Fiera Letteraria - Anno V - n. 22 - 28 maggio 1950

_Dom __ en_i_ca_2_8_m_a..:g .::._gi o_I_950 ________________________ =L_:_A:..__:F:....:_ l :E:_:R: _A LETTERA R l A GALLERIA DEGLI SCRITTORI JlTALIANJC BRUNOCICOGNANI Una satira l"umana bontà. della com– passione. Un uomo cosl non può es– sere felice, anche se parè che scriva, talora, col proposito di far ridere. I suol tre Ubrl, che si scioglie in o e. nelle parti mlgll.orl e plll al- pneta~ te, sono la. confessione dl un'anima, di un'anima sen– sitiva. che molto ha patito e si consola. soltanto nella propria tortura. Sono i suol libri. a dispet– to degli aneddoti giocosi, del PRJMA LETTURA DELLA BEATRICE Caso esemplare di c onc entrazion e dram m atica dl G.IOV ANN .l PAPI N I ritratti umoresch!, degli !n- t1rm~zzl comici, confessioni UNA. terza O quarta puntata ra della Marciana e della Q11e-Claognanl, non faceva risparmio VEDERLO Clcognanl, tuall - che alle peripezie me- Clcognanl uomo torment t ~ un ~ntma che si cerca nel- della Villa Beatrice fra le ~nlana mt videro da allora a.1~d! q!'ello che a noi .1embrain- A ne' ritratii stampati, diche sul sifilitici adulteri e e molteplice, gli aspetti cin~ loar~tce~!°'ri~~~~;~tesèd!ie!~~ rlvlstri::s:.e~h!ev:ra~uo~~II~~ !':!~ 1 ~ "::,~d:u~~f %!~1:i::i:,at ~~:~~::t1a c::!t:::it:~~:n~u~~a~~= con quel testone, con assassini. Ma. si PUÒdire, in traddittorl son molti e non sia pur penosamente, nel rari staio OieW voleva organo di ele- lo-crema; dove la vicenda del- matfca; che è arte di graduare quel barbone nero e due parole, che la distinzione tutti da ispirare eguale arte- momenti di poesia. e di san- ganza tipografica e della migliore l'lnfellclulma Beat;lce si allar- gli eDetti e le parole per giunge– q_uella fiera guardatura, t'Jm- tra popolaresco e letterario zlone. C'è, ad esempio, l'uomo tltà. ma che si ritroverà. tut- i11tellluenza, /u l'occaSione d'una gava In iempre plu larghi orlz- re a una situazione h1ten1a. Nè maginl un pezzo d'uomo alto non è, almeno in Toscana, torbo e rabbuffato che vuol ta intera e nella pace sola adeu11ata conrucenza dell'autore zontt. si con/onda questa attttudlr1e di e membruto che non avreb- tanto semplice e netta. quan- sembrnre anche più scon- mente 11 · giorno in cui avrà Cico11nani.Soli fnfattt dt lui al- Fervida lettura, fin dalle pri• saper t~ere l'animo del lettor.e, Pagina 3 bero sdegnato, Etlalte O En- to posson credere 1 professori troso e cllmaterlco di ,quel ritrovato mo. ~~~tf:: 11 ::i~f d!ff.:~it~r:;r/;!~= ;~~e qt:u.~~i~:· ::iu,7i~~:~ne~~: ~r;,s:~ttf1~vaAi:n!~:,acc~=e :: eelado, di accettarlo almen di grammatica e di stUlstlca. che sia veramente nellintl- GIOVANNIPAPJNI Iliana «Poetf d'oggi• ,e non la- chhua in ,e sieHa inaOerral>'l Fla11bert - l'autore dei Kara-1------------------- per scudiero. Invece, se lo <::erte parole e locuz~oni che mo perchè il fondo vero di .111111 sclava11o1en2a pre1t1'110 il nome indecifrabile, ., 1 a~dava ace::~ 111a.zow la curava tn. 3ommo gra- tedl scaturire da. una. di quel- sera abituati a leggere sol- Clcognnnl è, come Jn tutti ~ di Cfcognani non ne diittnoue- tm:mdo fl dramma del!'incomu- dc - con quei ml3cellanet iot- le strade vecchie dl Firenze, tanto net classici e nel voca- quelli che valgon qualcosa, Brimo Cicognani, dapprima vano .1u[ll.cìenlcm.ente l'impor- nlcabilita, e altre a,dme st an- ~oprodottt in cui il romantico o IMPORTANZA ehe gU placcion tanto, con boiari io le ho ritrovate, par! una bramosia di tenerezza. e impiegato alle ferrovie, li laureò tam:a nella 11 arratrna. dava110 1111copre11do preie dal Il romanzeico iervono per Il pai- quel passettino veloce de' ner- pari, sulla. bocca del conta- d'amore che ma.I si nascond e in legge e fini per dedicarsi a E tuttavia, a quel tempo, ven- contagio di quel cr11do tormen- sa.tempo o per il guito nuto- t osl a. capo chino con gll dlno e del pastori di monta- col broncio e colle mossacce 1alh1c11ore, all'eierclzfo deU'av- ti anni or sono, la Velia aveva to, iempre più vivo era l'fmpe- drammatico dell'am,entura. occhi persi Jn una delle ma- gna e, viceversa, molte 1 espres- C'è P~I, e qui slamo al peg~ ;:tf,~~~!adt;~i1:ire~"! /t1\,g~:~ !~~ ~tfr~u~ifprùna:;:~ttle~::; :1~~ic di~~rf:g 1~:~ 1~1 ~! ~alaq,::~~ l'a<;f~f~ 1 t 1 !n 11 f:u!'to a;:,~t!e!;; Unconiche fantasie che stra- slonl che il popolo ant.camcn - gio, 1artista Innamorato del cato e non e.,l!te al mondo iiomoe receniori, ,iè ancor oggi iem- vice11da. Faicicolo, dietro fasci- hitellettualbtico o troppo larga- DELLAVELIA L Dian dal mondo solito noi di- te usava e ora non usa più son suono e del colore, che sl la- me 11 o ciirlaleico dt me• 1 14 scrlt- bra eccessivo che ifa itata pro- colo, 1·111solferenza per l'interval- mente concedendo at valori ar- sgrazlatl, durereste !atica. a pasate da un pezzo per il ca- scia trasportare dalla com- to in 11 na pagina df « Gente di clamata una delle mtgllort ope- lo della quindicina ve11ivacom- tiitlcf formali, 1>11r molto curan- credere che sia quello del ri- pricclo d'uno scrittore, neJ pJacenza. della llngua viva. e conoscenza.> (1918): e continiia- re dt quel tre11tenn10letterario: peniato da una. piU lenta e do un adeguato equilibrio fra tratto E' un omino picclnot- linguaggio cosi detto lettera- ricca e dipinge per dipingere va • quand'ero bambino ed en- c acca11to, ,ma novelllitlca clie proficua dlgedione. que,tt c l'fmportanza del conte- t.o .e ;aggomitolato che, se la rio e cl restano. scrive di piacere sensuale di ~:~: ; 1 ;~~ :~~: 5~ :;:~ ~~~~·~~~~~ rat:~: i~a~r:~ 1 r:~e:::~aq~=~= .,; ~:gt;a":c,~!i 1 :':f": 0 ::,~o;i~~~ nui~~ mèta, rendere tntenia - ba.1ba. non gli concedesse un La. sintassi del C1cognaru scriver bene. Penso, per in- prima di aprire uno di quel li- l'aittore di « Maichere nude•• pare In tutta la s11aconvenzio- mente Il dramma degli indtvi– po' della. sua giovesca maestà., non è, sempre , quella comu- tenderci, a quelle cose che Cl- bronf cosl v,ecclli. Eppure tutta ma, elevata 11, un piano di cor- nalitd, $pecfe qua11do le molte dut. EpperO 110n icriv,e ']Ur co- :z:is:~e:::::: de'P~~~~s~cco~~ ~~ech~: 1~fa~1~:tve~I, ~ft~o~; ~~~~!~~ sJ:f5°ter~ 11 \<ir~:1e~ ~~a 1 ~:"v:~~1t~, 8 i~a~~s~~fc,b~t~:i:~ :~~~~m~ant!' "!ntl'::u:t~%::n:i! :~~;,r~npet!~~! it1;':z1~~e"~~o n~~=~:rolo:~~ese~~~t7zft>tt~ 0 n:p~rm;':;~ che l'autore. dappertutto Pe'riodi me 1 in chiama Spassi: Picciolo e La di quel llbrLe dt quel che c•~den- periuailva. rativa, non meno faticose, per senta per3onaggf che 10/frono i Una. sorpresa della stessa rua co 1 ·t t ss 1 locanda det tre Re. C'è anche tro, e fl 1Jibraredi un aereo e Non tn regola dunque, per ra- eiempto, d'un iommario di ito- lr<mqidllt dolori delle per3one a specie ma inversa ranno 1 1 t n ° s esso s ampo, co • l'antlborghese l'odlatore n auolato mondo di vt5loni e di oio11idi economia, con la rivi- ria o di Jiloiofla. nwdo. VJtole 1c11oterci nelle suoi libri. Uno eh~ li sbirci r:g~~s:ie eme~~~~:!~o~~c~~f:: morte della. 'mediocrità. !ili- canti•· sta dt Olettl, le .1ale di lettu- Temperamento drammatico il :::r:11,:!:te'1~~f~1:er!ib::• rfn~~~ a scapp'e fuggi, o li legga alla riel in processione. A volte stea, della. spaventevole lpo- vamento In una concretezza df Insaputa. profondità. - U ll gl~o complesso ~ labirintico d!canti: accattoni di soldo o ~ en~c :f.cf ,~:i~• q~!.,:r~n!fr~~~c: Il Cicognani descritto r e di per so– naggi nella loro fisicità come po• chi e come soprat utto i toscani sanno fare, ce la presenta giovi– netta ·'diventata t utt'a un tr att o una bellezza" svelta, tanto per dire di aver- egli è porto.to a rl!are 11verso crlsla. e cattiveria filistea, li F Il I I '- I.. I • I rapprese11tazloncche non dà df- 11 letti, o per ammazzare - al discorsi ver delle persone difensore degli umlliatl, del t •• t t ritto dt parlare dt veriimo ma oome sl dice, con tremenda ed vere in altri c~sl per seguire poveri, degli Infelici, dei men- rae o(e1veris I oscan1 v:uroiu;,.14 dove ~ raggiunto Il tempo, uno che 11 legga, In- dei suoi pensieri, gli vengon d affetto. '' fondo nei iuolo e net sottosuolo somma, senza. amore e senza fatte spezzature e sloga.ture Ma qui, Insomma, è Il Cl- aella. 1iatura umana per trarne o sentito dire che la Ve- della muliebrità sana e potente. attenzione, può credere, an• che sulle prime urtano ma cognanl vero. Nel suo voler calore di umanità, porta a una H lta urà. rlstampata entro pura e peccaminosa,colta. nella. che in buona. fede, di potersl poi, presa l'abitudine, ripo- apparile l'uomo selvatico, B RUNO CICOGNANI è dei pr1m1 del nostro secolo,cont1 e soprattutto ricor- tanto contagiosa vibrazione da l'anno; la. notizia fa sua splrituo.llt.à (Beatrice) e sbrigare di C1cognanl con po- sano dalla monotonia del pe- detestatore bizzoso della mo- 1ndublnamente un con- della 1ntrospez1one del russo d1, pili spesso eseJ:{mt 1 nel f~~f;:; :fe,t;;,ovarii chlust entro rlcercht!::~e ln ~l~~~a :viter! ~:ll: ::~m~~l~it!~:;tlc~~ei~~ che parole. Scrittore toscano, riodar comune, come l torti derna società. ~rghese, ci . !ralello dei vcnst1 t<;i• e, f_orse,della n~rrativa e.lassi- senso classico del racconto O Onde Il ,uo d::~ ~r~o;:,!f%,~~dita di tempo nelle blbllo~e de la resistenza di vma Bcatrl- toscanisslmo, toscaneggiante, viuzzi delle città. medioevali può essere un po ~i voluta s~an! 1qualt, _ma!grado le api: ca 1ngle~e, C':)ns1dera!1do 11suo de! bozzetto toscano, arric• di co 11 solazione. In un'ora 11{ a quanti, come me reeentemen- ce• e de « La. Velia> (è sempre anche troppo. Arguto, blzzar- ranno dimenticar volentieri ncce~tuazlone ma. e è anche, man! correnti, si ~osson o~g! l~voro d1~rittore. S1potrebbe ch1to d'una atmosfera malin• smarrimento, di tnionerenza del te, splntl da certe comtderazto- att.u":c c!ò che è umano) con– ro, umorista bona.rio, provln - Ja borghese solennità. dei ret- e plu di tutto, una. convinta cons1<lerare come I penult11n1dire che C1cognam rapprescn- conica O di una considerazio- mondo, Cfcognani apparve a cht ni, vorranno rivedere questo ro- segnata a pagine gremite e, co- clale. Se pol sl tratta d"uno tl!UI. e ragionata sincerità. Imma- maestri della nostra nar rati - ta molto be.ne il ritorno ad ne Ja cui psicoloJ?ia è più vi- icriye una natura singolare di man~. Confessoche poche vol~ me dice J1 Pancrazi, veramente che la s& lunga. e ha le~to glnatevl, se vi riesce, uno va; comunque sarebbe diffici. 1~naribal.ta_ma2'~iore .dell'.an- cina n<;ii.Non manca il Ci. $%'t:re, un uomo cordiale e !.Ja:::;;u~~ fn 8 ~r!8 c~~! ~!,: ;:C~~a::11~ :gg{!~~t;a~ molto e vuol far credere da- Ma se Cicognani fosse sol- che tiene alla puUzla inte- le trovare un senso ade~uato ttca trad1z1one narrati\'a 1ta• coi:nani d'un certo gusto al P o!ii do, 3 e"!"pre dlipodo a sorprendente quale quella testè «VIiiaBeatrice• di plù amblz!oso ver letto ogni cosa, c'è da. ve- tanto uno scrittore che si rlore, costretto a. viver tra l a questa figura di scritto re liana, rifuJ:{i:Hasi prima pii, drammatico comunque oill f~ Jt st . ~1llartett e n;: 1~ v:- terminata délla Velia; ml per- dtugno è stesa tutta la. vita d1 derlo cavar fuori dagli antr! prestasse a. parlar di scrlttu- sudici; uno che aspira. alla fccon~o e di facile vena, se m~csta,_nent.e nelle tradizioni spesso, la 'sua dramm;ticità monian:duaffet~~';!ae~h.e aue:~; metto pertanto dl confessare i una do'nna bambina. sposa ma.– della memoria. Franco Sac- ra. non sarebbe nulla. 1 mo- giustizia, condannato a. im- non _s1 tcncsse,conto che ap- rcg1ona!1 e m quella toscana sfocia in un lirismo intimo, Il preiente icrltto nel quadro tU motivi rc;rsonall (ma pure d'u- dre, nella V~lla è accentrata, chettl, Agnolo Flrenzuola, An- derni dànno poca. lmportan- porrlre tra lo studio legale e J parl!cne ad un altra epoca da m particolar modo. assai caldo che qualche voi• un omaggio reso alla umanità di g:ori~\~n~~U~tà~oèc~: ml { 1 ~~C:uS:~r;~~: d!~r:: ton!rancesco Grazzinl detto 11za alla bellezza e alla !orza tribunali; uno che vorrebbe qu~lla <lei ,,cristi toscani. Lo TI gusto cd il sapore d'.!I ta risente ~m poco del gusto queito artlita). • derazlone di ·unoe smarr~~~~- clplo alla fine senU soste ; Lasca e perfino, benchè sia delle parole tutti perduti cow amare e che da tutte le partl scrittore toscano del secol<J«bozzetto• sono ancora pre• Yerboso del lir ismo teatralt Spontaneo quinctt ILrilalirc da dl un allontanamento della don: nella.vlcenda.e nel risultato. n vivo, Renato Fucini. me sono alia ricerca di Quel scopre l'Invidia. e l'odio; uno passato, pur essendo scrittor e sent i in lutto il Cicognani che imperò vicino a lui du 1r st a alle altre opere, dove bru- na. come prot.agonlsta-padrona,Clcognanl «descrittore• di per- Ma bisogna. stare in guar- l'altre ben più nobili e so· che deMdera la. sana sempli- locale l)t1r rimanendo di qu:i- narratore anche nel suo maJ!- rante la sua J:{iovin~zza· m~ 11 ça c 1 soffre e $~purifica :utto come lndMdualltà, .senzaprete- sonaggl nella. loro fi.slcltà come dia contro le prime 1mpres- stanziose ,realtà; èhe sono j cittl. .delle .soutudin! e deve dratllfa ! oc.il ~. n~m ignorò le ~io~ rom~nzo. la Ve/fa, eh~ ÒcoR"nani non va confus~ co~ r.ge' ::t:u cfL :O'::~~~C::g~;;,':; :1an~la.l~/ ~~~~~~ 0 :: 1 d~i ~::il s~n':omia::,p~t~~r~~: slon1, che non sempre son le pezzi di toglio sudicio sul stare_ fra gli uomini e nelle cspcncnz_e artistiche, le ~en- per~ allar~~ R:li .on.~zont1, tutto ciò, J)erchè conosce una sempre nuova, sempre rinnovata suo decadimento letterario, del- ta. sublto, giovinetta. «diventata. buone e le giuste, e ~uardare quali è stampato un cento O città, uno che sarebbe, in- <lenze d1 portata ma_g-g1or1.. realaz;o;:1. asp1raz10111pili am- sua misura che anzi molto nel realiimo poetico dt cht tan- la corruzione della sua temml- tuU'a un tratto una bellezza•: plù a. fondo, ché C1cognan 1 un mille. somma, un mistico e un poe• che suggeriva il momento, e pie, svincola dalla tradizione spesso lo porta ad una' asciut- to ipeuo ci dà ,torte di anime! nilltà, della .suaspiritualità, del- Alta, ilanciata e t fianchi mol• lo merita. Immaginarsi d1 po- Se Cl 1 i b è ta e deve fare 11padre di !a- nemmeno l'inse_g-namentodel locale quanto in lui vi è di tezza c.~emplarc com!mità di anime (tanto pfu la ,sua..stessamaterlalttà e sen- leggfanti e il seno che iplccava ~~lonefic;: 1~~ei:~zJ~fr~ 0 ~: perchè ~~g~:~u~c\~er e~!ne miglia e l'av~ocato. Tutta la le culture europee più avan• patin~ tosca~_a unendolo a.d 1n altri mom~nti esiste un ~~f~ 1 ~ rido!b~n P!~;:~ 11~n az~!~~lù!~tàJ1 1 ~ 0 ~ 08 :~* 1:, uJr ,:~ f:~~m~~~r:.~a i":d:e ,fi :!:;: ti ti dlal ttall è una omod cd ha sofferto di quel che ha vlta. dl queSt uomo è un sa• zatc. . . . . cspene!izc piu moderne. Ci- Cicognani di pil, pesante cd nt e di seniaziont per ritrovare umanità della vicenda, d1senti- ti, a. onde, e la bocca.d'un car• Uls 1 ~ 11 plg l lac 1 i a visto e intlne ha qualcosa da crmclo contro natura, un li •verismo> d1 Fucm• ~ co_g-nan1 sa creare un perso • elaborata cultura che sfocia lit esse unicamente l'identità del- menti, dl pensieri, quale nel ro- niclno vivo: neglL ocehi pot un us on~ e; 1 , r \·' ~f va dire. Attraverso 1 suol tre VO•supplizio giornaliero e per• ?el Pratl"~i può di1ci m?lto n.aggio con efficac ia narra. nel dr:umna e nella tragedia I~ persona, per dare aridi refer- manzi di Clcognanl, e 1n par- foco... E alla ctnt11ra portava del gus e e 1ones 8 ·. co- lumi che sembl'ano e in !on petuo. Si sfoga, quando può, 111 questo senso. Bruno C1co- t1\•a, sa coJ:{lterne momenti teatrale ma il Cicognani che ti con le /anuoie evoluziont d'ti- Ucolo.renelll.\ Velln .si rtscon- iemprc una ciocca di oeranto rn;r~:1:i ~~~lf~~ :!r~~tt~n~e do s~no, tre parti d;uno stess~ a guardare la vita, ch'è sem- gnani, uomo di quello st_am•psicol~J?!ci che non sono di <1ui;i1'1,ci interessa, cd a cm :sl.'/cologia più. o meno mor- t~~Q motivi Invalida.bili al lume ro;o1:· presentazioni degli alt.rl olto dl lù • libro. possiamo vedere un pre buffa. e triste allo stesso PO, .nato quando. I? funzione ..;uperf1c1e,~a porlo nel dram• IJOS<iiamosempre rimand;irc Sen.tlrit a contatto con. la vt- d'uno.critica rigorosa.e compiuta? servono a far rl.saltare la per- Pl P · passaggio ch'è nello stesso tempo, e a rapprese?tarla storica deqa trad1ZJone locai.e., m:i..dell:1..vita e fan•clo par con affetto OJ?ni lettore è il ta, t questo che nell'opera ct'ar- Non so; ma. indipcnde~tcmente sono.della Velia; per es. Beppl- Inta to è ltto lt tempo cosa rara una ascen- come meglio può. Un po colla anche a Firenze, non era pm tec1pare intensamente. Cicoj!n:mi narratore che si te tocca le corde della noltra da es.si, dalla splDte.cioè, 1 rt- no («un co.so tagliato coll'a.- n uno scr re a- slone • Il 1 ' voglia dl ridere e più spesso !'assoluto del i>assato, pur La Velia e Villa Beatric(· jspira iilla realti pu(a e sem- si;npatia emotiva e In que,to sultatl di questa rilettura sono, seta, duro, nocchiuto), il tl.gllo ~~: 1~:~u~;;ec;~: soc~: :i quell~ de1l:ssi:~va~~:e:~~ s1 ~~~1J:rr:glt:1~~l~an~r~s ~~] conservandone .1:impront a ha S<?ll0 i. suoi due libri ~i mal?- piice ~d adegua il 'suo lin- adombramento dél!a vita t la ~i!:~. 1 'fl!;: 'iro~~te~~~ : ~ri! !~~c;rt~be~~ f!P~!: l fitti h . l i bis - diverte a raccontare o a de- • • e - potuto trarre .1>1u liberamente g1ore impe_g-non!lrrat1vo.. m~ j!uag_g-ioe la sua sensibilità vita ,tena df citi la ricrea: co1l solt.ant.o,non è certo costume o lla è data. tn sposa; Bepplno cos c e non c sa o scrivere uel che ha. vis ne ,r~orl col salvacondotto e con m~gJ:{1or.econs~pevo- va11!10 cOmJ.>letat 1, perche s1 alla raltà delle cose quali le chi. vogl_la.ritrovare Clcognani certo naturalismo che convinco- scontroso, alcolizzato, marito g~f dl g~oclamarl~ l~,l~~fte solo sco:O si direbbe ;:f ~fl dell arte e a volte, invece, lczza dagli altri suggnmenll abbia la misura esatta dello vede un vi\'ace e intelliJ:{enlein Beatrice come 1n molte altre no, ma saprat.tutto la pagina Impotente 11cul stato 11Clco- ~o, er:, Hng~a ai~~!na buon!~ verttrsl e, far divertire. H; f:.11~1 s~o~r:,':ce~L~ a~~~1!~~~1~j :~~~\ ;•::!~; c~nn\~ttàcl11~n !icgl~~ d~ritt~~~•,u11! litri p;m,~ri; ':t toscaryo.dot~to di n<?ncomu- ARRIGO RIGONI 1·~~to q:~r:a~~do « :"~~~~ f::1~tn~esc~;-:,epifu~=1Jfr~er!!dt~ sapendo quel che dico. Per- gU occhi tben aperèti e la pen- so!frlrla , di sormontarla con gismo del romanzo f~anccse 1/etl favold.ta ~he s!no 'ra~~ ne spinto d osscrvac;o ~eETR (Continua fn 4 pagina) Il personaggioche campeggia da m,a1 ~~~•- plglrllo dJ veccd hlol •oc, - chè parecchi hanno voluto ve- na pron a. ma distaccato · · · clma. a fondo in un romanzo, r men.... ~ta, manen o su P a- dere Jn Cicognani 11 toscano dalla sua materia'. Tutt'al più ~:~~du:u~uo~h\c~=~l· /h! {~ E,d1~ ~te'::ci1:~ 1 se~~~ 0 !ri:~ che st dlverte a toscaneggiare, Sl può scoprire una punta di I L Il I T o Il · iw o semplici funrlonnhtAgli nitri lo ferlorltd d'l11capacftà di avvili- che scrive più In toscano che malignità. o un'ombra di si trova raramente; u prota'go- mento ...'•: s1 noti: «'.,en,o d'ln- !~ec\~1:t~er~~~~l~e e~~. ~~~ ~~:Joassr!i°on:,en~a. 1!!n~°a s~j ~~ 14 1n ~ u~~car!~;::Cnfu:i~~esc:= feri!rl:;1n~ d:ic!:'7:r':,!":;jo quanto illustre e priv!leglato, Cicognani si mostra, anche rate o In una situazione In cui prernat.rtmonlalc. dello.Velia .so- e sempre vernacolo. Sl può attraverso le vicende altrui, r~~r~t~ ~~ 1 :tae j~~1t~ro.~tc:1t! :S~~~t~t ndo~n~ls~~t:ez:;aft.; concedere a codesti signori, colle sue vere fattezze. Lo t.enclenze,certe postzlont e, .so- proltssltà; come un prcpanl.zio- che certi personaggi parlano, spirito comico si Innalza. al L\ VEVA sparecchiato da. del dono che e l'altro> g}Iave- lo In un secondo tempo, dl que- ne all'esplosione della. sensuali- com'era necessario per )a ve- vero humour, quello che non sè come tutte le altre R e to d1· BRUNO c1~·0GN ANI va fatto· l'amico ramoso l'a ste la tra.sflgurnz!one. Senza che tà. fernmlnlllssirnn e potente :islmiglianza e la naturalezza fa. Più rlde_re ma sorridere e sere ormai da ~re anni, ll C •on _ \...... mica e Compagno di llceO di: f:cniga sl~~:rai~fPoè a~C:~~ia:: ~~~l~tàve~~"e ~nm~t.1;c 0 cC:/!!, ~h; m tlorentlno, e che lui stess~. di quel sori,lso sor!uso di me- -'- aveva. rlguatdat;o I venuto celebre, 11 dramma- enormemente r13petto all'altro non è «tremenda.•· e pervertita, lo scrittore, qualche volta, plu stlzia che s accompagna spes- compiti di Giorgina - 1arlt- turgo di rinomanza europea dopoguerra che fu appunto che ha le sue pause e le sue di rado che non pala, sl Ja- so con una. stretta. al cuore. metlca, che scogllo! - l'ave- di mar ito. Eran passati tre Il braccio: non vede che 11la.glola della vlta. Lo schianto ch'egli aveva ritrovato dopo quello del' ctcognnnl; li quale parentesi, ma pure è panica e scia vincere dalla. tentazione La curlosltà satirica sl purm- va aiutato a spogliarsi, gli anni: e soltanto da poco tem- braccio che d~ atto via via sofferto quand'ella era fuggi- un trion fo. Ed era rimasto, lui si prendeva la sua ftJJUraprln- tota.le, s•impone subito). Velia. di adoprare qualche parola o ca in una pietà accorata e aveva fatto dir le devozioni po la sua mente s'era abitua - alla. persona. E al primo pia- ta, l'u miliazione dell'abbnn- mancato avvinto e inebriato ctpale e, senzn preoccupazioninnanza.ta non Inno.morata non modo di dire che fuori dl qul profonda. della mlserablle ml- datogli Il bacio della buon~ ta. a trasvolare su codesto no. Al secondo. Ancora. tre do_no,Il vuoto, le cose senza della glo;•ia dell'amico. E l'a- :,~~:~~c~ 0:p~~o q~e11!:!ref; ~el~te se~s~bm~rà rn:~at}1,\?~ possono far l'ertetto di graz!e seria d~gll uoml!3I. Son buffi, notte, 1·lncalzat e le coperte punto. Ma ormai a~~va riac- branche .di scale. E~U chlu~e piu senso, fino alla ra!:segna- mica non aveva visto In lui .sua epoca) 0 di pslcanall.sl, ce del suo corpo troverà le ri– e veneri di stlle fiorentinesco. gli uomini, ma e è tanto stra- del lettino accanto al suo ma- quist.ato lo. serenità..-•• un su- gli occhi, quando li tlapre, e è, zlone : tutto dimenticato. Uu che 11mancato. « Questo po- la «descriveva• e tut.1.4 •· sorse per non accasciarsi mal, Ma nell'insieme la. prosa dl zio In quella loro ridico- trimonlale, acceso Il lumino di peramento della realtà. e dl ferma al princlpio dell'ulti- sogno lo aveva aiutato a vl- trà Insegnarti qualcosa>: e L3. donna nel romann::, del per essere sempre fresca viva Clcognani è perfettamente e lezza che lo scrittore, dopo paratf!na sul comodino, da- se stesso. Era. potuto tornare ma branca, di faccia a lui, In vere: e ora era tornàta la gli aveva regalato Cost parlò nostri giorni è raramente la e vitale); nè gU dà ribrezzo U limpidamente italiana e Ita- averli disprezzati e torse vanti a Gesù, e poi era tor- a leggere. Cècor senza che Jl un Impermeabile lu~tro, chi- realtà.. Lei. L'unica donna del- Zarathustra. Egli aveva co- ~/~:~fl~ >de ~:!x:~~i~•e~~cti~ !I!~ta~Jgi:;~~ 1 \,i:;;;~riz: ~~ liana proprio, starei per dire, odtatl, sente 11 bisogno di nato nella stanza da desinare passnto risorgesse. Ormai nel- nato Il capo, anch esso nel la sua vita; e con lei un per- minciato a leggere e non ave- In quel libri dov·essa nppare la costui fatta nella prima. notte perchè ha sapor toscano. Ml pian gere quelle lacrime che a leggere. Era la sola stanza la sua. vita dl modesto lmple- cappuccio impermeabile, il chè della vita, e a lui, casto, va capito nulla. Né aveva più regina lncontrMtatn della vl- di m~trlmonto, non le procura. quardl Iddio dal rlsfruconare da se, aridi ciechi, non sanno riscaldata della. casa, da una gato di banca, nella sua ani- braccio appoggiato alla rin- che In tutti i tre anni non riaperto 11libro da quando Ja cenda, per es. ne « Ln Romana• più dl un passeggero fastidio: la detestabile e, sperlamo, sot- piangere. modesta stura di terracotta: ma senza. rancori e senza più ghiera, lei. Egli non può par- aveva avvlclnnto donna, li pla- moglie era fuggita via con di Mornvla, vi nccorgete che essa dà però luogo a un pezzo terrata questione della. Ungua, e la serata di novembr e inol- passioni - solo ancora una lare, non può muoversi. E' lei cere, la. voluttà. l'amico. E ora ella lo scher- qr_e.stoh suo tm 1 r~ 0 è aprarenJe Slu"1nro « / 0 vfl 1 a rimrue a~- ma nessuno potrà. negare che E questa. pietà. - yorrel trato era rigida. Fuori, una figura. amata tanto un giorno che al 7 .a. li capo- son ancora - Elena! nlva. ~ura~lo~t:1ve~!e. ~o~ ~:~~a: ~o~~aar,~ :!!l ~Ùo 0 /fl~~ar!ahfe: l'Italia adottò , fin dal tr~cen- dire sentimento e um_anità se nebbia tltta e gli alberi goc- ma ora come in un sogno - I suol occhi - e dice - è an- - F,rancesco. _ Scusa. Vedi come sono. mente artistiche. Comunque la ca fl marito .supino che a bocca. to, li toscano come sua hngua queste parole. non fossero eia.vano. non c'era, dopo la morte lon- cara la sua voce: Com ella diceva Il suo nome! Ho erduto anche O nl senso Romana non può costituire un aperta pareva donnf.s3e di gfd. letteraria. e che tino al sette- orma i indlclb1lmente lnsudl- Tutta la casa si componeva tana dei genitori, che Giorgl - - Ml vuoi? - Elena! di ~ 11 t M g di 1. argomento, ~endo fuori della A un certo punto 3en,t fumo- cento s'è adoperato lnd!!feren- clate da che non sa quel che dell'Ingresso, della cucina, del- no, cosi amoroso e cosl serio - Vieni! E si chinò ancol'a di più Gior ~nca ezza. a mm · mischia del paragoni, nella Jet- ie comi1:~larono a. corTere per temente «toscano> e e lta- vogllon dire - q~esta. pietà la camera, d'un'altra stanzina a otto anni, e pur con quegli ~Ila sall adagio 1 nove sca- Per baciarla. Ma ella con una _ g 0 g;~e te~u;n~:nà'c:~~;~!~. la Ve- ;~n~:r;u, poi la ca nd ela 3' nano> per designare la. Un- diventa a~cora. piu dolorosa di seconda luce per una. don- occhi vivi e la voce vibrante Hm; sostò un momento pre- mano allontanò la bocca di _ Com'è; Ml somiglia an- Ila e Beatrice, sono di venti- La. s~a sensualità è destata gua usata dal più eccellenti quando C1cognani vede sè, e na di servizio che non esiste- che richiamavano dal# sogno mendosi Il petto, pol g11passò lui: cara? E' buOno? In uesto al- cinque anni la. Ma glt anni so- oltrechè dallo.vicinanza dell'uo- .iCrlttor!.Italiani e, lntlne, che Il suo passato, e la sua glo- va, e di quel salotto che fa- la tlgura dagli stessi occhi e davanti e entrò In casa. Egli - Ancora? Dopo quello menO somlglla· te? Q ' no bug~arcl.11 Quanto distacco! mo, dalla natura. e dalla, cam- t.ra questi scrittori eccellenti vlnezza.. finita, e 11 suo pre- ceva da stanza da desinare dalla stessa voce richiuse l'uscio, plano cercan- che ho fatto? Quello che sai H 1 t i ·hl 1 t sono plu vicine ad Emma Bovn- pagna, dagli odori (« E of 11c1 dove s'è 1:lcercato sempre ii sente sacrl!lcato, e quello che da. salotto buono, da studio'. E chi ~n perchè codesta sera do dl n~n far rumore' per, non e quel che n~n sai? Mi per- vo;, e: è b~~n~~c e a ua ~gtfn nc\~u1~ftod~ ~~~n~~P:~ ~;~~~ ~~1m~el~ 1 1 ft~i;, $, ;:y~ genio dell.art.e nostra lette- non vorrebbe esser Più e quel- Un tempo, anche da stanza a un certo momento la figura, svegliai c Giorgina. ,Ella s. tal• doni cosi, s:nza voler nem- _ Che gll hai detto dl me? re capovoltoe niente snno, nlen- pineta, -poldaccapo dei fieni, del• rarla, 1 piu son toscani O vo- lo che vorrebbe davvero, d!- da. JR.voroper sua moglie. dentro, gli rlsorrlse. Lo stesso se li cappuccio e l lmpermen - meno sapere? _ Che eri ai·tlta. er UDte nativo e nnturnle, In cui stes- ,•acqua dei ca11all colmi, c·e lontarlamente intoscanatl. un speratamente, essere e eh è Aveva ripreso a leggere al sorriso che un tempo lo scon- bile: li appese all'att::iceapan- -- Che Importa, poi che sel lungo viaggio Pma eh: sare - sn sensunlltA l! corrotta, arti- tm'arla. rm odore di qualche prosatore nato e cresciuto a tanto difficile, tanto lontano segno messo, la sera avanti, volgeva. Era stato un bale- ni come se fosse tornata dal- tornato.? ti i . · t t ficlosa. lntellettunllstlcn, e per cosa... Come ebbra la Velia. a 1 :1renze, come 11Clcognanl, e che forse non et arriveremo Il giardino dei ciliegt di Cè- no. La stanza. ora più grlgla l'essere stata, ora. f11orl;s'ag- Ma ella allora si alzò con s • un goino , orna a. cui ~aggetth•o «morboso> e li 7iariel. aperte a3pirava...>J. E· ,·he scrive colla lingua che mal O troppo tardi, troppo cot: l'autore suo prediletto. Il di prima, li silenzio In tutta glustò Il corpetto rii maglia 1.1ncon-ugamento improvviso - E lui? . t ~:d1~veo di«~~ 1 :r~zÌone1:°~j ~~:atn.~llaf cltà, p~al~as:aclf' i\a Imparato da bambino, non stanchi, nella sublimazione teatro era stata la sua gran- la casa. grossa che faceva pl(t pronun- dcll~ fronte. E parve un'altra - Mi chiede ogni tan ° tratta . oggi, di una cnrenz~ di d~a~e a queli'orca .../ac v O e oll,rnto .sul libri ma anche in estrema della morte. Allora, de passione. Egli aveva sogna- zlato li petto rJgoglloso e con donna. SI avvicinò alla tavo- quau d o tornerai. umanità. cli quen·uinnnltà tntta Ln Velia, sposa, è vanitosa, r.\Sa e per la .c;trada, ha tutto certi momenti, 11 novelliere to, da. giovanissimo, di diven- L'orologio batté le dieci. SI due tocchi della mano e :.ma la. dette un'occhiata nl libro: Ella. fece unn mossa repen - di spirito e natura che quegli vezzosa,spendlosa; sotto di lei .. rt;rltto, ml pare, di non es- pettegolo, 11 disegnatore o tare un autore drammatico e ern appena spento nel sllen- scoS!Ht-del capo ridette ai ca.. - Cècor. Sei ancora. a Cè- tlna Indirizzandosi verso la scrittori del secondo ottocento Lutto sl piega, si dls!à. Il pa– ~r chiamato scrlttol'I! verna- modellatore di figurini, li scriveva, scriveva ... Ma. dopo, zio l'ultimo tocco, che II cam- pelli la loro estrosa abbon- cof'! Come sei fedele! st ufn e vi accostò le palme cl~~! :'s~:i~f d:la ~~~a~~~I ~- trlmonlo del marito. .si sparpa– , oJare o dialettale. I plù sot- narrntore di casi burleschi, li quando rileggeva a. mente panello del portone di giù trll- danza. Ma appena eutrntn li tono era sconcertante delle mani. to nn~ra $pontfnel e sn?cftc ~ ~~ 1 \u~; 1~. ~~~ ::~!nc~e 1~t:~~ 1:11e schifiltosi aggiungono, sentimentale rlchla\natore di fredda, tutto gli appariva in- lò a tre riprese. Lei? Il modo nella. stanza. da desinare, cb- Certe orecchie che non fos- Fu lui che ruppe ll silenzio: unn buona trodlzlone e n del po.lo cd e~pcrto donnaiolo è u 1,erò, che In Clcognanl lo seri - memorie rldlcolose si avvicina rantlle e provava verso di s~ suo di sonare n campanello. be come uno svenimento. Egli SP .rost:t.te quelle di Francesco - Non ti ho domandato se confini sicuri. sentirono ed primo amante o In prima vtt– \'"I' popolaresco di frequente alle cose più grandi che sia• una pietà. curiosa, per la com- Possibile? Francesco baJ7,ò In la sorresse: HCOl'PO di lei, l'o- avrebbero avvertito quale.be hai cenato. espressero nelle lofo crenture tlma (e ...dnl primo giorno In coHompe In pre-1,losttàche no al mondo: alla. poesia e placem.a, che c'era Insieme piedi - dovette un momento dore di lei. Ella s'abbandonò cosa. di simile aldlspre1.zo. - No. Non ho cenato. - remmlnlll e di cul I ultJmo rap- cui aveva conosciuto la Velia, ;. 111110 del letterario nel peg- alla sa_ntltà. Leggete, nel FI- dell'esser cosi Ingenuo, cosi appogglnre Je mani alla ta- sopra Il canapè, Presso alla tavola, alla. pn- 11tono dclln voce era _tornnto :~';r": 1 t;~ ,,tv0 st ~ 10 ve~~:g 1 :;::~ ;g~~~c::~~). et'!ter~1:zf~n!rnrtclf; ~~o 'i~n!~cande;msi~~ S~;~:I~~ r;~:;';to~ ~~r~s~ft~I ~~~ :~ 1 !: :.~~~~t 0 co~~è.r~~~-~~~nt;;~o~~ ;~~~so:-m~e 0 ~/l~ol~~ito~:l~~ne = ~~Cr~~l ~f!~•E~;~rnvt~:tt~ic;.~~~h\ 1 ~.r~ i~1~t~;~· ~e~inin d~~~ut~:l~~ !\r!~~~\ ~ee~i:e v:trl:rc~~ I~fu~1 1 \f1?~mi~:Stg1 l~~e~~~fto s1~: 11 ,omma, li padre Bartoll e drete che non esagero. be l'opera di Cèco!, ebbe l'lm- aprl\'a }(l porta di strada. E Egli s'ere piegato su lei: elle rlconobbe a colpo un volume In tasca. E' da un o.nno che suo recente e Bnrucca• bccme e di una madre compla– O'Annunzlo dell'anacoluto A queste altezze certo Cl- pressione d'essere lu1 stesso aprl anche 11uelladi casa. Usci lo care.-.zò: rilegato ln rosso: vivo d'espedlentl. Lui m'nb• Altri hnnno l'Incarico di «rl- cente e di una Slloceramalata, ·: J rlbobolo. Anche questa e?gnanl arriva di ~ado. éome un personaggio dl°Cècot: eccd sul pJnnerot!olo. 11rumore de) - Come sci buono! - E - E quello? L'hai poi !I- bandonò come lo ~vevo ab- ~r~~~~~~r:e~ 5 ~1°\_;::,r~ ~~:S\~ ~ 1 :: 0 ~ff~o~!~; 0 ~J~~\~~:ld!t~~ hbe una questione grn~sa sani va tutti dl rado. Ma perchè Cècor era li suo auto- portone richiuso. Un passo di per un attimo gli fissa negli nito di leggere? bandonato te. E ci O ridotta scrittore sicuro, tradizionalista casistica della sensualità. ~ pn- ·r,bbe a pena di stringer- quando si pensi che I più, an- re. Ma da poco tempo aveva donna ... che sale le scale. Egli occhi le sue 1mpille lucenti. - Quale? Ah! che per me una delle due: oc moderno al tempo .stesso; lo glne torti si hanno nella descrl- i,Ja fine, se la gt"nt.e pi- che tra quelli che scrivono, potuto tornare a rileggerlo. guarda app.:>g~iato alla rin- In lui c'era soltanto la !e- E Il viso di Francesco si tornare, o... voglio qui rammentarvene un zlone del pcccntt della Velia. ,~ pJù gusto alle questlo- non cf arrivano mal è una Dalla stessa passione che ave- ghiera d<:lpianerottolo e ce1·- llcltà. Tutto era dimenticato ; contrasse In un'espressione dl Ebbe un brivido come d1 c,aratt.ere;e vorrei definirlo al- quando la suocera muore e •~·:·arie _ rhe uol ~~n mlrac,::l?lla vittoria arrivarci, va tatto la sua fellcl,tà giova- ca gllÌ ln bac::s?.ncll: :i.lu~ c a rlall~cclato Il t~mpo In cui to- dolorow stupore. Ella 1 :lsol.le - ~~\~ i'111cC:.rUprl"::~::~~ 1 a:!r ~~::d~.n , ;,~a~:,~: 1 :gi~~~~ra. c~ ., >-= !l.• •J."ll11 :,p.11• sia p111e una volta sola. In nlle gli era venuta llnfellcltà economia, la f.gura che sale. dest;;,.donna eia stata l)er lui \'ava quel ricordo. Il 1lco1do (Conti1111a. i11 4. pagina) C!co11:nan1 descrhtore di donne, ecc,tame 11to di scnsualttd pou,.

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