Fiera Letteraria - Anno V - n. 30 - 23 luglio 1950

Pag. 6 Poesie * Fra due rive J,. un maraviglio so libro, 1t:~~idd'"~:a:::r:1u!' a11 veri, d'acciaio che a la lurlo grandi de le serene ,101ti, anda1tdo, volle approdar,. Ma rima.se in bando ,regli sJ,a::i di. gelo. ove "."ssuna voce più 11diva: e questa sfera or !,runa ora d'oro ved,w, e l'oltre stando com'isole. E son io dentro quell'arca, dm,vero , rh e non l acca il nuovo seno celeste, d a la riva ~• ripiega, perduta . Poichè l'onimo si sU&a co' sMoi flen.sieri: e l'ieri mi vien meno ,d il domani tr-oppo in I~ s'ina rca. Voce Conce su dal Yiilesso d'iot logo sotto luno coperta (e sta digiuna di luci, nelt'omplesso de/1, case, la riva) mi v,n ne, al cuore, l'eco della tua voce, meco gri1t, c/u al solt usciva selwgzio do le tane di gu,rra. Or botton l'oli grige i miei di invernali sull'11rlo di lontane nevi Ma nell'a ,nplesso de' miei ricordi è 1010 fl&Ct, come per luna coperta, 11el riflesso d'alte rive: e coru&a mc coi sile11:i d'ieri q"ando i capelli neri ti discozliea l4. bre~~a. D UNO FATTO &J Castel Fusano La ;incto notturna si ;rotende ,n un profondo ascolto di marea : ~;:;ia~/' ;! ;:a,1::d 1:~bi';!"t 0 m~~: e dc tace all'alba! E tu rabbrividi.rci, vito, soave 11otte che mi scorri rrr infiniti rami verso un'alba elu s'aprird do11a11doti lo morte. "N on ve ngo l'agognato albo, la dolce all,o non VCHJ!a • prtthi con lo notte drt pini. Preghi : e intanto spii lo traccia dr!la limo che code, spii lo llfu co11 l'antenna dell'ammo. Non ven~o/ .lf,1 fiumi d'ombre scorron dall'oriente, Ja.,,:10110 i tro11cli, evadono i sentieri, oll'altro riva del giorno dov'è il ,nare– si ritraggono aJ,fi11e, iu riva at ,nore-. Ecco lo luce che t'ot1trcgl1erd, mia vita: ecco, l' ottc.ro s'~ compi11ta. E tutlo l'ombra cade in braccio al more entro il canto del ,nare, , nella luce dtl mare si fa tiorno : addio, addio . FE&NANDA &011.AOSOLI Urgenza D'altro al mondo il n110 c1,ore più 11On Rode, do qwondo gli anni od ammonirlo t1e11nero che il mithor ten,po via da lui r11scella: ..;spond,re al ric/1101110 cl,c ormai s'odt ·,n;en·oso dai cicli cht soste1111ero 1.:1 e licen::e dell'etò pi1ì bella: I d~d/::;'i°f:n:,:r~~'te:; 1 { ch~slal~~~"ero ._•ome custodia a 11oscih,ro stello. Far.se disuso do un bel Rior1to antico di fruca ulva odorosa t so,iante, nasco,.di, Evo, olio S(uardo che ti ammir4 la 11uditd.di cui fosh tremante, qua,cdo fuln1i11eacadde s11te l'ira e ti disfece i11 mossa ar,nonioso, inlrùe di perfidia il coro i11~a11no che nel tuo gre,nbo dorato si ,osa . per CMÌ duoddc la tuo casto formo, scritto do un alto sz110 nello luce-, d~t:sil ;:~~o P!c~:;a O /;: :Jt/ i5!'rama. lschia (Fe sta di S. Giuseppe) Mar e impa:&ilo di barche e colori.. Fa11ci111lt pure ves tite di biattco, !! 1 ori 0 f::;;,,ti. Oggi lo processione è a more. Oggi 11eU'isola camp,me t suo,ci cupi ?;fe~'~t~e1i;fo~i ~olo D1 notte, LINO CUBCI nella pia:s:sa gro 11dt , fut.Jchi J!ialli ting evano di tragico gli occl1i dc:Ua folla l'EllA GHERARDU CCI Riwrno Di voi non t•cdo l'ombra o 1n1e spcran:st 1nalbcrotc come (Jessill , v itt oriosi. Giorn i perd11ti siete, 'romm imh lo~ori di me sttsJO Uu cioti c/1issa dove. Tre 0 11111 di putrido retorico di ll t't e t fanJ!O, J, me,nl:ra t11111t•fatt t 111'hoHHOd1111qut> rrdato cosi ·,uovo da no11 ,saperm i. Potn..·1 al111e110 S 1x11ore g, ttiJre 1w po11t, lro t li anz eli t i demoni.' L\LDO COL.-\."\'GEL I LA FIERA L E "l"TERAR I A SISTEMAZIONE DEL FUTURISMO TRAFAUVES ECUBISTI D !STACCATI da ungi– ro d'anni turblno st, possiamo iUardar e og– il con sut!tclen te calma e tranquluttà a quel renomen o che sbalordl e attir ò noi rto– vtnettl, entusiasmò o rece 1- norrld1r e I nootrl padr i e che, sotto Il nom e dl c.ruturlsmo >, compr ese manif estazioni che non furono artistiche sol– tanto. Lo guardiamo senza sorridere, Irritarci o entusia – smarci. come potremmo guar– dar e la moda dell 'ava, anzi più vicino a. noi. quel vestiti - periodo Francesca Bertl– ni o periodo Jean Harlow; o quelll - periodo Glollt.tl o L1ndbera- o Chamberlaln - che allora cl parvero tant.o naturali e che oggi ancora sentiamo a noi legati. per un più o per un meno. attraver – so i sott111 tra miti della cul– tura. n nostro occhio è sgombro molto dell'orp ello è caduto, tutt.o l'orpello e sla mo In Jl'ado - come sulle radio- to dl esso docum enti di va– lore stori co). ma si deve a Corrado Pa.volini li primo st udio serio sul movimen to, rors e quello fondamen tale anco r onl <Bologna, Zanl– chelll, 1926): Ja Biennal e gli ha orcerto un posto d'onor e accanto a cubisti e fauve,; mnair estazlon l quasi esoteri– che spuntano a MUano e. al– trove, nelle Quall gli ex-futu– risti rinsanguano la loro gio– vinezza ... I due poli sul qual! eQulvoca la storia di tempi troppo vicini: la autops la e la commemorazione ... Ma non sta a noi aluocar e su falsi term lnl e perclb cl par e mer itorio o perlomeno interessante stabilire con e– qulllbr lo quello che ll futuri – smo è stato . Inserirci fra le QPPoSte tendenze . rra la sva– lutazione e l'esaltazione. on – de !!coprir e un princip io di valldltà. Con la. obbiettività che è cons entita a chi parte• clp1 attivam ente alla vita del proprio tempo. Pablo Piusso : " Lace.rba • (1914) Jl'tlf1e - di Individuare del movimento la molla segreta, l nodi dei male. Se un male esso ru, per restare nella me– tafora. Perciò non dobbia– mo comp iere nessuna resi – stenza per collocare quel passato che pare tanto lon– tano dentro alle parentesi di una storta del co.,tume. Cosi come potremmo bloccare In Quelle stesse parentesi L'Ita– lia no di Lonaanesl, Il .selvag– gio dl Maccarl e le letterarie e-spresslonl della poetica de– ili erm etici, protetti dalla naftalina dell'a.tretto. quan– do non sono purlrlcatl dal gtudltlo della storta. n che .sta a .slan111care - ma vi alunaer emo più tardi - che il'an parte di quel passato è catalog abile In un particolar e museo e bussa invano alle p::,rte dell'arte . Ma rorse neanche più vi bussa. ras.se– gnato a una rurulone più modtGta. L'occasion e cl vtene dalla Biennale, quella essendo la pedana del momento e su quella pedana essendo esposti al ruoco del proiettar! t tu– turisti autentici. DJ quali !Jlano i risultati In sede di Biennale, diremo poi. Venia– mo al movimento. SI ~ parlato. scritto, dl– scuuo a pro~lto del rutu– rlsmo - nel due sto.si - di una prlorttd di esso sul mo– vimenti france si di avan– a:uardla, in particolare sul cub l!mo, o. addirtltura di un ricalco da quest"ultimo . Sono questioni di scarsa Importanza. perchè più del movimenti contano le per40- nalltà che nascono da es.si e s1 maturano nel loro alvo: contano le opere, quanto cl~ resta valtdo per l'eter– nità . modo di quo.nto avvenne per il futurismo si potrebbe dir e con tranquillità oggi sta av– venuto con la modesta rivo– luzione d~I macchiaioli, per cui ili uomin i vivi del fioren– tino carrè Mich elangelo pos– sono anche non aver avuto contatti - agli lnl..z.l- con gli uomlnl di Parigi. e Ar– ae.nteull . E che, più tard i. entrambi (Degas H.d esempio potrebbe sun ertrlo) abbiano avuto Qualche punto 1n co– mune, è cooa. di secondaria unpor-tanza o di Importanza alme no che va studiata sopra. un altro e diverso registro. Racconta Herm.ann Bah r nel suo saggio sull'espresslo – nJ.smo <&om,plani), di es.se• re stato mvttato un giorno da una alovane raa-azza ted e– sca dl una. cittadina deJ:l'ln– ierno Cuna città legata a UL processo di mvo1uz1one mo~ ra ie, .storica ed este\1ca, co– me nccade 1n certi mom t:ntl della. storta, mom enti di rl• poso) a recarsi In casa sua per vedere certi su.o! dlpln• ti vivamente contrastati dal• la ramli'!la. Il critico ru sor– pre&o trova ndosi di fronte a espressioni di una mod ernl– là sconcertante, d'avang uar• dia del tutto opJ)06te al clima dell'Rmblente, alle idee della famiglia, all'educazione del– lo. raaazza, alla sua cultura . 1A. pittrice non aveva mal vi.sto nulla. dell'art e contem– poranea d'avanguardia, ove si eccet tu i qualche riprodu– zione su certe riviste d'arte. Ma. non ba.stava: la ragazza era disperata perchè non riu– sciva. a dlplnaere come l suol genitori volevano e come lei stessa. Intendeva.. Sapeva quello che ave va da rar e, la tecnica tradlzionallsta da a– dop erare, l'occhio col quale guar dare il mond o oggettiv o, ma quando le avvenlva di prend ere Il pennello ln mano ,1on poteva sottrar si all'Im– pulso che la autda va verso orme rivoluzionarle, dell'a– vana-ua.rdla più ortodossa. Come spiegare clb? Sem– plicemente con la constata– zione che la pittric e appar– teneva. d'l.stlnto al mond o nuovo, rivoluzionarlo, .sor– gente .sopra. I rollami di Quello vecch io, classic he&• glante o natur alista. Allo st.esao modo I movi– menti europei hanno punti di contatto, colll.slonl, simili – tudini. ricevono e danno In mutuo cambio , quasi f053e stata st.ablll t.l\ a mente fred– d11.una partita di dare ed a– vtre, che non è possibile chiudere - oome I ragionie– ri chiudono una normale partita comm erciale - e che non si chiude mai. Perchè dunque andare al• la ricerca di quanto 11futu– rismo ha preso da.alt altri movimenti? Perc hè voler tr– rl&ldlre un processo di oomo– sl e rid urlo ad un passivo ri– cettacolo di suggeri menti e suaaestl.ont? A meno che la ricerca. non serva da un punto di vista storico, sopra un plano di revisione più va– sto , in assona.nza a una ser– qua. dt valori europei. Fuori, cl~. dalla polemica ste rile. Perchè quello che conta è la con.statazto ne che 11 movi– mento è CGl.stltocon uo.a sua funzione vitale. di necessità. Contano, quindi, le personali– tà nate del alro e nelle pulsa– zioni di K.SO , contro le loro opere. accogliere le nuove voct e a tars i l'ant es11ftlana del rin– novam ento. Lo ricorda Carlo Carrà In una pagina delle sue .'lf emorfe; e Giunt i all 'alba del seco– lo XX , noi vediamo ancor p!ù aggravata la grande crls t e pred ominare una. produzione non avent e allro scopo che di com.piacere al gusto Cri– volo e corro tto di una. società che aveva perduto ogni per – cezione di Quello che rosse un'arte 1tA.llana nel mondo ... le cose dell'arte a Milano andavano a rotta di collo. Giovan ni Segantini era mo:-– to portante con sè le sue al– pestri malinconie . Medardo Rosso viveva lontano dalla patria In una sz,e:ndfd.e f.so– latio,i . Ovunque cattivo gusto e Ignora nza pretenziosa me• scolata a pittura di intingoli e mosto.rde. che era la nega. zlone di ogni buona tradizio– ne pit torica Italiana .... > Balzerl perclb evidente co– me per smuovere le acque del – la morta gor a. nascesse Il con – cetto di un dinamismo che. nelle menti del più nob ili e sottili ingegni, non poteva avere soltanto una necessità e una fun zione di carattere prati co, un lcamenle. C'era ancora un a eco perslstente d e 1 romantlclsmo, persino nello spirito e nelle man1Ce– st.azlone di una lnconoclastla ruttlant.e. Nè cl pare sca r– samente slgnlrtcat lvo Il tatto che tra gli aderenti al mo– vimento cl Cosse quel Luclnl che aveva ancora negli oree– chl l'eco degli scapigliati e che In qualche modo. nella .sua .stessa esuberanza verba– le, ne protraeva le gesta. Ad ogni mod o, Milano, città me • no rlcca di antiche tradlzlo • nl, an n ponte di transito tra la classicità e le selve nordi – che, meno Incli ne alle, blan– dizie umanistiche di RomA. o di Firen ze (Firenze è stata sempr e un poco sdegnooa– ment.e aristocratica In oppo– sizione alla Mtlano borghe se e lndWJtrlale) la Mllano di que.l tempo volle essere an– tlborihtG e ~ avvenirista. e 1 lettoti che avr emo ver– so li 1938, potranno preten– dere di essere a.ppena n~trl conte mporan ei>. scriveva. il Luclnl del 1908 (Verso libero - dedicato a Marlnettl - E– dlzlonr di e Poesia.>). Luolnl, con Ja sua foga qua– Al donchlsclotl e.sca, fac eva li futuris ta a più dl quara nt 'an– ni, aderen do, !orse più slm– bol!camente che nitro. al movimento da quello spirito di novità che sempre lo P<>S· Umbtrl o llocdon l: e AnU.iraslo!IO sedett e e alt.resi da. una certa polinl, non contemplati nella tend enza all'nnarchla. eredità rasseg na della Biennale. degli scaplgllatl. Ma gli al- Però se la funzione di que– trl hanno tutti supera to da sto secon do futurismo è un a poco JR trentina e Bocclonl Cunzlol'.le di epigono, I primi non lR tocca. ancora <morirà ne ebbero una errettlva di In battaglia, a 34 annl. nel .wecchfarne 11to, che rientra, 1916, la sua volontà di az1o- come abbiamo già detto, nel– ne ooronando col sa.crl!lclo la storia. del costume del no– supr emo. come Rimbaud Jl stro secolo. E, semplicement e, suo senso d'avv entura nella si arresta qua.si semp re all e mor te ml.sterlooa. tn Abissi- soglie dell'arte, come gll an– nla e la. sua ruga dalla cl- tlchl neorttl cristiani. che non viltà). a.vevan diritto di entrare nel La tentazione del progra.m- templo, che dopo un certo ml ora torte, e ardimentoso periodo di preparazione. Che svilupp arli sul plnno dell'nt- per molti futuristi restò tale. tlvità artl!.ttca. E accadrà in- destin ati cioè od essere cate• ratti che l ris ultati dei ru- cumenl vita natural durant e. tur isti finirono col ritrovare I l futur ismo fu un senti– una validità più sul plano men to e. In quanto tnle. me – del costume e di un clima, ro contenuto cioè, che non che su Quello della creazio ne. aveva saputo trovare la sua Ad Ollll modo è più nel ca.m- forma gli venne preel~sa la po delle arti figur ative che e~ernltà cui ha. diritto I opern Il futuris mo ebbe a Incider e, :::à~i. ~:: cs~~i ~ 1 .~~~m~e~ che non su quello della lel- denuncia no Questa sua con– terntura o, piuttosto, della dizione. Quanto alla tecnica poeela. Chè essi 006tltu lrono prese a mano salva. dal di– piuttosto una forza di e urto > vlslonlSmo, che ritorse al suol contro le fortezze del lradl- ftnl. esas però contrasse, ple– zlonall smo e ili abbandoni del gb a una volontà di trad urre crespus colarl e del dannun- rlt.ml di rorze e 1a dlnamlol – ztanl. Ma non ebbero poeti là del mondo moderno. Cl diverti menti di Palazze- Nelle sue stesse Intenzioni schl, limitati a un periodo 11 futu rismo volle lnveetlre furono le poche gemme del- t.uttl gli a.spetti della vita, l'albero ruturlstn. mentre Intefie modificare 11gusto del Buul e Govoni. lutto som- vestire, del mangiar e, del leg– mato restarono entro altro gerc, del viver e insomma In srere), ment.re produssero tutti 1 .suol a.spetti; esaltò scultori e pittori. In. macchina, Il movimento, Oggi, 11 .somme tirate, an- 11 divenire dell 'essere (tra– cho di Quest'ultimi ben poco sformò, o meglio tese a tra– resta e i loro nomi restano sforma re la. mooona tn pr8!J• circoscritti a que llt di Ballo. si) , l'eroismo dell'Individ uo Bocclonl. Ca.rrà, Ru ssalo e contro In Immobilità e la Severlnl, cui si po.ssono ag- quiete, }'a.moro di po.tria 1n giungere certe cspresslonl di oPJ)O!Jlzloncnll'ln~rnazlonall – ruturlstl ta.rdlvJ, da. Dottori smo . predicò l'Intervento 1n n. Crnll, dn Depero a Pra.m- contro.sto con la. neutralità ... volle 1n un certo senso essere la continua zione attiva e combattiva della. rlnas clta na– zionale comlnctnta col '4"8. E che per certi aspetti sia man cato nl suo ass unto, per• chè ru tumulto di idee e di scnttm entl , questo è un altro discorso, ma. nl futurlsmo -,1 deve rlconOL'!Jccrela .spinta primo. o. quel rinnovamento della vita Int ellettuale ita lia– na, Quale ercettlvamente ,1 compi agli Inizi del secoio. Delle pcr.sonalllà che ittl– rono nella suo. &!era 1a :>lù forte senza dubbio e 1.:. più 11enulnll è stata quell a di Boc– clonl, alovane di vero lna:e– gno. che nel proprio sp!r!to porta.va accese tutte le con– tradd izioni del mov imento stcs.,o. Domen ica 23 luglio 1950 ha de!tnlto come " la pri ma e l'unica gra nde pagina di plttur n POlltlca creata In Ita – lia.>. La de!1n1z.lone è del '3' e rimane valida ancora oaa·1 e reHe sia di front.e al pro – gra mma tico e Quart o sta to • di Peltua, opera Inquinati di retorlca. sia di fronte alle reeentl man ifesta zioni del neo-ren.ltsmo . Quant.o v'ha In Boccion1 dl calore e di parteclpa zlont umana. ta lora appasslanata e urlante. <si l{uardl a quello che secon do taluni è chiama• to e Antl grazlo so >, secondo altri e Compenetrazion e di fi– gura ambiente >, che è del 1912 e nel qual e si nota già l'apporto del cubismo> altrel• tanto riscopriamo di freddez– ba, di calcolo cali brato . di Armonia decor ativa In Gino Beverini, del quRle sono pre • u nti Rlcune compoitlzlonl po• llmatcrlche ra ffiguranti dan– zatrici e nelle qua l! è ag:evolt riscoprire qu~II elementi cht volgeranno .11empre più Il plt• tore verso una ricerca razlo• clnnntc . Non cl per suade nep purt la scelta delle opere di Gia– como Balla, la quale poteva for se venire e.rrettuata In una altra direzion e. date le ten– denze di Ball a all'astra tto e potev a Portare e.Ila scoperta di un pittore che ancor oaat è qua.si Ignoto al pubblico più grosso , da considerarsi. Insieme n Magnelll. uno de– gli c3ponentl più interessanti del l'attrattt smo europeo. Ln. scelta dell e opere tut u– rlstlche di Carri\ è Invece quanto mal felice: dal vio– lento e rissoso e I funerali dell'annrchlco Galli> a que l canto politico che è e La aal– lerla di Milano >, una delle opere rorse più sla:nlflcatl ve e poetiche e pure che Il ru– turbmo abbia creato. Manca purtroppo e Il tramway > del 1910, una pittura che per la suR pasta stessa prelud e al Carrà derll anni immedia– tam ent e succt.-sslvl al periodo ruturl sto.. Cosi è chiara.mente Illustra – ta. la lntelll a-en:r.acompositi – va. e l'equilibrio di Sortlcl, l1 più guardi ngo e cauto del ruturbtl e, Insieme a Boc– clonl. uno del suol teorici più lnlellla-entl . Nella sala precedent.e cl sono I cubbtl, del quali di• remo prosslmam ent.e. li paa– saaalo dall 'una all'altra sala farà intendere al visitatore la diversità del climi nei quali operano l du e movimenti , la lntclllaen1.a divers a del pro • bleml universali, la translzlo• ne da una condizione di pas• slone< quale ru Quella del ru• turisti) a quella di rar,lona• mentt.>. cl~ cartesia na del cubbtl . Entra mb i però desti• nati. pen:hè le strade stesse su cui st mbero lnevltabll • mente dovevano condurli, a cadere nel gratuito. cioè nel decorat1•10. Cronaca. storia e poesia, 11 futur ismo In questi ultimi mt..sl semb ra ritornato in o– nor e: 1 franc esi lo hanno rl– scopcrt.o (Chri stian Zervo.111 ali ha dedicato una part e ab– bondan tt di un .suo volumi– noso Cahttr d'Art , edito In occu lon e della Mostra di Arte Italiana Contempor a– nea. oraa nlua ta encomia– btlmen te a Par ta! d&ell e.A– mic i di Brera> e Rarra ele Carrl erl nel suo recente cP1t– tura. e scultur a Ital iana d'a– van,-ua rdla >. nelle Edizion i della Conehl flla, ha rlporta: Certi fermenti corrono - In det erminati momenti del /ar, J del mondo - come 11 poltln e sull'ali del vento si Intu iscono a distanze mira– bolanti. SI !tuta.no da parte di pochi spiriti accorti e vivi. Il bl.soino di rinnovar e l'aria , di .sveechtare una clvlltà. la nec essità di rare PlllZZa puli– ta dt l detrltt . esistono pro– prio nell' amb ito di quelle enti tà nazionali che sono ric– che di una antica tradi zione. Le e!Ploslon l. quando avven– a:ono . PQ6Sono diventa re real– tà a miglia e miglia di di– stanza , senza che et sia stato contatto alc uno o soltanto eJrtm erl scamb i. Allo .steMO Nel cU.ma di crisi, acuttz– zat.ost Rttorno at primi anni del secolo, la necessità di rompere Il circolo chuso e .st.a,"nante era sentita dagU ln,egni del alovani più no– bili e Milano. dove ancora si protraeva vivo Il senso del– la .scapig-Uatura ottocente,ca, parve Il luogo più acconc io e più pronto (più ricco di riflessi si dlrebb :: osa:O ad Giovanni Consolai.Ione: l,a cocomcrara DI Bocclonl la. scelta che la Biennale pre senta non si può dire proprio esa urient e perchè mancano soprat utto le sculture nelle quali p!ù cht nella. pittura sono rtsoopr lbl11 gU elementi più fecondi della sua personalità . Delle tele , oltre ai notissimi quad ri de• ali e stati d'animo> , è pre• sente e La città che sorae >, opera. nata In un momento di particola.re felicità espre:5• slva. e che il castetrranco OA RIBAl,00 l\lARUSS I e arlo Ca.sttllt è uno des-ll ac.Mttor::I p1Q ,·altdl della Svlu era It.aU.ana; e UDO del ptù a&alduJ. In quanto a la\'oro. S'tndorlna , lewendolo, che la 1ua attività d.l scrittore dn 'es.sere, pur se le.nt •, conti· nu.a e tti0la re. BIBLIOTECA «Gli uomini sono tristi • di Carlo Castelli, Premio Schiller - «Le dodi ci seggio le•, di lli a Il f e Eugen io Petrof «Risveglio>, di Ekaterina Oarskai a . Nuova bibliografia leopardiana di Frattarolo Le blblloirrafle di ,t.udl lcopu• d!Anl ti 10no alovate r\l un re• cente a.rrlcchlmento, ohe è 1"31• r\ormunento per a:U anni 1940• 1049 cura.to con puUcolare a– more, unito a una aclcntlrlca me'.Jcoloe1tà,da Rento Prau.aro • lo. VI 11l~ ae una perfet.ta elen• cutonc alfabeUca di tutt ali atu– dl u.ec.HI In quel la.ao d1 tcm· po ln volumi, 1IVUt.e mlscella• nee. L 0 clenco numerato è lnter- Cu telll ha vtnto, CO."l 1l IUO ultimo ,-olume (Gli uowunf sono truu, C.armlnaU. Locarno) ti prtmlO per U 1950 della Pondu lone SchUltr: è una ae- rte di racconti, ran ruppatl &Ol-Ilde, tnacln ante aenu perchè, LE DODI CI 1eggiole <Lontra- fida al venero do\'e ba nascosto Il romanzo rtprende dlretta- to un titolo muco. D primo di uomini asset.aU di glustlJ..la, 'X>· neal, 1950) è un romanzo I a1olclll. Ippolito Matveevlc mente l:L an,nde tra dlzlont us.t ~ u più ~lo : un uomo me Spinto che uccide - a.ncht aattrtco russo, 1crl1.to nel Voroblanlnoff decide di partire russa, rlconoeelblle anc he nella ~~ : ie:. f•d~tl!~c1to c~ 1 ~t e~~~ ~:1:-~i:':.~ii.~~~ 1J." :e: da poi, a dlltanza di annt. La no <11 dieci - precisano, per la oarskala. con mano tellce at.rap- uHlltl dello 1tudlc.o e della rt· ~!u~.\'em~ er~~Se.v~ ch:n: 3 ~j i1~eln ~n :r~~~ 11 ~x~~;~~ Petro:. 93 ~ : ·.: ~ 1 : !~tf ~f'~l~ ~~:i1.toe ~l•~n~:~.lt~ a:;,8~ :or:rai~~ttod 1 ncii:teco~l~:l~ ~~- e ratto • tetto, ma quando sua Caffaro, per rca&1re a un'inglu• cunl anni fl~ autori plu po- dopo essers i tinti I capelll, tro- MARIO l'1CCUI raa!~ol~o 1:et1:11di:ì,~1n°r~0:1~a~ f.~ ~a." genere psrUcolare del· m<>11lt- un.a donna gnu.s,. e sUJ.la, o Don Barnaba eh~ ~=-· polari dell CnlOne Sovietica. VIL un JiOClo In un Klovane av- 01t1nata - '"lene A cor1Clin1 M· ca. non sa neanche lul cori,-, Quea:to e 111 allrl romani.I che ,enturl cro, , ti fl'Nnde lmbro– mlnciano Il IIUp rc. n~ cht lei di prouner e e ,rl 0 M1rc U rrl• es.si hanno pubbllcat.o. po5S000. 1llone , , e part e all"lnseguimen– prende 1·.•nlmille e lo se:.1.1 dal• ne amore della torella: o U• pe.r la loro 1p:qtud1 catezz.a e to delle dodici seggiole, che a ta porta " Dr! rcto - (1it;;I" i5etaU di tm:>:-e. oom.e. Tonmo la satira non molto n lata , 1tu- un certo punto si trovano spar– con man tor calma :_ t p:ec1 Sth·a, che ha tronto ftnalme.n• pire I nostrt lettori: ma l'epoca ae dappertutto. L.a ricerca, dopo te u aul do to. Te' 11 s-::i!do 10 te una donnl' per sè ~o:., ,1.\8 In cui furono pubb~c.atl va :ap • lnnumere\"'oll peripezie, al con– che 1000 tua mogllr se pem1et· non pu6 o1nd.arc1 fll:lrl, rc.:-la pun:.:i dal 1932 al 1936. cioè In elude t.r.agtca.mentc. u. e non un iilllo rtlg:noeo •· Ma ,·edtre •ai! altri rerc..hè le 11r- QUt l periodo ln cui l'URSS al• E non e In -particolare la t.ro – l'uomo vuo!e II ratto. lo. moi;lle t1n .appena alla sp, 11.J.. tra~eru.,•a li C01ldttlo periodo vata del tesoro nascosto. a da• conllnu• ad opponi, finchf: lui Anche nel suo p,·,•~·!~r:tt I!· dcUautocritica, e fu perdò per- re \'lt.a a questo Incantevole !Jet !uor1 e p:n~.l la notte sul,bro, Saturntno e le o,nt-rr- Ca• musa una usa i limitata llber- romanzo: quanto la Inesauribile ,:ancro!lolo. dopo un nno ten• stelli a\·o:i. lnsutlto .na)l.v;tnr• là di &t.:ampa. Olfatti ora ,pe.re comicità dtl r10nan 1 e delle taUvo di r!conc!UQ.:tione.Tuuo mente su qut!lto vuoto che va• che alano proibiti, e !'l\ppartflo· 1ltuazlonl, f' r.:,bllltà dcgl\ au– :;ul. raccont:ito con e.sattena, 1 namente si cerca di riempire, e ne In Italia dc1le Dodici aea· tori, veramente rara. Lo schb – lt ntameme. con sfum.lture e che costltubce poi la vita e roc- gioie è llat..a salutata con non z.o della vita 10vlettca che ne ~,~u: 1c;e\i6r;~•,~"di"'~~[:ui." ~i j~~~!lot~~~e~~ ~~~d!!'~n~~~;if:, ~o l!fni!~; ~slasmo dalla stampa ;\~ul~ n! m:;!~:fi6°pe~so°r:!l u~! ~~~ : ue~~i!t!~ ~tc:r~to ::i?j~~~m~~•~r e~ ,: e.r"!.''Ci!i': st~~~l~c n:e ~t°oh!~o 1~~ : ~~=n~:b r~~ ~e~enf:derQu!i~ pluU: J1nutllltà della ribellione menie 1UJj:1e,t.h'O - e aua.i;csU•rn.a.ato, quanto Il llbro In sè: una ere.adone lett.crarla: U 1uo :tell'Uomo.la nn!ti dei suol ra- \·amente trattato - da rlscau.a- una ,•ertt,inos.a tsc!ualont at · diretto pqenlto re ~ ti mera• t~on.amcnu ~no Il LCIIU\ predo• I". la trts:te=,, dt;-11arro menti e tn.,•ef30 la Ruul.a per ti rlCU• vt1II010e tnlmltablle Jln1le del tn1na.n1t. E lnutlle tutto. e, n.a• della r.slone. ~ qui, tnttan- Ptro di un ttsoro di Riotelll na• Circolo Plckictk. Cosi anche la !urt.lmentt. più d\ tutto la ,u ...d01I d1 racconti. nec~rlamente :.coato ntll'tmbotUtuu di una lrixura del 1uo anziano oompa– ~•1-1cnu.; p~,-r.ando agll :i.lm •plu ac.aml e Hmlu.U. es.sa ha 1ta:tlol.l da un'arlstocrattc.a. al 1:10, t quella de.Ilo scl:i.rurato :-.1ccon•1u 1>3nora.manon muta, modo di trionfare, emerien;:to da tempo della rt\·oluzlone. L.a prete Fedor 10no di una mllu• e il au).Seiuono e.sbteni.c squal-ltutto, IOmmer;cndo tutto. \'tc:Chla,sul letto di morte, con- ra e di un rllle\"Opreti:tvoll. porse alla noatra medltaztooe SI anl ur)(l:eun /ndk e per ma• Dopo t 6 ucce151 pa.rlslni di aspetti toccanti di un drtlmma terla. un /nd fct degli acrlttorl alcuni anni ra. ecco ar.che d. lsnorato. citati nell e note, un lndJce delle not presso l'edJtore De Carlo. La sua forza dl penetrar.Ione rhritt, citate. Tutto que5to In nella collezione dell'Ippoca.mpo, è 1rande, Il suo cort.gglo di rl· una ploeola t mancnev olt ed!– ~ cui c01tltul.ace u primo \'O • ,•elutone pari alla dcllcatni.a z'°ndna, che nulla perde. per :~~fl:~·zno W11~~r;I:. a~i ~ I cf~t:r.~ · .:~:::n~~::: :rn~'- v~1:::i.1 ~i \~~! on~~ Ekatt.rlna Oarak.ala. 11Crttto ori• dltà avvincente In una narra- d'nrtl', alnarl.amcnko ln france.se, un- 2.lonc In cui non v'è ricerca di Lodare Ptr qutsto lavoro, coal illA di adozione, ftlla pari della stile, ma 1pontandtà t fre• 1 proficuo, Il Frattarolo . divente. tedtaca, drlla acrlttrlce ru.ua N:heu.a; 11 quadro d'lnslemt r qua.si aupernuo. E hm nota la che Il vento della rivoluzione ha appena accennato polcM ti ta• dcdb;lont', ron lil quale cg\\ i 10rpreso fuori della sua patrii\. lt nlO dtlla acrlltrlce al rh·olge. da lempo lmp~gnato In itudl e dove non ha mal più ratto rl• aopratull-0 1111'1 \nall.sl della fan• ricerche di qur,t a natura: olC• torno. clulh, proLR11:onl1ta: i li altri comp-agnando sempre allo. &er1e• SI tratta della storia del rl• personaggi, ben delineali ed t& IICICntlflca un Impegno perso~ l\"eillO se&1uale,con 1 auol tur• c 11 aUI, &eppure non molli>In rl- nale e una mano d1 1ett.eriltO b;amentl e Il 1 u 0 dr:imma, con llt-vo.Un coinplcaao di !d ici In- La Fltr a Letttra rfo, che speaso lt Insidie degli alt.rl e I ao- tulzlonl, Insomma, capreue In s.i avv,Je delle sue note b\bllo· rnl dell"lmmaginazlont, In una modo limpido e tchletto, e con ri:raflcht, bul«'eb bc a tesUmo· ~ttab 1 ,~ ~~~r:~.emlae,\:. ri~~ ::~~~u~~e m~ gl ri~:::~1C:; ~!~~r :~J.1~~:' <1:~ i;:.r:.,: :!1ort· dat:lne va dagll ,mnl otto al d1•1 101nante che .a noi viene dal· RENZO PRATI' AROLO~ Slttdt e.lotto, e tutto ~1u.rebbc potuto l'anima ru5U, Ll'opa rdlanl f1140-lt4' 1 81- ~~=n~a~~c :::: 11:1~~ &KATERJN:tAg~L~ :VAn ~~I·~ · ~ilt~.t&Ua chi' 'Ieri• Invece non è coal, po!cht Il Rl1uegllo (De Carlo, L. 600). M. r. Biblioteca Gino Bianco

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