Barbiere ), G. B. Marsuzl. •Lulgt cerrott e Jacopo Fer- f:t:! ~ r'!!~gÌn~no~; fer~me~:ld~or:!il~ r ot:: rardo De Rossi, Gregorio Mnncinelll, Glo· vi>.nnlGira.ud, Annibale Sansoni, Il nomina – to Luigi Rand anlnl e l'abate Alessandro Barbosi. Inoltre. fenomeno peculiare del– l'epoca, agll spettacoli usuali si Rrfhmca, con lncredlblle successo , una specie di ope– retti>. che altro non è se non • la vecchia commedia dell'arte del primo selocnto, fatta Aut,,biogralia inedita dal Belli c~~~:!~;az~e~:!la e:~ '7:, 0 ta. ::i1tar~~~ n~éll ~lg~ !"~r ~~ dassl molto alla scelta . L'as- bedlrla. tosto un assopimento. La Ra– gione tuonava ancora severa – men te dall a sua sede, e re– clamando Il suo Imperlo ml faceva sovente rito rnar e a me stesso e di me stesso nrr0$– sire. La mat eria tornava è secondar e dn prima le altrui Inclina zioni C il più sicuro mezzo per farle In seguito dc• genera re e quindi trasformar– le del tutto. Ecco l'art.e abo– minevole elle nu.-co adopera– vano que' perversi. ne' qua li la mall :r.la aveva prevenuto lo etA. Benché per natura ami• co del silenzio e poco procll • "e alla gloja, ciononosta nte lo sapeva essere all'occasione lo– quace ed allegro, in lspcctal modo quando In me vedeva aperto un campo al sarcnsmo e al mot.tegglo, una allora delle mie passioni pred ilette I miei lnsldlatorl sl accorse– ro dl qucst.a mia Inclinazione , ~&t' n~;8~~~cn:~o nrt~rl~~ :~1~~P~~t\t~u~dfant:01~~1tf"it~~ ~ra:i::roi:e~l ~dro'"esp~ri~e~ scorde. Laonde per un cont.l– nuo conflitto fra la mia na– tura Inferior e e la superiore, lo conosceva quanto doveva tare, faceva spesso ciò che non doveva, ment re voleva sempre rare quello che non faceva . Insomma agendo ma– le, e pensando bene, ml si poteva appunto paragonare ad una macchina gua.sta, nel– la quale sieno giusti I prlnci- fijfflvllz~~~1latfroces.,I , e pes- GJUSE PrE C. BELLI T I PARRA' già di vedere In questo abbozzo Il ritratto di u11 discolo. che per la vio dell'errore corra a gran passi alla colpa e forse tnnne al delllto. Ma no, amico, tale anco ra lo non era; e benchè le mie azioni prese In massa ti avrebbero otrer l-o quanto bastasse a farmi giudicare sfavorevolmente ed a glust.l• ncarne Il giudizio. nulladime– no se t.u ml avessi seguito con assiduità, osservato con diii• genzn, ed esaminato senta prevenzio ne, sl. ml dà Il corag– gio di dirlo, avrest.l veduto dnlln oscurità delle mie st.c~ (turp itudini) vergogne, spic– carsi un raggio del1a mia prl• ma onestà. La Religion e, la carità, la temperanza . erano certune combattute nel mio cuore, non oerò vinte, Inter- QueJte pagine tulla e Fiera me si ma non morte, cd 11 letteraria >, dedicate a Roma e loro non poteva giustamente af romani, Jono 3tate curate da dirsi un vero letflrgo, ma plut.- Livio Jannattonl. strumento della loro perfidia, ed 11 prlnclpal meuo della mia meditata depravazione . E tanto a do\'ere que' maligni m'insidiarono, che guadagnat.a a poco a poco la mia conn– denta, ml condussero senza avvedermene a stimare quasi necessnrln In loro compagnia ~:~'n~'~r.:-; .~g,::,o· i~· .r.i:: Corri er e d ello spettacolo tro Indiffer ente: e questo ap– punto era Il centro del labi- rinto In cui volc\•ano avvllup• ci Con le re«:ntl tt.pprcaenta:tlO• La Giuria del premio, che lnl• parm l e smarrirmi. ~! ;;..~,.!~ro,;;!l! 1~ttn°e,dld(~:::o 1 rr:." t r:.~:~ \,!T"~~\ei'.~ :1é~~i nlDÌo q~)~1:~,6m~:lliu~i1 dt~~= ~:.b2.~• p~~~~u,,i:,w. 1 !~~;.~;;: rra;:~~I Ar::t~~!; n 1if:i ~=~~:i.: prl ccl di chi sembro.va al ra Italiana ottiene un cc.I .,u10 ON,n Bret.aana, Halla. Montecar• principi o quasi obbedire ad 1ucce..o. 10, Olanda. ogni mio desiderio: cosicché modellandomi Insensibil mente i:t 0111 l. oll'I 9f11pno proulmo , I) ~egli ulllml rcmpl Il numero sulle loro forme, si cancella- 'li 110lper4 11 0,10 il I V Congr u• degh 1pemuorl dd lealrl della 7ano IIn mc jl\ gl~:o~e I\ 1: ·r~~~ ~e11~~~•1c::~u1t:~~~~~~~~~~::~e!~: :rn; ad~d~t~r~!'.,c=~~~. s;::i' ,r:~: p~rr:-c~1tr\'°~ft_enzlonl, Cd I Cl\• ::- 1/, 11~:~f:'dc!rr~edc~e "J:~ng 0 !;1 ~!~~ :Ù ~~ 1 :t~~!~ :: 11 iro~a"r~era ~= ~:t~::,.~~~ t.wt. ~1ti~ 1~11 ~~~ ~; g:~;~"c't·d/'111f~1 de"n",:f .,~,~~"~ r~ 0 !1e~·~!.:~::'U~'-~!ct!:::·~~ ~ ~ l'avant.l disprezzato, acquistò /f, dea un ComUcatodi ln/ormcallfo./calfca ucgufre hca d1mo,1rato che Il' miei occhi delle attrntt.ive . nf per le rlccrc11e carH1Uchc. il propr1t1arlo di 11n apparecchio cd lo comlnclnl n ~r ndere le ltlCL'11fL'O r, tnlcreua grondemen• ~nt~e:11eg!%~i~t.e dtcpa1?!gl~r~: i~\ 0 x;-~;;:t:~,.~~~f:~~~- :er Hi':f 1 :~r~~jz~~~i::bf~~,o;~:e ~: nitri glnnn.stlcl eserclzj . Alle Su lon•le . un• • Storl• •del!• Ra~ ,pcuacolo, quali Il ceac,o, di _p,o– \'eglle, alle cene ed nl nottur • dio• e di tutl.l colo.roche han• u e di rluf.st a. pii 1nconlr ! d1 bo• :~ ;• 1 ~f\~~~~1 , 0 ;: d~i"srl=~ ~~ :!~::!~u~toH!\/~oH~~~~~~ - ;re, dl bucball, 1 conccr11. ~~lca;;i~o;,~r sr~a~e~~ep~~~ ~~~-ly~ ~o~:~:t·~ .. 1r:m~~t!'°; Corriere delle arti tulle In comiche declamnzlo• 1tata tnti..ta I• Radio come m•• ,;e L'Ambuctat• d'llall• In Pran• u!. Quind i Il ramilio.re com- nltutu lone arU1Uca. 1A trH n\l&•cl• •ttruert0 1·i.t1tuto !tallano merclo con donne per lo ph) slone 11 I: conclu.aa con una l'l• di Cultuu • Pariti e Il Circolo ~fr~~!lo:.Ìn;e~~l~~O a:~~~e: : :i~~! :,i:eun-::o~~:naU~la a~: ~!~!~~c~tt~~toc~:1 1 ~:~u'!f~~:1~:fi: ~ 1 t~%~~~J.n1:~~~~eln~~n :l~: o Da u,;·,nc~lwa cJJcUuatca dal !~~:r~-~~r~~ 1 !~E:E:J·~{:~t come i loro Of«leltl, e tanto plorno/11.10 \Vfl ham DlnW-Odlt. rl• luglio a! 10 settembre 19'1 In prt– fraglll quanto lo era.no I sen- iv/la c,1c 1a perctn.t11alc degli ma tdh:lone. Suce,,..1,amenlc I• tlmentl che dopo averle acce- asco/1 1110<1 11merlcan1 tht ,rpuo- Mo1tra 1tt'Ml ,..rl r'petuta ogni !'e e fatt.e ardere di fuoco fa- no le em1.\lfon( a carallcrt rcli• anno d\1p1r111eUan1ed,1lma Sedt ~l~:nt~on 11 ri ~~~,~~~ ~/re~•~= r:~~.:t~"11{ 0 :l~tt:r 0 11!~;;'t~"~~· d~~ !:rnco;~~!:nt·: .. mp:~ 0 • ae-i;:~~o:~~; le, pro': rla solrnnto di un a r<!· :ia1m;tt'::1!~fon;: ' ;~,",/,~i:~ =~ fo ~:~;~~:tl:rt~~!!/e'1 1~f!~ clproc a st.lma. comprc11donorcadlocfr1m111I , docu. na contemp,or::me:i.: ,1 puteclpe• Del resto trnsclnnto ~m pre menrari, con1:er111:i'onl e df,cunfo- ranno, eacluatnmente ptr in,tto. ln corse smoder:i.te ed In altri nl ,u cargomc111f rclfglOlf. 98 ptuorl e 30 1cu!torl. Inoltre disordi nati divagamenti, ne url slleatlta una ula ded!cua restava spesso abbattuto sen-, 0 Il Premio R.,dlo!o!11co cltalla • uclua l,nmente 11111 11rtU.t1della 1.ibllm ente U mio corpo e sner- Mrl a84tgnato quest inno a Na• Pro,tncla di Belluno e, per dare •\'ato lo spirito: cosicché QUI\• :l~~i!ol~:f~b:~nog•_• n!:rr:~~~; ~ n:u~~:lffo~~e1°i>r'!!~~~~~~ I~~ l~n\st~d~ 10 v!~rvaatoaa': 1~v~! ~~r~i.i~~~eQ~t~:~~:·~ ~~=: ff~:r1~~~r~~~t;~o ,l~rtrgre i.!~ nel mio cuore la sua voce a mio • Jt1l!a> " dutinato a luorl rtnto V!ant, Otno ROML, Scipione, me una volta sl cara, lo non U1en~lalmente letterar!, Francuco Crlltofanettt. ibliot eca G·ino Bianco di prosa, versi, Improvvisazioni e muslche t· te > (Bmgaglla). Anche !I personaggio di Meo Patacca prende posto accanto alle tra – dizionali mn.schcnc roman e, e lo fa con tale fortuna da soJ)ravvlvere fino agli Inizi del secolo corrente. Più t.nrdl, e precisament e nel 1890, rtnascen\ \nvece la figura dl Pi7,– pctto, la cui pnternltà è fatta rlsallre al Giraud: e sotto le sue spoglie Oreste Raf – raelll rnecogllert\ e gran numero di roma · neschl allori >. In tnnto, per vie e plaw·,e, la folla !o. ressa Intorno al ca.sotto ambulante di Gaet.ano Santangelo (Roma, 1'182- 1832). altra possen– te Incarnazione dello spirito satirico quirite , universn.Jmenie nolo col nomig nolo di Ghe– ta11accio; e, per ben 35 anni, Filippo Teoll, anch'e gli burrittlnalo princ ipe, organl7.za . nel teatrino famoso di Po.la:7.7.oFlnno , degli spettacoli, lodal i, fra gli altr i, da Stendhal e Leopardi, Infondendo nuovn vita - In essa. qunsl Immedesimandosi, - alla figura di Co.ssandro o Caua 11dri110 romano, pure ammirato dal Lcop9.rdl, che Io ricorda nella Ba traco miomachia (VIII, 5). 11 dom inatore della ribalta resta però Filippo Tacconi (Ro– ma , 1806·18'70 ), detto Il Gobbo Tacco11e, at – tor e cd i\Utore che diviene popolarissimo grazl,e alle riduzioni sceniche d! alcuni epl• sodi del .u eo Patacca, compiute con la col– laborazione di vari poet.1 e musicis ti. Una di esse, Meo Patacca er Greve e Mo rco Pepe la Crape tta, musical.a. da Cesare Galant.l, st ebbe 1.500 replich e. La sua eredità viene raccolta da Pippo Tamburrl (Roma, 1840-1915), ancor oggi presente nella memoria del popolo roma – no, Il quale dedica l'Intera eslstenta al tea– tro diale ttale . Sempre coadiuva to dal mt– gllorl poet.l dialettali, fra cui Adone Flnar– dl, egli, sia pure non abban donando Il per – sonaggio di Meo Pata cca, riparta t.rlonfall successi col MarcheJe deJ Grillo , suo ca• vallo di batta glia; e non ha la fortuna che merita, forse perchè, pur avendo avuto da natura spirito cd lntelllgen1.a per riuscir e eccellente , si è lasciato sopraffare dalla vol– garità dcll'nmb!ent,e. Lo stesso Glggl Za– nazzo scrlve per Il teatro romanesco, ma purtroppo, come si disse a proposito di al• cunl suol lusinghieri successi, una rondine non fa pri mavera. Per Ignot o, tn1placnblle morbo. Il teatro romanesco langue, e si ar• riva ad attribuirne ln colpa al romani me– desimi, eterni denlgrntorl delle proprie t.ra – dlzlonl. • Eppure - protesta Il Calvi, Inca– pace dl dar si ragione di tanti e tali falli– menti - esiste un teatro nostro dlalett.alc , come esiste un repertorio , nè scarso, né mediocre>; e lo .$Crive proprio alla vlgllla di un nuovo sfortunato tentativo 09081, compiuto da un·attrlce della statura di Gia– cinta ~zuma con la nobile finalità di e trar– re U teat ro romanesco dall'immeritato obllo nel quale eta temp0 giace sepolto>. Il dialetto si rifug ia cosl a Piazza Pepe , nel baracconi e nel caf!è •concerto , negli stornelli del ,or Capanna (Pietro Capanni , m. 1922), flnchè l'umbro,. Ga.stone Manaid i (Pa sslgna no del Lago, 1883 - Sart eano, 1932) non lo riporta sulle scene, purtroppo rappre – sentando un mondo romano cd una mala– vita trastt>verlna {ch'egli stesso ostentava di I\Ver freQuentato ) per buona parte frutto di fantasia: e Inasprendo I carntt.crl, eSAge– rando la mimica, recitando con enfasi. ... J Lno~F.S~ 1:m!to~1~ndl n 1 g~~ln~r: 1 ~f~~ Bamb l, Bhdo Rlbechl, le compagnie Boccl– Oarb lul e Berardl-Bruno; non possiamo non ricordare I temernrt tentativi compiuti, um– iamcnte ad altri volenterosi, dn Marcello P. Plem1nt~! e consorte (Gruppo Amiei del Teatro Romanesco G. C. Belli) per resu · sellare questo eterno mo1•ibondo, mentre lo comet.t1. pet.rollnlana nndn.va trionfalmen t.c per l'Italia e all'estero ; e la sott.oberlzlone Pro Teatro di Roma, con sched e di con • tributo popolare , sotto la presldcm.n onora – rla di Fran co Llberntl e quella effettiva di Augusto Jandolo: e I debutti poetici e tea · tr a.Il di Aldo Fabr lzl, passato con t.anto sue · cesso allo. sche rmo: Il contributo dl opere date al nostro reJ)Crtorlo dallo stesso Jnn– dolo, da Tomaso Smlth ( Af/accete Nunz ia• ta, 1912, ecc.>, da Ugo Falena (Er Giubbl· leo), da Orazio Glustln lanl, dn Leone Cl• prelll; e l'aPJ)a.sslonat.a, tenace lott.a di Chec• co Durant.e, che, rima.sto solo n persegu ire Il lodevole scopo di dar e un teat.ro a Roma ed al romani, è riuscito a rar risorgere U glorioso Teatro Rossini, presso la Minerva , ove serl'\lmente recita con la sun Compagnia St.ab\le. E, accanto agli nutorl ,e agli attori, non si può tacere delle ricerche erudite dello Zanazzo e dl Fran cesco Sabatlnl, de• gli amorosi, profo ndi stu di, di Emilio Calvl e Anton Olullo Bragaglla, dell'encomlnbllc opera dlvul gat.lva di Et.tore Veo. Ed è Impossibile, Jnflne , non rievocare qui Il nome di Ettore Petrollnl (Roma , 188i· 1936), sebbene, con la sua personalità ge· nlale ed egocentrica resti al di fuori e aJ di sopra del teat ro romanesco, dato che, come egli stesso prot.cstava e Silvio D'Ami co conferma, e fu lnt.erpre~e soprat.utto se non escluslVamente di se stesso>. Eppure - vor• rei qui farlo notare per la prima volt.a - malgrndo la sua originalissima arte ant.lc1· patrlce, Il creatore di Salamini e di Ga• Jtone non potè assolutamente sottrarsi alla sacra suggestione delle tra dizioni; e si pu0 credere ad A. O. Brl\iaglla quando , con In– discussa competenza, afferma che li petro – llnlano Romani de Roma c.rlent.ra nena più cla.sslcn tradizione del teatro roman esco In– teramente In dla~tto >. Araldo e ra ppresentante eccezionale di una romanità sati rica, gioiosa, e non per questo meno universale di quella classica . legionaria, tognta , anch e Pet.rolinl sembrò Incarnare un tdoole romano e romnnl st.lco sia pure con t.ut.tl 1 pregi e tutti l difetti: ma, come ancor oggi si rlt.rova una sua Im– pronta un po' dovunque, nelle manifestazioni dello spett.acolo In generale. anch'egli, a suo tempo, dovette rifar si nl passato: In quel passato ove. a.Imeno n,el nome, sembra quasi eMCre stato nnt lclpnto da. tal Pedrollno, seicen tesco personaggio della commedia del– l'art e. In quel passnto ove si sono già visti e un Teoll (di cui certo biogra fo ha lasciato un ritratto pauro samente rassom l1tllante con quello del nostro attore) e un Ghetanacclo, che, come lui, e sapeva !mltnre tutte le voci, .!'apeva recitane tutt i I dialetti , sapeva pa– rodiare tutti l lln1tuaggi, sapeva trovare in ogni cosa ll lato ridicolo; se fingeva di plan– Ql!re. Il suo pianto parev a vero; se rideva , bl508'nnva rider con lui >; e un Pippo T am• burri, dal cui eredi Petro\ln\ acquistò I ma · noscrtttl, con diritto di esecu7.lone e di rl – sta.mpa. Resuscitò l'Ottobrata, portò nuova mente al succes..~ l'anti ca canzone A//accete, Ntm – ziat a, e, col pau;ato anche Il presente si fuse nell'art.e di un l\ttore che era rlusclto R pia• cere per.!'!no al futuristi. Recitò dalla riba lta ! sonetti del Belli (pr ediligeva Er caff ettiere fllooofoJ. le po~sle di Trilussa (!A voce della coscen.za !u un suo cavallo di batta – glia: • La sora Checca pare 'na balena ... >>: e Il per:sonnggto del grnnde Gioacchino In– carnò sulla scena, In un lavoro di Jandol o, come pure Bartolomeo Plnelll, nell'atto uni– co di Veo. Persino della figura del tor Ca· panna fece una riuscitissima macchietta, e ne assimilò tnlmcnte, arricchendolo e poten– zhrndolo, Il popalano spirito mordaoe, che, com'è noto, volendo una ~era condurre li ,·ero Cnpnnnl sul palcoscenico, Il pubblico appla udi l'attore e non senti Il canta.storie, smnrrlto tra quinte e fondali a lui poco fa• m!llarl. E fu nncorn Insupe rabile Ghet.anac– clo nell'omonima commedlll di Jandolo. pre– diletta fra tutte. dalln quale la vedova del– l'attore, con felice Intuito, trasse le parole divenute popolarls.~lme, che, a simbolo di una insopprimib ile continuità d"arte e di t.radlzlonl. fifturano Incise sulla tomba del– l'artista , al Verano: Dalla bocca tua cantò l'anima di Roma.• • LIVIO JA NNATTONI "\' 1 manoscn l tt , anche se non pubblicati , non s1 res t 1tuh,con o Data In sovra bbondanza dt scritt i che ci prevengono con l't>~pllcua richi esta di giudizi part1 co lan , com unichiamo agli mtcrpssa t.1che d iret.tQ re e redazione dell a Fiera son o ass olut am ente lmp ossi b!11t.at.l a dar ris contro a qucst.e richie ste. W, SOMER St:T i\tAUGRAM QUA'l'l'KO NOl' ìl,l,KINUN FIUI * QUARTET cerca di ol!r !re, anche quando la d!m0$traz:lone di una tesi è la stessa . amb ienti tuttal!atto dl\'ersl. e quasi parado.ssa lmen• te contrari. In penu ltimo luo– go, va osscrvnto che 11 te.sto clnemntogranco che ha dietro una novelfa, e la i.c-guenel suo sviluppo di pagine, sen7.a giu– stapporre troppe orchltetture di successiva scene gg!at.ura. re– spira di una andnt urn differen – te, p:irtlcolarmente fresca e vi– va. con la sensazione che la :1uc– c~slone sintetica delle pagine st possa vedere riflessa efTettlva– ment(! nella pellicola, e le chiu – sure di lnqundrat.ura . gli st.ac – chl, I fondi po&;nno sempr e da– re, allo spettatore. la sensazion e grAdC\'Ollsslnll\, della pagina che si volt.a, con altre cose. altre Pftt"Ole,nitre luci ed altri pae– !agg J sul suo verso: una sensa – zione pari a quella clell"aprlrsl di nuovi dlfterentt orizzonti ad ogni curva di str ada. Da ultimo. dnto che Il proble– ma interessa la letteratura . ed Il caso cosi Isolato di • Qua ·t:tet • va considerato con tutto Il ri– spetto . e, dire i. l'entus lnsmo pos – sibile. In quest.'l sede, sarebbe bene fare il punto sulla scelta di certi autori; perchè , una vol– ta rotto Il ghiacc io con un pub – blico troppo freddo n QuCl!lte esper ienze Csl dice che e Qua.r– tet • abbia avuto gran successo In Francia e Inghilter ra). si cerchino novelle e racconti adat – ti ad essere nlmatl - e ve ne sono a bizztffe - che siano di più alto tono letterario . Biso– gna sottolineare, a questo pro– J>O$lto, che. a pctt-0 di tanti sog– getti sti clncmatogranc1 che :11 vedono ln giro. In t\1ttl I paesi del mondo, Somerset. Maugham è, come gusto e come esperienza. psicologica e formale, una nrma notevole; ma, per la letteratura corrente , questa scelta non può ba.stare, ci vuol altro, di meno fragile nel problemi: e Io s~esso Maugham , specie nelle sue pri– missime co.se, ha dell'altro, e di migliore. Delle singole novelle date a.t.– traverso lo schermo , diremo che la sto ria del giovane che si uc– cide perchC deluso nella sua. carriera di musicista, è co.sagar – txillsslma, e ·permetl.e al regista N ON conosco abbastanza t~sl di scorci e di atmosfera , :, 1 0~:r~ej\~ast~~l~~t~~~!:: : la storia del cinema, n- da rlt.rovarsl qualche volta ln Je, che sfugge alla massima por – no alle produzioni peri- stato di impotenza ln quel con- te delle orecchie mort.all; che ferlche di quel ftlm le- nublo col cinema , che Jnvccc Il colonnello Insospettito dalle gatl alla cronaca delle conqul- riesce sempre al roman:,,o, poesie della moglie C un bou~t. – ste \nlellet t.uall e delle mode In p:irtlcolnre, la proiezione to degno di stnrc a solo, anche del tempo, e che rcstnno delle di e Qunrtct > ha Insegnato, nel cinema a • \'nudevllle • com– reallzznzloni a carattere speri • parecchie cose, nnche o.I pub- mercll\le: e che Infine la vlcen– [mentnle, con mollo pena o con bllco più sprovveduto. da tragicomica, delizio.sa , dl una molto ent.usln.smo del produt - L'csperlmeilto interessa viva- Intera famlglln Inglese maniaca tori , e per In delizia di certi mente In le~terntum. che ha nel costruire aquiloni, è una di ~~o~~rlonrip~~~:up:~ ~~:~~~ ri:n~n J~ov;~~ll- ~ ~~~t~c~~= ~l~~~e n:~~)~:~e ~~e~~n al p~~= pur conoscendo ne un poco, non zlone partlcolnre. Interessn poi tcrvl. Nella prima novella-nlm saprei dire se vi siano prece- Il cinema, perchC fatalmente si vedono ripre se di un Incontro denti precisi ol tentativo avu- lo \'este di un certo tono su- lnter naz\01\1\le di tennis, uno to dal cinema con II mm pcrlore, che ·la produ1.lone ab!· sport., questo, tra I più foto• •Quarte!,•• che Il circolo del tuale , nnota con grand i remo - genici cinema ha proiettato recente- re commercia li, non possiede. MASf. ll\1O FR ANCIOS A. mente a Roma per 1 suol In ter-,.o luogo, la formulai ==== ===== lscrltt.l. dello scrittore unico su quat - utreUore ne~~1;e~ ~:t~i~tivs~ lloco;~t~~ ~gr~i1~~'~n èpo~~~6n,ft~~~II ~~ VINCENZO CA.Hll A.Rf:LLJ ~;~~r7t 1~ p;i~~l v~: 1 ~~j~ 1 ~~~~ :~~~ot~~ d?:~~~cn: es~l\ rg~ Con~;~~o~e ;;:;;:-:blle con un puro procci;so di proie- bleml, gioverebbe al n1m. An- 1 _____ __ _ _ ~~~n~io~ci\:t~s!~~~~~~i:;~u~~= che nel film nati a iketch. al rio LA t;OLON/'11 p cn1nrma JM :~~g:;:HIW~o1i~m1:~~~a ~1!~~1r-------------------. gham. ma racchiuse In un uni – co volum e lnt.ltolnto e Quar– tct •• quar tetto. E e Quar(A):t• SI chlnma an– che li film. derl\'nto, con quat.– t.ro diverse 1ilan l di regia, di– rettamente dalla fonte lettere.– ria; non tentando alcun colle– gnme nto d'at mosfera, In una resn per quanto possibile ade– rente anche del mondo e dello spirito di Ma\lgham scrittore. Con Il sollievo di una re<:1- tnzlone assai caratt.crlzzata , ma anche assai centra ta ncUa scelt.a e nel risultato, di oUlml attori francesi e Inglesi. di una !ot.ograna cerle volte lntelll– gent.lsslma. di una Intelligenza lnterpretl\ll va piena di • hu– mour • e di senso e di aria in– glese, la pellicola di cellu loide ILDIRITTO DELL'EDUCAZION NEL MONDO ATTUALE Premlendo lo 1punlo dnll':m, 26 dclln Dichi11rui nne unh•uaa le dei diriui dell'uomo ,•01~1n dnll'ONU, l'ilhutre IJticolo10 ed educ•t orc 1viucro i1111,011a lo preme.a.e 1ni• cologiche perchè il dlrino all'educu ione trovi una reale applicuione, delineando un corrcllo metodo educativo che r11Vori1c11la formuione ,pontanea delle idee nella menlo dei fancìuUi. .. .. EDIZIONI DI COMUNITA' MILANO - Vi11.dei Clu'()ini, 7 l ha cammi nalo per la prima volta sulla breve e perlgllosa plstn della novella. Questa stradn comunque , venga da Maugham o, cosa più ardua, da alt.rl eventuali autori più accetti di Mnugham nella buo– na soclet.à letterarln lnterr1a• zlonale , hn In sC, nclln propria costruzione , tali prodi&:!di sln-•a..-----------------..1 ISTIUTON~ZION~LE RSSICURRZIONI TUTTE LE FORME DI ASSICURAZIONE SULLA VITA Poli; :e iorantil e dal Tesoro * "U; ASSICUllAZIONI D'l'l'ALIA,, ($OC/ETA' COLLEGATA CON L' I.N.A ./ INCENDIO, INFORTUN I, fi&SPONSABJLJ. TA ' CIVILE, TRASPORTI, GRAN DI.NE, FU RTI, AERONAUTICA, PIOCCIA, FILMS, CAUZIONI, VETRI * AGENZIE IN TUTTAITALIA INA

RkJQdWJsaXNoZXIy