Fiera Letteraria - Anno V - n. 30 - 23 luglio 1950

Pagina 4 LA FIERA LETTERARIA 23 luglio 1950 Domenica tarono via, dt peso, ment ·re aridava.: « Poveri piccionchif miei!>. \Vladimiro 8' mtse a rictere: e Piccioncini >, diceva buJ/ìnimo, rifacendo Il verso alla :zia. Marussia frignava per vfa dell'abitino bianco tutto sporco df rouetto e di macchie celeste cupo, come DOPO iL PREMIO STREGA PAVESE GIDEMINORE di inchiostro. I n:i.c•:~r.::~~.'t~"'.:c~:: ne ompromesso dendo una lampadina e le ca– meriere scappavano rapide. Ogni volta tornavano con gli occhi rossi. Ordinavano caffè Que st e pagine, che non sono le mi1,1:tiori, non appartengono pero 10 nessun caso a quel che lui ch iama "fa r e del giornalismo,, e no n interesseran no domani meno di oggi e liquori, ghiaccio. I parenti avevano sete. * 1r, maggior parte erano in giardino, chè lo scirocco so/• flava senza posa ammucchian– do nel cielo scuro nuvoloni di pece. Parlottavano tra di lo· ro, fumando. Poi qualcuno accue le 1,unpadine multico – lori che servivano per le Jc– .tte. Molti erano f,a. obito da. "La luna e i falò,, ripropone i tennin t di qu esta situa zio– ne interm e,:iia fra Lostato liri– co e la narrazion e reali,ta di GIACOlflO ANTONINI sera - cht la telef onata li NON la lezione del classi- brevi scene lega.te de. un rap- aveva raggiuntl tardi - 3e-m- cl nordamericani che e- porto di successione purnmen. brava proprio c1tt si riposa&- gU pur ha ll&Slmlla.t.a 1n te temporale , che è proprio ,ero tra un ballo e l'altro. Le in una misura profonda del suol scrittori prediletti, CESARE PAVESE cameriere giravano cot vas- e non facilmente rlntrac - per esempio dell'Hemlngway aoi. Og,ii tanto qualcuno 3f clabile, ma quella del più mo- di Festa. Mentre nel «Car- sfumato paesaa-glo, ma parte- ,vivo di quella secchezza tut – affacclava dalla balaustra e dernl e persino più correnti cere> la penetrante analisi di cipe della rappresentazione a ta. nervi e tendini, cioè nessi chiama va giù. Subito una rappresentanti della lettera - coscienza sl salda.va alla. rap- cui strettamente si unisce. essenziali, spogliati e leggeri, macchi na partiva per torna - tura. nordamericana. segna il presentazione nel tono disteso Torna alle sue colline piemon- di cui st ta. alacre la scrit– re cu u a poco Dietro u can- llm1te della. scrittura. di Pa.- e remoto; e ne e La ·casa In tesi chi ne parti solo e po- tura. di Pavese cello i contadini, a gruppi, vese. Non ch'e«U rifl~tl del collina.> 811 indugi e gll urti vero: torna dall'America rie- Inserito tra. ti tono Urico e parlottavano. Era proprio co- primi la lezione; anzi 1 ha. co-- del contrasto psicologico si co e ma.turo d'esper1enze e d.1 quello teso a rappresentare me se nella villa ci fosse sl presto riconosciuta conge- riscattavano senza quasi re- anni e ricerca. in quel pae- è u motivo della polemica iina fu ta. nlale alla preparazio ne e tra.- slduo nel ritmo del rappresen - saggio famUlare le tracce del- sociale, più chiaramente arti- > Bombole d'o,uigeu.o>, gri- dlzlone lettera ria da cui egli tato; nel racconti de La bella l'infanzia. che vi lasciò. colato che nei precedenti rac - dò la voce del dotto re dal - proviene, e cosl presto fatta estate l'lnquietitudlne polem.1- Questo è il tono lirico del conti Investito com'è di una l'alto. Nel sUe,i.zio vibrò come sua, che ha pi·ovato il bisogno ca che pure è la base su cul monologo che al tema del ri- tunz!One che mentre avvalora. una .scarica illvfsibUe. Lonta- di contrastarne la. assolutezza si articolo. la. narrazione non torno e del riconoscimento 11 realismo di certa descrizlo– no oltre l'Etna brontolava U del potere di suggestione. Al• riesce o. costituire unità al tntreccla un richiamo acuto ne mette In giusta luce fatti t~ 1 w. Due aut0moblU J1artt- l'austerità. della lezione clas- tre episodi e neppure a rac - al tema della. solitudine in e caratteri. , 0710 veloci; i parenti, con sica. ha da~ la. mobile flslo- cogliere Intorno a sè 11 moto terra stranJera: In questa al- Int erpretato 111 questa chla – " '"' pioggia ctf pass i rapidi, nomla dl un es,pressloneatteg- eludente di ciascun racconto. terna evocazione !rana. la ve di polemica 11 tema. della ,alirono in casa, entrarono gtata moder~en te, colta da n vero centro, 11 cuore che si consistenza. del rappresentato infanzia acquista un risenti – nel ora 1 ide salone dai cui ve- un& lingua. parlata, viva, cor• sente battere anche invisibile, ogni volta. che questo giunge mento più vibrato che s'ac– tri ,n,alancati u.,civa grande rente; ma sOJ)ratutto, ha a.s- è il tema della collina: che a l.st.ltulrc un distacco tra la corda allo aspro risalto con luce. Le lampadine multico- Sunto il dato reaJJstlco in fun- nel secondo dei racconti e D realtà e la. coscienza. che la cui si presenta 1l richiamo lori del giardino furono spen• zione autobiografica, sosti- dia.volo sulle colline > è as- vede e la. descrive. Tutta.via alla fatica e alla solitudine 1n te. E fu u silenzio. tuendo alla. condlzione di sunto quasi al ruolo di anta - questa. condizione 11rtca,que- America; e l'uno e l'altro v e,me la governante per obiettività richiesta. dalla. le- 5ronlsta, e coo:titulsce anch e sta prevalere dello stato di s'associano in unità di tono J)Ortarci a letto. Credevo pro- zione dei classici un compro- negli altri due una presenza animo sulla soluzione oblet- al tema del ritorno e della. rl– prio si f0$Se dtmeiit icata di me&O tra ~ituazione lirica. e Urica 1n cui converge il moto tlvata. riesce per altre vie, sul cerca di un passaggio per.. noi. Maru.ssia e Wladlmiro realistic a unpersona.lità. Di del raccont-0. filo di una sostenutissima duto: tema dolce e acerbo dormivau o da un pezzo. con questo compromesso Pavese è Quest"ultimo libro (La. luna emozione interiore, a. un equi- a cui U martellare del dlalo– la guancia sul tavolo, bocca forse oggi 11 maggior reJPQn- e i falò - Elna.udi 1950) rl- valente realistico cioè a un go - nel quale Io polemica a bocca. Il loro respiro era sablle nel confronti della no- proponE:nuovamente I tenn i- risultato di evidenza obiettiva. si fa esplicita e saliente - lieve. OdOrava, 10 di fiume. stra narrati va, avendolo pro- D1 6.ei compromesso. R1ceo e La !unzione del descrivere vieta di ammorbidirsi In e Tu vieni qua _ mi disse la. po.sto e reso yalldo nella con- disteso è Il tono dell'infan - non è attldata solo al mo- elegia. .sfgnori,ia carn,ellna - tua cretezza. dell opera sua. zia, non più solo sfondo o nologo ma anche al dialogo, OLGA LOMBARDI L A FAMA di André Oldc può dlr41 onunal eoHda. n suo posto nelle let– tere trancest della prt• ma metà del secolo è uno del plil unportantl e le nuove ire– ner.:inont pur ollontnno.ndoSI torse un p000 da luJ, com·• m.turalc, non potranno non rl · CODOl!JCC'tlo come un claMloo. l ipr1ml posteri. riguardo a IW mamo noi. CJò è dovuto non soltanto alla sua. longevità me anche all'aver attra,·ersnto ar· U&Ucamoot.e incolume vnrt pe· rtodJ storici tanto dlv-enl fr& d1 ioro, all'aver vt&suto già prc· sente m letteratura la fine del· l'Ottoocnt.o, dal 1890 al 1914, poi U cosi moVimcnta.to e di· verao 1919-1939 ed inllne 11no • ltro ango.,c!OIIO dopoguerra . Se quest'ultimo dopoguerra gli ha dato col Premio Nobel la rln0 · manza. mood1ale , l'altro dopo· guerra lo vide glà accanto a Ma.rccl Prou,t e Pnul Valeey dominare le lettere frnncesl del suo tempo, mentre nel prlmo decennio del secolo cgll crea· ,·a. con Jcan Schlumbcrger 00 alt.rt amlel lo. Nou,·ellc Revut F:rancalse ed operova accanto a Peguy con Valery Larbo.ud, Hoger Martin du Oard e Char· les-Loui.s Phllippe una tr:ufor• mnzlone - per non dire una e rivoluzione • - nella lettera– tura d1 F'nl.ncta. DI uno acrlttore come Andrl Oide, la cui probità letten.rhl può dlrsl e&emp]are, tutto tn• teresse. qulndl, non soltanto 1, opere maggiori: e La Porte E· trotte > o e L'Immoralltà >, et.et Cavea du Ve.tlcan > o c. Lei Pa.ux Monnayeurs >, e 51 le Ora.in ne .Meurt >, e La Sym– phoole Pastorale • o e Thésée •• ma anche quelle minori, le rac· madre tl vuole vedere>. Il suo- Eluso in Pa t;.sf tuo1, dove no tUlla sua voce 1101' era la linea. verista e tutta 1n luce,1---------- --------------- --------- - nial ,tato c ,I ~•prn. ~ni~J:~c~~f~~tt1°r.~tr~~ STORIA DJ UN'ARDl.JA TRADlJZIONE Lungo il corridow clie por- sentat1 con vigore naturaU- PROUSTIN ITALIANO tava; alle st4nze da. letto dei stico e senza. sottintesi, li gemtori. erano tan te persone. compromesso matura ne Il Parentf, amici. Si !costaoann compagno. Qui gll stati del– al mio pas3aggto, in silenzio. la memoria segnano appena lo Qualcuno 1111 1:1oltaoa !e S?4l- sfondo, lo sfumato del to– le. Dietro una. ~orta d pian- no autobiografico a cui le zo– to Isterico di zta. Nadia . L11- ne realistiche del raccontato soforniio. sudore. !-O scirocco danno un ambiguo, sconcer- L EON Pien-e-Qutnt., 11 * l'lvela anche troppo cl'uda- fngommava t muri . tante valore contra.ppunt lstico: primo biografo e critico mente le ragioni delle anoma - av:r!'no m~:;:o 1°~~dc~~~-~~ ~1a"n~~ ~~~ 0 è\~a!d~ ~~o:1:tr~l S~~~•s!~ DI RENATO MOCCI ~fo ~ 11 ~4'~~~~~ 1 : :fr!: tro le spalle, una Infermiera dl continuo, senza che la rap- oeuvre (1925) fece seguire ECO del viziosi contro natura , le teneva il beccuccio della presentazione vacllll sul suol nel 1928 un altro lavoro: Com- lotti parigini, vale a. dire quasi proustiani, editi dal Fussl cU Ma, dalla orrenda. ro.ppre• bombola vicino alla. bocca. cardini reallsticl. DI tutti I ment travaillaft P., dove, ol• tutto 11 contenuto d~ Chroni· Firenze, sono del 1949; nello sentazlone d.1 una. corruzione Mio padre stava ai piedi del racconti di Pavese forse que- tre ad un sa.ggio di varlantl ques, cioè le pagine dell'an- stesso anno, su questo stesso generale, da cul non si satva– letto, immobile, con la fac- sto denunzia più acuta la crisi relative a due luoghi della cor dllettante petit Marc el, fogllo, db In italiano una. tue- no neppure le fanciulle fn ffo• eia rotta dalla disperazione. del Unguagglo: quella crisi Recherche e ad alcune lettere pagine di capitale importanza dita. lezione del Pranzo fn casa re, neppure J\lbertlne, la. pie– In un angolo della ttan~a. fl aperta 1n lui dall'amore per dell'Autore rli questa, dava come materiale documentarie det Verdurin. cola. amiei. de-1 protagonista dottore parlottava cpn tl pro- la rlsolt& plenitudine dei clas- una ricca blbllogratla. prou- della futura RecJaer.che, unlk n primo serio tentativo di Marcel. sbocciano le umanis– fessore ehe .sf u.,ctava la bar- sic! e dall'operante suggestio- stlana, dell'opera e sull'opc- al capitolo sui biancospini e dare all'Italia la. traduzione &imepagine teorizzanti le In• betta curata con Ull movl- ne di una lingua ngglornato. ra, comprese le versioni e gll a quello sulle giornate di let• della R.echerche viene com- termlttenze di cuore Chi!. as– ntento regolare e cmnpiac:'u- tino alle risonanze dialettali; studi degli stranieri. L'Ita lia tura, tellcl anticipazioni delle pluto da.sansonJ, che pubblica sociate alla. teoria della me– to. e Oortunka >, mf dis.se una. crisi che si lunesta già vi !lgura piuttosto larga - 60Stanza.lirica del romanzo, t Casa Swann ossia Du c6U d,e morta involontaria, formano mia madre co,i U1' filo di vo- su un contrasto nat urale nel- mente quanto a crWca ........ ela- a. due noti saggi critici: l'une chez swa nn: della versione di 11 caposaldo della.dottrina. psi- ce, e fece segno, aweM ap- lo scrittore tra un'attitu dine borata per la masstma. parte contro l'oscurità tn letterature Bruno Schacherl· cologtca proust iana. pena, che mt avolcinasd. ~ lirica e uno. tendenza a un In occasione della. morte del- e l'altro a. proposito di Bau- E' stato Giulio Einaudi che A Sodoma e Gomorr a !a• baciai sulla fronte ndata plastico oggettivare. lo Scrittore - mentre I tra- delaire. Ne è traduttore Glu- una volta assunto 11 nobllissl~ ranno presto ségulto: La pri– sentendo un gran vuoto, sl Di questo contrasto 11 con- duttort sono soltanto tre: seppe Lanza, troppo modesto mo incarico ha. sostenuto e aloniera. La scomparsa di Al– che ~f p:ir~va mf stessero tronto tra due racconti pub Corrado Alvaro, Il sottoscrit- quando nell~ prefazione si sta sostenendo l'immane s!or• berthie, Il tempo rit rovato. 3ucch.iando l ~ria dalle orec- rivelare 11 punto di crisi, ln to e O. Ouseppe) S. (provierl) qualifica e plu che ardito, te• zo di 1>0rtare a. compimento, RENATO l\lUCCI eh.le . me,ttre Il sangue batt e- trattura non sanata che stn Alvaro aveva, Infatti, tra- mera.rio>, dacché la. sua ver• entro un rapidissimo ciclo dl va contro i Umpanf. e ~ all'origine dell'~plrazione: e n dotto e pubbllco.to sul Mo,idO slone è d'indubbio valore let- la.voro, saggiamente organlz– rlunka - alitò mia madre cnrcere > u 938 > e e La casa del 18 febbraio 1923, La mor• terarlo, precisa e armoniosa, zato una delle più meritorie Do"'?;nt mattina fo no" ci sa- tn collina > 094 7. 48). ll prl- te di Dergott e, lo, sull'Esame !!no a rendere Quanto è possl- ~tlve dell'editoria lt &lla.na. rò pzu. non votrò dirti quello mo risolve nell'Istanza nuto- del ma.wlo-glugno 1924, l bile la densa ~poettcità del te- Tra. 11 marzo 1949 e 11 ma.gglo che devi sapere prJma che 11,e blogra!lca l'atti tudine lirica po.esaout df El3tir e Sprovlerl, st-0. n pedante potrebbe dire 1950 Einaudi ha pubblicato ne vada. >. D'un tratto la fac- dello scrittore sommerre n- sul Mondo del 2 settembre di aver trovato due peli nel- . eia bruna di mio padre fu do non solo 'l valori po- 1924, Soggiorno a Venezia nel l'uovo. Nè dalla leggenda in- :ua~r~ Super~~rlll . .:;a Tzr tra la mia e la sua. e Scloc• temici (psicologici e soclalD dopoguerra. Questi e plonle- terna. della sopraooperta, che a wann: om a e 6 chezze >, dine con voce dt ma anche quelli propriamente rl > non andavano oltre le due riproduce una. composizione ~::cf~~ O 1 ;~1io;ccJ O ::.~:;;:«<~~ pianto. Ma la mqmma 8orri• stilistici di rappresentazione colonne di giornale, le po. del proustlants.,imo pittore • se: e Lascfamf parlar e - tn- oblettlv~ lntempora le e mise- che pagine di rivista. Van Donghen, nè dal verso del complesso circa duemila pagl- !~~~~:;;;/o ~to~!!,"~;~ 1~ ~~ rlcordlosa di tavola. . 10 S:Cl~d:11'~:o;i~n n~:g~~~~a i! ::~~\~~o,d~t 1 :af~~ 1 :~z:~; ~ 1 eP~!g~~~dastampa su carta che nella vita avrai uu solo Nel ~ec; nd0 d~vece la ~rP· prima traduzione da. Prous\ risulta chiaramente trattars. I traduttori son tutti dl amico, tuo padre. l o tf lascio presen one e e sue co ne, in volume. od opuscolo che di una traduzione , e non com- primo plano, esperti, specla• que.sto anunonime11to e q~, cosl ca~~a :av~e, i~ ~~:f1Pi~ sia, è QU6lla di Eugenio mo - pleta, dell'opera Intitolata: llzzat1 e af!latatt tra di loro quadro >. Guardò hi 8U, ver- ifmmet entoo gl ~ r 1 ori. vannettl che. col titolo: La Chro11lque3 dall'editore Ga111-nella difflclle opera, in pie– so U fanioso "mosatco" di :;>~ r~s d ~ cot.a1i c~I e e precau.zione Inutile (1944) e mard e dal fratello dell'Autore, na simpatia. con l'Autore: Na.– perUne.. e Era di un prfncip~ !!:1e~.°che '~ur :tan no a. ~~= Il sottotitolo dl romanzo. dà ra.ccoglitor1dei vari scritti in talla. otnzburg, Franco Cala– - .soggui.n.se - che si clLta terminare con tutto il loro si- 1n JtaUano, pel tipi della ro- essa contenuti. mandrel e Nicoletta.Neri. Ma- ~:v::,0:•1/~::;P;e;e;::;~~ gnitlcato 1a. polemica. sottesa :~n~eft: nd ~i:;ni:~ . ~i:: Le~~~r i!'~°:l~ e~~~ 0P~:~ rio Bontantinl, Elena Glollttl colt.e d.1 artJcoll o di prefaslonl , u dlarlo, la. corriapondema. B se nel suo caso particola.re iJ cSa.tio, U d'e.moso e Journnl >, pubbltcat.o nel 1939 nella colle· done de e 1.6 Plélade :t, rima– ne una. delle opere ptfl impor· tanti cd interes.6o.ntl per la CO• noscema dell'uomo e dello acrtt.– torc, eMO rileva comunqllt!, co– me lo dlm011tnno I due volu· m1 pubblicati Ulteriormente pel periodo 1930-1949,del ,ienen minore. quello Cl~ a \'Olte per noi più gradevole In cui lo scrittore a1 abbandona ma l'ar• f:U:u1!°° e: ~ n fondo nel· Se 11 Glde maggiore 6eDl.bra aver pomo un termine alla sua opem colla pubblloulooe dJ e Th6sée :t, Il Olde minore in· vece at è rivolato molto attJvo durante sU ultimi due anni. Al– le e C~ndance Prancll Jammes-André Glde > e e cor– respondance Paul Claudeh \ n• dré Olde • si è aggiunta 01'\\ Ja e Correspondance Charlet Du Bos·André Otde • (Corr6a odi• tore): al e Joumal > il volumt e JournaJ 1942-1949 :t (Galli – mard cdlt.) che nell'lnt.enzioot dell'autor e dovrebbe esser l'Ul• timo. Il bel volume e PcuilletA d'Automne • (Mcrcure de Fran – ce edit.), raceoglJe 'artlooll e rt · cordl letterari ed D reoont1Ssl.· mo e Llttérat.ure Enp.g6e :t quanto 51 rtfertsce agli anni in cui ma.n.l!est.ò un tnteresse di• rct.to per la vita. pollttca . Sei volumi di aeri.W \'Ul quindi che s:t acco,tano a. Okle qual "è sta· to ln \'art periodi della. aua lunga esl.atenza. Di questi ll più recente è quellO del e Journal 1942-1949 • ln cui Otde. avendo settontat~ anni all'ln1z1o ed ottanta alla !inie, po.ria della sua. vecchlaia, gagliarda ancora. fi.slcamente ed tntellet.t.ueamente malgrado mo– meott di stan.chezaa e d1 gran– de debolezza. PUre la fatica 61 ra. sentire e la dedsione mani– festata. nell'ulttma. pagina. dopo l'annotazione del 12 Giugn o 1949: e Tollt m 'inv1te à crotre qu'elles !tTOnL Ics demières de ce Joumal • sembra saggia. n suo gtud1do sempre acuto, mo– uvato cd lnt~nte quando 11: 1 tratta.va d1 libri e d'autort si fa meno 5ICW"O ed è a. 'VOlDe: &cODCCrtante (per esempio R p.ropooito di Tbackeray, di Hawthomt, di Thomas Hard.7 e fra. I franCC& viventi d1 Mon– therlant. 80pratutto in paraao– ne con altr:1 d1 ace.na impor• tanm d1 CUI l)el' ragioni poco chiare !a. l'elogto). Peesto i Quando per decine di paa1ne cl parla di Vlctor un raganacclO che abita nella stesa casa. &garbato, sudicio, meechlno e d.1 =~.:a~~~~":. r. : pL!Jodlo è non soltanto noioso ma - potchè a Gtde al devt un'a.s.soluta sincerità - nncht dl un catt1vo susto unico tn tutta l'opera sua. Certo pagine acute ed lnte– ~I non mancano, come ad esempio quèlle ded1cate a Cba.r– les Du Bos sulle quall ritorne– remo a prol)03lto della e Cor· marsi mai. Non dovrai fer- al racconto. prendente te famose pagine plani esce finalmente nel 1948 Il .Supercorallo proustlatl(J martt finché avrai vita. ft - Nel tre raccontl de La bel- ov'è descritto II sonno di Al~ l'attesa. versione di Un amore di plu recente edizione, Sodo– gUolo, neanche tu. E non di- la estate !1 risentimento pote- bertina. di Swann a. cura dl Ola.corno ma e Gomorra, è destinato ad mentlcare di farti la croce: mlco è plu profondo ma meno Dcpo la pubblicazione. sen- De Benedetti; versione eccel• acuire l'Interesse e la curiosità ogni mattina. ogni sera>. Una evidente, meno sooperto che za firma di traduttore sul de- lente dovuta a chi ha scritto del lettore della. Recherche QUI pawa: e Ad.euo va.' - so.tVi- nel due di Prima eh.e il gallo funto hutipendente • del e un t~ndnmentale saggio crlti • Eriunto,glacchè, com'è noto, è rò - buona notte, creatura• c:atttl; anche se e La casa 1n agosto 1945, di un bl'ano ehe co su Proust e dell'opera prou- In questa. parte del romanzo e spor.se le labbra per baciar- collina> porta una. data di rappresenta una curiosa va- 6ttana conosce tutta Ja trama , che Proust, dopo aver narrato nti sulla front e. Erano leg- composizione posteriore a riante d! quello definitivo filo per filo: uno che cl sa. tare l'obbrobrioso Incontro del trl· gere. co~ di carta velina, Quella de e La bella. e s t.ate>, compreso nel cosldetto SOD- Le mie due piccole antologie lettaJo lupien col barone tncredil>flnl"ttte fr edde. Ave- Il primo del tre racconti, che qforno a Venezia, il quale a di Paesaggi e di Personaggi Charlus - incontro che gli to un 1nP")r'- di rame fu bOC• è del 1940. sua volta fa. parte di Alber- Andr6 Glde g'ionn e respondnnce :t, ma. eue sono meno frequemJ c:hc nel J)U(la · to; D periodo di sucrra vlw.Jto da IUI In TUn1sla. prima, 1n Al· a:erta e nel Marocco poi, fra peracme, ~to Jeao De• ooel, quasi t.utte medklctt, h• certo COlltrlbWto a rendere o– pache rootw: pagine. Delne di nota et acmbtano comu.n(Z\lt queste pa.role del Gennaio 1948: e Valéry, Proust, Su.arès, Clau• del et mot-mémc, 8l d.lft~renu que nous tus:siona l'un de 1·au· tre, al Jo chen::he i-,r quo! J'oo nous reooooaat.ra pourtant. du m!me lge, et J'allats dire dt la mm>.e «rUlpe, Je crots qui c'OH le gr&od mépne otl nou, ten1ona l'aewaJ.IU. Et c'elt eJ1 Quoi se marqueit. eo noua l'Io· fluence plus ou mo1n,g secrèw de Mallarmé > 04de rlvendlca la sua CODOeZ1one d ll'arte let– teraria. ecrivendo e J·appe11, Journalisme tout ce qUI Lnté– ·l'm!Jm"8 dema1n moins qU'aU• Jourd'huJ :t. Dopo una parentesi di qua.si &ett.e anni Oide nel 1938 è rl· tornato ae ateao, è rltomat.11 ~ n quella che era 6tata i. concezione sua pl:ù. a.utent1e, tanto nella vita quanto nel• l'opera . Della ]Xl.rent.esi che w all1Ddrca dal 1932 al 19S8 par – ia. invece il volume e L!tUra· wrc Enaaaée• COaWmard e· dltore) che ne ?11.CCoWlle t.uW gll scritti ooca.sionaJi. Che que• sto aia & te.lo il periodo meno felioe di Okle 6Cnttore cl pa.n indubbio. Non &Oltanto percbl neuun.a delle sue opere ma.a:· gtort è stata acntta dw-a.ntt Questi aDD:I.,ma sopratutto per• ché e,11 p1.1rarnmato dalle ml· slJor1 lntermonl 61 è J.ucia.tc traV1are per atn.de e vtooli 1n cul perdev a 11 suo tempo e m faceva. dilct:Jiare. L'ept,o,clio maatore e ftn&le. 11 suo viaggio 1n U.R.6.S. Jn compcignia de• gli acrlta>rl lCtJi:fflt: De.bit t Lou1a Gullloux , dJ SdlUfrln, U vero 1n1z1atore della e BlbUot.bè· que de la PU !a.de •· dell'olandc• ae Jet Lut e del suo tamùlw P1erre Herbart , colla OOMeCUt.1• V& pubbUCUkme di e Retour dt l 'U.R.SB . > e poi d1 e Retou• cbes >, è noto a tuW. Ma e8110 i stato preceduto da anni di lnU· Wi tentatM per Inserirsi VC• ramente nella ooml)lll1ne COttW· nlSta, d1 um1llukml di Ol'll ge– nere per UDO eplrtto come quel• lo d.1 Gtde . Le u.m.Wuioni venivano non deall an'e1'6l\ll troppo spesso stolt.1 nelle loro repUcbe ed a ,·olte ln malafede, ma da. com· paan1 oomen mediocre Jean 01.tehennoe tenti altri moral· mente ed 1ntellet.wolmente in• terlort a questi . che troad'l di v&D'ltà al riparo della loro or• todowa t.ot.all.tarla lo teda:'gul• vano e lo echemlxano sena. c:he egl1 purtroppo reag1.9ie ooll'C· nergl& e la dJcnità che I suol a.tnld avrebbero desiderato. Questo , è d'uopo ~lo, anche perohè la l1ltà. dt certi suoi compaenl ed in p,r1mo luo– go d1 Jean Guebenno. diret· tore del aettb:nancle e Vendre• d1 >, elldlo tmpediva. Cbe la parentesi aSa stata. veramente Infelice lo dlmostnl. pure la oommecUo. tn cinque a.w. cL'In– t.&et Offl6ral > &c:r1tt& in que– gli anni e pubblicata alla fine del volume come a~nent.e alla e 1Jtt.6rature B:nga.16e•· DI t.uttl glt ecrtttt di Otde CAO è certo il più debole, l'unico che !Ol"Sle avrebbe fatto meglio di brucl3l"e, oome gli consigliava – no alcuni !JUOI amJcL La dllfemua è grande col fortunato periodo precedente In CUI. Oklo crea tra l'altro e La Simpbonle Pastorale>, e Le6 FauX Monna)'eun •• e Si le Oraln ne Meur\ > e dl cui pa.r– fa la. e C(J?ft.Sl)Ondance Chartes Du Bos-A.ndr6 Otde >. Lo ecem– bto dl let:tere \'& dal 1911, anno 1n cU1 l due ecnt:t.ort 61 conob– bero, al 1930, anno ln cui la pubblk:amooe de e Le Dia.logue a.Yec André 01de > tn16e prati – camente fine alla loro amicizia. Le lettere pli>. lntettssanU aooo Quelle che 61 rifen,o()no al con– rutto provocato in parte inCOll· ac1ameote, 1n parte 1n geguSto ad un aecreto rl5ent1meuto da Charles Du Bos. In tuttle è evi– dente il vh-o desiderio d1 Du Boe d'm.serlm ~e ma.g– gtonnente. nell 'lntimlt.à di Olde ed n generoso abbe.ndooo di QUCSLi nel suol rf&uardl. 11 dia– rio d.l Oide e Quello di Du Bos ch1at1.scooo maggiormente le ooee preclsando 11momentodel– l'1nil:lovero del conrutto nel– l'animo di Charles Du Bos ne.1 ,.0 r lri•"i.a.l la stanza non so Intorno a. Torino gravita ti~ di.spaure, e che rl,zua.r– co11t". _Guardando Ot su vidt questostudlodtambiente ,una da un episodio d1 politica Il m-?ulo di mio padre tre- realistica, pungent e ra.ppre- italia na al tempo della que– mare furlo3amente. sentazl-0ne non tanto di una stione fiumana, vede la lu- ~OTTE DI BALLO Nclla notte venne tl tem- socletà o di un'epoca, quanto ce, edito dal cardazzlano ca– porale. Vento, tuonf. fulmini , di personaggi, c1 pare, espo- oaUfno di Venezia, la. tradlzlo – grande pioggia . Una. per.sfana nenti solo di se stessl ma.lgra- ne di tutto 11 :soggiorno a ve- !at:eva.bl1 iig;rv::c;;;,er:~a;,t ~ d~tt'l~l~parls~t~~~l g~ nezia C194 5l, con quattro il- (Co11tfnuaz. dalla J. pa~naJ chi colmi, per la. sua vita dal cielo affidati a nas tri E' sala, qualcuna conservava tremanti forse l'ultima dife- p ac~ e. m su! a u e v · lustrazioni orlginall di Filippo ------ sottile e alta. In seguito alt di seta, partando an:1.quella parvenza di dimora sa caduWl. Jure, l acqua. scroscia.va riferiamo sopratutto al se- De Pisi.s, a.cura. del sottoserit- terror e a ciò che sarebbe seppi che avrei patuto dirle gente oppressa. doni meno - un porta.sigare tte , una Nessuno riesce a godere davanzali e sulle piante . u~ ~ondo, e terzo racconto, del to che a Cosmowuta aveva avvenuto se la bestia tosse tutto questo ma allora, al- immaginosi di quelli del borsa, due cappotti - che più intensam ente di Denisc temporal~ eSUoo odor0$~ :e 48 e 49 , mossi, folti dl per- dato un mese prima. In edizlo- caduta puntavo con torza i la domand a.' rlspasi che ern maghi della tradizione ma gli uomini amano costruire ti piacere dl ba1lare. Ebbra eletfrcft':i.ttdf res!;alee~ ar~a- rine eJ,a;;\:1v~osl ~~=':i~ ne, diremo cosl preoriglna le, la piedi cOntro Il suo costato; per i suol capelli, che por- ugualmente suggestivi. dnl ad ogni loro sosta, anche come tutti gli altr i, è rima– mar ,iei ra~~;aria nu01'4 f~tào d:l narrare che la versione dello stesso brano la odiavo, pur capendo tava sciolU e ondula.ti Iun• colori vivi e sple ndenti di breve. Mi sedet.ti . Ero stan- sta naturale, f.aclle, ognl ~ 1 :t ra~ Maru, sia dormf~ ~vas v 11 del giudizio morale Fedele e accurata, Intonata che non aveva colpa. In va, go le spaHc in un'acconcia, cellofane. 5c avessero im• CO,e non potevo trovare In sua movenza. Si sceglie lei 0 m ro h'l ce urezz bbl hla. al giovanile stile proustiano, no spargendomi supplicavo tura di una semplicità maginnt o che Oenis e li ve- ciò la gioia dc.i piccoli fl. stessa il compagno, ca.m- ~a7i 1 !etam.,.nte. Anc O • ne tra..~re ~~n1~!:ro !~ 1 dl non poco estetizzante ma.dove Fr8.nco di ferma'.re: rideva .. est rr.ma . Non ballai più con deva diversi da come, n ca• lippini, che non si sent iva.- blandolo tal volta a metà e Mt a so1f~· df sepra.tSal- ~fa. i ~~~~ 11 tondo limac- in germe è già la tematica del- La musica tacque, cosi bru• lei; senza sfuggirla, non la sa J_oro,Mae o Joan ... Pro- no pJù soli C0?1C ~i era de?1a danza: si rifugia in un t E 8 ~? "imo giorno Non I e g ~ 11 r'tsenflmento svela Io Scrittore futuro, appare pe1 scarnente che ml sent ii sco- vidi mal pri ma di questa ba.b1lment.e non avevano sembrato in pr111cip10, o di angolo quello che viene la• ~- /a . . PT tl.dto era l~uoero e s~~r:;e~dosi toglle alla. de- tipi dell'editore . AIC6sandro pcrto In mezzo alla grande sera. Frequentavamo, evi- ~ai gua1:dato l'album da una ragazza bionda che gl- sciato e rimane a contem– P '"' t)a pm. rsf a fedi e , r v r di una di- Mlnuzlano la Malmco11fca vil- sala, come uno che non at> dcntemente, due ambienti disegno d1 qualche ragazzo, rava incessantemente su S'! plarla, sorridente il nuovo : 1 /; 1es~~u!~~~ - 7J~e.ttra,Pal- ~~~~~u/~to~~ CÙ, un costume. legglatura. <1945) di Benla.m1- bia tatto in tempo a rlen- dlversL T-alvolta ne 1ndovl- e. non S! ren~e"'.a~::> conto stoosa senza più la forza dJ eletto senza un pensiero ~r z,.,,,,,, nit .,pazi delle persiane Qui 10 scrittore è ripreso no Dal Fabbro, che dal Plafsfrs trare del tutto in un trave- nav o la presenza passando dt essersi sostit,mt1, aJmeno reggere al riso che le scuo- Ja donna che un attimo pn- 0 1 , Uva an,!imandl'I dalla suggestione di quel mo- et les iours sceglie Il raccon- stimento da cui dlpendev9 davanti a. una vll1a dalle per un mom ento - col fa• teva il volto sulla spalla ma allacciava. La seguo laU:r:ran4, ~arirmo lavata dar- do di costru ire una società O t.o che dà Il titolo al vol~e e la vita. Mi inchinai legger. cui finestre !i_ltrava, con vore del loro film e della del compagno . dappertutto, senza tar nul– l ulonata. Chffl',ero: e cmne un ambiente guardandolo solo La confeulon e di ut, fanciulla, mente; avevo Ja confusa im- una luce i_norb1da e rosea, cattiva memoria degli euro- . ~ uno slancio impreve• ta per nasconderlo. Spari a ? La rioil)Osta la diede i1 110 esterno ta.gllandolo a oltre al due poemetti in prosa: pressione di essere scampa- della musica, o dietro ai pci che non concepivano dib1le di abnegazion e il si• sce - io appendo la spe- :tt~~e · e E' morta che è un a ' Framm enti dt comtnedfa ita- to a un pericolo . La ragazza crista.iH di una lunga auto- più come S! potesse ca.1pe-gnor z.. • ha permesso alla ranza che mi ripassi vicino f t ·> dfsse La. sua vocP liana e I rammaricht. rimase immobile un mo- mobile sple ndente, ma non stare una sigaretta appena rtglinstra di ballare con un a un lembo della sua gonna m m~lo e1nito ·di un animale no, però, era riu scito a daruli Nel 1946, ancora pre~ mento prima di avvia rsi al perchè pensassi molto a lei. acce.sa - a.gll eroi dcl!c sto- americano. Lo. osservo, se, a fiori intravvisto t.ra le era_t g una botta al braccto, cosi la Iandl~Sa.pl, esce Un amore d1 suo tavolo da cui sembrava Ora, vo1tand-0mi essa. le rie meravig1105C d1 un duto sul bracc1uolo di una copp ie in movimento - f e~,~~ svaro lacerò l'aria. Cl pallottola andò a colpire il swantt, tradotto da Armando la sepa rasse una distanza Gp_alle. potevo guardarla a temPQ. . . poltrona , accan~ alla mia. rJapJ?~re ridendo , ogni vol• r,ran trnmbtuto. un cor- quadro del cosacco. Il vetro Landlnl, cui va. diretta una Incolmabile. mio agio, seduta fra. due La f~ta stav3: per fuurc ; già pentito, ~ommato_ dall~ ta p1u ebbra . f u un 1lMn Pot awtlcunn si spezzò e le perline ca4dero, schietta lode per essel'SI cl- • • • american i che la contem- partecipandovi 1 suonatori paura delle nvclazlo m defl- L'orc hestra sincopa un rPr;t,! tr;", 11 nn~. lnmntfrittdn - plogula Improvvisa di cento mentato a tanta pçova e per Un mese prima le avevo plavano estatici senza capi. in misura più ampia dJ nttive che il solda~o ignaro ritmo semJ?rC più veloce p:a i.el nr11ttde dlenzio del vri- colori, sul vi.so df ,nfa madre averla brillantemente supera• detto che ml pareva, ~al- re dl averla conquistata. quella_ che comJ)Orta _un può !~re alla Ianc1~11la,che sulle tempia sudate del s · ' ttino che sorrideva .,empre. ta. lando con lei, di allacc iare Oh, non loro in particolare: semplice dovere, la musica socchmde glJ occhi intimi• danzat ori. Stanchi, paHt- m~, ~~che ·giorno dopo ml La seppellirono cosi, co,1 Sempre nel 1946, Valentino una fanciulla dell'altro se- ~I no~ av~vano contribui- taceva e rlnas _ceva a . inter· dita. PassandogU dava~tl, dtsstmi, cadranno di peso 11,· he mio padre aveva ta 11tc perline sparse sul viso, Bompianl !anela dalla. sua colo, come oggi non se ne to che m mmima. parte alla valli sempr e più brevi e ra- essa gli )ancia la sua g1ac, a terra quando la musica t ,sst''t" cdl uccider!f davanti sul vestito bianco. Collezlone Universale Corona Incontrano. Era per il suo real~zzazion~ della favola di. T~a le Polt~on c, vuote t' ca; lu_l riesce a sorr lde~e cesserà' di sostenerli. ae 1 :U~ao1nadremorta. Qualcu- . IGORMAN una gemma proustiano.: / sa• seno tranquillo, per i :nan- degh uomlm che scendono inutili tutto mtorno alla o.ccogl1endo sulle ginocchia n •o CHIESA 1bl1otecaGino Bianco 1925 e non nel giUgnO del 1928. come potrebbero lascia r credere le lettere. Charlea Du Boe: alla morte d1 Jacques Rlvtère, di cui era •tato amico, credette Imminen– te e alcura la realizzazionedel MIO plù: gnnde e ,cgret.o de-51- derto: d1rtgCTe la e Nouvelle R,e. vue Prançaiae :t, Come 8pe8fJO auceede con uomini appa..rente– ment.c dLstnterea..u e t.ut.tlvot– U alla c11ra. d.1 valorl splrlt.uall , Du Boe aveva una tanto più grande quanto ma.I apertamen – te espreaa op!None delle pro– ))l'te qualità e del propri men– tJ. Egli contava Inoltre ,ull"a• miclzla d1 Jean Schlumber,er fl sopratut.to d1 Andr! Olde . M8 ambedue, pur contnocuib!an– do la iua attma. e sl.mpatla, lo eapevano totalmente tncapa.ce di dirti'ere ala una collezione letteraria - come aveva l1à dtmoetrato con P1on ed altri - sta lMff!Ormente ancora una riYWta. • D va. nous 1kbe dans le macacon1 :t dme J. 8eblum• be:rs'er e Otde eon.sl.derò ul\l,al– mente che la. nomina d1 ou Boe a dlreU.orc avrebbe ligni.ft – ca.to la rovtna della e Nouvelle Revue p~-- 14 6Cetta cadde quindi 1U Jean Paulhan che '11 da. anni a&1eCOlldava Jacqul!S Rlvtère, ment.re U t.lto– lo d1 dlret.tore venne dato a Ga - 5ton Oalllmard, Nesuno tmma• gtnava che la delualo:ne ~ es.er ~ coel a.D1: 9.nl per 11 Po· vero Charlie. In realtà , forae perehè et oostrlnsc o. non far– ne Imi parola a nessuno, ertJ non b'montò mal le opneecuen,. ze del cdlpo gravtaalmo. • Du Boe dedse SUblto di rl • prendent acrt,·endo UD libro IIU Gkle 1n CU1 &vrebbe dato pub– blica testimonianza della aua SU.ma . ed immutata amd.cW&. Ma 11 t.ernpo e gll eventi. muta,– rono, 5en&a. che l'autore ge ne reodel&e del tutto conto. D to· no del libro. Quando net U28 egli mandò 1l maD05Crltto 3 Olde quest.l con grande e -,ra– devole sorpreaa s'accorse che D c. Dlalogue avec André O!de :t era d.l fatto un atlaoco a fondo contro d.l lui au queaUon.l e&• aenziaH, Fc,11 non nascoee al- 1 'amico Il suo dok>re, e le let-– tere ne danno t.estlmoolama, ma quert.1 ooove:rd.to nel trat,– tempo at caU:ollceslmo ed allon– """"°" qulndl spJrttualmen – te da luJ. non compt'l!'.IR. le vere nctoot del disappunto d1 01- de, a.ttrtbuendole alla paura. di ,·eder rovina.ta la. -propna po– sidone da un coel brillante at,-, tacco. Sopravvalutando nuon – mente le propne cape.c1tà ed J proprl merttt eall era mcuro del successo eenaulollale del suo libro. Il eDiaJ.oSUea.vec Andrè 01· de • pubblicato nel 1930, pesgO del tutto ll'IOll&ef'ft..t e non fe– ce nlcun t.orto a Oide ; ma l'a– mtclzia. era suaatata ed 1 teota– u,1 fatti Ulteriormente da Cbar– lle, o.l!ra.nto dal duplice tnfuc– eeaso, per r1avvtdnan1 a Glde, d1 cui le ult1me lettere sono un'eloquente testlmoniame, non ebbero alcun r1sulta.to prattco. Esteriormente I ra.pp :n:1' pur d1ramandoo1 rlmuero "9nllall, ma 1n realtà il e d1aJoeo > tan– to caro a. Du Boe: era ddln1t1• vameote terminato. A dlstanza d'anni quesio con– ntt.to oa.tutroftoo per Cb&zies 0U Bos, dest4oato 6 perden1 in sterlll tent.aU.v1 d1 ml.ét1clamo lettern.rto e eo&tretto n rinchiu – derai aempre più nella sua. pic– cola cerchia d'ammll'e.trtcl , ap– pa.re come lo accmtro tra lDl butbanaoeo ed in,muo cagooli– no ed uno sdesnoeo leooe che ooo una zampata riduce il wo abbaiare al s:llenzto. Olde nel– l'oocorema si dimostrò molto duro PCI' Du Bos. Erll cita nel cJourna.l:t la pa.rol& della at– gnora. Van R}'S&lelberghe dopo 6Ver letto il Dl8.DOICrttto del e DS&Joeue •: e n ta.tt 1JC11 salut au.r vot.re dol > e detlm8oe qum,. di crudelmente xm. non ~ raaiooe :il e Jomnal > d1 Du Bos: e un monummt. d1mmo– dest.ie et d'lncoec1ente oompla.1- l!JO,llOC • . Paccndogll eco Jean Scbltmlbergtt ebbe a dirmi ul– timamente a. comment.o degl.l on.mai lonteni fatti., r1e\'Ocatl dalla pubbllculone dd quarto volume del e Joumal • di Du Bos (Cortia edlt..) e dall4 e Cor~ respondaDce •: e Povero Cbar· Ue, ll suo int.ere&se l"ls!ede on.– mai soltanto nella storta deAe opeore di ADdr6 Otde , sotto tut– U 1 rapporti tanto superiore a lui•· In e Fculllets d'Automne >, che pur appartenendo al e Olde m1Dore > contiene alcune trn ~e ~e 11 'f;! ~ CO:; la conoacenm dell'Uomo e dello 9Cl1ttore, Andr6 Otde si dlmo– stn. invece tanto umano, com– prensivo ed affettuoeo per 1 auot am1e1 soomp,ani: Berut Obeon. compagno oarln1smo della aua stovtneaza po!. alloota.n&0011 da lui per ragtoal. reHgioee, Piene Louys, l 'amk:o dell 'adolesceoza sul cui nome si apre ll e Jour– nal •• Eugtne Dabtt. mortx> du– n.nte D viegio in U.R.8.8., a1- lt1 ancora, com.e PtWl Val~ e Mallarmé, 1l maestl'O cui a qua– si &e$SiUlt'enni d1 d.lstama ecu conserva intatta una fedele rt• OOD09CeDza, e -pe.rftno per degU aV\·ersart come Maurioe Barrès, di CUI parla con suma. e ri– spetto. Perc:M, Cl .si può chiede– re, rra. tante 1!.gure di scrittori, di cui J)llN!CCh1 come Jammes, Claudel, Gheon, doJX) es3e?'gll st:nti ami-Cl da. lui si ~ In seguito ella. loro oonV'emOlle, Charles Du Boa è l' uni.CO ven,o 11 qua3e egU 6I d1mo6c.ra Quul lne,orabllmente duro al punto da poter sembra.re 1Dituato? Perchè come dtmost.rano L'\ e Corre.,pondance • ed D e Jour. naJ • egli non perdonò mai al– t'amico quello ohe oomlderò un tradimento vero e 1)l'Oprlo. Per molti anni egli &veva favorito ed aiutato Du Bo5 1D tut:tt t modi, scusandone le de~ ~~~on:n::to al~ colo. Egli noo. pot.è ammettere che questi, eredendoe.1 forte, ;:ra&ie a tteenU amiclzte, par– lasse del suo carattere e della &un Vita prl.YQ.t.:L ln un t.ono di lronSco. superiorità. e Cett.e Iro– nie, que Je n'ai pe.s mérttie, met un terme, Je le cralns, à : ~ su~~edei ~.!:~ ChaN1e dopo l'Insuccesso tA)tAle del libro prowcarono 1n Ok1t aoltanto un dlsagio, egli noo credeva. pii>. all'assoluta .since– rità ed Ingenuità d1Charlle, la eu1 leggera fa,tultà d1 bel po.r– la.tore gU dava ora nola.: e Une des ralllertes !a,'Orlt.es de Zé– zett.e Nt de me dire que J'&I manQU6 ma ,-oca.tJon et qu'll y ,wa.tt en moi 1'6t.ofre d'ml J:ri– dlcatcu.r •· scri,'f!Du Bos. Pur– troppo la. cosa. era vera ed essa è mnnlfcsta ln tutto quanto egli 6Cr1.s&e durante gli ulWUi d1ccl a.nnl della 6Ua vita.. Forse anche per questo rade più ln– oUnea perdonare tutto al pub– blicano che l)()Ch1M.1mo al fa– rlsoo non perdonò mal a Char– les Du Boa la gua tento pro – clamata e sottolineata splrit.ua – lltà. GIACOMO ANTONINI

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