Fiera Letteraria - Anno V - n. 22 - 28 maggio 1950

LA FIERA LETTER A.RI ROMA :?8 MAGGIO 1950 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE A RT l E DELLE SCIEN ZE ANNO V - NUME RO ti I SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO LIRE 50 Dll<EZ!ONE, AMMINISTRAZIONE: ROMA, VIA D'ARACOELI o. 3 • Telefo ni o. 684.097 e 684.098 • CONCE$.SIONARIA DELLA PUBBLICITA~ PUBLITAL: Vla Condoltl, 6 • Roma • TARIFFE: Comm . L. 60 • l!:clllorlale L. 40 al m/m. • ABBONAMENTI: Annuo L. ~200 • sem. L. 1.160 • Trlm . L. 600 • Estero: ADnuo r.. 4.000. 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Se una cu- Pra I daU atattct •I aono la oo:– ta cultura foa&e,sempre e inva- loca.atoned'un'lndustrta e della rtabllmente, usoctaia a una mano d'opera. I datl dinamici certa ctvlltà, come u velluto che aono meccanici e comri!rtano !av~t:i:a I b~g•ul~vrr~ ::;. a;rnt~ :: r:~~11 dial~ . : bero vtnta, ,enaa dubbio. Ma 10 tlcl comportano upettl umani, pano dall'Ipotesi che una cul- bloloalcl - quelli che I no– tura non à l'lnevltablle attrtbu- atri IOctoloatchiamerebbero ali to d'Una cMltà - o. almeno, Upettl demo,raftcl. che esl.5te la posstbWtt. d'Una Ricordo che questi due divcnJ tale differenza. qualitativa 1n a.spetti della ctvtltà moderna •una cultura e un'altra che qual- fanno sempre parte del mondo . alul paragone viato nel quadrl del dati concreti, e che al di ::~=te:t se~~r~~ 11 ':semn:1: :~, d~~S:u~t!1 ~:rd~o:~ cla.sslco ce lo fornl.scela Grecia di Ruak1n.Son valori Lmpondc– antlça, 1n cui Atene e Sparta, rabllt, ed ~ per questo che non orpn1.sm.l aoc.lall cont:.empGr&nel poutamo dar loro U nome di - quanto a cMltt. - non han- datl concreU, n! lnqu.adnuU me un lnale.medi creu:tonl ispi– rate dalla rt.llglone,dalla scien– za. e dalle arti; e al crede che cl ala tra I due fenomeni non aoll&nto un parallell!mo, ma una relaalone causale. Credo che non et alano opinioni più false. DltatU. al pub dire che ~ quasi vero Il contrarlo, i,trch~ una cultura può cslltere senza per questo csaett 1101tenuta da un.a ctrlltà 1ua (quella dtgll Ebrei ce ne dà un uemplo); e il ere• ace:re d'Una clvtltt. pub, nello stesso te.mpo, dlatrugge.re una civiltà già esl1tente, come d1- m01trer6. La civiltà non abblaogna di una deflnlzloM preçln.: ~ la 10mma del prodotti e delle CO• modltà d'una certa organlua - 1lone IIOClalt,le aue rlcche&ae, 1 .suol costumi e le aue realls– ul.loni materiali. r:• rlusunta, brevemeate ma oon esattu&a, ncll'espreM!one: e Il vello di vi– ta > d'Un paeae. D carattere della cultura li meno evidente. Burckhardt l'ha deUD1tacome la aomma tota.le degli sviluppi spirituali che si compiono spontaneamente, sen- HERBERT READ HF.RBERT READ 1NCHIES1'A. SULLA RAlJlO lTALlA.NA ... La fabbrica della merce • La R. A. I. si preoccupa di produrre "merce,, della migliore qualità, ma sopratutto di non avere, in nessun settore, delle concorrenze T ermlnavamo la noatra puntata prectdente col chiederci come la Ra.– dio Nazionale, t.rlnctra- tas l dietro una effetllva dlf• flcoltà tecnica ed economica di una concorrenaa &UI plano del trumettltori, avcsae dato una certa libertà ed una con– correnu. sul plano del pro– aramml. Quando la concesalone ven• ne data, nel 1924. 1A radlodlf• fusione era al prtml eai,trlmen. t1 ed In particolare al trattava, come abbiamo detto, di un aer- vlalo dJ Informai.Ioni e di rl· tru ml&&lonl. Più tardi aorac li dtl Con11lgllodel Mlniltrl. Ta, le aervia:loesiste anche oggi, funziona regolarmente, e con lode,-ole e!ficacla, compatlbll– mtnte con le acarae attrena– ture e soprattutto col mezzi, assa.l esigui, a propria dlspo- slzlone. 1 L'ente t"Rdlofonlco nl'I.Zlonale però ha scnUto un perlcolo.,o cd e,,entuale concorrente 1n questo iservlzlo(lnfatU è l'Uni– ca voce radiofonica. che po.r~ dall1lalla e che non abbia eti– chetta R.A.l.) e durante gli problema tecnico delle ondt Gra-:ic, C(lro Fabb~i, del– cor~. La conc,esslone di e.sclu- l'omagf!io. che Ila vohilo or– atva fa,tta ali ente radiofonico di,rarc al mio modesJo 11omc, ~:e:~~lore anche per le on- d(!PO ta11ti oma_J!J!_i ~f•c ab– li Jll'Oblc~ fu rlaolto, non biamo preparah uweme, a cfe jure, ma de facto. InfatU, qlfcsto e q11('1lu scrillore ila– al dla&e, le onde corte aervono tiauo e ,ron italia,w. Il mio ::.O~opnS:} 1 f 1ùpo!!~:n~U: 0 J è. riuscilo. particolc,rmc11le confini della patria. Quul t.ut , nc~o. Me_rrlo o. colpa s11a, U I par.al usano le onde corte oft11110 amico; e di coloro clic, per la propall'anda verso le al- con pari 1:cm:rosità e l[ettli– t.re n11.1lonL Allora poi, quo.n- lr~:;o, han110risposto al s110 ~i:~ a~~O:le:aia~~ r~~~ appello. A .(ulli ~ada il mio di propaganda e crtò 11 Serv:1- profo11do .r1111:ra:1amrttfo. . Ilo Radio presso la Presidensa Vincenzo Cardar elh anni 1947 e ''8 ha cercato di accaparrarsi l'onore (l'onere no: arai avrebbe voluto uno atana1amento magstore da i-r– to della Prnldenza. del Conal– ill0, dl quello che aerve alle nttualt t.ra.sm1.sslonl) della e– mlMlone per Jtestero. C011l ga.rebbe rtusclta, la R.A,I, o, tener pacifici 51a la Pttaldenu dtl ConalgUo, che•l)O. trcbbe Intervenire per la parte prognmml (cl~ la men:e), co– me U MlnilUro delle P.P.T.T. da cui dlret.tamenu dipende. i:. decl&aYOlontà, usa i ln– telllgente e ,•antaggl01&, del dlrl,genU Il Servlslo Radio del– la Presldenu del Consiglio ha Impedito alla R.A.L di euert l'unica voca.radiofonica tn. lta • Ila, e ciò ha Il grande pl't'flo di far entrare dlreltarnente nella V1ta radiofonica, anche naatonale, U set.toro 1peelalla– uto dipendente dalla Preal– denaa del Conatglto, 1n quan– to,•specie dopo 1 rtsull&tl a cui è giunta la Radlodltfua1one e mentre cl al 1'.ppnlSla alla Te– lcvtatone, è perlomeno troppo limitata una dlpendenu del– la R. A. I. dal solo Mlnl– at.croPP. Tl' .• mlnlstero di na• tura specificamente tecnica. no mal fornito materla di pa- aclenUftcamente. Ma non à Lm- (Continuo.a pagina Z) ~t~~e~OZ:re.•Umolatrlcl ~:Ocr~U~à1cooo~c~~~I---- ---- --- --- --- ----------------------- -- --- ---I La pubblicità Come vive l"azlenda radlo– btamo ereditato dal Rlnucl- ro, ragionevolmente scelto, di • fonJca? A pagine J e 4 : BRUNO CICOGNANI Scritti di: GIOVANNI PAPINI GUGLIELMO PETRONI ARRIGO BIGONI . RENZO FRATTAROLO ~IARIO GUIDOTTI una not a blbllorraflca un racconto dJ BRUNO CICOGNANI Perquastdueaecolt,laaran• nontuttl,-eforseatJ)OIIOno o V STOIL TUOCUORE de tradll1one culturale che ab- anche combinare con u nume• '' H I mento, non ha ,.,...,, di per- daU conc,eU, al tino di reali•· '' dere la aua 101t.anu - intendo ure una civiltà apcntaneamcn- questo diaperdlmentodi 101tanu te produttrice dl\ cultura. Non saremo certo noi a ne• gare la neceultà. di grandi rl– sorae per un ente radlofonlco che voglia viveree non vepta p 1~---------' rt, ma dobbiamo por conside– rare che, oltre ad eventuali eeaplU go,·emattvl (1pecle per la parte che rlguard&le att.rn – u.ture e che servono anche IM• le t.rumlsalonl radlo~1- n– che), es I.stono U canone di ab– bonuncnto alle radloaudlaionl e la pubbllcltt. radiofonica. =~c:::o detà ~tr_a~:l fu~ dcr~i:n~~'"f::0, ~llap== Gli ultimi racconti 11t00ll hanno vllto naaoere del• niatone del t.enn1n1 •cul tura ~. la p-ande mU1lca. della crande: e e clvtltà> ln. qUd che c't di poesla, ma pon hanno prodotto contrutante tra loro, e di atu- uno stile an:hltettonlco (a par- d1are quindi la atnattura ne:r- I ~~t~~,~E~;~ }lt~~-:n~".t DI GIANNA MANZI N =';ttiort~ i::f~ ... ~ rii'~"~= !~u .~i ,. . ~J1tr~e:1ien11~; ~-a~11~:à ;~~ s ~!:z1n1leiie~~ d~! ru:'i ::o ~~o:::/::.~~fu c1nt~~j a:!1:~~;ii :~:s~a:;t, ::~. ~ur~!:u: df~~~~~: : r!c~~~! 1 o u ;~s~ec~~~~~': mestterl son decalluU, le uU di lui, nel lua:llo 11117:d41 quale l'lntell..lgenza mol- u segreto della scrittrice sl trlce, per scoprire con quale gema che pareva avere tutto dono nel loro vero senso, sen– folclorisUcbe IDdi&t.nedl LutU chiedo, - acrtve, - ae la rtvo- te volte può magari ag- apre iienerosament.e, si conce- accorteZ28. ella cerca. l'avvio U sopravvento. za nello stuso tempo lmpa- 1 paeat cl'f111aaU1000, per cosi Ju&lone, e l& creutone d'Una de- giungere comunque non cl si de. a quella cordialità da cui al proprio racconto; chl la co- Gianna Manz .J.nl è scrlttri- rare con una certe. flnezza ad ~~t=~~t:u!! ~ ~t ::• 1~ ler;:!t~ndl ~~~=:: può a.vviclnare ad una prosa cl aveva. astnttt dando. anche nosce nelle altre sue opere, ce che vive anche le proprie appr~ndere certe C06eche fan – tura archJtettonlche - 1 e bel ae. M1 chiedo anche ae non dl questo genere assoluta.men- in un sol tratto, la.misura del- nei libri di pii) va.sto impegno. \mmaglnl, cosl come più ov- no 1 uomo più capac e di ca– mestlerl> a.uoctatl alla grande atano le limitate dlmenalonl dl te sprovvisti; ceco perchè 11 Ja sua 1ntell1genza come a do- troverà ln quciti racconti che vlamente certi scrittori vivono pire. =~~:it=. ~ruod~to ~= :,,~~%~ ~•~ia~/r._Uaar!U:d:: pregio e la pena dl una scrlt- vizia cl aveva Introdotti nel U senso d'ogni soggetto non è l :::~cii~ ~:al~e: :red~a~~ china. con le aue carattuuU che della aua. letteratura > trlc e come lel è nel conoscere segreto della sua singolare causuale e nemmeno suggerito ~lve 11 si lfJcato di ciò che co~ ense, quali la centralll- La mia aeconda clt.aaione li 11 vero e slneero consenso so- sens:JbUJtà. Qui dunqu e la dalle occasioni• lnfatU 11 csog- fl gn 1 =~~ 1 ~~tone=iai~: ~~r'!" eU::.Ao::!::r!ud~;lll:,:~~ ~;:;t~t::a~~rr~~~:~ ~g: ;:~~d:~~o e a~~nl:!i~~~ s~ getto>, se cosl 'vogliamo chta- ~~;r~e11: 0 r i,;::e~~~~n:~j uto e una e lntelli&t:nu> dl- di T. E. Eliot: e Tra gli effetti è guidato da. una senslb1lità noti. oltr e al bravura e l'in • marlo, per la Manzinl non è un volto, dl un colore, o delle aumanimta. dell'lndustrlalllmo ce n'è uno maggior e del comune. citante lntell ettua lltà, 11 buon un pretesto, è invece una scel• tese atm06rer~ in cui 8 immer– m!::'1::.':to~n:e:aden~ ~:._i:r 01 t "l~t!.o~ 1: :~:: Dl!flcil e a.sM.I è analizzare sen.,o che. le sta al lato l'ln- t.a Jn anticipo precisata. Ba- ge, e perrlno del lumeggia~ u culturale. ha fatto nascere ca delle aolUZionl In urmtnl da un punto di vista. sia pur e nesto di una umorOM ra gione sta Intatti anche una sola senso di alcune delle sue pa due reuionl - U marxwno cl- tecnici, a problemi che apparp quello particolare d'un letto- che sottoli nea e mette il pun- Immagine che, non di rado rote. n suo voca~oJ~rlo è spes– t.ato Più aopra, Che blUlma ·1e unaono esseru:lalmente •Ila re, Umeccanlsmo sentlmenta- to all'entusiasmo, al canto, al- magari è trl\ le più semplici s\ sah°rfamcn t' ~cano,eu;,a :.n:'!1:::iaeco.Jo~cheuai:~•a:c; vf;!1~ u ti due acr1t- le, tecnico, l'impulso llrlco ed la parteclpaZlo ne quasi car - della realtà ; ma se è quella: s~i:iU:- :t~c:n1::::-· n:il ; e,ta:e una rt!orma economica, o torte;no:~~la~ esdi profes&loneU mordente umoroso del rac- nale delle cose. che la. Manzlnl voleva, d'un Manz.lnl appare nel pla:llo con piuttosto una rh·ohWone; e 1 aoctologl,le loro alfermuton1 conti, della Manz.lnl, perché , I qulnd lcl racconti raccolti balzo si presterà a scorci ardi- cui ap re O conclude certa pa.r- =en:~ettt!io1:.i~; ::ie ~rld=,':,~•U:S ~r:. :~el !!~1f•v~ttir::u: =~~; ~I ;~~! 0 !8a~~t~~: ~~a~: ti tn\ro 1quall tutto un mon- teclpazlone umana alle sue accuaa la meccanlna.ztone dei- Yeata chiede se una certa or- d'umori e di a.t'fet,tl, la sua in • tori dello Specchio> di Mon• do si rialla.ccla, si riannoda imma gini; nel modo con cui ~~;;~J!~~e!=~: E~z~~ JCo;er;b~1t ~~~ 1:~1t~:nd~~!~:s;:~~ g~~;~t:P:if!t~o:i:nk%1:R: {e:p~';:::e/:~a~c~:ev~~ ~1!t!:0:~ : 0 ,~Fio~:~?~~;: alstema che auonetU la ma.e- tendenza • rispondere alla do• prJo Jet. Provo.tevt e. ritorna- va e stllistioamente raggiunta ta, degno di considerazioni che t I P china a certi valori culturali e manda Jn terminl Impropri - re sui passi nel Quali si a.e- produzion e della Glantia Man - h~pegnano anch e una mora - 0 ~~- vUto u .tu.o cuore è un •P~~ qualche aom1gliann meccantcJ, piuttosto che btolo- centra una lmmai'lne od un zlnl. BI direbbe , In alcuni di lltà ed un pensiero od un Ubro da. conslglia~ l più. di tra la. dottrina dl Marx (che :!:t.e~tUdi e C:~f !~;F-8(1':,~ sentlm.ento , un accava llarsi di es.,i, che certa sua ta nto par- modo d'lntendeer la vita mol- quanto non sembri oppa rtu– rappruenta la prima d1 qUeste 1a letteratura, la Ubertà 1ptrl; rlco r dl O di analorle, 0 un tlcolar e sens lbUità ha trovato tto preciso e•lndlvlduablle. Ma no per la sua ;,articolar e tl – acuold, e quella d1 Ru.lkln (che t.uale), da cuJ tuttt l n01trl pi.a- sus.segulrs1 di volti e vi accor- una spontaneità più. chiara, il sapore del tutto non è mal nezza. percM se n lettor e lta – !i.~~m~ ~~é .;i. 01~ nJ di rlJtabWmento aociale fan- gerete che, costantemente, esi- un Unguagg1o arrtnafo quasi quello real e e volut-0 dalla Uano fos.,e generalmente me– gtualli1a, _ eae, tuU.vta aon.o d(rtc 1 ~:Un:· ~ ;:J~h~~ 1~,~ ::n~: 1;;~h:~I r~~ ~ia U: con sotterenu., adeguato al kcrittrlce se non quando s'av- no pigro ed aveMe appena fondamentalmente oppoaU. In- di riconoscere que3U valort ~ una realtà tù sem llce che tempera mento come del resto via..• alla _ batt uta w d'arresto, quel tn.nto di buona \"olontà f:tt:n..=a dl;; ~c:::e=~~ t::Fui::te °!!~~l~li!' rilo~i::.v1-vi riscuote ~a ceri: te~ione t,~:t~h: ss:i:!~:e s~ersl~~ri~ quando cioè, rapido, quasi ~~~ll~~~r~: r:u:~t~e~~::~tl-~j GUG LIELMO PETRONI n caoone d1 abbonamento C:!!1e ha dtra!!'~:: 2 la.:~:_ ':ii abbonaU hanno aumtntat.o U loro numero Che attualmente supera l due mlllonl. i. pubblicità rad!orontca è spana nella giornata per un totale d1 ventltn minuti primi (nelle due reU). I dirt,enU dcilo. radio naatonalc, alle la– tnenUle di troppi uco ltatorl seccati d11,llaconUnua pubbli– cità, obiettano che è una ml• rare una equa d.b:trlbua:lone del Abblamn ratto una. d11lln21o-nella qual e vi ha cacciati, co- 11 proprio mestiere, dando stl- acettlco o bonario controcan- un llbro raro come questo. auol beneftcl, e lucl&mo alla ne tra I termini <civiltà> e me l'ar la fresca delJa · notte le ed efficacia. e. quello che è to, una considera zione Ulun;il- J>Otrebbe esser sicuro dl ~~ f~~~ :ec!=~ ~à':tt,t è~e:~e~m~~~ allorchè si esce da un teatro ll JID1uanl o particolare a.lla na 11 tutto di una santa e sapersi più padrone !lell'orlen– da ciò che imporla di pi(:a - la atderata «Ime una ra.Uuu.J.o- dove SI è seguita con una cer- sua lnteutgenza ed alle sue garbata. strafottenza. pronta tarsi nella scelta generale en– bontl, la bellcaa , la verità - ne materiallsta, la ct\ltura co• ta tensione una vicenda tea.- native necessità. ad ottem perar e quel tanto di tra le.letteratura odierna, pf r• ~-:-'!:~!°èa~ ~~J!"! -------- --- -- ----- -- ----------------------------------- ---- --- ----- ~t~~~;~ Ritratto arit·ièo 'di ··J ulien Benda ~u~~=n~u~= . ::r:~/dl ~-=n ~== r ~~:~:ar: e1d 1 c~~ se~~:~~ ~;:~ra 1 :0~ 1! :: di V I N e E.N z o e A R o A R E L L l ~1:~~~e a~f :::~~e / 1 ~itac:~ xe~:r~: :ra :~ t:i1o~u:~ nta~ Wllllam ?dorrll e Brlc GW - hteu de la Qufzatne: transigenza dei sett&.torl. O! nellle. Le Idee orgogliose so- suol pugni naturalmente eon- e 1 r~~reJ,!, ~t,lt.1.~~~ JuUen Benda. Un tal- tronte al costum e .._general E rictà a. scJogllere 1 suot per- in queste pagine non c'è Il Il bisogno sentlm.entale che no senza dubblo le più eterne tra tti, I denti serrati, 11 gesto ~ta in modo da raagtungere eo, un .psicologo, un lntelll - stann o In una poslz!one ne- sonall problemi e ad attln are calore del racconto autobio- Qualcht cosa 1ia da odfarc e e potenti perchè Implicano 11 spasmodlco, tutt.o 11 corpo t.c– quel valori, oula, ae è poulbUe gente. Ha pubblicato In questi cessariamcnte arbitra rla ed l suol mezzi espressivi. graflco . Jullen Benda conce- non l'ldea formale che glt senso della. libertà, della dl• so In rO.bblosa violenza. per tntearare t noetrt valori morall ultim i mesl tre esigui, ma Ingiusta, ma la tede li asso!- Se capitò tra quei solitari Pisce la vlta e l'arte come ebrei li ana da odiare . Questa. gnltà, dell'accre scimento, del- comprende re che egli non nell'c inaleme ":: dati concrù9 densi e ordinat i quaderni. Io ve; e se sono Indotti ad esclu- che hanno , prima di tutto, idea. E' un platonico e uno Idea. vlenc dall'este rno? In la estensione. della continu i- avrebbe potuto scegliere certo U>, che !i~~e l&~=tae rlmana:o perples.so dinanz i a dere dal raga:lo della loro una istintiv a slmpatl o. per splnozlano. Per ciò tutto quel cond lz1on1 diverse 1'a11tf.!eml- tà, della proprietà, del diritto, una dottrina d'amore; e ba– de~r aono In defin1Uvaq'Je~ questo scrit tore. Ml sembr a a.zlone una !orml dablle dose tutti coloro che vivono lo .so- che In lui è materia errettlva. ta sare bbe stato a11Ucltricale, ecc. Tutto questo riguarda, sta guardare quel tal liberal aU • dati coDcreU>? Bono'mul- un peripatetico capitato , per di verità e di bellezza. gli _è lltud lne, tu probabilmente per e senti mentale tende ad !so- In genere ogni altra Idea di non la elaborazio ne Cllosoflca, /iel/, (poeta e girondino> che tlpll e talvolta paiono afua,:tre uno strano caso, al rez-d.e è che I loro J)()Chl prouos, tl rag ioni molto umili: e per- Jargllsl In una. cristalli na ob- opposizione. Uomo e Nat ura, ma la circolazione attiva del- senza nlcuna ragione si avan– a Oln1 controllo. Le dlvene tee- chaua,,e (Via della Sorbona vogliono MSCre ben preclsatl chè egli era uno scrittore sco- biettivi tà. Questa l.rasfigura.- Scienza. e Religione. gli è na- le Idee. II !llosoro crea spesso za 11gamba tesa , con la ma– ~che del~ 1 mecca~o:a,n~ n. 9 • Pa rlai> di Charle s P~- e distinti, ma. sopratt utto .se- noscluto, e perchè I ~roppo zlone del senti mento In ldta turo lmente Indicati.. VI sono In contraddizione al propril achera grave, In cui non un d'o r1pa:be ~~e rilult:a, la ccn- guy. Al convito di Socrate guitl con pien ezze. di volonLà ela~ratl e lnutlll argo menti è 11 temi\ central e, del suo Idee che ,rispondono . nd un sen timenti, ma dnl momento muscolo vibra Hberam ente, tra~e e la crescita c3n- parteci parono spesso del so- e di ent usiasmo. Il cristi ane - dcli opera sua sare bbero stati prl mo quaderno. L Idea ml bisogno d amore e dt con.ti- In cui le sue Idee, frutto di per diffidare moltissimo del cerosadella città, la concentr3- flstl spurii. E' destino dl tut- simo non dette che un solo rlpudlatl dal dltfu so com- pare che si potrebbe defin ire, denza: li cosmopolltlsmu, cer- puro raziocin io, dlvencono og- suo Uberallsmo >, Dal che si mtle del capitale e il carattere te le clauaure quello d! ~re scopo alla vita: la salvezn merclalls mo di una grande secondo 11 Benda, come la te dot.trlnc sociali che sup- getto di applicazione e di dir- potrebbe concludere che te ~mpre più ch1merlco :1'! viola~ Esistono In questa dell'an ima. Senonchè accade casa editrice. torma storica del sentimento. pongono la bontà. nat:\'a o fusione, rispondono a preesi- Idee adottate per Il loro con– !r1:= '!°9;~ ~ _ nostra. · albeggiante c~vUtà, spesso d'Incontrare In questi Tale et appare Jullen L'umanità ha avuto blsogno possibile dell'uomo, certe pre- stent! blsogn1 sentimentali. li tenuto obbiettivo e non per queau aono I edati concretJ> contrarla ai colossalJ 'ndlvl- piccoli cenobi dl coltura. li Benda. sotto le arcat e con- durante la sua storta attuate dlcazlonl di tolleranza che Benda. malgra do certe sue sentimenta le corrispon denza dtlla dviltà mode:ma: ed ab• duallaml del secolo dec!~ono- fra te incredulo, 11 quale ~dn ventuall del Cal,iera de la di certi sentlmentl, come l'o- rendono Innocue le cose no- abitudini a sistematizzare e a sono destinate In pratica ad biamo UJ1 bel cambiare Il colore no In questa nostra. clvll!.à ha col suol vicini di cella che Quhtzain t , vigilate da uno spi- dio, l'orgoglio, l'a more, l'umll- cive con )'antidoto della sop- Inquadrare In un esatto ra - una equivoca sterili tà. Il Ben– de1U\nF: if9mtcle.o la r-- tl~a e letterar ia del secolo un rapporto di pura convl- rito veramente divino: Pa3cal. tà, la viltà, cd ha creato delle µortazlcme. Il ttentlmento del- glonamento le sue osservazlo - da, come tutti I puri Intuiti• ~::n~:o :Ci:pr~~~~-t ~: :ente slmo, che pare un ma - venza tisica, e nessuna lden - Jull en Benda, uscendo dal- Idee corrl s1~ondcntl. FJgure l'orsoglt o adotta Idee di su~ nl, ciò che gli viene dal- Vi la cui ragione di essere non cunl dJ noi aal;ono la 1eala, al- Unconlco prodotto di delu• utà di aspirazion i. Non • è ll l'affar .e Drcyfus, ha tatto nel obbiettive d I.stinti originarli pcriorltà, di primato, d! prl- lo studio del grandi Cllosofl, è In Condo che intelliger e, ar– trl la di&Undono,ma la iU.1.- aloni fondamentali rlsolleva- buon frate gaudente. Ha, an- S.UP prlmo t.estamento (Mon I quali sono rimasti immobili vlleglo. Fu orgoglioso 1uomo rimane empiricamente nel riva facilmente a deduzioni non cambia, a mtno di trat;for~ to con disperata volontà a ch'egll 11 suo Dio da adorare premier te,tament) a.tcune mentre quelll perivano, si quando R<sserl la perfezione campo delle, sue personali di scettica loerzla e di tran– maral in acala mobile. 1 di vita del picco'! e te sue predic he da fare · rlfleS!llonl sulle Idee religiose trasformavano . si corregge- della sua ~pccle zoologica, or- esperie nze. E curioso quando qulllltà. Una volta scoper te le ftl qua~;'!uq:ea:m~ler::e~ ra.g ~~edi olr.ura' la cui pr•n· 505tanz.1atmente scettico far: e politiche degU uomini. Non vr,no. Questa non è una no- goglloslsslml, ml pare, deb- traccia In pOChl tratti una cause di queste figurazioni Ìzn!uw:re fatto per eaaereae- ceno 1 ~ nza. ~ di seg~-: se a differe nza del suo1'com- si ptiò sempre garantire della v t.à, sl-sa bene , ma 11 Benda bono rlt.enersl I fran cesi specie di filosofia delle Idee. ldeallstlehe, per cui Il genere cettato O (e.spinto 1nttenmente cipa e ten d~ to e :l'isoli p p&gnJ che sono credenti sino loro peregrina originalità ma procede per applicazione. Per quando !anno squillare sulle C'è una tendenza flslologlca VINCESZO CARDA.RELLI credo che non ala e01\. Vorrei un punto 11 arr: 1 del lo~~ all'esasperazione ma In ognl è certo che sono rirle.sslo~I di esempio, nell'antlse mltlsmo, loro labbra armoniose I sollU All'Idea, c'è una tendenza ~t:._ -~::i~n~~ti:;,a •: u~A't'1 (ih~:~~. ne a s r a modo intento c~n noblle se- esperienze vissute, Tuttavia ciò che definisce li sogeetto è salmi davidici .o.Ila urandt senti mentale. (Continua a pagina ZJ CO Dima perctntuale 1n confron– to delle molte ore d1 trum!a– akme: Interiore a qualslul percentuale di qu.alalut 11«– nale quoUdlano. Ed banno, dal loro punto di Yl&t.a, ragione. C'è 1010 da controbbtel.tare che nel atprnale la pubbUdtà, :ri:. -~~~ r.::::: .r. attmata nel modo con cui .te– ne dlstrlbulta, e ntceS&arto aor.. blrla. Ora questa pobllcltA viene, e ovvio, profumatamente paga– ta e per ogni venticinque paro. le rulla Rete ROiia a1 devono versare L. 40,000 e sulla Rete Auurra L. 60.0001 Oltre a ciò vI sono i programnù of!crU da varle ditte che hanno un loro contcggto a pa.rte. Tutto c16 potrebbe euere un vantaggio qua10la t pro- fltc=o of!:~aro aco~bÙ dalla ditta o u.lenda che vuol farai la pubbUdtà. Ma la R.A.I. mette a dlapoa.Wone non U tempo, benal I PI'Olranuni sii prepa.ratl (o al maalmo con– cordati) perche altrlmente cor– rerebbe U r1.schlod1 veder fnm– tumato Il suo &eopo dl equili– brio tra Il guadaaao economico e la non concornnsa. Ed 1n ciò dlm01tra. una ie. nace aaaaeua com.merciaied1 cui le va dato alte. L'organ izzazione della R. A. I. Le R.A.I. è retta da un Pre– sidente, Il cui poeto, a dire ll ,·ero, dopo l'a.asu.nalone del· l'onorevole Giuseppe Spadaro a Mlnl.stro delle Post.e e Telcco– munlcUlont ntll'Ult1mo MIDI• stero De Oaaperl, è attuaJmen. te ncantt. Il fatto che l'c1 Presidente della R.A.I. ala di· venufo MtnlJtro dellè P.P. T.T, <d&l Mini.stero cioè da cui dl– rettame'nte dipende. Il controllo sulla Rad.loNatlonale) pull ca-. _,re vario.mente valutato. &' un dato poelllvo che ala Mln.l• stro delle Poste e Telecomunl– caatonl un& penona che ba seguito, da vlclno l'orpnlaa– aJone.radiofonica e che quindi ne poua valutare compiuta- :,c:;e~utt~nc~~ a~::e ~! avantaga:lo di far conUnuar'fl, il più poealbllet.acitam'ente,gli attuali rapporti fra Stato ed ente mono-pollu.atore della ndJodUtù.slone. ·SI può ea&erepreoccupaU al pensiero che Il Mlnl.stro del Governo Italiano Spata.ro, ala troppo affl'S!onato all'aaienda. R.A.I. a cui ha dato atUvttà nel periodo più ctuclale' della aua storta. La candidatura R\'fin&ata con maggiore lnsl.stenan negli am– blenU responu.bW della stam– pa · Italiana al poeto di Pre.sl– dente della R.A.l, è stata quel. la dell°onorevole Mario• Mdlo· nl; però tale nomina che aem– bra-ra lmmlntnte più di una \'olt.a, ancora non al ~ vtrlfi– cata, Qualcuno ob1et.ta ·che .si tratta di un clemento non•e tee• nico>, al sono formulate voci dl rltr l candidati, ma abbiamo U Umore Che al tenti di fare ancora una volta, e tutto in ca– aa>. A quanto cl consta tnfatU ntlla recente rlunlone del Con. s.lgllo di Amminlatruione del– la R.A.I. aono 1taU anche ap.. provati alcuni emendamenti al. lo Statuto. Oli emendamenti però sono (manco a dirlo) de– gli ampliamenti, SI t.ratUrebbe di conctdere alla R.A.I. oltre che la esclwlva.per le radlodlf. fusioni anche quella P« la te• levlslone. Lo Statuto cosi rlvl– !lto de\•e essere approvato dal }.finlst.eroP.P.T.T. Ed ecco al– lora che I dubbi prima fonnu– ll'.Uritornano alla noat.ramente! Ma 11Prcs.ldtnte della R.A,t ha, comequasi tutU I PrHlden. U, una funzione di copertur:1. C'è tnvtce per lo avlluppo •

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