Fiera Letteraria - Anno V - n. 4 - 22 gennaio 1950

Domenica 22 genn aio 1950 omas n -l'H SEVE- STORE .MOUNTAI 1'll,t, ,~t'?IIJ<Jtraph))( a°}OWII ma" .ho leJ a Cill 111J •••rlJl) H~. att.f 111cti1 at tbc •(' c,t 16, , rotCTc,.t L A FIE R A T H O N\..AS N\..ER. TON - Dallo del ''Honto9no Purgatorio,, porla che 11 apre dal piccolo 8Y abitava al nord dell'Ottan• lo più aorprcndente in quel mo. Ntll'ombra del sottopasu.ulo chloatro aul gJardlno del mo- teslma Strada. mento. Fone molti non crede• della Tenth Avenue dlul: nacl e lnttr.cccranno Il rosario Vennero a Perry Strect che ranno a ciò che 110 per d1re. e Pcag, parlo sul te rio, Vo- ~~0~! :~~~~ 10 c!/!r!~~~~: cr~;~r~ufa P;;~a volta che pa~1~!~~0 •~•::~~e 'fdJ:~hr~ f~ ~j~a~!:d~~e ~ monaltcro 8 Dopo cl6 andremo tulU a dormivo sul pavimento o su un a consumare la colazione ml Essa non ml conosceva mol– coro e .. -rà caldo, e l'oraano divano troppo stretto e troppe, venne quest'Idea: • Voallo far- to be.ne , e in ogni modo non risu0nerà tracorolO e l'org■nl- corto: era questo Il nostro mo, ml sacerdote •· aveva Idee partlcolarl ml tat• sta, che sta Imparando proprio do di vivere, e Jl modo nel Che con ne fu la causa non lo che uno volesse dtventare adeuo car• un mucchio di quale migliaia dl altra gente 1)01,SO dire: non tu un■ rtazlone ucerdote. Non poteva aver steccl:r.. Ma 1ull'altare urà O c. come noi viveva. Si stava alzati al diqusto che derivava dat- molto da dlre. E poi, che cosa Certo a Dio l'ete.rno aac:rlftclo tutta la notte e infine si an- l'esser ooal stanco e coe,I poco tnl aspettavo che dlcesaet del Cristo a cui noi apparte- dava a dormire da qualsiasi entusiasta di questa vita che nlamo e che quJ. cl ha J1unlto. parte - dovunque uno potesse •· ancora conducevo, nono.laote 1 Congreg,ouit no, tn unum da.dare la sua stanca carcassa. ne valutaul la sua tutllllà. Noo Chrittt amor•· E' strano come non cl impor- era la mUJlca, non l'aria del- La morte del frateHo Un'idea ~M 1/~!!!1~ ~~~ 1 6;,~ ~(!1:,~o~h~~. T:::!vv~'. sto di dormire sul pavimento mente radicata In me In tut• per penitenu, per amor di Dio, ta la tua Jmportanu era ben ERSO novembre UaDdo f[ • t a noi sarebbe l)aJ'SO che ef.11dlvena da quella apecle di ma- V la apan.noccblaiur'! era 8 asc1nan 0 t:iI~~!'~~!:a :S;tiu. ~i !:nta1= 0 ~~~1:1Nc:u~:: ~ ,~~°:~, ~ e grave ~ldiisa~7! :;:~a~=,it;: ~~· 1 :-ta1f:•~~~1?.s1: 11 ~:-UU: : ::eido 1 :s. 1 : ~!' d.{~~~ pure a noi sembrava logico c..l)e Corte dolce profonda e lnsl.Jten• all'altra del pollaio Ul lfUPJ.\ P ASSARONO le 1tornate a dormire in quel moèlo tosse te attrazione che 11fece aublto acurl aotto il delo cupo, ebbi settembrine e ~, comln- parte di una serata dedicata sentire, ma non come movJmcn- n..,ttzle da John Paul che era clb a vedere J primi ac- al dJvertlmento. Ciò dimostra lO di desiderio vel"'IO un qua• In Inabllterra. Era stato dat,>– cemtl dell'autunno nella ftn dove può spingersi la s&fC· lunque bene sensibile. Era qual prlma destinato a & urne N • • • chiarezza crlstalllna dell'aria. I aena del mondo nel contrad• cosa nell'ordine della coscienza, month, da dove ml mandò un ~ aSceUn Pr ·J g1on Ie1·0 ;!orni caldi erano Unili. SI an. dire se ,tessa .• Da colui che un senso netto, profondo. n~ cartolina con delle pens{onl che { dava veno quella •staalone In non h.l sarà portato via anche vo che questo foue veramente lo riconobbi per quelle che era. ••· cui lo sarei ritorna to a lavo• ciò che egll ha •· ciò che avrei dovuto fare. no Junao West CHtt Dieci an- L , Ul..TlMO alorno del acn- Incarico speciale d1 accudire al ~a~~ ~~r a~:n~C: 1 dfl~~! ~or:~:~ o ~li ~~~e~~.d~~~~ 1!n':io: qu'!i~~i!~r:lr1~ai:•~~1!'= ~!a:l~:r;~~I P~~ .:,~;~.è rri! nato Hll6, sollo la costei- 1,0111 o al m!lall, o dJ scrivere re un posto qualunQuc di In- dici eravamo tutti svegli, tedu· mente prima che ne parlata!. U ricordo di c'ft era come ciuat, l'anno lcjfl~~=:~!~:;q:i:~~a~:~· ~~us~o~~d~~ 1 !~e~~~- P~cc~: ~~,rea 1 n,te O a~:lla~;;:,~1:, .i!~- ;~t~~li~I•:· p!';i~;~na:iaefu~e;:~ ~~e==o dopo dl11I con lndlf• ~!a~ vf:!°~'!:ca t!~ t!te'; piedi_ delle montaane lra nc"1 tenere quel conti complicati cata. e a metter dlschJ. l vecchi e « Sapete, credo che blsosne- se qualcosa di simile alla traa- !~~nF.~f:~nJo~11~u!:~~• n~~ ~~~ ~:: ~!~ :e~ : dl ~~~ pc=i~e u~~a~~ra 1 ech~ a R~ r.~~ 1 !1 rlt~~~to"° • ;~1~ 1 :;~t 1 ; ~:1:,eroc~:r ~~!:r!.:r~~e ~ m~~a~lc~~e ~~a:: ii!oztord- tura, ad tmma•lne di Dio, ero clale da fare J)OISSOno sempre e Bob Gerd 1 ero da e Nlclc • In rlcmplvano la stanza. Ero sedu- Non era la prima volta che slure. Le aue Jettere arr tvavano nondimeno Il prlalonlero delle andare fuori e toallcre l'erbac- Sheridan $Quare, aeduto al b4ul· to sul pavimento e di li il mio Glbney ml sentiva dir quast,,, con plccoll rettanaoll rlta&llaU ~Je ~:~~ee ~~ ~'l:U:~ :1Jf ~e1~~u:CO. sarchJare I ~,::: 1 ~,ir;7t\~~I 1 3er,~zi 1 :~ ~t:dd~,il'~:;ai:,a «U~.: !ft :a~ n~~e ~~do 1:1r:: !otcc~i:r1'acr~: . e I~ a;: 3u::~::: ~~t1t!i~~~~~e~~ dc~~a~~~ee ~~rta~i ~~- v:;;:ecr~ 1 ~~yd~ ;:::: lnv~unl~~ andai a prende- ~~~!~!e1:i1 ~:~~tt! .:! f~aui~~tua-..:.S v~c : uomini come me, che amav,mo ~rivere a macchlna e ch.lude- :r.e di' quel varlell del Ccnter re qualcosa da manglatt, e rl• pltteeaero anche a Gtbnc7. Per per mc ~e le parole c. Ox– ~jo a tutlav 1.a Lo odiavano; na- T6 le ftncstre dl questa 1t•t1z.a Thcater, U titolo del qUale ho tornai carico d1 ll<!Va strapazza• lui QUalslul tlPO di vita •oda· lord • e e Colleaes •• polcbà U h per •m11rLo,vivcnu invece doW! lavoro; Frater S7lvester dlmenUcato. Cl mettemmo a • te, pane abbrustohto e caffè In va bene. eccetto quella detl'uo. timbro era e BanbUl'J'• Si tre> nel Umore e 1t1 preda a dispe- porterà via quel mostro mec<:a-dcre tutti loslcmc a un tayol9 sacchetti di diverse tormf' e mo d'affari. vav• li ancor• pe.r l'.. ddettn • raMo: :~1 1 :!'~ea:i:!\~ di mlaha ~~I d!ef•~~at~os~ ~ ~ 1 ~1Ve ~~~ ~ ~~m3rs~t!,1~ c:r J~:i!~ pi~ dll\::~r~o u:~v.:~ dalla porta ~~vr~~ ~e: :. ,~i: distante ditlla cu.i c;!Qve DIIC· con le loro zappe e badUL Ed paaavamo lo quel posU. Er• Ma lo non ml sentivo di tu- c. Voallo farmi aecttdt>te •· mlsslonl dl aruerra sulla Gcr- ~! llm~~~::!•:;·•i:1f~I =:: ·~~.xtt:d:~1i!!.ro ! ms!o~~~ ~?v:n:c~open:= ::~:o:,::t =tt;I ~::~e r~a::1~ ck~~ ai!lv~C~~ <;1~ rn:1~to acrisie che y i Canao~e, 11111 . c•v•ll1 morti e i e alù sotto &li aiberl, se e•~ tro da fare e .sembrava eh~ cuno venne l'Idea _dl andare a tutta oceupatadallasteua Idea. contrato una raaazza, dte~:. acttantadn,1u• fuori uso, In una tempo, prima della messa con- foue Inutile andare a letto. fare un• passeggiata fino al Verto le t-.e o le quattro del fece il ritra tto, e do Core~a d1 •Iberi scheletrul lun• ventu•le. E quasi tutti ali •Itri :tando Rlce e Gerdy se ne ChJcken Dock. Cos1 cl prepa- pomcrl11lo Glbney IC ne andò seppi che I.i sareb: 11)011.~ 10 M\~ 1 :~~1· ?.:•~:~· madre era, ~:r~nl~~fe::i~"btTi~~e~a::~ ~~.~~fm!n:~o 1 11~ 1 ~!r~e r•~:1o ~lno-;,no • tutto Pec;:; :i ~t\e= 1 ~ 1 ~~e:: ; ~ ~: r~en~:J,~ 1 :!1°~ 0 • no irr111on11:ri d1 Quel mon~ ,11 teologia O a ricopl•re frasi Facemmo quasi le quattro del que•to mi era venuta un'Idea, a aruardare Il fiume sporco per tetico neu: prec&rletà di es:: e pur h•1 1 1:rnlo che non VI ai>- di libri sul retro delle buste. mattino. Glbne7 non voleva an• un'Idea abbastanu affascinante un po' di teffll)O,Poi l'accom- quaU probabllità c'erano c},è in!~;!~~~:t'u.,..:~rr:~~ocos\u~i;aav~~ E uno o due stara nno aulla dare fino a Lon1 lslaod e Pea• e &rave per se: stessa, ma mol- pagnal alla metrooolltan•. potessero avere una caaa per nel mondo mu non del mondo; - -------------------- - ---------- loro, da viv_ercl. come speue- ~;'u~,'.f.';~ . ;:~~~' ::'.~~i,/~~ ·1 Rl1'Ml SCONVOLGONO 1 MlEl SlLENZl 'tl''i:.~~•~~.~~~ ,"::"'n!! .... rano artiin 1 • L'1ntcarub dcll'or- portando con sè la stessa ape. tlua Millrv•1 111111nn hl di mpru cle ,di ara.ile f! di consolaztoru ~·~,:~~::~ ,?i.•.::~~~. 1 .~"~~ UN SOLITARIO DELLA POESIA 1 ~~:: n;it't';.~~!. .. i>::''r. t: Mio p11dre d!Plnjf'V11 come sta d1 S. Tommaso APoatolo. 11 ~!~~!'n11if' 0 ·r::,~c~~ v•~:~::: :: ddi :~!~! ~v~ : 1c~:fte~ come C~z.inne. L11• ,ua vlSlnnc- luJ privatame nte, ancor ph). d1 del mondo tr• &11n•p1eruadi un anno pruna che foa.se am- ~~:;!:ii:~:~ ~rrÌ~~:~~l~ ~~~ ~i~ss~°z: ~blJ~ del)e m~.... , .. ,utt, ''"" pu- Pur pagando il loro tributo a Blacke, ai metafisici e for se anche " voti dlv=, o~ et= DOD :1aC::~~~ 1 t~~~v/if ~t: 1;,1~~ c.!: ':eJ ~e:= =~~ Ptt ~ri: erea'8. LII aua vbKJflt er• r.. a Uopkins, queste poesie avevano un accento talvolta elabora to e Dattero e per la Vlta del CJater. ~= "n!~~:~ .. enge~~•o d~~~ faticoso, ma originale • E non si riusciva ad accostare il loro au- cc~ cosi cominci ò u 1K.1 e 1e ;l;OD o d, ,lluttraztc•DI IUJ)tr• • • • aetlimanc d avviarono raplda- ~';ia~~C:.:111ufvr~~el~=lt= tore a oeasuno de gh auton contemporanei ~=to':~~'ul~ i: ~ ztone d1v1na ttnda le.time>- . . • . • . lo ebbi prima del Mercol ed) aianza. per se ste.... Mio P,,• ''I N FONDO alla lunga d. ROT' xino 'xiz1LOTTI sua ongmahtà e (e.hc1tl di delle Ceneri er~ che John dtt era un ottimo arU•ta. sala scura entr ammo I .J..La...l, .1:1... l, tono. Paul pensava di sposant alla Nè mio padre n~ mi. mMiffl . re • Pochi mcii dopo -,enne fine dl febbrai.o. Avrei dovu- 10Hrtlf11nu dt1 me:toehma e itu- . m una st anza ~ove t • , . , un'altra conferma di ciò con to ur ttatt Ano a Pasqua per =~~\e ~;!1~~1 .~~~e:~ ~I~ ~ 1 1~~ 1 ::;:~~:e: ~ta,:~::~c O~servan:r.a. Appa rvcr~ dap- a~1ma che m ~so ~1 forma, è Thi Wal,rJ of Siloi. 11 ti- :i:: " eall 11 fosse sposatr tra.che di autumob111 e dt !ilm e conse nammo al tesoriere ~rima, accolti__con ducretu ,·1sto cvn occhio d1~taccato e tolo I: preso da Ju ,a (e le ac• Finalmen te la Jun1• Jlturai. • non !>I (1tcu1>•e~ della roba g . 6 b r 1avore dalla cnt 1ca e çlal pub lontano, senza reton ca, senza quc di Siloe che ,co rrono in di penitenza arrivò al suo pun• dle c'e In dispensa, di quel lcnostrest1 logra c_e,~ 1~r~ blico, tre libri di poesie ; po1 passione, con la chiare u a silenz io•) e sta a aimboleg- lo culminante nella SettlmuM. eh~ c'è ..u1 a,aornale, e si do- log1 da polso e gli sp1cc1oh, venne l'autobiografia Th• s,. anal izzatrice e , incera che . 1 . 1 . Santa~ con il terribile Oido :rn1:,tdt 1 or~i~ vlCIJIIatl&IJOe firmammo delle carte in Clii t·n Stor,y MOlotloi:,. che d1 non tra lascia di notare, oltr e !t r;ar:a ~~a q:::i~~rb: ~,v~; e6i: ;cti~:: ~i~er~: = Eredltul da mio p11drc JI suo c1 impegnavamo, nel ca~o eh: ventò m poco. tempo uno dei al, be~1~,il_m~le, ~ vizi, le in- storia dell'Ordine dei Ci1tcr- della nostra chiesa, se,ult.o dal modo dl vedertt la vita e un avessim o abbandonato il mo libri di magg ior ,ucceuo m gmstJzte i dif etti. . d Il S O rimbombare per quattro ore del po' della suu lnsotferen:ia 1-l"'rnastcro, a non far causa ai America· nel 19 9 uscirono 1 ' , • censi . e a . tretta • •~crvan- •almi del Venerdl Santo nella questo mondo aconvollo e wi monaci per le ore di lavoro S d 'e 4 1 . TI . Il tono d un artista za, c10~ dei T rapp 11t1, dalle .. ia del Cap..ttolo,e il tru.clu po' dcli• sua versatilità. Da en- . . ee s 0 1 ontemp ohon e 11 • orig ini fino alla fondaz ione e del piedi nudi del monaci c:ba trambi ertdllal capac1lb..di la- non rct~1bu1te. Woters o/ Silo1. Ed è propn<? n.el ton~ d~I lo iviluppo delle recenti Be.• passavano per 1 chlostzl, • U ve-rare, .di \.-r.dere, di sode.re , E poi dalla porta pauam- L'intc.reuc suicitato daglt racconto che s1 n vela 1 arti- . . . . ò lun10 tr19te canto che •~ :O:~t:Pf~~cd 1 11,:;~cu~rcs= mo nel chiost ro... •. ultimi tre libri di prosa, e fra Ma. ("ottrav~r~ una __prosa t~ea;e~::' d,' p!~~ ;~ ~:e pa!:i ! a:i ~!~n~de;18~ cl! re !IC ael mondo si vlvr.sae Nascita nei Pirenei ques ti 1pec1almcnte dall'auto- scmpl~cc_e niuda, fam1hare e sia un po' il ac&uito della campa.ne U Sabato Santo. che tcrondo J crltut PIO 1lusU e biografia, i italo -grande , su- colta ms1e~e. ma scmpr~ ade• Monlogno dri Pttrgolor'Ìo per sollievo rtsve11 1arst dal tODDO Jlù lotlcl. Non che fou1mo mal Cosi racconta Tho ma!!tpcriore ad ogni aspettativa guata a ciò che lo scnttore 1 d . . b . f'tmorta con un triplice ••lle- !h':~m~'è qb~~~~ :t::a: Mert~ s.tesso, si ~el udeva tanto da far pennre !- un~ vuole, csprime_re, la sto~ia di c~r/'~r::;::at~ e d;:fane ... ~:; u~ •·Pasqua quell'anno Qdeva per trarre 1101adalla vita. a 26 anni la sua vita nel se- voga. - Può essere spiegato quest ~ima 11 snoda ttcu ra, monastica e per la con•i nzio- proprio al limite m.aatmo - Se quel che 1 p1ù noa m-tto- colo: aveva deciso di far!' quest'inte !esse _c~n il rinno- 1cnza Jnc~rteue,. scon_ ab- ne vigorosa con cui si so- ll venticinque dt aprile - e no In d~lone foue !e1; trappista c. a.nneç-a_re nel s1- vato spirito rchg1ot0 cbe an- bandon_i. Si può dire aru: 1 eh~ stiene la funzione importan• :! :~i:!"d~ ~ .e:!: ;:e~~ :: .,.e:: ~~~! ~r lcnzto ogni am_bmone, .oçm che q~esta volta ba seguito la dove 11 • ~~~terebbe cbe ~o- tiuima della vita contempla- della prlrmvera del Kentuck.7 8 ,,..r Cehce fosse ,tato di af. dcs1dcno matcnale, ogn, in fine d1 una dtsastr05a guerra v~!~e d1 ptu indul~ere, egl_t è ti•a nella chiesa catto lica - un selvaggio,_ prezioso ed ferrare 01nt cou, e tutto ve- quietudine spintua le. Nato a mondiale: iterton è uno che p1u che mai essenual~, lucido • • . . acuto odore di. fiort, dolce ed :?er:u ee"';r~ar:~1 i:·:: Prad~s. nei Pirenei francesi, ha trovato una (~e su CUI fl· e hr1camente sorvc~h~to. Al~ Ri tt DI nel silenno ~~l~t~-o:::.unm~ i:.: ": ~1 stato una persona a•l Ce- da p_adre neozelandese , ma d1 posare e costruire, uno che meno quattro morti d1 perso- e Il monaco • scnve qu, una chiesa piena dl tepida aria ;ce, un mlltonarlo dello •Pll'I· or1g1ne inglese, e da madre avendo ,coperto la vera fe• ne care so~o racc_ontate per Merton, e~ un uomo che ba notturna, dilagante In questa .. 10. dall11cull.11fino ad oa,i. americana, ambedue pitton, licità sulla terra può farne e esteso ~el h~r_o: s1 veda c~n rinunziato a tutto per posse• bif:':o°r:itici:!om:1° rt. uinv1:: stf:jad~e~::~•n~= 1 f 1:;, ~ 0 ':; a,•en passato par~e della sua vuol !arnc anche gli altn quale sincer!ta e vera del!• dere 0~1 cosa ... Al di là dcli;, torlo della Pasqua~e • 1m sarei m-.i entuto In un mona• mfa.n:r.1a m Ame n ca, a Ber- partecipa. Ed anche 11 fatto catena, tut~ al!r 0 che senti - fanta .s1a, della grandezza del- 1ddo meraviglioso dl 51ubllo. stero d1 tr.11pplsllall'epoca In muda, poi d1 nuovo in Fran - che. un trappi1ta rifletta sul mentale, cgh •~evoca ~avanti la potenza, della saggena. Qu•nt°n potenti queg i !noi e cui diventai uomo. eia;. aveva successivameme mondo e scriva delle cose d1 alla sua memoria _e .a~h _occhi dc-Ilo splendore della mente, ~i!\: 1 aU 1 ~i?:t~ ~~I~~~ et'; SI · 1 (',llZJ• o .,tud1ato in Inghilterra e viag - esso in mezzo alle quali ~ dc.I lettor~ la t~agic,ta eh que il monaco ha trovato la chla dovrebbe aiustamente essere • •, giato per l'Europa , finchè a stato immerso fino ad ieri, e gli avveniment i. ve dell'ca11tcnza in cose pn . monotono perchè manca In mi> , ven!i a!mi, dopo la morte d1:1che descri,va la sua nu_ova~i- E' ti ton~ di_chi molto ha ve ~i _ogni.attraz ione e dram- ~ode~;~~e3!liaa~! f~~ E' ~Il ·nzio 11 ICIJe del gemto n , era venuto alla Co- 1a nel chiostro con amcernà soffe rto, d1 chi è stato ma mat1c1tà: il lavoro, la famt . dcrna, ha una varietà tnfln l- c ' muo~nu.i ·,1 rJ!tttte sul- lumb1a Univcrsity di New cd entusiasmo, ma non con lato per lungo tempo ed ora la povertà, la solitudine , la tamente ricca pcrchè è delicato la vurtmerla che • sta. York e aveva qui preso la I soliti luoghi comuni cbe s1 è guarito, e nella calma della vita in comune. E' il 1iten- e iplrltua le e Jl\-ofondo,e non u"t'e .,!:tf'~ 1 ::;;~~~erdn~cl:~~ laurea in lette.re. Er~ stato ~sson~ trovare in molti hhn sa~~ezza ~olorosam~tc ~e: :r.10della Nazareth del Cristo. ~! f~::n 1~ 1 .~,~~l~o J~ ~~ ~ 11 t.ro1nu•~ a1' matu- come un \'lagg10 contmuo la p11, puo user sta to movcnt t qu111ta sa nvolge agli uomini in cui 11 loda D10 senza pom- radici neall abissi dello 1plrtto rando ~ulla coll.lnctla dl S.n ..ua vita, da un paese all'al · d1 curiosità e di novità per intorno per raccontare la 1ua pa, in mezzo ai trucioli•· e dell'anima umana. Quelle Glus,.ppc. 1 mf.~:C' che ~'j tra; e a questa sorte irrequie- molti lettori. vic~nda; un. tono che l l_iri«. Ma c'I: un .altro aspetto del- io:~J~~~i9 d ~~ :~cr1:~ m~~o 1:'naanodl:.f'~ardl- ta Il era acco'!1pagnata, spe- Un su erimento e vmlc, spictata~ntc smc~ la pcnonahtà art11t1ca d1 dc11totto modi gregoriani, han- no della Foresteria. c:i~ negli ult1m1 anni di New gg ro e ~rdcntc, d1ssotvcntes1. ~1crton che buogna ora con• DO rlvelato colore e calore ,. C't s&leozjo. Pen,o a questo York, un'1rrequ1etcz:r.a d'an1- da D a nte ncll'ult1ma parte, in un ao- sidcrare Non è un aspetto •ll'?Uicato e teliettl che ne. ;ona~tffo In fui ICN t tr:.rr mo, di aspil'lltOni , di ideali, Ma tutto questo, se è pur da.mento mistico, contenuto e minore, li badi, anzi i fors e ~~ ~~t~~ :ò!ti~~~.;; :i:r ~;'°nac:' m ei ra - 1• che lo nevano prima spintn vero, non basta a spiegare 11~er~no il più importante: ~ la sua come I monaci stessi, quest~ VI aono dl que.111 che hanno a far parte di un gruppo c~ • caso Merton • Thomat. E forse d merito maggior..: attiv ità d1 poeta, aono le sue a.nUfone. aottomettendoll al r1- mllle COi$C da fare. ChJ •I oc- mumsta. po! a convertirsi alla Mcru:1n non I: soltanto un d1 que~ta autobiogra6a è pro- pouic, e i ritmi che scoo•ol- ~dld~:U= 1~~u;: ~r· df/ ~l\~,C-~ 1 dc~;::~i:-: 1~ fede cattohca, a tenta re la trapp.1sta che scriv~ del mon- pno d1 sentire da vicino con gono i IUOI silenzi• (ihr là, hanno d•vvcro acquisito tm eon:u~tuarc eh~ 0 .* rlparam II via ardua dello ,crittorc, a do e 1nv1amessaggi dalla sua umanità e mtclligcnza le e~ r}'thm, tltot ups,1 my sikN· carattn-e che è unico. lnccu-, tetto. Chi Ve!mtcla la casa, chi lasc_iarc l'insegnam ento per cella : è anche un artista e .. e che tratta, di aderire ad us). . , al:burie i bel di tult $,IHZa le stanze, eh.! t.avu 11 <lc<11carsi ad un'opera di a.po - un poeta . cue, mentre l'animo è StaC'· Ma vediamo prima d1 tut~ qu~to che arrlv:O nouz1: pavd!~:t~P del refc~to~sche~~ ,1_olatocattolic o nei bassi fon. Th , S,vrn Storr:, Mom, cato e lontano, ormai rivolltl to la sua estetica, . a cui cgh rl•ll'InahlltcrrL ;a porta vta 1 ~ 0 ri} 1~le. Altri tre ,h della ciuà. 101n è la 11oria della Jua vita. verso altri fini. accenna ncll'autob1ogra6a. In C'era yoa. Jett~ra di John o quattro ,tanno a?dutl ln una Nella Badia di Gethseman , dalla nuci1a fino all'età. d1 J~ Nel 1949 usd Suds o/ una di quelle pagme dove 1 1 r~~~tr~t~oalrre to::sc'ì13: ~~ 1tanza duvanu alle macchine nel Kentucky veniva dunque anni. (li 11mbolico titolo gli Conttmplollon, libro di me- \offerma a parlare J~I pot retettorlo a meuoglomo del ~ sir;;~ ~o1cf'-!u~ut~~tl!r: 10 t a concl~dersi J'csist~nza d1 è !ll.tto suggerito dal Purga cl1t~zione ~he. h~ accenti d, ta ~lakc'. ogg~uo_ d, IUOlSabato Santo. La lessi Il Lune– coloro che scrivono per doman- questo giovane intel11gcntc e torio di Dante, un poeta eh~· 111v1toe d1 nch,amo ad una pamco lan stud i, dice che 611 di dl.!:~ua,l'e diceva che st dare preahlerr. J)er<:hè sono In- :ttnbizioso, asseta to di cspe• egli ha IIVUIO caro fin da quan - ,·ita pili cristiana. Sono prOSt' dn ragano aveva imparai 1 ~~ 8 1: au: ~~vis1~nr~ 0 ,::=: felici. E altri anc 1 oraltstarno rl• ricnu e di sapere e anc he d, do imparò a cono~ccrlo da accese, piene di severità e d1 dal padre pittore la detìnizio• dato con 1ua moglie sul la~hl :ra,:~~aln~~ttrri'r:teifl lh:~:~ 1,p1ritualc perfezione. E_ scm stud.cnte a ~.ambndge) E' ard,orc mist:co, profonde e ne de~l'artc, e _sapmo ci.e • la ~~~l:s1c~•d:-n• e~~tt~~~~• -~!: un cran daffare con I muU per hrava allora, anche a lui stc~ 11ona d1 ambtent1 e paesi, rl: logic_he nell architettura <lei upe~tenza artt ~t1ca, m•I gra inalo a una ~ova bue dt prl. lmbrlalla rll. Oppure vanno n!'I ~o, che non sr sarebbe più udi. persone e affetti, d1 dolori ~d pens~ero. Lo stile anche qu fio più elevato, era veram~nlt ma linea. 1)8.'iC'OII a auardore 3] 1 e vacche. to parlare di Thoma s Mcrton esper ienze attivamente r1ccr· :irlenscc disciplinato alla ma aunloga all'espc.rienza m11t· Era stato ll1l palo di volte • ~~~IP~~~~P~~eprl.Pti~!e!ri ln~ecc questo nome si co. cate, di dubbi e d_1~ill_usion1, c 1cria. ~ se è ,•ero che il nom~· c:a••.e che e l'art~ era contcm_- ~i:~ 8 ~ q::!C::v~n d'!°'vvC::;, loro dice che sa •ccomOdar~ inmc,ò a conoscere propri . infine d1 pace e d1 quiete con ~010 rl1 Mcrton bastò a r, plutone e implicava le ptu occasione al censore di rlta1lla• 11.toroloal. Un altro sta dlx- dopo che egli era di,•entat o qu111atc. Stona, non cronaca chiama re molti lettori, ap :alte facohà dell'uomo • Ma re alcun peno della 1ettH·11. SI ::~~a~!~rd:f,'~t~ 11 nu()- Fr:uer M Lo~1s dell'Ordint: chè lutto il_mondo e gh av• par_ve chiaro tuttavia cbe lo ROLANDO ANZILO'rl' I TIIOMAS iUERTON Qllelll ~ non banno neasun dei C1stercens1 della Stretta \·eniment1 d1 euo e della sua ~cnttorc aveva mantenuto la (conUnuc. e pag. 4) (conUnuc. a pag. 6) 10 10 eca Gino 1anco Pagina !I Dalla leggenda di ~an Clemente La Cestadi S. Clemente, Papa • mal11N , 't'lent celebra• ta dalla Chle.. U 23 novembre. 81 Iea,e ml Bre't'larlo. nelle • lezioni • del ,tomo. cha Clemente romano. dbc:• polo del be•to Pietro, !ece per primo raceo1lleN le ....._ monlanze dei martiri. Fu pot da Traiano mandato lo •l• llo ln Crimea: lvi troYò altri duemila crlstlaJU eondannett alla miniere, « qui cum ln eruendll et secandll marfflOrl. bus aquae pen uria laborareat. Clemens 1acta oratlone. tn vk:lnum collem ucend.lt .. in cul\11 Ju10 vidlt Aanum dexte.ro pede tontem aquae du.lCI. qui lndt scatebat. at,. tin,en tem... I (N. d. T.). n°.:::, i ;:: ,noli di ra.u .nd MM Nw • oi /Mdi d,Uo rwp, dli />Mtioftilri dow, dot li olli dli MOrlin , i rondi pont i li i,u,.ol.60110 CotM IOf'f'Ì. ProfO'ffd• ,wUa po, 111 dello M011lopa flrit. f ~=~• ~:°~r':in !/t:o,.~"':::t':.°Jà o lorri. ;6 U "':.: 11~ 0 ~':;.: o~ 'l"!m~iiblocdai di twfro. Pouio , ,ol,,.i, tiori.scOflO ;,. toso w.Jlo orclciteltwo ~:::t 0 'J, 'é,f o,uJ:i 11/:l o!: 0 :::::~o i=:" 0 • oU. pn,s tr• di llo loro f>rofllico coll,drOU. Mo • sospirf dello {ilt o moltitudine cr11cono dal cwort dtlki monlaP.14 utti ,o,,., tlttt O martirii O ,,rribili prigioni1nl L~Ai::ft:'t;!; ,:o:t:..::!/1Ui,, ;,. qwesto moP'II di mor,,.(J/ bianco comi MN grido contro il cielo: I Suoi J'!ldi foro• pr11to 1tri.6.are orcobalnti dallo ,.rir,• LA ruJn la.Jcù,,ao 1gorgar1 i loro nuceUi sepolti C,111ot, U cotn, 1 OOi polsi, prigionin-il 8ff11l1, • NWl'tot•I ~,~!!:",.fi::t:a.'- fio.sir, .uim1 parrM /,. luoglii lontoNi cr,sc,rà lo. r,o.sfro to,sio. L.'Asio, Ja Gr1cio, l'Etitto , l'J,.ghillerro IPMO il oostro 11HN. I r,osl,i i""' llara,u,o COMI '11,#f!I • osciJuro,.~ cOJ"UIH df fndh •• altri M0114i, Ml oUn 1«oU. B la w1tro ,ilosi PDrgm ombro, fotlù In ,stati "°" prwld.1d1 ::.::roro;:,,.';{;Kfo~'~!7i.cmdinnti clu "°" llffll COflOICltt • i 11otri Ctffl t1tlotl nel voslro santtiW do lnlt~ eadtdi. Lo 'OOJlra pù, ,chit f10 attrawrso f.o trYlla fP'OlfClioto ,,.dwtio per l1 MOfllog,u sto COIN• flott, o i.soU '111 MVitono i mori tJWSO lo Gr1cio , dopo w,.IJ volti c,nt'o,.,.i di ,citi t, vostr, acqu1 sirttolo"o lo IWN ot mili ;ùdi '°" '"°"' In_,,,.- . (Da Po,ITI/, go1. 18, N. I (l'.ebbralo llMt)ì 1111, 111 .. ), (wod. .llolonda AMiloUIJ TBOMAII MDTOM San Malachia La ftala d1San lblacbla, abote lrlaod.,. d<Jl'ordll>a del ~~.~~el~e: :itbna: rusalcmme, 'ftmle COl:Qe dal delo, tenaa ,enlton DI ftA e neque tnit!um, neque vitae &em ba.bus•• ccae dJaa S.. Paolo (Btbr,. VJI. 14) . N. d. T. /I ~~fr,~1;!• ::! !i&' }r!t":o ~=ori:;-;,.~~"'°"' So,. Molacluo, clu I mollo t1ecclcio, si alzo, •tr• lo 1011th corti,ua di olbm • occlti1zr,<J ndlo tlOJtro ,,. li n,o g,ubbo,u t pin o d, goc:c, di pioggia , lo S1'0 barbo j J/"o di hdli i mori d, Posidou . ~g~.U~!:;!""c:':,r 0 o Ì: ii}~'~ 'a':.!: ;;.;::,~! n Uun1nla comi uno ,o ,.chiglÙJmarino. Du• com,a n, n1l camponil• pori.ano IOfflHtlll l al fJICChiofor1stilro • lo lorn 1opJ,110 ù 1111ocqu1. e SOf!oJloto m~ndolo od o.ssifl1r1 allo mia f1sto •• O lo IN toWNla cU ,.,.,.liJ e poichj sono d sonio d1l ('°"'"°· Dfflo scuol,r, l, gocci da, riecioli e 1tor, Ml tr1sl,it,rio , o ,Orlinn n11 • ri,Osar1 n,l ~o d,lus mio ,torio! •· Cori li com,a n, s.wonorono , •CH otrimmo gli o,.tif0110ri 1 tli scriccioli I l, oUodol, volarono flio doJk /JO~. l ,.o,tri p,,ui ni dit1no,wo ag_neUi.I t1ostri """'1 si o,r;"°"° to1fU Mari. V• ...onoco cr,d 111G cJ.1 gli n dow 111 ctndor, qwolc:h, i,c•o oNhcltissi mo o polc oso ,tdJo linttuJ dn gra"" •· ; o~I== 5~i s~~~,' °u~i~!, "ri~":J~d J:!:! 1 1~:'° Pat r ullono rtma.JNtl•o d• fion ~=:; :f..:o ;:o,:,.:r ;.!~ f: ~,.':°,;l"°t.u,~,,~ij}~llia µr seni or, JJN1 a oi ocdi di Ùl"O flnmo cM lo _,,,o e~, . Lo ;.01110 codwo 1osf iro,.do oi lati dillo clii1so di ~tro. Tnnporoli "4tligaro,,o hdlo il tiCW1to i• fonno.tio,u dì bottatlio. Atu cu,q.,,, qua.ndo ln lo,,.,,.o di wd w1 ù sOU, il Mwto 01,s·11 101pirl, • si ald • 1,0111 il ln-r-iccio dai pi, di : ~~liil t~~id:::•u 0 f!~~o: ;:: :[; n1: '::.o sgroUio di iocr.,, nl ''"lff' C!ost fiomm• d, rom, cadtmo, li,.gtt• di fNOco cado,,o l, fot li1 o cncti,.oio cadono al 1140 tossar1 m,,.,r, lo noll• mondo gi~ lo 111D osCMrittl corouoto IN queJIO ,;u ria Pn le&OJII, B il Mdclli.u d,c dillo ~M dll Nostro onM clu t1nn1 u nn g,,.ilori, s, n, va s,n•o lasciar traccio • lo Jnagzio cod, fruscW,edo sotro il wo1tro bo1Co ' conu li po,-1, di tt,so prizio ,u di compagno. (Da Poatr, , VoL ?S, N. 15 (hb bralo 1K9) 1 pp. 2!5-allJ Clrod. .llolonda AnzlloUO TBOMAS MERTON

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