Fiera Letteraria - Anno V - n. 8 - 19 febbraio 1950

Pag. 6 LA FIERA LETTERARIA D-Omenica 19 Febbraio 1950 UA.NTI ·dietro lesbarre r~sp·oste al referendum musical~ Negri chiede didare ai umsitisti 1111 senso dimaggiore collaborazione - Bncchi vorrebe 1111 organismo in– terua:Lionale a carattere essenzialmente "informati\ 1 0,, - La"ronoscenza,,fra le nazioi,_i dellereci1n·otlte La poesia negra di lingua fr an– cese cetca vanamente se stessa produzionimusicali co11tem11oranee,questa è la, pri11ci 1ale 11reoccupazione di 1 1'11rchi CO~E SI §<çJRIVE? COA::"-E SI DJI.CE? • TRASLITTERAZIONI * U N AMI CO mt domanda : e pcn,o ·clie chl scrive co.sl ab- che l bocr1 e,f,tono solo per un sf è dcCUO dt scrivere quella nome almeno. For,e, conJiuc con almi. (Come non cuc re tentati •Pe rcht icrivt Io Gfraud ?>. bla 11coU orccc1it la buOa pro- erro re di tra.,llttcrazionc: so,10 bella lingua, - prima segnata, 'Abdullah. La parola 'Abed fv'd, di scorgere, nelle prime tre pa– Gid • e come dovret scn- nuncla: Se.nlé, SOtàr. E non si I boercn (pron. buren) olande.tl, per in/lusso religioso, cot carat- all'fnl::lo, la faringale detta 'aln) role, l'arabo: guarda nell'ac veré? so bene ch'egU ave- tratta che di francese/ - MB. cioè l coloni. (Mentre, come sa- teri arabi, - ln caratteri latini. flgni/icd schiavo, ln ambo; 'Ab· qua... ?). Ma traslitterò a11chc 00 ba certo modO, ttaliar.Lu:ato quando le parole vengono di f}1U pete, la parola colonU& latino dà E' forse la Ungua che, mettendo dullah d lo schiavo di Allah, ll dall'ebraico (oltre all'errato gre· u Suo francese cog110mc;e perciò lontano, la loro traslitterazione l'inglese clown). (V. Marourcau). fl _profitto l'e1pcrlenza di altr111 servo di Dio . E peggio fecero due co: cntòmata); e tutti sanno che un acuto e dotusnrno storico e ancor più tormentata . al punto E percht l tradutturi del Mae- lingue (soprattutto del rumeno miutn commentatori del Pasco- sbagliò: beaU horum lgnes ma– della noatra letteratura ci avvcr- ch'essc rl.tultano frrfconoscibiH. tcrlink .,, ostinano a conseroarc che pau~va dal caratteri cfril· li ~M, annotando la famosa Jra- lacòt.h. Mamlacot.h, doveoo dire te che dovremmo or1nai deci- Soprattutto I nomi propri, chi la grafia Jiammfnga, quando sa- Ilei, anch. cui adottati -per ln/lus• se. Alcxamcnos sc~te thcòn .ti certo! Ma, se non prendo abba- ::r~i :ue'er:z:!~~ 1 ,; i:,l~~fi~n:i ~! 1 e'::!~ :el ~:e '::!si~":~~ ~~~ ':;iJ~e :at~i[~?qu~ !r ;:~:!°'!cg~:o C:[a:~~c ':~~~ ~:~d;:::,~'::fci ::~ 1 ':;:::;:a a!~ segno dt /cmmlnfle plural~; e suo cognome ii~ it~tod~ t':1~~ ta. - Cht sa eh~ Il nome un~ !:i:ch:h~cri=~~:cr~':!~::~ u~- ia=.a ,,;':°,a'::,i;cireg~·cr~~p:: : :r: 0: s::rc~~:.a~u,::;a~ f:~:t~ doveva dire: harum am- francescmente i ca isce "che cosa gherese, c11e f pfu degli italiani Verharen? Più ilflicile, pare lm~ che scrivere turchescamcnte Cu- stiana, il dittongo. al si pronun- Pur~ la col dt tan ::o,::;r:hl'"°v~e~la,!,ola: dftton• :~t~iziar':u~l.!f-a fra::;::;,e, m~: pqssibllcl, è Intendersi net nomi murtet (~rol~ di origine araba, ziava e, e dunque d raga:;.:oave-. non e semprepadl cht s~ri':::;or; J. i lo pronun..""ioalla P , g pl\>pricol francese, Il quale pro- che sfgmfl.ca. repubblica) cM va ragione,. benchd avesse torto_.a1iche di questo nMtro vecchio r , ma ::ez nome }rance.se E Kò:sclut? Certo, nessun ungherese nunzia De l'Ue conservando la che, di /atto, $l pronunzra: Olu- scrivevo plu coerentement e, cioe, alfabeto çM con ventun segni ~fqce:CRq le In Italia per l'~r- NconMccrebbe in quel Ko.ssùt un vecchia grafia Dcllslc, Des cl~ murlèt? di quanto non gli avcHero in- deve fnd(car~ una seuantfna d; :i!~· da~«• a una i france6'I suo conterraneo. E ne,ssun ar~ (delle chiavi), pur agglutf1iando Finalmente , sarebbe augurabile segnato. suoni principali Di ul na.,ce non ne abbiamo per u semplfce meno può indovtnare 1 che qua~- nell'ortografia, la proposizlOne che un minimo di cultura lln- Ma chi cadde nel più grMso talora con/rato~ Nonq mai pe,Ò fatto che, no:a~s~a,n1!t~~~: ~n!tadri:tt:~~e c::::~~o~n; ~~s:i~ 11 t:;a\ 1 ~c d!1C:~"ro ' j !!~t:f° ~:S:Cf'~~;:cq::: !:'lia'i•a'ft:-O~g~a;:~:~~ts:: 1 :; ~e ·w :;;nces~· c::· :r fn~l- quel~c::: ~ corrl$fX)ruf.ilnte sor• d tra1litterato alla lnglt..tc, gli aver udito più d'una volta - e do è elementttre che sahara, in due attf cui pose per titolo: Na- quantlna df '.!:r1ni (o 6 a: ct~ - no, .ronora. cd è una parla di Vittoria Aganòor, fntcn- da dotW - pronunziare l'~ della arabo, significa appunto dcaerto deJde. Ne e protagontata una ru.s- ' ' ' a da di q ~ella.cc »ldts,irazlata cita de parlargli della cara e gentile p,cpos~lone nel nome del Des · (Vero che abbiamo: Monglbcllo; .1a. ora fn ru.1so, come in bul- aul, ault, aulz, :ula , eau, eauz, coruonarJevfamo con due ,evni poelÙsa armeno-italiana Vittoria carte.s Il Delle Carte del nostri foNTUlto da mons, latino, e jèbel, garo, Nadfef4a (la J indica fl eaut, eault, eau , ecc.), e Circa no~~'\~ volta con l'aiuto pu: Aganùr. Questo t! nome persiano, settecénttstl. (Bei tempi! quando arabo. che flgnf/lca appunto corrispondente suono francese) al~etta~tl per 111,suonf, è, e ch1: ~~mc:i gra{~C() w,'! 1 c::a a~ ;:~ ~~::i::• fnte~~~er~~ ~o1:ta~i~tate/rè~~:erir::. r = ~:u'!~ ! ~ ~!~~ c:~~~~:t :::;~~ca~eo~!ir:a~zach:Ih~';~ ~ ~: pe;e pri:::nzia~: '!ozb~o~~ ..,.~ non ~tki _ se~ndo una sfgnljlca - ma quell'aga ha un esattamente, ma molto romana- ma i tempi sono pure mutati!). quella parola allo slavo. - pur quarta che non è scritta, (Dau– di essere s n,a.done del D'Ovidio gh che va pronun::lata circa CO· mente, Cornclfo). Certo, fn Fran- O: f negri del Sudàn, quando con.servando,come Ja molto spcs- zat) o come In Inglese che, 11e– arg~ta ~ 1 ':c, per uistere un po: me una gamma intcrvocallca, nel da abbondano nomi non fran- non è me-no eletncntare che su~ .ro, anche la /orma latina: spc- condo l'argiuto friz:x, francese. - • a n.sonante &e set come greco moderno· un suono che ce.ri che creano dl//lcoltA pe1 dàn, plurale di assuàd, e parola rantà - trru/ormata in .Vadejdc scrive gomma elasUca e legge ~ !a fin arabo e 1 ,i cbrClfco si sta fra gh cd' r gutturale. -r la pronunzia, e il Rouiglione, ·cho araba che signf/lca appunto: (J /rance.se ) .. DI dooc abbia trat- cnucclù. Grafia, la francue, (co– h.~ · scln) Stranti grafia pu• francue per fntenduci _ tfr,n.1- e di llngua catalana, dà I no- negri. to Il Fogauaro quella parola ru- me la dcflni benl.t1imoIl i\fetlletJ :am:!~e storica, e per null:i fo- fica: signore della luce. Nur, ml catalani Jo8rc e Noguù (c~ Trtulittcrazloni cr:at6 h.anno mena, ch'egli ha creduta ruu~ . Insieme storica e pedantesca ~~~;loc~a~•tn;::t~ '!;c:;~:::i~ :I / ir!~ t::t'(t: ~:a:::~ ~ r,.r:::~:~:~':' pi;tt::'~~t~ ~~~~ 11 ~~a m::zr,:~::itl·d!: ~~IC n:fi !ftrida=tlnta;~~l 1:'a~ ~!:rr;:i~ tJt:l;~a1':::f 1 ';,cra~t : aJtrlmenU che scià Il Pashà del n luce· 11071 ,f userebbe la lltterazfone del provenzale Oòu Padiscià > e dice bene, quanto voro, accU.1anouna grQl50/anadato che polds, tf dfccoo. derl- turch.i altnmentf éhe Pascià. ~e eletirtca per e:sempl~ E mo.s. (= della C<Ua) -. Un po· all'accento: harem non hdre-m tra.slittcrazlone Jranccsc. (Cosi va da pondus. E, Invece, deriva t tti 11 to che f rse l'ebrai ' Abner II f/fca· comici riescono gU italiani quan- (dal verbo harama = vfetareJ; come è una traslitterazione te- da pell.6um). !,fa, molto speuo, Ami, tt or;:af apr!senta~e quel p~dre della ~ce Ma taler,nparol~ do pronuriziano I nomi $J)CJgnoll ma tgnora che quell'h segna un::i desca quella che Ja .1crlvere la specie nelle trtulitterazfonl delle il tenta vo rap mo · eoitando l'accento sull'ultima: laringale profonda e /orse fm- parola ruua Vera (/eM) con una lingue slave, serve meg/lo la 110· primo ~~ 1m~L':,C:~a:~la rlappa~ebdnfl bct":~, 0 ènome sicché il Cortès (cortc,e) si pro- pronunciabile per un europeo: la assurda w In italiano). Al/redo stra grafia, che la Jrançue o la ;:t::i/ S:acco c:e t ~ letto ~;::a Ad/-:~! ?:ring~le: pr: ;:,n1:p:t~tff I~ ~;:~::s ~:a:~i: ~~:~,rat:a i:~:Zodl :::: e;:;; %:a;!J::'c~~~~: . ~~~~~~~: ::~:fatra~e:t~~~- fn genere dal come &e qu:11.e d~e h Si CO=~ 'aln) • schiavo della luce; ri ignora da molti buoni cotto- apostrofarsi. te, caratteri arabi. E' vero che In quuto campo tassero/;uul~ae b'tJ:::: traslft- e, sempre ncll'açabo: Nureddln: Ud elle U Saverio non d Il se- E peggio traslitterò fl D'An- Anche Dante tra.,Utter6. E si sono fatti progressf;·1na è spe- mat:° _ crédo attraoer.ro un luce della religione. condo nome di San Francesco, nunzfo in un Kalè..s (ltnlto), forse, il Jamoso Papc Satàn d rabllc che, ae non si tornerà a :c~aziond,arfoarabo _ della fra- Né ci st spiega pcrchd I gior- ma Il .1uocognome, un cognome l'arabo Khalà.s (quella k.h f_nizia- dell'arabo mal trrulitterato. (La una ttallaniuazio ne delle parole ,; .. e::h màt ;;: e :::~~! r~~ ~~~ ,::r 1 :::a~ :!b:noiro.,~~v:;; ~!~ ~:sz:it~ ~~~ug:~ tg~ !;a~~~ 11 ~,::iojo}: ~d::. : 0 :cl p": 1 ~·~:ri:f; %-A1!::~ ;;r~~;~/1~~daiu::~ '! 1 B~~~ .'tta, dunque,àsepportuno · che secondo la traslitterazione olan- llttera in Echeverria (pron. Ece- ojalà che, curioso/, tra.1litteraun bab-es -8halt.àn , bab-es ·8halt.àn , gia.. >) ,i arrivi almeno a una scenw, non sar_ 1 ~ Otrnud? _ desc: Soe.k.arno, quando sarebbe verrla). Brabo: insdàllah ;;: se Dio vuo- ghàlaba: la porta di Satana, la indicazione O ptù preci.ta 0, me- E' uscito il terzo volume dellq ENCICLOPEDIA CATTOLICA di pagine XXVII e 2.016 colonne con 700 illustrq,zioni e carte geo– grafiche nel testo, 12 8 tavo!e in rotocalco e 4 tavole fuori testo. Lome è noto, l'opera è edita daH'Ente per l'Enciclopedia Cat– tolica e per il Libro Cattolico - Città del Vaticano •, e stam – della Casa Editrice pata G. C. a cura Sansoni. L' ENCICtOPEDIA CATTOLICA destinata indistintamente a tutte le persone colte, r~ca un con– tributo originale alla soluzione dei problemi religiosi , filosofici, storici, politici , scientifici, arti– moderno , pensiero dell 'u omo alla luc e de] stici, ecc. vagliati cattolico. Richi edere opuscoli illustrativi e in.for– mazioni alle princfpa 1i Librnrie e alla: UNIONE EDITORIALE s. p. a. Roma · Via XX Settembre, 88-A dacfamo 4nc~t.azionl dal Jran- cosi facile scrivere: Sucamo - e Anche dal turco le tra.slitte- k, dove non è quel suono). E porta di Satana st e rovesciata!) glio ancora più ltatfan·a Vedo ,pc,uo t disinvolta se ne indicherebbe la precisa ra.:IOnf dovrebbero essere /acili peggio fece Il Pascoli, parlando E sa terribilmente d'Brabo Il · · ~i!~,!,'!;_! cu t;'hé~i;::, U Chautard, pronunzia -. Dissi altra volta dopo che, nel l9ZI, a Montutit di un Abdùl inesistente, come verso: Rafrl mal amcch lza bi SERG IO ZANOT'l 'l 1:..------------------------- Biblioteca Girio Bianèo

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