Fiera Letteraria - Anno V - n. 16 - 16 aprile 1950

Domenita 16 Ap,:ile 1%0 L A F I ERA LETTERARIA N EL ClENTIENARirO DJELLA NASCilTA (ll850=i8941) ROBERT LOUIS STEVNSON -----'),-------------------------~-------------------- ST JE VE N SON • • • zeFz e oggi cert 1 d1 aver visto con quesla co1111111sera.=10'1e e Eh, sl >, te a noi piiì vici11a, clic /,r:r lames e St::v e11so11, rispetto poveri occh, le magie del- co11fermavo co11 1m sospiro: molti aspetti può richiamarsi alla 11arr11fiva, sia 11eKliarti– l'Isola delle Voci, o il diavolo e Stl!'"vc11so11 è staio lo pi,ì ad l/e11ry lames. E' app,mto coli d'apertura, come 11cis11c– it1 perso11auscire e ,-ie11trartgra11de_ tragedia dello leUcra- 11110raccolta delle lettere ccssivi e 11cllelellere, t101i è ""Ila boccclla piiì lesto d',m turo ill~lrse >. Af/11dcva alle scambiatesi fra $teve11so11 e indicata se11.:a sfasaturc ed illcertaliiio (Il diavolo nella possibilÌtà fr11str11tc dalla il roman:::ie-re 01:1crica110: na~cra:::ioni, che tuttavia è botti.f{lia). Ma 110,ic'è sOJ!IIO morte prematura; tna di cer- IJ. James and R.L. Stevenson facile rettificare. Si tratto di cl,e 11011 imbianchi, q11a11do si lo a11chcpilÌ ad mz imPCJ!IIO (Ed. /-lori - Davis, Lo11drn,due arti.tti che fa11110 critica; sa. che cosa dive11ta110 mia cre,1tivo che, secondo liii, 11011 9,10). C11ratoe presentato co,1e va co1,cnso 1111 margi11eagli proda di erba, 11110 do1111a li,11. ave".JO in tutto corrisposto a u11'i11trod11:::io11e analitica da uatti di fa11tasia.e tcmPera– KOmore, il muro di 11110 casa, quei do11isupremi di evoca- Ja11et A. Smitlt, l'epistolario me11to.Per esempio: m, 011110 specchiati nelle s11c ili{a11tili:::io11c visiva e di musica ver- /10 ini:::ioda 1111 articolo del ava,1ti di morfre, Strv euso,i e tremende pupille. In 1111 ca- baie che Steve11so11 possedette. James sull'arte l(el roman:::o,scrive all'amico lomrs di ave• polavoro comr li si~nore di < La piiì gronde tro~edia >. E pubblicaM nel 1884; al q1t0lr re in vista d11cs11,11rcmi ob- Ballantrae. tutto si compo11r io pensavo che, di troj!edie Ste:vc11so1! rispose ca11 altra bictlivi letterari: < 1. G11erro il/torno alla ferma iltce del simili, e simili delusioni e orticaio, pochi mesi dopo. l'•le alfaggettivo; 2:Morte al ,rcr- J[])I JJE~ILJL O CE CCJEIJ[ ca11de/abro,nella lencbra e il. i11s11ccessi, volesse Dio cc 11c 11ocq11c t1110 scambio di lettere vo ottico>. S11ll'«a~gettivo >, . . . . . gltfacc~o del Kfardin<? deserto, foss~ro di freq11e11tc, 11clcor: sempre piiì {mpeg11ative, e si: potrà essere pi_rio 111e!1~ Pa/ti-'ila S ROBERT LOUIS STEVENSON G. K. Cltesterto11,dwc11tc11-curare che quella versa11l1/r1more e risolvere m,a situa e III disparte 1l lt1cc1chlodel• so d, tulle le letterature. E es talvolta f1111g/11ss1mc, che du- d accordo; co11 gli agget11;11 do 1111 libro di H . Bellysc' Bail- ed 11biq11ità le quali, in alc11111 ;;io11e(per es. ,iella Spia~~ia la spad3 abbandotJato. Era di ca11forter,bbcro 1111 poco dirò fino alla morte di StC'"ueu- 11~11 s, fanno che le spese sp1c– do11,osservò ima volta che, lettori detcrmi11a110, come s'è di Fnlesa, a nell'Isofo. dcli~ q11c,racco11tatorie/te possono Ja11tiindigesti trionfi. son, e cioè ,m dcce,pzio; con c1o!e·. Ma clic Stcve11so11 (ep– ,1cll'ammira:::io11e dei lettori visto, ,ma sorta di dimi11w;io- Voci) che poteva, da 1111 mi• fare a11cl1e a meno delle s11g• La preseute raccolto esce un totale di circa ci11q11a11ta poi 111. q11rlla fase della s11a colti, t'i11ca11to delle struordi- ne di fede, 110,,mi ha11110 mai ,mta all'altro, dive 11 tare banu- gcstive distam:e che altri ri- 11rWam10. u11tc11ariodella 1111- lettere ..Nc~ie .quali, come 11~i pro.d11;;10, ."·), propo11.essc.d, norie virllì di Steve11,to11è impedito. d'accor,:~re. ai s1101 le: io ho applaudita, co 11 /a cava dalle cro11achc e dollç serto di Strvc,(SOn (1850: due .ar!rcol1. '!• parte,!;;a,ed rn est1rpa,rs1 tl i1ervoolltco, sem– t11rbatodall'eccesso d'una vir- spet1acol1 col pw 11moce11tcomp1111:;io11c con cui si ap- leggende, o trova nelle orc/11. 1894): q110,(dO guì sembra d1 altri 111sent1 nel lrbro, .so11brera 111t:11;;1011e os1urda, bfa. tlÌ addi;;io11alc: e; la versati- abbo11do110. La vera solu:::io,ieplaudono i portenti che 110, 1 letture e prospettive del ror• 1JOlare segm premonitori d'1111 trattate da( due maestri, e sfrm'!toria,. e quasi mos.truo– lìtà e drslrez:.:a. arlislica ,: del Pr,oblr!ll<J. di St~e11so11, fi· sapremo far mai, 1110 ai quali cp11to;Percl,è t11tlo i,1 ltt.i,.al- pllro 11111lame!1to ..Per 11110 /or- eh.e !llae.ttri, .ium1e~~se que- sa; !" artrsla, C0 1 ! 1 e lm, es– e Etli sofferse della sua ver- 110da prm11 J!IOrm dcll'Iso!a la bontà d'/ddia ci permette l Oli!] ~ella P!lrala, precipita- lunato comb1110;;1011e, da 11011 ,tho11.1 generai,, o pu, forma_•sc:11~,afme11le lria 11 falmc 11 tr salllità, 1101t perc/Jè riusci d~I tesoro, la dettero i bombi- q11alche volla di-assistere dir- V~ !" 111~e11111tà trasparenti e molta è q11c/1e apparso 1m. li- li, r1J!11ardq11t~ l '(!r.te 11arrafl vwvo. . . idre, riguardo alle co11di:::io11i affat!O garepgiare .e 110n ga• abbasta 11 ;;abene ,iei vmcri piiì 111. E attche i11 questo caso, tro le quinte O dallo buca del v1v,colori, 1110 porta,1do seca bro assar 11otcvole,che 011110 1111, esprcs.n g111d,:::i sulla pro. Strappi e sm(JJ!lrot11re che del successo. Jomcs vendeva r,•ggra con la ·vita . <;o,ne diversi, ma perchè, 11 ei !f.C11en oltre mille altri, mi trovo .mKgeritore. ' il rombo d'1m 'avve11t11rn.di o .mettere o f11oco~oposi=ionr_d1.1;;io11e co11temporo11ea; e via ,_,on l1am10,s'è dell!', mo/~a dieci copie dc~ propri libri. l'aritmetica e lo geo111etr1a, le più dfr:1ersi, riusci troppo be: dmrvero od aver fatto come , E 71 o, 1 basto. StctH'nso 11 / 11 1111(1 fo11ta11011;;a i11fi11ila dt Steve11so!1 11 ct co11fro11fl d1ce11do. . . . , ,mportan:::a. E ·ve~rnmo, m Stevrnsa 11, dccrnc e centinaia orti distol.J!or.o lo sguardo t!al- 11c. Capace di reali:::::oreil b(!mbi11i. Al pappagallo dì cu- il prima ad ovviare il roma,i- * * * dello 11arrntrvatc mporol.me11- La reciproca pas1:::1011c di compe11so, cl,e cl11are:;:::a dr di migliaia. Ma~ proprio Stc· lo 11at11ra J!rOsso.la11a 1 versic_o- pro,,r,biale mirncolo d'essere crna, sullo t1atie che porto i ;:o poli::iesco verso 1111 desti- L'arte di St cve,iso" ,iel ' ,z1e11 so11che scrive, questa 11ol-!ore e_ co11trod 1 1tor10, af/ 1 !- 111 ci11q11c pasti od 1111 l'1_11po, pirati verso L'isola del tesoro, 1w drrvvero s11Pcriore;q11a11do primo dopoguerra avl!'l, ~ aiu- la a Ed1111md Cosse, nel 1886: so11dosi(raff.ael~esçamen~e) 1 ! 1 por!ò gli olfri a ri.fenercl clic Kli ha voluto. pili be11eche se nelle Nuovi •notti arabe i11vr11-toto, ,1011 se 11;;a q;,alche eq. ui- p • < Cfò che il pubblico suol pre- certe aft.ra: :,om rnm,ag.mgt~- ,~gJi fosse c111q11e dmersc\per• fosse stato 1l pappagallo d, tò come deus ex machma voca ad introdurre il (mb- t ferire t 1111 prodotto, allo b,,o. ve. l,11 v,~a è deforme, 111 ,,ni• so11t' :i>. E, tm 1101110 che può casa mia; molti anni prima flori::el pri11cipe di Boemia, bfico' d'Europa e fuori all'ar. a " a s - a ,w: 1111 lavoro 1111 po' verboso, I~, rllogtca, brutale, se 11 :::a t~tn•arsi all!' stefSO tempo in di. sapere. eh~ c'erano stati i che. ta.rnq a ri11cari!o~si!'e~ te, pili torbido e co,;,pfesso, approssimati7:o, lrggcr111e11te ritmo. L'opero. d'arte, .a.l con- c111q11f. post.•,e c111q11e p~rso11e pappagalli d1 f?efoe; e eh.i•s11oiJ.,br, sotto. t11tt1 1 c/11111 dr/ Conrod, e s1tccessivomt'II- co11f1(SO, 11011 tr~ppo leJ!a~o:fr~'!to, è defim.ta , aq,nhbrota: co11/1dc1111co 110111c, fì111.slro,:o cotesto, prabab1lme11te,veni• r t11ttc/e spoglie, fino olla fi- te O q 11 rlla di Mef'llille· e do- meg/10 anc:ora sè 1111 01111110 ro.. 1.01 .wle, 11 11s cal!!. Utta prol sempre co11 l'essere 111e110,co11 1m da/lei stessa .famiJ,!fia. E g11ra di Al/water i11 Bassa po 1111 periodo di spie 11 did 11 • -,, • 1 sciocco. A volle può piacere pos1;;1011c geamotri~a ,,Mon vuo uinr"."'~ d~ un'unica e 11011 SO(I sic11.ro d'a·vcr sj!ra11.oto marca'; d, li passa11doin Pa- fama e d'rmivrr.wle ammira- t a11_che il lavoro serio; se però compo1r:.ecou la vita.. a u,ra molt1pl~rob1/c perso110. gli occ/11 come 1111 bambwo, dre B.ro~ vn ed altre opere /or- ::ione, com'è destino di tuttr ;8 n s .. n là .. ,9 e 11n ·meli~ 11110. mano sul cuore, propoS1.,I0 11 '! gcometrloclaoffre Sta ,l fr,tto che, compfet,J- q11a,1do 11ell'sola del tesoro t1mr,trss1mc della lelteratura Je cose, comfociava O co,io- a,, ~ ~ ~ a,, debba dire ch'è per puro ca- 1 m acco~ICIOparale O coi, me,!lr iu alc111idei s110.i tlibri la. nave dcse~ta vi~n bordeK• i1,glcsc piii re~c11tc.Ma, co11sc,•rc giar 11 i pi,i e pirì 11 e. ,. so>, Ma torniamo all'arte del :?Pera. ~ nrl'!·. E 11~ri°mbe -ra: {1:,-'isola del tesor~, Il s1.g:I1.ore K•.'!11~0 s11~ rr.!11cr/110 ~ome lo 11110 q,!esto, n san cose net- g{ctt_i.Ormai la ge11lr s_'illCI(· roma11:::o. . . ;,:~ 11 ;t;,;;ngf;:•~~i:daa ,,~;f;';;!: ~! Ballnntr~e, L";' notti del- pw 111d11b1.ta.b1 l7 e (!a.,zf del le q11a!iSte:ve(IS011 è Stevc 11• nos,vo al < COll!Plesso d, Ed,. st compiequest'anno il cente. più allontanar.tene.Vi n cwtrul scrittore. il cut mondo, come Nel .cofloqmo fra ' · due l'tl} d l f Ilo rhc ,ressut1adel- 1isola.. Nei m~n del. Sud), le app~r,::10111; e d averli .f011 p11ì che. 111 t11tte .,q11cst~po :i>, 1 lettrroh .11011 parlava- narlo dello na&cita dt Robert una ca.tettache cljamò Vallfma, un crl&tallo p11rtuimonon &I ap 4 scrittori, da 1ma parte.,o se,i I e '! '· nta salt11pr10111e11te rn allrt, t.utte SKro11at~. co11.11011 meno slu- C<?SC. E. tam a_11che }111 Sl(OI110 altro rhc III forma di Lo11is suvenson che rf.manean• e divise le proprie cure fra lo panna sotto fl grave alito del te la voce di James che, su lpcdue:.. ricopia e :appres{ · le c111q11c, selle od olio ,Per pare, pw fard,, e questa volta di t11tt, q11esti tom. Verità « monologo iufrri.Jre >, E ~uai cor oggi uno frn i plu popolan 1crivere,le cure dl una piccola tempo. Oggtcomeieri egli attrae 1111 10110 grigia, pacato, con .ere/ii: "! 1 rama,r_o ! 10" mia :011e.di S~f'11~11sp11: il rogoz.• 11~11 pili solta11to com~ !m bam- sue pi1).romo:1.:::es.chc di ,I ritte od 11.rcireda~lofalsariga del:: :::::n::~1~'sf~~:::i~tg~: '::;zinf~,g~":,~cola e l'a s., lltenza ; 11 ~~~f~/~\~f,::,: ~~eu:e:: : 11~1 cors~ t;slremomente. fl~ssi: ~'!;r0 1:;J;.~;:,:el1:, Ji 0~ 1,~ 0 ,~~: --~. ,I. c~cknc), 1l lr.w:ralb, ,l b,1110 ma co,~,e 1111 cnltco, 11el-q,(estc m,ve11':'10111 strep1to~e .. tes.ro . Che s,gmfipato poteva que a Edimburgo il 13 not.-em- Cwl, mentrecontinuaooap ub- qlferc l'intftno 1egreto. bile, sost1e11c le ~OJ!IOlli .d, t •1 f deltd·~à t rnvece la pirata, ,I. p11nta110, s, rrabbrl.lC• l (1CCOYJ.!l'TIIU che cotesta na- R,peto eh ,tgli era troppo ('1o!- serbare tlJIO scrittore come bre 1850 e fii avviato a/l'lnge• blicare racconti e roman"l che Per questo JChfettosapore di ,m'orte a. fo11do (si può dire ez,a .C e ' l'fi • d' r(av11110 fro ten10111r11te .f I ri• 1•e, i~ pili per{rrionoto dei 110- 110di rpma11:::o per aver. sol- S.trvrnsf!n,. t11tlofa11tasia, nm- gnerta. ia 11tacagionevolesalute avevano per sfondo la .. Scozia clastleità, l'Editore Gherardoa11cora J. 11at11r~l .1s!a.. lames s/ C.;;,once. !':tf. 1 ta::;o':~~i ~ dn1rntuva110 11110. E Cla I /11. sccill•fa11tosma, apparteneva to11tob,sog110di roma11::1. .oca, sc111t1/lame11to: ,ma sor- non glt permise tuttavia dl uer- nativa o t Mart del Sud, SU• Caslnt ha voluto Porreun volu- imperma le rag1om di cotesta ah aspelti vi a 1 ;, c ,e"" -. 0 per l'opp,mto, 11eiJuoçhi t i1ìallo stesso flottiglia della 110- Era di quei poeti che dico• ta di Mo:::artdel roma11::of E citare alcuna professione, e cosl venson st fece dlfenrore degli me di Slevenson come ,econd0 arte sul parnllelo fra il pittore 110 aP.P! 111 to . 11 e a esrresSrva sempliri dei libri abili e vcr- 11e-sc/1elctro in Co/erid!,!e, t' 110quo/elle gronde caso lirica, 11011 c'rrana forse già stati :r~~gr:nl:'::~n:'~n ~:~e::,~urt~ Indigeni contro la rapacità del ~zii:~~~ t c;s:rl~~~z) ~!~~t:~l! e il romo11:::iere. Il pittore, clte C"'f1",'l~~ 1 1 CO~CS!O s.celta. salili, q1,a11do 11011 / 11 nei pii) del Po11to11edi. Gordon Pym. t11tlr le volte che scrivo110giga11teschiimbecilli, che del- Germania e tn Scozia. ' ~lon:z:atb/rleuro~!·,f~~ fn~f!l 1 f che in questi glornt ftl la sua esprime la realtà della ,ratura os .al' incirca t )'J. 5;ass1'– srmplici di tutti i s11oi_libri. la voce spetJro/e presso la ,ma lirica. Mo forse ne di- l'altro Mopart, quello vero, Nel 1881 -pubblicò, sotto n u- ncrtt~cam arano a e O e O compar,a nelle vetrine det librai.fisica e psicologica, 11el<ri- mers~ argomei, 0 . 1 eve~i– i,, realtà, 11110 scrittore ,.,.ic- tomba del tesoro, il campo- cono 11110 a11c!,epi,) gro11de,avct111110 st111te11cialo che per• tolo Virgtnlbus Puerlsque, 11na !oz1o~e V:! ~itb:fu 0 nfc':o/e,j Dello Steven&anl'Editore Ca- trotto> d'ima data persona. sa,!, che (s{ecte . 111 rappo~ 0 cJ,issimo come lui di sansa 11allodd lebbroso 11el/a Free· q11a11do si crederebbe che aves- fi110 lui, al tirare delle somme, prima raccolta df art~lt e saggi, 11 arratore dt storte), come chfa- sin! ~a pu:~l~to,·:; 0 un yros{ E il romonciere, che« garCJ!·.a!f/Prca~, 11 cart'it e s,C."!· del rbman;;o, iu q11alcltc1110• eia nera, il J,!emitodelle sire- sera tirato J!iri il pilÌ vaJ!Ode- 11011 avevo saputa comporre 6 11~~0 ~easo anno e Treasu- marono Stevenson. :J:i~'ta'::rl fra ::, e L'J'!fa 11 :el gia con la vita :i>, 11elsc11sod1 11 0 ! 1 e. a re e e an ict- do poter.1apeccare di eCCf'SS() 1/C nella Spiaggia di Fnlesa gli appunti, O moiari aflCSe• che cavatine e minuetti? re lllanalìeitatoll fn forma pfz't Il 3 dicembre 1894 minato dal• tesoro>,,: una nuova bella tra- ricavarne liberamente ,ma im• Parom. 1, • l . roma11;;escose, co1 tutta la e quel ca11terelloredi Keawe ro soltanto chiesto 1111 cerino. Q11a11do all'epoca dell'iiici• acuta ii male elle lo affliggeva,la tisi,. R. L. Stevenson moriva duzlone dt Aldo car:ierino. c/ 1 mogi11edi c:verilà storica:t; ~,sa1111110; rsicaogismo e s11ascaltre;;;;ae la .ma facoltà 11ef/a sta11;;ado bof,!110,clic Era di quei pittori che stem• pie11teosc11ra:::ib11e di Steve11- st pu6 dfre che fncomtnci6allo- a Vallima. Gfl 1ndigcni ne tra- Dottor Jekyll > tradotto da Al- a11cl,ese per l.ui, lames, do• ,:ieri~à st orica, 4° trna parte d!'.d~rc r.~lc immagini lo ,Po• br11sc:1."umte si.Jntr rrnppe e prro110Kli.ori e ~eJ!CIIU/le del SOIIm'er~ .trovato i11 l11ghil- ~~/1a:r'1~;~ii '!n~a~ayd!n~lt~: 1:o~:i:" 0 d:i1:a;i 1 ~zf: 1 ':i!r~: ~~~nfr~~~a1~ad~t~~ ~~ng~~":~ v~a .trotta;si_ pi1ì d'.1111~ sto• ~::~r;r 0 ;;11~i~~l~tt;;i,lii rt s111'v1tà dr 1111 d~crm1e11to., SI 11011 Sl •.rei1t1. pm (lj d1avold s11lto110 e , color, del lr'!"!o,1-te.rra, mt rnlerfssava parlare Kldnapped dannouna grande rt- gna dell'i&ola,dove Steven.1:ona Pouo, e Rapito> tradotto do.r1~ 4• p~1men, emo;;10111, vel- lt pi,ì delle apparc,r:Je O _ metteva od orgam::::::ore tmJro- nella bbtt1ghn): se q11olc11110 to, nella foro nuova ed1::1011c d1 tale fe11ome110 co11 un lei· suonan--a al ,uo nome aveva chiesto dt essere sepolto, Emanuele Grazzl oltre a quat• lerlà; r1111mce,ccc., che dt ''!· . 1 è,' t/ t11a,u:o. Sc11:::a contare cl1r, 1 pe, potè 11dirlie scordor~re11e, Per delle Mille e unn notte. Ma terato e co11l'aftro; con quo/- Nel ÌBB? ,·imbarcò ·per Nem e dove rt~sa. tra Junght raccor:u,e ciOO c:Ja- a=ioni e fatti co11cret~.Ste• ?~• rn 1111 cer O senso, . 11 a• l.t1i cosi dotato, la vita vissuto me li sc11tii co11troppo spa. poi si scopre che la figura pi,ì cl,e vecchio critico come il York, ,ogglornando per circa un La critica mondiale ~ ormai net la &torta>, ,e Markllelm >, vc11son(J.pre la stta rts('pslo via accampato c_olllro~ .co~; rra stn.ta , .fin dal pri11_c__ipfo. i.lft1l0,{'rr patrni!en9i_.mpipi_,ifo111i11oso !" ti,,rscro.con 11111r. Calvi 11, ch'pra stola amico di ::;~ 88 ~e~!fmg!~~ 4 US~k F~~;~! ~1:i:':,nn!ln:C::;ifc'::';.,/furf~ 1 f; d~~l ~l> .mullno >, e e L'l&olac~11circospe~io11e,quasi con ~ctt'f,,,,:iev;;s:f 1 /i,:;; il Ì,ra~- 1tra~r1rnaril! come t~ pm 111• d1.me11ticar~. Il drabòl1smodl'l scatola d ocq1,ardlf~. e o m ~ Stevr11so~; o con un esteta C(!·sco per quella che doveva euere più spontanea, naturale e felfce Emilio Cecchtelle,com't noto• .htuba11:::a; ,divaga. CO!' .q11al,ftsmo' politico , Giudichi Grcd1b1le de, roma11;;1. S1~nore d1 Ballantrae e dr!lquelle clw, per d1p111gere I me 1l R1ckells che allora, 111 una crociera nel Pacifico e fii ebbero il• dono del narrare. La t 11110 · del migliori conoscilo ·ohe t:ìl e gJ(JlfJ t C< sott,gltec3.a, f q ti 1 · f vv d io l 110 e e .< QIH:stoch?11a, questi viaK• Dr. Jekyll, appe11aper t11ira-mori ed i reg11i delle lor~ certi ambi~mli di Lo11~ra., 11 invece 11nesl/io che dur6 fl110sua libera JantMfa sembra In- europe!dello stevenson, ha'dl!t~ q1,alcHe cofpétto. d'assagj!IO./ 0 0 " ,° ,.° eltt1 d~Lc'it~to g1, e lappor,rc delle tcrr,• colo 11011 mi free credere, co- carte geografiche, adopcra110 1 ,ma sempl,c.r al:::atadi crgl,o alla morte. Visitò molte isole stancabile nel creare personaggitata per que,to volumeuna pre• 1 Ma quando s'arriva al punto, j,9; 1js a. acco O ed bb . all'aurora; le 1111ove isole clic me tanti, a 1111 pessimismo li, bambini. faceva la pioggia. e il bel tem- dellaPolinesia,tra,cor&e ,et mest aem.pre nuovi,ma sopratutto Jem.- Ja::ioneche atomolfetl di ottrt.: le s11e idee salta.110 fuori e ,so _ar,o, ?e non del o s'' · sf!111tm101ai banchi .di ;neb- Stcve,.,son. E se c'era da op- Er~ di q11eisoç11.atorifl,e po. Ricketts s'accarc::ra~a .lo ! 8~ 0 ~°i;;;d) e P:~"'f'a f~~:~al~1f~ !~a,:t 1 • compiuti, Interamente:i:;aat 1 !~1~<;,';~ d!Jf! ~:;~~~ 1 ~~; con.straordi11aria balda11cae ~~:,e;;,:, c7:;s~~; 11: 11 i 11 tt~r~ s:; : .:r t,~~a/;~:, 11 ~e,;,1~~:;'~ 1 lla~f! rdi :::; 1 ,d'~:1,;l~~t:°:ii'~f,1~·o"':~1 ;;;:1;1~ .~:,%e° atl";;,,i.::c~~~·ivti :J~~~:~~e. g~tc::c~1::~em;;:~ 1 ::;~~ gr:i: 0 ;i:e1:e ~ 1 !':r::,~i. p~aun:i ve~:O~u~~II~~~ e~~~ffat~ ' ~~i} ~~:,;,;:p;~c,o~~t~ ::r ~:~tt~~ 110 i:! 1 \:ran q11esti?11e, seco11d;IIO formidabili corte. temporali e n sacche: t.1Ìtta cavarsi d'impaccio 11 et riam• ed assurdi· e così " lia fatto soh gh si emp1va11Q d, srncera torn6 nel dicembre 1890 per 110nla perenne Jruchczza. df •questo racconti pubblicati nel volume. Steve11son,è che larte, 11onP1tò El\llL IO CECCW lo storia della mia vita ~ p er ' ' ::~ !i'}{:{[:ri .i 1? 1 ~.6~~~p% JANET LA dis('osi;;io11e pii't immedia.to e feconda vemva i11.Jomma ad essergli 11011 ta11l0di riattef.!• gia.re ili trame fantastiche l lo propria storia, « più bella di qualsiasi poema>, q11a11to d1 ■1 • ,.. BOB--.;, •1,,., L ~ f;~ ~ IiT Iì\N fii.! O 7a,7 1/r1:r:id/!:~,Cfsf~ 0 ;fori~_a);;:; _._: t•CCOfteO ,~, , .lif.J_._ì 1 ·.JI.' ~• ~ ·J_ \·~ ,af ~. ~ .1.• ._ !:~,;~ q~~.~~C(dr:;;;~c;:f ,{::iii mina.va , dalla parte opposta, 1 ragazzi i quali andavano a tiravano fuori la Bibbia e l'e- gnore mi vede, come è vero tava a. predicare ,che la cru- cinto da una cancellata dJ cosi•, semplicemente posaada fra gll altl salici e 1sambuchi studiare da. loro, avrebbero pisodlo della maga di Endor, che 11Signore ml ha creato, deltà.,di quella gente le aveva ferro: pare che nei tempi an- gli occhi sul molldo. La ·s:i• che costeggiano 11torrente. Ed tatto molto megllo a starsene ricacciava. loro in goh. le pa- non una sOla' parola! Eccetto fatto ve~4'e un at~ceo di pa- dati fosse 11cimitero di Bal- pie11;;a illgelllla del suo SJ!t,:ar- appunto questo viottolo era in una buca come i loro avi role ribattendo che quei eiOJ.'• Il,bambino, sono stata sempre rallsl; dava scapaccioni ai ra- weary, consacrato .dal Papi- do bastava O creare, cot1. lo cosl malfamato fra la gloven- durante la persecuzione, con nl erano passati e che 11de- una. donna.•per bene. gazzt che la Infastidivano, e sti prima che la luce benedet- rnotl'ria immediata del ntTOII· tù della parrocchia. di Bal- la Bibbia sotto Il braccio e lo monlo era, grazie a Dio, molto e- Vuol tu dunque - rP la !ece ~venire, in canonica la ta lllum1Il9.Sse 11reame. Que- do, il pilÌ pacifico e vertiJ!ÙfO· weary. Il ministr o vl passeg- spirito di preghiera nel cuore. meno potente. , prese 11,reverendo Soulis, - In sera stessa 'di quel famoso sto luogo era molto frequen- so miracolo; al quale era i, 11• ra:~as~~~•e~~~1ie ~~~~:~ ~~; ~l :::. ~~~~• 1 ~~~:n~~~ pe;1ft!~~=g:l~a~ionotlz~iac~~ ~~~~:Je~~~ ~~;~~l;fn::~ ~~~~~i,i1~~°:,~~:J~:~/on lei ~t~ 1d:!J:::r~~~o~~:~ e:~! :::iib~~~cteggr~"'g{i{s":J!r qi~,!: ad a.lta. voce nel fervore della dla.to troppo. Egli si dava pen- ·Janet Mc elour an~ava. per clare al diavolo e alle sue c,Ebqene, passò del tempo, suoi sermoni e, m verità, è un vcll'·iot1i p e 1 -.., sua preghiera. mentale; quan - stero e si preoccupava dl mal- serva in canonica, Ja gente opere? e la. gente più frivola. comin- punto ben riparato. Ebbene, É t1ttta la sua mitologia .. > do egll si assenta.va.e la porta te cose oltre alla sola neces- divenne furiosa sia contro di e Ebbene, pare che quando ciò a darsi meno pensiero di un giorno, mentre varca.va la p 111 vero è cosi colore star. della. canonica era chiusa. a sarta Aveva una quantità di lei sla contro li curato, ed al- egll le pose questa domanda quel brutto ntfnre. n reveren- ColUna.Nera dalla parte oc- lallro e su~, 10 é 1 so,io 'aroi; chiave, solo 1 più audaci seo- llbrl con sé, più dl quanti se cune comari non trovarono cU ella fece una smorfia. che spa- do Soulis si faceva. stimare, cldentale, egll vide p11ma.due, semphc,ssime portate Pse,r:::a laretti si avventuravano, col ne erano mal visti in quel pre- meglio da fare che mettersi 1 ventò quanti la. videro e la sl· a dir vero restava. ancora al- poi Q.uattro,poi sette corv1ro- ep t t (I p I f p cuore in tumulto, per quel Iuo- sblterlo, e cl volle un bel la- davanti alla sua porta e ac- udl battere forte 1 denti, ma zato fin tardi a-scrivere, e dal teare intorno al vecchio clml- es;,;, \ 0 a oro O Sur • 1 er go leggendario. varo per trasporta1·vell, per- cusarla. di tutto ciò che si sa- non c'era -altra via dlusclta e fiume shpoteva. vedereJla. luce tera. Volavano bassi e,pesan- scritfor ), s:'•t t1ep 11" a~rp Quest'at mostera. di terr ore ch'é rischlarono r"di lmpanta- peva sul suo conto, dal bam- Janet alzò1!a,mano ·e,rinunclò della. candela. a., me~notte' tFgracclilando tra. loro mentre ili nes:im ;::ad:, ad:Pcn'1-:: t~~. cJr: ~:~'\:~:e~1!.~r~ ~: r:,rs};:e 1 ~!r:!~~; cteel ~b~~= ~~~o v::~~ Ji°1Jo~!d;~ms~~~ al :~v~~ 1 ~rt~~7fss~1iiu:;~ {~ciiTt!f~·tu,m: pr:~~ ~~l~r:c~ ~::1~~~~· 1f<1 a:::a c~i'::~b1;tf sen:::a accettare allo stesso riconosciuta. ortodossia, era ckerlle Erano naturalmente Janet parlava sempre poco, d1 verendo Soulls alle donne ~ !n'llse stesso come nel primi Egli non era facile a spaven~ temfo tulio "quello elle 111 .Lu/ comunemente ragione di me- libri di teologia, come suol sout-0 la gente la lascia.V<\ an- andate tutte a casa.e chiedete tempi, sebbene tutti si aeeor- tarsi e quindl andò dritto ver- vog 10110 esrruner.c, 10110 j 1 ravlglla e di 1nterrogazloni per dirsi, ma. la gente seria era dare per la sua strada e lei perdono a Dio gessero che deperiva. so il muretto di cinta e cosa suo r,.0111~ 1:;o le riempie~ le t pochi !orestleri che 11,caso d'opinione che fosse perfetta - faceva altrettanto senza. ncp- «Diede poi il braccio a Ja- clnquant.oaJanetessaan - vide? un uomo, o il fantasm& prem. F. s~ gi1ard a < la C1iOC- o l'interesse conduceva.a quel mente lnutlle averne tanti pure dir buonglorno o buo::,_a-net. sebbene non avesse In- dava e veniva: se prima par- di un uomo seduto entro il ca Sl'cca d • 1111 ,Palm,:::roccm, paese dimenticato e !uorl di quando tutti I Vangelf posso- sera, ma quando cl si met- doso altro che la camicia, e lava poco, ora aveva ragione recinto sopr8. una. tomba. Era 1411 ve,Jtogl,o ~ aro fra l? ver mano. no entrare In una tasca Poi teva aveva una lingua da as- l'accompagnò su per n vlllag- di parlare ancor meno e non grande di statura, nero come .rnra >, o. « l acqua dell otqllo Ma per!lno tra I suoi par- se ne stava per metà della sordare un mugnaio Saltò su glo flno alla porta della. casa si impicciava di nessuno, ma l'Inferno e aveva. occhi stra- a;;;;urrae grrgia, e 11ella tra- rocchlanl molti Ignoravano gll giornata. e per metà della net- dunque, e cacciò faori tutti di lei, come tosse stata una era.orribile a vedersi e nessu- nlssiml n reverendo Soulls ,paro,za. de/fa luce sottoino- una copertina di Amerlg-oBartoll per Ste,•enson stranl eventi che avevano con- te, Il che non stava. neanche I vecchl pettegolezzi del paese gran dama, ed essa Intanto no avrebbe osato Ingannarla aveva. spesso sentito parlare rzna ti ~·oralforameggia11te e trassegnato 11primo anno di bene, a scrivere continuamen- facendo In!eroclre le donne. a grJdare e ridere che era uno nel conti che ella. teneva dei di uommt nerl ma vi ero fior,to, e fa molt,tudrne dei I L rev. Murdoch Soulis era vecchi erano più sentenziosi ministero del reverendo Sou- te. e da.prlma sl sospettò che non potevano dirgliene una scandalo sentirla.. terreni parrocchiali. qualcosa dl ln~onosclblle in Pese, che volleggrano, p1mteg- curato della parrocchia di del solito per tutta la glorna- lls, e, tra 1 meglto Informati, rlleggesse i suol sermoni, poi senza cpe lel ne rispondes- e Molta gente seria si trat- e V~rso la fine di luglio ven- quello che gll stava dinnanzi, gioii, str1ati, perfino rostrot, Balweary, nella. valle del ta e pieni di quelle allusioni alcuni erano reticenti per na- si seppe che sta.va scrivendo se due, flnché, alla fine, le tenne a lungo a pregare quel- ne \UlA calura che non si era tanto da. lntimorlrlo Per come pappaJ!alh >, (Nei man Dule, tra le brughiere del- che Amleto deprecava tura, altri invece evitavano un libro egli stesso, 11che dav- comari l'afferrarono, le strap - la notte: ma quando si fece mnl •sofferta l'eguale da quel- quanto accaldato, senti una ~cl ~ud, 167.),1l S1tO .calore è la scoz.la. vegllardo aust.ero, Fin dal primi tempi del suo quel particolare argomento. vero non era cosa iidatta per parono gU abiti di dosso e In giorno tutta Balweary fu pre- le parti: l'aria era ferma, cal- specie di brivido freddo nel 111 _ se .la Pm fq11t!'stica delle pallido tn volto, incuteva ti- ministero, tutti quelU che si Solo rarame nte uno dei più uno cosl glovane e inesperto. trascinarono giù per 11vlllng- sa da un tale spavento che I da e opprimente, le rrregglnon midollo delle ossa; nondime– favole, e q11~ls1as1 avv~11tura, more al suol ascolt3torl. VI- considera.vano prudenti Inco- vecchi prendeva coraggio, al e Ad ogni modo glt occor- g!o !!no alle acque ciel Dule bambini correvano a. nascon- ce la facevano a raggiungere no trovò la !orza di parlare d~po, 11011 sembra cl,~,m este11- veva.1 suoi ultimi anni senza. mlnelarono ad evltare, nelle terzo bicchiere, e narrava. la revn.una donna anziana e per per vedere se fosse andata a dersl e per!lno gU uomini sta- la Collina.Nera, I bambini era - e disse: · s 1o11e e 11 .1 1 comm~1110. parenti, domestici, .senza nes- ore notturne, la canonica che causa 'dello stra no sguardo e bene che badasse nlla cano- fondo o restata a galla e se vano a spiare dietro le porte: no troppo esausti per Rlocare, e_ Amico, siete forestiero Come ,I suo stile è co!ta11- suno, nella piccola solltarla sorgeva tra. tolti alberi presso della solitaria. vlta del curato: nlca. e sl occupasse dei suol quindi era o non era una stre - ecco Intatti Janet, o 11suo eppure a tratti si !evava an - In queste part.i? _ L"uomo teme11lccasl fermo e dehco10, ca,Jonlca sotto 11Masso Ca- le acque del Dule e cui sovra- e Clr1Quant'anni fa. quando pasti frugali. Gli fu raecoman- ga. La vecchia urlè tanto che fantasma. attraversare Il vll- che il vento, con soffl•d'arlaro- nero non disse verbo· sorse 1n letftero e govcr: 1at~, c~1e l',u,i- del"lte. Nonostante la ferrea stava da una parte il Masso il rev. Soulls venne per la.prl- data una vecchia, a. nome Ja- la si poteva udire d:tl Masso ln.gglocol collo torto, la testa vente che •brontolavnno per le piedi e cominciò ~ ·scivolare ca s ,arpresa.eh rJ!l1. ricscr od compostezza dei suo! tratti, e dall'altra numerose cime di ma. volta a Balweary, era. an - net Mc Clour. ed egHsi lasciò Cadente e lottò ccu Ili. forza girata da una parte come valli, e brevl scrosci di plog- verso 11lato opposto del re– og~11!ngl'rJ!l1.è d,. arrivcwc l'occhio era stralunato, spau- monti, fredde e bmlle, tese cora un giovanotto - un ra- persuadere troppo facllmente, di dlecl persone, e vi furono quella. di un Impiccato e sul gla che tuttavla. non mitiga - cinto e Intanto egli fissava 11 q11as1 ad obliar/~; ,:,trovando. rito, incerto, e quando nel- verso 11cielo. I parrocchiani gazzo. si diceva - molto senza ascoltare nessuno. Molti pareccllle comari che 11gior- \'Olto una smorfia come quella vano l'arsura. St credeva pro- eurat-0 e questi ricambiava 1J nelle lettere e drari, nelle Pa- l'ammonire un pecc:i.tore eglt seduti nella birreria del vll- istruito e bravo nel predicare, lo avevano avvertito per met- no dopo, e pei· molti altri an- di un morto che non sia stato pr1oche 11giorno seguente do- suo sguardo !lnché 1n un at gi11edei. ).·lpri ciel.Sud. ecc., si 1ermava a descrlvere la sor- lagglo scuotevano la testa al ma. com'era natur aie, per un terlo l7:1 guardia, poiché Janet cara, porterono i segnf de~e rlcompOSto.Col tcm1;>0 comln- veSScscoppiare li temporale, timo, l'uomo nero fu al di 1 A 1111a fa1111g!1are c/11are::::::a a11 · te !utura dell'uomo lmpenl- pensiero di passare a.tarda ora uomo tanto giovane, senza era plu che sospetta alle ml- sue unghie: ed ecco, proprio clarono ad abituarsi e l'ln- ma. il giorno seguente arri - del muretto e corse a rlfu– d1~ s11per,ore a quella .N,a tente, sl sarebbe detto che Il da.quegli Inta.usti paraggi. Ad un'esperienza vissuta In fatto gUori persone di Bnlweary. nel bel mezzo della mischia, terrogavano persino per sa- va.va, ne arrivava un Rltro ed g!arsi tra gli alberi. Il reve. cl_11are:::::a t~11iperolo ,s11Oro- Sl.!Osguardo penetrasse oltre esser più precisi vl era.un pun- di religione. Molto tempo prlma aveva a- giungere, per sua disgrazia, Il pere cosa le fosse accaduto, ma era sempre lo stesso tempo in- rendo soulls senza. quasi sa– ;;10e su L,v,a, 1111a 11al11rolc le tempeste del secolo fino al to soprattutto cui si guardava e I più giovani erano entu- vuto un bambino da. un sol- nuovo curato! da Quel giorno In 110I non fu credibile che affliggeva. uoml• per perché gli core dietro finitr;;:::aa11chepii, ra{fi11alll terrori dell'eternità. con particolare timore. La ca- slastl del suol talenti e della dato dei Dragoni. per circa e- Donne - dlss'egll, e la più cnpnce di parlare come nt e bestie. Fra quelli che sta- ma. era stiineo m;;to daU8 d~ qul'/la s11ai11d11strioso fi- Molti giovani, \'enuti a pre~ nonlca, che era. situata fra la sua elOQuenza., ma le persone trent'anni non si era comuni- sua voce era solenne - vi or- unn cristiana: battevh 1 den- vano peggio, nessuno soffriva cammlnntn. ratta prima e dal mle.:o~a fra11cese.l!1te11do.c~e, parar si alla. Santa. Comunio- via maestra e Il Dule, con due anziane, riflessive e serle, si cata, e del ragazzi l'avevano dina nel nome del Signore di ti, faceva la.bava e le sue lab- quanto Il reverendo SouUs: caldo soffocante, e per quan– a 11110 parere, è ,mpossrbtle, ne, erano terribilmente lm- pareti una sulla strada una sentivano spinte a pregare per veduta borbottare fra sé al lasciarla stare. bra non poterono, da quel non poteva né dormire, né to corresse poté appena in 11ri rif!.tl(lrdi di Ste"ur11,rcn1, presslonatl dalla sua. parola. sul fiume, aveva a tergo Il Il giovane, che con.o;lderavanobuio, su al Key•s Loan, luogo eJanet corse a. lui - era giorno, pronunciare 11 nome mangiare, come diceva al suol travvedere ' l'uomo nero tr; eresia più ro::::a di quella prc, Per la terza o quarta domenl- paese di Bnlweary, qua.simez- un muso, e anche per la par- poco adatto, la notte, per una qunsl Impazzita dal terrore - di Dio. Alle volte cl si pro- consiglieri pa1Tocchla.li, e le betulle fino a. che non fu posta da/. suo biografo Gra• ca d'agosto v'era un suo ser- zo miglio lontano e davanti racchia. che pareva. loro fosse donna timorata. Comunque e glt si attaccò pregandolo, va.va , ma non le era dato di quando non stava a scrivere al piedi della collina. dove 10 l,am Balfour; secondo la q1 u,. mone sull'epistola di S. Pie- un giardino spoglio circonda- male affidata. Questo avvenl- era stato lo stesso signore del per amor di Cristo, di salvarla pronunciarlo. Chi più sapeva quel suo noioso libro, se ne scorse nuovamente nttraver – le, 1111a volta e11trato 11eiman tro: e Il diavolo come un leo- to da. siepi di rovo che occu- va prima del tempo dei e mo- paese a parlare per primo di dalle comari. Queste, da. par - meno diceva. ma non chla- andn.vn vngnndo per la cnm- sarc saltellando le r.c ue d 1 dr/ Sud l' 11ell'ulti111o prriodo ne ruggente>, In cui era soli- po.va11terreno dal fiume alla derati >, accidenti :i loro!, ma Janet al curato, ed In quel te loro, gli dissero tut;to ciò mnrono mal quell'essere Jnnet pagna come un ossesso men- Dule verso la canoni~: e di s1ta vita, Slcve 11s011 110,, to superarsi nel commento del stra da. La. casa ave'la due pia- le cose cattive sono come le tempi costui avrebbe !atto che sapevano di lei e torse plù Mc Clour, poiché In.Janet d! tre tutti gli altri cran con~ e Il reverendo So 'iis avrebbe prodotta pili 1111Ua di testo, sia per la tremenda na- nl. ciascuno di due ampie buone: vengono un po' alla molta strada per far piacere ancora. una. volta, secondo loro, era tenti di starsene al fresco den- fu molto soddisfatto ~he q:~~ assolutomettte grmide. Sarl'b· tura del soggetto, sia per li stanze. Non si aprlv:i diretta - volta, a poco a poco: già al- al signore. Quando la gente e- Donna.- domandò egli sprofondata. quel giorno nel- tra casa. sto spaventoso va abond be forse millore eresia soste- suo tcrrlflca nte attegglamen- mente sul giardino, ma su un :ora vi era chi diceva che ll gli diceva che Janct era 1>a-allora a Janet - li vero tutto l'lnferno. e Presso 11Masso Cadente, prendesse la llbertl di ent° si ,iere il contrario. to dal pulpito. I bambini ne .viottolo selciato che conduce-: Signore aveva abbandonato a rente del diavolo, egli parlava ciò? eTuttavia Il curato non vo- all'ombra della Collina Nera, rare Per ,mo conto, posso assi restavano spaventatlslml ed I va alla strada tuaestrn e ter- se stessi t professoroni e che di superstizione; e quando gli e- Come è vero che Il SI• leva ascoltar nessuno: segui- vl è un pezzo di terreno re- (Continua In 4 pag,) iblioteca Gino Bianco

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