Fiera Letteraria - Anno III - n. 24 - 20 giugno 1948

2_o_g;_ugn_o_I_9_48 _ _ _________________________ ..=:.LA FIERA LETTERAillA Pagina 3 uurnA MH MliMl! LETTURA SEGRETA DELLE RICORDANZE quc<,to• ..:hc ha intanto il ni::tggior nu- alta di ,·ila che quaggill colpi.sso Leo– mero di ,•:1ri::mli - 3 - ili tutla l:i pardi, il sonarc ò'clla \'0C0 della g.iovi– poc~ia. <loJ)o i versi 16-~65 (s1rano que· ucua. l'accento del auo labbro - devo Et'ini;orgo di l')i:rnto proprio in uno tlci rico"laro i cul111ini cho nclb liU:l ctp<!ra punii J)ii'i .'.liti della ,,oesia, come 1111poc1ic:i t,pumnno iu quc;;la celeste ,o· tribu10 dOlla vi1a dc] 1>oc1a alla vi1a cc? -. Ancora: t.ra i vcn;i 156 o 157 tro1:po prcscn10 di \'crin:1, 1111 iutratt,;. ec n"cr:1 un altro. « S1w::i;ncaquei;;li r.c– ucrsi J)Cccaminoso ai fini so,•rmnoni chi d~iali e pirinli », C'hc in seguito fu della poesia - clzc del rcs1o s'era i:i:'i accollo (era tra i►arcntcei), 1,crò sempre IJ coi11cidere improvviso del fronte E11p11remi ,(embra che mia madre sj,1 afflrmala "ittoriosarncntc fìn tl:il primo 11cll',1111oftrafo. e poi all'ano della stam. di gucrru Cfln r111clforegio11c i11terr11p- molto piri vicina. q::ntc;~:o d:;:c nr;::: ~i ~;:5"~~1 ,·aggiunta. Qui non uu gesto e o'ecisi,•o 1ag111jdi un «a:lasio » linguistico d?e p 16 o~ 1 _, 6 ~ 5 .i ,,,1 0 c •1 0 l,c,,,'o':ir•o•l•?,.',o~ll. 00 ,',",,:1:1 0 ,, 01 ; , 1 ,ec,, 1 ~~ p~• 0Hmi11a10: similmc 11 c accadd'o tra i fle fo 11os1r11 villeggi11111ra<111mulo< 1 11" Siamo eritrnti sono ww lunga g11llc– Lcopa.rdi. ricorrcn7,3. che 1:,, Fiera Lt:f· della l"'CSi:i, ma 1111 lungo rieehetgi:a- tta C'~J:lorazionc 101alc e rnl'ditala ,lei- u v " ,,crsi 157 o 158, do\'C s"intraltcneva: cora l."11ri11 ern .tere,w e resiste11te. Miu ria di platani gi"Ui: so110 gi<,llo·aran– ttrario, col prC$Cntc sagg!o del Blgon_ me1110sc111imc111aic,o un perdersi oriz· l 'OM1.rc ; ri~vegliava nel corpo dcll:i lin· dclìni1i,,c, •. ma u11rn110 e sr,,ie1t:1bilc). (( Pur como icr da noi fossi partila•>; 111 u 1 lre - clic i1.1,1ccom1xig,uwo - 1 i- cione. e il sole Mlrllverso li sega in :/· n:i. lnte,o ~d:i~ :i.i .su~i, lct- zonlalo della 1>0osi.1, sinlattic:uncnto in- gu:1 il suo fuoco scb,rcto; ne risentiva E' <iucsto 11110 dei J>ochi canli (se mm infine !"aggiunta dei versi 162·63: sc 11 1ivt1 giù ,la q1wfol1c 1&111,0di un evt frasJflglì cflrlflceì. Per quanto abbia tra- siijtila, da10 a1>1mntoda 1111:1 malur:izio- la lcnla e ind'i,,iduata gradazione. e lì. l'unico oltre jl CollS(ifoo) <1"opo-l:i rag- dcmc deperimento. e 1 1 cllc immobili oc- scor.~o l'i11/m1:.iu fra <111e.sli luoghi, mi Dopo l'assolutczz.i di A Silvia. rìtro· ne tro)},>Os1>int:1.:etoricn. di un ~cnfr no in for.lo b i>:arlicolarcgi;ia"a: tuu,1 giunl:, maturili'i. che il J)OCl:isi lrovù Se torna muggio. e rtmw.,celli e s 11 o 11 i chiaie cov,w,, 1 111 m(l/e difficile ,1 rico- pare ora di 11011riconoscerli più: w11 \'<ilOSisul luogo dolio e;uo fovole 11 mento irriJ>Ctibilc: b musica avanza la lingua jtali:ma era prC!'Clltc j 11 mll ,li 1,iìi a aunu;ntaro c. corno ho dc1to, 1111,i gli 0111,111/j recamlo (I/lo fm1ci111le, 11oscer.~idai medici malgrado i suoi .,in- racc(lpriccio mi pt1re che in qufllchc se- Leopardi riebbe proscnli, oltro che il S;ui semitoni. Alle Hicord(mzc si era 1radi1ione risenlita. oggcttiv:nneute. ('O• a recidere , li :.-ctiucnze di versi. e si tomi wtfesi. Ci cr,,i.~igliar0110 di ricw c(l11d,, di fuga abbiono 1,ercorso chilo· :sogno, anche 1:i cronaca del suo pm,sn- prcp .. 1rato. l'ho ibtto, come a 1111:1 ~to· rnc dis1:rnz:1 &01:i:,<.ui,•a, dur:ila ·inJivi· capi~<'e: qnOi'la »torb coei lungamente anche qui ,,oc1icamc11todistanziando un trnrc in cillù. metri e cl,i/ometri lh1l luogo dove ho 10, Giù i.n A Silvia diceva: Il Un affct- ri:1. Cercava una conclmione sul 1>:is:.11. duale. 101110presente, tulta a ecrviziv 1:-:-epara1:,.nata in ,•olrantù d( narrazione ahro S<1uallorc. h sc,1ucb Òei « Dico >i. Er 11 tullt m<llliiui d"l ciclo molto ,le. visto <mcort1 con certe:.u, mia madre, to mi premo Acerbo e e;con:e0lato, E to. una wesa di posiziono oggeUi\•a. I di mm e ;lor.ia cosi p:1rticolarcggi:,ta. F:1- J~rC'i.~aO (•ogi;cui,'a » (s'è visto fino a Ricordo clic un simil-:: t'lato d'animo di ciso. e il tremore fo 11 w 1 •u __, alterno - (I/ ho ìmlor.i,wto il suo grido. U gri– tornami a doltr ,li mia .,\lcntura »; um primi c.11>ìtoli di <i11es1:1 storia :.onu ,,ob, d'un tempo. quelln che o~e. <.<l eh., punto), conlcncndo in 6è lutta J I m11111rata coscic111.:1,ma in <1uC!'to caso delle automobifi i 11 cor,<f(1 s 11l reuifi 11 eo do che si smorza poi Poco a poco 11l'llfl il s<,gno era continu.: 110 commOsSO, non nello Ziixildo11,?,: sloria •:lcil'infonzia u e e,. canlo » (:1,·C\•a :mche scrillo « vcr- ~ua p:is:ata stai:ione di Recanati, l':m- a <'ho <li8tanza tfi 1rn1po. per purificare JJrOvi11Ci(l/e .<cmbmva 1111" solti COSllco 11 rcmi.<,,io11e 111e11tafc. 11ellt1 co11disce11. rotta b sua fronJos.1 ))t"OSCnza. Con le ciclla p~ima gio"inczza: scri,·c\•a: « Scn- so») 'il gracid:iro 1lella rana. L, quale 1obiografia (ceco b snri ,•ita di Sil\liO una vcri1ò. condu~c 11cll'nltra Ricor- (J 11 èl cil'fo, fo voce cle11ricfl delf',,:::: 11 rro. dc 11u.1 t/(g/i occhi. in quel nero delle Ricordanze 1ornò :i.sii cndccasilbbi lo d:11mio Ictio i;ucnaro (b:ittcre) roro- è « rimorn >>,nel tempo e nello sJX)zio Snrno), non po1<wa :,vere una lìuc net· dw1::a (ora Alfa 1111111) un'aggiunta dt D01,·e 1 ,m 110 mo11tive s11t w1 m,tobus ,I,- .'Ile p11pifle capace d'i11gliiottire q11aluw sciolti, per la sc1rcta o ri1ornantc in· logio <folla lorro. RimC'mhnrnzc ò\ quel. (do,•'è il peregrino e J'elcganz..1, di tissimu c0me una co~a su cui 11011 si ri- duo vcnii JY.lr: igonahife a <inc.sto modo rf.:llo che triset1iriw1111le p(ISSl100per ,,ucl- q11e seritime11to e se<lflrlo ... rJuC'nza c.'ì_ quclb p,o~izione spirituale lo notti csli,·c nello qu:ili. cs:;cndo fan· fro111e a qu06ta necessiti,? Proprio a 1111 tGrna altro che a risch.io di dislruggcr- ,li con-egi;:crc. fo smufo, co 11 gi 1111 fl~mfo i d 11 e c,wicen- Mi p(tre che ornwi .c,,a=i vastiMimi e che lo ave'\'a ~pinto agridilli gio\'anili: eiulìo e la;;ciu10 in Ictio in camera .J- colore del tempo 1:ar dirclla inconscia· In o JlCI" lo uicno altcr:irla. Auzi il fr Quel scttcmbro ,del 1829 gli riempi, 1ri, cd m:evo giti i11 tUSCflle 11051rc pre• <listm1::e immisurubili mi divi1lflno d-l, la volontà di fare I:,, .,toriu di Sò :.tes- scura, cbiutc le sole p,::rsianc. tra la mento quella sua i:io,•anile ricerca, ; 11 ,ornarvi 1:-ort:l\'a uu pacato giudizio su ron le Ricor<ltmze la Quiete il Sab(ltt,, ,ww:.iOni SWmpigli"te. mia madre. e che giù mi .tifi impossi– so, la storia distesa, illuminante tutti i 1:oura e il coragi;io ;;enti\'a battOTe un un 1>resc111imcnto Id p:-oprio essere). <1ulb dolce dcmcnz.i. su quella voce ciel un <1ua,lcrne110ri'i scd.ici , ,,i::inc. Nrm so 1>erchèg,mrl!<ii i11siste,1teme11- bile ricongiimgermi con lei. Mi pare luti, alla qua\e ci ~i a<;cinge con cal- tale orologio ... ». Siamo sulla linc:i de. favola <1uel1a che .i.n una visiono più s:tnfuo st:1ta tretppo prownte. Così. lo]- Vogìio solo aggi1m~cre una considc. le mifl mat1rc, 111firci11111Io verso il bivio. che 1111destino prer,v:,libile abbia ri– ma. Il ,dislacco di Loop.ardi! Leo1JUrcii gJi Appunti e Ricordi: << Agnelli sul as1:ra ave,•a tro\'alo «fratto». rad'clolci. w giustamente come aggiunse giusta- raziono che mi nasce dal r:lffronto dt"· tJSSCrvcmdo le sue gmmce ,trigioSlre :ser- cMestu questo irrisorio m,1 spavento.,u storico di ~ stesso divent:a J)okm.ico, ciclo della stanz:1 [già nel Discor.~o iw lo poi in (<siepi». qudLi che richi~e- mente. o lo correzioni awcnncro an<'hé gli aulografi ,:!egli idilli' <lella 1;:io,,i- rii/e nella fatica. il 1w so così i11certo e '1iswcctJ. Qm11110basta per perderli, ... lega i <!Ogni cO'l pianto. Quc.Jlo cho m:l• .omo "Ifa poc:i:ia romm1lica (1818) r:lc- a metà del ,•erso 15 questa aggiunt:i: dopo un certo laQSOdi tempo. dG']io al· n~1,:1 con quelli C:. 1 clla maturitì1: le va- .<ottile ,fo rassomiglillre le prime tc,iw· - I carabi11ieri TV.Jnpn:s.,ono ig11oro· le strofo libere di A Silvia è :.uper-.110coma questo fant:a~ic]. •.. D~idcrio con- Sussurr"n&o ,,I vento tro comporre: ccrle aggiunte furono rinnti, nulle o tra•cur.1bili nei i>rimi :.io11i motorie dei bambini apprna li- re u11a r!onm, ammala11,. lJevono rric- d'un balzo <hl bagliore estremo, c0mc ceJ)ito sludianC:b la gooi;rufi11di \'iaggia· / vin/i odornli, C(l i ciprcs,(i s_crittc. nel lJUadcrnc11o autop-:ifo, .,Ila idilli. sono più numeroso e importanti berati. U1111 vera 1111g 0 scia mi 11re11devuchglierla .•. - · :111tistorico, della visione, o in quelle re ... u. Quello che qui e puru onda ili /,,i ,ie/la seloo: fum . .fopo la Q11iete e il &ibuto, doi>0 nei sccGndi: anche considerando che ci 1 1uawlo lei {ÌsSQ.vo " quei m.Q(lo: nw - Ci .,0110gli ordini...:. mi r;sp<mdf! Jel Pa$$ero dal volore eSoenziale e ricordo. un po" - aLbiamo \·isto -- la 1·aln1a malinconie.i con essi allinta; manchino 1:-:-oprio i primis~imi geni di 110/l 1,'(Jlevo 11111,wìa fli11rnrfo. per 11011 il gendarme. llo vicino il suo vi:so montcnuto in limiti i,0htj del p3rnl\o- riviveva negli idilli gfo\'anili, un 1>0' quel su<mo che 6'iÌI uell'lu/inito aveva oltre che l'aggiunla da « susurrando » qualche poe~ia e anche faccmlo la dcbi· ,for/e la sens 11 :.ìone <lei male, fl,iccido e iricrte. E' così JU"llSSO e 11n: lo. E anche qui ri1orna e si bruci:a il ando\•a a finire sul ta\'o)Q anatomico SJ>aurito e allra1to la fantasia, qui come (v. 15) a « sdw1 u (v. 17) e le climin.i- la parto all'accresciuta incontcnlabilitù Re,:gevo poi i 11 """lO ufla grmitle eor- 1 110,w, questo viso. ,fa irradiare traspa· mito di Sihia. nuova.mento capilolo dello 7.if; "ftfOIU!. <fov'cra frugato o rico- là re.o senza alcuno stacco intellcttua- ~ioni dei' numerosi \'Crsi g.ii, nolote. ei- dici pocla maturo. ci dcv"cs.6cre una ,a- 11 ice incorwta e un P' 1cco di it1tlumet1ti. re,i:<1. E trasp(1re la strullura ossea. il <."Onclusivo 6 utrah:arc di questa 6 torin. nosciulo per ogni ,,arto: <iucsto duo \·ic lislico. Così :al vcréo 20 b variante to la mani1:olazionc del verso 102 eon gionc più 'intrinseca. E (erse è da tro. Il viale era •verde come 111 t 11 frmrn, 111 •eschio livido so11oc111,meo. Ora l'au– la poesia in questo J>Crì()(.lo .gj ~volge prendeva <!ul'lla p,r<.~.o;io&a materia J•\:r (<lieti (11<tg11i) m'arrecò u nemmeno l'aggiunla <i'ol vcl"l>() 103 (era: « L'a\•O- \'arsi nel maggiore cmi>ilo, nel1a mairgior i,,,riSti sul mtt1lc/iio. Mi llllOl'd< 1 i 1111 pii. lista. e l'altro cur<1bi11iereche uccupo secondo un arco coincidente musical- ~malti~i. perdi~ chi L1 sofTrjvo ne (li. mantenC\'a l"ahcz:r..,,del primitivo SJ)'ira· re i giornj viss11to indarno». 0 divenne: sonorità O folicilÌI di quel mondo i·he per ossenmre meglio ,I<, dietro C<llllllli· il posto di miti madre; .,ono ai miei mente con l'immagino; poichè !'empi· ,•cntassc padrone. Potrei fore la lista re della caci' cn.za <l.i quelfo pocsi:i come « L'esser ,•issuto i11.larno. e la dolcc:,.za le rrunuose rimembranze gli amlavrino mire miti '"''dre. Il C(IJ1/Kllo largo (l'j occhi ,vg1mlme11te lividi. come frate/li. to gli era dato da tutto il passalo cho dei luogl~i do,;è R 0Eii;e11iva1a ». ma a 1lclla vi,.ta prcscnlc di quel mare. di Del dì fola] 1cm1HJre:-àd'affanno»). la }X:rgcr,-Jo, J>cr cu,· c..J·, ,,· t,o•~·••,, .·, ,·n- 11(/gliflbl" appcn// JJOl!l!i< 110 .~11lla cervi- Non reggo pilÌ. Non pe11so piri di c..ol. si ra ~nte, da una mèmoria co111.;illualo scopo? Mi s::mbra ormai JYiÙd1c quei monti. Sul filo di <1ucllo poesi:t, :1fgiurlla da « 0,, 0 6 ci » (\'. 144) a '"' , .. ~ ce ritmm:n l'i,icfftc:::u ,le{ pllsso. Com~ fJ() a min m(l(lre. m" m'eccita e mi tempo rico,struilo gu ahro bosi, allora c:.,mostralo l'Bflonno che iulurgidiv: 1 sullo stormire ,di quella cadenza. si ,·in- « Scolcrarmi? l) (v. 148): il vcr~ 14'i ciJcro in un'onda sonora e scntimcn- Dio volle ci .,e,lcmmo /ìr11ilmente .,,,J sconvolge l'ingi,wi::ia politica, Mi pro· !;ie n~us~~ 1 :~;c;q::n1~ 11 ~g;:~i~:.si:~~ ~:::t:r::::u~!!~::::~e-;:;;~ 1 c;1~ 1 z~1•:~~ ~::~ ~~::~:seag!~::~o ~~:~: :u~:~:,:r~~ ::a:tu:i~:. d;:;l~;d: 1 ::c;~:.P~~ia~u!!::: :~~1:ic::1i1ss;;;;~ ~ 0 1~1:::~:~olaa~:~~:·ri:~~ mi;:;~:::· il rmrac(lrro imbi<mca1n fino ;;;n~~i 1 ~t::ri~ibbm l'odio represso ron- un ragliel:ir~ dell'affetto nel dolore. La mo~tiri~ ,d.i ~· Il fotto eho <1uo1lama- z:impillat· JI q11:1lef°&ascntiro la :.u:1 to per un po' ancor:,, da quell"inlcrro· ti. riusciva a mantenere la continuiti'i ;e~ 0 1 ~f;;:.~~~.r,';,o; !::'~/:~:; ;;';/U:'::), Ed m;evo la s11a facci<, vici11 11• e fan. :~.si:~ :ig;iùq~ ~n ;;:fudc;:\:atce:: :;1r~\u'~~~ c::o ::~ ~::n:;:~:n::n~:~~t :::: ~i°_~/t::~e- r::\c:d: :è ~:~: ;~1;1~:1,1ein p~11cahi;~t;~',',;,'•'",~::.~,c1·0"",,c'cpn·,'•? di quell'emoziono. rbverse rlir.:.=io11i.Mi(I nrnclre ua muta, ~:s1:~a:,~utf:::n~::;,!::n/1~,,;.:n,l,oe lllla,·n,enpu,n,: '" daff.,.tc<no, d,J ,,li fuori, una ]on· costosà, o ncn di,ò ;nu1;J;_ ne, 1,or,;,J;, ~•·•- Piero BIGONGIARI e i ,uvi occh; neri e ,olond; ,; ,,,.em- bile, e ,la/la ""' "'ioc;;, •be,tia/e auen- lananza captai.a, ;;eppure ancora lon1a- Finito lo do10 idillico del '20-'21, f'gli ~==================================:~ brm:a11a. o/l'ombra dei sopr,u:cigli per devo la :.efonte replica per moltiplicw na. In A Silvia il finale è tuUo un pre- ricono:;, 1 :a c~1e ((~r la copiB e la vi- !~i!a.( 1 1 ~:i<~S<J,,loat~C:fa,e;ole ib 11 ~,~c,·o"""le 0 /,• 1 1 re il mio m11core. Ma vidi una mano cipitarc, dopo gli interrogativi. altra· vczz~ e nmcmur:inzc fOno piacevo- o.u111a appoggiarsi s11lk, sll(J spallina e verso i ~'olivi tanto ~ti o qui rifiori- lissime (l poelicissimo tulle lo 'inunugi. f[)\ nn li=' fc5\ '5' 12 ~ a 1g ' 111 ~c:~ 0 d:, 1 :;111:;;1 i::11:~c;;::t~; autobm. premerlo. Er(l il prete. Aveva un vi:so ti, in una conclusione decisa. in une 11 i c1 1 1e ten&ono, dbt fonciu11C6CO.Sicco• 1.!:9 \W lS (P' ~ I.!::; @ 1 ,,.,.,,. ce,,,,,· d,· ••,ra -,,o ,.,••,. ,·••,·· cosi esigente. e occhi così furtivi, t.Jie immagine che tutto contiene in 6è con mc o impressioni. cosi le ricordanzo ~ ""' ...,.,.. ,.., .~pi,igcva110 ulla arllipatia. un lieve t.apOre di alleligiamento mar~ dolla fanciullezza jn qualunquo olà ~o- Un uomo Med1'taz1"one funebre ~tr:~:;t\t /';':!;;:~;:, della $LUI veloci- - Si fermi. suvvia - suggeri il sa- ntoreo: un'immagine che si aba incon· ni° più. vivcE_ehi quel~ <~ qualunque />recedo mia madre, nel rincorrerlo, cerdote con colma esasperante. come di :;o alla memoria: ed è la ficura, ~ià a trare~t ». i ~l~ io elle Memo· urlando con rabbia impotente. E' UII cM solo allora .(i fosse svegliato. i là - di là dalla memoria, dico. ro- ~ie ~.b ~ ,mia vilfl o:~ ultimo libro ,Jcl- /Jiccolo •'pllllm,mn'' l,assi~•;mo, quanto Il cappello del prete mi ricordava me dalla vita-. di Sih'ia che ferma, o I a<one. M'.a il rilrovarle, quelle lo ,fùsi al mio corpo: Tu sci l'ipoteca dei _. 11 ell<1forma fo P<lSliu di mia madre. e sen&a più il fuoco della rita da sparti- con•lizioni che hanno distrutto la fon. Un ,tomo giiì cwttava nel suo buio [vermi, una fiti;a alpiiia, con le ;:,n1rate ad i rwlsi, mi tremflroru, daccapo, ~ Fer. re, in quanlo ~ speranza. col IK)eta, ciull~za, intatte, oncot-a capaci di far e ,i figlio lo aspettuva sulla riva ~IJ'1 1 a i pos,i come i ta ga, come miamoci - borbottò l'autista. Il ''pull- questa fantastica riconquista. La poesia maled. naturalmente porla più occrba la del lll(lrc, nel silenzio, accanf.o a "'' s•<so. E fllla scadenza sicuramente ess,· ric1i,·ede,, .. u10 Jeu:v,~~:a'·. ~"R,::f~:~::s.to_i fr.'•o.7t ma1111''piegò sul ciglio della strada. e il 1.i conclude estremamonte concisa. ri· ricor anza. A Rttanali si va scnsìbil· ,_ ..., ,,v ~rw mntolo si spense. chiama1tdo col :mo 18510 rasgelato ul1 mente, sullo Zibaldone, verso il clima No; gli chiedemmo d,i farci vedere . rciò che loro è dov11to. gettmo di slancio il JXICCO e la cornice Mi accorgevo ora che flvevamo per- altro ,e&10. la trep,idità iniziale ~li.a fi. òl.!i giomi poetici. Il 14 dicembre '28: (e,'a l'alba) il suo bianco silenzio. nel ba.ssissimo bagagliaio, e grido di corso meno :stralla di quello che a uma gura di Silvia, sbibneiala dal paS60 « La rimembronza è es&enziale o prin- Poi cc 11e andammo con il c11orc in .f!ola ·\/on li senti, la 11 n~le. verso te strisciare fra la nuovo d•i fermarsi. primn mi era .rembrato. E mi capitò della eper:mza. che ba mosso il poeto cipale nel sentimento poetico. non per ridr.11do e incespicando ad'ngni passo. [terra e l'erba, 1 viaggiatori si sono accorti di me, ~ubito di vedere mia mad.c!, che accor. ~liàro:~::~?ul:~ m~l!:'re~e!:~::i::ia; :~~ .. o .li 8;ia~o~~:c'"P:\~~poCS:~i~:., quac .,.i :r;n~ ::,~:;::e ~{a:~:g:::i":::'et~at~~ rQe,,,-.",,',,•,,loe,men,,. ,evo, 1 -e },",,a1•/a,a!ment-ed. '"u•,··, ("ome fa mano d'1111ciec:o aJl1111g,1-11dosi u1 ~~~:°::::;;;:,,~~ude::/ 1•:·~:;:~ 1 : ::::~c:~;reu':O:isl::c a1:::1 n;:::; 11:~ 11 ra cercarli? :,~i~:a~::7°d~v;:;~;toch;n!li a:t:~i:; :~:~!~:fo:; ,!/~~:~e: i::,,":,s;';o:::;~ cui chi~d~i e ;;piegaNi: la troverà nel 11ell"inddìni10, 1 nel vaio». S 1 i costruiv:i Se 11e va tutto casto, e savio svolla T; credesti immortale: io sola sono immortale, ~~ 0 :::,~e 0 1 ~';:e~d;e a;:;;.:,;:::::~~e: dmulosi ouorno q scatti come una sal- ::1:a~re ~:!:c::li~~m::c:;.:u~~;~ i:ac:s!io~o 6 ~ 0 g;~;:re~;l i I.vu "15:l t~:9 l,mgi dal. suo lawro e dalle porte. corsa. Poi si ferma. li11a. - E' un ciclista - disse il cara· sruo » leopardiano, cioè quello dei nuo- e'i! « la rimembranza conf'usa dclb no· \ O l'impro.-.r,1iso amoro onde talvoUa lu clic 1111 giorno ti abbwulo11erù, che Non Ilo avuto neppure coraggio di 1/C· ~!'!ereq,:!;!:_er,te. - Non .si vede - \•i canti, &econdo fOMttV:aziono ,di l>e slra faneiulleua ». Quelle a idee ed im- lacrima "" uomo contro 11111 muro O notte. [vanamente a te soggiacq11i, 11 'ere se miq madre 111 i seguisse. per il _ Eccola. ora è lei _ diui con :spe- ::r~:t!;• :s!:i.:~ :°:1,t:::tj:i ~~ ;;~~i t~ ~1:n::o:,t:v~;o~ : ~:!~ Questo prato gii, pie,w di fanciulli, I luùsami ia cu-i fimmrrgi sori per la tua ~~;~;;~":,/!;a ':;l ~:::,teildivc;;;,~a!;~ :"';;:,_-=._ ~::r';oiq~=-~bii::'::i~i":,i a:~~ penuJtimo verao (« la fredda morte cd bre. Le nuvole ai quell'affonno portalo pu,r Ile la tramo11tana ai sole vivo, [sepoltwra, rucJuaru. MomrJ presso l'OlJtista .tple· vidi di essere di nuovo caduto in er- una tomba ignuda»), che appumo per tanlo scco non eparirono 1u110.anzi an· quest.a sera ;,i un'aria inumana gau<kJ, il qua.le .subuo ripremJe la cor- ,-ore. ::•:..r.:,,:,i-;:~ ';:: ;;.,::,-~: ~t:~:;:• . : ;~'t~,:"rd:.::;:J ;:~~ cl; p,;mavcm ;mp,ovv;sa, "" m;steco.. E <1ella •fretta dell'uomo tu/ai le p,ovc del tu'o =~~---u,, "'""'"" 0 • C'è un,;i,e mia ma. La prcoccupa,ione per la ,alule di mia richiesto un'elaboruione pili complica- :li A Silvia, la sr.eraru:a, che là muore Così -vu·oto· e present.e. lo solo vero. [sudario. I!." un carabiniere che guida, talmen· madre. e quella per l'i,uoDererua d~i ta e incerta au. un numero di varianti col peno candido delb fanciulb, e che Sandro PENNA Mergherlta GUIDACCI ie cerev che la pe4.1esembra 1raspare,1. uia~ra.torì eh~ wlev~no :;::,nire. mi da ode-canzone: cioè varianti 6sunti· qui è ameno inf;anno. « Sempre parlan- ,c. - I.. e un wiu pu.s10 - m, r!-S1xm- ren eva accascut1o. uen la loro ve, ele1iache; daUe quali la mano di do Rì1orno a voi». Qui 60 no fa la de, premeJtUo a11Cvr<4 l'acceieraiure. :::;!:n: t.,i;:::en~~relib~a:7::;~ PC:,~ ::~. 1:1:~er:h~r:1: == ~ :~~ri::a~: :::i:!:;n,:~d~lrsil!~a or~!:a:: ;;._:::. '::11::a::,:a~'.co ;: ~::~,.q: :Oòns7:17ò di~i ::!;~!ru:n:o a::,::;:LJ 7~ ra 0 ~i::::°':° ;:::a~ a=t~:: ;:et:~:ri~~~~ 1 \!~a:::tt! rs~si~il:; 011 n 144 ~ ,, in d' ~ 1.1. . . ~ .I. ~m!Ja J'-=I L:"':~:;~,:11),u - a1ce, - rirJILprivatamente. Blee&a la &peraru:a, «aJl'apparir del\'& flilllO nell'elaborazione di qUC$10canto. JrLc.,,,,,t...,U-1"'-f.....1.:, lJ-LUll,IJ- .... ,t,;,., .. v '""'· "Ucil(l e ,·m,11111 1. c1.1r.sa . f.,'autob,u riparti abba nd ono ndo mj sul ro » che per tragica magia tramula il La sincerità di chi non sa rifiutare lo ~•ma u, guerra. ciglio della Str<ida, e portando.si via la paei5aggio aorato in paeeau;io di mor- coslrinse\a dei versi che, qu.ando si tro- .----------------------------- v,wr111.1un a.limo iuu,etro. La mia :::te incartata e il pacco d~li indu. te. (Accanto al veno cancellato u Un vò a stamr-arc b p0esia. dovetto toglie- Le Note azzurre di CarloDaJsi,com, I Co d la d" I · p1cc1,w, maure ,l,(./5Llc Cùrre, àQ e U pus- eepolcro deserto, inonorato ». 60pra il re Òi peso: i versi 7J.79 ,;Jcll'autografo ::;•:I"/;; ::ua!:~~~n,!:,t'~~~;ta;: :;a afcrre::m:1 t~roati •~ite::::/~:~;:;: smo_ m!. a~ha dh tutte le porti. Scn· w 111 ,,uCk 111se15 ..,11,eu10 e' p;u p1e1C,sa: lo presi la stra<laa ritrDso. e mi sem- quale è 6<ritto il definitivo « La fred- nopolclano, pieni di rogo polemica con- JlilwiJcOno ,.,. 1l11rn11/o intimo e com• . ·1 b I d . .101111 g1u e manichene di tela oscen. mei,,e ,11cuw e àr,: ,pe.wo. l\1Ve<lQ ,t SUIJ braua eterna prima ancora di percOrrerla da morte ed uoa tomba ignuda u, i.la tro ):i « materna mano Dc la n.atura », p,ao, im:iaw t1ol/Q 1mJJOrt w,10 i ~a~~=r 1:ne=~- 1 ,~:o b~rou:C' 0 d~ :mr:~; 1?;: 1 ;i i:~ 11 ~:r,~~=tci:,iet;;nt;, 0 !:c:i~:~.~ JI/JCCQ orn 11 co sui pei, 0 vibrare fU soto per il dolore che mi costava. Ja eerio laterale deUe varianli che hn Udi quell3 Che per uccider partorisce». :: .. ~;~~ azi'~/ i::::;:'' 0 ,.,, q:~::n,~~ allo ~pirito sah'Ò C06Ì ca&a i\iuui. Le folde del c.1ppcllo mi si .i1111nolli. cume u,, rie111a 111 u: e ,, cappclto Cl tue Chiesi a lfllti di mia madre. e nes- coMituito il lievilo ~Ila solu.zione ée- E i ,•crsi 13,~.35: «Quella vag:,, arngion, n,a1o,e .iii ,o,lin·o l'uso acila 11111 ,w u,u ,e alita <i1S/k:Ff1tame11te sul capo ben w,w l'ave1X1 viSla. Descrissi minuta. fìnilh-a: « La (reYJda, ,cura. morte· ed se il suo buon tempo, Se povanezzn. àcJtr4. clluwrro, no,i t ,ne un rife- * ,;cono a forza di sca,,pellate, la scbieno /l(.fl111mo. mente la s 11 a paglia e il suo fiocco. Imi- una tomba ignuda, avello. Un &ep0lcro ohi giovanezza, è &JHlnta? I), erano a<li• ';.~:1~'0,11:l /:,,~;:,o:~ ,!as,'!:,:'t , ":; 17 marzo 1872 (tlomcnico). Dimo;;tra. m'inU~lori~c, incretinisco. E fiCaJ>P'O Povera mamma· Si ferm· grifiu al lai il suo pa:s$0 stanchiuimo. Fermai J-, 0 0 !'Ombre ignude. A me la luiti l) (Moroncini) in aci versi, do,•e ;,ouo e co tri. Ma. Ma il mouro mi_ co, t' d. 1 - i carrellil'ri e le awomobili. 11bircian- d"a~uno Ji wlora110 i rieordi rfin- zionc per la morte di Maz,:ini, a lto· nistcriale vi si cacci:i con mc E' un mo ,.ei ira, e a, passeggeri - Sl do se l'avessero ricor:eratfl, ;...~ndi:o:~:n:. o~a•m=ti~!:!: :~n;as~:tti!::~t.ere la mano dolla 6i- ~:11=:;..e:,~ ~;:d ,.:, ":Cz':/"~11:1s/c;,:: ma. S11nulacro dc' buoi funerali: poca incu~o <li protocolli - 1,cn1;acce - ~l:!t j(l';;we .•: -;;, J'!' s::::.ur<kmomcu· Tor11avo indietro, ver!JQ il fronte t!el. Sol cc. caJeva: e ec. 11 (i.orno eetre- I primi veni entrono intatti col loro ~~~~~: :,,t 1 r;,,::'::~ 11 ù. ,;;!;~:;, 1 : ftl~: 1 :~et::tr~:e~o:~e~~ 11 :!c:.:::: 0· 01 !~ 0 ~~ Ecce lenze, cera di Sp:ii;na, ciou d oli et, 10 ( rallel. rSe qu no parte,J- In battaglia. dove si dice1,-o marciasse li· mo»). Nelle Ricordan:e siamo di Cron- mite p-aSSo: il poeta doveva già rian- cavallereschi, note - tanfo impici:ato- ser t,e pu me se non avesse frella. n bwamente il nemico. te a un nrocodimento poetico in qual· darli nello memoria, carezzarli o riem• ~:'"~,::, '!~,i~~a n: ~':1 ,~qc:°,~;~~ delle quoli rav\•olhc intorno all'aSla in rio. ecc.. ccc. (descrizione). ~;:::,~'.' 1 1 :"suao,is::,,lpop~,•,~. 8 e 0 1 ,· 1 0 ,,".:'."', '•~•cl,,~ Giun$i al paese dove nvevamo pas- Y" Car10 LinaJì (Jtilano, Ga,:-aniì, 1 9~ 4 ) modo che avcnto i fa 60la fo,la del ros. ,,,,.. .., ....., ., ebe modo &imilo, .se allargato nella di- pirli di lempo, in un vero colloquio e una ,cella 0 ,.cht pìu 1 , 111111110 ntl 50 - ma i carabinieri obbligano chi * ,ww, è i,uurno a me l'w,ica f1,s 1 011omiu S,lllo le nOSt re V'1c<1,ize. i 11 terrogai i t.a. mensione otorica che l'avvenlura del con lo stelle deU"Ol"'S{I,Dopo tanto, vo/u11,t110 antolaKico a ,u,a d! Nera le J>Orlaa S\'ilupJlarle del tutto. _ .Fi· Vidi nella Galleria li.i Pini, cerio in. che 11011 sw di alabas1ro, gabo nd i. Si rico r <lavano del nostro in· poeta aMUme in rapporto a Silvia cho come prima. Un inizio similmen1c ma- (~%~i~ 0 ~ _s,;~r!~;!~r:::;;:,.,:~n~~ti; scbi. _ U carro lirato da quallro cu. glcsc. camminar gravcmcnle, fermando. v~ro ancora mia matlre .sulla diriuu. seg11iment() lietro l'autobus. e che mi11 1'avvia ad euen, N<.-rina. Pur complica- gioo e assapor.ito ò quello della Sera 1932 ). valli bianchi cou su una bculta llalic si ad 1 ogni 8 1atuo do1.ita ddla roblia J)u· 1t 1 • Segue dol1JrrJS1lme11te, come un cane madre m'ai?eva. tenuto dietro urlando te, di ~rticolari, su un piano più (rao• del.. ai di futa. Poi pttse a scrivere, di ges~ velai.i Oi nero, che stende la dica. cho sollc,,•a\'a, ~uarci~ 11 ! 11 ci ~ 0110 che ve<1<1 perdersi di vi-'ta l'inug 11 q ,JeJ, la s11it1 richiesta. Mn poi nes,uno l'ar,-eun to e più difficilmente reperibile, ecco quando ,,enne il sesto verso • .il primo * mano su un buslo di M:iuini. Mohu - sempre scriftim:imente. padrone, c1.1lurata sopra il •'tanu-au" ... pilÌ vista. Nei giorni e nelle :settimane di nuovo rile\'arsi que&to arco emotivo, od O\'U' bisogno di correzioni, dov'cn- Il nome del villaggio dove nacqui, b.:uiJiere Bhbrunatc alle fincs1re. J1 cor- * So,w io certo che la lascio abbai,do· .,efJ11entinon seppi nulla. gi,..cchè quelle La. mll.8.ica lenta che pen·adeva tutto il Ira l'idea lifclb fine delle gioio. La pri· tr.i i colli dell'ohrciiò pa\le,,e, Pf'OO'il>W 1co muove vcr!>O jl t:ampiduglio. 'Jra nata cosi, <Jua,wo il male già k Jia canto, jl familiare e discorai\lO che uc ma forma: u E do Li i.pemo pOi venni il mio caraucre u Zcne,•rodo I) os;;ia Ci. le aste cho cireondauo il c.irro portao· (Dicembre 1897). Conducendo in 1ram sollerrato le gua 11 ce i, 1 due canali m- cmitrade furollo .,collvolte dnlfu guerra, C il tono"'o. da ultimo si BOmmuovono. 3 Li fine», conteneva già Li parola nepr<=to - odoroso cd i&))ido. ti dei cartellcni col nome <li <iualcbc a Milano 1B cin()ucnne Angiolcu:i fi. fus:;wi. /Costrrngo il braccio del cara- r(l ogni eomimica:.ione si trovò inter- ~i~·.ul~~:\7~ro:l~~e ;71~ia~~::~tC:...d~ :::1~:·\l:J bce;~:o ~1t:;~;:, dt:lgl~;:i: ~i! * ::::rt;t' ~:;,a1:1~1tl:~ ~1;;~~:~c!!:r c;!v~11~; ~~~~1, df~'d~~:li:b:s:iu~:ta1:1:1a:~1~~r•ùEli~ :~~i.;~:aJ-;;o"';:Or~~!,;;,a:~~ c~~:.;.; ro~::· (.•osì r.l~ io l'ho per,/1110 ,fe{initi. 1utto lo prelu~•a, e direttamente l'e. da ora o;ni possibilità di sloria, .anzi (1891), Zia Elena, sorella di mio pa· - &iovane infolicc, che ha diritto alle c:153 1 nostra il. panell?nc e il tacchino. - Con .sospetto sj llCComodano gli al'tri l:nmer,te, &clamali\-O di 1re ,trofo a\lanti, « O moslrando 6Uhito i pericoli. Comincia- <lrc, oggi ollautcnnc, i;j ricordo :i.neo· lagrunc m.i non 11lla foma. Al C.impi. r, E tu eh~ hai manpato a Natale l'au • .sui rispellivi sedili di vimi 11; 0 di vel· E mi resta il rimorso di non e.ssere &peranze, 11peranzo », .i.I centro della no anche le varianti. come, un'eco dei ra <li quando, bimba di 3 anni, fu pre. doglio dicono p.irolc, 11cr fortun~ JX>· ~ou:; 0 ~,::,:g~aa--:ill~at~~ 1 i;d~, tl~~s~;~:~; !;;;f,•,:~m1si per ribadire l'a11wmico loro dilceM :s11bi10,preci11'·11rttlomi nel los- :::!\, eiu_:;:i~;:~~tdo:~~ l~.vi:~ J~:~ ::;:,ivco1ir~l!;n!ur:~ ~ne,,::u~: ~rlt:;~:: ::I :ani: •;o•~:c:~~ 6:30 ~c;:'u;o:c:i:r~~: che, Aveuana o Cairol1. e,·,•,·,·. " n,,, ',',.',·,,.·',1', .. ·•,'.;·_ ·,,· .. ''",'.,',1,,,',,'!e.sso - C"è I/Il flfJf)lllllato di S"'"".::.,·o, E" :,(::.·,,.✓.1/Jpem, ri/ìutaro,w di ferm(lr5j d1 gu,gg;o poetico è como d1'ollo in se no o ;mmag;n; e lo fo C, o ,nz; e ,o- ,oum;,ò b <ua bellcu,. * " '"' ,uun<4uo urgcnii,,;mo, _~"' " !;~;:7~~:~:::i.=1~;::::~~~- ~:;z; ~\~t:~::7::E'.~gi:,.~::~i::~f:'. Donn, n;,ne, s,:h; 1,;,nonna J; ,,,;, ;;:t:~~:~:~'.:~·.,.:;;::,i:;:l:~?;:;;/:~;~ Carlo DOSSI '"~::,'.!,:'%,;':;e;:,«:;,;;:::.";~:.'.:;·,:~: Massimo FRANCIOSA 11i eono re<:i&e, per tenere l'cmozio-111>J>rio « fa,·ofo » 3\'Cva ini1.iato a scrive- moglie, l'uhimn sero in .cui gli .iustria- uupicgo go\'ornativo. lu ogni dt>vc si'!· ~1', - ;:;,;•;,: ~:'.~ 1 ~;,;cJ'((:;. 1 ~; ";,:~; 0 ,;;;'::; .., ~~. '. ,-,, ,·he ne spe-..1;za la continui1à. Cli appo1,- re. la parola che u.sa ,•3 sì &posso nello ci ~tettcro in Milano (18118) lcmcva giu• tomi ministeriali. In va&one p:1rmi di ~ è livillo per qu,11110J'm11istf1appare. in. ~~ ,:i @intallici variano len1amen10, germi- Zibai,fo11e, qui portata dalla lacrimala .,1amcntc un.i invasione nella sua cosa a,·cr" tli coulro 1111c.iJlO sezione, im. vece f11foo e sfobrato. Ma percJiè ,w,i nano come uno dall'altro in u.na fati- dolccu.i o somig.li :inza di suono d!c,J fì_ c.~1\'lil.ino (vio di Urera) prCS5o il Co. pe11i10. Vo a prn11zo - tutti i la\'Olini -ç :- f)Otrmmo fermarsi 1111 ista,uc? • Stmb,a che 1/11I proJs!ma11n1111 andie Romo cosi, lentiNitn.:l jllumin.azioue d.ill"in. noie del vcr~ prccoJente; « venni a la mando Milit:irc. E i ero.ili nou scbcr:,,,a. occupali Ja cere impiegatc~cl1c. Qui in - - Ho l'or(fi,ie di essere (1/(e wadici. ~ •.'.,',"•••"• ,~/fid·':,<• 1 ',"c~,~~~ils',.\',:,A,.•1t1d•"na) che 1crno: e questo è un &ono di qoel fa- lìne »; 1>0i « fole» creò subilo uimm..1· vono. Mentre In famiglia ora tutta rac· pieno luce un caJlo divisione che man· -::-_---=-:::_--::-- :.::-~ So11u ordini imf)rOrOgabili _ la sua ... ... "- ,.. rniliare e discOrSivo cho è il tes@:uto gt.li » (scr.isw solo infatti « fov » subi- colta, inginocch.i:i.1a in una s,ala 1>re. gia per cillfprnnt:1 lire, col f}aletot am. b l conMUivo soprallutto ,cii que,10 periodo 110 car~ellando). Er:a in UJL'l catena re. gando e aspett:indo il i;acchc&gio, 1>011. pio, Joi ri.s,·olti di \lelluto e Joi vorio· occ,i si s 11 ccia in 1111 sorriso < 1 i oom- • C11$CU11C<' di l•·o Chl~$1 ,:._U ,,, s·aummio dl 1:.oelico. Al vér&Q 157 11 E gia«.-vi » e !ice di 6UOui o 1xirolc el<."l'nc: subito na Uianca, con un mucchio di saccheL· 1>inli IIB&trini, il ~orriso da 1,ap-ulello :,e~~-i~ 1 /,t;up,~la.. ::r;,~~;_ 1011 i;ua nuon1.com - :;:;;;;; 1: 1 :11~ :::::::~:!(~ lo seguir<Ì t.-O,i ~{:tr;;~: 1 ~\itu7i~~~ nPJ>rtkntalc !n Franoia ::.:::,:~;~2;:~·i~~~·::~S~\·~fr i ~:::::;:,::~;:::~::~:::•~~}:~~~~ ::~•~C~:· ~~~' ::!7:t::.;:::t;:::::::·:i ~ ~ i~:':·::::•'iii:~:;,:::•,;::,:::c:~::~ '~ f ;, ;'. ;:·: ;-- :;~t:i 0 . ,st;,:,: --;';'.: p,;~«, ;:~,;s·:.~;; ;: -;,;; :,,;::·~ :, :.:,,{;";;,";:~.:. ,::: :,: ,::;: ; :~:.:; Silvia, ma perchi: appartiene a <fUCila « Crcommi ». veromonte un suono nuo- fcrm~ronc, in Jl(lrlincrfa allctlali da uu role piemontesi rispondouc, alle vene. famlgll:,,:.iatinu di A/berlo Savinl,,. .~,verissimo ile/ me<lico. Temo tli ca<Ìe- Clifla,a Odtll, dato1i ,o,I alla pittura. lunga di~ensione i;infonica, se anche vo (il De Rohcrti$ crronoomcnlc chia- gr:in b.iraHolo di mar<:110 allo 1,piri10 zi:me, . ior e:ivalicru - S"nur Com· • Un Concorol<) !nlemn!on■I di musica h■ re .i,i delirio. Forse so,w fi 111i viaggi"- . . :,Ilo sle&so 1.iro di una fanla&ia che Ei ma prima forma quella umi creò»). E chl! 001111.iUionca a,•cvu regalBIO 3i m_e11d:1tur ~ Chi m:ii crcderclibcsi a visto \'lncltorc nella s:ua <Jlc. ,·!oHno,Miche! on i cerei volli elle mi /ìJso110. i (.-or- • A c,u,la4 Truyillo. Sant !i.go, New \'ork, Il conclu:lo immaginativamente con la pro- co,:;Ì scguilÒ, con la st~ p:acato e portinai per ispir:ir loro corauio. Il Roma"?.. E:cco. lnconlro u11 ufficiale ~:;::~~"c;r:~e~::•~~ ~t~ 1:; 11~hr!tlfan J,'ur:is, un ,,~ irigi~iCC(itis. 11 i serlili so,w fmitosmj I ~:1: ~~l~'.~.~~:: 11 :~= ~=:::i 11 co~~~-. r,ria nlll6ica interiore. li resto infolli, frondosa ca<i'enz:a.()uelfa cho esigetto lo ICmpo che i croµti impiegarono a man- d'ordine colla sua !ipOsn incint:i, Jmre, ti, 1111 IIIClfbo i'1()JJ/JOrlwt(). - M11 mia cOllfcrmi.ndo la fom:i.1t11.ubg, natul 6n Europ.,. dal veno 157 alb fine. è come un·eco stacco 11<:iversi 9·10 dcll':iv\'erbio a al- fiiarsi le mar<.•uehnstò perchè arrivasse di quallro i;cmclli - poi 1111 burbero * SI t coi,t!t1>.ta pet 111, protS!m:,, stagione tea.. mru/re è ammo/ot(I, si fermi, la scÒn· ~ Slamp:i. ~c.r~a l'h:& s:al utaioprocl:i.mando . lunga, e incontenut.i, di c1u~t'acmcJ !Ma Chell: ;i'intr.it1e11<:v:in tutti i ein. l'Qr.i dcli:. ritirata. J 11:m1burirull:iro· u~cicrc - poi ... lnsommn l'irnpiC!jali. ~=;~/'c:r~= 3 i'l'li• Sanh Fc.rntl-C!man-Lco- giuro. - Mi ril!Olgo i,idietro. U,w pri- I~ ;~~:c~ec~~:~I rle11ttcrà 111 fw.113 al pri 111(1 c11r,,,1I,,, 1/ivor(IIO moho ori:.:.o 11 te. m.11 di AiO&lo. - e

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