Fiera Letteraria - Anno V - n. 51 - 24 dicembre 1950

'Domcuica '24 Dicembre 1950 LA FIE R A LETTERAR I A ibliotecaGino Bianco nos toeHklJ Ira Il 1860 e Il 1865 IN•~DITI DIDOS'l10EVSKIJ • Pag. 7 Due poesie politiche * Nella e Fiera letteraria> CUl 4 giugno 1950 (N . 23) pub– blicammo una poeti a polltfca di Dostocvsktf: Sugli avve– nhncntl europei del 1854. Delle poesie che gld da tempo si sapeva. essere state scritte da Dostoevskij, .solo la prona era gli!. nota fin dal 1!83 avendola lo Strachov rbtampata dall 'c Appen – dice letterar;a > del giornale e Il cittadino> (GrazdanlnJ che l'aveva pubblicata per la prima volta. Delle altre dm~ si è avuta ccnoscenza. .solo dopo la rivoluzione del 1917 co,i l'apertura degU Archivi stataU segrct1. ' Esse. insieme a tuta i d0c1tmenli relativi a Dostoev- i!ii n~'i:a. 10 h!~~/s;;~r-c, !'l'i,~::a:~:r fsjKJ ~1~::o ,. :;~ ;,~;r;:!~: ) ~e::e;i~~~ •x11~i~f~"~iv7i':cdl 1 ;_s1::_s~$~:= sldj e un commento di L. Grossman . Come gl4 la poetfa del 1854, anche le altre due del 1855 e del 1856 non 1,anno un reale valore artistico; non riamo però con 4 trari a riconoscer loro , oltre che una noteVOltulm4 int • portan::a documentarla, a11èlle Il significato letterario e ideologico che vede in esse 1l Grossman, 1l quale rf • corda come Dostoevskij con composizioni del genere s,en... sava di far ritorno alla letteratura. Per il 1° Luglio 1885 Q1rnndo i;iuu,i:- di nuovo per il JlOJlolo ruho l'c11oca ,lei ,:lorio~i uor ifi ci del millco1torcntodoilid , e le modri . duti allo 1.ar i loro fi1li, li /11~11ed ironu Jlcr l:1 lolla conlro i nemici e l:1 !erra t--i imllcn ·e del loro wn1 uc Pr.rifienle, e s·rnuminò la Hm~ i:i di ero ismo e d'amo re, ullor:1 rbmonù ;ul un 1r::ino il tuo d lcnsioso trifle lt mento, come ,;p11de1ai;licnt i ri 11enctrò nelle anime, e qurl l'or:i ~ignificò per il ruuo &\entura, Si 111rhì, il :;ii:ante e 11f'r fo 11rimu 'volte !remò. Co1uc •i s11e11neYCr•o sera nel mare :izzurro il cioruo, 1·1hi ,l:il mondo mrl il tub gr:uulc consorte . .)la chbc redè h, Hu-•in e uclrora dcll::i tri11eua e del dolor, hri11(1 innanzi ,, lt:"i il ragi; io <lella ,lorata 1peranz:i .•. E' :1.-r:iduto, ci 11(111 e·~ più! In ,ener:i1:ionc :i lui d~\:tnt L 11011 o,•u nominiirlo ron le lahbni: pecr:1mino~e. Testimoni:1110 Ji lui le geçla h11mor1ali, Come una fomii;li:i orfoua, fa llnuin sinKhioz:r:ò; opa\·en1:,ta , \errpr izn1:1 t'irr igidi nel gelo, ma tu, 111~oh:11110, 11iì1 di tnlt i Imi J)crdu10! ... 1-; mi ri,·onlo i·he :dlorn, ncll'or:i grave e torbida , qu :rnclo l:t nolizia 1erribile 1iu 11~c a noi , il 1110 mite. 1rii1e ,·olio nella mi:i immaginazione ~i prc-e111i, :ti rniei orchi, come 111111 dolorO!a vbcione. ro1111: /'i111m1ginc della dolrezu, dflfo 10n1:t obbedienza, c,I un :,ngelo in lacr irnc -.•icli dav:inti a mc!. .. L':111i 11:1 •or1e a te con :udenti pregl 1icrc, cJ il c·uorc ,•olcva cs1irimeni in parole e riw•rsaro nella 11oh·ere, , edo, •o ll11vanti n te, ~ron,:iur:1re perdo no wn lacrime di &211g11e. l'erdon:1 . 11cr1lom1111i, perJom, il mio <lffi<lerio; 11crdona ~e o•u p:irlar e eon te. periloru1 ;,e !tu o~ato di 11u1rirc il folle 110,11;110 di t'Onsolllrc l:i tnu tri~1er.1.n,alleggerire la 111a 1offerenu. P"rilonn .,. o,o io, reprobo infelice, lii nlzar la ,oce ~u 1ruesta. tomh: 1 Stltrn . .)In, o Signo re ! \ nvi 1i11dire 11ei secoli dei @ecoli! '1'11 mi lrni giuJ irJtll 11cll'agil11ta ora del dubbio e,I io ne.I cuore ho riconosciu10 che le laerhue sono l'etpiaiion o d, c ili 11110,0 iv ~0110 1111 ru••0 - Ji 11110,·o sono un uomo ! )h. , 110 11c11,.110. aw ctter; ,, è prcatu a<le:l'o JlCr ric ordare, aurorJ nd ,uo peno duol e e bru cia l:i ferita,.. Folle! O 11011ho so11porrn10 io ~pcr1li1e nella vita? Che forte :1 un l:1le dolor e c'è termi ne e confine? Oh! E' grn,·e perdere ciù tli tui ai ,·ive\'a ed crn caro, ,:uardar c al p:a-s:no, com e a<l 1111:1omb.t ~trap(la rr cui 3:mguc ruore tla cuore, nutrir e In 11ro11ri:1 :mgos eia d'un ::.ogno ~em:a usc.il: 1, e conltlre i propri i;iorni insensib ili e debo li , come il rerlmo il b:11tito delle ore, lento e mcl:111conico. Oh 110, noi :,bbi :mro fede d1e 11011 ,ia t.tle il tuo dc~tinol Gr:iruli <le•tini 1lrep:ira lu Pro, ·,•idcnz:i ... Ma ~11e11a for•e u mc di iOJlc,•are il ,·elo del futuro e d1 r11u111nziarli la tun -1ireJe5tinaz ioue? Ricordati rhe 1'0&J1 eri per noi 11uaml o Egli -.he\a! Fou r. ~cnza ili 1e egli 11011 ~arel,be it:110 11uel che fu! O:i1li 1t1111i gio,·anili ci;li :enti fa tua influenza; come l'angelo di Dio tu gli fotti ~11111rcaccanlo; 1111111 l:i tua , i1::iC illuminata d111l11 tu11 luce, ,lor111a da.I r;i,:gio 1lh·ino ,lell 'umo re, '1'11col ru ore fo,.1i legala n lui 11cr !:i vita e fu un cuor t ld 0 11mh:o– o d, i lo 1·011u~cc, ii rome lri ~na ro 11~or1e? E 11010\ a t1unlcu 110. co111e 1c, lea;gere nel 1110peno, e com e 1e :un:1rlo. ro111e le com))rcnderlo ? Como 1moi tu :ideuo dimcn1ic arc la 1u0: aoffercnz:l! In tutto , tutt o intorn o i:: il ri cordo Ji lui : o,•111u1u<' noi ~i , oli;Li v •r;1111rlo. o, unquc i:: lni ! l)a,•,·ero egli 110n e'il pii1, non è da, ,•ero un !Ogno ? Oh. no! E" ilup o~•ihil c ,li111en1irarc, il ('Onfor to non è [nell 'ebli o, rhC :111d1e nelle -offerenie cld riror ,lo c'è 111111 ::om olnzione! ! 0 11,perrhC ,.archbe im11ossibilc 11cr nw dar e ~ro~o nl cUONI e farlo 1arl 11re con larrim c arde111i ! Nou c'è duuqu c 11ii Colui rhe. com e il ,ole, ci ill umi nò r- ri :tpri gli occhi ron iuio ni immor1a li"! nel i1unlr. ave,·:1110 fede lo ~ci!m:itico e il cieco, e du ·nnti al ,111alc lo apiril o nu1lvagio e le tenebre alla fiue {caddero, E cou fa a11~Ja infuoc.tlil, ritto in piedi l'ar c.mgel o ~~-

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