Fiera Letteraria - Anno V - n. 16 - 16 aprile 1950

LA FIERA LETTERARIA Domenica I6 Aprile 1950 di conqulstare con l'Intelletto. Manca l'uomo che, nonostante abb ia Il viso l\vvolto dal ter – rore alla \'lst.a del fut uro, come Dante nelle profon dità dell'in – ferno, amministra nellB sua co– &elcnu quolcosa di più frut– tifero di tutti gli scienziati Jn– &lcme. JKOJKOSCHI<A HA SUPEJL~ATO JLA mani. ma nuche 1a proiezione di eventi intimi veno l'ester – no. Questo è l'essenziale della posizione di Kokoschlta In tutti I suol numerosi ritratti, lnd!– J)f'Xldcnt.cmente dallo sviluppo della sua teenlca Tall lrldh1!dul soriò come 11 Berne di grnno che dopo esser sta to con.servato -per millenni In ~Jòa ;o~e~ ~l~l;c 1:~~~~~~ terra. La Vita , Il miracolo di tutti I mtra coll, non lo avev!I. crrnuo abband onato. Nel loro cuori è CU!todlta co– me In un rnngnu:lno la aag– gcz:za di millenni, la loro opero l: germe che sopravvive a un lun go per!Odo di siccità. Essi sono scos.,t dal loro Dio - amore come gli antichi mtstlol, balbettano come oracoli che sanno tra smett.ere la verità solo sotto forma di enigmi. Sono uomini che em:mo e che sof– frono, non deall lnaegnerl delle anime. Consnpevou del dissi– dio eslstente trn Il mondo della creazione e quello degll uomini, appunto per quc.,tn consapcvo– lcz.za si sono sciolti dal vincoli che li legRvano al presente, sono usclU dal tempo, Mn anche ciò che è senza tempo dipende d:al U.mpo: lo po$Slnmo ben ,•ede– re In KokOIChka. In lui rico– nosci.amo Intatti l'espre.ulonl• ata terrorluato come rnpj:>resen. tante del noetro presente; co– rne Giacobbe egli è benedetto t. con la bencdc1.lone dall'alto e con quella dal basso,; ~i li conserva la luce nell'epoca oscu• ra del progresso. E' l'ul t imo pittore ba r oeeo di un tempo ehe egli eo~elnde Sino al XVI aecolo la ritrat – tistica Il Itala u'na de.seriatone dell'esterno, una eomp011lzlon11 torm ale puramente enum e– ratlva. L'arte posteriore ha fatto rl· aultare dalla forma lo aplrtto; compa re cosi una nuova Idea espressiva, un forte elemento al)lrltua le. Il tardo eotlcl!!mo d1 Dtlrer rimane - con l'ecuzlon e del rlt.ratto dlae(rnato nell'anno della morte della madre - un·arte detcrtttlva, mentr e Gnl– newald è un e artista e,pres• SlVC" >. l)uc stili lii liii lClllflO cora pericoloso, ma oggi è uoB mlna ocla per la civiltà. La cl• \•lltà ha bisogno di forma, di naurc, di fenomeni e non di simboli, Er$sa è contro U slmbo• liamo. D almbollsmo ha blsorno solo di Ideologie, mentre la 01! viltà ha bi.sogno di ra ppresen– taatonl senstbtu, di un continuo sviluppo della capacità di per– cesJone. La cMltà è sottopo– sta a mutamenu perchà è un P?"OUMO vitale, mentre Il alm• bolismo è sterile, è morto. La ricerca sclentUlca aull'eredlta• rletà &erve alla forma&lone di qualllà uUll. 81 alle'va unllale– ralmente, e perciò tutto li re– sto deperllCe. La civiltà muore. perchà eaa è rlcca e multi– forme. D momento critico è ve– nuto per l'arte. quando essa sJ è rinchiusa nella sua torre d'avotlo. Wllllam Morrl.s lo ha notato, e perciò ha messo In guardia e si è riallacciato alla. tradl1lone popolare. Ma era troppo tardi, ed I suol t !orr;I erano aril!lclall. Artificial e era anche l'Interesse per le civiltà prlmtU,·e, li romanilcl.smo dl Tahiti e di Ball. le muchere ~gre net saloni ,. Kolr.Olchka Ylve con tutte le fibre del suo essere IO sparire di un mondo di rappresentaalo• nl unlvenall che sono In an– taeontsmo con lo spirito slnte• Uco che 11 diffonde ovunque nell'epoca presente. per K?koschka la CO$Cle?W\ temi. Cosa è questo affasci na• delle visioni. mento? Dietro ad esso ! una e Da trent'anni - dls.,e unn fon:a. Non è un avvenimento volto - ml t.ra.sclno den tro un sintetico. Non J)OS!IO Impar are quadro che ! più vero del.a 1·ea?. mal nulla ; tutto quello che ho là che ml circonda. A volta ml Impar ato, ho poi dovuto di• stanco e non lo vedo più. Ma mentlcarlo. Non ho mal pot.u• all1mprovvlso ritrovo n ronta t• to coplann t: $3.rebbe stata la to, dl.stlnruo del parUcolarl morte. Ma se qualcosa ml t.rat– preclsl che si poesono solo no• tiene, allora va bene: quando tanl quando S1 ruarda molto son luc lato, ml sento abban– bene, quando si ha un Pl\rtl- donato. Non po$!!() credere a colare splrlto di osservazion e, nessun aurrogato della vita. un occhio parUcolarm ente svc• Non potrei riuscire a produrre allo, Allora gratto via Il vec• qualch e cosa a freddo : ml vien chlo da me poeto aulla :.Cla: meno del tutto la sicurezza . la mia vl.slone è nuovam ente E' come nell'amore. Non ho mal risolta, ed lo rlcomlnc10 a di· potuto perde re del tutto Il con– plngere. Allora, solo allorn, ml tatto con l'lnfln lto. E' qualcosa trovo di ftOllte a ,1ualeosa di di vivente, di v1,·o come me. vivente, talmente vera ~ la VI• E dipende da me allo stesso slone. EMa trova la. sua fo1ma. modo che lo dipendo da esso, nel flaaaaglo esteUco. Ciò est• Non ne sono mal stato lontM o ate anche nel buddl.am.o,e que• plU di I.re, quattro alornl. Come sto ml ha una volta aconccrt3to se fOl'l3ero Angeli, splrttl . Da ciò In modo terrlblle .• Negli Upa- Il mio timor e super stizioso di nlsad c'è un passo nel qu.1.l e poter perdere la forza pura, lo detto che la forma dipint a come una voltn si temei.•a di è uno spirito nella aerarch! a tll perdere la fon.a del sesso. Deb– MaJa, del mondo fenomenico, al.tendere la chiam ata, dop.o e che possiede dunque form11 però non ml ~ concesso di ,met– e corpo, Flno a che ho potuto are. A \'Olle lotto per degli ritenere una visione ho vissuto. anni con una v!Stonc. Quando Cosa mJ rimane d'a ltro che at- 1 non ne vengo a capo essa rt– taccarml alle poche radici che mane In m·e, ed lo non poaso ho Jn mc? Sono sempre rima- conUnuar e Il mio cammino ver– ato affaaclnato dn eventi In- so qualche altra cosa >. Orbis pictus proceS!IOè a:là molto avanzato .., Se ora poniamo a fronte l'espressionismo di Kokoschka con gli altri e !ami > del tempo e osservh1mo con magp:tore acu• tezz.a la crl.sl splrltuale che In essi si e.aprirne, troviamo che l'unica soluzlone di questa crisi è nella via veno l'interno. Ma .,. come S1può battere questa vb? Forse 1n un modo roman tico, rlallacclandoel a Rembnmdt , o a Breughel, o a El Greco? Se l'arte è creatrice non si lmltn, mo. al vive. Lo 1tesao Kokoschlta 1 r.on \'Orrtbbe vedere runico rl• medio per l'ar te neU'essere per~ , 110nalmente ed esclwilvamente lmJtato. Dato che non S1 pub fare nulla che non sia già av• venuto, e questo ! dl\'enuto un ratto acquisito per lo avlluppQ della sclenzn, e dato che non 111 può semplicemen te far fare marcia Indietro al tempo, vo• aliamo credere che esista anco• ra una possibilità, quella cloll di una alnteal 11011IUva tra la macchina e l'umanesimo. e con– &eJUentemente delle nuo,·e pro• spettlve per l'llrte. Ma Kokoschka è l'ultim o pit– tore barocço di un'epoca che eau conchlud e. y.~ L'artista. upr eul vo KokOleh• ka cerca a volte - come nel suol ritratti poaterlorl - di uni· re le due tende ru.e. Verso n 1925 egli è già U grand e maettro del ritratto. Nel ritr atto di Leo Ke– etemberg , che esercita una Po· tmte ulon e per la 1ua Vivacità e per ll 1uo formato Interno ed C3terno, ogni centim etro qua• drato è riempito senza respiro dt avvenimenti pittorici. Olà al tempo del IUO primo debutto artuUco a Vienna, al– l'epoca cioè delle due .?ssx,,l- 1:lont viennesi del 1908 e del 1909, quando furono esposti, tra l'allro, del prodotU della pHtU• ra francese moderna, li giovane ebbe il dectao st ntlmento che si trattava di un'arte per le persone fini, che non aveva niente a che ,•edere .:on 1n sua produzione. Quell? che gli fece miprer.slone furono gli oggetti di una ch'lllà primitiva vl.sU al museo etnografico , le lncl– alonl In legno p: \nppone.sl , Il pit– tore austriaco barocco Maul– bertsch e prlncl1>3Jmente Edvard Munch, da lui ammirato e sul quale eg]l certanicnte fondò la 5Ua opera. e Olà 111 lmpreulo nlatl han• no pensato alnteUcam ente. Questo lnalnuani nella via non è contro natura . lo vt son &al• tato dentro con tutU e due I pledl Cosa è stata la teoria del pleln alr? 81 è measa all'aria aperta una bambola di aran • desu. naturale e la al è rifatt a. BI era e naturali >· Dove è, In que,U quadri, la natura ? Seurat, forse Il pii) 1rande detll lm• preutonlStl, ha già rlnunda to del tutto alla natura. Ba:U ha rappresentato alcuni aeheml di movimento In modo patetico, ed ha portato la vita alla tom– ba. Monet, Manet ~noir hanno mMCherato da cocottes le loro bambOle dr cera . Dietro li pa• thos di Seurat ho lnt.ulto Il dramma: l'Unità della vita, l'Universali tà erano andate per– dute. Io vivo delle mie vl.slonl. Come e pittore d1 professione >, non sart i vitale, percM tutto ciò non avrebbe a che fare con me, e allora In me non appari• rebbe nulla, Per questo non ho 11 auccel!!O lento e sicuro : di• pendo da qualcosa che non è In mio potere >. e Questa è dunque la vlslone, "' forma. Una 1.splraalone vi• vent e, un fenom eno emerge. Io non ho mal Il aenso del passa• re del tempo, ml tormento con una flgura per uno, due ann i. E lmprovvl.samente la rivolto, aullo stesso quadro, cozne un onet.to , perchè eua non ha per me abbaatama vita. Questo aall altri non Importa; non lo vedono. Ma lo ne vlvo, e la for• ta che lo vi Introduco rlflu\ 3...---e nuovam ente su me. Nel 1911 ho tenuto a Vienna una con– ferenza sulla natura delle vi– aloni. L'ho riguardata: oggi non potrei fare a meno di nessuna parola di es.sa . Questa conferen– u. è per me om più lmport.ln– te di ogni flloaotla, dell'unL'lne- 11mo,del presente concreto. Pu – chè on:1 ali uomini sono cosl aridi, coel vuoti? Manca In tut,. 1! mondo la rugiada uman:i,. llM1 possono ancora sosplrnre, ma nessuno può Illuminare. V!slo• nt! Sono come una luce. Me !a trascino aempre dietro . Ma p.ù profond amente, 1ul fondo daf quale si solleva, al trova ia p,ir– te materna della vita. !'er que• sto amo tanto nel Pnust l:i.sce• na della dl5cesa alle madri, op-– pure, si pen.,I come Amleto di• rlge la parola al re ll.!IS135lno: e Addio, cara madre! > E n rl' rbponde: en tuo caro p11dre, Amleto,; e Amleto di riman • do: e mia madre. Padre e ma– dre son uomo e donna. Uomo e donna sono una carne. Mia ma• dre, dunque >. La parte mater• na della vita non è un'Idea, è Del fatti rlferentl.sl al primo periodo dl Kokoschka voglio ri– cordare solo ciò che può servi– re di sfondo all'ultimo decenn io della sua creaalone, ch e rappre • 1enta un nuovo periodo di asce– sa per la sua arte. Come alun – no e lnsel'nante della Scuola di arte applicai.a di Vienna, KO· koschka aveva tent ato Oi!ll a:e• nere di nuove possibilità eapre.s• etve, producendo opere che per Il loro carattere rlvolutlonarlo, e cioè prlmltlv o•espreastonlstl · co, erano In torte contraddl · &Ione con le concezioni esteti • che della Vienna del tempo: cito ad esempio un libro come e I ragani gognantl > alla creazlo-– ne del qllrue fu lncoraaglato dal Wllll.am Morrts, del quale egli curò non solo le Uluatrazlonl, ma Il teato In versi, la stampa e la rilegat ura : opera che è an,. cora nell'ambito dell'era più de• ooratlva di Kllmt -. VI era stato a Vienna un primo movimento moderno, tn. I rapprese ntanti del quale occorrerebbe apecl.al• mente ricordare Josef Hoff– mann, Gwtav K11mt, Hennann Bahr e Guata.v Mahler. Prlm.n però che esso avease potuto In un certo aenao affermars i pres– so la borghesia, creaceva glà una nuova aenerazlone molto più radicale , capo della quale era l'arc hltet.t.o Adolf Looa, e a cui appartenevano t.ra Rll altri Karl Kraus, Arnold Schtinber,;( e Oskar Kokoachka. Mentre e I ragaul SO(fDantl > produssero ancora scana opposizione, di· versame nte avvenne col cartel– lone per l'esposizione del 1909, con la scultura di una ragaua., con un rltrlCtlo di argilla di· pinta e con I prorettl di deco• raslone parietale c1el e Portatorl di sogni >. Nella aeconda espo– sizione d'arte venne anche ese• gulto 11 dramma di Kokoschka e AMaMlnl , aperama delle don• ne> (prop riamente un mito lu• nare) con l'accompagna memu d1 rumori musicali, l~kar Kokoschka: Autoritr atto 1937 di questi quadri: come 80D con– vinto che dopo Matthlal Orli · newald non abbiamo più o.vuto In Germ ania nessun disegno che possa at.a.re a pari per tor • za alle cartelle d1 lltoSTafle di Kokotehka per la cantata di Bach e O Eternità , tu i»ro la fulmin ante • OOIJ! aono anch e CO'lvtnto che Kokoschka nel auol quad ri di città col loro se• greto prospettico di un doppio fuoco cl ha dato I paeaag(I più e.tflcacl. Che eata,I di 1pazto e di movimento, quali armonie di colori e di torme, qualr brami\ di .:omprtmcte ent.ro un 'unJca cornice Il più possibile della rlccheua de1II avvenlmcn!.I! Queato è uno 1trlde.nte g1ubllo, e l'adorazione del sole come da– tore di vita , è Il riconoscimento del Oeua alve natura. Per la prima volta, In Kokoschka U barocco dice un al completo al• la vita , e Dio è nelle cose atei• ae, non ! naacoeto dietro di lo• ro o gopra di loro. Qui KokOSCh• k.a e i,antelata, qui egli ama Il divino nel terreno, qui dopo an• nl di tormenti vede per la pri– ma volta come hanno visto I latini, preaao I quali la tradi – zione, lnldataal con l'arte are– ca, non è mal stata Interrotta , sia che si tratti del cielo aopn LLne, la cui luce si versa aul nume da un'altezza tnftnlta e nel cui r1ne1110 svolauano acher– aosl I irabbtanl , ala la forte vam– pa di colore In una v1a di To– ledo, ala 11 pogsente paesaeglo del Tamigi col ponti lungo por• tanU che unlacono le rive a mo· di b~ccla , ,ta l'ardente de– serto egiziano nel quale è rae• chiuso uno degli aspetti eterni della civiltà , sia la povera Sco· zia o la Palesttna bruciata, el tratta sempr e di un' arte pitto• Nè Vela.squez. nè Ooya, nè Rembrandt nè Munch ha nno crtato nulla di plQ forte e co– me I toro rttraUI IODO algnil!.– c:ativl per Il loro tempo, cos\ quelli d1 Koko&chka lo saranno per 11 nostro. Bullo sfondo del ritratto di Keetembera appare un'azione narrativa che è In un dato rapporto con la perso– nalità rapprese.ntata . Come qui abbiamo il plano con una don– na che suona , COII nel ritratto della contesaa Drocheda C1M4- 1H5) abbiamo una ftgura ct– neae ed un cane levriere : la fi– gura cinese Indica viaggi ad at– ttvttà colleztonlatlca , Il levrte• re accenna alla nobile razza di quest'c ultima arlatlcratlca >, co– me la chiama KokO&Chka. E&3:i. ha ancora qualche cosa della teata d1 Pouquè. Allora ealste– vano &lmtll teate. Erano valori dlversl da quelll d1 oggt. Ho &e• a:ulto settimana per aettlmana come Kokoechka ha cambiato questo villo. Ho seguito come sui tratti giovanili della donna - com'egll l'aveva Incontrata pe: la prima volta molti annl pr!• ma - al sono posate le ombre della tragedia , ta tragedia di chi diYmla povero, che al muo•e aempre ancora oome 5e 11 mon• do ali apparteneue . Verso Il '90 Muneh col suo espressionismo aveva pro,·ocato la secessione di BerlJno. Mentnl Munch era compre nalbllment e ancora sprofondato nel simbo– lismo, Kol:oschka, come rap• presentante di una sene raslone più giovane, Iri. generazione del• la pslcoanall st, ha cercato 'met– a: più dire tti e più mlatlcl pe:r render e Il viso Interno, la e fl. aura Interiore > che 111 offrl• ,-a la foccla dell'uomo. Duran te l'ultima guerra , KO· koschka ml dl.sse una volta: « alomo In metz0 al più pro• fondo slmbolls mcu (qul usava questo concetto In un DUO\'O nesso). e Tutto olò derlva dalla concezlonc matemaUca con la quale Il presente al accosta alla vita e con la quale si misura, sJ. pesa e rtrorma la struttura della società. Il numero, Il pas. saporto S011tltulscono l'uomo. Questo spirito Informa di sè tutta l'Idea che l'umanità sJ J fa della vita, Lo troviamo per– •lno nello biochimica e nel pro• cessi cinetici. Tratto principale di questa conctzlonc del mondo è un slmbollm'lo prammaUco. Uno deve valere per l'auro; si 6CmplUJca, al gencrallua , Sl ullUzza.; ma si dimentica che non e questa la realtà. La serie del numeri declmalt 1, '2, 3 ecc ... è un tapcdlc nte di lavoro per avvenimenti eonllnul, per lo scorrere meccan ico del tem • po. Per quanto lo &elell%l.ato so– stcnp che esiste un'altra fin• z.Jone. questa viene usata ln modo esclusivo e per tutto. DI qui la falsa fll060tla sociale e la falsa economia che P01Cla unicamente 1ulla statlsUcal Questo stmbollsmo del tutto prlmltl\'O è diventato la nostra lingua di ogni giorno. Per la cromatica, la aclenza ha lnven• tato un sistema di codice ma• tematico per I processi che han . no attinenza col colori. Tintorl, coloritori e sarti non hann o più bisogno degli occhi. Chi ha la chiave può far quel che vuole. Il chimico non ha bl&ogno de– gli occhi, neppure lo apecl.allsta In cromntlc a: Il senso della vi– ta è stato abolito. Questo almbollsmo consiste di rrasl fatte , ad effetto, e queste aostltubcono le lmmaeln1. Cen• t'annl fa tutto ciò non era an- Vedlnmo cosi In cosa Koko• schka r!conosce, nel campo del– l'arte, l'lrrualone di fol'Ul eatra• nee alla vita, cloll di forz.e nu– trite dalla sclenZ!I a111'hlt!e.:t, e come egll carotterlua l'ar te conte mporanee, ad eccezione dell 'eapresslonlsmo. EsperlenZ!I centrale dell'espresalon1stn ~ è Oskar Kokosc.hka: Capric cio, 19,IJ ~r:_ f:t~ ~ r!:.a ! fcl>r:e ~;:'~ verme. Dietro muoiono delle parti, e davanti ne crescono altre. Rima ne lo stesso orsa• nla:lno. Non è un proces!O, è la aoetanza atess.a delio. vita. Verrà un luogo deserto, una !un• ga sterilità: grnn 1).l.t'to del verme cadrà lnfmcld!t'l. Ma l'esseru:tale sopravviverà In qualche modo a spese del resto, e da esso sorgerà Il fu~ turo, che percorrerà la stessa strada del mito. Questi tono fatti che vedo, come vedo ca– dere una pietra, come vedo :e atelie. E ae vado un po' oltr e e ml chiedo perchè faccio que• ste 1tupldaggtnl, perch! spreco Il mio tempo a dipingere qua– dri, allora pouo solo risponde – re: perchè non potre i vivere ancorn neppure un minuto sen– u U contatto col mondo dqll splrllll So che tra SOann i non te ne saprà più nulla, e che non goln si avrà ph). alcuna ca• pacltt\, mn nrppurr ln \'lata. n 1Uaeslro prinrn fii sap,•rlo Solo plU tardi Hlndemltb ha composto la sua opera lsplran• doSl ad es.so . Questo dnunma fu causa di uno scan dalo cll.e rese necessario l'Intervento del• la poll&la. Da allora Kokoachka fu l'art.lata viennese più odlato dalla Neue Frele Prease . Con– temporaneam ente pe\'6 cali fu acoperto da Loos che comprò allora WDbollcamente la pro• -.·ocante te!lta di arguta. Per vent 'anni Looa gll è stato sug– ~tlvo ISplratore e m~nate. Nel 1910 eall portò Kokoschka a Berlino da Herwarth Walden allo Sturm, e cloil nel centro della vita artista tedesca. A.n• che la sua attività pittorica i atata multiforme. Ricorderemo la e Natura morta col montone scorticato, la tartaruga, un':m– gullla, un topo bianco ed un giacinto aplendenu. > cosl per• vasa di aplrtto barocco e atupe– façente per un giovane d1 23 ann i. Nel mezzo del quadro, In tutta la serietà della sua ba• nalltà quotidiana ò una brocca, come se l'artista fosse tt.o.to rl• conoscente a questo semplice oggetto che non nasconde ne.a• 11un segreto. Ogni altra cosa è qui simbolo della mor~. Il qua• dro è dipinto leggermente , lo arondo di un bleu cupo e di un roMO tnlsmutant-Is-1 l'uno nel• l'altr? . 11 colore del corpo del monton e morto ~ fregato dentro la U'la, poi raschiato via e poi di nuovo dtsposto a velo, con un effetto complessivo madr e• perlaceo che nobilita la mat.erla colorante. D tono plù forte dl come anche egli ! penelrato rlca che l'occh io di Nletucho dietro la m.uehera dell'uomo e o a I amante dell'ant.lchltà contemporaneo . Nel suot pano - avrebbe 18lutato con gioia. rami soltanto la giovanile ms.• Kokoachka non ba dipinto 11.nconla, l'angoacla ~ l'O&Cura nessuna città tanto aperao co– eapreaslone hanno ceduto il po- me Praga, la patria di suo pa– sto ad un !orte slancio vitale dre e la N!Aldensa di T. O. Ma · verso la luce, la bellezza e la aaryk. Egli ha grandemente grandezza della creazione. Sono onorato questo uomo di etato e stati gli anni dell'Immediato uman"ta ed ba anch e dipinto primo dopoguerra a aare al• Il auo ritratto. Kokoschk.a v1s– l'art1sta questo Impulso. Egli rl· se per quattro annt a Prqa, do· nunctò allora al ano poeto di po aver lasciato Vienna poco professore dell'Acçademla dl prima dell'Anachlu.ss. Da Pra• Belle Arti di DrC6da, per andare p. fuggi poi a Londra; quett.e per U mondo e dipingerlo. 1n le tappe della tua vita di emi• quegli :mnl cade Il primo gr-3.n- grante. Che contrasto tra que– de periodo della aua attività dli au vlaga:I e quell1 da lui glOIO• maestro. aamento Intrapresi 1n piena li- Ho rivisto ncll'espoaizlone di bertà, durante I quall nacquero Kokoschka di Amsterdam del I suol grandioel quadri .di pae• 1'147 alcuni trn I più notemll aaggll colore è quello del frutto l'ONO 11 stra.maturo in primo piano, che contro .I bteu freddo dell'ac- quari o contrasta con l'anaul lla viso dell'uomo ..... Sin dall'lnblo Kokoschll hi. voluto crea.re del simboli, sin dall 'Inizio ha cercato 11 colle• a:amento con le proronde 110r• aenll della vita, sln da prtncl– plo ha voluto far risuonare I sottoton1 coamtcl di ciò che è unicamen te vlslblie. Già da glo• vanlsslmo es.so pog.sedeva dun• que esperienze antlchwlme , e divenne maeatro ancor prima di uplrare ad essere tale. Lo. natura morta col montone è un quadro classico che oggi, appe– so vicino ad Importanti opere di precedenti epoche artistich e, S1 classificherebbe ' sllenatoaa• mente da R perehè mostra la at.eua serietà e la sUMa capo.– etti. 1pontanea, perch è possiede l'occhio di Rembra ndt per il miracolo della luce, la rapita conaapevolezza del significato misti co del colore. Quasi contemporaneo è Il pri– mo paesaggio di Kokoschka « Vue aur la Dent du Midi , che unlace una volontà di rap– pre.sentaston e espressionistica a un nnauaaa:to formate oonsape• volmcnte Ingenuo. Que1to paesaggio giovanil e ed anche le e Tre croci > si solle• vano chiaramente dalla abbon • dante serie di paesasa:t dipinti dn Kokoschka nell'epoca tra le due guerre mondiali ed anche dopo. Nel suol quadri poster iori egli ha voluto dare U ritratto Interno del mondo, Orbls plctua, Negli ultimi anni •pec!.8.lmen– te In l!ovlzzera (194'1) ma anche In Italia (1948•49) egl) ha di nuovo dipinto lici paesaggi. che nella loro dlspoalilone del CO· lori. nella potenu. del senti · mento dello spulo e nella fona nervosa della acrtttura, lnnal• i.ano quanto è stato strappato all'arte ad un plano di tra.scen• denza, sul quale al parla non più di paesaggi, ma dl vlslonl della creazione. Come tutti I grand.l plttc.rt, anche Kokosc.hka è ritrattista. Adolf Looa lo ha mandato per la prima volta ln Iavlnera nel 1908 per dlplnaere ritratti e poi nuovamente nel UHO. E' di questo tempo uno del più no– tel'oli ritratti del primo perio– do, quello dello pglehlatrl a AU• gust Forel. Sentiamo dall'artl – •ta stesso com'egll si mise al suo compito. e Dipingi questo gran• de aclenalato - Looa aveva det– to a Kolr.O!!Chka. - ed Il suo rl• tratto sarà conservato all'Uma• nU.à quando egli ed anche tu plù non esisterete >. Allora ml reca i nella vallata del Rodano. Forel abitava In una ptccola località chiamata Algie. Lo vedevo solo la sera , quando egli aveva terminato 11 tuo lavoro. Ogni sera pesava coscienziosamente le noci e le bucce di mela per poi mangiar - selc. Alla ftnc si metteva tran· (iUIIIO e si sedeva. e Vede be– ne,? Oppure : e Pa qualeos& eo ml addormento,? Erano le uni· Che parole che ml dloeue. B spesso Il 'applaolava veramente . Allon\ potevo atud.larlo un po' senza ~ ouervato, seduto nella sua poltrona col suo Tlao rua:oso che dlvenlva ,empre più tale. lm provv!Samente sembrava vecchlulmo e spuntavano ml• gllala di ruahe piccole e picco• llsslme. Es&e erano per me CO• me documenti d.l una eaperlen• u. di vita, ed lo sentivo che dovevo trnccla!'le tutte , dccl• trarle e tramandarle come UO.'l antica perpmena, Quel vt.,o ml prese aempre di pliì, B le sue mani! Non lo dlpinat a1è. percM era famoso; ma quello che Looe: ml aveva detto ml stava davanti come un compito . I rit ratti di ltokoschk a 1100 come ndute del problema del• l'lndlvlduulone: essi aspirano a rendere l'JnUua penona lttl nel suo sviluppo psichico. M:t• surandoll col metro dell'arte sensa oggetto Offl cosi diftusa, blqnerebbe chiama rli reali• etici. E' un realtamo espresalo• alata nella eua psicologica vo• lontà di eapresaionc, Dipinti da un lndMdu o Introvertito eu l rendono l'accaduto Interiore; non Viene rappresentata solo l'espceaslone del viso e de.Ile Nel quadro tlnlto troviamo tn• ftne tutto : 11 trapasso da una gioventù libera da cure e pro– tetta ad una Jw.ttcosa veecblala è veramente li , aotto la ma• schera del tempo che ha cam– biato e nobilitato queeto viso. Quanto abbiamo detto sulla rl• trat-Uatlca di Kokoschka negli ultimi anni può butare. Possiamo Ulche citare due !rul che aono nel p!Q 5tretto rapporto con la conecalone di KokO!!Cbka 1ull'uomo. n con– tenuto di entrambe è cupo, quasi pessimista. Una volta egli ricordando I suol primi tenta • tM come ritrattista eselamò: e Sa, Vidi all'lmpr.:9vvlao, con terronl, che una. malattia mor• tale si era lmpoaeuata degll uomini >, Ed In un suo arti • colo pubblicato a Londra nel lHS acrtve: e La rltratUattca moderna è dl•entata un compito dUflclle! l'artla:ta che tenta di chlarire l'essenza umana che manca al• l'uomo contemporaneo è preso per pauo. Da quando la ~ ctet.à è dlvenuta un'organlu.a – done di maua meccanicamente calcolata, non sentiamo più suonare le campane del gludl – llo universale, per quanto 1 c:a– vallert dell 'apocall.NC già SCUO• I.ano ll cielo e la terra. Non et oocul)lamo del fetore che ema– na dal rogo di tutto ll nostro ro::~io~~.,::d~ 1:=-~::; Eaaer vivo o morto gli è indi!• ferente . e La marcia de.Ila clvlltà ln– duatrlale s:arà. caratterizzata dal – l'estrema rovina e dall'estrema corruzl.Q!!.e, come la via delle orde che un giorno inondarono l'Europa . Non rimarrà nessun ritratto dell'uomo moderno per– chè egli ha perso li suo volto, perchè egli ! tornato indietro rlfUglandoel nella giungla >. Sarebbe fallO t.n.rre da s1m1- ll dlchiaraalonl la consegueiua che Kokosc.hka Ila un pesgtml– ata. per principio, Lo &eettlclsmo che a1 e.sprlme In e.ue è aolo la espressione della sua critica :\l tempo: essa non ha però potu – to uccidere tn Kok06Chka quello che lo aveva tatto grande come (continua a paalna 4) B ibliografia generale di .F. To::i (contlnu aal:me d al num . prec) &SCOB AR Mario e Giuseppe FALLANI: Fede• rlr,o Tozzi. (Scrittor i di fffl e df 09111. FI· renze, Le Monnler, 1945, pp. XJQ{Vl•419). PANCIULLI Giuseppe: Ft:dcrlgo Toul. (Ri – sorgimento, I. 2, mano 1920). PANCIULLl Giuseppe: Prefatlone a: P. Toul. Realttl di ferf e di oggi. Milano, Alpes, 1928. 1928. A pp, Xl•XXlll). FENU Edoardo : Opfnfon l su Tout. (I,'Avvtnlrt d'Italia, 19 1tugno IH3 ). !'ERRATA Olanalro: Pennan.enza di Toi:I. (Bolarta, V, ma,alo •alugno 1930). 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