Fiera Letteraria - Anno V - n. 30 - 23 luglio 1950

Domenica 23 "1,glio l~cO LA I' I ERA LE r T E RA R I A _;:_ ___________________________ :__.:..:....:__:__ __ _ Pagina 3 CONC ER TO * Racconto di LAUDOMIABONANNI I TEMPORALE D'ESTA TE * Racconto di IGOR MAN E NTRARONO nella sala cato che musica sia - non crescere torreggiare le canne bisognerà confessare di star vuota. 1 colleg1aU e SI glf dice nulla. E' un tlulre del mitra. Non era. ben slcu- mole, non reggere allo studio, Impadronirono de 11e ampio dt suoni che lo clrcul- ro che Il cesi:mglio lo nascon- Quella vita impo.sslblle co1ra – dut prime !Ile a sinistra. sce, leggermente lo preme su desse intera mente - ha fatto ga'Z21veri che vengono dalle Inoltrandosi nella _seconda un lato del petto e a una tem- bene Ulie, bisognava scappa - gonne materne, e tornarsene l'ultimo. 11 più granae, p1csc pia blandendogli Il capo ver- re - e aspettava che le can - al paese, alla. casa. dl papà. E p<>Sto e accanto a sè occupò so destra. E' là, ben diritta, ne sl puntassero. (Quelle. te- anche là, lmposslblle. s ULLA parete contro cui mo ,iel mese di luglio , in Si- stito di mussola nera era la poltrona sul passag~lo cen- lunga lunga, composta. e col sta clondolonl, riversa, goc- Abbandonò Il corpo contro stava addossato tl let to cilfa, in una campagna a/- nuda; t seni flaccidi le arriva- \rale col berret.to li. \ 'istet9.lu- profilo breve restio su quel- clante, lo. testa sfracellata di lo schienale, arrendendosi sl di mia madre, era un Jogata df sole, e mia mdare vano ai fianchi; t piedi erano clda t I guantl blanchl. Ma la spigatura di collo. Aveva, Ulle sopra un mucchio di sas- abbandonò a quell'eccltazlo- quadro, anzi e il qua- sentiva freddo. arabescati di sPOrctzia, man- vlSto U Padre sistemarsi con ricordo. belltMiml denti, un st. ah!). Ormai per tutta la ne lucida del pensieri, al sen- dro >. Mia madre ci teneva Quando varcai il cancello sueti. Grattando.si furiosa - una sedia lungo la parete (per riso che le donava molto. vita, alla minima emozione so inasprito di vita - la vita moltissimo e lo dife,ideva dai i figli deJ massari mi si sca- mente la tuta mi dis.se : Che tentrll sott'occhio) ,nungò la L'occhio gli va all'uomo del - anche attraversare un rl- altrui - emanante dalla vi- continut attacchi polemici di raventarono addosso come vuoi a quest'ora che i crfstla - mano a riprendere la sua !'O• divano. E anche lui sta. a dotto a.frollato - U cuore gli cina. Non voleva. plù guar- mio padre. Rappre sentava una cuccioli feli<:i. Rotolammo per ni ripa.sa.no?Non mi aveva ri- ba. L'allungò e ritirò du.! vol- guardarla. sl sommoverà. cosi stupida - darla, ma una o due volte figura di cosacco a cavallo, terra , in mucchio, tuf fandoci conosciuto, meua ubriaca di :t. guardava 11 po',.> scoprlrJ~ Dunque, 11 marito. Sa va- mente. scorse un barbaglio come mo- ma non era tanto il ,o ggetto nella polvere alta e .spessache sonno e vino com'era. C'è Il nudo, 11 brlll\o del Pc!! - l gamente chi è, un forestiero Dovè fermarsi, e solo dopo veva le dita. nude in grembo. a 1uscitare l'ironia di mio odorava di muntzioni da cac~ dottore? , dissi, mta. madre sta suol peli - lo sorpr!sc e tur- dl cui si parlò molto, un ricco. un poco Ja.vide· a un passo· Il roseo della calza oscillare. padre quanto il fatto che la eia. Debbo andare, di.ssi, dopo male . Ma tu sei il figlW del- bò: non ne fece. n'.l:la. Sen- Non gli pare vecchio come di- lei, n marito. q~elle del diva~ Estranea e nemica, pure quel- figura rlsultass e da un pa- che mi fui rialzato, ma quelli la russa, sorrise orribUe e J)(l • Uva. il bruslo deila gcnle. la cono, anzi - cosl grande, netto . Stava. fumando: la la presenza - egli neanche ziente mo.saicodi perlin e mul- mi trattennero offrendomi tetica, ora lo sveglio. Con due gente entrare scalpicciando, l'aria na.vlgat.o.,e che blzinr- mano lunga nivea Ingioiellata. lo sa, come non sa della. mu- tlcolori. messe Insieme con ra- cetrioli freschi da mangiare. balzi da capra raggfun,e la 6.?:u.& sost.a. entrare. c~ empi• ra. cravatta - 11 ragazzo suo Lo stupl enormemente. Cosl sica che sta sommovendolo ra perizia. Erano perline Li sbucciavano con un coltel - casa e d diede a picchiare, a re la sala, m:n.\c~:os~ment ~ malgrado, e a malgrado certa alta, una flgura di sovrana dal precordi e poi materna- gialle azzurre e ros.se, lucidls- Jfno, rapidamente , e non but - palme aperte , contro le persia- brullcar gll alle Sila-le. flrò 5U evidenza di teschio nel capo eleganza nel ricco mantello mente demulce - l'ebbe 1n• sime. combinate in un arco- tavano via la .scorza fre.sca: ne, gridando con una certa. !l flato, con l'~~prcsslcne in secco da rapace, lo trova ec- fa.lcatlssimn alle reni. con u~ fine cosl preso che 11 .suocuo- baleno Indubbiamente di cat - l'appllca!)a,io sulla fronte e sul allegria disperata: Dottore t>i fondo al petto d un vuoto che ceilonale, ne ha invidia. An• viso poco più maturo che di re. per quanto ne fu conscio, tivo gusto. Come mai, diceva pol3i. Dava un refrigerio pia- chiamano, ,vegliatevi dotto - pur ancora e ancora ~roduce dnrsela a prendere proprio profilo, puro nitido tra le tal- poteva. anche non batter più, mio padre , con la tua sem~- cevolissimo, annullava, per un rei, la russa sta male. aria: flnchè gll _manco ul re- dal banchi della scuola. uno cluole luminose. L'uomo sta.va essersi fermato. Dimentico Domenico Cantatore: nrura d·uomo bilità.; e lei risPOndeva _sorr1- momento, il caldo, l'afa, le ci- La persiana. fu aperta con spiro. Ma vigilava, fece- In cosi, con tante raffino.te dame f~ndola. mentre essa rideva del proprio corpo: e. llbero, ------------------- Id.endo tri.ste: E' un ricordo cale e il volo pigro dei cala- violenza da un braccio irato 1.empoa toglier via: il~ia. Jun- a dl.Sposlzlonf>. Girano Il col- nlle altre. n riso di fanciulla esso chetamente vive nella della Russia e mi seguirà broni. Debbo andare a chia - e la donna si ritrasse ululan - a:a figura femminile :s ~r:Lri- lo, gli to.nclano sguardi cnp- sul denti che u ragazzo rl- poltroncina di velluto. come nella tomba. A oue.ste parole mar e il dottore, dissi, la mam- do; era stata colpita alla fron - 5;01utament.ediretta. ~ <,1Uel-zlosl, chissà qunll parole. Lui corda bene, glien'è rimasta un qualsiasi corpo di ragazzo. L A G o B u I o mio padre si abbuiava e rea- ma sta male. Si fecero serif. te, il sangue .spi<:ciavanero e 1unico posto libero. R.mplan- si piega, sorride - che den- un'impr essione di confetti 1\- • • • giva con forza . Non voleva Povera signora, dis.sero. ora impetuoso sporcandole le mani ae la tonaca famlllare al suo tatura smagliante, c'è del- nl alla vainlglln Solo allora che lei parlasse di morte per- avevano di nuovo il vi.so duro portate a difesa. .sulla parte fianco. l'oro - fa cenni, sussurra. s'accorse com'er~ quelle lm• Tutta intenta. e tesa. a ne- chè era malata. Un cancro la dei contadini. pieno di raue- colpita. Sta. zitta, disgraziata, D solito malessere, stava del nelle orecchie ingemmate. A provvisamente dècedendo al- garsl. Negarsi pervicacemente uccideva lentamente da due gnazione mal .sopportata. di.sse il dottore con voce vtl• resto a.spettandoselo. Non re- quella che ora. gli volge l'oc- la loro età matura. facce lne- agli occhi di suo marito - e anni. Il dottore abitava in una losa e donna Micia .si tacque 6istè alla. tentazione di pog- chlo blancnrgento. posa. le di- spresslve gessose, scintillio basta basta basta: una repul- di• un pomeriggio d'cst~te . di casa bassa e toua, a un chi- dl botto. A quattro piedi, girò glar la schiena per sentirsi il t« su una spalla. Devono fnlso d'occhi e bocche busti slone rabbiosa per tutte le fl- tanti anni fa - moltis.s1mt - lometro dalla nostra villa. dietro !a stalla . Aveva alzato cuore. (Forse però è Il legno mandargli alle nari onde di di donne aggiustate s~rrate bre - fissando intensamente me ne .stavo .sulla ~erraua del- Non c'erano alberi attorno al- Il 1?e.st1tope; tamPQnare la che in&randlsce I colpi come profumo e H calor fuso del quei col11grassi lmblancntl ~ quasl a scampo 11 piccolo UO• la nostra ca.sa dt campagna, la. costruzWne, il giardino era ferita co7: l orlo della !udf- tonfD. Tutto quel pubblico stl- corpi, quel caldo che esce di l'arsiccio del capelU. Lo col- mo sulla pedana. Non che A D J"I, J A i\T f) sotto il pergolato. Il riverbero Incolto Jtort gialli cre.scevano eta. veste. la .sua pelle era pato. gente ignota - gll pa- mezzo al seni alle donne con se uno spavento d'esser rlco avesse ascoltato nè Poteva ca- del sole ml intorpidiva, mt dapper'tutto in lotta continua bianchis.sima •. ma l~ ~ambe reva. cosl baldanzosa, dali'oc- scollature cosl acute. noscluto trovarsi là ancor; pircl nulla, per tutto il tempo G Il A i\ l D .E senti~ come un /.rutto maturo con voraci galline. Il dottore sembravano rm.secchite, .le os- chlo lntrlgan te - e do~e: SI volge, .se stia sorvegllan- col suo ~petto di ragazzo di d'Impegno a ribellarsi. e quel- '::'!m':n'"to"'a'11•a'"1tac roc.•rc'•' ladb•,ounni viveva .sei mesi nella ca.sa di "•"a•~•";t"d"•an,?.iln••••tlul•b,• ricofw.lo 't',.chc•' · un senso dentro come d al- do u marito gelosa. No, non scolaro nella divisa da col- la nausea alla radice del na- ,,..., ~ ..,_, ....., larme. Quella. smania. di star lo guarda sembra. ascolti in- leglale ' cresciuto col polsi so salir la fronte come una * neroauurri volavano pigri e campagna. 6 .010 con una vec- Anch e il dottore era nudo. davanti a lui garba poco, gli tenta. La. 'testa sempllce fan- ruor delle mank:he _ e rl• vampata: ma la musica. su- sugli ulivi le cicale segavano chia dome.shca e U .suo ran• Alto e pelo.so , completamente piace s~ntlrsl alle .spalle una clullesca, quelle virgole blon- dlcoli galloni d'oro. la livrea bit.o a rlnfrescal'la. Ed ecco il silenzio rotto , ogni tanto, core. Sua moglie lo aveva ab- calvo . sudava orribilmente, porta d uscita. lo tranq ullllz- de sul nero, la. guancia. picco- dell'età vessata _ di fronte a un trat~ - anche lui, an - In questo buio lago clu cir co11da dalle bestemmie adulte dei li- bafldon~to subUo dopo un;par- guardandomi con occhi ana• za. Inoltre C06telaccanto, non l:i bianca e una perla rosa a lei cosi trionfale. che lui. Iartista - lo vede gli dei massari che giocavano, to fn/ehce. Lui teneva 1 orri - tomtcl. Piccoli e azzurri ,sem• potersene andare, muoversi entro l'angolo dell'occhio. A testa. bassa come cozzan- col volto bianco tramortito. di scogli a picco ,t ,nio gio,110 offam1oso sotto Il sole, nella strada fra - bile feto in una boccia piena. bravano una cosa a parte, 1>0· dal PoSto, senza. prima par• gliela mostra.no qual'è real- do riusci a tornare dentro chiusi gli occhi In un tremo- t·erdc ri.111 no11v'<.i che dia rip oso dk:!a di polvere .. Una dolce di .spirito, .sul caminetto. Ave- sata su di un marmo. Verrò lare - permesso (o permet- mente: aocora una. sua com- N~n affrontò n centro, pie: Ilo. quel volto cieco ~rot.eso sonnole11za ml cantarellava va molti libri, . ma neSSuna stasera, mi disse, ad.uso, la- ta ?) - parlare Insomma. e pagna, una scolara, un'a.cer• gando a sinistra dovette poi come annaspante, e l anslto al cuore sla11coe olla me11tcrispo11da. .sulle o.ssa, mi ,entivo felice, voglia di !eggerlr. Gli altri set sciatemi riposare. La mamma scomodarla. Anche staccando ba ragazzetta tra.dita. come trovarsi dinnanzi al Padre delle labbra. agitar le brac- come .sospesoa mezza altezza. mesi _del~anno li panava a ha freddo, i,uL,tetti. Come?• la. schiena persistè queU'an- lo slamo oggi tutti, ~ol cosi che l'accusava con gli occhi eia, (convulsa 1&mano) con For:;, 11ascostesospi11go110 il mo11do, e in..sieme avvertivari.o qualcosa, Parigi. E braoo, dicevano, ma fece lui: Cribbio! allora vengo sletà sudaticela . giovani. Amaramente tradito d'essersene andato a fumare quelle ampie forme tra le vènti imprcr,JVisi, Signore: str11 11 w 1 ti U principk, di una dolorosa piglia tutto .s:ittogamba. For.se, .subito, e spalancò anche l'al- lntanto l'occhio vagava. (Un - e non sa bene da chi nè Distolse i suol e s'insinuò braccia divaricate,: ah. come commozione alla gola. a pensa~ci bene, era soltanto tra metà della persiana per far occhio chiaro infantll~, ~e 11 come - egli si sente alle ul- contto le ginocchia prementi stesse facendo ali amore. an• Jel Tito volere. . Vel ~orJJ.Oprofo11do /mpro vvlsame nte si spalan - un saggio. luce nella grande .stanza sac- ragazzo non saprà plu d ave- time note basse fremebonde del compagni Hai fumato che lui. lascio e/re l'acqua m'i 11 ghi otta e violen ti cò la 1>0rta della veranda e Ml arrampicai sulla cancel- chegglata di libri. Raccai.seglf re). Trascinano Il divanetto fino a un lungo gemito spi- eh? Si si che· 10 credano lul .Torse Il capo. Solo allora comparve mia padre, acciglia- lata per .suonar.e il campane! • Indumenti sparsi per terra e - cosi presso alla pedann, ed rante. ha· solo ~rinato. Non a;eva , vide la fila del ragazzi, tutte ;.\,fa poi, 11 cU'ora da te stabilita, to, pallido. Và. a chiama re il lo. Il suono vibrò petulante cominciò a vestirsi con movt- esposto, lui non cl 3tarebbe - Neanche lei ba battuto le malgro.do 1a voglla acceso fa.ece gk>vanlllImberbi. I pie- dottore, mi di.ne , il telefono nella casa vestita di .silenzio, menti goffi ma precisi. rapl- sublto à ricolmato da. vlbran - mani, sta quieta, col guanti una slgarett.a là d~ntro: 11 coli profili attenti, I colli leggero ormai come u11 l1:g110sfibrato non funziona.: al centralino oppres.sa dalla. calura. Suonai dissimi. Afferrata, poi, la cas- U vesti femminili. E salutano nerl sulle ginocchia nere non terrore di sentirsi male. E, smilzi Cuor della divisa ~ura raggi1111gi!rÙdel lago il p,mto estremo. staranno dormendo. Mi alzai ancora, a lungo, chi neuuna .setta dei ferri scavalcò U da· per di qua ,con cenni e sor- SI distingue che un lembo del appena seduto, di nuovo al- col ga}lonl. e le parve d esser pigramente e stirandomi dissi posta.si apriva: tutto sbarrato. vanzale e con due sgambate rlsl. Anche l uomo - ritto dle- programma. Subito le belle l'inguine uno spasimo nervo- tornato a scuola, star seduto Di colpo, allora, nel gion,o supremo, che sarei .subito andato. Ero ostile. Un cavallo nitri die- fu alla .stalla. Armò fn un tro, poggiato allo scblenalc - donne dal collo conturban te so. Sperò che lei non torna.s• nel banco col compagni. n abituato al fatto che mia ma~ tro l'uscio .sgangera to della battibaleno il cale.ne , costrin.- levò la mano. Non gli parve hanno rivolto 11 bianco del- se al posto, invece subito ne suo vicino si mos.5e. Guarda- all'imbocco del Tito fiume csailoto d~e .ste.sie male per cui non .stalla, che dow un po' fu gendo con pug 110 di ferro il che la sua vicina minima- l'occhio e l sorrisi capziosi travide l'alt.a forma nera. Be- toto, subito a.!fettuosamente ;Jcdrò le {or~e ascose dcli.a v,ta diedi peso eccessivo alle pa- aperto per far comparire cavallo tra le stanghe mente .si movesse, e la. sbir- all'uomo dietro di loro. Par- ne, non la. guarderà lo riconobbe. E si tennero role dl mio padre. solo mi col- donna Micia. la domestica. Donna Mfcla, intanto, ave- ciò sottecchi. Non si moveva lano fitto, interrompendosi Non uard0 ne ure n ro- per la mano stretti aggrap- 194Q pi, piu tardi, com.mm facendo , Aveva. i capelli .scarru/Jati, di va aperto il cancello. Il suo Come quelll continuavano a per applau dire a ognl ritorno g 1 t PP bba dP patl. una fra.se Di al dottore che un gngU, sporco, Il viso da viso era un impiastro d1 san- far ~nni che venisse tra. lo- dell'artista sulla.pedana Nuo- r~ai: 1 m:~n~~r a~iaaloro" I~~~: LAUDOMIA. BOS..AN'NI ADRIANO GR,\.NDE l4 mamma ha freddo. Erava- dement e. Sotto il leggero ve- gue, JuliVJ1ine e cenere. S'era ro. cera posto, si sarebbero vo Invio dl cenni verso la.,soli- nlta bellezza che eraltro -------------------------------------- medicata a. modo .suo Brava. strette - e lei a. non muo- tarla accanto al collegiali n g d ~ d I gli disse il dottore domani versi - Il ragazzo &lrò Il ragazzo Immagina. debba ~P- anf~~~o?fi:o :':r~i:1r:~: N o T TE DI B A L Lo HOn avrai piu niente'. E .scusa- capo Subito la. riconobbe. -parlr anch'essa. come una ~itto Sempre allo stesso mo- mi, non l'ho fatto apposta Vos- t O~ dc~ple~ente .d~j collegiale Jn dlvi.sa.nella flla do, c~me.non sentir plll. solo sia benedica, rlspose la donna s ra a. s • s a. un P0 e, col faccino contratto, pro- uella vortlcoslt.à nel -pensie- scostandosi per lasciar pa.s- sbleco a guardarla con un prlo come una. del loro nel ~l e sensibilizzata l'O&Serva- .sare il calesse. occhio solo come un uccel- banco di scuola Questa idea Ec eh 11 Vuoi vedere mi di.sse fl dot - to E' propr:o.iel Una ra:azza gU dà la calma ~lcurezza del- ~1::ed~::;ne:;~ fra.e1f vf~; A PPEN"A mi vide, p:e- * tore, me la :.ra..scmavc d1c- tore, noi',.app~na fummo .sullo sempre cos unga ne anco l'anonimo, la tranquillità. a.s- delle corde un suono estra- parò le !abbra e glt tro per una passeggiata !tradale, vuoi vedere che que- di SC 1 ~f1a 1 Cresclu~I a~t 0 \'• soluta d'easer una -piccola fl- neo· davve~o un respiro ma occhi per un sorriso, R • Passato u primo piacere si sto figlio di buonamadre d'un un V Cf o, e per p n gura nera In fila con altre come sospirante un riprender !u COSÌ stupita di acconto di 1 V o lHl ESA ribellava scontenta per 11 cavallo consunto Io faccio vo- nero <sè sposata, già) ma piccole flgurenerctutteugua- flato, un ansi~. un gemito· non ricevere alcun saluto, mlogust.Odi andare 1 in cam. lare, lo faccio? E calò sul .sempre con quel capelll li.sci, Il: come essere nes.suno è lui che l'empito della pro- del mio sguardo distratto, Pi vuoti di dover ruminare groppone del .sauro una scudi - & ciocche pendule sugli ome- Poi Bach, e s'è appena. stu- prla. musica fa .sottilmente che non cerco neppure di una vecChia erba . D'un trat.- .sciata terribile che fece esplo- ri, ciocche spaccate ricurve plto di quegli inattesi motl di , lt d dare una ragi one al suo at- tabile per arrivare al mo- troppo poco comune - ma rlanchi leggermente disco- to impau rita puntava gli dere la bestia In una cor.sa . in fondo, ~e portano le danza, che sente _ n'aveva !f~:1't!tec~~zau~c~~ ~t~ togglame nto . di comp letare mento in cui !malmentt neppure evitare d1, far pe- sto, forse le sarebbe pmciu. zoccoli centrò le zolle, trot- ~zza Arrivammo alla vma studentes.se plu giovani. ~n ben tenuto lontano 11 pen- a. isolare quel suono Poi l'oc- 11 gesto rimasto a metà rl- avrebbero potuto sentire U sare su di Jul un evldent~ lo passare il suo bracc io tigna.va impacciata, 61 tlra - m pochi minuti avvol~i nella aula quella testa. per es3v: siero _ di doverci ancora an- chio gli andò al divano 01 volgendolo alla parete di piacere di essere stanchi e riprovazione. Egli s1 accor• sot4o quello del compagno, va indietro di scatto pe- polvere l!iecca.e ~e . sera Ze– blonda. In un nimbo fra. tan dare. Quattro volte di segui- nuovo 11 mar lto è rivolto, la fronte, a un punto qualun- eccita ti Per eccesso di zelo. se degli sguardi che da ogni ma, compren dendo che u~ sando sulla corda tutta. la vato Io scirocco. t no.strt visf te scure, attirava sempre 11 to già a.l collegio mentr e si fl..ssa.In un certo modo se- que della sala. Per un mo- un inglese si era. ubbriaca- parte convergevano su IW gesto cosi aperto non le .:i1sua forza. Dopo un certo .sembravano maschere di boro• suo sguardo. La. capigliatura preparava.no. e ora. daccapa. gnandosl nelle guance di Iun- mento pensa i che ml sare b- to anzitempo, balla.va lo e sulla figlia. di sua mo- ~ddiceva, s1 contentava del- tempa, teso nello sforzo di talco tatuate dal .sudore. semplice. fa.nclullesca, spiove Avverte quella pressione al- gbe pieghe 11 ragazzo alma- be venuta. incontr o, e non ste&so, aggrappato ad una ghe, gli restituivano Ja sen, I esiguo s~tegno non la.sciarla fuggire 11 mio Ai piedi della ,cala di mar • adesso di 50\to un ca,p'71l1~ol'Inguine Irritante, la. sera lo nacca su un tale espressione sapevo se ne avrei avuto pia- giovane donna che lo tra sazlone, che sempre prova• Io non avevo salutato De- bra.cclo doleva; nonostante mo c'era la fontana. con i pe. e, 51 spe,cca n grosse v rgo e tlen sveglio 1n camerata ad senza. venirne a ca:po (Co- cere. Ma lentamente essa scinava d1 qua e d1 là' a1> va entrando in un luogo nlse. Quando mi accorsi la mia pazienza di bambi- sci rossr. Il dottore potò la doro sul ner~ ~l p~ofi~o llè aspettare che dorman o, per munque la guarda non guar- s1 volto, sedette accanto a pena aiutata dalla musica e chiuso, d1 costi tuire ,un cen, che avrebbe risposto al mio no non riU5Clt mai ad am• cassetta con i ferri, .si tolse 10 stesso , pie rol. s O O sga.ttalolarcl senza che ne.s- da che ieD Non girò la te.sta sua madr e giovane quasi che cercava di nascondere 11tro d1 rnteresse, 1oggetto saluto, che desiderava forse mansarJa un giorno poco la camicia, rimanendo a tor – troppo ::;:J, 10 •Leors: 1 u~::~ suno salti su col capo· e Be', non ne aveva bisogno per ve~ quanto lei, 'che fumava una su~ imbarazzo assumendo principale de~la conversa- che mi avvicinassi a lei, fui prima del t~:unonto, '11 fat- .so nudo, e con e.s.sa s i pull le immuso 1 . d' b I e dove val? >. La. fatica ma,- derla. com'era ormai vera sigaretta in mezzo a quat• un aria divertita zlone Quel eh era peggio, si tanto stupito da non po- tore la carico su un camion .scarpe, ben bene. Poi, con un ~ncor P u, m~nr;on;d~ P~· giore è nascondersi agll al- mente· una glovanLssbna si: tro O cmque soldati ameri· un giovane di venticin• Indovinava indicato da chi ter rare alcun movimento clno, legata dietro la cab!: movimento deciso, piegando.si i&lloso, co te Po • ti • trl. Andrà all'intervallo, sa gnora vlzlata un poco sde can i Per conversare uno que anni non può pal'ltare lo conosceva a sempre nuo. Un atitlmo passò, e !u tardi na di guida a un giogo in due con lo scatto d'un col– ~;tlbU:~n col:l ~eg~ -; ~~ dov'è - scala a destra, prlmo gnosa. e forse capricciosa tu: di questi le prese le' manl una. maglia cerchiata di vt mlzlat.1 Ne soffriva pro D1st.olsl lo sguardo da lei troppo grande per leL lo tello a .serrama.nk :o, si tuffò In lto ardano sta sa- ordine di palchi - se ra.5$1-natica lei che ha gtà tutto, rra le sue. giallo e dei calzoni appena fonda.mente, e la sua soffe- lenta.mente, soffermandolo otitennl il permesso di ac- nella va.sca fino alla cintola. =i ~rn v~oncell~ta sulla cura.to di andarci sta t,ran- come le bambine sazie di glo- Davanti a me un p1ocolo sotito 11 ginocchio , per tor- renza. SI rinnovava ogn1 qua e ià su qualc06a per cui compagnarla, e fui solo a Mezzominuto dopo il !ole e pedana _ le rivolge ancora qulllo e può aspettare. LAle- cattoll Capl di non aver più hlipplno eseguiva complica - tuna non ne dimostravo volta. con tanta forza che Cingevo interesse m modo sedermi sulla ribalta., di la~ lo .scirocco lo avevano asciu~ f tl di 1 manna e la Corrente sono nulla in comune con la. com- te figure con una signora plu di tredici O quatitordici non aveva ancora impara, che la prima lunga S05ta to torse gh altri sapevano gato, allora tirò fuori dalla qu~~ ~ofu c:~:~r: ~on proprio darue Purchè anche pagna. di scuola. con la coe- vesti.ta di scuro. Es6a attiro Passava tra una coppia e to a darsi un contegno; tut. perdess~ un.portanza, tro- quello che sarebbe accadu- cas.setta una bottiglia di Iyso– sare~ stato vi.sto nè rlco- lei si muova. non doverle tanea · In un altro mondo dal subito la mia attenzione. è l'altra senza urtarne nessu. tav1a non rinunciava a mo vasse gmstlflcaz1one m una to Fino a che si attraver- /ormio, e un camlce, dopo et• nosciuto All'improvviso 31 passare da.vanti, o premersi suo. Lui le ragazze se le fl- strano Infatti che qualcuno na , e questo era tanto più strarsi in pubblico· non ce- maniera abitua.le di fa.re . SÒ il paese, rima.se calma; sersi dt.slnfettato le grosse ma.~ sentl reuce felice d'esser là contro tutte le ginocclha re- gura, come le proprie sorelle, 1mpresh dei piedini, deillr strano ln quanto sembrava lando , ostentandolo anzi. u Anche la svogltatezza con poi, appena Franco, l'au- ni indossò la bianca divisa. al concerto· dl.s osto a goder- stie del ragazzi. fino ln fac- In lettini a volute nere dl fer- gambe co.sl sot.tlh, a una che solo 11 peso della testa suo peccato , lo sfiorava tor• cui ml misi a passeggiare tlsta, aumentò la velocità, Diede a una domestica da por– si tutto 11' l~re e norma - eia. al P~e che gli farà il ro col ramo dell'ulivo pasqua- vecchia signora, sia pure tutta protesa 1n avanti desse se una parvenza di purifl • da un capo all altro della allo stordimento successe tare la cassetta e, ansimando, le: era a.s!,luta.n{ente come viso dell arme. Bene, crede- le, vestagliette di cotone e per una sola serata di dan impulso al suoi piedi. Pur rl- cazlone Dopo essersi guar• sala era studiata, e la noia la paura Qualche brivido cominciò a salire le .scale.Te– hl lt 1 lù si ranno va.da a fuma.re , La. Sa- cartocci al capelli 11 lusso che zc Sul suo volto aleggiava manendo questi sempre m dato intorno nella speranza che ostentavo. le percorse la pelle ad ogm neva le mani pulite sollevate c unque a ro, ma ! atta.re ra.ban da l'av e va semp re rlte- costei evoca _ tappeti spec- un sorriso che un alto stra- 1 t - assurda di un saluto, d1 un Non so come ml sia capi- curva le zampe 1e scivola- all'alteua della testa, sul cra – ~~rv/ucr!.:e s:r primo nuta. una. cosa da strerhe, chi sete· la vede incorniciata to di belletto aveva. reso fer ~oetro r~~iea al /~t':i de: cenno d'intesa, si lanc iò tata tra !e bra ccia questa vano contro la ribalta, le nW lucido il sole rimbalzava vibrar profondo delle corde una sorta di tregenda. v~rtl• e peccaminosa come te belle mo, immutabile; anche gll rtt.~ 'al di là' di O n~ ~~~- nel mezzo della sala cercan - ragazza vestita d1 azzurro, esterne raggiungen do le m- come .sopra un specchio. gll sl a.gltb dentro qualcosa cosa e schiamazzante. E In• del cinema - e un uomo cosi occhi sorridevano, di conti male possibilità' gd'equili- do un nfuglo nel movimen rorse lei stessa mi ha in terne tn un pericolo conti- x risorgendone 11 senso dl pe- vece lenta grave solenne. sca- che le entra nel letto· è pro- nuo, senza fatica, come tro brio· talvolta. percorreva la to, tra le coppie ~he dlven vitato a ballare. Guardan nuo d1 una caduta. di quar- con l'inoltrarsi del pome• rlcolosltà, l'ansia dl sè cosl turlsce con sontuosltà., di tra prlo tutto quanto si può am- vando un nposo nello stare sa,a dall' uno all'a1tro capo lavano sempr e plu numero- dola bene. riesco a ricollo· ta cominciò a sporcare r1ggWcominciarono ad arrfva. vulnerabile Non che la mu- le braccia larghe de~ artista blre al mondo socchiusi Mi guardava, mJ mces lcar.do sem re lù se Ballava male, con degl1 carne il viso dietro un ta,. L'mgranagglo nel quale si re tante automobili. venivano sica 10 turbasse: troppo era Lui sembra esanime. chiusi Lui nulla Aver conosciuto torse guardava anche Il pie fortep i.· 1 to P P scatti rigidi, impacciati, dl volino. ricordo d1 averlo vi sentiva presa era troppo dalla città 0 dalle ville vtcme anzi persuuo di non caP1r1a ili occhi, pallido, come ra- solo ~na donna per una vol- colo filippmo . stupito come una eg1~aunt~a • co~ara tutto 11corpo, tenendo la fl sto ogni volta che sono pas comphcato perchè potesse Il centralino aveva ripre.so ~ Ma quell'lncomclo abbando- plto da ciò che gll si crea 1~ ta. quella conta.dina sporca e me çhe la sua compagna avesse dato una maurosa glia.stra strettamente allac sato di li, sempre nena reagire violentem ente; non funzionare e d telefono chia • narsl a. pensieri del tutto man~ Con un impr~vvboht~ sbrigativa. sulla montagna rmsc1Sse a scgmrlo nel suol lnchnaztone a.I paJmento clata a sè. Ella gh som1• stesso atteggiamento serio e tirava nepp ure sulla corda; mava alla villa gli am!ci e i estranei. arztgogoU, fantasie, spor li ragazzor~vagt tt! Alla macchia, durante 11 passi. cui imprimeva una po1 quando una cadut.8 gJiava, non tanto nel f1Sico, composto Ma in nessuna accennava appena a farlo parenti. Era Car1neUna, la go– addirlttura. vaneggiamenti, In di quella piccola ram un tempo che CM& si sposava ed velocit~ sempre mag giore seni brava inev1tab11e si r1- qu~nto nelle movenze, an• parte della mia memoria quando I'autoc_arro dlmlnul• vernante di casa, a telefonare. sua. test.a. insomma che si ra.ccotta e composta e te entrava cosl piena.mente nel- oltrepassan do il ritmo della rende in n • di eh esse rigide , del corpo, e riesco a ritrovare 11 suo cor. va la velocità ma. subito Quando mi vide entrare nel metteva a mulinare Cgli era agitata. attorno al gra nd e 'a vita Lul e 1 suol coetanei musica, qua.si per una pio. P va u giro. che · nell'oopressione chiusa ed po E' alta e pesante; senza desisteva, l'mcfocto supera. tlnello-.s'erafattoouasibuio pers.lno accaduto di seguir strumento: non vedeèalcuno ~lla macchia , e le ragazze del- va Lei s1 era accorta di bal- veotaulva sem.rrhe piu lento 1 , addolorata del volto S1 ve- Strmgerla Si sente il duro to o 11 carro d1 fieno. In - scoppiò in lacrime. Poveri certe !mm.a.gin!erotiche cosi di loro là davanti. certo la steMa scuola . ah! La tare fuori tempo, ma non e;5C8' va qua c e passo a· deva. che la stessa pena e delle ossa.. Il vP..stitmo di prmciplo l'accarezzavo, m!:l bambmi , disse, poi mi ordbiò brutali da. doversene ritrarre Un prlvlleglo chetg!tltopafe f 1• guerra anche li aveva tra.di - sembrava offesa, divertita ~~nd let~~•~fegamente pt.e-a lo stesso piacere la domi. crespo non potrebbe essere prefito non potei più farlo di andare dalla cuoca. Wladi – bru.scotornando In sè contra- sumano e, a un ra , ng u- ti loro Inganna.ti come la piuttosto della. nostra sfi one anzava navano, ma rn un mod o di fattura diversa . nessuna Un tremito continuo In miro e MarusS?a. erano con• rtato e un po' vergognoso) lo sto.!AJuel punto, con 1 ~l~e ~glor~ delle donne una ve• ducla Il suo occhio destro npee~o 1 la ~~ro des~ sul meno esclusivo, come se non scollatura meglio di una scuote va dal capo alle zam. tenti di mangiare in cucina teneva poi vlgUe 8 consultare pro o o, con un gem - ra sgualdrina scaPPar via.di accentuò furbe!camente il • a si ra pro a 10 s1 rendesse perfettamente quadrata avrebbe messo in pe tutta in sudore, sul col Frutta cotta e latte, uovo e u programma e a seguir gli terno ~ eb:,e la 5~ 1 voce casa. col ruclle da caccln di sorriso, luccicò, A questo ~~Zf.1• e :i~e a J 1~dlc~~ conto della sua condizion e, rilievo le gro.sse clav1cole lo aumentava la bava b1an• bl.scotti erano felici, facevano a.rttstt con zelo da cattivo accor~ en eumana e auo: pa.pà, dormire nelle grotte __ punto una giovane donna espr O a a. che sopportava. infatti con su cui la cateni na. d'oro fa ca e spessa. che 11 vento e festa alla solita noiosa cena. ~taro. Uno zelo, adesso, fra- no. s accorse di aver paura. e Ulle ucciso riverso sui sassi grassa, vestita d1 rosa , si in suo _volto, la donna che al un imbarazzo meno pro- ponte: delle mamche a.ppe- Il rullio della macchina La. novità. li elettriuava. La stornato da costei accanto una. vilissima Inerme paura _ anni bruclatl , bruciata una terpose fra me e la. coppia laccia va do 0 veva essere mo!. rruncl31tO Era glovanissu na , na più corte , o plll lunghe, staccavano dall a. sua boccn cuoca aveva gli occht ro.ssi e Pure ha già. colto la figura della vita. età. lrrepetlblle che ora. man- che stavo osservando. S1 t~ l>eJla. uardan~olo, la ma aveva la. pelle y1zza e avrebber~ reso i polsi quas i in str isce lunghe e flessuo- un certo momento mi disse: smilza. sulla.pedana _ minuti • • • ca. _ come un buco entro se fermò a lungo nel mio an . gente ~ssume~a un aria di - all'attaccatura dei ca.pel- aggraziat1. ~er dimostrar • se. L'impiantito diventava Beati loro che non capiscono, rlcck,Ugrigi e 1 tratti fini - Quando risale - già.un ur- stessi - e tutto per niente. golo; il suo baller ino Jo ave- compatimento, eppure, a Il, avanti sul colto - la pe- mt la sua riconoscenza, o sempre più scivoloso: ml ero sono cosi piccoli. Tu, invece quasi ctleta dallo strumento. to quel vocio confuso - trova Per ammalarsi di nevrosi va scelto J?Crcompiervi un pa_ite 11 ves~to_da ra gazzin o 11;1riadelle ragazze che a~m per strappare al ballo la rit~giato sul bordo _de1la P(?Verinochi.ssdquello che pro. Per l' amor.di Dio, un tal tre- la sente fitta. In piedi sotto dietro un c~pugllo, meno- giro, a cui, appena finito, e I fat.4.oc e m a.ppare;iza s~ sposano; mi sarebbe pia • maggior somma di pia.cere, ribalta, i piedi sollevati, mn v1. Afa io non provavo niente, mlto 80noroaddosso come può u fumo rl5tagnante al lam- marsi senza. rimedio e a li_ peso della. donna aveva ballava da .soloi non. cera c1_uto con06cere ~a. madre. fa esattamente il doppio non potevo evitare che il solo mi sentivo come soffocato sostenerlo. Riprende flato lui, padarlo. S'Inoltra alllblto di che scopo? Ecco cos'è sue- rinno vato l'impulso per ,.rn nulla - nei su01 occhi vuo- S1 lascia.va trascina.re pas. del passi che sarebbe glu• vento sollevato dalla corsa da una coltre di Incredulità quasi provarne la vibrazione timidezza, cercando dl gua. cesso. Le ragazze si sono spo- secondo, Poi per un altro. ti, sul su_ovolto .perduto - sivamente nella danza, la sto fare; le sue spalle su.s• e gli scalpitii disordinaU e avevo un gran sonno. per le ~costole,e gll si rinto- dagnar la sala. 11 cuore, sen• sa.te prlma del tempo, la 5en1brava che difficilment e che lo d1fferenz!asse molto testa appoggiata sulla spa!- sultano preoccupate contro de?la giovenca mi inzacche- D'un tratto entrò i1i cuci • cola l'oraa.smo_ la sua fobia za appoggtarsl a nuila. se lo guerra le ha spinte Jnnanzl sareb bero riusciti a rerma.r- da tutti gll a1tn. la. dell'uomo come su quella il mio braccio. Guardo i rassero 11 vestito, la faccia na. la zia. Nadia. Era in abito del chiuso - che forse è solo sente sobbalzare e vl porta allegramente. E loro, l i-a- si. Indovinai un po' di spa• Come l'inglese che si era di qualunque altro. Quando suol piedi; le caviglie lar• e le mani persino . Si le- da .sera e bella da togliere u d.1 paura. <Un malore qua una mano. Que6to gll era suc• gazzl. dopo, di nuovo a 5euo- vento sttl volto de~l'uomo; ubrJacato anziter_npo, 11 si- la. musica tacque, 1 du(.>si ghe, che prend<;>no il loro vava un ·ooore acre , malsn• respiro. e Piccioncini miei », dentro,· tutti ad accorrere, ti• cesso la. prima. volta. dietro il la, In collegio, come nulla lei era acca1da.ta e ~ideva: gnor z ••• sbaglio entrand o avviarono verso un tavo lo moto legnoso du~tt~mente no, differen te da quello gridò istericamente, e 8 1 dietu rarlo su ciondoloni con la cespuglio - un rimbombo, al- fosse sta.to . come se fosse pos- Il ballo non era mcomm• cosi presto nella. sala; nes, libero, lei s!lorando con le dalle anche , som1ghano a delle stalle. Pensando con a baciare Manus;a .sporcan- !!:~~ea~ri:,ea~:lani~~\c~j~ i~~:c~~io 11 1ri~!o d~f\g;:: ~l~!l~ :t:imra~o: l~~~\;~ ~~~o~~:~~~ci~~~~:: =~~iarl~~vaqu:S n~or~bn ni;. w:Òr~o u; ~~~eg~:i'~ 1 oen~~~ al~:ev:nf!~':n~~~.~~~ lVO CHIESA : 0 !~i ~~;t~s~~t;~: 11~~ 11 ~f~•1.s~": mai ancora sentito male cosi>. pagno In fuga _ mentre non prenderà plù la Ucenza mente nel tentativo di supe. rebbe accaduto mai essend e grazia. li pugno che il pa- le muoveva cosi quando , piangere. La. cuoca 1ece u La mu•lca - ha già dlm~ntl- a:uardava salir dal sentiero e liceale. Un giorno o l'altro rare la noia iniziale. inevl• il suo peccato di nat.un1 tl'-tfllO teneva all'altcu~ dei S]f8,H4 <li na scosto da}.!at • (Contt,1ua In 4. pac,j11aJ cen110e le domesti che: la.,,,,.,. · J ·oteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy