Fiera Letteraria - Anno VI - n. 12 - 25 marzo 1951

Pag. 2 LA FIERA LETTERARI.A Domenica I. aprile 1951 tnsernn.ntl, Le Bu, alle cui cure 1 JlO\'anl erano affidali Esso aell'.na il termine dcl– l'adol esc<'nza, di qu el periodo della. vita In cui l'innoecnu è anco ra e~ n2.1RlmenU' S..'ll– vaa:uardRta , le passioni ben– chè no~ In teon a ancorn do– minate e le posstbllltt\ piu ,·o.sie e più varie amm e'Se per l'avvenire . LA ~nn nnn– le della sera di domenica nel– la piccola chlcs..'\ dc-Il.i comu– nlta prima. delle vacanze esti– ,., è in questo ~nso di unn rara aenslbllltà e Lro,a w\'cco non racllmcnte dlmenllca.blle. NellA. seconda part.c dato ~- Rddlo alla scuola. Jenkl'rus fa • \ ~..: fnf:iradr~lco~~~l~::::mcol~n ~j ~ . paM&qualche scLtl01nnnprc~- -=-- ~ E' la. trani.lzlone fra 1'Rdole- Contpeti:io11e ealeistiea fra Russi e Tedesehi ,,Ila St11dio di 11fosea ( RESOCON'l O DEL PHIMO TEMl'O) di Jurlj Olescia. ,~.;-~ ~ -.o I Trmpler ln campagna. ~ :~n~A 1~u~~o:i~c~~~~I:: , ,.. _ .1.,.,,• ,ote che verrà. poi, 11t.rnpa~ .._\ quando maturerà e si farà di gbleco. L& vlata 111 prende• celebre Hoetzke gt dimostrb t.ore della. aua. gquadra Nu• ~va;o a~ant tE fu :sa tra fianchi ;ttrul 10tt.o una dal mondo llmlt.'\to dcU'tn• donna. quando porrà mentf. va rluoco di lui. E1ll aveva gluoeatore t.tmlblle.. L'atteD• trlv& I& convlntlone di ·upe. an emen na tesa v e• traversa, e u con un un.so fanz.la di cui In I..nghlllt'\·rn • 11111\ propria pe.r$0na.e vorrà l'impressione che I loro occhi ttone di tutti era concentra.- re solo lui come aa:lre nel re, nel!& &teMa flla, And reJ di ~lllevo che 1!1 15 e .U piede ~~P~t~adl~ 1 \1gl~:n~o t~~~ u NA domenica mattina Kavalerov 11ea:retJ propri. VI• farsi bella: quando le scal• sl. incont.rUSero. e allora al l~ sul suo aluoco. confron!.I di Hoet.tke. quali !"abl~~v I~. d!~n:: :~vi:t : 11::a~l~r ;;: o:nbr,~~;; Ivan fece. visita a Ka- de un pennoncello & sran- fillure si rlmarl'meranno e IC'\au In piedi di scatt.o. Oli o~nl volta che la palla. gli ne fossero I lati deboli quale ~duJU fn cui sl penctn. al• ,·alerov. deu.a naturale. t\nestre d'ab• cndranno le croste e l'abbron - pareva altra volta che il mc- capitava tra. I piedi, VaUa che la maniera di far trOnte al ta turbarono Kaval~rov le ~a~ndo Il rlro delle tribune I unlvusltà acqutst"ndo un~ - Quesfonl voglto balno di cui dal basso ne.s• r.atura diverrà uniforme. mu- dar.non, avvampasse sul J)('t• Sf'deva In alt.o, cacciava un suol attacchi. Olt.re a ciò 111 due mani bianche occupate _a: esterno. Il chiosco deJ ~;!te ~:r~rl~a."l':ifta~r- mostrarvi Q[ella. - gli CO· suno sospetta l'eslst.C!m:n.e L'\ndosl In coloril.O. to di lei. Con la persona dellR urlo come se da un moment.o premen con0$Cere Quale opl- :1ri:~~~arl~ t:r m~hette. /e! ~~~rl~l~~~:~1:an :rc~~ meni:! poi dal Templer ll munlc6 In tono solenne. una. palla di aommn. irrevo- Kavalerov lndietre n lò e sJ ra.J~ n vento faceva quel all'altro, senza meno. doves.w n!one si ero. fatta dd gluoco la alacCa rl ':, I ~~ta el I landos~ In un batter d'occhio atovane J('ntlna vtene pc; la S'lncamm.inP,rono. La. pq,s- cabile ormai, volatn. un alor- diede alla fuga lungo II muro cl}& voleva. SS>tssisslmo era vedere qualcosa di orribile e sovletlco Il rinomato c11.lcl&• taitllatl ba!i rt • cc O vtcch.o malconcio In far~ prlm& volta a conto.t-to col se~glat.a poteva ~r detta no troppo in alto e venuta a secco, In direiionc opposta co!tretta ad afferrare a volo deltttuoso. Hoetzte Irrompe. tore aermanlco. Oa'nlqualvol- -· setto color crema ~a tuc- mlst.eri e le compltculonl Incantevole. Si svol.se entrn roM>lare sot.to una 1ronda allo squarcio. impolverandosi Il cappello, una pal'lla rOQI. va verso la ret.e piantando In ta applaudiva e ,ridava A mò di fosco proietto re- chiava un gelato ~b1 eia~ I della ,·tta personale e stntl- una città In vacanza., desc,- Gli edlfltl. Imbullettati di an- la manica contro., le pietre. lucente con un nastro teaat.o a.sso i tenl.ni nootr1. che si e Urrà!• al auol teraini, pro- stò soepeso Il bl~lo su folla con appt'f'Ml:ne e odi~ meni.le . Egli 11 os.strva an• ta, e I due allungarono U t.c-nne si dloartlvnno a gra- - Dç,ve :mdate. - lo rl- 50tto Il ment.o. Oli sbuffi le accosciavano sotto 11 suo lm- vava Il bl&o1nodi ,ridare a K11.valerov. I cuoi del! aurei- ,appunto Tutti ai accalcua cora come del fenomeni strn- traritto ftno -alfa Piazza dl)J dina~ da.I cortllett.o mlnu- chJamO Ivan. - Dove? Da enfllavano In manica lnsino peto, e tirava In porta. Allo- Hoet.zke: slo spenzolavano come redi- no verso· 111 spoa:Uatol - !'fa~• a'~!r:etri!'~ia:n 1~ i~:troin::u~~~ q~:sl !~~ scolo. La cupolina d'una chle- ~~~tia[:f ve la svtirnate] ~~~~1: ~e.l~ara::Oua~rr!'!: ~:i ~~~1~i b:;~o~~i:!o t!um~~ Gl:!~m~benr~uoc:~~moj 1 ni r da~e~~i°c~r:~ 0 88 :~:ii e Urrà! Makarovl Urrà!> lui, solo l& curiosità. 11 dest- deni TverskaJa. ~. f'tescnmente dlplhta di e Orlda forte! Sentlran- nloso com.e un flauk>. Un VO• 111sl at~ccava al bracclo,·-ri pare?• , all'attacco nuovamente. si senUva ,rida~ con entu- derlo giovanile di aaPtre e d1 Ln d I ttl minio, cnpftl) In uno spo.zlo no!> lnorrldl Kavalcrov . lamino le sfusal di mano e si strlnaeva con la. ruancla. Come calclatore Volodja tra A un Lrat.to la palla re- aiasmo. I tJfm!Is Inerpicavano capire dlrlae le sue reazioni. tsc omen ca. mar na oo: di ciclo vuoto. e scmbr() vo- e Ml vedranno!> andò a cadere nel folto della e pensando solo a una cosa' tutto l'opposto di Hoet.tte Vo- spinta da. un P<>SSente. tiro sui recinti, tenendosi al rl. ra~·:~I~~ !!~~ h~l~~~~:.e ~ :lJ~~I ~e~l~:si~le mn~~vr:1~. ~~~=en~~~~olt:gv:~~~~~ ;:e~: se:ul ln~~tt!iie~~~~al~~~ ~~j calca. dimenando l'ail. a na.,c(lndere Il volto ~r non lodJa era uno sportivo pr~fes- mal dosato, volò ln alt.o di ::r /:~:;: s;:;~~ .f:e 1 ~~ lunahe dichiarazioni l'impgr- la luce, non dllanlata dal l'albero d'un trnm a forma di erano messi ad a~:1inre l~.n"da unvmese dall lncontr~ esse.re testimone dell orrtbllt' sionista, quello un 1luocatore sbieco. al di fuori del cam: gli alberi, tra Il verde cupo tanza di singoli episodi In À: tra.roco. rimaneva intat.t..'\ bllnnclno. ln una via a mille lv I ...-.. I . s J'.l'esume a che con I&squa t'vento, conLlnuava a. sbirciare professlo~lsta. A Volodja tm- po, dalla parte di Kavalerov, del t01llame; destrenla.ndost banali per In formazione del- Qunsl Il sole fosse sort.o do o.n t;Q.11 unse ~-va erov. dra germnn!ca sarebbe venuto le mosse paur ose di Hoet.zke, portava l &ndamento aenera- flschlò sulle teste curve del- con le folate e pencolanti al ranl mo giovanile. su cui rl• poco. S1cchè loro avan7,ava- lcv~e di dlst~~· e uln :· ~ Se~t.l~. mio çaro ... ~ve- Il fo.moso Hoel.rJl:e. che gluo- nero ln volt.o per 11 troppo le della partita, I&vittoria co- le me più basse. ristette al- modo stesso di omlclattoll mane Indelebile più ta.rdl In no attrnverso plani geometri- con ° osserva ie con a • t.e visto. E; mio fratello. Lo cavn. a centro-avanti. al po- correre sotto la calura. mune, Il rlsulte.t.o; Hoet.zke ai quanto e, avvolgendosi con slln.nl traccia ddle Impressioni al• cl di luce e d'ombra. 0 plut- ~~ ~~~~vadlo ':nno.ana~!~:t~~-al~ ~;etc /e8u~?C_Tultli ..t:olr- s~ 1 c~ fl nua:,lore respon~ Ma Volodja Makarov, por- adoprava solo a far mostra tutte le sue strisce. rovinò DI t;allce sopra la folla.ba . ~ 0 : 1 ! ;~!\tedi ~~h~o':f:a:~: to.,to attraverso c.orpl stereo- cosa., si nppogglnva qua.,! a co~bt1~ofa· ... ~1:e.tt.aute, or: ::nii'. E f~attlcl~':~~tt=~ ~~~r; 1 /::a::i:d;: 11 :=[!: i~~~a,~!rpe~:~ 1 ~~:c;~~e :::: !~!~~v~~e J~:,ed! 1 d:e~i"ò·. lenò un corpo lucente, auu• suale e forse perversa Owrn scoplcl, atacchè 1 ombra e la qucll l\lbero, assogaett.ato do.I- nit arrampico sul muro e 1,1 venuto. A1 51.lonodi una mar- ke stnta portare a termine rlmcntato che non si da,·a I giocatori prov&rono un SC'!n- unte di nudità. Sollevavano Mc Relth lo turbono a sua luce si Intersecavano non 50 • la prospettiva. sistemo a dovere.., VI siete cla.era appena uaelta in cam- 11 'movimento inteso al tiro pena di tener alt.o l'onore del• so di 8 eto, colpiti dall'even- Makarov. . insaputa ed c,11 tnoonsclll- 10 ortu.o,ntalmente, mn .an- Mn la. co~ più lmPottante sp0rcat.o.,~valerov, come un po ltL squadra ae.rmanlca, e con ,rande distinzione Io tra: 1a propria. squadro: u·eva to Inatteso. La aeena verde A Kavalerov mancò I &nl• mente ammira Tcmpler. pur cora nell aria. Poco prima di era il cortiletto. mugnaio! ancora I rtuoeatorl non ave- mutava In altro ntcessarlo a. cuore 11 succeSIIOPl"rsonale del campo, vartea:ata e In mo di lnt.ruder&l net cerchio considerandolo precocemente atungere al ,-'dossovJet. si tro- DI.scesero. Nel muro di pie- L'altro re,pUcOa voce bass3,: vano avuto modo di disporsi a rlatrarst e a correre· e si solt&nto; non era membro moto ad oanl Istante. ora di trionfale.. Serulva la &eena depravat.o, percM: riesce con varono .ncllombra. complet.'\ tra che separava. Il primo - Conosco f\n troppo bene al loro posti, che 1tà n pub- voltava e correva in&r~ando ft.llso di or1a.nlzzaslone apor. un colp0 si era fatta di sas- attraverso le fenditure, &tra– disinvoltura a passare un!\ Mo. nella~ .formate dai due cortile dal cortiletto, Il te• v~lro fratell~. E' stato lul a bllco Ccoslcome acc&de scm- !a schiena tenuta stretta dal t.:va di sorta, dacchè si era so. Alla si.essa mani era. a un solcando dleLro alla folla. not': con ~et. rNeli: 5'e5:° corpi dell ed1ftclo calava un dloso cortile SQuallente dal scacciarmi. E lui Il personag .. pre) l'aveva. rlconosclut.o, no- marllone sudato tanto da pa- compromesso con pus.1nt da tratto. s'arrest.A un film VolodJa era 1lì. a terra. A mod · ~bbe pe di erse r - nmmasso di luce, densa. qua- praticello malioso appa ive alo Importante di cui vi par- nostante Il famoso calciatore rere nero VaUa as&Wl\evaal una società all'altra a ftn di quando I& pellicola st spez- una 1amb& lii era ace.so un ~~~~ •~lre~~naaa~ ~~e si fatta di materia. Costi non una breccia. Alc~ne pleLre ln\·o... li ~tro destino è con• st trovasse nel aruppo desii l'lstanie ·una posa natural; lucro Allo st.eSIIOmodo era u, allorchè alla sala vien gtà calacttone acciambellandosi plina lasciano tn ~~~ una p;e: v·era modo di dubita.re sulla mancavano, come pani trat- simile., Ml diceste che dovevo altri OSPltl. e comlnclav& a ridere: tnnan- a lui vietato di partecipare data la luce e u meccanico In un verde rroppo Intorno al clu Impronta t.ant.o da in- consJSt.enza.della luce. 11 pul- U dal forno. Attraverso quel- ucciderlo ... Ora cosa debbo e Hoeltke! Hoet.zke! > ari- tltutto per la alo!& che pro- a Incontri di campionato non è riuscito ancora a spen- polpacck> lievemente •llloso, durlo a credCre. quando !\I •bcolo che vi si muoveva la ft'ndltura videro 01n1 co- fare? .., dò la !olla,_provando un &en• vava all'Idea che non aves- Non lo ch1amavano che pe; lt"re la macchina: slcchè U a forma di pera . La maallelta coneeda dal Tcmpler, di es- d.entro poteva. passare sen- sa, mcnLre Il sole brucl,1va U A sommo del muro era ap. so dt partlcol11.re compiaci- sei::osegnato a svantasr1o ne- partite di esibizione per In- pubblico vede un quadro itra- a bra nd elll ali si rureva ap. &ere innamorato di Jean , la a_altro per vibrazionl del- cucuzzolo di Kava.lerov. E in- parsa ValJL mento alla vlsta dlS. noto sLro, e Jn gecondo 11.IOl'O per- contrl amichevoli e' per atri namente. scialbo con la tlau- pena sul tronco. n stov&r1e più atovane -.Orelladell'amico. 1 Here. tanto, eserciti di salto. Pra ~ Papà! - 1Tldò con un rtuocat.ore e all 0 ldca. di trl- ~è ramment.M.vacome avev:i all'e$ tt.ro. n maalstero al a.e- ra dell'eTOe assolutamente. teneva Incrociate le braccia Lo è veramente? Probabll- Ed ecco 11 vicolo che uni- due pa.let.tl era tesa una cor- gemito d1 .stupore. bn~arrll un applauso. strlllato poc'anzJ e. come scn copplava in lui alla fortuna. immobile, attearlata In una ln 11.ttenlamento pudico. mente no, sente solo il b,- sce la TverskaJa alla Nlklt.s- da. Un alovane, spiccato n Ivan le si strinse alle ram- Hoet.tke, che rla.ulta.va.un avviru:hlata al braccio del vi- Una sua prestatlonl" rendeva oosa che denuncia 11 più re- Ed ecco pure Valja. E con sorno di esserlo, quasi per di- kaja. Fecero una 501ta am- nlto , portò li corpo su un be che pendevano dal muro. omett.o curvo e plutto-s.t.oba.,- clno. queu·undlcl estremamente pe. penUno del moti. La stlua lel. AndreJ Bab lcev. atlna:uersl In uno strano mo- mirando la siepe In t\ore. t\anco al disopra della cor- - Va!Ja. cavami au oe- so, dalla carnarione bruna, Makarov! Makarov, rlcoloso. DISPtetlav11. 111 altri, di Kavalerov aumentò. TutU A tutti e tre lnsleme erano do in un mondo dove, con Entrarono in un portone, dlcella, come se sclvolaMfl al- chi. Voglio es.sere orbo. - di• e quelli con cui 5:luocava e all'tnt.orno q hlanau.avano. dlrettJ alt applausi del curl01I. sua bl'ra nd e mer9:vlalla, tutti e per una scaln. di legno ven- Junuto nll'ostacolo pt\ralle• ceva affannato. - non ve- quelli che ali stavnno di fron- Le. caduta del pallone fra alt Bab!cev auardava VolodJa ,sem rano, chi plu chi meno. nero ln una galleria tenuta lumente: quMI cioè non sai• der nuJ,la: nè prati.. nè rami, te. Sapeva di poter segnare spettat.ori suscita U riso In con affetto. prerc~:tlt.!\ Intrighi amo\ nell'abbandono, ma gala per talSC ma rot.oll\MCper lun - nO:, fiori, nè cavalieri, nè pu- _•::::. I con qualunque squadr11. Il 011:nlcaso· in tali franaent..l VI a'lmmlschlò U vento. SI ~~~tntua e~ella mre 1 ~e,_5: 10~:rt!, l'abboncianza. di vetri e per go aU un cavallon e. E, roto• slllanlmt: bisogna ehe acce- i resto non ali lmporLava. è come se· costoro a,mmet.tcs- abbatté un cavicchio a rii• durante 11 sonlorno In Fran- la vista del ciclo attraverso Jando, spinse le 11a.mbee te chJ, Va)Ja. Ml sono sba~llato, G\uocava per lucro. sero apertame nte 1 autentlca alera, tutto II fo;llame t1ban. eia, dove Jenklns passa I me• la arata che questi tormn- mosse, pari al nuotatore che Valja ... Credevo che· t.1;1tt1 I .-+-➔-.,... Sin dalla prima faiw;della mnluana costituita dal fatto dò a destra .• Il capannello al at eatJ\•isulle rive della Loira. vano. splnae l'acqua con U piede. s<'nLlmentl flnls.sero: e I amo- competltlone oirnuno s·era. re• che alcuni tipi corrano per dlsPt"rse e I Intera scena fu La. famlalla francese che lo Il ciclo si frangeva In pia• Nella frazione di secondo che re e 111. devozione e la tenerez- 110 conto che la squadra IO• un'ora e meua dietro a una guastata. Lfl 11:ente al metteva ospita ln una alanorlle cnsa stre lle di un turchino dlver• se(l:ul balenò n suo volto ar• za: Invece tutt~ è rlmasto J.-~l-~1--f- \1K.. -+-t--lt vletlca non la cedeva In nul- palla, obbligando loro - ;Il In salvo dinanzi ali& polvere. di campagna ha l'uso di rac- &a e di diversa prossimità a rovesciato e scompost.o, vo- come primi.. Va.lja.,. Solo non la 11.I tedeschi. Non conduce- spettatori. gente a lato - a Più di o.ani altro ne 50ffrl coallere durante resta.te : nu- chl guardava. Un quarto del lante all'Ingiù: e Immediata- per noi: a noi non è rima.sta f •..-lr-+-~ vano attacchi glu~tl i;-JI o.spi- prendere sul serio e con tan- VaUa. L abitino rosa, lieve merosi stranieri desiderosi di vetri era In pez.zi. Sulla flla mtnte dopo Kavalerov vide che Invidia e ancora Invi- +-1-:~t-- ti Hoetzke li lmpACclavasclu- t.a. pa.ss.tone quella sorta di come 11foalla,le volò IOPra le ~!~~~~~a~~nkl~ll~I c 1 o~:i: !~m~fc!~a~~~e c~~~t.r;~r~ 1 1 ~~e~ 1 ~:aen~~ t~. ~~e':1t!~; t:ij~. ~~~r:~~ec:r~ .. occbl. ~~fnufi~ta~f~~~·a v~1 1 ! ~~;= ~~~n!tvo~r ~!!"~! =~aar~~c;_~ rfavvea~f;, l_egpe.rlenu. della. vita al- dl una. sorta di pianta che si un suono come un e aff >, Pa.ssò sulle aambe sudate .J.::-1--- 1-- 4 - 1 "'" 1 ~ •+--+-• per aè e a suo rhchlo. senza quanto fu loro possibile. tut - soffiò la aonna In volt.o alla. I estero, solo fra stranieri protuava dall esterno, lungo qu11.lcosa.oome un·emlsslone della rara.u.a con le mani. con llMI dare aiuto e senu. chiedere te quelle migllai& di spetta- fanciulla, e Kavalerov ne in- ~~fdhlo corp~n~ d: scuo~a lo era calcolato per una llet.a colpo di tallone aulre.rba t.endosl con un tonto IOrdo . centrava randam~n~ del un·attem.lone non richiesta e nelle canrtaru:e Lruparentl Eall vi lncont.n. poi Il suo la base della eallerla. Qui tut· di nato troncata O come un la. facci&e con Il petto. abbat- J.UI ~ aiuto Avuta la palla con- t.orl accordarono ., Kavalerov t.ravlde le linee della faccia In u~er=lent.e. coJ t~;:~ Infanzia E' ln tall aallerle Ivan diede un pizzico al- a piè del muro R~\ • I , 1 gtuoco sulla sua person!l. ne tale att.e.n&loneera de.ri.soriA. del tessuto sventaallato En. ed In mutate. circostanze Rll che praticano I corùali l'avambraccio di Kavate.rov. - Brindiamo. Kavale.r:,v, - _,L: faceva un aroppo, la la.seta• Probabilmente anche VaUa tro la poh·ere vide 11 rto•an, dà l& preci.sa SCrunlone del han andò, diftlato a una _ Eccola .. 1uardate .. <Con - disse Ivan - Berremo, ~ ,a correre a dritta e di sble- qhtanazzava alle sue spalle, tuuo questo, e come ancora, cammino alà percorso, per porta Ve n e.ran<:1 tre nella un mormorio>. Kavalerov, alla glovineua che __ • . co, I& faceva vlaHhue da un alle spalle del tipo capltat.o prendendo a volo la ve.ste,el- quant.o rlmp0rtarua accord:1.- 1allerla Andò ali ultima Gridarono tutti e apptau - è pusa.ta alla_ con.giura. del ~ .. ~ • capo '11'11.ltrodel Ltrreno se- sotto la sfera, Pr ... babHmen~ la girò su ste ate.Malnctam- ta ali antipatico Wldmerpool Cammln facendo ~avale- dlrono. li saltatore , quasi n.u- 5ent~mentl che e ftnlt.a.in ma- 11 ~~ "'" ·· • .;_, ... : condo plani suol. null'artatto era duplice 10 spasso di lei, pa.ndo, e come per miracolo ali dimostri quanto rimanga rov provò Il bisogno ot svel- do 31 metteva. d& parte rl- lora alla macchina. che non ~ ;. _. , • .. ;• • chiari al compaanl, fldando rallearata all'Idea di mott.eg - non cadde au un fianco. L& tutu,ra leaat.o al ricordo del lere uno di quel codini. Ave- cadendo su un solo piede. a esiste e non esisterà.. ~ j • __ unicamente nelle ~ue toru, alare un nemlco còlto In una raaau.a cercò di rimettere In mondo scolastico va appena tirato. che tutto brevi salti forse per civette- - Siete un flgllo dJ cana, • • . nella sua veloclta. e deatrezu situazione ridicola Kavale- 1>est.o I lembi 1ul ginocchio. di Nella. quarta parte lnftne un Invisibile sistema, di dietro rin sportl;a. Ivan Petrovtcl <Kavalerov ~- ·• · _ 1.. -~ ..,. nel circuire l'avversarlo rov abboa.ò un sorrlso, $Can- tenerveli ben aa.ldt,ma non cl Jenklru ritrova dopo plu d un allo zoccolo. si tese nppres. Quegli era Volodja Ma- atrerrò Ivan per 11 bavero>. • Da ciò ali spettatori ave- aando II piede dalla sfera La fu vet10. e allora. per ovvia_ anno di separai.ione Strln- so al codino: e In qunlche karov Non è passata la glovlnev..a' vano dedotto che 11 gccondo uale, perdendo 11 sostegno, re alla soonvenlenr..a, re~ rl- ;ham ad Oxford La vita uni- luoQ:oun nt di ferro echea- No' Ml sentite.., Ve lo dlmo- tempo allorchè Hoetzkc fos- q tta to di atta si corso alle meu.e misure ab• veraltarla sembra riprendere Vlò llimentevolmente. fram• Kavnlerov era &blgottlto strerò Domani - ml sentite? si at.accò dal aruppo di QURl- Bravo. Makarov! - ,ridava se apParso sflanoato e I no- ~on i'11ò~~ai::~o al su~ tacco brancò tut.t'lnt.orno con le ~ 1~ 0 n 1 Ufuare dquaslte 11 J 1 tm~ m~to alla. vita di quell'edera SI sentiva pre~ ~a un senso - domanl stesso, alla partita , che passo, al fermò, portò le insieme a11l altri stri avessero avulo la metà ~~allora'_ iridò Bablcev mani le a11.mbedenudate e ni dj\ 3 0 ~~:i'o ~:~n :i,:~. o sn. 11 diavolo di che pianta ~ :era:or~a ~te! m:'or; I Tu~- ammazzerò vostro fra tello man1 IIQpra 1& testa aglta n- Non v'era. momebto che Ja campo con Il vento, si sareb- at.uplt.oe contrarlat.o. L'altro, occultò le ilnocchla plegan. do appen& percettibile di set.• - quasi non !Il fosse "' Mo- d t~ u 'f V I cc na. I • dole In alto a palme con- palla non flla.sse verso la por- be chiuso con l& disfatta del Kavalerov era passl\o Due dosi ln tre come una barnan• tlm:ma In settimana e di mc- sca ma in Ito.lla Con uno 1 ~n dscopr va O odja, sor• NikolaJ Kavalerov occupa• giunte 11 modo forestiero di ta nostra Ne colpiva 1 palet - aermanlcl Ora. I nostri non arandl e btanche palme si te- te et.alta.di sorpresa u In mese tutt.o muta e si sforzo Kavalerov applicò le r J~ 1 o. 11 1 1 V& un posto 1n tribuna In salut.A.re . mal vlst.o per l'ln- ti, que11tlaemevano sparg:en- avrebbei-o· dovut.o far altro sero aulla sfera Qualcuno la Da. qualche parte l'arbitro trasforma Durante una bre- tempie a una finestra, e 5CO· di e I n. h~a erd~· In a to, sl l\lto alla sua. destra 1n· un nanzl, animò ancor plu la dn a terra un po' di calce . che reslat.ere senza 111.sclare sollevò pa.ssa.nd~ la a Babicev fi&chlò S'udi rlsJo'lare un• ve visita di Templer una sfor- prt un cortOe. recinto da un u ~ c~ arj n~ovf ò,.buna patdo di legno t.ra ~anlf e- folta \'olod.Ja abbrancava la. sfera ent.rare ness~na palla nella Que11t.l si rizzò ara.nde e aros- marcia L'Uare lmbararzo fu tunata alta In aut.omobfle muro di pietra Ln. galleria por · ava e.rov s I r ru- stl a lettere cubltalt e mlnu- L'undici germanico splcc11.- a uau alte7.tt , quando un fat- rete loro. so com'era e mettendo fuorl cosi Interrotto dall'lnluo del mette. praticamente nne al- si trovava In alto, a mezt.a scarnente scole tmpolcature teloni e va sul verde, nella. purezza to simile appariva matemati• Se.nonchè pure stavolta 11 la pancia 'portò le manl con secondo tempo. Volodja. al l'amicizia fra lui ed i due strada fra n secondo e 11 ~r• Era molto sciocco farsi CO• assi Incrociate, st.lva vaUa detrar111., per la Unta sta- camentc lmposslblle. Tutt.o u virtuoso Hoet.tke ran:lurue II la palla dietro la testa aal- richiamo, era corso. altri. 11\entre alcuni mesi do- w plano Da tale altezza, al gllere li, accanto al muro, a 11 palco era r.eppo di gloven- ~l!ata e Intensa. dcrll tndu- pubblico. tutto u declivio v1- suQ scopo A una dleclna d1 t.andosl con forza onde' l&r1- e Al W'deschl minimo due f:e 1 qua'n d0 Strlnaham a~ di là del muro, ell si apri di- spiare. Nella aallerla passa . t.t) Tirava vento, assai lumi- menti. Portuano magl!e vente delle tribune, sembr,i,va mlnuLI dall'intervallo scat.tò clare plu lontano 1n codesta punti\> vociò un monello IO• 1 dat.o prematu~ente ~- nan:J <l'Italia continuava > va. qualcuno I riquadri di- naso era il giorno, percorso arancione quasi dorate, con farsi più verticale. Oinl sJ'W"t• sul lato destro, portando In- bborna non alt riusciva di pravanu.ndo Kavalerov. or io un manca apr1mteo- I&vista. di uno spiazzo t.e-rrl- smt'mbravano la utoma di da raffiche e sibili per ogni uno stemma. verde-lilla a de- t.atore balzava in piedi spin• nlUW la patia con Il busto, atar serio ma avvedendosi ValJa continuava a loti. re ::i;:nram'fc~a. '!.m:r~l ~nnl: bnmente verde colui che passava Le paru ver10. L'enorme campo ver- stra del petto. e mutandine t.o dal terribile, tmofferll>lle poi al fermò brU&Camenteta- che occor;ev& e~r tale, e.sa - con le raftlche. ln5ea:ueodo I ne del rapp0rt1' costanti ed Fm daJl'mgresso aveva udi- del corpo agivano lndlpen- deegtava di erba t.a.auata di nere Le mutandine tambu- <!eslderlo di vedere ln1\ne l:t aUando tuorl 111 insc;ultori, aerò l'espre.sslone cont.egno.w. lembi della veste, mutb J)Oll. affettuosi fra 11 protaaonlsta to voci, scoppi di rin Pro- dentemente Ne derivava una fresco e lucida come tacca. rena.vano al vento cosa p!Q interessante. la se- 1 quali non contAndo sulla del volto aaa:rottando le cl• tura dleclne di volt.e e capltb e Stringham. scloa:llend'> co- Hnlvano appunto da codest.o gpecle di lnaanno ottico, in Kavalerov Aon cessava di Volo<Ua Makarov, rannlc- ;natura. L'arbitro nella cor• sterzata. corsc.ro a.vant.l e a alla e ati.egrlando sdegnosa- lnfine non lontano da Kava• ,t l'ultimo terame col Pa.M.l.~ spiano Ma non $li era stato cui la t.esta precedeva. 11 bu- tls.sare Il palco sopra a. lui , chlandosl per Il fresco che sa si ca.celava Il fischietto destra, fece ritorno al cen• mente te tresche rOMt lab- lerov, alla dlatanu. di un bl• t.o. coall anni di colleato, col- possibile distinguere alcun- sto della per~na che 111 av- undeva lo s,uardo e, net mo- provava a contatto del ma- tra le labbra, sollecito a fl• tro con la sfera, e & campo bra Dopo un v18oroso clon- sblallo. ra.dolescenu.. ché, l'aveva dlstolt.o Ivan ,·lclnava. KavaJerov rav,iu menti di st.a.ncheua, lavora- i:llone 11.lloraallora indossato, schlare ... Volod,Ja non pren- vuoto, scartando solo un ter- dolamento delle braccia Ba- L& fanciulla atava a sambe n suo libro è d'un tessuto Questi picchiava alla. porta.. la testa. LunKo 1& aallerla va di lmmaslnaz.lone. ce.rcan• stava. a ~ardare da una nne- deva la palla, la str.1ppava zlno, spinse la palla diretta• blcev lanciò la palla disc.so- divaricate. Il cappello, aLrap. den.so ed a volte dlfflclle. Lo Una volta, due. e ancora una muo\·eva tronfto And reJ Ba- do di afferrare quant.o - da stra deall spo«llatol . I tede• dalla linea del voto: e quasi mente verso la ret.e, 8S>CSIIO Jlif.ndo 11 campa prestl.ai05&- pato dal vento e prelO a volo, 11tlleè tutt'altro che semplice, volta. bice•. . lontano - non all era J>OMI· schl erano rtunti a meta avesse turbato l'ordine Asloo. guardando al piedi e spes.so mente lo tenen in una mano . Anco• ,·arto e mosso, sostenuto da - Non c'è nessuno. - mu- - AndreJ Petrovtcl - STI- bile vedere O sentire. Non solo campo. era espost.o all'azione scon- ancora alla rete, quasi mlau- · • ra non al era rimessa daa:11 un vocabolario Insolitamente auanò. - E' andata Ili. IL da sul prato Va)Ja. - An- lui, ma ancor& molti fra quel- _, Aixllamo. no? _ do- ,olgente di forze Irate. Vola- rasse e calcolasse 1&velocità, e Non ml ha rlcon06Cluto • sba.lz.l e auardava Kavalerov ricco. lA sua ironia. ricorda Presso al vetro rotto, l'at• dreJ Petrovlcl DI qua. di qual II che stava.no a un passo mandò. _ Andiamo? va fuori con la palla, avvol- ln dlrez.lone e U momento :~aK&valcrov ammusa nd0 senza vederlo. Inclinando da Eve)yn Y:7auah,col quale eill tenz.lone di Kavalerov era rl- U terribile ospite scompar- dalla Joa:gla,quantunque esa• _ Andiamo! _ ordinò II aendosl, letteralment.e a\'Vl• alusto per Il tiro. · un lato la te&t& ove le chiome ha più d un punto di contat- masta. flss.'\ sul prattcello. ve. Ora la.scia la aallerla. cer- i;:-ltatid&.ll"ldeadi preaustare capitano. tandosl ad eMa. L'acchiappa- un e o-o-ohi> aenerale, U primo tempo si chiuse ca.st.ane apparivano ta1Uate to. Proust. ed Henry James Come, dunque? Eppure, In- ca la strad& per gccndere ,ul l'eccez.lona.lespettacolo. tene- Uicl a sso di corsa 11 va ton tutto Il corpo _ con analoao a un boato, rotolo con II puntea:ato di e uno a brusca me, te e obliquamente vanno certo annoverati fra I nanzl al suo sguardo, non era prat.o. Vari diaframmi lo ce- vnno rivolta l'attenzione sul• pa a II t- le alnocchla, con la pancl'\ dalle tribune. zero> a favore del ge,n~nnl- pres.,o le aot.e.. 3 f 0 1 mrerrl. 1 Ma cf'ellti rlfe- accaduto nulla dl 11traordlnn- !ano allo sa:uardo di K&vale- lt1. Incantevole fanciulla vesll- fua.dra -&0vle~~adl~:a~c~e e col sottoment.o _ 11:etiando VolodJa allaraando le ram- cl... Ricoperti. di flh d erba la luce del sole le sclvolb r ment, Alt~; ~t~~e ~~~ rio flno a quel momento. So· rov. Bisogna sc&ppare. t.a di rosa, quasi una bambl· i 11 ro:SC tia:~I si a:.leparon~ .I pe$0 della sua persoua su!- be e dlst~ndendo le br&ccla smeraldo. oon rlvolet.tl s~url lunro un& spalla: la fanciu lla ~r:it~~=o I suol ~erlil. In lo, volgendosi al plcchlnre di - On questa parte.! Da na, Incurante degli atteggt11.-contr::6 ali steccati rumoreg- la velocità della sfera cosi qua.si rea:a:eMe un lnv!alblle aulle facce, I auocat.or1 s In- barcollò e le clavicole iUlu.&• uno scritto d'Indole autobio- Ivan, aveva. colto la battuta questa parte! - squUla la nient.I al modo del bambin i e glando sulle t.avO'i.e ·con I piedi. come 11 &etta uno strit.cc! oper fusto, al preparò alla bloccata. camminarono verso J s~~t.o- rono come pugnali, Un decL araftca. eall atrerma d'avere di una sorta. di moto variato . voce llella fanciulla. tn.o;.lemc avente upett.o tale 11 bOato assordò la musica. &peg.nere un Incendio. La. ve- Anzlch! tJrare, Hoetzke fllò passaa:a:lo. muovendo a d,s~- mo di secondo durò la dl111- l'abltudlne di mettersi alia un solo tempo di ritmo aln- Kavalerov scorae VaUa sul che Oinuno voleva essere no• Al ret'manlcl toccò di gluo- IOCllà lntercett.at.o.dellu p1t.lll\verso la porta. volodJa. con sa e con forza 1 glrwcch1 &<Cl• nlma. e Kavalerov lntul In un nnestra nella st>eranr.a di os- nico. Tutto semplice: dolce, prato con te forti aambe di• lat.o da. lei, qua.si clOCla ra- care 11 primo tempo con li acaraventnva VolodJa due me- un balzo a:11 fu 11.Ipiedi. IA perti, qua.si fossero in acqu:1.. attimo, relando, quale lnrua.- servare qualcosa di slna:olare. piace.vole e fresco allo svua.r• vurlcate. H& lndo.,so muta.n- raua tosse una celebrlt.à o favore del vento . trl più In là, facendolo ca• sfera si dlbe.t.tè fra loro come l tedeschi. non cosl accaldati rlblle noatatrla 11 sarebbe an- L'evoeazlone cosi felice del <!oera U verde del praticello, dine nere raccolte In alto; le la nella di un pe.rsonau lc I 1 1 1 _ dere slmlle neU-aspetto a un 111 un barile : poi lo strepito come i moscoviti, con un ros- nldata per ~mpre net suo mondo dell'adolesct'nra cor- Inatteso dopo l'ordinario cor- rambe sono scoperte in ma- molto noto. , no st r non so O a uoca tardo di carta colorata e t flschl del pubblico copri• aore che partiva dalle te.mp !e, animo, per U aolo fatto che risponde a codesta abitudine tlle. Con ogni probabilità, so- ntera allarmante, tutta li ventimila spettatori af!ol- ,ano e cercavano di fare tut.- b) 1 attaccanti avversari II rono u rest.o della scemi.. 111 si !rammbchlavano al nostri l'aveva vtna. la creatura del• dell'aut.ore In quant.o essa #j lo più tardi ebbe modo di struttura de.Ila coscia ! In lavano ali spalti onde us lste- ~ quanto t" :nvl e.~e II per piombavano addosso In ~ 11 seguito al tiro di uno di loro varlea:atamente . E camml- l'altro mondo, Incomparabile frutto d·una atteot.a osserva- convincersi che l'incanto del mostra . Al piedi nudi port.a re a. quell'Incontro fuori del I uocare ne m O m I ore. lam . ma alla fln flne la due in!ldament.e e delicata.- nando vedevano tutti in una ed estrann; e ~ntl come lr– ~lone ma. anche di una P8· pratlcello l'aveva attratto 6C&rpe.tte bianche sporUve: e comune. tunaamente atteso . ~a non ce~~n o al~es !.e:• pan:°·r lspun tava In alto al mellte la palla. volò 10pra Ja volt.a - tutta una folla d!e. rlmedlab!lmente. varo fosse cata riflessione . Il precto d'un sùblto con tanta. tona li fatt.o che codeste sia.no fra la squadra moscoVlta e are. ora:e~~ e.sa.me , • • disopra della mischia • te.sta di Hoetzke, e questi la tro alle pareti di le1no del l'a.spett.o di lei, quant.o lrraa . f!laa:a:lore sta tuttavia nel- - E' gh\ uscita! - ripe- p!atte rende la posa vlepplu quella aerman lca. nlca del avversar come · tlccò In rete con un lieve toc• pas.santo - e nessuno in a:lunrlblle la aua pureu.a - 1 arte :'nsu~:; del M~~j t~ BablcC\'. - Un istante , Etlda e !erma : non da don- Nelle tribune la gente si spetta t.orl, e di apprezzarla ti V~lodJ\{ lstava fr~b~Ipal:- co della testa simile a una partico lare . Sulla calca por- si& perché era bambina, al& tore c e a vo con per _ prca:o... na, ma da maschio o d& ra- accalorava, strepitava , face,·a cor.te professionisti. L& par~ · on I era poss e 5 r r;"erenu.. tavano sorr l.51 e occhi smorti , perché amava Volodja _ e : 1 ~en1 !a c~nJ:~ld,I ~~:':e E ruardò fuori da un rl- 1azzo. Le sambe sono tm- scandalo per sclocche.ue da lita dura nova.nta minuti. con ~: !11~1l~amm! n•;: us~lla 1 ~!: In tal mOdo la compai lne esaa:eratament.e diafan i sul come Indefinibile U suo pote- partecipe della sua emo.tlone. quadro. K.:ivalerov non lndu• pla.,trlcctate, riarse dal sole, nulla . Una. strabocchev ole un breve lry~r val~ al ~~a- to all'a 1 tr:°~ ~ndo O ~ - nostra subi un punto . volti abbronza U. Quant.l un re di seduzk>ne. Costruito come una alnfo• alò a fare ll mede.Jlmo. splendenti. Sono rambe di quantità di gente si accalcava ra.nta clnques mo. po n- ito di ene~a1a suscitato dalla Gli spalti parevano spro- moment.o prima avevano Bablcev attendeva la tan. nit. In cui 1 vari motivi tn- Quello che a tutta prima fanciulla su cui Influiscono nello st.adlo. Con un grido di tt'rvallo le squadre si scam- 1 tondar e. I blnocoll erano voi- auard at.o !taur ine varloplntf clulla. con la mano k~ dlcatl nella prima Pllrt.e. ri- si era. presentato al suoi oc- spesso i colpi, l'aria, il sole, anatra , ln un punto andò In b,ano la meta cam~. Talchi:, lotta con la sfera . Tutto rom- ti In dlra.lone della porta che cadevano e correvano sul - VaUa - proferl Kava– tor nan o poi di volta in volta. chi come un prat.o. risultò le cadute i1u mucchi di tena pezzi un reclnt.o. Kavalerov, qua nd0 soffia. è plu vantaa - bava nel suo fisico. Girava e sovletJca. Guardandosi le campo, ora se le trovavan o lerov. - VI ho atteso per tut– procedono paralleli . s·1ncro- essere. un minuscolo cortùc , e ,ull'erba; Uinto che dlven- 1 mptallat.o in ginocchia altr ui 1l0$0 giocare contro vent.o 8 rlalrava le bracc ia, si rime- scarpe nammantl Hoet .t.ke dinanzi nelle proporzioni rea- ta la vita. Abbiate pietà ... ciano e sl sciogliono, e A Que~ rUiurgltante d·erba. La. sin- ta.no rudi, si ricoprono di Cl· mentr e cercava 11 suo post.o, fon.e fresche. scolava, con la punta dt!lla caracollava verso' 11 centro li. Insieme al rlocatort muo- Ma e55A non udiva. E$s& ,uon or Upbrlnglns > per colare forza dl quel verde de• cntrl cl cerose per via delle osservò ai piedi delle tribune Siccome I tedeschi atuoc11.-scarpa lanciava a dista nza con una. punt.a di clvetlerla. veva Il frastuono ancor VI"-'> correva, falciata dat vento. quanto un'opera In sé ~n- rivava da altl alberi tron zutl croste prematurament e aspor• un vener,mdo vecchiet to In vano con II favore de_lvcnt.o, pallott.ol~ di U!rra.. Ben \oe• 1 corupaani rialzavano vo- dell'Jncont.ro. S!mlle a uno J\lRIJ OLESCIA elusa ha li slgnlflcat.o d un che si ergevano al maru:lnl tate dalle scalfltt.ure. mentr e farsetto color crema. 11 quale e questo era. assai \ lgoroso, Stlt.o all lnb.io del! Incontr o, IOOJa zlnraro , Hoetzke veniva sur- preludlo . In questo senso, e Tutt.o codest.o verde Jussure" - le alnoccbla si fanno scabre aiaceva a terra, nel paMagqlo. tul t.o II aluoco era spinto s, t'ra ridotto ln un guazza.. · • 11:endosl una scalfit tura che ',fr adurio~e di D. D. di Sarro senza voler sptn,ere oltr e Il stavo. sotto l'enorm e muro a come ara nce. L'età e la sub• col respiro affanna t.o e le \'erso la porta nostra. lM. sfe- buglio di stracci. di corpo ne• proprio allora si era fatt.o so. 1 iutrarlo 1 41 Or/ eo Tamtn,n /. paraaone che non reHereb- secco della casa . Kavalerov cosciente certeua della pro• braccia spnlancate. Attorno ra non usciva quasi mal dal- ro e di pelle sortit a da1fli ValJa s'era girata con tutt i pra 11 aomlto. be, Il romanzo fa l'lmpresslo- guardava dall'alt.o, e nella prla dovizia flslca danno al- la rente si Plil ava senza cu- la meta campg toccata al SO• enormi iUantl senza dita. J ali altri. Kavalerov ne scor- Per 1 curiosi erano novità ne di e Du coté de cht'z percezione sua n cort iletto cl la g!ovane Il dirit to di traL• rarsl dello svenlurato. L oraa - vJetlcl. 1 terzini nostri cal- momenti di respiro non du- se la faccia orlent.at.a dalla grandi 1 par ticolari della 6ta• 61':ann •· Colla. più vlv!l lm- sta va un po· strett.o là den- tarle con sl POCOrtauar òo, smo aumentava per via del eiavano 1)01,.Stnti e cnndele >, ravano a lungo. Le lncurslo- sua parte. e non dubitò un tur a. e del fisico di questo o pulenz.a si aspeitta ora quan• tro. Le adiacenze che si al- senta misericordia e Rnza vento. In cima ai pennoni, davano cioè alti col~1a para• n: germaniche st rinnovava- Istante che la fanciulla lo quel gloeat.ore, la gr11.,·ltà de– to deve seguire dopo qll:esto lar aavano sot.to quell'alt.o po. tro ppi vezui::-alamentl. Se· come lamp i sventola.vano I boia; ma la sfera, merplcan - no senza posa contro lR ret.e a\flue vlst.o. SI all11.rmò, una gli sa:ram, Il rei1plro pesant.e, inlzio la evocaz.lone duna st.o d'osservazione, pareva.no nonch~ ptù sopra, all'attacco RUidonclnl. dosi sul crinal e del \·ent.o, ~1sc,vlet!ca. Volodja desiderava strana presunzio ne lo fece ti tot.aie scomp1gl10del vrsL.a• alovineua e d'un mondo ora- ammassarsi sul cortllett.o. t::.s- cielle mutand ine nere, la de- Con tutt.o il suo e5M'reKa- r1,1rava splendente. di Q'.lailoardentt'mente la vittoria del stlulre. Gli era parso che la rio. Tutto, da lontano, suscl- ~t!,.~~ppo appartenente : ~ ~à~r:r~ ~P~~•d~t~~ : a~ z:t;a ~a0 p~~ ~:: ! C:: :1 1~~~v t! Pf: ~! ~~a : rearso ~~ ~::~taa;~~~!~:n'o"'a::~io~ :=~ ~ 1op~~t~ut~le~o o~j !!~à~ ~~~~~o 0~~d::::~. avver- :~ \ ~~;::~ re.sslone più lieve, GIACOMOAJl\'TOSINl blll. Tetti altrui &velavano a ra aplendtda la propriet.aria dut.a & una ventina. di metri, umente . Anche col fatt.l U movimenti di clucun 11uoca- Scrut.o le per10ne che a:U Kavalerov si trO\'Ò pi.alato Biblioteca G' no Bianco Quu to rocconl o /e pari, dell'opera L'ln'fld ll, di Jurl/ Oluel a, trad olla 1nlrgra l,nen – lc per lo prima IK>lla 1n IICJ• ha dCJ D. D. dt Sorra, e elle 11,e1,a quanto prima per I 1i- 1H d.,lfedflor c Ghc,ordo Ca, 1- nl 0 1 Olu eta lo e r sr• lel– lrr•·· • • , 1 • , ,. lcsrp• "'•"f • occupata. drdlN111totl1 a:eu– ne J1Gr.11c ntl nu"l rr o 11 derto fCOflO inno CU ottob re USO).

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